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OK ANGKLUNG

COSA FAR FARE AI NOSTRI ALUNNI “CHIUSI” IN CASA CON IL


BRANO OK ANGKLUNG
di Maurizio Spaccazocchi

Carissimi insegnanti,
tramite l’editrice Progetti Sonori Vi invio questo
brano musicale che ho creato con degli strumenti in-
donesiani dallo strano nome: Angklung.
Eccone un’immagine per capire come sono fatti:
frammenti di canne di bambù ritagliati in varie gran-
dezze e forme che se scossi producono quel suono
secco e aspro che potete ascoltare nella traccia al-
legata dal titolo Ok Angklung.
L’angklung è uno strumento originario dell’Indone-
sia, naturalmente chi di Voi volesse conoscerli me-
glio può consultare il Web.
Figura 1

COMINCIAMO SUBITO A PORCI QUESTA DOMANDA:

Quante cose possiamo far fare ai nostri alunni a casa, facendo loro ascoltare questo
brano e magari inviando loro l’immagine dello strumento e il seguente grafico-sonoro
del brano?

Figura 2
VEDIAMO DI IDEARE ALCUNE PROPOSTE DI LAVORO A DISTANZA, DALLE PIÙ
COMUNI ALLE PIÙ INEDITE:

1. Prima di tutto invitiamo gli alunni ad ascoltare più volte il brano, per meglio memo-
rizzarlo.
2. Successivamente invitiamoli ad ascoltarlo cercando di seguire il grafico-sonoro per
poi porre loro due semplici domande:
Quanto dura il brano?
Si tratta di un brano che si evolve in crescendo o in diminuendo?
3. Osservando invece la figura 1, chi di voi ha la possibilità di costruire in casa uno
strumento fatto con un pezzo di canna o con un tubo di plastica o di metallo che possa
emettere un suono simile a quello dell’Angklung?

FACCIAMO UN PASSO AVANTI…

4. Diamo come prossima consegna quella di imparare a memoria questa mia pazza
filastrocca:

Tanti stecchi sono secchi


Tutti quanti sono dritti
Vai a tempo con i botti
Con quei suoni tutti rotti
Hai orecchi per udire
Or la bocca fa zittire
Cresceranno quei colpetti
Tanto strani ma perfetti!

E quando l’avranno appresa, invitiamoli a recitarla più volte durante l’ascolto del brano
Ok Angklung, rispettando ogni volta una regola diversa tra quelle che ora vi indico:
a) Recitare lentamente la filastrocca (scandendo per bene le sue sillabe) cercando
di completare le ripetizioni alla fine del brano.
b) Recitare velocemente la filastrocca, cercando sempre di completarla al termine
del brano.
c) Recitare la filastrocca iniziandola pianissimo ma seguendo la velocità dei tanti
colpetti sonori degli Angklung e, nello stesso momento, rispettare il graduale
crescendo del brano, aumentando così in sincronia l’energia della recitazione,
sino a raggiungere in crescendo il forte del finale musicale.
d) Recitare molto, anzi moltissimo lentamente la filastrocca (una sola volta) cer-
cando di aumentare il volume della recitazione seguendo attentamente il lento
crescendo che si sviluppa dall’inizio alla fine del brano.

UN ALTRO PASSO AVANTI PER UN ALTRO UTILIZZO…

5. A questo punto gli alunni avranno certamente memorizzato il carattere secco, acuto,
ritmico, scandito, in crescendo di Ok Angklung. Quindi potremmo far loro questa nuova
proposta:
Ora diventerete tutti pittori: rimediate dei pennarelli colorati, un foglio da disegno (op-
pure il retro di un manifesto, o una bella pagina bianca di un quadernone) e, durante
l’ascolto del brano, cercate di disegnare ritmicamente dei segni che rispettino il carat-
tere secco, acuto, ritmico, scandito, in crescendo che ora avete ben memorizzato.
Divertitevi pure a cambiare in fretta, sempre durante l’ascolto, i diversi pennarelli colorati
e… non dimenticate di disegnare, con segni sempre più “forti”, anche il crescendo di
Ok Angklung.
Alla fine, quando tutti avranno completato la loro opera, vi farete inviare le foto di tutti i
disegni e, al computer con Movie Maker (o con un altro programma video), li monterete
uno dopo l’altro sulla base musicale di Ok Angklung e mostrerete il risultato ai nostri
alunni.
Ricorderete loro di conservare ordinatamente il disegno perché, al rientro a scuola, po-
treste anche allestire una piccola mostra di questi loro estemporanei lavori “artistici”.

ANCORA UN PASSO AVANTI…

6. Ora possiamo passare all’uso di Ok Angklung in versione espressivo-gesto-motoria.


Il brano presenta evidenti tratti ritmico-articolatori scattanti, mostra una vitalità musco-
lare densa di mosse brevi e sempre più affrettate. Potremmo allora invitare i nostri ra-
gazzi a concentrarsi, ascoltare attentamente Ok Angklung e soffermarsi sui caratteri
musicali del brano, e poi far loro produrre una coreografia spontanea, che possa farli
sentire creatori liberi e divertiti della loro stessa teatralità corporea. Potremmo accom-
pagnare o far precedere questa attività da questi nostri consigli:
Ora che siete a casa, ora che nessuno può mettervi a disagio, andate nella vostra ca-
mera, ascoltate Ok Angklung e iniziate a muovere un braccio, la mano, le dita, la testa,
la lingua, gli occhi, i fianchi, una gamba, ecc., il tutto cercando di seguire in sincronia
l’andamento ritmico dell’intero brano. Una volta che avrete deciso come organizzare e
unire i vari movimenti del vostro corpo, incominciate a pensare a come truccare il volto,
a indossare un abito strano, magari anche imitando il colorato abbigliamento indone-
siano. E quando avrete completato la vostra coreografia, chiamate i vostri genitori e
fatevi riprendere con il cellulare mentre su Ok Angklung realizzerete con espressione
fiera e sorridente la vostra operetta danzante. Inviate poi il video all’insegnante, tramite
mail o Whatsapp.

PER CONCLUDERE…

7. Ecco ancora un’ultima consegna sul medesimo brano Ok Angklung:


Create su questa stessa musica un Teatrino delle Ombre. Ritagliate su cartoncino
delle figure, dei personaggi, degli animali, reali o del tutto inventati. Attaccate ciascuna
figura (nella parte alta) a un piccolo bastoncino. Rimediate ora un frammento di telo
bianco e una pila abbastanza luminosa. Fate le prime prove in camera vostra… attac-
cate il telo bianco da qualche parte, che non abbia davanti e dietro oggetti che ostrui-
scano lo spazio dove lavorerete né quello, dalla parte opposta, riservato agli spettatori.
Una volta appeso il telo, sedetevi a circa 60 cm e ponete alla vostra destra e sinistra i
vari pupazzetti-ombra, oltre al cell o altro dispositivo da cui trasmettere Ok Angklung.
Davanti a voi avrete messo la pila accesa. Ora spegnete la luce della camera e sulle
note di Ok Angklung, con un pupazzetto per mano, inizierete a far “entrare” davanti alla
luce della pila il primo, poi il secondo… li farete danzare, parlare o bisticciare (con la
vostra voce falsata), poi li farete combattere, fare la pace, insomma… tutto quello che
fanno fare in Indonesia a dei personaggi come questi qui sotto:

Figura 3

Tante altre idee per far lavorare gli alunni a casa con Ok Angklung o con un altro brano,
verranno certamente anche a voi educatori… quindi, buona prosecuzione del lavoro!

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