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Indice
Biografia Pippo Franco nel 2013
Musica
Cinema Nazionalità Italia
Televisione Genere Cabaret
Teatro Pop
Libri Musica demenziale
Politica Musica per
Filmografia bambini
Cinema Periodo di
1967 – in attività
Televisione attività musicale
Programmi televisivi Etichetta ARC, Dischi
Teatro Ricordi, Cinevox,
Lupus
Programmi radiofonici
Discografia Album
10
Discografia italiana pubblicati
Album in studio Studio 7
Raccolte
Live 3
Singoli
Sito ufficiale (https://www.pippofranco.eu/)
Collaborazioni
Partecipazioni
Discografia fuori dall'Italia
Singoli
Opere
Fumetti
Spot pubblicitari
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
Biografia
Nasce a Roma il 2 seembre 1940, ma ha origini irpine e marigiane: il padre, Felice Pippo, era infai di
Villanova del Baista[6], mentre la madre, Wanda Grassei, era originaria di Fano[7].
Conosce il padre all'età di sei anni: aveva partecipato alla seconda guerra mondiale ed era stato fao
prigioniero dai britannici. Poi mesi dopo il suo ritorno dalla prigionia, il padre muore. Da bambino
Franco studia in collegio. In seguito frequenta il liceo artistico in via Ripea. Tra i suoi insegnanti si
annoverano Renato Guuso e Giulio Turcato, e favoriscono in lui la passione per la piura[8].
Successivamente fa il disegnatore di fumei, lavorando ane per Fratelli Spada Editori. indi
incomincia la carriera da musicista. Pippo Franco si sposa con l'arice Laura Trosel e i due hanno un
figlio, Simone. Dopo il divorzio nel 1994,[9] Pippo Franco sposa Piera Bassino, arice di teatro, dalla quale
ha altri due figli.
Dopo la iusura del programma Il Bagaglino nel 2011, ha iniziato a collaborare con una delle veggenti di
Međugorje, Marija Pavlović.[10][11][12]
Musica
Nel 1967 oiene un discreto successo con il singolo Vedendo una foto di Bob Dylan, e ironizza sul
divario tra i seguaci della musica beat e i loro genitori. Come cantante incide oltre una decina di album,
tra cui: Cara Kiri (1971), Bededè (1975), Pippo franco al cabaret (1977), Praticamente, no? (1978), Nasone
disco show e Vietato ai minori (1981). Tra i brani più famosi Cesso, parodia delle canzoni d'amore giocata
su terminologie scatologie in forma di calembour («Cesso d'amarti questa sera»).
Tra i primi posti nelle hit parade vi sono singoli legati alla sua partecipazione come ospite d'onore al
Festival di Sanremo: Mi scappa la pipì papà (1979), La puntura (1980), Che fico (1982, sigla televisiva del
Festival), Chì ì ì cò cò cò (1983, versione italiana di Kirie kirio del gruppo angolano Bla Blood di
Steve Banda Kalenga, senza citare però gli autori del brano originale), Pinocio iò (1984).
Un'altra sua sigla televisiva, intitolata Dai lupone dai, iudeva il programma Buonasera con… Alberto
Lupo.
Presenta una sua canzone al Festival di Sanremo 2008, venendo però escluso dalla commissione
giudicatrice.
Nel 2017 propone in versione indie pop Che fico: le persone e compaiono nel videoclip di
accompagnamento al brano sono fan del comico scelti tramite i social network[14][15].
Cinema
Appare ane in Che cosa è successo tra mio padre e tua madre?
(1972) di Billy Wilder, a fianco di Ja Lemmon e Juliet Mills.
Nel 1974 interpreta un ruolo drammatico in La via dei babbuini di Dall'alto, in senso orario: Pippo
Luigi Magni, al fianco di Catherine Spaak. Nel 1981 dirige sé stesso Franco, Luciana Paluzzi, Domenico
in La gaa da pelare, di cui scrive ane sceneggiatura e musie. Modugno ed Eleonora Giorgi sul set
de La sbandata (1974)
Televisione
Del 1971 è l'esordio in televisione con Riuscirà il cav. papà Ubu?, con la regia di Vito Molinari e Beppe
Recia. Successivamente è protagonista del varietà Dove sta Zazà con Gabriella Ferri (1973) e Mazzabubù
del 1975.
Nel 1977 è nel programma Bambole, non c'è una lira dove veniva riproposto in TV il mondo
dell'avanspeacolo, con un cast formato da Isabella Biagini, Christian De Sica, Loredana Bertè, Leopoldo
Mastelloni, Gianrico Tedesi e Gianni Agus.
La carriera televisiva di Pippo Franco è legata soprauo agli speacoli della compagnia Il Bagaglino.
All'inizio, la protagonista era Gabriella Ferri, ma nel 1978 si ebbe un cambiamento: protagonista diventò il
comico. Lo speacolo si intitolava Il ribaltone, affiancato da Lorea Goggi, Daniela Goggi e Oreste
Lionello, per la regia di Antonello Falqui. Il programma si guadagnò il premio Rosa d'Argento al Montreux
Jazz Festival.
Meno apprezzata da pubblico e critica è stata la trasmissione dell'anno seguente C'era una volta Roma,
nonostante le primedonne fossero cinque, fra cui Laura Trosel, a quel tempo moglie di Franco.
Nel 1980 ha condoo la trasmissione del sabato sera abbinata alla Loeria Italia Scacco mao con Laura
Trosel e Claudio Ceceo. Sia la sigla iniziale Scacco mao, e quella finale Prendi la fortuna per la
coda, erano cantate dalla coppia, ed incise ane Mandami una cartolina, brano e fungeva da sigla per il
segmento dedicato al concorso della Loeria. Il programma non oenne lo stesso riscontro di Fantastico,
andato in onda l'anno precedente, ane a causa del fao e fu trasmesso nei drammatici giorni del
terremoto dell'Irpinia.
Nel 1985 ha condoo su Rai 2 Il tastomao, varietà di Enzo Trapani in cui cantava ane la sigla Fuffi
Fuffi, e vedeva l'esordio de Il Trio e di una giovane e allora sconosciuta Lorella Cuccarini.
Nella stagione televisiva 1987/1988 conduce la prima edizione di Big!, contenitore pomeridiano per ragazzi
di Rai 1 con Piero Chiambrei, Daniela Goggi, Gianfranco Scancarello e Riccardo Marassi, per il quale
incide ane la sigla iniziale e finale, Big! e Io c' ho una fame e non ci vedo, rimaste inedite su supporto
discografico.
Dal 1987 è tornato a lavorare con la compagnia del Bagaglino nei vari speacoli e si sono susseguiti
negli anni, ambientati prevalentemente al Salone Margherita di Roma e trasmessi inizialmente dalla RAI
come Per i suona la campanella, Biberon, Crème caramel, Saluti e baci e Bucce di banana e dal 1994 al
2009 da Mediaset come Avanti un altro, Champagne, Rose rosse e molti altri, dove sempre per la regia di
Pier Francesco Pingitore gira ane diverse fiction.
Nell'estate del 1991 ha condoo su Rai 2 la seconda edizione di Stasera mi buo, varietà incentrato sulla
ricerca di nuovi imitatori, affiancato da Heather Parisi, e fu vinta da Giorgio Panariello e vide tra gli altri
la partecipazione di Max Giusti e nello stesso anno gira la sitcom Senator, per la regia di Gianfrancesco
Lazoi.
Dal 1992 al 1995 ha condoo le prime tre edizioni di La sai l'ultima?, speacolo prima estivo e poi
autunnale incentrato sulle barzellee. Nel 1998 la Rai gli affida il programma culinario in prima serata Il
Paese delle meraviglie, in coppia con Melba Ruffo e l'anno successivo Festa di classe su Rai 2.
Nel 2002 vince il Delfino d'oro alla carriera al Festival nazionale adriatica cabaret.
Teatro
In teatro è stato tra gli interpreti nel 1967 della commedia musicale di Garinei e Giovannini Viola, violino e
viola d'amore con Enrico Maria Salerno e le Gemelle Kessler. È stato protagonista inoltre di commedie di
grande successo di pubblico, come Belli si nasce, Il naso fuori casa ed È stato un piacere, tue scrie e
interpretate assieme a Giancarlo Magalli.
Molteplici gli speacoli teatrali e lo hanno visto aore, autore e spesso ane regista: nella stagione
2002-03 Che rimanga tra noi, I miei primi 42 anni (2004-05), Tuo in un momento (2006-07), Il marese
del Grillo (dal 2008 al 2012), Bambole, non c'è un euro (2011/2012), Il segreto di Mastro Tia (2013-14),
Svalutescion (2015 al 2017).
Libri
Nel 2001 pubblica Pensieri per vivere. Itinerario di evoluzione interiore e insieme al professore Antonio Di
Stefano ha pubblicato alcune raccolte di strafalcioni, cognomi, insegne e annunci bizzarri come Non
prenda niente tre volte al giorno (2002) e i iavi subito (2006), entrambi per Mondadori.
Del 2012 è invece La morte non esiste. La mia vita oltre i confini della vita, per Edizioni Piemme, scrio
con la collaborazione di Rita Coruzzi, e testimonia il suo lungo percorso di fede.
Politica
In vista delle elezioni politie del 2006, si candida con la Casa delle Libertà per il Senato nella lista della
Democrazia Cristiana per le Autonomie come capolista nella circoscrizione Lazio[16]: la lista, nonostante il
sostegno pubblicamente diiarato di Giulio Andreoi[17], oiene nel Lazio solo lo 0,7% e pertanto l'aore
non viene eleo[18]. Testimonial ufficiale dell'associazione di volontariato dei City Angels dal 2009, l'aore
oenne 205 voti alle primarie interne di Fratelli d'Italia per l'elezione del sindaco di Roma del 2013[19]. In
occasione delle elezioni amministrative del 2021 si è candidato al consiglio comunale di Roma nella lista
civica del candidato sindaco del centro-destra Enrico Miei[20], raccoglie 81 preferenze e non viene
eleo.[21]
Filmografia
Cinema
Appuntamento a Ischia, regia di Mario Mattoli (1960)
Notti nude, regia di Ettore Fecchi (1963)
Chimera, regia di Ettore Maria Fizzarotti (1968)
L'odio è il mio Dio, di Claudio Gora (1969)
Zingara, regia di Mariano Laurenti (1969)
Nell'anno del Signore [22], regia di Luigi Magni (1969) Pippo Franco con Carlo Giuffré in
Il giovane normale, regia di Dino Risi (1969) Basta guardarla (1970)
Pensiero d'amore, regia di Mario Amendola (1969)
Il debito coniugale, regia di Franco Prosperi (1970)
W le donne, regia di Aldo Grimaldi (1970)
Basta guardarla, regia di Luciano Salce (1970)
Mazzabubù... Quante corna stanno quaggiù?, regia di
Mariano Laurenti (1971)
Boccaccio, regia di Bruno Corbucci (1972)
Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda,
Pippo Franco in Giovannona
regia di Mariano Laurenti (1972)
Coscialunga disonorata con onore
Che cosa è successo tra mio padre e tua madre?, regia (1973)
di Billy Wilder (1972)
Giovannona Coscialunga disonorata con onore, regia di
Sergio Martino (1973)
Rugantino, regia di Pasquale Festa Campanile (1973)
Patroclooo!... e il soldato Camillone, grande grosso e
frescone, regia di Mariano Laurenti (1973)
Furto di sera bel colpo si spera, regia di Mariano
Pippo Franco in Nerone (1977)
Laurenti (1974)
La via dei babbuini, regia di Luigi Magni (1974)
La sbandata, regia di Alfredo Malfatti e Salvatore Samperi (1974)
Remo e Romolo - Storia di due figli di una lupa, regia di Castellacci e Pingitore (1976)
Nerone, regia di Mario Castellacci e Pier Francesco Pingitore (1976)
Hanno ucciso un altro bandito, regia di Guglielmo
Garroni (1976)
L'inquilina del piano di sopra, regia di Ferdinando Baldi
(1977)
Cittadino esemplare, episodio de I nuovi mostri, regia di
Ettore Scola (1977)
Scherzi da prete, regia di Pier Francesco Pingitore Pippo Franco con Bombolo in
(1978) Scherzi da prete (1978)
Tutti a squola, regia di Pier Francesco Pingitore (1979)
L'imbranato, regia di Pier Francesco Pingitore (1979)
Ciao marziano, regia di Pier Francesco Pingitore (1980)
Zucchero, miele e peperoncino, regia di Sergio Martino
(1980)
Arrivano i bersaglieri, regia di Luigi Magni (1980)
Il casinista, regia di Pier Francesco Pingitore (1980)
Il ficcanaso, regia di Bruno Corbucci (1980) Pippo Franco in Sfrattato cerca
La gatta da pelare, regia di Pippo Franco (1981) casa equo canone (1983)
Ricchi, ricchissimi... praticamente in mutande, regia di
Sergio Martino (1982)
Attenti a quei P2, regia di Pier Francesco Pingitore (1982)
Il tifoso, l'arbitro e il calciatore, regia di Pier Francesco Pingitore (1982)
Sfrattato cerca casa equo canone, regia di Pier Francesco Pingitore (1983)
"FF.SS." - Cioè: "...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?",
regia di Renzo Arbore (1983)
Due strani papà, regia di Mariano Laurenti (1984)
Gole ruggenti, regia di Pier Francesco Pingitore (1992)
Tiramisù, regia di Fabio De Luigi (2016)
Italian Business, regia di Mario Chiavalin (2017)
Nemici, regia di Milo Vallone (2020)
Una famiglia mostruosa, regia di Volfango De Biasi (2021)
Televisione
Riuscirà il cav. papà Ubu?, regia di Vito Molinari e Beppe Recchia - miniserie TV (1971)
Racconti di fantascienza, episodio L'assassino, regia di Alessandro Blasetti (1979)
Senator, regia di Gianfrancesco Lazotti (1991)
Ladri si nasce, regia di Pier Francesco Pingitore (1997)
Ladri si diventa, regia di Pier Francesco Pingitore (1998)
Tre stelle, regia di Pier Francesco Pingitore (1999)
La casa delle beffe, regia di Pier Francesco Pingitore (2000)
Di che peccato sei?, regia di Pier Francesco Pingitore (2007)
Programmi televisivi
Studio vuoto (Programma Nazionale, 1971)
Dove sta Zazà (Programma Nazionale, 1973)
Ciao Willy (Programma Nazionale, 1974)
Tanto piacere (Programma Nazionale, 1975)
Mazzabubù (Programma Nazionale, 1975)
Saint Vincent estate (Rete 1, 1976-1977-1978)
Pippo Franco al cabaret (Rete 1, 1977)
Bambole, non c'è una lira (Rete 1, 1977)
Il ribaltone (Rete 1, 1978) Pippo Franco con Leo Gullotta,
Oreste Lionello e Carlo Frisi nel
C'era una volta Roma, regia di Pier Francesco Pingitore
programma Bucce di banana (1994)
(Rete 2, 1979)
Giochiamo al varieté (Rete 1, 1980)
Scacco matto (Rete 1, 1980)
Il tastomatto (Rai 2, 1985)
Per chi suona la campanella (Rai 2, 1987)
Big! (Rai 1, 1987-1988)
Biberon (Rai 1, 1987-1990)
Crème caramel (Rai 1, 1990-1992)
Stasera mi butto (Rai 2, 1991)
La sai l'ultima? (Canale 5, 1992-1995)
Saluti e baci (Rai 1, 1992-1993)
Bucce di banana (Rai 1, 1993-1994)
Bucce di banana di fine anno 1993 (Rai 1, 1993-1994)
Avanti un altro (Canale 5, 1994)
Champagne (Canale 5, 1995)
Rose rosse (Canale 5, 1996)
Sotto a chi tocca (Canale 5, 1996-1997)
Viva l'Italia (Canale 5, 1997)
Viva le italiane (Canale 5, 1997)
Il paese delle meraviglie (Rai 1, 1998)
Gran caffè (Canale 5, 1998)
Festa di classe (Rai 2, 1999)
Il ribaldone (Canale 5, 1999)
BuFFFoni (Canale 5, 2000)
Saloon (Canale 5, 2001)
Marameo (Canale 5, 2002)
Miconsenta (Canale 5, 2003)
La sai l'ultimissima? (Canale 5, 2003)
Barbecue (Canale 5, 2004)
Arrivano i Nostri (Canale 5, 2004)
Tele fai da te (Canale 5, 2005)
Torte in faccia (Canale 5, 2005-2006)
E io pago... (Canale 5, 2007)
Gabbia di Matti (Canale 5, 2008)
Vieni avanti cretino (Rete 4, 2008)
Bellissima - Cabaret anticrisi (Canale 5, 2009)
Techetechete' (Rai 1, 2015) Puntata 14
Name That Tune - Indovina la canzone (TV8, 2020)
Teatro
Viola violino e viola d'amore, Garinei e Giovannini, 1967
C'è da divertirsi, come disse Freud, Produzione Stefano Baldrini, 1999
Che rimanga tra noi, Produzione Stefano Baldrini, 2000-2001
Tutto in un momento, Produzione Stefano Baldrini, 2002-2003
I miei primi 42 anni, Produzione Stefano Baldrini, 2004-2005
Non prenda niente tre volte al giorno, Produzione Stefano Baldrini, 2006-2007
Il Marchese del Grillo, Prodotto da Stefano Baldrini, 2008-2013
Pippo Franco Show con Melos Orchestra prodotto da Francesco Serio per CDB (2015)
Non ci resta che ridere con Pippo Franco prodotto da Francesco Serio per CDB (2016)
Svalutescion, Produzione Stefano Baldrini, 2012-2019
Il segreto di Mastro Titta, Produzione Stefano Baldrini/Galpi srl, 2013
Brancaleone e la sua armata, Produzione Stefano Baldrini, 2016-2017
Programmi radiofonici
Praticamente, no? (1978)
Discografia
Discografia italiana
Album in studio
Raccolte
Singoli
Collaborazioni
1977 - Quanto sei bella Roma (Canta se la vuoi cantar)/L'autostop (Cinevox, SC 1099)
1980 - Scacco matto/La sua mano (CBS, 9094)
Partecipazioni
Singoli
Spagna
Grecia
Francia
Opere
Il matto in casa, Editoriale Due I, 1981.
Evoluzione interiore. Il primo passo, Roma, Edizioni Mediterranee, 1997.
Pensieri per vivere. Itinerario di evoluzione interiore, Roma, Edizioni Mediterranee, 2001.
ISBN 88-272-1418-6.
Non prenda niente tre volte al giorno. Il lato comico dell'esperienza umana, con Antonio Di
Stefano, Milano, Mondadori, 2002. ISBN 88-04-50016-6.
Qui chiavi subito. Insegne, annunci, cognomi e strafalcioni tutti da ridere, con Antonio Di
Stefano, Milano, Mondadori, 2006. ISBN 88-04-53597-0.
L'occasione fa l'uomo ragno. Strafalcioni, cartelli, scritte sui muri e altri capolavori di
umorismo involontario, con Antonio Di Stefano, Milano, Mondadori, 2007. ISBN
978-88-04-56832-2.
La morte non esiste. La mia vita oltre i confini della vita, con Rita Coruzzi, Milano, Edizioni
Piemme, 2012, ISBN 978-88-566-2569-1.
Fumetti
Peter Paper
Spot pubblicitari
Sao Cafè (1984-1985)
Note
1. ^ https://www.teche.rai.it/personaggi/pippo-franco/
2. ^ http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/tv/2022/07/12/malore-per-pippo-franco-ma-ora-sta-
meglio_51035871-1aa7-4ae8-88b3-588b8d1fa745.html
3. ^ Franco, La morte non esiste, L'autore.
4. ^ Francesco Curridori, "Vi svelo il pensiero unico di sinistra...", in Il Giornale, 25 settembre
2021. URL consultato il 3 novembre 2021.
5. "Pippo Franco" B a Lendinara (PDF), su comune.lendinara.ro.it. URL consultato il 4 aprile 2018.
6. ^ Comune di Mirabella Eclano » Pippo Franco torna nella sua terra nei panni del Marchese
del Grillo » IRPINIANEWS.IT, su irpinianews.it. URL consultato il 9 ottobre 2011 (archiviato dall'url
originale il 5 novembre 2013).
7. ^ Pippo Franco: ‘Le critiche? Non ci ho mai sofferto, la storia mi ha dato ragione’ – Tvzap (ht
tps://tvzap.kataweb.it/news/262257/pippo-franco-critiche-madre-padre-moglie-io-e-te-pierluig
i-diaco/)
8. ^ Le interviste di Perna. Pippo Franco, su ilgiornale.it. URL consultato il 4 aprile 2018.
9. ^ [1] (http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2004/02/02/Cronaca/DIVORZIO-CA
SSAZIONE-NO-MAXI-ASSEGNO-A-EX-MOGLIE-PIPPO-FRANCO_124200.php#)
10. ^ Ricordate Pippo Franco? Ha lasciato la tv per la religione: «Mi appare la Madonna», su
internapoli.it, 19 giugno 2020. URL consultato il 2 agosto 2020 (archiviato il 2 agosto 2020).
11. ^ Pippo Franco, rivelazione choc: «Ho visto apparire la Madonna», su Il Gazzettino, 24
agosto 2004. URL consultato il 2 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2020). Ospitato su
tio.ch.
12. ^ Gabriele Ferraresi, Mad in Italy: Manuale del trash italiano 1980-2020, La Cultura, n. 1372,
Il Saggiatore, 18 giugno 2020, p. 265, ISBN 978-88-6576-824-2, OCLC 1176438117.
13. ^ Luca Pallanch, <<Il mio Brancaleone alla ricerca della fede>>, in <<La Verità
(quotidiano)|La Verità>>, 4 aprile 2018, pag. 21.
14. ^ Torna 'Che Fico' di Pippo Franco (http://www.adnkronos.com/intrattenimento/spettacolo/20
17/07/05/torna-che-fico-pippo-franco_e4XRyPUe0ogRVgHloqlI0L.html), Adnkronos, 5 luglio
2017.
15. ^ Pippo Franco ha rifatto "Che Fico" in versione indie pop (https://noisey.vice.com/it/article/e
vdxem/pippo-franco-che-fico-2017), noisey.vice.com, 5 luglio 2017.
16. ^ L'ultimo giorno dei candidati Dimissioni & ballerine (http://www.repubblica.it/2006/c/sezioni/
politica/versoelezioni32/ultimogiorno/ultimogiorno.html), La Repubblica, 6 marzo 2006
17. ^ Pippo Franco e il voto di Andreotti: un onore impensabile (http://archiviostorico.corriere.it/2
006/aprile/05/Pippo_Franco_voto_Andreotti_onore_co_9_060405106.shtml), Corriere della
Sera, 5 aprile 2006
18. ^ Elezioni del 9 aprile 2006 Lazio (http://www.senato.it/leg/15/Elettorale/R12/riepilogo.htm),
Senato.it
19. ^ Primarie Fratelli d'Italia: in 205 hanno votato l'attore Pippo Franco (https://www.romatoday.i
t/politica/elezioni/comunali-roma-2013/fratelli-d-italia-205-voti-pippo-franco.html),
romatoday.it, 25 aprile 2013
20. ^ Amministrative, liste chiuse. Folla di candidati sindaco: 22 a Roma, 13 a Milano. Tra i
consiglieri Pippo Franco, il chitarrista dei Subsonica e i No Vax - La Repubblica (https://www.
repubblica.it/politica/2021/09/04/news/amministrative_liste_chiuse_roma_napoli_calabria_to
rino-316477595/?ref=RHTP-BH-I315657642-P2-S2-T1)
21. ^ elezioni.comune.roma.it, https://www.elezioni.comune.roma.it/elezioni/2021/amministrative
/a102021/pref03.shtml.
22. ^ In questo film, per l'unica volta nella sua carriera, Pippo Franco venne doppiato (da Pino
Locchi).
Bibliografia
Andrea Jelardi, Queer tv, omosessualità e trasgressione nella televisione italiana, Croce,
Roma, 2007 (prefazione di Carlo Freccero).
Andrea Jelardi, Giuseppe Farruggio, In scena en travesti, Il travestitismo nello spettacolo
italiano, Croce, Roma, 2009 (con divagazioni di Vittoria Ottolenghi)
Altri progetti
Wikiquote contiene citazioni di o su Pippo Franco
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immagini o altri file su Pippo Franco (https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Pip
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Collegamenti esterni
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