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In una storia italiana, Topolino e la controcometa Astritel si afferma che il Voci italiane Lauro Gazzolo (anni
compleanno di Pippo è il 29 febbraio[5]. '60)
In alcuni cortometraggi ha una moglie (Penny o Mrs. Geef) apparsa sempre Giuliano Persico
con il volto nascosto come a es. nei cortometraggi "Cold War" (1951), (Buon compleanno,
"Fathers are People" (1951), "Father's Day Off" (1953)[6], contribuendo a
Topolino!)
raffigurarlo come "uomo di casa". Solo successivamente (già in Goof Troop)
Antonello Governale
Pippo appare come vedovo e padre single, impegnato a far crescere suo figlio
(Giorno di trasloco , 1º
Max Goof. La famiglia di Pippo è molto vasta e numerosa, fatta di molteplici
cugini e bis-bis (ovvero gli antenati). Questi saranno protagonisti di una saga dopp.)
pubblicata nel 2006 su Topolino chiamata I bis-bis di Pippo. Leo Valeriano (Canto
di Natale di Topolino, 1º
Filmografia dopp.)
corto Topolino, Clarabella e Orazio si esibiscono in uno spettacolo musicale e Roberto Pedicini (dal
Dippy, in prima linea nel pubblico, disturba con interminabili e sguaiate risate. 1999)
Il personaggio riapparve in un altro cartone animato dello stesso anno, Una
Specie cane antropomorfo
festa scatenata (The Whoopee Party) nel quale compare più giovane e
promosso al rango di amico di Topolino. Questa versione comparve in altre Sesso Maschio
sei corti animati realizzati fra il 1932 e il 1933. Nel corto animato Una serata
di beneficenza (Orphan's Benefit, 1934)[7], viene chiamato per la prima volta Goofy e da quel momento divenne un membro fisso dei
comprimari nei corti animati diTopolino, alla quale si unì nello stesso periodo anchePaperino.
Alla metà degli anni trenta la Disney iniziò a realizzare una serie di cartoni che vedevano protagonisti Topolino, Paperino e Pippo. In
ogni episodio, ai tre veniva assegnato un determinato compito, che ognuno cercava di portare a termine individualmente. La scena si
spostava dall'uno all'altro personaggio, fino alla sequenza conclusiva in cui i tre eroi confrontavano i successi (o più probabilmente
gli insuccessi) ottenuti. La serie si aprì con Topolino meccanico e fra gli episodi più memorabili si ricordano L'orologio del
campanile e Topolino e i fantasmi (in cui i tre formano l'agenzia "Ajax Ghost Exterminators", precorrendo così i celebri
Ghostbusters).
Con il proseguire della serie, il ruolo di Topolino divenne sempre minore; Paperino e Pippo (il primo con la sua implacabile sfortuna,
il secondo con la sua sbadataggine) risultavano più comici e per questo motivo divennero i preferiti degli sceneggiatori Disney.
Caccia al polo (Polar Trappers, 1938) fu il primo cartone animato dedicato esclusivamente a questo duo.
Nel 1939 Pippo fu protagonista unico del cartone animato Pippo e Wilbur (Goofy and Wilbur)[8][9], che lo vedeva alle prese con una
canna da pesca e in compagnia di Wilbur, sua "cavalletta domestica".
Nello stesso periodo la Disney realizzò una nuova serie di cartoni animati con Pippo protagonista in versioni leggermente modificate
(solitamente solo con abiti diversi), di cui la più famosa è Mr. George Geef, alter ego borghese di Pippo, esordito nel corto Cold War
del 1951, che si ritrova ad affrontare i problemi dell'uomo moderno come la famiglia e il lavoro[12][13]. Di questa serie è interessante
ricordare No smoking, un episodio in cui George lotta contro la dipendenza da nicotina[14].
Tornò in maniera più frequente sulle scene negli anni novanta con il corto Il principe e il povero e nella serie di cartoni animati per la
televisione Ecco Pippo (Goof Troop, 1992-93) in cui vengono introdotti suo figlio Max[21] e il suo gatto Cialda (Waffles) vicini di
casa della famiglia di Gambadilegno. Pippo e Max sono stati anche protagonisti di lungometraggi come In viaggio con Pippo (A
Goofy Movie, 1995)[2] e Estremamente Pippo (An Extremely Goofy Movie, 2000). Lo ritrovaiamo come personaggio secondario in
diverse trasmissioni realizzate per Disney Channel come House of Mouse - Il Topoclub (House of Mouse, 2001/02)[22] mentre è
protagonista insieme a Topolino e Paperino del film Direct-to-video Topolino, Paperino, Pippo - I tre moschettieri del 2004
(Mickey's The Three Musketeers)[23][24].
Storia editoriale
Il personaggio esordì nei fumetti come Dippy Dawg nel 1933[2] nella tavola domenicale dell'8 gennaio in una tavola settimanale di
Mickey Mouse disegnata da Floyd Gottfredson[4] in cui suona uno scacciapensieri. Dippy era ingenuo, candido e svitato, e per questo
i lettori lo trovavano simpatico. Fu proprio grazie a queste doti che Dippy divenne la spalla privilegiata di Topolino[4]. La prima
storia in cui Dippy aiutò Topolino nelle sue indagini fu Topolino poliziotto e Pippo suo aiutante pubblicata come strisce giornaliere
dal 20 aprile 1933 al 9 gennaio 1934. Nella storia Topolino e lo struzzo Oscar(1936), il nome divenne Goofy come già modificato nei
cortometraggi; oltre al nome cambiò anche aspetto e look. Pippo è la spalla diopolino
T nella maggior parte delle storie ma talvolta ne
diventa protagonista (con Topolino in secondo piano) o, più raramente e in genere in storie brevi, protagonista unico. È stato
soprattutto Floyd Gottfredson a definire il personaggio di Pippo nei fumetti e assegnargli un ruolo efficace nelle storie.[1] Dopo il
periodo delle strisce, negli albi a fumetti gli vengono spesso dedicati dei numeri unici disegnati soprattutto da Bill Wright, Paul
Murry, Jack Bradbury e Tony Strobl.[4]
Nel 1965 Del Connell e Paul Murry creano unalter ego mascherato del personaggio, Super Goof (Super Pippo) che riscosse successo
in tutto il mondo[2][4], parodia del supereroe del quale assume le sembianze mangiando speciali noccioline americane (chiamate
spagnolette nella versione italiana)[25]. Grazie ai poteri conferiti dalle noccioline riesce a volare e camuffa la propria identità
indossando una calzamaglia di flanella rossa con mantello blu annodato intorno al collo. È al corrente del suo segreto solo il nipote
Gilberto, il cui personaggio, serio, studioso e intelligentissimo (rappresentato con il "tocco" universitario sulla testa), è agli antipodi
rispetto a quello dello zio. Gilberto ha a sua volta acquisito superpoteri ingerendo le noccioline e diventando Super Gilberto,
elemento di prestigio delClub dei Supereroi.
Edizioni internazionali
Italia
A seguito del divieto di pubblicazione di materiale di provenienza americana durante la fase finale del regime fascista, venne
Tuffolino[26].
inventata nel 1942-1943, una versione umanizzata del personaggio con lo stesso nome pubblicata nella collana
Negli anni sessanta, a partire dalla storia Pippo e la fattucchiera (disegnata da Luciano Bottaro e pubblicata per la prima volta su
Topolino n°236 nel 1960) è protagonista di storie con la strega Nocciola della cui doti magiche dubita con un disarmante
scetticismo[4]. Nello stesso periodo gli viene affiancata una fidanzata di nome Gloria comparsa in diverse storie fino agli anni
settanta. Successivamente, in diverse storie realizzate daRomano Scarpa negli anni ottanta e novanta è invece fidanzato con Zenobia.
Fra i disegnatori italiani che maggiormente hanno saputo sfruttare le peculiari doti del personaggio Pippo, si devono citare Giovan
Battista Carpi, Romano Scarpa, Massimo De Vita, Sergio Asteriti e Luciano Bottaro.
[4]
Lo sceneggiatore Bruno Sarda crea nel 1988 Indiana Pipps, cugino-sosia di Pippo.
Nel 1993 gli è stata dedicata una serie di storie tutta sua, I mercoledì di Pippo (scritta e ideata da Lino Gorlero e Rudy Salvagnini),
che lo vedeva, in ogni episodio, intento a leggere a Topolino il suo ultimo racconto basato sempre su fatti privi di spiegazione logica
(infatti si chiama "Ai confini dell'irrealtà" la serie di romanzi di fantascienza che vorrebbe inaugurare) che destano il disappunto del
razionalissimo Topolino, che lo interrompe di continuo, pretendendo che l'amico sia un po' più aderente alla realtà nei suoi racconti,
senza riuscirci. Nei suoi racconti i personaggi "interpretati" da Topolino e Pippo hanno i ruoli invertiti rispetto al solito: Topolino è la
spalla imbranata mentre Pippo è l'eroe. L'episodio "zero" di questa serie venne pubblicato su Topolino n°1947 col titolo Pippo e il
giallo a premi. La serie in senso stretto parte dal n° 1982.
Francia
In Francia gli sceneggiatori Gasc, Clément e Lelièvre iniziano nel 1987 la serie parodistica "James Ding Triple Zéro" con un Pippo
nelle vesti di agente segreto e disegnataMiquel Pujol.
Doppiaggi italiani
Pippo è stato doppiato negli anni '60 da Lauro Gazzolo (Pippo pistolero[28] e nell'episodio "Pippo e il tempo libero" di
Disneyland[29]). Nel 1979 nel film compilation Buon compleanno Topolino, venne doppiato da Giuliano Persico, mentre la voce
principale di questo periodo era Franco Latini. Negli anni '80 Latini diventò un doppiatore secondario del personaggio che venne
doppiato principalmente da Renato Cortesi. Dal 1989 al 2000 venne doppiato da Vittorio Amandola e dal 1999 da Roberto Pedicini
(Lavaggio difficile, Il migliore amico dell'uomo e Pippo e l'home theater). Le voci fuori campo dei cortometraggi classici di Pippo
erano di Emilio Cigoli negli anni '60, Sergio Tedesco e Gianfranco Bellini negli anni '70 e '80 e da Mario Bardella dagli anni '70 agli
anni '90. Dal 1999 il narratore èMichele Kalamera (Il migliore amico dell'uomo e Pippo e l'home theater).
Il Goofy Holler
« "YAAAAH-HOO-HOO-HOO-HOOEY!" »
(Goofy holler )
Il Goofy Holler (traducibile in L'urlare di Pippo) è un effetto sonoro che viene usato frequentemente nei fumetti e nei film Disney. È
tipico sentirlo quando il goffo Pippo viene fatto cadere o lanciare nell'aria ad una grande distanza. L'urlo è stato originalmente
registrato da Hannès Schrolle e poi da George Johnson.
Nell'episodio Come diventare una stella del rock Pippo viene assunto dalla "Ajax Records" grazie al suo YAAAAH-HOO-HOO-
HOO-HOOEY!
Bibliografia
La stirpe di Topolino, Domenico Misciagna,https://books.google.it/books?id=X66cBgAAQBAJ&pg
Altri progetti
Wikiquote contiene citazioni di o suPippo
Collegamenti esterni
Pippo, in INDUCKS.
Pippo, su topolino.it.
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