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Paperino

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Paolino Paperino (Donald Fauntleroy Duck), più noto
Paolino Paperino
come Paperino, è un personaggio dei cartoni animati e dei
fumetti della Disney[3][4]. Ha esordito nel cortometraggio La
gallinella saggia del 1934[3] e nello stesso anno nei fumetti
della serie Sinfonie allegre e, da allora, è stato protagonista
di molti altri cortometraggi e di innumerevoli storie a
fumetti realizzate oltre che negli Stati Uniti anche in altri
Paesi del mondo come l'Italia e il Brasile[4]. Il successo del
personaggio è tale da farlo diventare testimonial di molte
iniziative in varie parti del mondo[3][4][5] e oggetto anche di
un diffuso merchandising[6].

È stato definito «l'antieroe per eccellenza, l'incarnazione


dell'uomo medio moderno, con le sue frustrazioni, i suoi
problemi, le sue nevrosi».[7]

Paperino sulla copertina di Topolino n.


3294
Indice
Universo Disney
Biografia del personaggio
Nome orig. Donald Fauntleroy
Carattere Duck[1]
Storia editoriale Lingua orig. Inglese
Strisce giornaliere e tavole domenicali
Alter ego Paperinik
Comic book
DoubleDuck
Carl Barks - "L'uomo dei paperi"
Qu-Qu 7
Don Rosa
Duck of Doom
Altri autori
Autore Walt Disney
Edizioni estere
Edizione italiana Studio The Walt Disney
Caratterizzazione del personaggio in Italia Company
Alter ego Editore The Walt Disney
Filmografia Company
Altri media 1ª app. 9 giugno 1934
Televisione Voci orig. Clarence Nash (1934-
Videogiochi 1985)
Curiosità Tony Anselmo (dal
Controversie 1985)
Note
Voci correlate Daniel Ross (in
Altri progetti Topolino e gli amici del

Collegamenti esterni rally)

Don Cheadle (in


DuckTales (2017) voce
Biografia del personaggio normale)

Russi Taylor (bambino


in DuckTales ep. 2x06)

Voci italiane Clarence Nash (1946-


1949)

Giusi Raspani
Dandolo (in Bongo e i
tre avventurieri)

Paperino con la gallinella e Meo Elio Pandolfi (anni '50-


Porcello nel corto La gallinella saggia '70)

Oreste Lionello (anni


È un papero bianco con becco e piedi arancioni. Solitamente '60-'70)
indossa una blusa e un berretto da marinaio. Secondo
Claudio Sorrentino
l'albero genealogico ideato da Don Rosa in base alle
(in Buon compleanno,
indicazioni contenute nelle storie a fumetti di Carl Barks è
Topolino!)
figlio di Ortensia de' Paperoni (sorella di Paperon de'
Paperoni) e Quackmore Duck (figlio di Nonna Papera). Ha Franco Latini (1983-
una sorella gemella, Della Duck, madre di Qui, Quo, Qua.[8] 1988)
La prima apparizione del personaggio risale al 1934 nel Vittorio Stagni (1988-
cortometraggio La gallinella saggia diretto da Wilfred 1993)
Jackson nel quale Paperino è il vicepresidente del Circolo
Luca Eliani (dal 1989)
dei pigri che ha come presidente Meo Porcello. I due si
riveleranno degli inguaribili scansafatiche[9]. Simone Mori (in
DuckTales (2017) voce

Carattere normale)

Davide Garbolino (in


Paperino è caratterialmente pigro, e irascibile quando capita
DuckTales (2017) da
qualcosa di male con la sfortuna da ogni cosa e da qualcuno
piccolo)
che se la prende con lui, ma alle volte è pur sempre
simpatico, innocente, amichevole, coraggioso, generoso e Specie Papero (anatra
leale, e a volte si considera un rubacuori per le ragazze più antropomorfa, per la
belle. precisione un pechino)
Sesso Maschio
Storia editoriale Luogo di Paperopoli
nascita
Data di 9 giugno 1920
Strisce giornaliere e tavole domenicali
nascita (secondo Don Rosa[2])
L'esordio del personaggio nei fumetti risale al 16 settembre 1934 nella serie settimanale a fumetti delle
Silly Symphony con una riduzione del suo esordio cinematografico The Wise Little Hen, nota in Italia
come I due fannulloni o Paperino e la Gallinella Saggia, sceneggiata da Ted Osborne e disegnata da Al
Taliaferro[4][10].

Nel 1935 Paperino poi debutta nelle strisce giornaliere di Topolino disegnate da Floyd Gottfredson[4] che,
alla ricerca di una spalla per Topolino, mette insieme i due personaggi in storie come Topolino e il
mistero dei cappotti, o, insieme a Pippo, nelle storie Topolino giornalista e Topolino nella casa dei
fantasmi. Il successo di Paperino[11] e la contemporanea crescita come personaggio di Pippo, però,
contribuiscono alla separazione tra i due e alla creazione delle due linee principali dei personaggi Disney,
i personaggi di Paperopoli e quelli di Topolinia, e il personaggio diviene protagonista di una propria serie
di strisce a fumetti e tavole domenicali con gli adattamenti a fumetti dei cortometraggi animati. Queste
prime strisce, prevalentemente comiche e auto-conclusive, vennero sceneggiate da Ted Osborne e
disegnate da Al Taliaferro. Il 30 agosto 1936 le tavole domenicali delle Silly Symphonies cambiano
nome prima in Silly Symphony featuring Donald Duck e poi, dal 22 agosto 1937, in Donald Duck e
verranno pubblicate fino al 5 dicembre 1937, sempre disegnate da Taliaferro[4][12] che insieme con lo
sceneggiatore Bob Karp darà poi vita dal 7 febbraio 1938 a una nuova serie di strisce giornaliere[4]. A
parte rare eccezioni, più che altro ispirate ai cortometraggi con Paperino protagonista, la nuova striscia
quotidiana si compone di sequenze auto-conclusive, nelle quali vengono sviluppate gag ideate da
sceneggiatori provenienti dall'animazione come Homer Grightman e Roy Williams che si alternano fino a
quando Bob Karp non ne diventa sceneggiatore fisso occupandosene fino alla morte nel 1975. Il 10
dicembre del 1939 ritorna poi la tavola domenicale Donald Duck sempre disegnate da Taliaferro con
l'aiuto di inchiostratori come Bill Wright, Karl Karpé, Dick Moores, George Waiss. Da lì in poi il
personaggio continuerà la sua scalata al successo.[13] Lo stesso Taliaferro ne è artefice e protagonista,
disegnandone le strisce giornaliere fino al 18 gennaio 1969, appena due settimane prima della sua
morte[12][14].

Taliaferro introdurrà nelle storie a strisce nuovi comprimari: il 17 ottobre del 1937 fanno il loro esordio i
tre nipoti di Paperino, Qui, Quo e Qua (Huey, Dewey, Louie), che ebbero talmente successo che poco
dopo apparvero anche nei cortometraggi di Paperino. Seguiranno poi il cugino Ciccio (9 maggio 1938),
la fidanzata Paperina (4 maggio 1940) e il professor Pico de Paperis (24 settembre 1961). Fa una fugace
apparizione anche lo zio Paperone nel periodo febbraio-marzo 1951, per poi tornare in pianta stabile nel
gennaio 1960. Taliaferro crea poi, insieme a Karp, la nonna di Paperino (27 settembre 1943), quindi il
sanbernardo Bolivar (17 marzo 1938) e la 313, l'automobile di Paperino (1º luglio 1938). Inoltre
Taliaferro inserisce nelle storie gli inside joke, ovvero riferimenti personali o ad altri autori: Nonna
Papera era ispirata alla suocera e inoltre, ogni anno, per trentatré anni, inserisce un cuore con i nomi Al e
Lucy, sua moglie, nel giorno del loro anniversario o arrivando addirittura a inserire il proprio numero di
telefono: scelta infelice visto il gran numero di chiamate ricevute, che lo costringono a cambiarlo

Comic book
L'esordio negli albi a fumetti avviene nel 1942 con la storia "Donald Duck Finds Pirate Gold" realizzata
da Carl Barks e Jack Hannah. Barks ne realizzerà molte altre fino al 1966 alternandosi con autori come
Tony Strobl, Paul Murry, Jack Bradbury. Più recentemente sono degni di nota autori come Don Rosa e
William Van Horn.[4]
Il Paperino statunitense, comunque, è un papero sì sfortunato, come nelle storie italiane, ma unisce un
certo carattere arraffone e un po' scansafatiche, caratteristica che poi manterrà in Italia anche dopo
l'avvento di Carl Barks, grazie ai testi di Guido Martina. Questa visione del personaggio è coerente con il
clima da economia di guerra esistente all'epoca. Paperino fu inoltre, come molti altri personaggi dei
fumetti dell'epoca, utilizzato per la propaganda anti-nazista e anti-fascista (ad esempio in Der Fuehrer's
Face e The Spirit of '43)[3]. La differenza con il papero dei nostri giorni è enorme.

Carl Barks - "L'uomo dei paperi"


Con Carl Barks si ha la crescita del personaggio e i
successivi approfondimenti nel carattere. Agli inizi
della sua carriera Barks realizza una gag nel corto
Modern Inventions dove una macchina-barbiere
rade il fondoschiena di Paperino, scambiandolo per
la sua testa, iniziando una lunga collaborazione con
Jack Hannah col quale prima fa esordire Qui, Quo e
Qua nel corto I nipoti di Paperino e poi realizzando
la sua prima storia a fumetti, Paperino e l'oro del
pirata, che è anche la prima storia avventurosa mai
scritta con Paperino protagonista negli Stati Uniti.

La creatività di Barks porta la Western Publishing,


editore dei fumetti Disney, a pubblicarne i lavori La stella di Paperino sulla Hollywood Walk of Fame
nella collana Walt Disney's Comics and Stories,
dove realizza storie di vita quotidiana di non più di
dieci tavole, e Four Color, dove realizza storie di ampio respiro che contribuiranno a porre le basi per il
Paperino avventuroso che, negli anni successivi, andrà a caccia di tesori accompagnando lo zio Paperone.
Del primo gruppo si ricordano Paperino nel tempo che fu!, dove Paperino e nipoti fanno un viaggio nella
California del 1848, in quelle del secondo abbiamo Paperino e il mistero degli Incas, una storia che
porterà i paperi a Testaquadra, una città dove tutto è quadrato e le cose rotonde sono vietate, a parte la
bussola del professor Sentimento Cuorcontento di Sacramento (California), conservata come cimelio nel
museo locale oppure Paperino sceriffo di Valmitraglia nella quale il personaggio entra a contatto anche
con il vecchio west americano, o Paperino e l'anello della mummia ambientata nell'Egitto, o i misteri
dell'Africa Nera ambientazione di storie come Paperino e il feticcio, Paperino nell'Africa più nera e
Paperino e la valle proibita.

Oltre alle avventure in giro per il mondo Barks impegna il personaggio in gag dove è impegnato in molti
lavori spesso improbabili (p.e., accordatore di campanelli, propagandista di farina, venditore di frullini,
incantatore di serpenti)[15] tutti destinati al fallimento. L'unico lavoro "permanente" è quello di lucidatore
di monete al servizio di Paperone pagato «30 centesimi di dollaro all'ora» nonostante l'inflazione.[16]

L'ampia mole di storie e di parenti creata da Barks gli suggerisce, nel corso degli anni cinquanta, di
realizzare un albero genealogico a suo uso e consumo, dal quale anni dopo il disegnatore Don Rosa trarrà
ispirazione per realizzare l'albero genealogico dei paperi, dal quale risulta che Paperino è il figlio di
Quackmore Duck, uno dei figli di Nonna Papera, e di Ortensia de' Paperoni, sorella dello zio Paperone,
nonché fratello gemello di Della Duck, la madre di Qui, Quo e Qua.
Don Rosa
Don Rosa è autore di una originale analisi e contestualizzazione dell'anima pigra e trascurata del
personaggio con lo spirito avventuroso delle opere di Barks: Paperino viene presentato nella Saga di
Paperon de' Paperoni come un uomo qualunque incapace di comprendere l'amore dello zio per il denaro
che scambia per avidità e dichiarandogli spesso che le sue avventure sono frutto di millanteria, ma è
anche carico di amore paterno verso i nipotini e di slanci avventurosi che lo spingono ad accettare i
molteplici lavori e ad accompagnare lo zio Paperone nelle sue avventure. Questi tratti, secondo Don
Rosa, gli hanno consentito di guadagnare il rispetto dello zio, il quale comunque preferisce mostrarsi
rigido e inflessibile.

La traduzione italiana della Saga di Don Rosa introduce un elemento giustificativo a posteriori di una
licenza narrativa relativa al nome completo Paolino Paperino: in un dialogo tra il padre Quackmore e la
madre Ortensia, il primo propone "Paolino" come nome per un loro futuro figlio, ma Ortensia protesta
con veemenza ritenendolo un nome stupido. È pertanto possibile ipotizzare che la preferenza di Paperino
nel non usare mai il suo nome derivi dalle preferenze materne.

Altri autori
La tradizione avventurosa viene ripresa da artisti come Don Rosa, Romano Scarpa, Carlo Gentina, quella
domestica vede esponenti in Fabio Michelini, Tony Strobl, Vic Lockman.

Edizioni estere
In Inghilterra il personaggio esordì sulla testata Mickey Mouse Weekly in storie realizzate da William A.
Ward dal 1937 al 1940, in Argentina negli anni cinquanta è disegnato da Luis Destuet, in Brasile da
autori come Carlos Herrero, Sergio Liani e Irineu Soares Rodrigues, in Olanda dal 1974 in poi da autori
come Daan Jippes, Fred Milton e poi Ben Verhagen, Mau Heymans e altri che crearono storie sul
modello barksiano. In Danimarca il gruppo Egmont produce storie illustrate da Vicar, Branca, Rosa,
Rota, Van Horn, Korhonen e altri artisti di varie nazioni.[4]

Edizione italiana
In Italia il personaggio appare per la prima volta in un supplemento del settimanale Topolino edito dalla
Casa Editrice Nerbini nel 1935 e successivamente, con il passaggio dei diritti alla Mondadori, guadagna
una testata propria con il settimanale Paperino nel 1937 edito dalla A.P.I. e successivamente inizia ad
apparire su tutte le testate Mondadori che pubblicano materiale Disney.[4] Le prime storie realizzate in
Italia apparvero tra il 1937 e il 1940 nel settimanale Paperino realizzate da Federico Pedrocchi[4],
coadiuvato talvolta da altri autori come Nino Pagot, nel quale il personaggio era protagonista di storie
lunghe e avventurose molto prima che questo avenisse negli Stati Uniti dove all'epoca le strisce a fumetti
di Al Taliaferro erano sostanzialmente auto-conclusive e si dovrà aspettare Carl Barks nel 1942 per
averne di equivalenti. Oltre che in Italia anche in Inghilterra c'erano già stati dei tentativi di storie a più
ampio respiro con Paperino protagonista, realizzati da William A. Ward, che vedevano Paperino in
compagnia prima di Donna Duck (un'antesignana di Paperina, dalle origini messicane) e poi del marinaio
Mac, un personaggio presto dimenticato. In quegli anni era abbastanza semplice introdurre nuovi
personaggi per le storie di Paperino, vista l'assoluta mancanza di comprimari. Ma quasi nessuno dei
personaggi introdotti da Pedrocchi sopravvisse al suo autore.
Con gli anni decine di altri autori italiani si occuparono del personaggio a cominciare da Luciano
Bottaro, Giovan Battista Carpi e Romano Scarpa e successivamente Giorgio Cavazzano, Massimo De
Vita e Marco Rota[4].

Caratterizzazione del personaggio in Italia


Il personaggio è perseguitato dalla sfortuna; vive a Paperopoli in una villetta a due piani di proprietà del
ricco zio Paperone con i tre nipotini Qui Quo Qua (affidatigli da sua sorella Della). Nel suo giardino, tra
due alberi è appesa un'amaca che insieme al divano nel salotto sono i luoghi deputati ai suoi sonnellini
pomeridiani. Spesso al verde, guida una sgangherata automobile targata 313, le cui origini sono diverse
da quelle narrate nelle strisce di Al Taliaferro. Sempre pieno di debiti e in continua fuga da orde di
creditori, non ha un impiego fisso anche se spesso svolge lavori precari oppure stravaganti[17]. Ogni tanto
compare in veste di giornalista al Papersera, il quotidiano di Paperopoli. Paperino è però ritratto anche
come un ottimo cuoco; sono famose le sue frittelle di cui lo zio Paperone riesce a sentire il profumo dal
deposito. È in perenne rivalità con il cugino Gastone Paperone (Reginaldo Paperotti e Bambo nei primi
numeri di Topolino), che al contrario di lui è sfacciatamente fortunato. È fidanzato con Paperina anche se
questa spesso sembra cedere alle richieste di appuntamenti di Gastone (con, normalmente, il solo scopo
di farlo ingelosire e/o smuoverlo dalla sua inerzia). Si trova spesso nei guai a causa del cugino Paperoga,
ancora più maldestro di lui. Paperone sfrutta il cronico stato debitorio di Paperino per costringerlo a
lavori massacranti nel deposito o per farlo partecipare a pericolose spedizioni alla ricerca di tesori in giro
per il mondo. Durante queste avventure capita che Paperino suggerisca strategie e consigli allo zio che
spesso si rivelano sbagliati (oppure sono mal ascoltati) causando ingenti danni a Paperone che incolpa
perciò il nipote del fallimento dell'impresa e di solito la storia si conclude con l'inseguimento del nipote
per "spiumarlo vivo". Altre volte Paperone lo inganna promettendogli una parte del guadagno che poi
non gli corrisponde grazie a clausole contrattuali o a frasi ambigue che lo sollevano dall'impegno; in
quest'ultimo caso il finale può capovolgersi con Paperino che insegue lo zio truffatore.

Negli anni, basandosi sulla tradizione di autori come Guido Martina, Abramo Barosso, Rodolfo Cimino,
gli autori italiani hanno sviluppato una storyline differente da quella barksiana. Esempio di tale sviluppo
(ancora oggi presente nelle storie del già citato Cimino, in alcune storie scritte da Nino Russo, nella serie
Paperino Paperotto) è Buon compleanno Paperino, scritta e disegnata nel 1984 da Marco Rota, che
presenta una biografia nella quale Paperino orfano, appena uscito dall'uovo, trovato da Paperone e da
Nonna Papera (i quali successivamente scopriranno che è effettivamente imparentato con loro). Vive
nella fattoria di quest'ultima per molti anni, per poi trasferirsi a Paperopoli[18].

La sfortuna di Paperino è proverbiale e nella storia Paperin Meschino (parodia del Guerin Meschino)
sceneggiata da Guido Martina e disegnata da Pier Lorenzo De Vita ne viene fornita una delle molteplici
spiegazioni: nel XV secolo una strega aveva maledetto Paperin, avo di Paperino, e tutti i suoi discendenti
per mille anni. Di conseguenza Paperino e i suoi discendenti smetteranno di essere perseguitati dalla
sfortuna nel 2400 circa.

Alter ego
Paperinik / Pikappa / PK: Guido Martina cala Paperino in un'atmosfera noir fornendogli l'identità
segreta di Paperinik[19], eroe mascherato nato nel 1969. Paperino viene dipinto come non solo
scansafatiche ma addirittura dai discutibili principi morali: maltratta i nipotini, non esita a prendere a
calci un cucciolo indifeso di cagnolino e non si fa scrupolo di ingannare e derubare l'amico Archimede
Pitagorico e lo zio Paperone facendone incolpare un innocente Gastone. Anche per il linguaggio
utilizzato nelle sue storie alcune sceneggiature di Martina vennero modificate dopo la loro prima
pubblicazione[20]. Negli anni novanta l'alter ego mascherato di Paperino subirà un'evoluzione tecnologica
e dai toni fantascientifici che sarà protagonista della saga di PK dai toni più adulti e maturi delle storie
classiche.

DoubleDuck / DiDi: nel 2007 dal lavoro di Fausto Vitaliano è nato anche un filone alternativo all'agente
Qu-Qu 7, la saga di DoubleDuck. Paperino questa volta non è più al soldo dello Zione, pronto a difendere
la sua futura eredità, ma un vero agente segreto alle dipendenze dell'Agenzia, una misteriosa
organizzazione di spionaggio para-governativa che ha il compito di debellare tutte le minacce che
mettono a rischio la sicurezza della nazione.

Qu-Qu 7: oltre a questa Paperino ha un'altra identità segreta: l'agente segreto della P.I.A. (Qu-Qu 7, che
vuol dire Agente Quasi Qualificato 7).

Paperino Paperotto / PP8: nel 1999 debutta il personaggio Paperino Paperotto, che non è altro che
Paperino da giovane. Paperotto vive a Quack Town nella fattoria di Nonna Papera. Tenero, simpatico,
combinaguai, furbo e ingegnoso, Paperotto forma insieme ai compagni di scuola Louis Cromb, Millicent,
Tom e Betty Lou, un gruppo vivace di amici. Tra il 2006 e il 2007 questa versione di Paperino è stata
titolare di una testata dedicata chiamata PP8 - Paperino Paperotto, in cui il bambino è a capo della
squadra chiamata S.O.S., cioè Sopravvivenza Oppressione Scolastica, sotto nome in codice come
l'Agente PP8. Da notare che Paperotto non è ancora sfortunato come Paperino.

Filmografia

Altri media

Televisione
DuckTales - Avventure di paperi (1987-1990): Paperino decide di arruolarsi in marina e
compare solo in poche puntate. Dopo l'apparizione nella prima e terza parte de Il tesoro del
sole d'oro, è co-protagonista dell'episodio n. 7 Paperino e la mummia vivente, del n. 37
nella seconda parte di Duello all'ultimo dollaro, del n. 62 A me gli occhi spia e del n. 63
Macchia nera e l'aereo invisibile oltre a brevi camei nel n. 30 Ritorno a Itaquack e nel n. 65
Le nozze di Zio Paperone.
Bonkers, gatto combinaguai (1993): nel primo episodio della serie Paperino è un idolo del
gatto poliziotto Bonkers.
Quack Pack (1996): Paperino, nel ruolo di cameraman, è il protagonista della serie,
assieme ai suo nipotini Qui, Quo e Qua e la fidanzata Paperina. In questa serie Paperino
indossa una camicia hawaiana di colore blu con i fiori rossi.
Mickey Mouse Works (1999-2000): Paperino è protagonista di alcuni corti sullo stile di quelli
classici cinematografici.
House of Mouse - Il Topoclub (2001-2003): Paperino lavora nell'omonimo locale.
La casa di Topolino (2006): serie dedicata a un pubblico di età pre-scolare, Paperino
insieme ad altri personaggi aiuta a risolvere quesiti di varia natura.
Topolino (2013): Paperino è uno dei personaggi principali della serie, e nonostante sia
sempre sfortunato e irascibile, si dimostra sempre gentile, e a partire dall'episodio Doppia
decisione, cambierà personalità.
Topolino e gli amici del rally (2017): Paperino è il quarto membro del gruppo, al volante del
suo Cabinato.
DuckTales (2017): in questa serie, a differenza di quella originale, il personaggio fa parte
del terzo protagonista.
La leggenda dei tre caballeros (2018): Paperino e uno dei protagonisti della serie, assieme
nuovamente con José Carioca e Panchito.

Videogiochi
Paperino è comparso in vari videogiochi:

Quackshot (Sega Mega Drive) (1991)


World of Illusion (Sega Mega Drive) (1992)
Maui Mallard in Cold Shadow (Super Nintendo, Pc, Game Boy, Sega Mega Drive) (1995-
1996)
Donald Duck in the Magic Cap
Donald Duck's Playground (Amiga, Atari ST, Apple II, Commodore 64, IBM PCjr) (1996-
1998)
Paperino: Operazione Papero (Microsoft Windows, PlayStation, Nintendo 64, Game Boy
Color, Sega Dreamcast, PlayStation 2, Game Boy Advance, Nintendo GameCube) (2000)
Chi è PK? (PlayStation 2, Nintendo Gamecube) (2002)
Kingdom Hearts (PlayStation 2) (2002)
Disney Golf (PlayStation 2) (2002)
Kingdom Hearts: Chain of Memories (GameBoy Advance, PlayStation 2) (2005)
Kingdom Hearts II (PlayStation 2) (2006)
Kingdom Hearts 358/2 Days (Nintendo DS) (2009)
Kingdom Hearts Birth by Sleep (PSP, PlayStation 3) (2010)
Kingdom Hearts Coded (Cellulare, Nintendo DS) (2011)
Kingdom Hearts 3D: Dream Drop Distance (Nintendo 3DS, PlayStation 4) (2012)
Disney Infinity 2.0: Marvel Super Heroes (PlayStation 4, PlayStation 3, Xbox One, Xbox
360, Nintendo 3DS, Wii U, PC) (2014)
Lucky Dime Caper
Kingdom Hearts III (PlayStation 4, Xbox One)

Curiosità
Nel 1944, nella storia Paperino chimico pazzo, cita una molecola, il carbene (CH2), la cui chimica sarà
nota solo negli anni sessanta.[21]

Controversie
Per il personaggio Howard il papero la Marvel fu accusata di plagio per via della
somiglianza con Paperino. A seguito di questo al personaggio della Marvel furono aggiunti
dei pantaloni.[22]

Note
1. ^ In italiano: Anatra Donaldo Fauntleroy.
2. ^ La data 9 giugno è citata nella storia Paperino e il genio del compleanno (1994), mentre
l'anno 1920 appare nella cronologia dell'autore (http://stp.ling.uu.se/~starback/dcml/creator
s/rosa-on-himself.html#dates).
3. FFF - DONALD DUCK, su lfb.it. URL consultato il 14 marzo 2017.
4. Paperino, su guidafumettoitaliano.com. URL consultato il 14 marzo 2017.
5. ^ Sicurezza stradale, Ministero dell'Interno. URL consultato il 14 marzo 2017.
6. ^ Il merchandising di Paperino negli anni '40 - Curiosità Disney, in Curiosità Disney, 18
maggio 2010. URL consultato il 14 marzo 2017.
7. ^ Domenico Volpi, Didattica dei fumetti, Brescia, Editrice La Scuola, 1977,
SBN IT\ICCU\LO1\0840364.
8. ^ L'albero genealogico di Paperino in italiano (http://duckman.pettho.com/tree/v_italian.html)
Archiviato (https://web.archive.org/web/20090308001000/http://duckman.pettho.com/tree/v_i
talian.html) l'8 marzo 2009 in Internet Archive.
9. ^ Associazione NewType Media, La gallinella saggia, su AnimeClick.it. URL consultato il 14
marzo 2017.
10. ^ (EN) The Wise Little Hen, su coa.inducks.org. URL consultato il 14 marzo 2017.
11. ^ I maestri Disney 12, p. 6.
12. (EN) Al Taliaferro, su lambiek.net. URL consultato il 14 marzo 2017.
13. ^ Topolino Story 1950, p. 168.
14. ^ (EN) Al Taliaferro, su coa.inducks.org. URL consultato il 14 marzo 2017.
15. ^ Per l'elenco completo dei lavori del Paperino di Barks vedi Topolino n. 2533, pp. 86-91.
16. ^ Topolino n. 2533, p. 87.
17. ^ Topolino n. 2533, p. 91.
18. ^ Marco Rota, Buon compleanno, Paperino! (1984), in Gianni Bono (a cura di), Paperino.
Una vita a fumetti, Milano, The Walt Disney Company Italia, 2014, ISBN 978-88-522-1825-5.
19. ^ Il primo episodio è Paperinik il diabolico vendicatore, pubblicata per la prima volta in
Topolino n. 706 e 707, 1969.
20. ^ Si legga qui (http://www.papersera.net/articoli/aIn4.php) Archiviato (https://web.archive.or
g/web/20071104231749/http://www.papersera.net/articoli/aIn4.php) il 4 novembre 2007 in
Internet Archive. per gli esempi nella fattispecie.
21. ^ Dario Bressanini, Paperino eroe per caso della chimica a fumetti, in Le Scienze, nº 416.
URL consultato il 14 novembre 2014.
22. ^ (EN) James Graham, What will be the fate of Howard the Duck under Disney?, su
Examiner.com. URL consultato l'11 novembre 2014.

Voci correlate
Donald Duck (serie cinematografica)
Donald Duck (fumetto)
Paperinik
Paperino Paperotto
Double Duck
Paperino (libretto)
Filmografia di Paperino
Celebrità della Hollywood Walk of Fame

Altri progetti
Wikiquote contiene citazioni di o su Paperino
Wikimedia Commons (https://commons.wikimedia.org/wiki/?uselang=it) contiene
immagini o altri file su Paperino (https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Donald
_Duck?uselang=it)

Collegamenti esterni

Paperino, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.


(EN) Paperino, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
(EN) Paperino, su Goodreads.
Paperino, su INDUCKS.
Paperino, su Fondazione Franco Fossati.
(EN) Paperino, su Behind The Voice Actors, Inyxception Enterprises.
Sito ufficiale della Walt Disney Italia, su disney.it.
Il Papersera, su papersera.net.
Albero Genealogico, su duckman.pettho.com.
(EN) Who's who a Paperopoli, su duckman.pettho.com.
La pagina dedicata a Paperino (http://it.paperpedia.wikia.com/wiki/Paperino) su
PaperPedia, l'enciclopedia libera sul mondo dei paperi.
VIAF (EN) 74651110 (https://viaf.org/viaf/74651110) · LCCN (EN) no2016036349 (htt
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20893979) (data) (https://data.bnf.fr/ark:/12148/cb120893979) · WorldCat Identities
(EN) no2016-036349 (https://www.worldcat.org/identities/lccn-no2016-036349)

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