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Amate le serie tv?

Siete abituati a fare binge-


watching di tutte le stagioni di una nuova serie per
evitare spoiler di amici incauti? Siete appassionati
di colonne sonore, ascoltate in loop o canticchiate
tra voi i temi della vostra serie preferita? Allora
questo volume fa per voi: perché è un mini-jukebox
delle migliori colonne sonore originali e sigle
cantate per la televisione degli anni Duemila. Un
“gioco delle partiture” (Game of Scores…) entrate
nella memoria uditiva degli ultimi vent’anni:
dal fantasy Il trono di spade (Game of Thrones)
allo storico The Crown, dall’horror The Walking
Dead al fantascientifico Doctor Who, passando
per Gomorra, Downton Abbey, Il Commissario
Montalbano, Glee, House of Cards, True Detective,
e arrivare a The Mandalorian, La casa di carta,
Bridgerton… Ritroverete molti titoli del cuore, e
di nuovi ne scoprirete. Prestateci orecchio.

Massimo Privitera nel 2003 ha fondato la


rivista Colonne Sonore. Immagini tra le note, prima
e unica in Italia dedicata alla musica per immagini.
Ha ideato il premio “Colonne Sonore”, conferito
tra gli altri a maestri come Morricone, Williams,
Shore, Desplat. Tra le sue pubblicazioni: Quando
cantavano le colt. Enciclopedia cine-musicale del
western all’italiana (con Federico Biella, 2016).
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MASSIMO
PRIVITERA
GAME OF
SCORES
Le migliori
colonne sonore tv
degli anni Duemila
Bietti Fotogrammi
Collana diretta e curata da Ilaria Floreano

AD e impaginazione: Alessandro Colombo

© 2021 Edizioni Bietti – Società della Critica Srl,


Milano

ISBN: 978-88-8248-473-6
www.bietti.it
INDICE

Introduzione 9

1. Animazione 13
2. Avventura/Azione 15
3. Commedia/Comico 23
4. Drammatico/Sentimentale 25
5. Fantasy/Fantascienza 47
6. Horror 63
7. Musical 71
8. Thriller/Poliziesco 77
9. Western 83
10. Le migliori sigle 85

Discografia & Sitografia 91


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INTRODUZIONE

Soggettività… è tutta questione di sogget-


tività nella vita, quindi ci sarà chi si troverà in
sintonia con quanto da me inserito in questo
vademecum – sorta di mini-jukebox con le mi-
gliori colonne sonore (soprattutto italiane e sta-
tunitensi) per la tv degli anni Duemila – e chi
non condividerà scelte e giudizi, o patirà alcune
mancanze.
Questo “gioco di partiture” spero
appassionante, seppur sintetico, ha lo scopo
principale di incuriosire a (ri)vedere le serie
commentate e soprattutto instillare il desiderio
di andare a (ri)ascoltare con le orecchie ben
protese le relative colonne sonore, magari già
infilatesi sinuosamente sotto pelle, per godere
appieno dei benefici che la musica, da sempre – a
qualunque genere appartenga – ci procura.
Quando parlo di colonne sonore, intendo
le musiche originali appositamente scritte per
la serialità televisiva e tralascio, volutamente,
canzoni o brani strumentali preesistenti (tranne
rare accezioni, tipo Glee, e scoprirete il perché),
per dare lustro all’arte eccelsa e per nulla semplice
o scontata dei compositori di musica applicata
alle immagini, pur rispettando la bravura
degli ottimi music supervisors che si occupano
esclusivamente di scovare composizioni e songs
non originali e di adattarle ai montati per
soddisfare produttori e registi, di solito per mere
questioni di budget da contenere (troppo spesso
quello stanziato per le musiche non risulta
congruo).
Dagli esordi della tv a metà degli anni
Quaranta in America, a partire dal 1956 in Italia,
condicio sine qua non per il successo del prime
time è stata la messa in onda di serie (all’epoca
telefilm), con trame e protagonisti accattivanti
e, soprattutto, una sigla di testa che attraesse
l’attenzione degli spettatori e li inchiodasse
al divano. Vale ancora oggi. Ed ecco come in
televisione più che al cinema la musica è diventata
reale traino dell’immagine, passepartout per una
fruizione emotiva intensa.
Con il passare degli anni, chissà, abbiamo
dimenticato gli attori, le storie, i titoli, eppure,

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possiamo esserne certi, alcune sigle, dei
crediti iniziali o finali, rimangono ben salde
nell’emisfero destro del nostro cervello, quello
che immagazzina le informazioni creative e gli
impulsi musicali, inducendoci a canticchiarle
o fischiettarle di tanto in tanto, di sicuro non
appena sentiamo menzionato il titolo della
serie. Ciò, a onor del vero, accade più con le
serie cult del passato che con le recenti (a chi
non è capitato di riprodurre il Twin Peaks Theme
del mitico Angelo Badalamenti?), tuttavia il
tentativo di questo libello è dimostrare, con un
percorso tra i canonici generi cinematografico-
televisivi scandito da schede in cinque punti
(titolo, trama, compositore, score, temi topici),
che anche nei Duemila le sigle e le colonne
sonore per la televisione hanno lasciato un segno
importante.

Ringrazio di cuore l’illuminata Ilaria


Floreano, deus ex machina di questa nuova
collana di mini-saggi sull’audiovisivo, per aver
creduto in me e aver accettato la mia proposta
serial-musicale. Buon Game of Scores!

Massimo Privitera

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ANIMAZIONE 01

Dark Crystal: la resistenza


Una stagione, 2019

Trama: Nel fatato mondo di Thra, tre


Gelfling, appartenenti a diversi clan, scoprono
il terrificante segreto del potere dei loro sovrani
Skeksis, che con modi bonari tramano nell’ombra
per ridurli in schiavitù, rubando la loro essenza
vitale per produrre un elisir di immortalità. I tre
prodi scatenano una ribellione per salvare il loro
popolo e il regno.
Il compositore: L’inglese Daniel Pemberton,
tre volte candidato ai Golden Globe, ha composto
le musiche per Steve Jobs, Operazione U.N.C.L.E.
e Spider-Man: un nuovo universo, ed è stato
nominato per questa partitura agli International
Film Music Critics Award (IFMCA) insieme al
co-compositore nonché connazionale Samuel
Sim, autore di numerosi score televisivi di pregio
e con molti premi importanti in curriculum
(Emma, The Deep e Born to Kill).
Score: Traendo ispirazione dal fiabesco
ed epico leitmotiv del compositore Trevor
Jones (L’ultimo dei Mohicani, Cliffhanger)
per il capostipite filmico a pupazzi animati
Dark Crystal di Jim Henson (Muppet Show,
Labyrinth), di cui questa serie è lo spin-off, i due
compositori mescolano con arguzia riferimenti
plateali all’Ennio Morricone del western Gli
avvoltoi hanno fame, atmosfere celtiche, tra il
bucolico e il mistico, tensioni sparse, guizzi al
fulmicotone con adrenaliniche pagine roboanti
alla Hans Zimmer.
Temi topici: Rian + Mira Dramfast, Aughra
Awakes, The Journey, Together We Fight, The
Hunter + The Storm, The Dark Crystal: The Age
Of Hope, Brea and the Library, Sisters, Puppet
Show.

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AVVENTURA/AZIONE 02

Alias
5 stagioni, 2001-2006

Trama: Sydney Bristow è una spia


internazionale reclutata al college, addestrata
per lo spionaggio e l’autodifesa da una sezione
segreta della CIA.
Il compositore: Il regista e ideatore J. J.
Abrams (reboot di Star Trek e Star Wars) crea
anche il breve ma calzante jingle della serie,
come farà per altre sue creature televisive (Lost
e Fringe). La partitura è elaborata dal sodale
e pluripremiato italoamericano Michael
Giacchino (premio Oscar per Up), compositore
di spicco della New Film Music Hollywood
con score memorabili, con uno stile tra Jerry
Goldsmith e John Williams (da quest’ultimo
molto apprezzati), quali la saga videoludica
Medal of Honor, Gli incredibili, Ratatouille, Coco,
il nuovo ciclo di Jurassic World e alcuni titoli
Marvel, compresa la recente fanfara eroica per
il suo logo, quali Doctor Strange, Spider-Man:
Homecoming & Far From Home.
Score: Costrutti musicali bondiani con
intrusioni techno-dance-elettroniche molto
accentuate e un suono sinfonico energico, agitato
non mescolato (007 docet). La colonna sonora
perfetta per gli agenti segreti televisivi del nuovo
millennio.
Temi topici: Main Title, Red Hair Is Better,
Spanish Heist, Double Life, On to Paris, Bristow &
Bristow, Rabat, Do I Have to Do Another Eulogy?,
Emily’s Eulogy.

Cobra Kai
3 stagioni, 2018-2020

Trama: Spin-off del primo film della saga


di Karate Kid, di cui riprende la storia degli
eterni rivali di dojo Johnny Lawrence e Daniel
LaRusso, trentaquattro anni dopo.
Senza più il mitico Maestro “dai-la-cera-togli-
la-cera” Miyagi.
Il compositore: I giovani americani Zach

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Robinson e Leo Birenberg si sono fatti le ossa
nella serialità: il primo con Die Hart, il secondo
con Kung Fu Panda. Le zampe del destino e Jurassic
World: campo cretaceo, giusto per citare i più
noti. Entrambi assistenti del famoso Christophe
Beck, autore degli score di Frozen, Ant-Man e
Buffy l’ammazzavampiri.
Score: Poderosa OST, tributo alle
indimenticate soundtrack anni Ottanta, si
divide tra pagine orchestrali, eseguite dalla
prestigiosa The City of Prague Philharmonic
Orchestra, e momenti elettronici e pop-rock
simil Survivor (alla Rocky III), con assonanze
agli stilemi del premio Oscar Giorgio Moroder
(Fuga di mezzanotte, Flashdance, Top Gun). Si
colgono anche stralci di leitmotiv composti per
la saga originaria da Bill Conti, autore di Rocky e
Fuga per la vittoria.
Temi topici: Miyagi Memories, Awake the
Snake, Strike First, Final Match.

Distretto di polizia
11 stagioni, 2000-2012

Trama: Indagini pericolose, spesso avviate


contro la mafia, degli agenti e commissari di

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un distretto di polizia romano del Decimo
Tuscolano, si mescolano con le loro vite private,
in un susseguirsi di colpi di scena.
Il compositore: Il duo genovese Pivio (alias
Roberto Pischiutta) e Aldo De Scalzi – tre David
di Donatello e quattro Nastri d’Argento all’attivo
– sono sulla scena musicale cine-televisiva dalla
fine degli anni Novanta. Dopo l’esordio con Il
bagno turco di Ferzan Ozpetek, hanno dato vita a
un fruttuoso sodalizio con i Manetti Bros. (oltre
20 collaborazioni tra piccolo e grande schermo),
registi, tra gli altri, di L’ispettore Coliandro,
Ammore e malavita, Diabolik.
Score: Strumenti vintage quali il mellotron
e il piano elettrico Fender, più bidoni, synth,
percussioni di vario genere, metallofono,
davul e chitarre elettriche Sixties danno vita a
un’atmosfera psichedelica, a volte punk-rock,
in tutte le partiture della serie. Nelle quali,
però, si riscontrano momenti più romantici e
nostalgicamente sospesi per merito dell’orchestra
Niccolò Paganini – diretta da Maurizio Salvi –
e della voce soave di Barbara Eramo per alcuni
brani cantati. Talvolta si inseriscono melodie
ballabili come il tango o la bossa nova. Uno stile
compositivo pieno di idee melodiche originali, con
una sigla divenuta cult già dalla prima stagione.

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Temi topici: In un distretto di polizia (titoli
di coda), Possibili nuovi amori (Giovanna e
Manrico), Tema per una donna sola (L’agguato),
Errate valutazioni (prima dell’incontro), Cambi di
umore, The Dreams Undone, Volo d’Angela, Storia
di un dolore (global version), Questione di soldi.

Gomorra
4 stagioni, 2014-2020

Trama: Partendo dall’omonimo bestseller di


Roberto Saviano, ritratto delle vite camorriste
di spacciatori di droga e delinquenti vari, con
diramazioni nel mondo degli affari e della
politica.
Il compositore: Come Dio comanda di
Gabriele Salvatores, ACAB di Stefano Sollima,
Sulla mia pelle di Alessio Cremonini e la serie
Romulus di Matteo Rovere sono solo alcuni
pezzi del puzzle compositivo post-rock del
gruppo romano dei Mokadelic, al secolo Alessio
Mecozzi, Cristian Marras, Alberto Broccatelli,
Maurizio Mazzenga e Luca Novelli. Come
da loro affermato in un’intervista del 2014
rilasciata a ColonneSonore.net: «In Gomorra
il lavoro realizzato è stato del tutto in linea con

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quelli per il grande schermo: stessa cura dei
particolari, stessa perizia nel sound design, stessa
lavorazione in 5.1 delle musiche. Con questa
serie ci si è spinti molto oltre la convenzionalità
tipica delle produzioni televisive italiane.
In fase compositiva, avevamo la sensazione
che le nostre musiche potessero essere poco
“televisive”, secondo i canoni tradizionali, ma
allo stesso tempo eravamo entusiasmati dalla
carica dinamica ed emotiva che davano alle
immagini».
Score: Climi noir elettronico-acustici
distorti, poco convenzionali, che interpongono
timbri noise e minimali, psichedelici ed
elettronici duri e puri in chiave post-rock, a echi
di Mogwai, John Carpenter e Brian Eno.
Temi topici: Right to the Edge, Dust to Ring,
Doomed to live, No Way Out, Black Patrol.

L’ispettore Coliandro
7 stagioni, 2006-2020

Trama: Nato dalla penna del noto giallista


Carlo Lucarelli, Coliandro è un ispettore di
polizia di Bologna che si crede Callaghan ma
in realtà è più Clouseau, meno demenziale ma

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altrettanto coraggioso (e fortuito) nel risolvere,
suo malgrado, casi di ogni sorta.
Il compositore: Pivio e Aldo De Scalzi (vedi
scheda Distretto di polizia).
Score: Partitura in puro stile funky anni
Settanta, quella dei poliziotteschi italici e dei
crime movie blaxploitation alla Isaac Hayes di
Shaft o alla Bobby Womack della hit Across 110th
Street. Invero una OST in continua evoluzione
stagione dopo stagione che spazia tra i più
disparati elementi sonori e arrangiamenti sempre
vivaci (lunghe jam session con largo utilizzo di
strumenti vintage), combinando alla perfezione
stili urbani e contemporanei come il rap e l’hip-
hop, musica pseudo-cinese, etnica, techno, heavy-
metal, jazz, persino canti gregoriani…
Temi topici: The Winner, Feel Panic,
Memories, Wolf Tune, Nomen omen.

Sherlock
4 stagioni, 2010-2017

Trama: Il celeberrimo investigatore Sherlock


Holmes e il fido assistente Watson, creati alla
fine del XIX secolo da sir Arthur Conan Doyle
e residenti al 221B di Baker Street, risolvono

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crimini nella Londra del XXI secolo.
Il compositore: I pluripremiati compositori
inglesi David Arnold e Michael Price posseggono
un curriculum di tutto rispetto: il primo, riverito
autore di colonne sonore bombastiche e iconiche
(Stargate, Independence Day, Godzilla), nonché
per cinque superlativi Bond (da Il domani non
muore mai a Quantum of Solace); il secondo, music
editor e supervisor per la trilogia di Il Signore degli
Anelli e autore, in coppia con Arnold, degli score
delle serie Jekyll & Hyde e Dracula.
Score: Predominanza di strumenti ad arco
e a pizzico, percussioni, synth, spinetta e su
tutti, ovviamente, il violino solista prediletto da
Sherlock. Partitura densa, trionfatrice agli Emmy,
suddivisa su due temi portanti che raffigurano
i rispettivi lati caratteriali dell’investigatore
londinese: cupo e complesso, giocoso e ironico.
Rimandi a Mozart, Debussy, American Beauty e,
last but not least, l’intero bagaglio sonoro action
degli 007 anni Novanta e Duemila e quello
firmato Hans Zimmer per lo Sherlock Holmes
cinematografico con Robert Downey Jr.
Temi topici: Opening Titles, Back to Work,
War, Lestrade – The Movie, Who You Really Are.

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COMMEDIA/COMICO 03

Pushing Daisies
2 stagioni, 2007-2009

Trama: Dramma e commedia si impastano


nell’esistenza di Ned, proprietario di una
pasticceria con il potere di riportare in vita i
morti attraverso il tatto. Un dono che un suo
amico detective, specializzato in casi di morti
misteriose, sfrutta a suo piacimento. Ma ogni
potere ha le sue controindicazioni…
Il compositore: Il newyorkese Jim Dooley
proviene dalla factory di Hans Zimmer, dove si
è destreggiato come compositore addizionale,
arrangiatore e orchestratore di livello. Con
questa serie si aggiudica un Emmy. Ha realizzato
le musiche di diversi videogiochi e telefilm quali
The Last Ship e Una serie di sfortunati eventi.
Score: Svariati stilemi si mescolano in questa
partitura fantasiosa, a volte à la Danny Elfman,
tra valzer, swing, tanghi e romantiche melodie
fiabesche, ma dal piglio cinicamente surreale.
Temi topici: Main Titles, Chuck’s Swing,
Bittersweets, Cannon Range, Dickers.

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DRAMMATICO/ 04
SENTIMENTALE

Bridgerton
Una stagione, 2020

Trama: Ricchezza, lussuria e intrighi


nell’Era della Reggenza, attraverso le vicende
dell’aristocratica famiglia Bridgerton. La
“regina Mida” delle serie Shonda Rhimes (Grey’s
Anatomy, Le regole del delitto perfetto) reinventa i
primi anni dell’Ottocento inglese, tra duchi neri
che invitano alla masturbazione e anacronistiche
sigarette.
Il compositore: Lo statunitense autore di
colore Kris Bowers, giovane talento da tenere
d’occhio, ha già conquistato due nomination
agli Emmy e una ai Grammy per alcune sue
composizioni per serie, tra cui quella per Mrs.
America e When They See Us. Si è fatto notare
con lo score jazz del film tre volte Oscar Green
Book (2018).
Score: La partitura è un trionfo di sinfonismi
classicheggianti, arie dal marcato accento lirico o
dal minimalismo accorato, con il violino talvolta
in primo piano. Si palesano rimandi vivaldiani
o mozartiani composti con acuta perizia, da
autore navigato, che lascia stupefatti per la
notevole e colta capacità di scrittura, vista l’età
del compositore e la sua non lunga carriera. A
supporto dello score originale, amalgamato in
modo perfetto e non scontato, il Vitamin String
Quartet trasforma con i suoi archi hit moderne
come Bad Guy di Billie Eilish, Girls Like You dei
Maroon 5, Wildest Dreams di Taylor Swift, In
My Blood di Shawn Mendes e Thank U, Next di
Ariana Grande in ballabili cover version dallo stile
barocco per accompagnare le sequenze di feste
danzanti a corte o nelle ville dell’alta borghesia
londinese.
Temi topici: Call Me Simon, Sommerset
House, When You Are Alone, A Love Based on
Friendship, Strange, Miserable Togheter, Happy
Apart, Come With Me, Love Is a Choice, A Grand
Finish.

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Downton Abbey
6 stagioni, 2010-2016

Trama: Le cronache private e pubbliche


della famiglia Crawley tratteggiano il ritratto
di aristocrazia e servitù britanniche in epoca
edoardiana, alle prese con l’avanzare della
modernità.
Il compositore: John Lunn, scozzese di
nascita, una prolifica attività tra serialità e film
televisivi, ha scritto i commenti per telefilm di
successo quali The White Queen, Grantchester,
The Last Kingdom, conquistando per lo score
di questa serie anglo-americana in costume dal
successo mondiale due Emmy e una pletora di
candidature.
Score: Una partitura pregevole da diverse
angolazioni, che brilla di luce propria dentro
e fuori i fotogrammi grazie a uno scrigno di
pregiatissimi leitmotiv (sigla in testa), i quali in
taluni casi riecheggiano i tocchi romantici ariosi
di un John Barry (tanti famosissimi 007, La mia
Africa, Balla coi lupi) o di un Elmer Bernstein
(L’età dell’innocenza, Lontano dal paradiso),
ma che nei passi lievi di un minimalismo
accorato, a tratti canoro, e di un afflato sinfonico
grandioso dichiara la sua meravigliosa ricchezza

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compositiva, esaltata dall’esecuzione della
Chamber Orchestra of London diretta da
Alastair King con al pianoforte lo stesso Lunn.
Temi topici: Opening Title, Did I Make
the Most of Loving You, Escapades 1, A Grand
Adventure, Modern Love, I’ll Count the Days,
Such Good Love.

Elisa di Rivombrosa
2 stagioni, 2003-2005

Trama: Storia d’amore tormentata di stampo


classico tra l’umile dama di compagnia Elisa e il
conte Fabrizio Ristori, ambientata nel sontuoso
e monarchico Settecento italico.
Il compositore: Il campano Savio Riccardi
è particolarmente prolifico nel campo della
musica per fiction e sceneggiati, con titoli dal
gigantesco successo tv quali L’onore e il rispetto,
La squadra, Il sangue e la rosa, Donna Detective,
Caterina e le sue figlie e Le tre rose di Eva.
Score: Melodie sinfoniche di stampo
genuinamente neoromantico e timbricamente
simil-settecentesche, con moderni richiami al
minimalismo di Michael Nyman e Philip Glass
e ai climi rarefatti di un Thomas Newman

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d’annata. Con doverosa presenza di alcuni
ballabili popolari del periodo.
Temi topici: Tema di Elisa, Cavalcata, Nel
silenzio della notte, Tema di Christian, Grazioso,
Arietta, Tarantella dei quattro venti.

House of Cards. Gli intrighi del potere


6 stagioni, 2013-2018

Trama: Uno spietato membro del Congresso


USA, tradito da chi lo sosteneva e ammirava,
trama loschi intrighi, insieme all’altrettanto
spietata moglie, per vendicarsi di tutti e
raggiungere i vertici del potere.
Il compositore: Il produttivo e pluripremiato
compositore californiano Jeff Beal, che per
House of Cards vince due Emmy, vanta oltre 100
partiture tra serie e film, come le popolari Roma,
Ugly Betty, The Newsroom e il film Pollock.
Score: Toni sinfonici tensivi o pacati, che
rimandano al Morricone e al Williams dei
film thriller e di impegno civile o politico anni
Settanta e Ottanta (Città violenta e Dentro il
processo, Nixon e Sleepers), si amalgamano a
pagine intimiste minimali e pseudo-militaresche,
con molti interventi synth quasi sperimentali

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alla Thomas Newman (American Beauty, per
intenderci).
Temi topici: House of Cards Main Title
Theme, Next in Line, Freddie’s World, Grief
Demands An Answer, A New America, Come
Sunday, Mr. President.

I Tudors
4 stagioni, 2007-2010

Trama: Vita, matrimoni e misfatti, in chiave


per lo più romanzata, sotto il regno di re Enrico
VIII.
Il compositore: Il pluripremiato canadese
Trevor Morris, che per questa serie si è
aggiudicato un Emmy e ben quattro ASCAP
Film and Television Music Awards, ha realizzato
le musiche per molte serie di successo quali I
pilastri della terra, I Borgia e Vikings. È stato
collaboratore di Hans Zimmer, Danny Elfman e
James Newton Howard.
Score: Arie mutevoli, ampie distese corali,
leitmotiv quasi in punta di fioretto, una
massa orchestrale a tratti rotta da sospensioni
improvvise e un trascinante tema principale,
sorta di apripista per il successivo e ben più noto

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motivo portante di Il trono di spade di Djawadi.
Temi topici: Main Title Theme, A Historic
Love, Fun and Games, Dancing in the Rain, It Is
Well Done/The End of A Dinasty, Jane Seymour’s
Theme, The Passion of King Henry.

La regina degli scacchi


Una stagione, 2020

Trama: Storia di disagio e riscatto dell’orfana


Beth, a otto anni rivelatasi enfant prodige degli
scacchi, che dalla metà degli anni Cinquanta a
tutti i Sessanta, mentre sconfigge i giocatori più
rinomati e combatte contro la dipendenza da
alcol e psicofarmaci, insegue il sogno di diventare
la più grande scacchista del mondo.
Il compositore: L’americano Carlos Rafael
Rivera, allievo del premio Oscar Randy Newman
(Il migliore, Toy Story, Cars, Monsters & Co.), ha
scritto le musiche per la serie western di Scott
Frank Godless (un Emmy per la sigla di testa).
Con Scott Frank, regista e ideatore di questa
serie da record, aveva già collaborato realizzando
la sua prima colonna sonora per il film La preda
perfetta.
Score: Tra un minimalismo pianistico alla

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Philip Glass o Alexandre Desplat e staffilate
sinfoniche corpose che si possono ascoltare
soprattutto nell’abbagliante e mosso brano
dei titoli di coda, solo nell’ultima puntata a
commento delle grafiche finali. Perfetto esempio
di come la musica possa farsi voce delle immagini
e aumentarne l’impatto.
Temi topici: Ceiling Games, Top Boards,
Training with Mr. Schaibel, Beth’s Story, Playing
Townes, Mexico City Invitational 1966, The Final
Game.

Mad Men
7 stagioni, 2007-2015

Trama: Le alterne vicende di una delle agenzie


pubblicitarie più autorevoli di New York nei
primi anni Sessanta si intrecciano alle peripezie
esistenziali di uno dei suoi dirigenti pubblicitari
più indecifrabili e di talento, Donald Draper.
Il compositore: L’americano David
Carbonara, vincitore dell’ASCAP Film and
Television Music Awards per questa serie, è stato
music editor e poi autore delle musiche per i telefilm
Vegas e la miniserie Marilyn: la vita segreta.
Score: Partitura dalle due anime: una

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reverente ai costrutti musicali ballabili tipici
degli anni Cinquanta-Sessanta, tra swing e
jazz, eseguiti da un piccolo ensemble; l’altra con
pagine ampiamente orchestrali per una nutrita
compagine che accompagna uno strumento
solista virtuoso in primo piano, con rimandi alla
memorabile Pantera rosa di Henry Mancini.
Temi topici: Opening Title, Lipstick, Like a
Good Girlfriend, Betty’s Call, Petes Not Talking,
Mad Men Suite.

Made in Italy
Una stagione, 2019

Trama: Nella redazione milanese della


rivista di moda «Appeal» si respira la frenesia
del nascente prêt-à-porter italiano degli anni
Settanta, pronto a conquistare il mondo
grazie all’inventiva inesauribile dei suoi stilisti
più celebr(at)i, e si intrecciano vite private e
professionali di capi, redattori, modelle.
Il compositore: Il romano Giuliano Taviani,
figlio del compianto regista Vittorio, e il siciliano
Carmelo Travia, collaborano da moltissimi
anni: tra le altre, hanno composto la colonna
sonora per il recente Figli di Mattia Torre e

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per Cesare non deve morire dei fratelli Taviani,
aggiudicandosi la nomination per le migliori
musiche al David di Donatello e al Nastro
d’Argento. Taviani ha all’attivo molte partiture
per teatro, serie tv, fiction, cinema e programmi
televisivi (Anime nere, Rosso Istanbul, Boris film
e serie, La masseria delle allodole).
Score: La OST si destreggia con amabile
vitalità e grinta adrenalinica tra piacevolissimi
e orecchiabili temi funky-pop alla Isaac Hayes e
Quincy Jones, disco music, beat Swingin’ London
alla Burt Bacharach e lounge/beat/scat/rockabilly
in stile Piero Umiliani, Piero Piccioni, Riz Ortolani
e Armando Trovajoli. Non mancano pagine
più meditative popolari e classico-pianistiche,
inserite tra canzoni dell’epoca o moderne ma
dal sapore vintage: Ornella Vanoni con Domani
è un altro giorno, La bambola di Patty Pravo
(usata anche per la sigla), Tomorrow di Amanda
Lear, Something Something di Peter Cincotti,
Nessuno mi può giudicare di Caterina Caselli.
Temi topici: Pret à Porter, Zampa di elefante,
Shooting 70, Made in Italy, La giostra, Hot Pants,
Su misura, Appeal, Flower Power, Novembre
1974, Le luci di Milano, Una nuova vita, Milano
di piombo.

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Modern Love
Una stagione, 2019

Trama: Otto episodi ispirati ad altrettante


storie vere inviate a una popolare rubrica del
«New York Times», nei quali vengono messe
in scena varianti originali del più raccontato dei
sentimenti: l’Amore.
Il compositore: Cantautore, compositore,
produttore musicale statunitense, Gary Clark
(classe 1962) realizza con il lavoro per questa
rom-dramedy in più atti la sua seconda esperienza
come autore ed esecutore di una colonna
sonora integrale, arricchita dalle liriche scritte
dal regista e ideatore John Carney, dopo varie
esperienze come songwriter per film e serie di
grande notorietà (The Vampire Diaries, Pretty
Little Liars).
Score: Orecchiabilità è la parola d’ordine:
splendide sequenze di note e parole che vanno
dritte al cuore. Pop anni Ottanta, folk moderno,
canzoni soft e spensierate, anche in stile musical.
E contributi vecchi e nuovi di Regina Spektor,
David Bowie, Steve Earle, tra gli altri.
Temi topici: Setting Sail, The Lost and Found,
Bipolar Girl, Human Love, Walking Away.

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Orgoglio
3 stagioni, 2004-2006

Trama: Nei primi del Novecento in Italia la


marchesa Anna Obrofari si innamora del figlio
più giovane del suo fattore. Lei resta incinta, lui
viene esiliato in America. Torna dopo sedici anni,
e la ritrova sposata a un conte (è stata costretta
alle nozze dal padre per salvare la famiglia dalla
bancarotta). La passione tra i due scoppierà di
nuovo scatenando tragedie.
Il compositore: Il romano Stefano Mainetti
(classe 1957), anche direttore d’orchestra e
docente di Composizione per la Musica applicata
alle immagini al Conservatorio di Santa Cecilia,
collabora sia in Italia sia oltreoceano con molti
noti registi, quali Russell Mulcahy (Talos) e
Ted Kotcheff (Shooter), celebri rispettivamente
per Highlander e Rambo. Grazie a Orgoglio
riceve svariati riconoscimenti tra cui il premio
Cinemusic al Festival di Ravello per la miglior
colonna sonora della fiction italiana nel 2005.
Da anni attivo nella musica per tv e cinema, ha
collaborato con Nichetti, Castellari, D’Amato,
De Sisti, Fulci, Barboni, Soavi, e composto le
musiche per The Word of Promise, grandiosa
versione audio della Bibbia in 79 cd realizzata

36
negli Stati Uniti con il contributo di 600 attori,
tra i quali Marisa Tomei, Richard Dreyfuss e Jim
Caviezel.
Score: Una partitura sinfonicamente
magniloquente e dalla fortissima impronta
classica, con una varietà impareggiabile di
leitmotiv sentimentali rigogliosi, inseguendo la
grande tradizione delle colonne sonore per film
storici in costume quale il capolavoro di Nino
Rota per Il Gattopardo.
Temi topici: Orgoglio, Per lei (Tema d’amore),
L’aurora del primo amore, Tema di Aisha, Angela,
Tutti i colori dell’arcobaleno, Leon.

Outlander
6 stagioni, 2014-2019

Trama: Un’infermiera militare inglese viene


inspiegabilmente riportata indietro nel tempo,
dal 1945 al 1743, durante le rivolte giacobite in
Scozia, e si accende d’amore per l’Highlander
fuorilegge Jamie Fraser.
Il compositore: Il più volte candidato e
premiato autore polistrumentista americano
Bear McCreary (nomination all’Emmy per
questa serie), possiede una ricca filmografia tra

37
tv, cinema e videogiochi, con titoli di enorme
richiamo (Battlestar Galactica, The Walking Dead,
Black Sails, Godzilla II. King of the Monsters, Da
Vinci’s Demons). Uno tra i migliori e più giovani
(classe 1979) talenti dell’attuale panorama di
musica applicata alle immagini.
Score: Cura maniacale nella composizione
e nell’impiego di strumenti solistici della
tradizione scozzese del XVIII secolo (fiddle,
bodhràn, thin whistle, cornamusa e arpa celtica)
per ridare lustro ad atmosfere e suoni gaelici
antichi, con splendidi vocalizzi eterei della
moglie di McCreary, Raya Yarbrough, e poche
intromissioni orchestrali, principalmente archi.
Alcune pagine ricordano le melodie romantiche
di James Horner per Braveheart.
Temi topici: The Skye Boat Song, Dance of the
Druids, Fallen Through Time, Into Paris, Brianna
and Roger Theme, The Fiery Cross.

Poldark
5 stagioni, 2015-2019

Trama: Terminata la guerra d’indipendenza


americana, Ross Poldark torna a casa e cerca di
rifarsi una vita come imprenditore, ottenendo

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nuovi nemici da combattere e l’amore imprevisto
di una donna.
Il compositore: L’inglese Anne Dudley,
premio Oscar per il cult Full Monty. Squattrinati
organizzati del 1997, negli anni Ottanta è stata
una dei membri della band electro-pop Art of
Noise. Ha composto un’ottantina di colonne
sonore per il piccolo e grande schermo: ad
esempio le acclamate La moglie del soldato e
American History X.
Score: Risonanze celtiche (con canti della
voce soave di Eleanor Tomlinson), momenti
pastorali e intimisti, brani esagitati e in stile
Americana (Aaron Copland docet), eseguiti
con garbo e vigore dalla Chamber Orchestra
of London sotto la direzione della stessa
compositrice.
Temi topici: Suite from Poldark, I’d Pluck a
Fair Rose, How The Tide Rushes In And Greater
Love, Life’s Greatest Adventure, A Rare Good
Man, The Smallest Piece of My Heart.

Sex Education
2 stagioni, 2019-2020

Trama: Un ordinario sedicenne inglese,

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figlio di una famosa scrittrice e terapista
sessuale, è talmente sensibile ai dilemmi altrui,
in particolare quelli sessuali, da farsi punto di
riferimento psicologico per i compagni di liceo,
che aiuta (a pagamento) supportato dalla ragazza
che segretamente ama e dall’amico gay.
Il compositore: Il cantautore e
polistrumentista americano Ezra Furman (classe
1986) ha scritto e interpretato tutte le canzoni
originali della serie, sua prima colonna sonora
in carriera. Lo score originale è composto dal
produttore, arrangiatore e autore britannico Oli
Julian, compositore di molteplici serie televisive
(Motherland, Plebs, The Duchess).
Score: Mix canoro, senza successione
temporale e ambientale, di generi disparati, tanto
Fifties quanto Nineties. Punk, rock, pop, funky,
jazz, swing, soul, R&B, reggae, disco music,
elettro-techno-pop, country, folk, gospel... mixati
a canzoni preesistenti di A-Ha, The Smiths, Rod
Stewart, Frankie Goes to Hollywood, Salt-N-
Pepa, Terence Trent D’Arby, Dusty Springfield,
Billy Idol, Talking Heads, UB40, INXS, Billy
Ocean, DEVO. Le canzoni originali di Furman
oscillano tra punk-rock, pop e folk, citando
Bob Dylan, Velvet Undergorund e Beatles. Lo
score di Julian fa buon uso di temi canzonatori

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per commentare le scene di imbarazzo sessuale,
con sax e clarinetto in primo piano; atmosferici
piano e synth commentano invece le sequenze
melanconiche e drammatiche.
Temi topici: Love You So Bad, Every Feeling,
Early Rain, My Zero, I Can Change, Amateur.

Succession
3 stagioni, 2018-2020

Trama: La famiglia Roy gestisce la più


imponente società mondiale di media e
intrattenimento, ma entra in crisi quando il
patriarca decide di abbandonare l’azienda.
Il compositore: Nominato due volte
all’Oscar per Moonlight e Se la strada potesse
parlare, il talentuosissimo americano Nicholas
Britell (classe 1980) ha vinto un Emmy per
la sigla di testa di questa serie drammatica, e
composto partiture molto interessanti per Free
State of Jones, La grande scommessa, La battaglia
dei sessi e Vice. L’uomo nell’ombra.
Score: Una partitura classica sin nel
midollo, che omaggia Bach, Mozart e Vivaldi.
Un concreto ed esteso poema sinfonico dalla
forte carica espressiva, facente leva anche su

41
sottili rarefazioni sintetiche oscure, quasi
funeste perorazioni orchestrali. Tradizionale e
destabilizzante.
Temi topici: Andante con moto/String
Orchestra Variation, Contredanse – Shiv’s Move,
Rondo in F Minor for String Orchestra, Roman’s
Beat – Hearts, Andante in C Minor – Main Theme
Strings Variation, Moderato con brio – Violin
Sextet, Maestoso Piano Solo, Main Title Theme.

The Crown
4 stagioni, 2016-2020

Trama: Osannato “biopic” sulla regina


Elisabetta II – scritto da Peter Morgan, già
sceneggiatore di The Queen – dalla precoce ascesa
al trono fino ai giorni nostri. Settant’anni di
storia non soltanto inglese, intrecciando trame
private e pubbliche che da sempre appassionano
Royal Watchers e pubblico di tutto il mondo,
tra scandali in prima pagina e dolorosi dietro le
quinte.
Il compositore: Il premio Oscar Hans
Zimmer è autore dell’evocativo e solenne
crescendo dei titoli di testa, mentre a diversi
compositori addizionali come Guy Farley e ai

42
collaboratori di sempre della factory zimmeriana
Rupert Gregson-Williams, Lorne Balfe e Martin
Phipps (che per The Crown ha ricevuto una
nomination agli Emmy), di recente lanciati
in carriere soliste, è da ascrivere il commento
generale delle quattro stagioni concluse finora.
Gregson-Williams ha scritto una settantina di
musiche per film e serie tra cui Wonder Woman
e Aquaman; per Balfe si rimanda alla scheda di
His Dark Materials; il pluripremiato Phipps ha
composto gli score per numerosi film e serie tv
(Wallander, Peaky Blinders, Black Mirror, Woman
in Gold).
Score: All’interno di una partitura
tendenzialmente cadenzata e ieratica, con
architetture sonore miste tra grandeur orchestrale
e ispirazioni meditabonde e rarefatte, si procede
per archetipi che esaltano tali caratteristiche,
sciogliendosi in momenti intensi e sacrali. Con
l’evolvere delle stagioni, probabilmente per la
varietà di compositori intervenuti, la spinta
emozionale cede il passo a una più distaccata
e a tratti ovvia pomposità, a una liturgica
ponderazione. Su tutte le composizioni aleggia
comunque l’impeccabile e talvolta ingombrante
aura di Zimmer.
Temi topici: The Crown Main Title,

43
Government, The Letter, In This Togheter, The
Avointing, Duck Shoot, Chasing Margaret, The
Downfall, Dismissed, New Queen, Charles,
Aberfan, Sisters.

The Young Pope & The New Pope


2 stagioni, 2016-2020

Trama: Nella prima stagione il giovane


cardinale statunitense Lenny Belardo,
tormentato da una fede vacillante e autocratica,
viene eletto Papa con il nome di Pio XIII. Il
giovane Papa non è disposto a farsi guidare e
tanto meno piegare dalle regole ferree e vetuste
del Vaticano. Si scontrerà con fedeli, prelati e
dubbi esistenziali.
Nella seconda stagione, mentre il destino di
Papa Pio XIII è nelle mani di Dio, l’attraente
e colto aristocratico inglese John Brannox lo
sostituisce come Papa con il nome di Giovanni
Paolo III.
Il compositore: Daniele Marchitelli, detto
Lele, musicista e compositore romano tra i più
sperimentali e cerebrali del nostro panorama
cine-musicale, ha composto musiche per diversi
registi (per Carlo Verdone in Sono pazzo di Iris

44
Blond, che ha ottenuto il Nastro d’Argento
come Miglior colonna sonora, e Ma che colpa
abbiano noi; per Giuseppe Piccioni in Il grande
Blek; per Riccardo Milani in Piano, solo) e
inaugurato, con il film premio Oscar La grande
bellezza, un interessante sodalizio con Paolo
Sorrentino (con cui ha collaborato anche per
Loro). In curriculum due nomination ai David
di Donatello, sei ai Nastri d’Argento e una al
Globo d’Oro. Dagli anni Novanta autore delle
musiche di programmi tv satirici quali Avanzi,
Tunnel, Pippo Chennedy Show, L’ottavo nano e
Stati generali, nonché per il format d’inchiesta
Sciuscià.
Score: Le partiture originali sono abbinate
a una sequenza infinita di brani di repertorio
che l’acutissimo Sorrentino seleziona già in
fase di stesura della sceneggiatura, mettendo
a tema così il concetto fondante dello scrivere
per immagini: l’utilizzo della musica produce la
dovuta ispirazione per mettere nero su bianco
la composizione di una scena e i suoi dialoghi,
con il trasporto emozionale senza il quale tutto
rimane sterile e distaccato. Accanto a canzoni o
pezzi classici e contemporanei (Schubert, Nada,
Max Richter, Paolo Conte, Sumie, Angelo De
Augustine, Sofi Tukker, Devlin, Kronos Quartet,

45
Jefferson Airplane, Jeff Buckley, Roberto
Murolo, Aftherhours) trovano il loro preciso
e degno spazio le composizioni di Marchitelli:
liturgiche, ancestrali, psichedeliche, dolenti,
diradate, ipnotiche, elegiache, con intrusioni
orchestrali pacate (la Czech National Symphony
Orchestra nella prima stagione e la Roma Film
Orchestra nella seconda), impreziosite dalla
bravura di solisti del calibro di Gilda Buttà al
piano, Luca Pincini al violoncello, Marcello
Sirignano al violino e da chitarre, basso, tastiere
e programmazione synth del compositore stesso.
Temi topici: Later, Cardinals, Sister Mary,
Voiello Soul, The Miracle, Dussolier, Change the
Rule, Forgive Me, The Box, Lisette.

46
FANTASY/ 05
FANTASCIENZA

Agents of S.H.I.E.L.D.
7 stagioni, 2013-2020

Trama: Gli agenti dello S.H.I.E.L.D.


(Strategic Homeland Intervention, Enforcement
and Logistics Division) in missione per sventare
l’organizzazione terroristica HYDRA e dar
supporto ai super Vendicatori.
Il compositore: Grazie a questo lavoro Bear
McCreary (vedi schede Outlander, Battlestar
Galactica, The Walking Dead) si aggiudica una
nomination ai World Soundtrack Awards. In
alcuni episodi viene affiancato dall’assistente
Jason Akers.
Score: È rinfrescante l’inventiva tematica
e melodica di questa partitura che evita un
frastuono strumentale e percussivo, al contrario
assai presente nelle colonne sonore dell’Universo
Cinematico Marvel, prive di una vera identità
così come la garantiscono i leitmotiv (tranne
nei casi di Alan Silvestri con le sue score per il
primo Captain America e gli Avengers e il premio
Oscar Ludwig Göransson per Black Panther),
preferendogli un motivo portante grandioso ed
epico, di impatto, che torna spesso nelle trame
della serie, e pagine meditative o d’azione sempre
folgoranti.
Temi topici: Agents of S.H.I.E.L.D. Overture,
Cello Concerto, Showdown at Union Station,
Gravitonium, 0-8-4, The Big Bang, FZZT.

Battlestar Galactica
4 stagioni, 2004-2009

Trama: Non appena gli storici nemici Cylon si


rifanno vivi, annientando 12 colonie in un batter
d’occhio, l’equipaggio della nave ammiraglia
Galactica è incaricato di proteggere l’ultima
piccola flotta dell’umanità, e di andare alla ricerca
della leggendaria 13ma colonia, il Pianeta Terra.
Il compositore: Bear McCreary (vedi schede
Outlander, Agents of S.H.I.E.L.D. e The Walking
Dead) per ciascuna delle quattro stagioni ha

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ricevuto tre nomination e infine ottenuto una
vittoria agli International Film Music Critics
Award (IFMCA). Il tema portante araldico di
Stu Phillips, della serie originaria di fine anni
Settanta intitolata Battaglie nella galassia, fa
capolino solo di rado. Lo score della miniserie
del 2003, da cui prendono le mosse le nuove
stagioni, è stato elaborato dallo statunitense
Richard Gibbs, autore di una settantina di
partiture per cinema e televisione, tra cui I
Simpson negli anni Novanta.
Score: Un sorprendente armamentario
di strumenti etnici, principalmente orientali
(duduk, zurna e bansuri), percussioni tradizionali
giapponesi e gamelan, synth morbidi e vocalismi
incorporei su testi in latino e gaelico, interventi
pop, folk, metal, hard rock e pagine orchestrali
per soli archi sottostanno a un’architettura
timbrica e armonica decisamente percussiva, che
fa scordare la mancanza di un reale e incisivo
leitmotiv. È preferita una certa iconicità di
timbri estranei al genere fantascientifico, più da
grandeur sinfonica alla John Williams.
Temi topici: Passacaglia, Main Title, Colonial
Anthem, The Olympic Carrier, Baltar’s Dream, A
Promise to Return, Dirty Hands, Gaeta’s Lament,
Gentle Execution, Mandala in the Clouds.

49
Doctor Who
12 stagioni, 2005-2020

Trama: Liberamente ispirate all’opera


del 1896 di H. G. Wells The Island of Doctor
Moreau, le avventure spaziali e temporali di un
extraterrestre definito “Il Dottore”, proveniente
dalla razza eletta dei Signori del Tempo, essere
antropomorfo capace di rigenerarsi (fino a un
massimo di 14 trasformazioni) e di viaggiare
nel tempo grazie al TARDIS (Time And
Relative Dimension In Space, ossia “tempo e
relativa dimensione nello spazio”), nave spaziale
pensante uguale a una cabina telefonica inglese,
ma blu.
Il compositore: La serie sci-fi più longeva
della storia della televisione (ben 57 anni di
programmazione, con prima produzione dal
1963 al 1989) ha un tema iconico, scritto da
Ron Granier, che nelle 12 stagioni dei Duemila
viene ripreso dapprima da Murray Gold – il
quale scrive un’infinità di temi e incisi efficaci
e ammalianti per le prime dieci stagioni – e
poi da Segun Akinola, altrettanto incisivo
dal punto di vista compositivo nelle ultime
due. Entrambi inglesi: il più volte candidato
Gold, talento smisurato, compositore di tanta

50
serialità (Shameless, Queer as Folk, Thorchwood,
The Musketeers) è stato premiato per le musiche
di Doctor Who con il prestigioso International
Film Music Critics Award (IFMCA). Akinola è
giovanissimo (1993) ma si fa notare per la sua
scrittura diligente eppure innovativa.
Score: Grandioso sinfonismo e sintetismo
ambient in un mosaico sonoro perfetto, dovuto
anzitutto a una prosperità tematica che ha
pochi eguali nelle colonne sonore per serie del
medesimo genere (e non solo). La magnifica
BBC National Orchestra of Wales e il coro,
sotto la puntigliosa direzione di Ben Foster,
eseguono in ogni episodio sarabande straripanti,
parafrasando e spaziando tra gli autori più
illustri e diversi – da John Williams a John
Barry, da Alan Silvestri a James Horner, da Lalo
Schifrin al David Arnold di James Bond, da
Jerry Goldsmith al compianto Ennio Morricone
– il tutto elaborato con colta genialità e fresca
autenticità. Una mirabolante scoperta a ogni
ascolto.
Temi topici: Westminster Bridge, Cassandra’s
Waltz, Vale, New Adventures, A Dazzling End,
Rose’s Theme, The Greatest Story Never Told, I Am
the Doctor, Amy’s Theme, River’s Waltz, Clara?,
Doctor, The Doctor, Parks, Rosa Parks.

51
Fringe
5 stagioni, 2008-2013

Trama: Un’agente dell’F.B.I. si trova, suo


malgrado, a dover collaborare con uno scienziato
fuori di testa ma geniale e con suo figlio, ribelle
ma in gamba, creando la sezione scientifica
denominata “Fringe” (fenomeni paranormali,
teletrasporto, proiezione astrale, invisibilità,
mutazione genetica, resurrezione, alieni) per
risolvere una serie di casi inspiegabili.
Il compositore: Michael Giacchino (vedi
schede Alias e Lost), nuovamente in tandem con
il fidato J. J. Abrams, autore della serie e della
sigla (assai semplice eppure esoterica al punto
giusto) scrive le musiche del pilota coadiuvato
dai collaboratori di sempre, i competenti Chris
Tilton e Chad Seiter, i quali si occuperanno
degli score delle stagioni successive.
Score: L’impronta di Giacchino permea
tutte le trame pentagrammate con lo stile
inconfondibile e riconoscibile dai fan, svezzati
dall’epocale score di Lost, mentre i due additional
composers non sfuggono al riferimento principe,
andando di ambienti synth e affidandosi a una
ricca compagine orchestrale che si svaga con
adrenaliniche soluzioni action.

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Temi topici: Fringe Main Title Theme, Steig
On the Run, I See Frozen People, The Bishop of
Essex County, The Dreamscape, The Chess Club,
The Escape from Liberty Island, Olivia, The
Resetting Son, Biological War Farewell.

Good Omens
Una stagione, 2019

Trama: Un Armageddon è imminente sulla


Terra, perché desiderato dagli abitanti di Inferno
e Paradiso, stanchi di un’umanità sempre più
inetta e irriconoscente. Come se non bastasse
sopraggiunge un nuovo giovanissimo Anticristo
apposta per creare caos, ostacolato però dal
demone Crowley e dall’angelo Azraphael, alleati
perché idolatrano vizi e virtù terrestri.
Il compositore: Il veterano David Arnold
(vedi scheda Sherlock).
Score: Pagine sinfoniche catastrofiche,
motivetti sacrileghi corali, leitmotiv beffardi
in stile anni Sessanta sia per varietà di
orchestrazione che arrangiamenti, melodie rock
alla Queen, passaggi pianistici malinconici,
interventi country e folk, celestiali pezzi corali
simili a un Danny Elfman sodale di Tim Burton

53
o a un Michael Giacchino per la Pixar. Il tema
portante sembra il doppio sghembo di quello
principale per Sherlock, del medesimo autore.
Temi topici: Good Omens Opening Title,
Three Card Switch, Adam, Anathema Meets Them,
I Should Cocoa, End Titles – The Theme That Got
Left in the Car, Four Horsemen.

Heroes
4 stagioni, 2006-2010

Trama: Persone comuni dai poteri smisurati,


altrettante variabili degli X-Men (invisibilità,
capacità di volare, viaggiare nel tempo e
saperlo arrestare, telepatia, immortalità, forza
soprannaturale, rigenerazione ecc.), per lo più
inconsce delle loro doti sorprendenti che, dopo
averle scoperte, tendono a reprimere, temendo
di essere ripudiati dalla società. Ma si uniscono
per far fronte comune a un nemico che vuole
distruggere il mondo.
Il compositore: Lisa Coleman e Wendy
Melvoin, californiane, meglio note con il nome
d’arte Wendy & Lisa, assai popolari per la
loro prima colonna sonora (Pensieri pericolosi
con Michelle Pfeiffer) e per gli score televisivi

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di Crossing Jordan, Carnivàle, Bionic Woman
e Shades of Blue (con Jennifer Lopez). Per le
musiche di Heroes hanno vinto l’ASCAP Film
and Television Music Awards.
Score: Un sound cerebrale e diradato,
patchwork musicale empatico e toccante,
composto da rapide idee tematiche, per lo più
incisi scuri, tormentati, rimescolati a lirismi per
pianoforte, ritmiche lievi e motivi indiani, resi
dal vocalist e noto compositore indiano di world
music Shenkar. Tutti gli strumenti sono suonati
o campionati dalle due compositrici.
Temi topici: Fire and Regeneration, Peter,
Sylar, Heroes Titles, Hiro, Claire, Jessica/Niki/
Gina, Kirby Plaza.

His Dark Materials


2 stagioni, 2019-2020

Trama: Una ragazzina è la Prescelta per


liberare il suo mondo dall’oppressione del
Magistero, regime religioso che controlla e
ostacola gli stretti legami delle persone con la
magia e con i loro spiriti animali (demoni).
Il compositore: Lorne Balfe è di origini
scozzesi (classe 1976), proveniente dalla

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factory di Zimmer dove si è fatto le ossa come
compositore aggiuntivo. In solitaria ha composto
I pinguini di Madagascar, Lego Batman. Il film e
Bad Boys for Life. È anche autore pluripremiato e
candidato per videogiochi e telefilm.
Score: La trasposizione televisiva del
film La bussola d’oro ha un quid in più nelle
composizioni arabescate, enfatiche, concitate,
celtiche e solenni, sinfonicamente alla John
Barry ed elettronicamente alla Vangelis.
Temi topici: Scholastic Sanctuary, The
Alethiometer, The Tales of Lee Scoresby, The
Witches of Lake Enara, Dark Materials: Between
the Worlds, The Subtle Knife, The Shaman.

Lost
6 stagioni, 2004-2010

Trama: Un gravissimo incidente aereo,


solo alcuni sopravvissuti, un’isola misteriosa
all’apparenza disabitata. I pochi superstiti
dovranno collaborare per superare le insidie
celate in ogni anfratto della vegetazione,
arrivando “ai confini della realtà”.
Il compositore: Michael Giacchino (vedi
schede Alias e Fringe).

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Score: La partitura elegge i colori scuri e
siderali come sua dominante, con rari paesaggi
nostalgicamente quieti e pensosi riservati al
pianoforte in solitaria. Per il resto un’esigua
sezione d’archi, a volte in accorate performance
solistiche, alcuni tromboni, arpa e tantissime
percussioni; rinnegati i synth. L’atmosfera
sonora che ne deriva si mantiene in equilibrio tra
rarefazioni melanconiche e a tratti speranzose e
pagine al cardiopalma, in omaggio al Goldsmith
più sfrenato di Atmosfera zero, Capricorn One e
Atto di forza. Citando il musicista e redattore di
ColonneSonore.net Antonio Tuzza: «Quasi
ogni brano costituisce una mini colonna sonora,
ogni traccia sembra avere già in sé un prologo,
una parte centrale ed un epilogo».
Piccolo aneddoto: con il lavoro per Lost
Giacchino inaugura l’abitudine, che adotterà
anche dopo, di intitolare alcune tracce con
citazioni cinefilo-musicali da pellicole e autori
che ammira e non c’entrano però nulla con gli
avvenimenti e i personaggi del serial in oggetto.
Ecco alcuni esempi: il brano 10 del cd
di Lost stagione 3 Romancing the Cage cita
All’inseguimento della pietra verde (Romancing
the Stone), score di Alan Silvestri; il brano 20 di
Lost stagione 2 Toxic Avenger il cult trash The Toxic

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Avenger. Il vendicatore tossico, e lo score di un non
ben identificato autore; il brano Jacob’s Ladders
nel cd di Lost the Final Season cita Allucinazione
perversa (Jacob’s Ladder), musiche di Maurice
Jarre.
Temi topici: Life and Death, Parting Words,
Oceanic 815, Under the Knife, There’s No Place
Like Home, Ocean’s Apart, Hoffs-Drawlar, Nadia
on your life, The Rocket’s Red Glare, Smokey and
the Bandits, Karma Has No Price.

The Mandalorian
2 stagioni, 2019-2020

Trama: I viaggi di un cacciatore di taglie


solitario, Mando il Mandaloriano, ai confini
esterni della Galassia, lontano dall’autorità della
Nuova Repubblica, per salvare la vita al giovane
e tenerissimo Grogu, amichevolmente chiamato
Baby Yoda.
Il compositore: Il polistrumentista svedese
Ludwig Göransson, Oscar e Grammy per lo score
del film Marvel Black Panther, appartenente alla
rivoluzionaria fucina della New Wave nordica
della musica per film – in cui si annoverano
anche gli islandesi premi Oscar e Golden Globe

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Hildur Guðnadóttir (Joker, Soldado, Chernobyl)
e il compianto Jóhann Jóhannsson (La teoria
del tutto, Arrival, Sicario) – vince un Emmy per
questo score dello spin-off di Star Wars. Si era
già fatto notare per le partiture sinfo-elettro-
percussive dei due spin-off di Rocky, Creed, per
Venom e Il giustiziere della notte. Death Wish.
Score: Per lo sci-fi dal taglio spaghetti western
il compositore elabora, suonando egli stesso una
moltitudine di strumenti etnici e percussivi di
varia provenienza, un commento che trasuda,
sin dall’iconico tema dei titoli di testa, solennità
morriconiana per i western di Sergio Leone e
l’epica di Conti in Rocky. Sono centellinate le
intersecazioni orchestrali che omaggiano gli
imprescindibili leitmotiv di John Williams per
la saga di Star Wars, molti semmai gli elementi
sintetici techno, metal e ambient che rendono
l’atmosfera generale ancora più straniante
nell’ambito del genere, e molto accattivante, in
una successione di temi o singoli incisi molto netti.
Temi topici: Hey Mando, Face to Face,
HammerTime, You Are a Mandalorian, Bounty
Droid, Celebration, The Marshal’s Tale, Reunited,
The Next Journey, A Friend, Open the Door.

59
The Orville
2 stagioni, 2017-2019

Trama: La nave esplorativa Orville,


proveniente dalla Terra, affronta le sfide
intergalattiche più improbabili, quattrocento
anni nel futuro.
Il compositore: Ben quattro gli autori
americani dello score: il veterano Bruce
Broughton (Piramide di paura, Silverado, Scuola
di mostri, Bigfoot e i suoi amici, Lost in Space),
vincitore di nove Emmy Awards, artefice del
tema portante della serie; due noti colleghi di
spicco come John Debney (Corsari, La passione
di Cristo) e Joel McNeely (Le avventure del
giovane Indiana Jones e i film Disney di Trilli);
l’esordiente Andrew Cottee.
Score: Una fanfara araldica tipica della
fantascienza/fantasy anni Settanta-Ottanta è il
leitmotiv attraverso il quale si districano citazioni
dall’universo cine-musicale di Star Trek, Star
Wars e Alien, omaggi ai maestri indiscussi del
genere come James Horner, John Williams e Jerry
Goldsmith. Una OST sfavillante e pomposa,
aggiudicatasi il premio dei critici internazionali
di musica per film (IFMCA).
Temi topici: The Orville Main Title, Krill

60
Attack/Shuttle Escape, Finding Alara/Space Battle,
Pria’s Theme, Mission Complete/Commander
Lamarr, Searching the Planet, Bringing Lysella
Aboard/Casting the Votes/Their World Can Do
Better, Sucked In.

Il trono di spade
8 stagioni, 2011-2019

Trama: Adattamento televisivo del ciclo


di romanzi Cronache del ghiaccio e del fuoco di
George R. R. Martin, narra le vicende di nove
famiglie nobili che combattono per il controllo
delle terre di Westeros, mentre un arcaico
nemico riappare dopo essere rimasto non-morto
per millenni.
Il compositore: Ramin Djawadi, di
origini iraniane, nato in Germania nel 1974
e naturalizzato americano a inizio millennio,
quando è divenuto uno dei compositori
addizionali della Remote Control Productions
capeggiata dal mentore Hans Zimmer. Compone
le soundtrack robuste per i blockbuster Iron
Man, Scontro tra titani, Pacific Rim e per i serial
Prison Break, Person of Interest, The Strain e
Westworld. Dove tutto è concesso. Con Game of

61
Thrones raggiunge un successo mondiale tale da
convincerlo a portare la Game of Thrones Live
Concert Experience in 45 città in tutta Europa e
Nord America, sempre sold out con recensioni
entusiastiche.
Score: Una partitura pluripremiata e
plurinominata per tutte e otto le stagioni:
Grammy, ASCAP Film and Television Music
Awards, Primetime Emmy Awards, World
Soundtrack Awards, Online Film and Television
Association, IFMCA, Hollywood Music in
Media Awards. Una massiccia, muscolare e
salda sequela di idee tematiche, pur ridotte ai
minimi termini e ruotanti attorno al leitmotiv
principale che più iconico e possente di così non
potrebbe apparire sin dal primo ascolto – e come
pochi altri nel ventennio qui in esame – facente
largo uso di archi, elettronica, parti corali e
percussioni nel produrre quella gravitas che la
violenza, l’oscurità, la drammaturgia e la sete di
potere che inondano la serie suggeriscono con
insistenza.
Temi topici: Main Titles, The Winds of
Winter, Khaleesi, Home, Blood of My Blood,
Winter Is Here, Light of the Seven, Hear Me Roar,
The Night King, A Song of Ice and Fire.

62
HORROR 06

Dracula
Una stagione, 2020

Trama: Nel 1897 il conte Dracula, assetato


di sangue, lascia la Transilvania e parte alla volta
di Londra per mietere nuove vittime.
Il compositore: David Arnold & Michael
Price (vedi scheda Sherlock).
Score: Per questa ennesima trasposizione,
stavolta televisiva, del più celebre vampiro
letterario e cinematografico, i due compositori
britannici pescano a piene mani dai sinfonici
classicismi del genere, appaiabili alle splendide
arie di Wojciech Kilar per il Dracula di Bram
Stoker di Francis Ford Coppola e a quelle di
John Williams per il Dracula di John Badham,
evocando scenari da scary music tramite poderosi
passaggi tematici, di breve durata oppure più
lunghi, seducenti e inquietanti. Affermano i
due autori: «Abbiamo generato un’infinità di
suoni orrendi che infine divenivano musicali; ad
esempio sangue vero in un bicchiere mosso con un
dito sulla parte superiore del bordo; percussioni
con le bare. Addirittura registrazioni di bambini
urlanti, creando un suono d’organo con queste
vocine petulanti».
Temi topici: Opening Titles, Mina’s Theme,
Hello Johnny, Boxes of Undead, A Pineapple, The
Fear, Helsing!.

La Révolution
Una stagione, 2020

Trama: Nel 1787, in piena decadenza


dell’Ancien Régime, un giovane medico comincia
a investigare su alcuni omicidi misteriosi, fino
a scoprire l’esistenza del “sangue blu”, un virus
che si sta diffondendo nell’aristocrazia locale.
Questo malevolo virus ha la prerogativa di
far divenire zombie i nobili che attaccano e
mangiano il cosiddetto “Terzo Stato”. Sarà la
scintilla della Rivoluzione francese.
Il compositore: Saycet, alias Pierre Lefeuvre,
giovane autore e produttore francese di musica

64
synth, ha scritto finora poche colonne sonore,
tra cui quelle per il documentario Bastard Lion
e la serie Tycoon.
Score: Risonanze elettroniche, campionamenti
corali e sinfonici, rivisitazioni synth di brani di
musica classica (Handel, Bach e Beethoven, per
citare i più noti) nella forma che adottò e mutò
genialmente Wendy Carlos in Arancia meccanica.
Un violoncello solista, in modalità minimalista
alla Philip Glass, dalle rievocazioni barocche, per
i leitmotiv principali. Musica che stimola panico
e angoscia di competentissima efficienza fuori e
dentro le immagini. Qui e là rimandi al Giorgio
Moroder e ai Tangerine Dream delle colonne
sonore anni Ottanta.
Temi topici: La Révolution (Main Theme),
Joseph, Les Montargis, La forêt, Elise, La fin d’un
monde, La révolte, Suite in D Minor, HWV 437:
III. Saraband (S A Y C E T Rework).

Supernatural
15 stagioni, 2005-2020

Trama: Due fratelli cacciatori, sprezzanti


del pericolo, inseguono le piste lasciate dal
padre scomparso, che ha combattuto le forze del

65
male e ogni essere soprannaturale spietato che
abbia vagabondato sulla terra: mostri, demoni e
divinità, addirittura Satana in persona. Persino
Dio.
Il compositore: Jay Gruska e Christopher
Lennertz hanno una lunga carriera alle spalle:
il primo, newyorkese, candidato agli Emmy
per la serie Lois & Clark. Le nuove avventure di
Superman e Falcone, ha composto gli score per
i celeberrimi Beverly Hills 90210 e Streghe. Il
secondo vanta un curriculum con i fiocchi: oltre
130 partiture tra serialità, cinema e videogiochi,
tra cui Agent Carter, The Boys, Lost in Space, i due
Bad Moms, una parte dei videogame della saga
Medal of Honor. È stato candidato all’Emmy per
questa serie.
Score: Molta scary music, ça va sans dire, con
attimi nostalgici o mesti per le scene più sofferte,
affidati ad archi, fiati e piano, fondamento di
una partitura che passa da brani per orchestra
campionata a solistici o per ensemble con
strumenti quali chitarra elettrica, banjo,
batteria, organo Hammond, violino e chitarra
acustica, con ingerenze di pagine rock/metal/
folk/funky. Qui e là affiorano assonanze con
Bernard Herrmann o Jerry Goldsmith, fugaci
apparizioni più country alla Hans Zimmer

66
(Thelma & Louise) e alla Ry Cooder per il regista
sodale Walter Hill.
Temi topici: Luci’fer, You Got Some ‘Splainin’
To Do!, Isn’t Bromantic?, Demon Agitato, Mr.
Ostinato, Dean’s Dirty Organ (Brother’s Guitar
Theme), Americana, The Grateful Undead, End
Credits & Mo’ Guitar Grit.

Stranger Things
3 stagioni, 2016-2020

Trama: Un ragazzino scompare nel nulla e la


madre, insieme al capo della polizia e agli amici
di scuola, lo cerca disperatamente, affrontando
inaspettate e terrificanti forze soprannaturali del
“Sottosopra”.
Il compositore: Kyle Dixon e Michael Stein
provengono dal quartetto di musica sperimentale
elettronica SURVIVE di Austin, Texas. Si
aggiudicano il Primetime Emmy Awards per la
sigla di testa di questa serie di enorme successo
e varie nomination a Grammy, IFMCA e World
Soundtrack Awards per la colonna sonora
integrale.
Score: Un nutrito parterre di hit pop-rock
anni Ottanta fa da contraltare alle musiche

67
originali elettroniche, eseguite con sintetizzatore
Prophet-6, dal tono vintage, in linea perfetta
con gli score prodotti negli anni Ottanta con
strumenti e sintetizzatori analogici da John
Carpenter, Giorgio Moroder, Tangerine Dream
e ancora Fabio Frizzi, Claudio Simonetti,
Giuliano Sorgini.
Temi topici: Stranger Things, Kids, Boys and
Girls, Friendship, A Kiss, Nancy and Barb, The
First I Love You, Starcourt, Eleven, Aftermath.

The Walking Dead


10 stagioni, 2010-2020

Trama: Quando si risveglia dal coma, il vice-


sceriffo Rick Grimes scopre con orrore che il
mondo è in preda a famelici zombie. Si ritrova a
guidare un gruppo di sopravvissuti.
Il compositore: Bear McCreary (vedi schede
Outlander, Agents of S.H.I.E.L.D. e Battlestar
Galactica) vince l’ASCAP Film and Television
Music Awards per le musiche di questa serie.
Score: Il compositore, grazie all’innata
capacità di adoperare strumenti percussivi
e acustici solistici già sfruttati in molte altre
sue colonne sonore, sa bene come evocare

68
paura e tristezza: tramite strumenti, inclusa la
chitarra elettrica, supportati da un’orchestra
che nei momenti più dinamici e gore della
partitura sferza mordenti (è proprio il caso
di dirlo) da lasciare senza fiato. Anche nelle
pagine più melanconiche, dove prevalgono gli
archi, violoncello soprattutto. Per non parlare
dell’impianto folk/rock alla Goblin di alcuni
impasti sonori straordinari.
Temi topici: Theme from The Walking Dead,
Glenn’s Wheels, Bag of Guns, Message to Morgan,
Sophia, Coalescence, Carl, Farm Invasion, The Day
Will Come.

69
70
MUSICAL 07

Glee
6 stagioni, 2009-2015

Trama: Un gruppo di studenti liceali molto


ambiziosi e altrettanto disadattati fonda un club
scolastico di canto, guidato da un appassionato e
intraprendente insegnante di spagnolo, grazie al
quale affrontano le dure prove della vita durante
e dopo il liceo.
Il compositore: Due Golden Globe e una
moltitudine di candidature come migliore serie
commedia-musical, e per tre anni consecutivi il
suo compositore, l’americano James Scott Levine,
riceve per lo score originale di Glee l’ASCAP Film
and Television Music Awards. Levine ha scritto le
musiche per le serie Nip/Tuck, The Closer, Rizzoli
& Isles e American Horror Story e molta musica
addizionale per Hans Zimmer.
Score: Il serial musical teen più dissacratorio
e malinconico degli ultimi anni, dal taglio
politicamente scorretto a cavallo tra comico,
cinico e drammatico, ha fatto breccia nel cuore
non solo dei giovanissimi ma anche degli
adulti, più avvezzi alle canzoni in stile musical
di Broadway. Facendo perno su melodie pop
moderne per attirare il target adolescente a cui
la serie è dedicata, vengono alternate canzoni
country, rap, pop, funk, rock, metal, hip-hop,
dance, leggera, di ieri e di oggi, americane
ma non solo. Tutti i più rinomati artisti del
panorama musicale mondiale hanno fatto a gara
a concedere i propri diritti, talvolta partecipando
nel ruolo di se stessi o prestando le proprie
hit a titolo gratuito perché ne fossero ricavate
cover meravigliose – star quali Madonna che ha
concesso i diritti di tutte le sue canzoni, Billy Joel
alcuni suoi famosi brani di repertorio, Rihanna
Take a Bow – eseguite e cantate nei vari episodi
dagli attori-cantanti-ballerini protagonisti con
energica passione.
Della coerente partitura di Levine, che
intercala bene la congerie di songs non originali,
ricordiamo sigla corta di testa e di coda, gli
interventi del beffardo coretto a cappella, mesti
motivi pianistici.

72
Temi topici: Don’t Stop Believin’, Valerie,
Total Eclipse of the Heart, Somebody to Love,
Dancing with Myself, Defying Gravity, Here’s to
Us, Glee Closing.

Smash
2 stagioni, 2012-2013

Trama: Mentre si cerca di mettere in scena


a Broadway un temerario musical sulla vita
dell’iconica attrice Marilyn Monroe, dietro
le quinte si affastellano drammi privati e
professionali dei membri di cast e troupe che
potrebbero incrinarne la riuscita.
Il compositore: Per la canzoni scritte in
coppia con il paroliere Scott Whitman ad hoc
per la serie (nominata ai Golden Globe come
miglior serie commedia/musical) Marc Shaiman
ha ottenuto tre nomination agli Emmy e una
ai Grammy, vincendo un ASCAP Film and
Television Music Awards.
Americano, candidato sette volte all’Oscar e
due ai Golden Globes, Shaiman ha una carriera
illustre grazie alle colonne sonore per commedie
sentimentali stravaganti ed esilaranti come Sister
Act, La famiglia Addams, Patch Adams, Forget

73
Paris, Hairspray e Il ritorno di Mary Poppins,
senza dimenticare i drammatici Misery non deve
morire e Codice d’onore.
Lo score è invece affidato a Chris Bacon (le
serie Bates Motel, Una serie di sfortunati eventi, i
film Source Code, Men in Black: International).
Score: La bruna Katharine McPhee e la
bionda Megan Hilty, nemicheamiche, sono le
belle e bravissime star della serie, con vocalità
possenti e morbide al contempo, da brivido
lungo la schiena, che eseguono sia le cover sia
le canzoni originali di Shaiman e Whitman,
lasciando il segno sin dal primo episodio.
Canzoni nate apposta per il musical che sanno di
jazz, swing, grandeur sinfonica in stile Broadway
nella sua golden age, che di tanto in tanto torna
a farsi rimpiangere (ne sono esempi, anzitutto
musicalmente, i recenti La La Land e The
Greatest Showman).
Temi topici: The 20th Century Fox Mambo,
History Is Made at Night, Stand, Let Me Be Your
Star, Mr & Mrs Smith, Let’s Be Bad.

74
The Eddy
Una stagione, 2020

Trama: Il proprietario del jazz club parigino


The Eddy si scontra con i delinquenti di zona
che vogliono estorcergli il locale, minacciando la
sua band e la giovane figlia.
Il compositore: Due nomi statunitensi
di grande prestigio. Glen Ballard, produttore
discografico, paroliere e musicista con sei
Grammy in curriculum e collaborazioni con
Anastacia, Alanis Morissette, Barbra Streisand,
Kate Perry e Michael Jackson; il compositore,
orchestratore e pianista Randy Kerber, una
nomination agli Oscar per Il colore viola,
collaboratore stretto di John Williams, Alan
Silvestri, James Horner.
Score: Non è un musical nel senso classico
del termine, eppure la musica intride ogni scena.
Un elegante soft jazz/soul d’annata, in stile Duke
Ellington, come non se ne sentiva da tempo
nell’ambito seriale, dalle forme ben consolidate
seppur di nuova scrittura, si esprime con elevata
maestria tramite le canzoni interpretate dalla
voce bollente, audace e appassionante della
cantante Joanna Kulig nel ruolo di Maja. La
band di incredibili musicisti virtuosi vede il

75
compositore Kerber al piano e alle tastiere,
arricchito dalle ottime performance di tromba,
flicorno, sax tenore e contralto, basso, batteria e
dalle incursioni di considerevoli guest star.
Temi topici: Gossip, Open to Persuasion, Kiss
Me in the Morning, Snow, Call Me When You Get
There.

76
THRILLER/ 08
POLIZIESCO

Babylon Berlin
3 stagioni, 2017-2020

Trama: Un commissario di provincia si


trasferisce a Berlino, nel pieno del fermento
sociale e politico degli aurei anni Venti, per
indagare su vari omicidi.
Il compositore: Firmata a quattro mani
dall’australiano Johnny Klimek e dal tedesco
Tom Tykwer (tra i registi e ideatori della serie),
collaboratori da sempre del berlinese Reinhold
Heil (Lola Corre, Profumo: storia di un assassino,
Cloud Atlas), il cui contributo in questo caso
consiste di due composizioni preesistenti
rimaste nel cassetto per anni. Bryan Ferry scrive e
interpreta alcuni motivetti originali anni Trenta,
con la tipica eleganza da crooner di altri tempi.
Score: Improvvisazioni fusion jazz,
minimalismo alla Philip Glass, sinfonismi noir
alla Miklós Rózsa dei classici gialli della vecchia
scuola hollywoodiana, con modernismi synth
alla Zimmer di Inception (caposaldo molto
emulato). Svariati temi modellano una colonna
sonora di gran classe, tra le migliori degli ultimi
anni per il genere noir.
Temi topici: Eine Frau in Berlin, Hetzjagd,
Dunkles Babel, Nachtlied, Der Schatz Der Sorokins,
Am Tatort, Alexanderplatz, Du Bist Alles.

Il Commissario Montalbano
14 stagioni, 1999-2020

Trama: Nato dalla penna del compianto


Andrea Camilleri, il Commissario di Polizia
Salvo Montalbano lavora nella cittadina
immaginaria di Vigata, risolvendo casi banali
solo in apparenza nel contesto più che realistico
della Sicilia contemporanea.
Il compositore: Il veterano romano Franco
Piersanti (tre David di Donatello, due Nastri
d’Argento, cinque Ciak d’Oro, un Globo d’Oro
e un premio speciale al Festival di Cannes per Il
Caimano), è uno dei più rinomati e intellettuali

78
compositori nostrani, al pari di Ennio Morricone,
Nicola Piovani, Carlo Crivelli e Fiorenzo Carpi.
Assistente di Nino Rota agli esordi di
carriera, ha stretto connubi importantissimi con
registi come Nanni Moretti (Bianca, Habemus
Papam) e Gianni Amelio (Il ladro di bambini,
Porte aperte, Lamerica) e lavorato anche con
Ermanno Olmi, Bernardo Bertolucci, Paolo
Virzì, Daniele Luchetti, Marco Tullio Giordana,
Mimmo Calopresti, Margarethe von Trotta.
Score: Eterogeneità e al tempo stesso unità
formale in una delle partiture più interessanti,
nobili, articolate e nostalgico/grottesco/
malinconiche della televisione italiana degli
ultimi vent’anni, con una sigla di testa entrata
nell’“uditorio” collettivo. L’orecchiabilità
della tradizione sonora mediterranea, con i
suoi strumenti cruciali (fisarmonica in primo
piano), è inglobata nell’acuta, colta e superba
come poche altre, struttura compositiva densa
di citazioni al venerato Stravinsky, genealogie
bartókiane e sperimentalismi avanguardistici,
a volte spigolosi e pur tuttavia di grandissima
fascinazione ed eloquenza.
Temi topici: Montalbano noir concertante,
Tenderness, Dignity, Grottesca, Nocturne,
Hieroglyphics, Reflection, Notturno e Egloga,

79
Il sogno di Livia, Livia e Salvo, Il funerale del
commissario.

Rocco Schiavone
3 stagioni, 2016-2020

Trama: Tratta da due racconti brevi e quattro


romanzi dello scrittore Antonio Manzini, la
serie traccia la vita professionale e privata del
vice questore aggiunto della polizia Rocco
Schiavone, da poco vedovo, che da Roma si trova
catapultato ad Aosta per motivi disciplinari.
Il poliziotto dai metodi poco ortodossi reca
scompiglio nel capoluogo nordico, e investiga
sfiorando spesso l’illegalità. La moglie defunta
riempie le sue giornate come un’allucinazione,
rendendolo sempre più scostante.
Il compositore: I piemontesi Corrado
Carosio e Pierangelo Fornaro, in arte Bottega
del Suono, hanno scritto le musiche per diverse
fiction e serie tv come Non Uccidere, Impazienti,
Oltre la soglia e per i film Mai + Come Prima e
Tutti i rumori del mare. Hanno realizzato anche
la sigla della trasmissione Mi manda Rai Tre.
Score: Una serie poliziesca atipica nel nostro
Belpaese viene commentata con sintetismi

80
effettati e aerei, vocalismi onirici e passaggi da
incubo (molto scary music) doppiati da pagine
orchestrali e solistiche con dinamiche crescenti
da action movie hollywoodiano, dalla vibrante
e adrenalinica emozionalità garantita dalla
poderosa presenza dell’Orchestra Sinfonica
Nazionale della Rai e di alcuni strumenti acustici
(chitarre in primis) e sintetici suonati dagli stessi
compositori. Si stagliano un piacevolissimo
stornello romano interpretato con voce roca
dal protagonista Marco Giallini e l’eccellente
vocalismo femmineo eseguito dall’impalpabile
voce di Mara Panico.
Temi topici: Gatto rosso, Nel silenzio,
Loden, Avalanche, Campo base, Les jeux sont
faits, Anacoreta, Re di Roma, Tournant, Vicino a
Marina, Vicequestore, Solitudini.

81
82
WESTERN 09

Texas Rising
Una stagione, 2015

Trama: La leggendaria storia di come


rinacque la nazione del Texas dopo la disfatta
di Alamo e la rivincita dei Texas Rangers contro
l’esercito messicano.
Il compositore: Bruce Broughton e John
Debney (vedi scheda The Orville).
Score: La scuola dell’epopea musicale del
Far West, in puro stile Americana, nata dal
pentagramma di Aaron Copland e portata
avanti da rinomati autori quali Dimitri Tiomkin,
Jerome Moross ed Elmer Bernstein la fa da
padrone, con ovvi richiami alle monumentali
partiture sinfoniche di Silverado e Tombstone
dello stesso Broughton. Numerosi i momenti
tex-mex romanticheggianti, con l’appendice
pseudo-moderna della chitarra solista di José
Feliciano dal tocco latino, data l’ambientazione
messicana, e le canzoni epicamente country
di Kris Kristofferson (interprete del settimo
Presidente degli Stati Uniti Andrew Jackson) e
George Strait, sorretti dal Texas Rising Ensemble,
che vivacizza il tutto con ballabili bluegrass.
Temi topici: Texas Rising Suite, The Battle of
San Jacinto Part 1 & 2, Rangers Run Into Mexican
Army, Truett & Yancy Flirt With Sarah, Deaf ’s
Goodbye to Lupe, Texas Rising Main Title, I Won’t
Back Down.

84
LE MIGLIORI 10
SIGLE

Non tutte le serie possono affidarsi a una


partitura originale che ne sostenga ideazione e
realizzazione. A volte, però, per restare impressi
nella memoria dei fan basta un’efficace sigla di
testa – anche se spesso negli ultimi anni il ruolo
è affidato a quella di coda, vista la nuova consue-
tudine di fare a meno dei crediti iniziali.
Spesso si tratta di canzoni originali che per
“orecchiabilità” sovrastano lo score originale e
raccontano eloquentemente, per 30 secondi o un
minuto al massimo, temi, personaggi, atmosfere
della serie.
Eccone 13, in rigoroso ordine alfabetico,
che a nostro parere hanno lasciato un segno e
meritavano almeno una menzione.
The Affair [5 stagioni, 2014-2019]

Container ( from The Affair) scritta e


interpretata da Fiona Apple, cantante dei
Southern Creek Players, è una canzone
atmosferica dalle reminiscenze celtiche nella
struttura portante, su cui i titoli di testa ricreano
quell’oceano che nella serie ha tanti e densi
significati, rilanciati dalle oscure trame sonore e
dalle voci femminee incorporee.

Big Bang Theory [12 stagioni, 2007-2019]

The Big Bang Theory Song dei Barenaked


Ladies è una canzone pop/rock di quelle che
diventano tormentoni, come i protagonisti nerd
della serie.

Breaking Bad [5 stagioni, 2008-2016]

Opening Theme è un pezzo strumentale


scritto da Dave Porter, autore delle musiche
dell’intera serie, già compositore per i telefilm
The Blacklist e Better Call Saul, che si inventa un
leitmotiv country/folk molto simile agli stilemi
di Ry Cooder (Paris, Texas, Ancora vivo).

86
Chiami il mio agente!
[4 stagioni, 2015-2020]

Dix pour cent: générique de la série, è un


brano disco/pop/rock brillante, composto da
Loïk Dury e Christophe “Disco” Minck, che da
anni lavorano in coppia per serie e film (molti
di Cédric Klapisch – L’appartamento spagnolo,
Parigi e Bambole russe – che ha diretto alcuni
episodi della prima stagione). Il vocalizzo
morbido si intreccia al crescendo strumentale,
accompagnando amabilmente la mirabile sintesi
visiva del lavoro degli agenti offerta dalla sigla.

Emily in Paris [Una stagione, 2020]

End Credits Song in realtà non è una canzone


ma un tema strumentale in forma melodica
frizzante alla café chantant (spettacolo di varietà in
voga in Francia e Italia tra la fine dell’Ottocento
e i primi del Novecento), composto da James
Newton Howard (autore, tra le altre, delle
musiche per le saghe di Hunger Games e Animali
fantastici, Il matrimonio del mio migliore amico,
Pretty Woman), otto volte nominato agli Oscar.

87
Grey’s Anatomy [17 stagioni, 2005-2020]

Cosy In the Rocket è una canzone psichedelica


e ritmicamente trascinante nel suo incedere
free jazz/techno/electro per voci femminili
ammalianti, eseguita dai Psapp.

Hollywood [Una stagione, 2020]

Il faticoso arrampicarsi sulle giganti lettere


della leggendaria scritta “Hollywood” da
parte dei rampanti protagonisti dell’omonima
miniserie è sostenuto, nei titoli di testa da
“Sogni e Miserie della Dreamland nel dopoguerra
americano”, dalla sfavillante musica swing in
levare del compositore Nathan Barr (True
Blood, Hostel, Carnival Row), autore di tutte le
splendide partiture per l’utopia inventata dal
“genio e sregolatezza” Ryan Murphy.

La casa di carta [4 stagioni, 2017-2020]

My Life Is Going On, scritta e interpretata in


inglese dalla voce angelica e possente di Cecilia
Krull, è un lento enfatico dal ritmo cardiaco che
cresce, incessantemente, tramite archi eterei che

88
formano un tema molto bondiano, simile nelle
atmosfere a quello da Oscar di Adele per Skyfall.

Nip/Tuck [6 stagioni, 2003-2010]

A Perfect Lie (Nip/Tuck Theme) dei The


Engine Room è una sospirante, torbida e ipnotica
canzone techno-elettronica dal crescendo
ansiogeno, che risulta ancora più disturbante
se si fa caso alle parole («Make me beautiful/ A
perfect soul/A perfect mind/ A perfect face/ A perfect
lie»). Nominata agli Emmy.

Orange Is the New Black


[7 stagioni, 2013-2019]

You’ve Got Time di Regina Spektor, che ne


scrive parole e musica, è una rock/pop song
dura e cruda, con solo un barlume di speranza,
come la trama della serie e le sue protagoniste in
carcere. Nominata ai Grammy.

Six Feet Under [5 stagioni, 2001-2005]

Six Feet Under Opening Credits è un brano


strumentale, vincitore di un Emmy e tre BMI
Film & TV Awards, composto dal 15 volte

89
nominato agli Oscar Thomas Newman (Alla
ricerca di Nemo, Wall-E, Skyfall, 1917), nel suo
stile minimale e rarefatto, osannato sin dal
leitmotiv stranoto e assai emulato di American
Beauty. In questo caso il tema anticipa le melodie
“acquatiche” di Nemo.

Smallville [10 stagioni, 2001-2011]

Save Me, canzone pop/rock dei Remy Zero


scritta appositamente per il giovane liceale
Superman alle prese con le vicissitudini della
cittadina che dà il titolo alla serie, ricorda molto
i primi successi degli U2.

True Detective [2 stagioni, 2014/2019]

Far From Any Road di The Handsome Family,


tex-mex/country/folk, sin dal primo ascolto si
fissa nella memoria – anche grazie all’eccellente
lavoro grafico – per merito del suo andamento
ipnotico, danzante, perturbante, e al canto/
controcanto in cui si oppongono maschile-
roccioso e angelico-fanciullesco.

90
DISCOGRAFIA &
SITOGRAFIA

Discografia
L’elenco delle edizioni discografiche delle serie trattate
nel libro disponibili alla vendita è consultabile sul sito co-
lonnesonore.net. Vi si può accedere direttamente tramite
smartphone grazie al QRcode gentilmente messo a dispo-
sizione dall’autore.

Sitografia
www.colonnesonore.net
www.soundtrackcity.online
www.filmmusicreporter.com
www.imdb.com
92
Bietti Fotogrammi

01. Francesco Castelnuovo


7 chiavi per Ennio Morricone

02. Davide Verazzani


Magical Cinema Tour

03. Stefano Loparco


Dragoncelli di fuoco

04. Claudia Bertolé


La vergine eterna

05. Elisa Torsiello


L’arte invisibile del montaggio

06. Hilary Tiscione


Se Rose gli facesse spazio, Jack si salverebbe?

07. Lapo Gresleri


Body and Souls

08. Marzia Gandolfi


Kind of Blue

93
09. Roberto Lasagna
Vivere e morire a Santiago

10. Gabriele Niola


Odio il cinema italiano

11. Simone Soranna


Oltre l’infinito

12. Massimo Privitera


Game of Scores

94

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