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il musical! teatrale, sia orchestrazioni, che la sottolineano, o che integrano le canzoni. Dal 1930 il
musical è divenuto anche cinematografico, e dal 1950, talora, anche un genere
televisivo. Secondo la letteratura di settore, il primo musical (New York, Niblo’s Garden,
1866) è The Black Crook. Le radici del musical -a fine Ottocento- sono però in Europa:
nell’opera buffa francese di Jacques Offenbach, nell’operetta austriaca di Johann
Strauss.
Questa foto di Autore sconosciuto è concesso in licenza da CC BY-SA
La colonna sonora Nei tempi più moderni, invece, la colonna sonora è cambiata notevolmente. I suoni
“sintetici” sono ormai parte integrante della colonna sonora, o accompagnando
l’orchestra o prendendo il suo posto. A tal proposito, uno dei compositori che più di tutti
oggi
ha fatto dell’unione fra orchestra e suoni sintetici un vero e proprio genere è Hans Zimmer.
Basti pensare alle colonne sonore della trilogia “Batman” o ad Inception e Interstellar (tutti
film di Nolan).
Ciò nonostante Zimmer se la cava egregiamente anche con la sola orchestra. Giusto per
citare qualche capolavoro possiamo parlare dell’intensa colonna sonora de “Il
Gladiatore” o del tormentone “Pirati dei Caraibi“.
Questa foto di Autore sconosciuto è concesso in licenza da CC BY-NC-ND
Hans zimmer
Hans Florian Zimmer (Francoforte sul Meno, 12 settembre 1957) è un compositore, produttore
discografico e tastierista tedesco, autore di colonne sonore cinematografiche. Nella sua carriera
ha vinto quattro Grammy Award, l'Oscar alla migliore colonna sonora su 11 candidature, 2 Golden
Globe su 9 candidature e un classico BRIT Award. I suoi lavori si basano sulla ricerca di suoni
sempre meno tradizionali e sempre più elettronici o campionati. Con la composizione della
colonna sonora de Il gladiatore (2000) inaugurò una nuova era cine-musicale che lo condusse in
pochi anni ad essere uno dei compositori più richiesti a livello mondiale. Negli anni settanta e
ottanta ha svolto l'attività di turnista suonando le tastiere in gruppi pop quali Ultravox, The Buggles
e Krisma. Successivamente, per oltre tre decenni, ha composto musiche di film e videogiochi.
Il suo stile, caratterizzato da eroici temi d'ottoni su ostinati d'archi accompagnati dai cori e talvolta
arricchito di effetti elettronici, è preso d'esempio da numerosi compositori di nuova generazione.
Numerosi registi richiedono spesso ad altri compositori di realizzare colonne sonore in stile
zimmeriano, ne sono un esempio Alexandre Desplat (Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2) e
Patrick Doyle (Thor).
Nel 2007 la rivista Daily Telegraph lo inserì al 72º posto nella lista dei 100 migliori geni viventi