1986/87
19. Candy Candy – Dolce Candy [Toei 1976] Trama: Orfanella della Casa di Pony, amica di Tom e
Annie, ma questi vengono adottati, il primo da un ranchero, la seconda dai nobili Brighton; Candy ci
resta male per essere rimasta sola, e, mentre piange in un prato, viene consolata da un ragazzo in
abiti scozzesi che suona una cornamusa (come “una fila di lumache che strisciano”) che poi,
andandosene, perde un medaglione. Questo ragazzo rimane impresso nei ricordi di Candy come il
Principe della Collina. Candy poi viene richiesta dalla nobile famiglia dei Legan, che ha uno stemma
simile al medaglione citato, ma non per essere adottata come una figlia, bensì, come scoprirà poi, per
diventare dama di compagnia della perfida Iriza, che, insieme al fratello Neal, non fa altro che
organizzare scherzi atroci a suo danno. Candy trova conforto nei membri della servitù e nei cugini
dei Legan, i ragazzi della famiglia Andrew: Archie, Stear e soprattutto Anthony, che le ricorda il
Principe; i Legan, invidiosi, mandano Candy a dormire in una stalla; fuggendo in barca, viene
salvata da Albert, un vagabondo che vive insieme a tanti animali, che compare altre volte per
salvarla dai guai. Una volta tornata a casa, i ragazzi Andrew, tutti innamorati di lei, intercedono
presso il misterioso zio William, il capofamiglia che nessuno ha mai visto in volto, per farla adottare.
Candy invece ama solo Anthony, che le regala la rosa ‘dolce Candy’, ma che morirà cadendo da
cavallo. Lo zio William manda i ragazzi a studiare in Inghilterra, per lenire il dolore della perdita, e
la signora Legan copia subito l’idea mandando anche i suoi figli. Nel collegio, Candy si innamora di
Terence Granchester, figlio di un nobile e di una famosa attrice, e reincontra Annie, che si fidanza
con Archie, e fa amicizia con Patty, la quale si innamora di Stear, che però parte per la guerra e
morirà su un biplano. Dopo il collegio, Candy torna a Chicago e lavora come infermiera in un
ospedale, poi viene mandata ad assistere i minatori in una miniera. Intanto Terence diventa attore di
teatro, ma un giorno sfiora la morte in un incidente sul palco che purtroppo costa una gamba
all’attrice Susanna Marlowe, nel tentativo di salvarlo; questa (istigata anche dalla perfida madre),
costringe Terence a fidanzarsi con lei come premio per avergli salvato la vita. In seguito Susanna
tenta il suicidio, ma, salvata da Candy, si pente e scioglie Terence dal suo debito; Candy, provando
pietà per Susanna, decide di separarsi da lui, che la implora di non andarsene, e di fatto non lo vede
più, anche se continuerà a pensare a lui. Nell’ultima puntata Candy apprende che Albert, lo zio
William e il Principe della Collina sono la stessa persona, poi torna alla casa di Pony per una festa
insieme a tutti i suoi amici, mentre Terence è in tournee. Ultime parole fuori campo dette dal
narratore: “…l’amore di Terence l’accompagnerà per tutta la vita.” BUGIA: questo è il lieto fine che
ci hanno propinato in Italia; in realtà gli ultimi episodi sono realizzati in modo confuso e non si
capisce bene cosa succeda (non per colpa dei soliti cesoiatori nostrani), perciò eccovi il VERO
finale, preso dal manga: Candy effettivamente non vede più Terence, ma un giorno lo scopre
alcolizzato che recita in un tendone da circo, lui la vede nel pubblico e riprende a recitare
magistralmente come un tempo; si vede la presentazione finale di Albert alla famiglia (che resta con
un palmo di naso, scena ingiustamente omessa nel cartone, anche se scontata) e, infine, Candy si
fidanza proprio con Albert, riconoscendo che lui le è sempre stato vicino fin dall’inizio!!Nota: Dal
montaggio di alcuni episodi della serie, sono stati realizzati in Italia diversi finali. A115EP,
TeleReporter, 1980
20. Magica Emi (mahoo no star Magical Emi) [Studio Pierrot / Kitty Film 1985] Trama: Grazie al
braccialetto portatole dallo scoiattolo volante Moko, può trasformarsi in una ragazza più grande,
ripercorrendo le gesta della famosa prestigiatrice Emily Lowell. Passato un anno, Mei deve scegliere
se mantenere i poteri per sempre o raggiungere con le proprie forze la celebrità: naturalmente sceglie
la 2a via, visto che in Giappone insegnano a essere masochisti fin da piccoli. E’ stato trasmesso
anche il film, condensandolo in una puntata, perciò non se ne afferra completamente la trama. 38EP
21. Mila e Shiro due cuori nella pallavolo (attacker Yu !)
[Knack 1984] Trama: Mila Hazuki é la cugina della famosissima pallavolista giapponese Mimì
Ayuhara (in realtà non è vero, è una delle tante balle che AVM e soci si sono inventati). Shiro è il
fidanzato di Mila e suo primo maestro di pallavolo.
Scesa dalla montagna per andare ad abitare col padre, si iscrive alla squadra di pallavolo della scuola
come attaccante. Subito dimostra di valere quanto la cugina e viene richiesta dalle squadre più
prestigiose, dopo aver vinto con l’amica-nemica Nami i campionati studenteschi (le due sono
antagoniste sul campo ma amiche fuori). Mila sceglie poi la squadra delle Seven Fighters, con le
quali avra’ l’occasione di mettersi in mostra a livello nazionale e coronare il suo sogno di entrare in
nazionale assieme all’amica Kaori. Le partite sono commentate dalla giornalista Tajima che in realtà
è la madre di Mila ma non si vuole rivelare, dice di farlo per il bene della ragazza.
58EP, RETE4, Marzo 1987 ore 13.30
22. Nanà Supergirl (Nanako SOS) [Kokusai Eigasha 1983] Trama: È una ragazzina precipitata sulla
Terra che non ricorda nulla del suo passato. Viene soccorsa da un folle scienziato, Leonetto, che
vede in lei una grande opportunità per guadagnare soldi, impiegandola come eroina tuttofare. Ma
alla fine non becca mai una lira. Quando lei parte alla carica si sente la canzoncina “Vai Nanà,
S.O.S” 39EP, ITA1, Set1984 ore 16:30
23. Occhi di gatto (Cat’s eye)
[Tokyo Movie Shinsha 1983-84] Trama: Le tre sorelle Kisugi che di giorno lavorano al bar “Cat’s
eye” e di notte rubano a mano bassa per recuperare le innumerevoli opere d’arte (quadri, statue,
gioiell) create dal loro padre scomparso; sperano così di ricostruire l’itinerario percorso dal padre e
di riuscire a ritrovarlo. Matthew, il ragazzo di Sheila, fa il poliziotto e vuole assolutamente catturare
le ladre. Insieme a lui lavora la detective Alice la quale è convinta che Sheila sia una delle misteriose
ladre a cui la polizia dà la caccia, ma non riesce a provarlo e quindi tiene per sè i suoi sospetti; il
capo della polizia si chiama semplicemente Capo. La seconda serie ha il character design
peggiore. 1a serie: 36EP – 2a serie: 37EP, ITA1, 1986
24. Pollyanna (ai shoojo Pollyanna monogatari)
[Nippon Animation 1986] Sentimento Pollyanna Orfana di madre, alla morte del padre viene
condotta dalla arcigna zia Polly Harrington, che alla fine si affezionerà alla bambina. Traddo dai
romanzi “Pollyanna” e “Pollyanna cresce”. 51EP
25. Sandy dai mille colori (mahoo no Idol pastel youmi)
[Studio Pierrot / Kitty Film 1986] Trama: Sandy con la sua bacchetta magica può materializzare di
tutto semplicemente dipingendolo. Dovrà aiutare i suoi amici folletti, che vengono da Fiorelandia, a
risvegliare la regina; i due hanno deciso di prestare la bacchetta magica proprio a Sandy perchè
questa ha impedito la tragica morte di una margherita. I guastafeste di turno sono la ricca e grassa
Trudy e il suo fido e baffuto maggiordomo Carmelo. 26EP, ITA1, 26Gen1987 ore 20:00
Un elenco dei cartoni animati degli anni ’80 in ordine alfabetico con indicazione di titolo in italiano,
titolo originale, anno di uscita, numero episodi, anno di produzione e uscita in Italia.
Numero Anno di
Titolo italiano Titolo originale episodi produzione In Italia
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Gli orsetti del cuore (Care Bears) sono una famiglia di personaggi creati da American
Greetings, nel 1981, come soggetti per cartoline di auguri. Si tratta di orsacchiotti di pezza,
colorati con tinte pastello; ciascuno ha sul petto un diverso simbolo. Esiste anche una serie di
personaggi correlata, i cugini degli orsetti del cuore, che comprendeva scimmie, leoni e altri
“animali della foresta”.
In seguito, su questi personaggi furono sviluppati una linea di prodotti commercializzata nel
1983 (che includeva gli stessi orsetti, prodotti dalla Kenner), una serie televisiva
omonima (trasmessa negli USA dal 1985 al 1988 e replicata più volte anche sulle reti italiane)
e tre film prodotti da Nelvana: The Care Bears Movie (1985), Care Bears Movie II: A New
Generation (1986) e The Care Bears Adventure in Wonderland (1987). Questi film descrivono gli
orsetti del cuore come una comunità felice che abita nella città sulle nuvole di Tantamore, nel
magico regno di Premura, dove si trova anche la Foresta dei Sentimenti dove vivono i cugini degli
orsetti. Dal simbolo sul petto degli orsetti scaturisce un raggio d’amore che sconfigge il male
scaldando il cuore di chi viene colpito.
Nel 2002, gli orsetti sono stati rilanciati con una nuova linea di giocattoli. Prodotti dalla Play-Along
Toys, i nuovi pelouche offrono nuove caratteristiche, come le pance che si illuminano quando
vengono premute, orsetti che fanno aerobica, e orsetti che brillano al buio. Nel 2007 vengono
nuovamente rilanciati in occasione del venticinquesimo anniversario della loro nascita. Viene
quindi commercializzata una nuova linea di giocattoli ed il film Oopsy Does It!.
Il trademark ed i copyrights degli Orsetti del cuore appartengono ancora alla American Greetings.
I Personaggi
Nome Colore Simbolo
Merchandise
Oltre alla linea di peluche, gli Orsetti del cuore sono stati sfruttati per una larghissima gamma di
prodotti.
LIBRI
Diversi libri per bambini si sono basati sui questi personaggi e i loro cugini. Alcune
pubblicazioni particolarmente degne di nota sono “Meet the Care Bear Cousins” (basato sulla
storia del primo film), “Sweet Dreams for Sally, ” “The Witch Down the Street”, “The Trouble with
Timothy,” e “A Sister for Sam.” . Tutti questi titoli sono stati pubblicati dalla Parker Brothers,
licenziataria del marchio. Durante gli anni ’80 sono stati venduti oltre 45 milioni di libri.
MUSICA
Nel corso degli anni sono stati pubblicati diversi dischi (dapprima 33 giri, in seguito CD, con
canzoni ispirate (o cantate) agli Orsetti del Cuore. Tutte le canzoni degli Orsetti sono state scritte,
prodotte e spesso anche cantate da Mark Volman e Howard Kaylan (anche conosciute come Flo &
Eddie, precedenti membri del gruppoMothers of Invention del periodo di Frank Zappa, cioè
dal 1970 al 1972).
VIDEO GIOCHI
Nel 2001 è stato sviluppato il primo videogioco non ufficiale degli Orsetti del cuore, col titolo “Care
Bears Volleyball”, un gioco di pallavolo per due giocatori, con protagonisti gli orsetti.
Nel 2004 vengono pubblicati Care-a-lot Jamboree e Let’s Have a Ball!, due videogiochi (stavolta
ufficiali) per PC. L’anno seguente esce Catch a Star per PC, e Care Bears Care Quest per Game
Boy Advance.
Recentemente è stato pubblicato il gioco educativo per console Care Bears: A Lesson in Caring,
edito dalla V.Smile. ( 4gen18 )
POKEMON – Serie animata – (1997)
Pokemon
Pokemon
Il nome è una parola macedonia formatasi dalla coppia di parole ingle Pocket
Monsters (Poketto Monsutā, «mostri tascabili»). La contrazione, inizialmente dovuta alle ridotte
dimensioni dello schermo del Game Boy, avrebbe dovuto essere “Pockemon“, come visibile in
uno degli episodi dell’anime, formata dalla contrazione della grafia corretta «Pocket Monster».
Tuttavia si preferì rimuovere la «c», sia per evitare confusione che per ragioni commerciali legate
all’esistenza di Monster in my pocket.
L’anime e il videogioco
Boeing della compagnia ANA raffigurante tre Pokémon: da sinistra a destra Clefairy,
Pikachu e Togepi. Dietro le ali sono visibili Mewtwo e Snorlax
Si possono notare delle somiglianze tra l’anime e i videogiochi. Ad esempio, nella versione
originale della serie animata, i titoli dei primi episodi erano seguiti da una piccola freccia rivolta
verso il basso. Ciò fu senza dubbio ispirato alle schermate dei videogiochi, che presentano una
freccia quando il testo è diviso in più parti e bisogna scorrerlo per visualizzarlo tutto. Si può notare
che, fino alla quinta serie, al termine di ogni singolo episodio, la scritta “to be continued” che
appariva sullo schermo era preceduta da una piccola freccia rivolta verso destra, che ricorda i tasti
direzionali del Game Boy. Negli episodi più recenti la freccia è scomparsa.
Già dal primo episodio della serie si nota che l’anime è un tentativo di ricalcare il
videogioco. Infatti l’episodio “L’inizio di una grande avventura” (“Pokémon, I choose you!“) inizia
con uno scontro, con stile da videogioco, tra un Gengar e un Nidorino, preso dall’inizio del
videogioco Pokémon Rosso, che si trasforma in stile cartoon. La scelta dell’animazione iniziale
tratta dalla versione Rossa non è casuale, infatti uno dei nomi default del protagonista di questo
titolo è appunto Ash (invece in Pokémon Blu uno dei nomi default è Gary e lo scontro è tra Gengar
e Jigglypuff).
Inoltre i luoghi, gli oggetti e i Pokémon presenti nelle varie zone siano quasi identici a quelli
del gioco. Nonostante siano ripetutamente presenti combattimenti tra Pokémon, i personaggi della
serie animata non sembrano tener sempre conto delle strategie necessarie per vincere gli incontri,
come invece accade nel videogioco, spesso ignorando le statistiche dei Pokemon, le loro mosse o
addirittura il loro tipo. La maggior parte degli episodi dell’anime si mantengono per tutta la durata
su binari estremamente prevedibili con una trama semplice e un’atmosfera a volte molto comica,
fattore che ha contribuito non poco ad attaccare ai Pokémon la nomea di prodotto esclusivamente
per bambini in età scolare.
Tuttavia stando alle dichiarazioni dello storyboarder dell’anime, Masamitsu Hidaka, riproporre
vicende simili all’interno della storia è una scelta voluta e condivisa dagli autori. Essi ritengono
infatti che il pubblico sia in continuo cambiamento e sempre nuove generazioni di spettatori si
appassionano all’anime, mentre altre, superando il target di età a cui si rivolge, lo abbandonano.
Sempre secondo l’intervista pare inoltre che non si abbia l’intenzione di interrompere la serie
fintanto che il business funziona.
Questi due episodi sono stati banditi anche in Italia, dal momento che la traduzione italiana è
basata sulla versione statunitense della serie. Oltre a questi, anche altri tre sono stati censurati in
molti paesi: il 18° (Vacanza ad Acapulco!), il 35° (La leggenda di Dratini) e il 252° (La Via Gelata).
Il primo di questi tre episodi mostrava James, membro del Team Rocket, travestito da
donna per partecipare ad un concorso femminile in bikini. In seguito l’episodio è stato trasmesso
senza la sequenza incriminata, non permettendo però una adeguata comprensione dello stesso.
Il secondo è ambientato nella Zona Safari (un’area molto importante nella storia del videogioco).
Questo episodio è stato censurato perché uno dei personaggi, il custode dell’area, era in possesso
di armi da fuoco che usa nel corso dell’episodio per minacciare Ash e i compagni e per attaccare i
membri del Team Rocket. Il motivo principale della censura è collegato al massacro della
Columbine High School e altri eventi simili che sono avvenuti negli Stati Uniti.
Nel terzo episodio, durante il corso della storia, Brock si ammala gravemente e finisce in
ospedale. La Warner Bros. non ha mai dichiarato il motivo della censura. Le idee più diffuse sulla
causa sono tre: la prima è che in quel momento si era diffuso l’allarme SARS. I sintomi mostrati da
Brock durante l’episodio sono molto simili alla malattia accennata. Altri affermano che l’episodio è
stato censurato perché Brock, in stato febbrile, tentando di baciare l’infermiera, rischia di baciare
Jynx (ma poi riconosce il Pokémon ed evita il bacio).
Il mitico Gioco dei Pokemon in scatola dell’epoca
Si ritiene inoltre che sia stato censurato per via dell’aspetto del Pokémon, che ricorderebbe lo
stereotipo di donna dalla pelle nera. Successivamente a causa delle proteste degli afroamericani,
la Nintendo avrebbe cambiato il colore della pelle di Jynx trasformandola in viola.
Tuttavia, molti fan della serie vedono gli scontri come una competizione amichevole tra due
squadre di Pokémon e tra i loro allenatori. Da questo punto di vista, gli allenatori non
costringono i Pokémon a sfidarsi a tutti i costi. Nonostante esistano Pokémon territoriali (ad
esempio Pidgeotto), la loro aggressività è completamente differente da quella dei galli da
combattimento, che lottano fino a quando uno dei due muore.
I CAVALIERI DELLO ZODIACO – (1987)
I Cavalieri dello Zodiaco
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I Cavalieri dello zodia è uno shōnen manga scritto e disegnato da Masami Kurumada negli anni
ottanta.
Al successo planetario avuto dai 28 volumi del manga classico, hanno fatto seguito una serie
TV di 114 episodi, 5 film, 44 OAV e altri tre manga paralleli (tuttora in pubblicazione) oltre a varie
altre pubblicazioni tecniche.
A 24 anni dalla sua creazione, attualmente Saint Seiya vanta ancora in pubblicazione tre manga
(Next Dimension, The Lost Canvas e Episode G) e in produzione un anime (The Lost ). A questi si
affianca il tanto atteso progetto sulla “Saga dei Cieli”, finora materializzatosi solo in un film-prologo
realizzato nel 2004 (il discusso “Tenkai-Hen: Overture”) e al momento affidato all’evoluzione del
manga Next Dimension.
Anime comics – I Cavalieri dello Zodiaco
In Giappone sono usciti gli anime comic per ogni film dei Cavalieri dello zodiaco; sono stati anche
stampati in Italia dalla Star Comics nel 2000-2001:
1. Anime Comics 27 (dicembre 2000): Saint Seiya – The Movie (La dea della discordia)
2. Anime Comics 29 (gennaio 2001): La sanguinosa battaglia degli dei (L’ardente scontro
degli dei)
1. Anime Comics 31 (febbraio 2001): La leggenda del ragazzo del sole (La leggenda dei
guerrieri scarlatti)
2. Anime Comics 33 (marzo 2001): I combattenti dell’ultima guerra sacra (L’ultima battaglia)
Nel 2006 inoltre la Toei Animation ha realizzato anche gli anime comics della serie The Hades
Chapter – Inferno per celebrare i vent’anni dalla nascita della serie (1986).
L’Anime
Dell’anime esistono l’intero manga classico (realizzato in due blocchi, con l’Hades Chapter animato
a partire dal 2002), 5 film e il “Lost Canvas”, trasmesso in Giappone a partire da giugno 2009.
LA “SERIE CLASSICA” (1986-1989)
La serie animata, chiamata anche “serie classica” per distinguerla dalla nuova “Serie di Hades”, fu
distribuita dalla Toei Animation. Andò in onda per la prima volta l’11 ottobre 1986
sull’emittente giapponese TV Asahi, e terminò il primo aprile del 1989. Consta in tutto di 114
episodi animati da Shingo Araki e Michi Himeno (Lady Oscar, Occhi di gatto, Goldrake etc…).
La serie è divisa in tre sottocapitoli: Sanctuary (in italiano “Grande Tempio”, episodi 1-
73), Asgard (episodi 74-99), Poseidon (in italiano “Nettuno”, episodi 100-114). La storia narra le
gesta dei Bronze Saints, guerrieri fedeli ad Athena, dotati di armature e di capacità prodigiose, che
derivano dal bruciare (o espandere) il Cosmo interiore (una sorta di energia spirituale) e presenta
continui richiami al mondo della mitologia greca classica. Esistono differenze sostanziali tra
manga e anime: nell’anime sono stati infatti aggiunti numerosi elementi come i “Steel Saints”
(Cavalieri d’acciaio nella versione italiana) o addirittura un intero arco narrativo (quello di Asgard)
creato anche per dare a Kurumada il tempo di portarsi avanti con il manga.
Recensioni e riconoscimenti
I 28 tomi del manga originale ideato e disegnato da Masami Kurumada, hanno riscosso un grande
successo, vendendo nel solo Giappone, oltre 25 milioni di copie e hanno goduto di 4
ristampe e una versione Deluxe. Nel 1987, l’anime ottenne il prestigioso premio dell’ Animage
Anime Grand Prix, dopo solo pochi episodi trasmessi, ed ebbe numerosi articoli e riconoscimenti
sulle più famose riviste (giapponesi e estere) specializzate nel settore manga/anime.
Nella classifica commissionata nel 2006 da TV Asahi, “Saint Seiya Hades” si è posizionato
all’11ª posizione tra i migliori anime prodotti negli ultimi periodi, mentre la serie classica ha
raggiunto il 25º posto in quanto apprezzamento e popolarità tra tutti gli anime di sempre. Saint
seiya è considerato ispirazione di numerose serie come Gullkeeva, Gundam wings, I 5 samurai,
Bt’x, e lo stesso autore di Bleach, Tite Kubo, ha ammesso di aver preso spunto dalla serie per la
ideazione di armi e tecniche della sua opera.
Inizialmente pianificata in 52 episodi totali, la serie ha raggiunto una tale popolarità e successo
da essere allargata ad un totale di 145 episodi (non definitiva). Negli anni ’80 Saint Seiya era
considerato l’unico rivale in grado di competere con la serie Dragon Ball in quanto a audience e
merchandising.
Attualmente, Saint Seiya è il secondo marchio più proficuo e prolifico di merchandising della casa
di produzione Bandai dopo Gundam.
I personaggi dei Cavalieri dello zodiaco sono stati protagonisti di numerose serie di modellismo
e action figures. La serie classica di questi modellini, chiamata Die Cast e prodotta all’inizio degli
anni 90, è stata poi riproposta in parte in Italia dalla Giochi Preziosi nel 2001 in qualità più
scadente (meno dettagli, più parti in plastica e non in metallo, elevato numero di pezzi difettosi) e
solo successivamente con la vecchia qualità nel 2008. Il valore della prima serie, per i
collezionismo, può aggirarsi oggi intorno alle centinaia di euro.
Altri tipi di modellini, la serie Myth Cloth, molto più accurati e fedeli e in numero limitato, sono
tuttora in commercio con un costo che varia dai 40 ai 90 euro a seconda del personaggio. A0560
IRIDELLA – Cartone – Spot – Bambola – (1985)
IRIDELLA
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Iridella (Rainbow Brite) è una linea di bambole che furono prodotte da Mattel, divenute
nel 1985 una serie televisiva a cartoni animati: Iridella; la serie è stata prodotta da DiC
Enterprises, Hallmark Home Entertainment e da Mattel, e comprende 13 episodi. Nello stesso
anno fu realizzato anche un film d’animazione: Iridella e il ladro di stelle.
Trama
Lassù nel cielo, oltre l’arcobaleno, si trova il “Paese dell’arcobaleno” (Rainbowland), un mondo
fatato pieno di colore e di vita. Una terra che interessa molto al Grande Buio, al quale, tanto tempo
fa, riuscì quasi di conquistarlo, annientandone tutti i colori, e trasformandolo in una terra arida e
brulla. Per scongiurare la minaccia, fu inviata una bambina terrestre, Lucilla (Wisp), che riuscì a
riportare i colori al loro posto; dopo questo salvataggio Lucilla prese il nome di Iridella e l’incarico di
fata, per mantenere vivi i colori con la sua speciale polvere magica, e rigenerare l’arcobaleno con
la sua magica cintura.
In questo compito Iridella viene aiutata da Stella Bianca, un cavallo parlante in grado di galoppare
sull’arcobaleno, e da Folletto Bianco, unico ad avere il pelame di questo colore fra la sua gente,
che supervisiona i lavori nelle miniere.
Nelle miniere, dove lavorano i folletti dal pelo colorato e i bambini dell’arcobaleno (Color Kids,
ognuno di un colore differente) vengono estratti i cristalli colorati, indispensabili per la
fabbricazione della polvere magica di Iridella.
Fra i nemici di Iridella ci sono Murky Cupo e Lurky Guffo, una coppia di goffi quanto sgradevoli
figuri, che odiano i colori e desiderano un mondo grigio e tetro.
Lista episodi
n° Titolo originale Titolo italiano
Nonostante di Iridella, in Italia, fu prodotta una linea per la scuola: diari, zaini, cartelle, quaderni,
astucci, 5 libri illustrati, libri da colorare, la saponetta, il fumetto sul gionalino per bambini
POOCHIE, e poco tempo fa la serie completa in DVD, l’immagine di Rainbow Brite (nome
originale) col relativo merchandising non fu mai sfruttata al massimo come accadde invece in
USA.
Basti pensare che sono stati prodotti biglietti d’auguri, tazze, biccheri, audiolibri, biciclette,
calendari, orologio da polso e da tavolo, costumi di carnevale, culle, seggioloni, VHS, giochi di
società, puzzle, lenzuola, trapunte, piumoni per letto, plaid, ombrelli, borsette, frigoriferi e forni per
bambini, raccoglitori per foto, quadretti, bambole di carta, trottole, adesivi, vari libri da colorare,
stampo per torte, corn flakes… ^_^
Iridella rimane senz’altro una delle linee più riuscite della Mattel, uno dei personaggi più
amati degli anni ’80 e una delle mie serie preferite di tante ragazze dell’epoca, sicuramente per
l’innocenza dei temi affrontati (la perenne lotta tra il bene e il male), per gli strani abiti variopinti dei
Color Kids e per i colori luminosi dei paesaggi senza tempo che ci mettevano allegria e non ci
facevano ancora pensare a quanto li avremmo rimpianti! :
Tanti hanno desiderato di avere il pupazzo di Buddy Blue, essendo il preferito da molti,
personaggio che purtroppo non ne è mai arrivato in Italia, ma che fortunatamente tanti sono riusciti
ad avere… 20 anni dopo tramite il circuito del collezionismo!! Non è mai troppo tardi per continuare
a sognare il paese dell’arcobaleno… ( 2apr17 )
SIAMO FATTI COSI ( Esplorando il corpo umano ) – (1988)
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Esplorando il corpo umano (titolazione Deagostini) o anche Siamo fatti così (titolazione
Mediaset), oppure C’era una volta la vita: la favolosa storia del corpo umano (prima versione
tradotta in italiano apparsa in Ticino nel 1987), il cui titolo originale è: Il était une fois… la Vie, è
una serie televisiva a disegni animati francese educativa, dedicata al funzionamento del corpo
umano.
Creata da Albert Barillé, è composta da 26 episodi di 25 minuti ed è stata trasmessa per la prima
volta nel 1987 da France 3 in Francia e nello stesso anno in Ticino dalla Radiotelevisione
svizzera di lingua italiana. In Italia è stato messo in onda su Italia 1 e da Boing.
Il cartone animato, destinato a un pubblico di bambini e adulti, illustra con l’aiuto di personaggi
animati la struttura e le funzioni del corpo umano, utilizzando figure umanizzate per rappresentarne
i componenti microscopici, dai globuli bianchi alle vitamine, ai componenti del DNA. Fra i
personaggi che hanno un ruolo centrale vi è un gruppo di globuli rossi formato da alcuni individui
tra i quali Emo e Globina, ed un globulo rosso anziano, Globus, che fa da Cicerone, spiegando di
volta in volta, durante ogni episodio, i principali aspetti della biologia umana.
Essa fa parte di un insieme di 6 serie tv dal nome Il était une fois… create a scopo educativo da
Albert Barillé: è la più nota, ma curiosamente l’unica che l’Italia non ha coprodotto e difatti essa
non figura nella lista delle nazioni che hanno cooperato alla sua realizzazione (la lista viene
visualizzata nella versione francese della sigla di apertura cantata da Sandra Kim).
Per contro, la serie è stata coprodotta dalla Televisione della Svizzera Romanda TSR e dalla
Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, il cui doppiaggio in italiano è stato eseguito ad ogni
modo dagli studi di Milano. Come conseguenza, la serie è apparsa in italiano nel 1987
originariamente solo in Ticino con il nome di C’era una volta la vita: la favolosa storia del corpo
umano, la quale mantenne inalterata la sigla originale cantata da Sandra Kim.
Da tale cartone è nata l’opera per bambini Esplorando il corpo umano la quale negli anni ha
cambiato più volte aspetto; essa ha debuttato a inizio anni ’90, ma a differenza della versione
visionata in Ticino, essa venne nuovamente doppiata inserendo una voce femminile tra i vari
dialoghi aggiungendo ulteriori spiegazioni durante le varie fasi dell’esplorazione del corpo umano.
La versione originale è per contro la fedele traduzione della versione francese.
Home video
La serie è stata più volte edita dalla Deagostini, con il nome di Esplorando il corpo umano in VHS e
DVD, basati sulla versione francese, ripresa fedelmente nell’ordine di trasmissione e senza
censure. A questa distribuzione sono stati da sempre associati dei fascicoli cartacei e un modellino
di corpo umano da costruire, con diversa forma e dimensione ad ogni nuova edizione. A0138
FANTAZOO – (1989)
Fantazoo
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Fantazoo è una serie televisiva a cartoni animati realizzata da Studio Telescreen Japan,
Teleimage e Meander Studio. Si tratta di una co-produzione nippo-olandese basata su una serie
olandese di fumetti a strisce, ancora oggi pubblicata da diversi quotidiani e settimanali dei Paesi
Bassi, intitolata Ox Tales (traducibile letteralmente dall’inglese come I racconti del bue) e creata da
Wil Raymakers e Thijs Wilms.
Parla con un accento romano esilarante e sembra avere l’attitudine a compiere qualsiasi
lavoro manuale, anche se alla fine finisce quasi sempre per combinare solo guai. Spesso
cerca di dare dimostrazione della propria capacità fisica, magari entrando in competizioni di
forza con gli altri animali.
Camilla è una tartaruga femmina, mentre nell’edizione inglese è un maschio che si chiama
Jack Turtleson. Vive con Alvaro nella “Bicocca”, il nome romano con cui il bue chiama la
propria capanna; tuttavia lei stessa definisce la sua vera casa il proprio guscio, che Alvaro
soprannomina la sua “Coccia”.
Solo Alvaro e lei sono in grado di parlare in modo continuo e discorsivo, mentre gli altri
animali emettono poche parole o solo versi.
Ha una particolare mania di cucinare uova in ogni modo e questo ad Alvaro, a lunga
andare, da fastidio. Lo si può notare specialmente in una puntata della serie dove, per non
mangiare altre uova, Alvaro va a cercarsi cibo altrove, ma senza buoni esiti.
E’, peraltro, l’unica tartaruga del fantazoo; solo in un episodio si vede un piccolo cucciolo di
tartaruga, ma nient’altro. Il suo accento toscano mette in risalto il personaggio, rendendolo
più simpatico.
Nella versione italiana è quasi completamente assente il tucano, che nella vesione
inglese si chiama Towilla. Questo personaggio è il narratore della storia e nel cartone
italiano compare una sola volta in tutta la serie, mentre in quella inglese è presente
sovente in tutte le puntate.
Solo nella versione italiana i personaggi parlano usando degli accenti regionali.
Nella serie italiana tutti i nomi dei personaggi sono diversi dalle altre serie.
Molte battute sono adattate per rendere meglio l’italiano nel cartone, nel caso si
incontrassero parole inglesi.
Camilla è una femmina nel cartone italiano mentre nella versione inglese è un
maschio e si chiama Jack Turtleson, nella versione originale (olandese) invece è sempre
femmina ma si chiama Dolly
Nel doppiaggio inglese, un solo doppiatore fa la voce dei tre personaggi principali: Alvaro, il
narratore (tucano che, come già citato prima, nella versione italiana compare una sola volta
nella serie) e Camilla (appunto perché è un maschio nel cartone inglese), è A.J.
Henderson. I doppiatori italiani sono invece due ben distinti: Piero Tiberi(Alvaro)
e Graziella Polesinanti (Camilla). A0205
HOLLY E BENJI – (1986)
holly e benji
Capitan Tsubasa, meglio noto in Italia come Holly e Benji, è uno spokon manga giapponese
sul calcio, ideato come fumetto da Yoichi Takahashi nel 1981.
Holly e Benji
Il manga narra la storia di un fuoriclasse del calcio giapponese che, dopo essere cresciuto nella
scuola Nankatsu, a 15 anni lascia il Giappone per avventurarsi nel calcio brasiliano e,
successivamente, diventa professionista in Brasile prima ed in Europa poi.
Il manga si compone di quattro serie: Captain Tsubasa (Capitan Tsubasa in Italia), World
Youth, Road to 2002 (nata per festeggiare i Mondiali di Calcio 2002 tenutisi in Giappone e Corea)
e Golden-23.
Le prime tre serie del manga hanno dato vita in seguito ad altrettante serie di un anime di grande
successo. Sono stati realizzati anche 5 film su Capitan Tsubasa e esistono diversi volumi speciali
su questa serie.
Capitan Tsubasa ha riscosso molto successo sia in Giappone che nel resto del mondo. In Italia è
tuttora oggi una delle serie più amate. Capitan Tsubasa ha contribuito a diffondere il calcio in
Giappone e molti ritengono che sia stato uno dei fattori che hanno contribuito al miglioramento di
prestazioni della nazionale nipponica che nel 1998 si è qualificata per la prima volta ai mondiali e
nel 2002 è riuscita persino a raggiungere gli ottavi di finale. In Italia il manga è edito dalla Star
Comics.
L’ Anime
In seguito al successo del manga venne prodotta una versione animata, Captain Tsubasa,
che fu trasmesso in Giappone dal 1983 al 1986. Vengono realizzati 128 episodi che raccontano
solo la storia dei primi 25 tankoubon (la parte dei campionati nazionali giapponesi giovanili). In
Italia, l’anime appare nel luglio 1986, con i nomi cambiati poiché Fininvest lo aveva richiesto
alla società di doppiaggio in quanto la loro policy era ed è quella di italianizzare o inglesizzare i
nomi giapponesi e con il titolo di Holly & Benji, due fuoriclasse. Curiosità: il telecronista nella
versione italiana è doppiato da un ex radiocronista di Tutto il calcio minuto per minuto, Sergio
Matteucci. La voce fuoricampo che commenta le partite, nell’edizione italiana, è sempre la stessa
in ogni incontro, e viene svelata per pochi secondi nella puntata n.10 della prima serie, al minuto
17 e 31 secondi circa.
Esistono delle differenze tra manga e anime: sono state aggiunte in alcuni casi parti nuove (i
cosiddetti filler) rispetto alla storia del manga come ad esempio la parte del mondiale di Parigi
sognata da Tsubasa la notte prima della finale Nankatsu-Toho (New Team-Toho). In questo sogno
Tsubasa sognava che al termine del torneo delle elementari lui e i suoi amici/rivali fossero stati
convocati nella nazionale juniores per giocare i mondiali di Parigi. In queste puntate Tsubasa e co.
affrontarono avversarie fortissime come l’Inghilterra ai quarti e la Francia di Pierre in semifinale (in
questa partita Tsubasa segnò persino un’autorete) riuscendo però a batterle raggiungendo la finale
dove affrontò la Germania di Schneider. La Germania si portò in vantaggio di due reti ma il
Giappone grazie alla sua grandissima determinazione riuscì a pareggiare. E proprio sul gol del 2-2
che si conclude il sogno di Tsubasa.
Dato che la prima serie dell’anime non raccontava interamente la storia del manga venne
prodotta nel 1989 una serie di 13 OAV, Shin Captain Tsubasa, che narra la storia dal vol. 26
al vol. 36. In questa serie la nazionale nipponica U-16 partecipa al Mondiale U-16 vincendolo a
sorpresa battendo in finale la Germania Ovest 3-2. Per ragioni ignote non è stata realizzata la
versione anime dell’ultimo volume del manga. In questo ultimo volume si vedeva Tsubasa
debuttare nella nazionale maggiore, fidanzarsi con Sanae e partire per il Brasile.
Nel 1994, in seguito all’inizio della pubblicazione della seconda serie del manga, Captain Tsubasa
World Youth Hen, venne realizzata una nuova serie animata su C.T., Captain Tsubasa J,
composto da 46 episodi. Gli autori dell’anime decisero però che per non raggiungere subito il
manga i primi episodi della nuova serie sarebbero stati un remake di parte della prima serie (cioè
dall’inizio della serie alla partenza per il Brasile di Roberto senza Tsubasa). Solo a partire
dall’episodio 34 iniziarono gli episodi inediti che però (per motivi di budget) non narrano l’intera
storia della seconda serie del manga ma solo la storia dei primi 6 volumetti (su 18). La versione
animata del World Youth non è quindi completa e fa vedere solo parte delle qualificazioni
asiatiche.
Nel 1999 Captain Tsubasa J venne trasmesso in Italia su Italia 1 con il titolo Che campioni
Holly e Benji!!!. I nomi furono come sempre inglesizzati anche se alcuni personaggi avevano
come secondo nome il nome originale (per esempio Oliver Tsubasa Hutton e Rob Denton Aoi). In
quest’occasione però, per coprire il “buco” della storia, vennero trasmesse due puntate al giorno
della vecchia serie più la serie Shin, e gli OAV.
Per evitare problemi con la FIFA e per far sì che la serie venisse trasmessa anche all’estero
i produttori dell’anime hanno dovuto cambiare i nomi (e i colori) delle varie squadre
reali (per esempio l’Inter è diventata il Lombardia, la Juventus il Piemonte, il Barcellona Catalunya,
il San Paolo Brancos, il Flamengo Domingo, il Valencia San Jose, il Bayern Monaco Ruteburg,
l’Amburgo Grunwald e così via).
Sigle
Opening: Moete Hero (due versioni) la prima cantata da Hiroyuki Okita e Yōko Ogai e la
seconda da Takayuki Takemoto.
Ending: 1)Fuyu no Lion (冬のライオン, Fuyu no Lion?) (Leone d’Inverno), cantata da
Hiroyuki Okita, 2)Tsubasa yo hashire! – Captain Tsubasa Ouenka (Corri Tsubasa!-la
canzone di C. Tsubasa), e 3)Ashita ni mukatte shoot (Il tiro che guarda al domani) cantata
da Yōko Ogai.
Quando la serie Shin venne trasmessa su Italia 1 nel 1995 venne realizzata una nuova sigla
intitolata Che campioni Holly e Benji, cantata da Cristina D’Avena e Marco Destro , sostituì le
sigle giapponesi Fighting (opening, cantata da Face Free) e Otokodaro (closing, cantata da
Yamazaki Ayako). Questa stessa sigla sostituì anche la vecchia Holly e Benji due fuoriclasse
quando vennero trasmesse le repliche della prima serie. Essa rimase anche con la trasmissione
nel 1999 della serie J.
Nel 2004 con la trasmissione in Italia dell’ultima serie venne ideata una terza nuova sigla:
Holly e Benji Forever, cantata da Cristina D’Avena e Giorgio Vanni, che sostituì le due sigle
originali giapponesi
Nel 2007 la serie, trasmessa su Boing e poi di nuovo su Italia 1, avrà di nuovo la sigla “Che
Campioni Holly e Benji” per la prima serie ma abbreviata (un minuto invece che quasi due) e
cantata interamente da Cristina D’Avena.
Anche negli altri paesi le sigle originali vennero sostituite con altre, tranne che in Germania dove
furono utilizzate le basi musicali di Moete Hero e Fuyu no Lion. Per la sigla francese e quella
spagnola in particolare fu scelta la base musicale della sigla italiana di Lupin III, perché le reti tv
che trasmisero per la prima volta la serie erano di proprietà di Fininvest che in quegli anni passava
loro le basi. Di tale sigla esiste anche una versione portoghese non autorizzata. ( 3ago18 )
SAILOR MOON – Anime – (Anni 90)
Sailor Moon
Sailor Moon è una popolare serie animata giapponese di genere mahō shōjo creata da Naoko
Takeuchi agli inizio degli anni novanta ed esportata in numerosi paesi esteri. La serie prende
il nome dalla divisa alla marinaretta, indossata dalle guerriere nella serie, che è una
rielaborazione della divisa scolastica femminile obbligatoria in molte scuole giapponesi.
La serie getta le basi con il manga Codename: Sailor V, del 1991, per poi nascere ufficialmente
con il titolo Bishōjo senshi Sailor Moon, pubblicato dalla Kōdansha sulla rivista Nakayoshi lo stesso
anno, ed in seguito raccolto in 18 tankōbon. La vera fama fu però raggiunta con la
trasposizione animata, uscita l’anno seguente e diventata una fra le più note espressioni
della cultura pop giapponese del mondo, nonché uno dei maggiori successi dell’animazione
giapponese su scala planetaria degli anni novanta, presso il pubblico infantile, adolescenziale e di
giovani adulti appassionati di anime.
La serie anime è composta da 5 serie televisive (per un totale di 200 episodi), 3 film
cinematografici e diversi special televisivi. Come ogni altra serie di gran successo, la saga di Sailor
Moon ha ispirato e prodotto numerosi articoli da merchandising, dai giocattoli alla cancelleria
scolastica, dai prodotti alimentari fino ai videogiochi.
I Protagonisti principali di Sailor Moon sono
Usagi Tsukino (Bunny), una ragazza di quattordici anni, allegra e vivace, in grado di
trasformarsi nella guerriera Sailor Moon, guerriera dell’amore, della giustizia e del mistero .
Mamoru Chiba (Marzio), futuro fidanzato e marito di Usagi, che nei panni dell’inizialmente
ambiguo Tuxedo Kamen (Milord) aiuta la guerriera.
Luna, Usagi riceve i poteri e viene aiutata da questa gatta parlante, con cui riesce a trovare
le sue compagne.
Esercito del Silenzio: gruppo del Professor Tomoe, padre di Hotaru Tomoe Compare
nella terza serie.
Circo della Luna Spenta gruppo di Zirconia/Nehelleni, della quarte serie.
o Quartetto Amazzonico: sottogruppo del Circo della Luna Spenta.
Galaxia e le Veneranti: ultimo gruppo, con a capo Sailor Galaxia, una malvagia senshi.
Chaos: il vero e proprio nemico delle guerriere, che prende vari aspetti.
Adattamento in Italia
Manga
In Italia la prima edizione del manga fu pubblicata dalla Star Comics dal 1995 al 1999, con
cadenza mensile, per un totale di 49 volumi col titolo Sailor Moon, la combattente che veste alla
marinara.
Nel 2010 i diritti per l’edizione manga vengono acquistati dalla GP Publishing la quale
ripubblica il manga in 2 versioni, una standard da edicola e una deluxe da fumetteria. Il primo
volume uscito il 4 Novembre 2010, è stato presentato in anteprima alla fiera di Lucca Comics.
L’opera contiene tutti i 12 volumi della serie, più 2 volumi di storie brevi ed i 2 volumi che
riguardano la serie Codename: Sailor V. Il tutto è stato realizzato con una nuova traduzione ed un
nuovo lettering, presentando un’opera assolutamente fedele all’originale.
Anime
I cambiamenti maggiori della serie riguardarono soprattutto i nomi delle protagoniste,
italianizzati nella maggior parte dei casi. Molti elementi culturali giapponesi, invece, furono
mantenuti inalterati (scritte sui vari cartelli ed insegne, direzione del traffico stradale), anche se
ogni riferimento a Tokyo ed al Giappone vennero totalmente eliminati dai dialoghi ed adattati
genericamente, lasciando senza ambientazione precisa tutta la storia.
E’ stata apportata anche una certa dose di ‘censura verbale’ come nei casi di termini quali
“morire” o “uccidere”, anche se in alcune occasioni tali termini vengono pronunciati (episodio 44 ed
episodio 86).
Il culmine della censura italiana si ebbe però nel 1997, quando la psicologa Vera Slepoj
affermò che la quinta serie di Sailor Moon comprometteva seriamente l’identità sessuale dei
bambini. L’accusa della Slepoj, piuttosto generica, era basata sulla segnalazione di alcuni genitori,
i cui bambini maschi, appassionati di Sailor Moon, rischiavano di giungere ad identificarsi con la
protagonista. Successivamente la polemica riguardò anche la presenza delle Sailor Starlights le
quali passavano dall’identita maschile della vita quotidiana (che acquisiscono una volta scese sulla
Terra per nascondersi da Galaxia), a quella femminile ogni qual volta riprendevano le loro reali
sembianze di guerriere.
In seguito a queste accuse, gli adattatori italiani, per ovviare il cambio di sesso, decisero di
introdurre nella serie ‘tre nuovi personaggi’; si optò in breve di scindere in due i singoli
personaggi delle Three Lights, così che le Sailor Starlights apparissero essere le loro sorelle
gemelle: ecco che nel momento in cui uno dei tre doveva trasformarsi, la vera guerriera prendeva il
suo posto, giustificando così il cambiamento di sesso; Kou Seiya (Seiya) che si trasforma in Sailor
Star Fighter, divenne così Sailorstar Regina del Coraggio e così via. (Nel CD Cristalli, Petali e
misteri per Sailor Moon venne inoltre spiegato che questo cambio avveniva grazie al seme di stella
con cui i due presunti “fratelli gemelli” comunicavano).
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Quanti di voi non ricordano la tenera Memole e la sua simpatica sigla “E’ Memole il nome mio
folletto sono io…” cantata da Cristina D’Avena?
Sicuramente in pochi, almeno fra i ventenni, in quanto questo cartone animato giapponese fa la
sua prima apparizione nel gennaio del 1986 su Italia 1 con il titolo “Memole dolce
Memole” (nella lingua originale “Tongariboshi no Memol”). Ideata da Saburo Yokoi e Yasuhiro
Nagura, la serie è stata realizzata dalla Toei Animation per un totale di 54 episodi da 25 minuti
ciascuno, per la regia di Osamu Kasai e i disegni di Michi Himenoito. Memole può essere
considerata la capostipite di tutti quei cartoni giapponesi che hanno come personaggi i folletti,
ultimo dei quali ricordiamo Mirmo.
Memole è una piccola bambina alta pochi centimetri, caratterizzata da uno strano cappello
rosso e i capelli viola, appartenente al popolo dei Fileni provenienti dal pianeta Filo Filo. Mentre
passavano sulla terra con la loro mini-astronave, hanno avuto un guasto a causa del baffo di un
gatto che si è incastrato sul motore. Costretti ad un atterraggio di emergenza, sono sbarcati su un
isoletta in mezzo ad un lago e hanno iniziato una nuova vita.
Il popolo del pianeta Rilulu (nell’edizione Italiana: Filofilo o Filo Filo; abitanti: Fileni), dopo
un atterraggio di emergenza sulla Terra, a causa di un guasto dell’astronave su cui viaggiavano, si
trova a dover affrontare il nostro pianeta tra mille difficoltà; una di queste è relativa alla loro
dimensioni, molto più piccole di quella degli esseri umani.
Tuttavia la piccola Memole è abbastanza sconsiderata e coraggiosa da avventurarsi con un
gruppetto di amici in città. Qui fa conoscenza della dolce Mariel, una ragazza malata, costretta, a
causa del proprio stato di salute, a rimanere chiusa in casa. Dopo l’iniziale sorpresa della ragazza
nel vedere la piccola Memole, le due diverranno inseparabili, e la loro amicizia sarà più forte di
qualunque ostacolo e difficoltà che si troveranno ad incontrare.
L’adattamento animato è stato realizzato della Studio Pierrot, che ha affidato il character design ad
Akemi Takada, ed è andato in onda anche in Italia dal 1989 sul circuito Fininvest (oggi
Mediaset), con il titolo È quasi magia Johnny in un’edizione molto rimaneggiata e nota ai
fan per la gran quantità di censure. La serie e i suoi sequel (ad eccezione del primo film) sono
stati comunque pubblicati anni dopo in home video in edizione integrale da Yamato Video e
Dynamic Italia.
L’opera è incentrata sul triangolo d’amore tra un ragazzo dai poteri paranormali (ESP) di
nome Kyōsuke Kasuga (nella versione italiana dell’anime Johnny), Madoka Ayukawa
(Sabrina) e Hikaru Hiyama (Tinetta).
Kyosuke Kasuga è un ragazzo quindicenne che, cambiata per l’ennesima volta città a causa delle
sue sorelle (che usano a sproposito i poteri), conosce la bella Madoka, la quale gli regala un
cappello rosso di paglia, e ne rimane subito affascinato. Ben presto viene introdotto il personaggio
di Hikaru, amica del cuore di Madoka, che si innamora di Kyosuke e si avvicina sempre di più al
ragazzo. Nella scuola che frequenta Kyosuke stringe poi amicizia con Seiji Komatsu (Michael) e
Kazuya Hatta (Carlo).
Kyosuke Kasuga si fidanzerà con Hikaru, pur essendo innamorato anche di Madoka; ma senza
trovare mai il coraggio di rivelare i suoi veri sentimenti. Tra i tre sorgeranno spesso delle
incomprensioni, dovute soprattutto alla titubanza di Kyosuke, il quale sembra preferire Madoka, ma
non vuole rinunciare all’amore di Hikaru. Kyosuke riesce però ad uscire dalle situazioni più
scomode grazie all’uso dei suoi poteri o all’utilizzo di stratagemmi come tornare indietro nel tempo.
La serie televisiva di 48 episodi, in Italia ha avuto due edizioni, la prima delle quali è andata in
onda nel 1989 su Italia Uno con pesanti censure e riadattamenti per poterla destinare ad un
target di pubblico di età inferiore a quello di adolescenti cui era originariamente indirizzata la serie;
la stessa versione è stata trasmessa anche su Boing. Successivamente, Dynamic Italia (oggi
Dynit) ha rieditato l’intera serie per il circuito dell’home video, adottando adattamenti e traduzioni
fedeli all’originale.
Non è stato però ridoppiato il film Voglio tornare a quei giorni (Ano hi ni kaeritai) in cui Kyosuke
prende finalmente una decisione tra Hikaru e Madoka, di cui quindi esiste solo la versione
“edulcorata” prodotta da Mediaset. I titoli dei due film sono appunto Voglio tornare a quei giorni per
il primo, ed … e poi l’inizio di quell’estate… per il secondo.
Il primo film è la prosecuzione della serie TV, mentre il secondo è la conclusione della storia
lasciata in sospeso con l’ultimo episodio della serie.
Le Sigle originali
Apertura
Chiusura
La sigla italiana utilizzata nella messa in onda in TV, intitolata E’ quasi magia Johnny è
cantata da Cristina D’Avena ed è particolarmente conosciuta, non solo in Italia, ma anche
in Spagna e Francia (in quei paesi l’anime fu trasmesso, sempre censurato da Telecinco e La
Cinq), dove è stata importata e poi ricantata nelle diverse edizioni quali Max et
compagnie (francese) e Johnny y sus amigos (spagnola), mantenendo il ritmo della canzone e lo
stesso patchwork di immagini.
Nel testo della sigla italiana viene attribuito al protagonista il potere di leggere nel pensiero,
ma è un errore: come narrato negli episodi 24, 25 e 26, egli non ha tale facoltà, al contrario di suo
cugino Kazuya (Paolo).
Il Manga
In Italia Il manga è stato pubblicato dalla casa editrice Star Comics in due edizioni, la prima
in 25 volumi tra il 1992 e il 1994, la seconda in 18 volumi tra il 2004 e il 2006; in entrambi i casi non
è stato mantenuto il senso di lettura giapponese (nel primo caso, si usava ancora ribaltare le
tavole, mentre nel seconndo si è trattato solo di una ristampa). A0620
...I FRUTTINI
Questa che vi propongo ora è una vera perla rara...Non ho idea di quante persone possano averlo visto o
ricordarselo, credo comunque saremo in pochissimi eletti...Però questo cartone animato mi è rimasto nel cuore e
non ho potuto fare a meno di salvarlo dal dimenticatoio!
E' stato mandato in onda nei primi anni '90 da JUNIOR TV, un programma per bambini e adolescenti trasmesso da
Antenna 3 per quattro ore al mattino e quattro ore al pomeriggio; è bene ricordarlo visto che, nonostante si
trattasse un'emittente locale, è stata la prima a trasmettere in Italia "Dragon Ball", "Dr. Slump & Arale" e altri
cartoni animati (con sigle originali annesse!), e senza, oltretutto, sottoporli alla crudele censura che fece in
seguito Mediaset.
Ma non è il caso che mi dilunghi oltre su questo argomento, e torno a parlare dei cari, vecchi, dolci fruttini: le
trame degli episodi sono molto semplici, poichè l'anime è dedicato a bambini piccoli.
Mi ricordo che mi divertivano parecchio le avventure di questi frutti parlanti, che vivono tutti insieme in un
villaggio accogliendo tra loro anche Kumba, una dolce bambina con i codini.
Tra i personaggi principali troviamo la banana Pak, che era il frutto più saggio e portava sempre con sè uno
zaino, Spinotto il cactus tontolone (mi sono sempre chiesta cosa c'entrasse il cactus in mezzo ai frutti! in ogni
caso con le sue spine difendeva gli amici frutti dai frutti cattivi), e Roly l'ananas (quest'ultimo mi faceva
particolarmente ridere!) che combinava sempre guai.
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': "frutto" di una produzione squisitamente spagnola, il cartone animato si intitola
originarimente "Los fruittis", e la varietà dei frutti rimanda simbolicamente alla possibilità di una convivenza
umana tra le diverse culture; se ci fate caso, durante la sigla, Kumba balla con altri bambini che cambiano
continuamente colore della pelle.
Questo particolare taglio dell'anime lo rende più che adatto a un pubblico infantile, ma anche altamente
istruttivo oltre che divertente.
Vorrei contare su una mano quanti cartoni animati di oggi sono ricchi e completi allo stesso modo!
...SANDY DAI MILLE COLORI
Torniamo un secondo negli anni '80 per ricordare quei bellissimi cartoni animati in cui piccole ragazzine
ricevevano da graziosi folletti il potere di trasformarsi in bellissime ventenni: Creamy, Evelyn, Magica Emy vi
dicono qualcosa? Benissimo, negli anni '90 (più precisamente fine anni ottanta) nasce la loro piccola cuginetta,
l'ultima creazione dello Studio Pierrot: Sandy! Questa volta però i poteri sono ben diversi, i folletti di turno
(Pico e Paco) regalano alla protagonista una bacchetta magica a forma di tulipano e un ciondolo che le
permettono di dare vita ai propri disegni! (ah se ce l'avessi io questo potere...) Infatti Sandy, oltre a essere
un'amante dei fiori (mamma e papà sono due fiorai) ha il dono di saper disegnare benissimo!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Rispetto alle precedenti eroine degli anni '80, il cartone di "Sandy dai mille
colori" si presenta a mio avviso più leggero e meno malizioso, soprattutto per l'assenza di trasformazioni del
corpo; forse questo lo rende fin troppo innocuo, molto più adatto ai bambini, ma pur sempre molto piacevole da
guardare! Ma invece vediamo un po' quali sono i nomi originali giapponesi di questa serie: Yumi Hanazono
(Sandy), Kenta (Ciccio), Kyoeshi (Roby), Fukurokoji (Trudy), Kashimaru e Kakimaru (Pico e Paco).
...E' QUASI MAGIA JOHNNY
Iniziamo subito con un cartone animato che si affaccia per la prima volta sul nostro teleschermo nel 1989 e che
verrà replicato più volte visto il suo grande successo. La trama è semplice: lei ama lui, ma lui ama
un'altra. Johnny, il protagonista maschile, è un ragazzino di 15 anni dotato di poteri paranormali che gli
permettono ad esempio di teletrasportarsi e di manovrare il tempo a proprio piacimento(non legge nel pensiero,
a differenza di quel che dice la sigla!!). Per questo motivo lui e i membri della sua famiglia(il padre, le sorelle
Manuela e Simona,e un bel gattone obeso)altrettanto dotati di questi poteri, sono costretti a cambiare città ogni
volta che vengono scoperti.
A Tokyo Johnny conosce per caso, grazie a un vagante cappello di paglia rosso, una bellissima ragazza dai capelli
lunghi neri e gli occhi verdi. Il ragazzo ne rimane affascinato fin da subito, peccato che l'immagine allegra e
spensierata di lei si frantumi quando scopre di essere un suo compagno di classe al liceo: Sabrina infatti appare
molto diversa a scuola, ha dei modi mascolini, fuma, è rissosa ed è sempre imbronciata...una vera teppista di cui
tutti hanno paura! A farle da spalla c'è Tinetta, una ragazzina sbruffoncella dai capelli corti più piccola di un anno
che si innamora perdutamente di Johnny e che non si fa problemi a dichiararlo apertamente ogni volta. Col
passare del tempo Sabrina si addolcisce e i tre diventano grandi amici, ma il triangolo amoroso si fa sempre più
stretto! L'atteggiamento ambiguo e indeciso del ragazzo non fa che alimentare le illusioni di Tinetta e provocare
rabbiose gelosie represse di Sabrina, che allo stesso tempo non vuole ferire i sentimenti della sua amica. A lungo
andare però, è sempre più difficile nascondere la verità, e prima o poi Tinetta dovrà affrontare e accettare il
forte legame che c'è tra i due suoi più cari amici...
CURIOSITA' & APPROFONDIMENTI: Il titolo originale di questo anime è "Orange road", titolo omonimo del manga di
Izumi Matsumoto(per chi non lo sapesse i manga sono i tipici fumetti giapponesi da cui prendono vita la maggior
parte dei cartoni animati). Per adattarlo al pubblico italiano sono stati cambiati anche i nomi dei protagonisti:
Kyosuke Kasuga(Johnny), Madoka Ayukawa(Sabrina), Hikaru Hiyama(Tinetta), Kurumi Kasuga(Simona), Manami
Kasuga(Manuela), Yusaku Hino(Renato, lo spasimante di Tinetta).
Non solo, questa serie animata(come molte altre) è stata vittima in Italia di numerosi interventi di censura, a
volte anche troppo invadenti: interi episodi non mandati in onda, e molti tagliati e ricuciti perchè non adatti a un
pubblico infantile. Mah...è vero che il senso morale giapponese è molto diverso dal nostro, però non si tratta di
cartoni animati a luci rosse e non potersi godere la storia integrale dà leggermente fastidio! Tant'è vero che nel
'94, quando è arrivato da noi il manga originale, i più appassionati hanno fatto la fila per aggiudicarsene una
copia!
...ALVIN SUPERSTAR
Questo cartone animato statunitense ha avuto la fortuna di essere stato riproposto recentemente in versione
cinematografica (nel 2007 è uscito il primo film "Alvin superstar" e nel 2009 il sequel "Alvin supestar 2") e ciò è
servito indubbiamente ad aumentare quel discreto successo che ebbe una quindicina di anni fa, quando fu
trasmesso per la prima volta qui in Italia.
Da bambina sono riuscita ad innamorarmi anche di questo simpatico scoiattolino antropomorfo!
D'altronde il mitico Alvin è un artista a 360°: canta, balla, recita ed è il leader dei "Chipmunks", un gruppo
musicale (virtualmente esistente tuttora) di cui fanno parte anche i suoi fratelli (Simon, quello più alto con la
tuta blu, gli occhiali e l'aria da secchione, e il piccolo Theodore, con la tuta verde, dolce e paffutello). I tre
scoiattoli vivono con David Seville, un uomo gentile (e paziente) che fa loro da padre adottivo e da manager. Ma
tornando al nostro piccolo idolo con la tuta rossa e il berrettino, bisogna dire che non ha un carattere semplice
da gestire: come tutte le star di successo è egocentrico, a volte capriccioso, testardo, e se qualcosa non gli va
bene lo urla ai quattro venti! Ama essere sotto i riflettori o davanti alle telecamere (se Maria De filippi gli avesse
chiesto di fare il tronista non avrebbe certamente rifiutato) e realizza videoclip e concerti esilaranti!
Chiaramente non mancano le fan (me compresa), è un gran rubacuori anche se in fondo è legato alla
bella Brittany, leader a sua volta delle "Chipettes"(band musicale composta, oltre a lei, dalle altre due
scoiattoline Eleanor e Jeanette, eterne rivali dei Chupmunks).
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': nel 1958 l'americano Ross Bagdasarian crea il gruppo musicale "Alvin and the
chupmunks" e incide un disco dal titolo "David Seville and the chupmuks", esibendosi sul palco cantando insieme
alle marionette dei tre scoiattoli; il successo fu tale che venne ideato persino un cartone animato negli anni '60
(si tratta di quegli episodi palesemente disegnati con uno stile diverso, più vecchio, che hanno inserito nella serie
animata nuova e che io ricordo di aver notato da bambina). Nel 1972 Bagdasarian muore, e tocca al figlio Ross
Jr., anni dopo, riportare in vita i Chupmunks in un restyling del 1983 (cioè il cartone animato trasmesso da noi
nei primi anni 90).
Un'altra curiosità da riportare sono i nomi dei componenti dei Chupmunks: Alvin, Simon e Theodore sono
rispettivamente i nomi del presidente,del fondatore e dell'ingegnere capo della loro casa discografica (la Liberty
Records), senza dimenticare che David Seville era il nome d'arte del creatore Ross Bagdasarian.
...D'ARTAGNAN E I MOSCHETTIERI DEL RE
Un cartone animato che un po' alla stregua di Lady Oscar prende spunto da eventi storici della Francia del '600-
'700, questa volta antecedenti alla Rivoluzione; troviamo infatti personaggi realmente esistiti come il re Luingi
XIII e il Cardinale Richelieu, quest'ultimo nelle vesti di cattivo della situazione. Ma a voler essere più precisi, la
vera fonte di questo anime è il romanzo di Alexandre Dumas dal titolo "I tre moschettieri", anche se verranno
effettuati alcuni adattamenti che vedremo più avanti.
D'Artagnan è un giovane apprendista moschettiere che si reca a Parigi con il suo fedele cavallo Ronzinante con lo
scopo di diventare ufficialmente moschettiere del re; ma prima di raggiungere questo obiettivo dovrà dimostrare
il suo coraggio e affrontare numerosi pericoli, sempre però con l'aiuto dei tre moschettieri del re
(Athos, Porthos e Aramis), del piccolo Jean (un orfanello che è alla ricerca della madre) e della bella Constance,
dama di compagnia della Regina Anna. Tra gli antagonisti vi ricordo il Cardinale Richelieu appunto, la perfida spia
di Sua Eminenza Milady (quella dama che ha una scimmietta di nome Pepe sulla spalla e che con la coda è in
grado di ipnotizzare le persone), Il capitano delle guardie di del cardinale, Rochefort, Maschera di ferro e il suo
amico Manson.
E a proposito di quest'ultimo, durante il corso della storia D'Artagnan scoprirà che Aramis in realtà è una
bellissima donna che ha deciso di combattere come un uomo per vendicare l'assassinio del suo fidanzato François
(lo potete vedere nell'immagine qui in basso, abbracciato ad Aramis), ucciso proprio da Manson; questo
particolare è assente nel romanzo originale ed è stato aggiunto probabilmente per rendere il cartone ancora più
intrigante (un po' come fecero per certi versi con la storia di Lady Oscar).
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': potremmo dividere gli episodi in due grossi capitoli: il primo legato alla collana
della regina, e il secondo incentrato sulla Maschera di ferro e allo scambio del re con il suo fratello
gemello Philippe, rapito e sfruttato da Milady. Tornando al romanzo invece, dovete sapere che è stato scritto da
Dumas nel 1844, fu pubblicato a puntate sul giornale francese "Le siècle" e diede inizio a una trilogia che
comprende altri due romanzi: "Vent'anni dopo" del 1845 e "Il visconte di Bragelonne" del 1850. Inoltre il
personaggio di Jean, proprio come la storia biografica di Aramis, è completamente inventato.
...GEMELLI NEL SEGNO DEL DESTINO
Nella Cina di fine Ottocento, era imperatrice una donna crudele e tirrannica (è verosimile credere che sia proprio
l'imperatrice Cixi, realmente esistita), il cui potere era fortemente minacciato da un'antica profezia: due
bambini, precisamente due gemelli, avrebbero posto fine a questo mal governo collocando delle tavolette di
pietra all'interno del Tempio dell'Armonia Celeste, nella città proibita.
La storia inizia a Shangai nel 1897: l'imperatrice, venuta a conoscenza del terribile presagio, ordina di far
uccidere tutti i bimbi appena nati dell'impero; Marko e Marika, due gemelli nati da famiglie diverse (il primo ha
origini cinesi, l'altra inglesi), vengono messi in salvo dalla "Società della libertà", in particolare dal ribelle Sho
Cow che li affida a una nave diretta in Francia. I loro padri invece vengono catturati e trasformati in pietra dal
mago di corte.
Da questo momento in avanti i gemelli verranno perseguitati dai sicari mandati dalla Cina per ucciderli, sia
durante il loro soggiorno francese sotto la tutela del Capitano Tournay, sia durante il viaggio di ritorno verso
Pechino, dove si trovano la città proibita e il famoso Tempio. Intanto in vari episodi i due ragazzini scoprono di
possedere straordinari poteri, oltre alla telecinesi, che col tempo diventano sempre più efficaci; infatti tenendosi
per mano possono generare a loro piacimento ben sette poteri di diversa intensità:
1- Creare illusioni temporanee per confondere i loro aggressori.
2- Proteggersi da eventuali attacchi.
3- Far esplodere oggetti posti in loro prossimità.
4- Manovrare oggetti distanti.
5- Manipolare e telecondurre macchine.
6- Controllare l'ambiente atmosferico (potere piuttosto limitato)
7- Influenzare il pensiero delle persone (questo potere necessita di una grande quantità di energia)
Possiamo quindi capire come grazie a queste soprannaturali capacità i due gemelli riusciranno in 52 puntate a
tornare in Cina, deporre le famose tavolette all'interno del Tempio Celeste e far avverare la profezia:
l'imperatrice è costretta a fuggire intimata dal viloneto attacco della Società della libertà, la Cina finalmente è
libera, e i padri dei gemelli possono tornare ad assumere le loro sembianze umane e riabbracciare i rispettivi
figli.
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': dovete sapere che la sottoscritta ha la convinzione che i francesi non
siano troppo capaci di fare bei film e, a questo punto, neanche bei cartoni! Non a caso ho scoperto che la serie
animata in questione è francese (il titolo originale è "Les Jumeaux du bout du monde" e i due protagonisti di
chiamano Jules e Julie); non fraintendetemi, ho bellissimi ricordi legati a questo cartone animato e la trama è
molto interessante...ma lo stile del disegno non mi piace per niente! In particolare i due gemelli li ho sempre
trovati piuttosto inquietanti...Questi sono chiaramente pareri personali, voi che ne pensate?!
Un'ultima curiosità: dovete sapere che in Indocina, presso il popolo Karen, esiste una minoranza religiosa che
riconosce come capi politico-religiosi una coppia di gemelli; questa credenza è duramente perseguitata dalle
autorità birmane e thailandesi che nel 2000 hanno ucciso l'ultima coppia di gemelli.
...IL LIBRO DELLA GIUNGLA
E' opportuno ribadire anche in questo caso che non si tratta del cartone animato della Disney, bensì dell'omonima
opera giapponese che è stata trasmessa qui in Italia nei primi anni '90, e che spero qualcuno di voi, oltre a me, si
ricordi! Detto questo, la trama è quella che bene o male conosciamo tutti: Mowgli è un ""cucciolo d'uomo" che,
rimasto orfano dei genitori umani, viene adottato da una famiglia di lupi (da non confondere con Tarzan, accolto
invece dai gorilla) che lo crescono con amore fino alla tarda adolescenza, in cui il giovane comincia a inoltrarsi
nel villaggio degli uomini. Ritroviamo ancora i mitici compagni di avventure del protagonista: la saggia
pantera Bagheera (praticamente il guru del ragazzo), il ghiotto e simpatico orsacchiottone Baloo, e i
fratelli "acquisiti" Akru e Sura, due lupetti che assieme a Mowgly formano un trio inseparabile!
A fare da contorno a tutto questo, ci sono le logiche del branco dei lupi, in particolare Alexander, il padre-lupo di
Mowgly e nuovo leader dei suoi simili, muore durante uno scontro avuto con la minaccia più grande della giungla:
la cattivissima (e soprattutto affamatissima) tigre Shere Khan. Durante il corso degli episodi, che in tutto sono 52,
il cucciolo d'uomo incontrerà molti altri animali, amici o nemici, ognuno dei quali sarà sempre una preziosa
lezione per imparare a sopravvivere nell'intricata giungla indiana.
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': purtroppo non sono riuscita a trovare molte altre notizie più specifiche, ma
l'importante è ricordare anche questo cartone tra tutti quelli che possiamo aver visto da bambini.
Le uniche informazioni che posso aggiungere ancora, è che il titolo originale di questa serie animata è "Jungle
book shonen Mowgly" e si basa sui racconti del 1894 dello scrittore e poeta inglese (nato però in India, e voce del
colonialismo) Rudyard Kipling.
...SAILOR MOON (Prima serie: il Regno delle tenebre)
L'INIZIO DELL'AVVENTURA: il primo episodio ci presenta una ragazzina di 14 anni di nome Bunny dal viso
simpatico, caratterizzata da due buffi codini lunghi biondi e gli occhi grandi blu; pessima studentessa e ingorda
mangiatrice di merendine, nonostante le sue debolezze e soprattutto il suo lato maldestro-piagnucolone, si
intuisce chiaramente che si tratta di una ragazza dal cuore grande: un giorno mentre corre diretta a scuola (in
ritardo come al solito), salva una gattina dalle molestie di un gruppo di ragazzini che si danno subito alla fuga.
Poco dopo il felino le rivelerà di essere un'ambasciatrice della luna (ha un evidente spicchio giallo sulla fronte) e
di essere giunta sulla terra per cercare le guerriere sailor e la principessa. Luna quindi (questo è il nome della
gattina), conferisce alla ragazza il potere di trasformarsi in Sailor Moon (una combattente che veste alla
marinara), a cui affida la missione di trovare la principessa, riunire i frammenti del Cristallo d'argento, e
sconfiggere definitivamente Periglia. Superati i primi tentennamenti, Bunny scopre di avere diversi poteri che le
permettono di affrontare gli emissari della malvagia regina, che nel frattempo si è rifugiata nel Regno delle
Tenebre; da qui invia sul pianeta Terra, tramite i suoi legati (vi ricordate Jack, Nevius, Kaspar e Zacar?), terribili
mostri con lo scopo di sottrarre agli esseri umani l'energia vitale con la quale intende risvegliare Metallia, un'altra
regina sua alleata che è caduta in un sonno profondo.
Chiaramente Sailor Moon non può agire da sola, man mano incontrerà le restanti guerriere reincarnate in ragazze
coetanee di Bunny (Sailor Mercury, Sailor Mars, Sailor Jupiter e Sailor Venus). Inoltre capita spesso che durante
una situazione di alto pericolo, una rosa rossa colpisca bruscamente il terreno interrompendo la scena: si tratta
di Milord, un affascinante tizio mascherato con tanto di cappello e mantello neri che apparentemente interviene
per salvare la vita di Sailor Moon, in realtà anche lui è interessato alle schegge del cristallo ritrovate dalle
guerriere di volta in volta; questo misterioso personaggio, che si intuisce chiaramente essere il bel Marzio (uno
studente universitario che prende sempre in giro Bunny per i brutti voti a scuola), ha bisogno del cristallo
d'argento per recuperare la memoria perduta.
Finalmente dopo mille peripezie si arriva allo scontro finale: le cinque guerriere vengono catapultate sulla Luna
per affrontare Periglia, che nel frattempo è riuscita a risvegliare Metallia e a fondersi con lei! Ora il nemico è
all'apice della pericolosità, e come se non bastasse le guerriere vengono uccise una ad una (scene
strazianti...quanto piangere ragazzi!) e Milord è gravemente ferito; Sailor Moon sembra proprio essere rimasta
sola e disperata piange: le lacrime della ragazza uniscono i sette frammenti nel famoso Cristallo d'argento, che fa
tornare alla memoria tutto il passato dei personaggi: Bunny si scopre essere la tanto ricercata principessa
Serenity, e Milord è il principe Endymion, che aveva perso la vita cercando di difenderla da Periglia durante
l'antico scontro nel Palazzo Lunare. Ancora una volta è il Cristallo d'argento a decidere le sorti della battaglia:
Serenity impugna lo scettro lunare su cui è posto il cristallo, e assieme al potere delle anime delle defunte
amiche, sconfigge per sempre le due creature diaboliche, al prezzo della vita. Il suo ultimo desiderio è quello di
far tornare tutto come prima...e Bunny si risveglia nel suo letto.
E' stato tutto un sogno o ci saranno altre avventure? Lo scopriremo più avanti!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': ci sono veramente tante cose da dire su questo fantastico e indimenticabile
cartone animato, cercherò di essere il più esaustiva possibile! Innanzitutto l'anime è il frutto della fantasia della
disegnatrice giapponese Naoko Takeuchi, ed è stato un grande successo a livello mondiale! Ancora una volta qui
in Italia la censura si è fatta sentire, a causa di qualche personaggio ambiguo, soprattutto nella quinta serie (ve
ne parlerò); giusto per farvi un piccolo esempio, Zacar, che nel cartone ci è stato presentato come un
personaggio femminile, amante di Lord Caspar(il consigliere di Beriglia), è in realtà un uomo effemminato. La
città in cui si svolgono gli episodi è Tokio ma viene taciuto ogni riferimento.
I nomi originali dei personaggi sono stati riarrangiati: Usagi (Bunny), Ami (Emi), Rei (Rea), Makoto (Morea), Minako
(Marta), Mamoru (Marzio), Tuxedo kamen (Milord), Queen Beryl (regina Periglia), Lord Kunzite (Lord Caspar),
Jadeite (Jake), Nephirite (Nevius), Zoisite (Caspar).
Poi vorrei farvi tornare alla mente alcune cose, ad esempio nell'ambito scolastico Bunny ha due carissimi
compagni di classe: lo sfigatissimo e occhialuto Ubaldo e la dolce Nina (quest'ultima si innamorerà di un nemico di
Sailor Moon, Nevius, un bel ragazzo dai capelli lunghi castani e gli occhi di ghiaccio. Sarà una storia
tormentatissima che finirà in tragedia: Nevius, gravemente ferito, si dissolve nell'aria mentre Nina lo abbraccia in
un pianto straziante).
Vi rammento anche la bella professoressa di inglese, Arianna, e la mamma terrestre di Bunny, che diventa
isterica ogni volta che la figlia torna a casa da scuola con un pessimo voto.
Altra cosa da sottolineare riguarda Sailor Venus, che è l'unica delle cinque compagne che agiva come guerriera
(assieme al gatto bianco Artemis) già prima del loro ritrovo, sotto il nome di Sailor V, già famosa nella città;
infatti spesso e volentieri capita di vedere Bunny che invece di studiare fa sosta in una sala di videogiochi (dove
lavora il bel biondino Moran, che però non se la fila) e si mette a smanettare col gioco di "Sailor V".
Ulteriore notizia, che sa un po' più di gossip, riguarda Rea: la bella sacerdotessa (lavora nel tempio shintoista col
nonno) non va molto d'accordo con Bunny, soprattutto perchè non sopporta il carattere svampito dell'amica;
nella seconda serie secondo me è ancora più intollerante dopo che l'identità di Milord (e quindi l'antica storia
d'amore tra Endymio e Serenity) è venuta a galla: infatti nei primi episodi è capitato di vederla uscire assieme a
Marzio, anche se lui è sempre sembrato poco interessato alla ragazza. Ma nonostante questo, in fondo in fondo
anche Rea vuole un bene dell'anima a Bunny!
L'ultima cosa che voglio ricordarvi sono i poteri di Sailor Moon di questa serie: il diadema che toglie dalla fronte
per lanciarlo come un freesbey contro il nemico, la penna magica che le permette di trasfrormarsi in qualsiasi
figura femminile, e verso la fine lo scettro lunare. Vi lascio con la frase celebre: "Sono la paladina della legge,
sono la combattente che veste alla marinara, sono SAILOR MOON!!"
...I CINQUE SAMURAI
Qualche amico mi ha giustamente consigliato di recensire questo cartone, che non ha avuto moltissimo successo
(nonostante tanti se lo ricordino, me compresa!) probabilmente per la concorrenza con i ben più famosi "cugini",
i Cavalieri dello zodiaco (di cui parlerò presto) e poi sicuramente per il fatto di essere stato trasmesso su reti
locali (precisamente su Italia 7 nel 1990).
Per raccontarvi la storia occorre fare un rapido flashback: circa un millennio di anni prima, il mondo era
sconvolto dalle guerre di potere e dall'odio che seminava tra gli uomini, tanto che tutte le passioni negative
diedero vita e consistenza a uno spirito malvagio di nome Arago, che si incarnò in un'armatura e iniziò la propria
dittatura nera sugli esseri umani; Ariel, un monaco guardiano del mondo, si ribellò a tutto questo, sfidò Arago e
lo sconfisse uscendone vincitore. Sospettando una possibile rinascita dell'imperatore delle tenebre, il monaco
decise di fondere l'armatura e crearne da questa altre nove, corrispondenti ciascuna alle virtù del coraggio, della
salvezza, della forza vitale, della fedeltà, della giustizia, della lealtà, della pietà, dell'obbedienza e della
serenità. Purtroppo quattro vennero recuerate da quattro spiriti malvagi alleati di Arago che cercheranno di
risvegliarlo per dare inizio alla sua vendetta; le restanti armature vennero quindi consegnate ai cinque samurai,
allievi di Ariel chiamati a sconfiggere per sempre il malvagio spirito e rappresentanti ciascuno gli elementi della
terra: fuoco, acqua, cielo, terra e luce.
Nell'età contemporanea Tokio viene coperta dalle tenebre: come aveva predetto Ariel, Arago è tornato in vita! I
cinque samurai reincarnati in cinque ragazzi della città si ritrovano per infliggere ai demoni la sconfitta
definitiva.
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Vorrei ricordare con voi i cinque samurai: Rio del fuoco (è il ragazzo con i
capelli castani e l'armatura rossa che va sempre in giro con la sua fedele tigre bianca), Sami della luce, Simo
dell'acqua, Kimo del cielo, Shido della terra. Altri personaggi che compaiono durante la storia sono il Prof.
Yagiyu, il cui padre fece studi approfonditi sulle storiche armature, e sua figlia Ambra, una ragazza che è sempre
in compagnia con un bambino, Denny, custode di una specie di medaglione che si rivelerà indispensabile nello
scontro finale. Invece i quattro samurai del male sono Demon della crudeltà, Kratos dell'oscurità, Rasta degli
inganni, e Krama del veleno. Un aspetto molto interessante di questo anime è la rivisitazione in chiave
tradizionale: appaiono torri e palazzi tipici dell'antica cultura giapponese, inoltre armature, samurai, spiriti
malvagi e positivi vengono ripresi da tradizionali leggende.
...CRISTOFORO COLOMBO
Il celebre personaggio storico non ha bisogno di troppe presentazioni, viene riproposto in questo anime durante
la sua giovinezza, quando già sognava di affrontare avventure per il mare, scontrandosi però con l'opposizione
del padre che invece voleva far intraprendere al figlio la strada dell'artigianato per farlo diventare tessitore come
lui. Con tanta determinazione il ragazzo riuscirà a conquistare la fiducia del padre, e salpa su diverse navi fino a
subire un giorno l'aggressione dei pirati che lo fanno naufragare sulle rive del Portogallo; Colombo decide quindi
di andare a Lisbona dove vive il fratello Bartolomeo, per aiutarlo nel lavoro di cartografo e intanto frequentare la
Scuola di Navigazione per definire la sua abilità nel navigare.
Dopo un po' di tempo riesce finalmente a conquistare il posto di primo ufficiale su una nave diretta in
Groenlandia, e proprio in quest'occasione sente parlare di un'antica leggenda che narra l'approdo di una nave
vichinga in una terra molto lontana: la vocazione di voler raggiungere le Indie comincia a farsi chiara nella sua
mente, ma il re del Portogallo non incoraggia questo progetto. Colombo presenta quindi la sua iniziativa al re e
alla regina di Spagna, che dopo aver ascoltato i pareri degli esperti decidono di finanziare il viaggio che porterà
alla scoperta più famosa ricordata nella storia e al ricordo indelebile del personaggio di Cristoforo Colombo,
"l'uomo del nuovo mondo".
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Questo anime è stato trasmesso nel lontano 1992, in occasione del 500°
anniversario della scoperta dell'America, ed è nato dalla collaborazione italo-giapponese (questo è un evento
rarissimo!) di "Mondo TV" e "Nippon Animation" che appunto l'hanno prodotto.
...E' UN PO' MAGIA PER TERRY E MAGGIE
Terry & Maggie sono due sorelle che, oltre a essere gemelle, sono dotate di poteri paranormali ESP: unendo i
rispettivi mignoli possono teletrasportarsi (quello che farei io quando rischio di perdere il treno a Milano!) e in
più possono leggere nel pensiero (quest'altro potere lo userei volentieri per scoprire cosa c'è nella capoccia delle
persone!). La fonte magica che permette loro di fare tutto questo sembrano essere due misteriosi fiori (uno giallo
e uno rosa) che le due ragazze indossano come braccialetti, e che più avanti si scoprirà provenire dal pianeta
Diamante, dove vivono altre due sorelle gemelle, Emma e Marie; quest'ultima è l'erede al trono cresciuta
da Mister X, un uomo senza scrupoli che alimenta la diffidenza tra le due principesse.
Prima di arrivare a questo punto la storia si sviluppa in un misto di paradossi, sentimentalismi e divertimento che
rendono il cartone animato molto piacevole e leggero da seguire. Una cosa che non ho ancora ricordato è che le
protagoniste sono molto diverse tra loro, sia d'aspetto che di carattere: Maggie ha i capelli lunghi, veste sempre
abiti eleganti di pizzo, è molto femminile, studiosa e anche un po' smorfiosetta, ed è fidanzata con Karver, un
ragazzo pacato e maturo che studia a Londra ma col quale Maggie mantiene un solido rapporto epistolare; Terry
dal canto suo ha i capelli corti, è piena di vitalità, simpatica e spigliata, non è propriamente un maschiaccio però
eccelle in qualsiasi sport, proprio come il suo fidanzato Nelson, anche lui di buon carattere, spontaneo e
socievole.
I due ragazzi sono gli unici a conoscere i poteri delle gemelle, senza contare la continua minaccia di essere
scoperte dal Professor Kaspar, l'esaurito professore di chimica della scuola, ossessionato dal desiderio di assistere
ai poteri paranormali e farne oggetto dei suoi studi.
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': il manga a cui l'anime fa riferimento si intitola "Miracle girls" ed è stato creato
dalla mangaka Nami Akimoto. Anche in questo caso, come in molti altri, l'adattamento italiano ha cambiato
completamente i nomi originali: Mikage (Maggie), Tomomy (Terry), Yuya (Nelson), Hideaki (Karver), Shinikiro
(Prof. Kaspar). Detto tra noi...Ma da dove li tirano fuori certi nomi?!
...TAZMANIA
Taz, l'insaziabile diavoletto della Tasmania (durante la sigla potete notare che si mangia in un boccone un
intero FRIGORIFERO! roba da Guinness dei primati!), fa parte della combriccola dei simpatici personaggi creati
dalla Warner Bros (i "Looney Tunes"); tra i più celebri vi ricordo Bugs Bunny, Titti e il gatto Silvestro, Willy il
coyote e tanti tanti altri. Eccezionali! E' giusto rammentarli perchè anche loro hanno contribuito a farci sorridere
da bambini! Ma torniamo alla serie animata in questione, composta da ben 65 episodi che riguardano la
movimentata vita di Taz, della sua famiglia e dei suoi amici e nemici: infatti lo vediamo nell'ambiente familiare
della sua "casa" (si tratta se non sbaglio di una specie di grotta ben arredata all'interno!) o a zonzo per la foresta
incontrando i più strambi personaggi, oppure durante il "lavoro" in un hotel come camerieri/facchino. Vediamo se
rispolverando qualche nome vi torna alla mente qualche ricordo:
HUGH e JEAN: rispettivamente padre e madre di Taz; sono due tipi molto pacifici e bonaccioni! Non si capisce
proprio da chi potrebbe aver ripreso quello sclerato del figlio...
MOLLY: sorella minore di Taz, è una diavoletta adolescente che non sopporta il carattere "vivace" e distruttivo
del fratello, con cui litiga sempre dandogli dell'immaturo.
Mr.THICKLEY: è un eccentrico canguro che lavora come guida turistica nell'hotel di Bob.
BUDDY BOAR: il cinghiale rosa amico di Taz che sta sempre al cellulare come se fosse un divo di Hollywood...cosa
che spera di diventare per davvero!
WENDEL: un coyote amico di Taz.
DIDGERI DINGO: è un collezionista di tappi che litiga spesso e volentieri con Taz.
FRANCIS: sfortunato ragazzino appartenente a una tribù della foresta, il giovane Francis deve uccidere un diavolo
orsino per diventare un vero uono e succedere al padre come capo-tribù; purtroppo per lui si imbatte sempre in
Taz, e oltretutto non è nemmeno molto abile nel maneggiare arco e frecce.
BOB BUSHWACKER: è forse l'unico essere umano della serie, pancione con gli occhiali e la barba rossa, è il
proprietario dell'hotel in cui lavora Taz; pensa solo agli affari, è egoista e materialista, tuttavia è molto succube
della madre, che tratta sempre male il figlio ed è invece cordiale con tutti gli altri dipendenti dell'albergo!
BULL GATOR: il bracconiere che cerca invano di catturare Taz per il suo zoo.AXL: l'aiutante bracconiere
pasticcione di Bull Gator.
CONSTANCE: è una koala che lavora come donna delle pulizie nell'hotel, è innamorata di Taz, il quale però non
ricambia...probabilmente per colpa dei chiletti di troppo!
TIMOTHY & DANIEL: sono due paperi inventori combinaguai! si possono distinguere perchè uno ha gli occhiali e
l'altro è senza.
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': per tutti quelli che si fossero chiesti che razza di animale fosse Taz: il Diavolo
della Tasmania esiste ed è un marsupiale carnivoro simbolo dell'Australia; nonostante il nome e l'aspetto, si tratta
di un animale timido e inoffensivo; purtroppo ultimamente è vittima di un contagioso cancro facciale che
ha causato la morte di tre quarti della sua specie!
Tornando invece al cartone animato, una caretteristica peculiare di Taz, oltre a mangiare smisuratamente
qualsiasi cosa e in qualsiasi momento, è quella di spostarsi girando su se stesso talmente veloce da diventare un
mini tornado che distrugge qualsiasi cosa incontri! Inoltre quando parla a volte fa smorfie e sputa fino a rendersi
incomprensibile! Il suo bravissimo doppiatore è Pietro Ubaldi.
...AUTOMODELLI 4WD (DASH!)
L'altra sera ero al telefono con un mio carissimo amico, e parlando di cartoni animati da riscoprire mi sono
ricordata di quest'altra chicca che voglio riproporvi, che andava in onda su emittenti locali! Ma sono certa che io
e il mio amico Guido non eravamo gli unici a guardarlo. Innanzitutto le mini 4wd sono automodelli fighissimi in
scala 1/32 e sono le vere protagoniste di questa storia; un gruppo di ragazzi aventi in comune questa grande
passione, formano un valido team facendosi chiamare "Nobili guerrieri" sfidando sulle più svariate piste altri
giocatori. Lo scopo dei ragazzi è quello di superare le fasi regionali e arrivare a competere alla gara finale,
ovvero il Rally infernale; Quest'ultima parte del cartone, in cui Alan, il leader del gruppo, arriva a competere
l'ultima sfida per onorare la morte del padre, non è stata trasmessa. Ho letto che alla fine si scopre che il Rally
infernale è stato organizzato da alcuni malviventi che, approfittando dell'abilità dei racers più bravi, vogliono
scoprire dove si nasconde un tesoro nazista; Alan con l'aiuto dei suoi amici, riuscirà a sventare questi loschi piani
e a vincere la corsa diventando il campione incontrastato di mini.
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': già che ci sono vorrei rispolverare i nomi e le caratteristiche dei Nobili
guerrieri:
ALAN (Yonkuro Hinomaru): è il ragazzo con la tuta gialla, gli occhi chiari e i capelli neri con la piuma in testa; la
sua mini 4wd è la numero 1 (Dash-1 Emperor) ed è la più efficiente su qualsiasi pista. Il suo stile è spericolato e
audace. Suo padre, morto durante il Rally finale, gli ha trasmesso la passione per questo tipo di automodelli e il
suo sogno è quello di diventare il miglior pilota da corsa.
CICCIO SPRINT (Tankuro): il nome che noi italiani gli abbiamo affibiato dice tutto sulla conformezza fisica di
questo personaggio; la sua mini 4wd è la numero 2 (Dash-2 Burning sun), l'Astro di fuoco e la sua arma vincente è
la potenza, più che la velocità (piuttosto scarsa a dire il vero). Ciccio è un ragazzo inizialmente un po' burbero
ma dal cuore d'oro!
DAVIDE (Shinkuro): è il belloccio del gruppo; la sua mini 4wd è la Regina delle corse (Dash-3 Shooting star) e non
avrebbe nulla da invidiare alla mini di Alan in quanto a potenza e velocità ed efficenza; l'unica pecca è la
superbia del suo pilota.
TED (Pankuro): è un ragazzo molto timido che al momento delle gare si "trasforma" (nel vero senso della parola)
diventando uno spavaldo metallaro truccato e con i capelli colorati. La sua mini 4wd è la Palla di cannone (Dash-4
Cannonball), è instabile e discontinua ma è la più veloce di tutti!
STELLA (Sumeragi Rinko): come è (purtroppo) noto la figura femminile deve rassegnarsi ad assumere il ruolo più
"debole" del resto del gruppo composto da uomini; la sua mini 4wd è la Bellerina (Dash-5 Dancing doll) e non ha
particolari doti se non la versatilità in qualsiasi pista. Stella è una bella ragazza gentile e sempre disponibile. Suo
fratello, Francesco, è il costruttore delle macchinine dei cinque Nobili guerrieri e tempo prima aveva
collaborato alle gare di rally con il padre di Alan.
...PICCOLI PROBLEMI DI CUORE
Voglio rivolgermi in particolare alle donzelle che leggeranno questo post: c'è per caso qualcuna di voi che non era
innamorata di Yuri?! Non ci credo, TUTTE sognavamo di incontrare un ragazzo come lui, diciamocelo...Alto,
biondo, occhio castano ammaliatore, bello, intelligente e anche un po'...stronzo, come piace a noi! Ok la smetto
di fare il monologo su questo personaggio, anche perchè ce ne sono molti altri di cui parlare; ripassiamo
velocemente la trama di questo meraviglioso cartone animato giapponese: Miki Koishikawa, la protagonista, è una
liceale dai capelli rossicci simpatica e carina che un bel giorno torna a casa e scopre così, come se nulla fosse,
che i suoi genitori hanno deciso di separarsi dopo aver conosciuto un'altra coppia che era in vacanza con loro ed
essersi innamorati rispettivamente dell'altro marito e dell'altra moglie...Un vero e proprio scambio di coppia!
Come se non bastasse, hanno intenzione di convivere tutti insieme e appassionatamente sotto lo stesso tetto!
Compreso il figlio dell'altra ex coppia! (sto parlando di Yuri Matsura...quanto ho invidiato questa ragazza!) Dopo
aver giustamente espresso la sua perplessità, Miki dovrà "rassegnarsi" e accettare questa nuova situazione; il
primo approccio con il suo "fratello acquisito" non è dei più simpatici, Yuri in effetti ha un modo di fare piuttosto
introverso, arrogante e sicuro di sè; in più essendosi trasferito in casa Koishikawa, si trova a frequentare
lo stesso liceo di Miki.
Da questo momento la ragazza si troverà al centro di un triangolo amoroso da cui non ne uscirà facilmente: Yuri
comincia a dare segni di interesse (vi ricordo l'episodio in cui il biondino ruba un bacio sulla bocca a Miki
nell'infermeria della scuola) ma Ginta, l'ex ragazzo di Miki (un altro bel fustacchione...tutti lei ce li aveva!) è
deciso nel riconquistare il cuore di lei dopo un fraintendimento accaduto ai tempi delle medie (anche lui le ruba
un bacio, in modo un po' più "passionale" se non ricordo male...). Proprio nel momento in cui Miki capisce di
essere attratta da Yuri, ecco che ricompare la rompiballe di turno, la ex di Yuri: Arimi. Quest'altra ragazza dai
capelli corti e azzurri è sfacciatamente pronta a riprendersi il suo bello, e addirittura si metterà d'accordo con
Ginta per cercare di suscitare le gelosie delle due rispettive prede. Questo piano fallirà nel momento in cui
proprio Arimi e Ginta finiranno per innamorarsi l'uno della'altra...Ma le tentazioni per la coppia a cui stiamo
facendo il tifo da ormai svariate puntate non sono finite qui: sulla scena compiono Kei, un ragazzo che lavora in
gelateria con Miki e che la corteggia a tutto spiano, e Suzu, una studentessa più giovane a cui Yuri imprtisce
ripetizioni e che è convinta di essere la ragazza giusta per lui. Questa volta abbiamo sfiorato la crisi! A fare da
contorno a tutte queste vicende ci sono altre figure minori come la migliore amica della protagnista, Meiko, che
intreccia un delicato rapporto sentimentale con il il Professor Namura, e Satoshi, amcio di Yuri e innamorato di
Meiko.
Inoltre, voi pensavate di aver visto il finale di questo cartone...e invece...vi mancano ben altre 13 puntate! Mai
andate in onda! Ebbene sì, "Piccoli problemi di cuore" detiene il record come cartone animato più censurato qui
in Italia; perchè? principalmente a causa della manzanza di budget per il doppiaggio e l'adattamento (ma è
possibile?). Comunque vi dico io cos'è successo: dopo un periodo turbolento in cui Yuri tra l'altro si trovava in
America lontano da Miki, a un certo punto salta fuori il terribile sospetto che i due ragazzi possano essere fratelli
di sangue; per fortuna si tratta di un grosso fraintendimento con i genitori e la storia si conclude lietamente con
il matrimonio di Meiko con il suo professore e l'intuizione che in futuro si sposeranno anche Miki e Yuri!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Prima del cartone animato nasce il manga di Wataru Yoshizumi, dal titolo
"Marmalade boy", che fa riferimento al fatto che Miki paragona Yuri alla marmellata di arance, dall'aspetto dolce
ma con un retrogusto amaro. I capitoli in cui Yuri si trova in America non esistono nel fumetto, e sono stati creati
apposta per allungare la durata del cartone e farlo terminare in contemporanea col fumetto, per fare in modo
che il primo non svelasse in anticipo la conclusione.
...MARY E IL GIARDINO DEI MISTERI
Questo cartone animato giapponese prende spunto dal romanzo "Secret garden" di Frances Hodgson Burnett,
datato 1909! Da noi viene trasmesso per la prima volta nel 1991, cerchiamo di ricordare brevemente la storia:
La piccola Mary Lennox (non è parente della cantante degli Eurythmics...) rimane orfana dopo la morte per tifo
dei genitori, e così dall'India è costretta a trasferirsi in Inghilterra nel castello dell'ombroso e quasi sempre
assente zio Arcibald Craven. La bambina si dimostra fin dall'inizio insofferente nei confronti della nuova
situazione in cui si trova, e il suo carattere capriccioso e viziato si scontra inevitabilmente con la governante, la
severissima signora Medlock; tuttavia nel castello non è del tutto sola, presto fa amicizia con la giovane Martha,
una dolce cameriera sempre disponibile e di buon carattere, e con il fratello Dick, un simpatico ragazzino capace
di comunicare con gli animali della brughiera. A fare da sfondo a queste nuove relazioni interpersonali c'è
un'atmosfera di mistero che spinge la nostra protagonista a ricercare un qualcosa che viene tenuto nascosto da
tutti e che riaffiora di tanto in tanto dalle fugaci informazioni del giardiniere e della cartomante Camilla; è il caso
di soffermarsi un secondo su quest'ultimo personaggio, che secondo me rappresenta un po' uno dei punti
svelatori della storia: dieci anni prima dell'arrivo di Mary, Camilla era la giovane damigella di compagnia di Lilias
Craven, la moglie dello zio Arcibald; un brutto giorno Lilias muore in seguito a un misterioso incidente avvenuto
nel giardino personale dei coniugi, e Camilla viene ingiustamente additata da tutti come colpevole del fatto e
isolata a vivere nella brughiera come una strega lontana dal resto del mondo e aspettando il ritorno del
fidanzato, anch'esso esiliato come lei. La prima clamorosa scoperta di Mary è proprio l'esistenza
della chiave d'accesso a questo giardino segreto, ma si trova di fronte una natura morta e inselvatichita; decide
quindi di farlo tornare in vita sistemandolo e piantando nuovi fiori, con l'aiuto dell'ormai inseparabile compagno
d'avventura Dick.
Ma c'è un altro enigma inquietante da risolvere: a chi appartengono i pianti e i lamenti che riecheggiano da una
stanza del castello? Scopriremo insieme a Mary che si tratta di Colin, il figlio dello zio, un bambino cagionevole di
salute e costretto a rimanere a letto a causa di una grave malattia che non gli permette di camminare.
Inizialmente debole e isterico (e a buon ragione, oltre ad essere molto malato è trascurato dal padre e per questo
motivo è convinto di essere la causa della morte della madre avvenuta dopo la sua nascita prematura), col tempo
subirà un cambiamento in positivo grazie alla compagnia di Mary e Dick; i due amici nel frattempo sono riusciti a
trasformare il giardino segreto in un magnifico rifugio vegetale, e decidono di mostrarlo anche a Colin: qui
avviene un vero e proprio miracolo, il debole ragazzino riesce ad alzarsi dalla sedia a rotelle e a camminare!
Come reagirà lo zio Arcibald di fronte a tutte queste intime verità svelate? Tornerà la pace familiare nella
travagliata famiglia Craven? Io penso proprio di sì!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Questa volta sono io a chiedere a voi (cari lettori!!) di chiarirmi un dubbio: mi
ricordo che Camilla aveva un fermaglio a forma di farfalla, identico a quello che possedeva la mamma di
Mary...Che legame c'è tra queste due figure femminili? Se per caso qualcuno sa...parli!!
Poi volevo informarvi che dal romanzo non hanno tratto solo questo cartone, ma ben tre opere cinematografiche!
Vi consiglio caldamente di vedere il più recente che hanno fatto, del 1993 (la regista è polacca e si chiama
Agniezka Holland). Io ho avuto la fortuna di vederlo in televisione qualche hanno fa, ed è veramente bello e
commovente! Inoltre nel film è molto più profondo il reciproco sentimento di affetto che si instaura tra Mary e
Dick! Se vi capita l'occasione insomma, non fatevelo sfuggire!
...SCUOLA DI POLIZIA
E chi se la dimentica la mitica "scuola di polizia-scuola di ilarità" ?? In questo cartone animato c'erano di quei
personaggi spassosissimi, facevano morire dal ridere! Prima di passarli in rassegna uno a uno, vi ricordo che la
serie animata è stata prodotta dalla Warner Bros in collaborazione con Ruby-Spears Production e prende spunto
dall'omonimo film (composto da più serie) i cui attori vengono riproposti in versione caricaturale nel cartone! Il
contesto principale delle storie rimane sempre l'accademia di polizia, e i protagonisti sono bizzarri cadetti che
combinano un guaio dopo l'altro trovandosi spesso in situazioni tra il ridicolo e imbarazzante, ma alla fine
riescono sempre a catturare i criminali della città! Non so voi, ma io da piccolina mi facevo grasse risate...
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': vista la particolarità di ogni personaggio mi sembra giusto ricordarli tutti:
CAREY MOHONEY: è il poliziotto con i capelli mossi castani, è un po' sbadato ma in gamba, spesso viene ripreso
dal capitano che gli urla: "Mohoooooneeeey!!". Rispetto al resto del gruppo diciamo che forse è il più
normale...agisce in coppia con Jones.
LARVELL JONES: il poliziotto di colore in pattuglia con Mohoney. Ha la capacità di saper ricreare oralmente
qualsiasi suono, ad esempio elicotteri o sirene...Questo sarà spesso d'aiuto per confondere i nemici.
SWEETCHUCK: bassino con gli occhiali e l'espressione di chi ha paura di qualsiasi cosa! E' in pattuglia con Zed.
(Che accoppiata ragazzi, ora vi ricordo chi è quest'ultimo...oh my god!)
ZED: questo è palesemente il poliziotto più assurdo di tutti, è quello con i capelli rossi spettinati; la
sua faccia rivela che non è molto a posto con la testa, e anche il tono di voce! Si ritrova sempre nei pasticci
trascinando con sè il povero e indifeso Sweetchuck!
MOSES HIGHTOWER: il nome dice già tutto, ma più che una torre lo paragonerei a un grosso armadio! Ha una
forza assurda e riesce a piegare qualsiasi cosa, anche oggetti di metallo! è in coppia con Hooks.
LAVERNE HOOKS: è la poliziotta di colore di bassa statura e con la vocetta stridula. Meglio non farla arrabbiare,
potrebbe lanciare degli urli molto fastidiosi!
THOMAS 'HOUSE' CONKLIN: è il poliziotto grassoccio in pattuglia con Zed e Sweetchuck; ci mancava lui per
formare questo fantastico trio!! ha sempre fame e non è per nulla coraggioso!
EUGENE TACKLEBERRY: ha sempre su il casco e gli occhiali da moto; è forzuto e muscoloso e va in giro, oltre che
con le pistole, col suo inseparabile bazooca! Ogni occasione è buona per sparare. Ha un debole per la sua collega
Callahan.
DEBBIE CALLAHAN: affascinante poliziotta bionda con i capelli raccolti e gli occhiali a specchio (capita che i
malviventi si innamorino di lei); molto seria e irreprensibile nel suo lavoro, a vederla non si direbbe ma ha una
forza davvero incredibile! E tira certe sberle...!
Cap. THADDEUS HARRIS: sempre di pessimo umore, il capitano non ha la minima fiducia nei cadetti e spesso li
accusa di essere dei buoni a nulla, anche per screditare il commissario Lassard e cercare di ottere il comando
della scuola.
Ten. PROCTOR: è il leccapiedi di Harris, ma manda sempre all'aria i piani del capitano! E' talmente tonto che ogni
occasione è buona per scivolare o cadere nelle trappole dei malviventi.
Com. LASSARD: è il buon vecchio commissario, non si separa mai dal suo pesciolino rosso (mah, non chiedemi
perchè!!). Ha un carattere molto tranquillo e svanito, se acciuffa dei criminali è quasi sempre per sbaglio!
PROFESSORE: è lo scienziato dal camicione bianco e i capelli grigi che inventa le armi più strambe ma utili per i
cadetti.
...SANDY DAI MILLE COLORI
Torniamo un secondo negli anni '80 per ricordare quei bellissimi cartoni animati in cui piccole ragazzine
ricevevano da graziosi folletti il potere di trasformarsi in bellissime ventenni: Creamy, Evelyn, Magica Emy vi
dicono qualcosa? Benissimo, negli anni '90 (più precisamente fine anni ottanta) nasce la loro piccola cuginetta,
l'ultima creazione dello Studio Pierrot: Sandy! Questa volta però i poteri sono ben diversi, i folletti di turno
(Pico e Paco) regalano alla protagonista una bacchetta magica a forma di tulipano e un ciondolo che le
permettono di dare vita ai propri disegni! (ah se ce l'avessi io questo potere...) Infatti Sandy, oltre a essere
un'amante dei fiori (mamma e papà sono due fiorai) ha il dono di saper disegnare benissimo!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Rispetto alle precedenti eroine degli anni '80, il cartone di "Sandy dai mille
colori" si presenta a mio avviso più leggero e meno malizioso, soprattutto per l'assenza di trasformazioni del
corpo; forse questo lo rende fin troppo innocuo, molto più adatto ai bambini, ma pur sempre molto piacevole da
guardare! Ma invece vediamo un po' quali sono i nomi originali giapponesi di questa serie: Yumi Hanazono
(Sandy), Kenta (Ciccio), Kyoeshi (Roby), Fukurokoji (Trudy), Kashimaru e Kakimaru (Pico e Paco).
...SIAMO QUELLI DI BEVERLY HILLS
Prima del telefilm "The O.C.", ancora prima del più celebre "Beverly Hills 90210", viene trasmesso in Italia nel
1988 (e in seguito in pieni anni 90) questo frizzante e coloratissimo cartone animato che ci mostra il beato
fancazzismo dei fighetti della zona più ricca e famosa di Los Angeles; come passano il tempo i personaggi di
questa serie? sicuramente non zappano la terra, altrimenti non ci avrebbero fatto un cartone animato! I 65
episodi sono caratterizzati da pettegolezzi, intrighi amorosi, feste in piscina, belle macchine, shopping e tanto
divertimento!
Le ragazze sono praticamente bellissime Barbie che si differenziano tra loro dal colore dei capelli e dai vestiti, e
lo stesso si può dire per i rispettivi ragazzi-Ken! Potrei sembrarvi sarcastica ma non fraintendete, da piccola mi
piaceva molto questo cartone animato!...ma se penso che in fin dei conti non si discosta molto dalla realtà (e mi
vengono in mente Paris Hilton & co.) mi viene la pelle d'oca!
Non voglio dilungarmi oltre e passo subito a elencarvi nomi e caratteristiche dei protagonisti:
LAURA: bella, bionda, con un fisico invidiabile (come tutte del resto!). Ha un buon carattere ed è fidanzata con il
bellissimo Roy. Gira per le strade con una Ferrari rosa.
ROY: fidanzato con Laura, ama il surf. Non è un ragazzo troppo sveglio però!
BIANCA: bellissima ma odiosa ragazza snob; ha i capelli neri e gli occhi chiari, è altezzosa, modaiola, e
possiede una limousine rosa (l'autista, Guglielmo, è innamorato di lei che ovviamente non lo calcola). Il suo
obiettivo, oltre a raggiungere la notorietà, è quello di rubare Roy a Laura. Ah, dimenticavo! ha un cagnolino rosa.
PIERRE: altro belloccio del gruppo, anche lui vuole rovinare la storia d'amore di Laura e Roy.
RADLEY: surfista amico di tutti.
GIG e JETT: sono due rockettari.
NIKKI: sogna di diventare attrice.
CHESTER: il cervellone (nerd probabilmente) del gruppo.
CHANELLE: la ragazza di colore.
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': la serie animata è stata creata negli Stati Uniti dallo Studio DIC Animation City,
ed uscì nel 1987 con il titolo originale "Beverly Hills teens". In Francia invece, è conosciuto come "Le club BCBG"
il cui acronimo sta per "Bon chic, bon genre", ovvero buon stile e buona classe...
La sigla non potete assolutamente perderla!
...CONTE DACULA
Alla prima occhiata vi sembrerà che io abbia fatto un errore grammaticale dimenticando una "R", e invece il titolo
è proprio questo; il gioco di parole non rende nella traduzione italiana, che invece è evidente nel titolo originale
della serie: "Count Duckula". Per chi non lo sapesse il termine "duck" significa papero, che guardacaso è il
protagonista di questo bel cartone degli anni '90. Si tratta infatti di una parodia del terrificante Conte Dracula,
che in questo caso assume le sembianze di un innocentissimo paperotto verde che vorrebbe essere amico di tutti
e diventare famoso! ma non può, a causa della sua ben nota fama.
All'inizio dell'episodio il narratore ci spiega che non esiste una dinastia di vampiri, il Conte Dacula è sempre lo
stesso papero che muore e resuscita in seguito a un rituale, praticato dai servi del castello quando il sole si trova
in trigono con Urano. Evidentemente qualcosa è andato storto: la governante del castello (una gigantesca gallina
vestita da Tata e il cervello...da gallina appunto) sbaglia uno degli ingredienti fondamentali del rituale, e al posto
del sangue fresco utilizza del succo di pomodoro! il risultato è un Conte Dacula vegetariano (si nutre di cavoli) e
innocuo, tanto che ha paura lui stesso a vivere nel lugubre castello.
Nonostante il maggiordomo Igor (un inquietante avvoltoio) cerchi invano di risvegliare l'antica crudeltà del conte
incitandolo a nutrirsi di sangue e spaventare gli abitanti dei villaggi vicini, il simpatico papero preferisce viaggiare
per il mondo grazie alla sua "bara magica" che gli permette di teletrasportarsi (insieme a tutto il castello) in posti
soleggiati e piacevoli (sempre a causa del rituale malconcluso, non ha problemi a godersi la luce del sole).
Chiaramente non manca l'antagonista, l'oca psicopatica Von Crapotten, un cacciatore di vampiri dall'accento
tedesco che non riesce mai a catturare il conte.
Tutto questo è il denominatore comune dei 65 episodi trasmessi, e posso dire che da bambina mi hanno divertito
molto!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': la serie animata è stata realizzata in Gran Bretagna dalla casa di produzione
Cosgrove Hall. Inoltre esistono un paio di serie a fumetti sotto il nome di Dacula.
...IL MISTERO DELLA PIETRA AZZURRA
Ragazzi questa sessione d'esami è veramente dura, e il caldo non aiuta il mio cervello a partorire tutte le
recensioni che vorrei proporvi; mi scuso ancora per avervi temporaneamente "abbandonato" ma come vedete
sono ancora qui, per parlarvi di un altro cartone animato che ha segnato la nostra generazione!
Anche voi lo guardavate con piacere (soprattutto per la bellezza dei personaggi e, in particolare, della
protagonista) senza avere la minima idea della trama? Tranquilli, è normale! Vi rispolvero io la memoria...
1889, Esposizione Universale di Parigi: Nadia, una bellissima acrobata del circo di quattordici anni,
incontra Jean, un simpatico ragazzo con gli occhiali che di mestiere fa l'inventore e che ha appena ultimato la
realizzazione di un aeroplano. La scena viene interrotta dalla comparsa di tre ladri, un'avvenente donna dai
capelli rossi accompagnata da due scagnozzi (Rebecca, Hanson e Sansone) che hanno intenzione di rubare
la pietra azzurra che la ragazza porta al collo: i due riescono a fuggire grazie all'aeroplano costruito dal
giovane, naufragando però a causa di un guasto, nell'Oceano Atlantico; vengono tratti in salvo da una nave da
guerra che li informa della presenza di un terribile "mostro marino" a cui stanno dando la caccia. Parli del diavolo
e spuntano le corna: la nave viene attaccata improvvisamente dal suddetto mostro, e i nostri protagonisti si
ritrovano sbalzati in mare.
Questa volta vengono raccolti da un sottomarino, il Nautilus, il cui equipaggio è comandato dal Capitano Nemo, a
sua volta possessore di una pietra azzurra. Ora fate attenzione e non perdete il filo: si scopre che il misterioso
mostro marino di cui tutti parlano è proprio il Nautilus su cui i ragazzi si trovano a bordo, ma che il
responsabile dell'affondamento delle navi non è il Nautilus, bensì l'organizzazione segreta di Neo-Atlantide, al
comando dei sottomarini Garfish che causano gli affondamenti delle navi di tutto il mondo! La faccenda inzia a
complicarsi, e i nostri due eroini decidono di ripartire con l'aereo di Jean, che nuovamente naufraga su un'isola
dopo aver ricevuto un colpo sparato da terra (e che sfiga questo aereo).
Qui incontrano la dolce Marie, una bambina rimasta orfana a causa della malvagità dei neo-atlantidei: ci troviamo
infatti sull'isola base della misteriosa organizzazione da cui partono i Garfish, governata da un uomo spregevole
di nome Arco, che sembra conoscere bene Nadia e vuole impossessarsi a tutti i costi della sua pietra. Perchè tutti
vogliono questa pietra azzurra? ve lo spiego subito: lo scopo di Neo-Atlantide è quello di creare una crisi
commerciale marittima internazionale e conquistare il mondo grazie anche alle tecnologie che in segreto
vengono sviluppate e potenziate: tra queste vi è il progetto della "Torre di Babele", un'arma potentissima e
decisiva, a cui manca una componente fondamentale per la sua totale efficacia distruttiva: la mitica pietra
azzurra! Morale della storia, i tre (o meglio i 6, perchè sull'isola nel frattempo sono malcapitati gli inutilissimi
Rebecca Hanson e Sansone...) vengono tratti in salvo nuovamente dal Nautilus, e la Torre di Babele esplode senza
la sua pietra, riducendo in rovine l'intera isola. Non è finita qui, inizia un lunghissimo viaggio sul Nautilus, ricco di
avventure ed episodi stravolgenti, (sempre fuggendo dal sopravvissuto Arco che continua a volere a tutti i costi la
pietra)...fino ad arrivare a svelare tutta la verità: Nadia scopre le sue origini, scopre di trovarsi in realtà
coinvolta sul fronte opposto dei nemici, addirittura al di sopra di questi; difatti la ragazza è la principessa di Neo-
Atlantide, colei che possiede la pericolosissima pietra azzurra destinata a distruggere l'umanità! Nadia si troverà
di fronte a un bivio vitale...quale sarà la sua scelta?
Non facciamoci prendere dal panico, il lieto fine è vicino e se volete sapere che fine fanno i personaggi,
continuate a leggere!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Il capitano Nemo, che si scopre essere il padre di Nadia, salverà la figlia e i suoi
amici dal suo eterno nemico Arco. Alla fine dell'ultimo episodio Marie, ormai adulta nel 1902, ci racconta di
essersi sposata con Sansone, e che l'anno seguente diventerà madre; Nadia e Jean si sono sposati e hanno avuto
un bambino; Hanson ha fondato una società automobilistica diventando ricchissimo, ma non si è sposato, così
come Rebecca che continua a cercare il vero amore...
Il titolo originale dell'anime è "Fushigi no umi no Nadia" ed è stato prodotto dallo studio Gainax, gli stessi di "Neon
genesis evangelion", un altro cartone animato di cui parlerò più avanti!
...I CAVALIERI DELLO ZODIACO
Ragazzi...che storia! Sto per parlarvi dell'ennesimo capolavoro dell'animazione made in Japan; io da piccola lo
guardavo su Junior Tv, canale Antenna 3 (come ben sapete, le reti locali sono state preziosissime fonti di chicche
animate che non tutti conoscono, e che sono riuscite a salvarsi dalla censura di Mediaset).
La serie animata in questione vanta ben 114 episodi, suddivisi in grossi capitoli: la SERIE CLASSICA, che
comprende gli episodi della Battaglia galattica, dei cavalieri d'argento, e dei cavalieri d'oro, la SERIE DI ASGARD, e
la SERIE DI NETTUNO; ma non è finita qui, nel 2002, per la gioia dei più appassionati, è uscito l'ultimissimo
capitolo della saga: la SERIE DI HADES!
Cercherò di riassumere nel modo più conciso e meno dispersivo possibile le vicende pricipali delle serie che vi ho
appena elencato; se volete aggiungere qualsiasi informazione in più che ho trascurato ma che ritenete
importante sapete che potete tranquillamente farlo!
Dopo varie vicende (tra cui l'intervento di Phoenix (Ikki) posseduto da uno spirito maligno, e gli episodi
dei cavalieri d'argento), il gruppo dei cinque cavalieri di
bronzo (ovvero Pegasus (Seya), Sirio (Shiryuu), Crystal (Hyooga), Phoenix (Ikki) e Andromeda (Shun) ) parte per la
Grecia con meta il Santuario, preceduto dalle scalinate delle dodici case, presiedute dai Cavalieri d'oro contro cui
i ragazzi devono battersi.
Un imprevisto però coglie di sorpresa i cavalieri: una freccia traditrice trafigge Lady Isabel, che potrà salvarsi solo
se Ares verrà sconfitto entro dodici ore. Inizia quindi una corsa contro il tempo affrontando i dodici cavalieri
d'oro e sconfiggendoli grazie all'acquisizione del settimo senso. Pegasus ha la meglio sul malefico Ares, scoprendo
che in realtà si tratta di Gemini, il cavaliere ribelle di Atena del segno dei Gemelli. [Qui mi soffermo un secondo
esprimendo un mio parere personale; per ragioni di lunghezza sto saltando molti dettagli, ma non posso fare a
meno di dirvi che secondo me, gli episodi dei cavalieri d'oro sono indubbiamente i migliori! La tensione è al
massimo, e l'atmosfera misteriosa e avvincente!]
Ma una nuova minaccia giunge dalle terre fredde del nord di Asgard: il mondo è in pericolo, perchè Hilda, la
sacerdotessa di Odino, smette di pregare e il rischio che i ghiacciai si sciolgano è imminente. Atena quindi si
trasferisce ad Asgard sostinuendo solo temporaneamente Hilda nella preghiera, poichè non è abituata alle basse
temperature dei ghiacci. I suoi fedeli cavalieri nel frattempo devono trovare il modo di eliminare l'anello
malefico che Hilda porta al dito (l'anello del Nibelungo), e per questo devono recuperare i sette zaffiri custoditi
in ognuno dei God Warriors, riunendo i quali si potranno evocare la spada e l'armatura di Odino. Tutto sembra
andare per il meglio: la sacerdotessa si libera dall'incantesimo, ma si scopre anche l'identità di colui che le aveva
donato l'anello oscuro: Nettuno il dio dei mari.
Dunque inizia una nuova faticosa avventura, infatti Nettuno rapisce Lady Isabel portandola con sè in fondo al
mare e rinchiudendola in una delle otto colonne che reggono le acque al di sopra del suo tempio. A questo punto
i nostri eroi dovranno combattere contro i sette guerrieri di Nettuno, i Marine Generals, che sono alla guardia
delle colonne. In loro aiuto sopraggiunge Tisifone (Ophiucus Shaina, sacerdotessa e cavaliere d'argento) con
l'armatura della Bilancia, che sarà una preziosa arma contro i nemici in grado di distruggere le colonne.
L'ultima sfida dei cavalieri dello zodiaco sarà la battaglia negli in inferi del dio Ade...
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': quante cose da dire! Anzitutto l'origine del cartone animato: il manga dal titolo
"Saint Seya" disegnato da Masami Kurumada. Ci sono come sempre alcune differenze tra il manga e il cartone,
oltre ai nomi originali giapponesi (che vi ho indicato tra parentesi) c'è da dire che le armature, ad esempio, sono
diverse...molto più semplici nel fumettoo, e molto più fighe (e colorate soprattutto) nell'anime! Oltretutto nel
manga queste vengono indossate e tolte manualmente, nel cartone si agganciano da sole (sempre più figo). Molte
vicende e personaggi sono assenti nel manga originale, ad esempio l'intera saga di Asgard esiste solo nella serie
animata! Senza dimenticare la profondità psicologica dei personaggi molto viva nell'anime e scarsa nel fumetto.
Passiamo ora all'angolo gossip, che vi piace ancora di più!
Pegasus, il leader dei cavalieri di bronzo, dopo essere rimasto orfano (come tutti i cavalieri del resto) comincia
l'addestramento sotto una ragazza dai capelli rossi e la maschera in viso di nome Castalia, e fino alla fine degli
episodi non si riesce a capire se sia la sorella oppure no..voi l'avete scoperto? Comunque sia tutte le guerriere
donne hanno una maschera, in particolare Tisifone di cui vi ho parlato sopra, durante un combattimento contro
Pegasus, si fa scoprire accidentalmente il volto e guira di uccidere il ragazzo...ma il romanticismo vuole che col
tempo lei se ne innamori, ricambiata!
Poi volevo accennare al cavaliere d'oro del Cancro, il più cattivo, veramente crudele! è colui che fece
precipitare Fiore di Luna, la ragazza amata da Sirio, nella cascata! (tra parentesi, ammettiamolo, Sirio è il
migliore di tutti! è forte, si sacrifica sempre...difatti un profondo legame di amicizia lo lega a Pegasus!) Invece un
altro cavaliere d'oro, Acquarius, è il maestro di Crystal, e si sacrifica pur di conferire al suo allievo
l'indispensabile settimo senso. A proposito di maestri, vi ricordate Libra, l'insegnante di Sirio?! basso, anziano,
col cappellino di paglia? mio fratello lo chiama...il cavaliere d'oro in pensione!!
Sicuramente sapete tutti che quel figone di Phoenix è il fratello maggiore del dolce ed effemminato di
Andromeda; all'inizio della storia è posseduto da sentimenti negativi a causa del duro addestramento all'isola
della Regina nera, agli ordini del maestro posseduto a sua volta da Ares. Difatti nela prima serie lo vediamo
rubare l'armatura del Sagittario durante la guerra Galattica. Saranno le lacrime del fratello Andromeda a farlo
tornare in sè.
Concludo parlando di Crystal, ossessionato dal ricordo della madre. Inizialmente diventa cavaliere e si addestra
per diventare forte unicamente per riuscire a rompere il ghiaccio che sovrasta le acque gelide della Siberia dove
riposa il corpo della defunta madre, nella nave che affondò anni prima! Mi ricordo che durante questa scena mi
ero proprio messa a piangere!
Vi ricordo infine che ogni cavaliere si rifà a una propria costellazione, da cui trae il cosmo, l'energia che viene
dalle stelle e che brucia nella propria interiorità!
Vi metto qui le tre sigle del cartone, la prima è quella originale giapponese che come sempre è la migliore!
Ascoltatela a volume alto...La seconda è quella italiana classica cantata da Massimo Dorati nel 1989, e la terza
interpretata invece da Giorgio Vanni, quando il cartone venne trasmesso su Italia Uno nel 2001.
...LISA & SEYA -UN SOLO CUORE PER LO STESSO SEGRETO-
Eccomi di nuovo qui, dopo un'assenza settimanale per colpa di... (indovinate cosa?) ma degli esami ovviamente!!
Però so che nonostante qualche mio ritardo, mi volete bene lo stesso! Ne approfitto per ringraziare i pochi
affezionati che hanno trovato interessante il mio blog e lo seguono con curiosità! E grazie per i complimenti che,
oltre a farmi estremamente piacere, mi spronano ad andare avanti a scrivere, nonostante gli impegni!
Parentesi chiusa, vi ricordate questo fugace ma bellissimo cartone animato? E' stato trasmesso nel lontano 1997
su Bim Bum Bam, volatilizzandosi in fretta proprio come altri anime di quei tempi! Strano che non l'abbiano mai
riproposto, la storia è intrigante e ben studiata: Lisa (Meimi Haneoka) è una ragazzina di 14 anni che frequenta
un istituto gestito da suore, la "Saint Tail".
Nonostante le apparenze, sotto i panni di questa dolce protagonista si nasconde una scaltrissima ladra
prestigiatrice che si fa chiamare Seya (Saint Tail per l'edizione originale giapponese)!
Ma attenzione, non si tratta di furti a scopi personali e lucrosi! Con la complicità della sorella Mara (una novizia
della scuola), Lisa ruba per aiutare le persone in difficoltà, o per restituire oggetti precedentemente sottratti a
qualcuno, oppure per smacherare truffatori. Niente di più onesto!
Peccato che la polizia non sia dello stesso parere, in particolare il figlio dell'ispettore della città, è
particolarmente motivato nel cercare di catturare la sua preda e sbatterla al fresco; il ragazzo in questione
è Alan (Asuka jr), che guarda caso è un compagno di scuola della ragazza di cui non sospetta minimamente la
vera identità. Solo col tempo inizierà a sovrapporre l'immagine delle due ragazze e a capire l'esistenza di un
ambiguo legame tra le due! Non solo, durante il corso delle puntate si assiste a una vera e propria "caccia" che
ben presto si divide in due binari paralleli: quello poliziesco e quello amoroso; Alan è attratto dalla sua rivale
notturna Seya (che puntualmente gli preannuncia i furti che sta per compiere mediante messaggi plateali) e allo
stesso tempo è innamorato della bella Lisa.
Alla fine il bel detective decide di confessare il suo amore a Lisa, che viene turbata dal senso di colpa di tutte le
sue verità nascoste: in un clamoroso finale Alan scoprirà la vera identità della sua compagna di classe e il
sentimento che si celava nelle comunicazioni di Seya, che non erano semplici comunicazioni dei suoi furti ma
vere e proprie lettere d'amore!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': il titolo originale del manga da cui è tratto il cartone è "Kaito Saint Tail" che
letteralmente significa la misteriosa ladra Saint Tail, come vi dicevo, il nome originale dell'italiano Seya; il nome
dell'autrice invece è Megumi Takikawa, e a proposito di manga, in Italia è uscita un'edizione della Star Comics
sulla rivista "Amici".
Attorno ai due personaggi principali ruotano chiaramente altre figure interessanti, ad esempio RINA (Takamiya) la
figlia del sindaco innamorata di Alan e di conseguenza rivale in amore di Lisa, SERGIO (Sawatari) membro del club
di giornalismo della scuola, invaghito di Lisa ma deciso a fotografare Seya per uno scoop eclatante, e infine i
genitori di Lisa: la madre pensate, era una ladra che si faceva chiamare Lucille (Lucifer in originale), ma che
cambia totalmente vita convertendosi dopo aver conosciuto il marito, un abile prestigiatore. Tali genitori tali
figli, non c'è dubbio!
...CITY HUNTER
Sto parlando del protagonista del mitico cartone animato "City hunter" trasmesso per la prima volta su Italia 7 nel
Gennaio del 1997 riscuotendo il meritato successo. Sicuramente non fu ritenuto un anime adeguato a un
programma per bambini come quello di "Bim Bum Bam", visti i continui rimandi a sfondo sessuale e le scene di
nudo qua e là (anche se io, a 10 anni, me lo guardavo tranquillamente su Italia 7...in fin dei conti stiamo parlando
di mutandine e reggiseni vaganti).
CHI E' RYO SAEBA? Sopravvissuto a un incidente aereo in America Centrale con la conseguente perdita dei
genitori, viene addestrato e cresciuto dal padre adottivo Kaibara come un guerrigliero, trasferendosi poi negli
Stati Uniti intraprendendo il mestiere dello "sweeper": questa pericolosissima professione consiste nel farsi carico
di "affari sporchi" di cui la polizia non si occupa, ovvero uccidere qualcuno su richiesta (giustificata) di un cliente,
oppure fare la guardia del corpo; per questo motivo agisce sempre con la sua 357 Magnum in gran segreto. In
seguito si trasferisce a Tokyo, in Giappone, e qui continua il suo lavoro con l'aiuto del suo nuovo
assistente HIDEYUKI MAKIMURA. Tuttavia il passato di Ryo rimane coperto da un alone di mistero che gli
impedisce di ricordare esattamente ciò che gli è successo davvero, e che si chiarirà solo negli ultimi episodi.
Dopo poco tempo accade un episodio molto spiacevole: Hideyuki viene assassinato da un tizio, dopo che lui e Ryo
avevano rifiutato di lavorare per lui. E' un colpo durissimo per Ryo, che nonostante l'apparenza superficiale
possiede un animo molto sensibile e profondo, soprattutto nei confronti del prossimo; prima di morire il suo
amico gli chiede di prendersi cura della sorella, KAORI MAKIMURA (Kreta Mancinelli nella versione italiana), che
diventerà il suo nuovo braccio destro..e che braccio destro!! La ragazza ha la forza di sollevare un enorme
martello di 200 chili da sbattere in testa al suo socio ogni volta che fa il cascamorto con una ragazza (in ogni
episodio, casualmente, Ryo ha sempre a che fare con una bellissima donna che ha bisogno del suo aiuto, e che
puntualmente viene molestata per un ricambio "in natura"!).
La gelosia aggiunta al carattere mascolino di Kaori e la frivolezza di Ryo danno vita a scenette piuttosto comiche
che allo stesso tempo lasciano trasparire il sentimento fortissimo che lega i due e che si manifesterà, anche
questo, solamente alla fine. Il nostro playboy infatti non osa dichiararsi per due motivi: per prima cosa non
potrebbe più continuare a provarci con tutto il genere femminile, e secondo teme che i suoi nemici, una volta
scoperto il loro legame, possano fare del male a Kaori usandola come esca (cosa che effettivamente succederà
più avanti...).
Non posso non ricordare altri personaggi importanti come il mastodontico UMIBOZU (il nostro Falcon italiano),
anche lui ex mercenario nella guerra civile in America che combatteva sul fronte opposto di Ryo (è stato proprio
quest'ultimo a ferirlo agli occhi e a costringerlo a indossare sempre un paio di occhiali da sole) ma che ora
collabora con lui nonostante il rapporto altalenante di amore-odio; Umibozu è in grado di preparare complesse
trappole, e oltretutto può espellere dal proprio corpo proiettili calibro 38! Fenomenale...Eppure anche lui ha il
suo tallone d'Achielle: ha molta paura dei gatti!
In ultimo vi ricordo anche la bellissima SAEKO NOGAMI (che noi conosciamo col nome di Selene), affascinante
capo della polizia che spesso chiede una mano a Ryo per risolvere qualche indagine piuttosto pericolosa; neanche
a dirlo, Ryo approfitta ogni volta per fare il provolone ma gli va comunque male: Saeko non solo è molto brava
con la pistola, ma nasconde anche dei coltelli sotto la gonna dal lungo spacco...quindi possiamo dire che si
difende piuttosto bene!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': di nuovo si tratta di un gran cartone animato frutto di un grande manga: "City
Hunter" scritto e disegnato da Tsukasa Hojo e che ha avuto molto successo, oltre che in Italia e in Giappone,
anche in Francia e negli Stati Uniti.
E ora un po' di gossip che ci piace tanto: Saeko in passato lavorava assieme a Ryo e Hideyuki, entrambi
innamorati di lei; pare che proprio prima che il secondo morisse, lei avesse fatto la sua scelta propendendo per
Hideyuki. Dopo il lutto Saeko non se la sentì più di iniziare un rapporto con un uomo, a parte probabilmente Ryo
che però, pur corteggiandola per sua indole, non andrebbe mai oltre per rispetto del suo defunto amico.
Kaibara, il padre adottivo di Ryo, ai tempi della guerra propose di dare ai propri soldati una droga chiamata
"polevere degli angeli", ma la sovrintendenza respinse; la somministrò quindi con l'inganno a un soldato che fu
costretto in seguito a lottare contro la morte e la crisi d'astinenza provocata da quella droga: quel soldato era
Ryo! Negli ultimi episodi il padre tornerà a proporgli una nuova alleanza che il ragazzo rifiuterà innescando
pericolose conseguenze per lui ma, soprattutto per Kaori.
Umibozu significa "mostro marino", ma in effetti dietro a un uomo così grande e grosso si nasconde un cuore
tenero: durante la guerra trovò, in un vilaggio completamente distrutto, una piccola orfanella, e decise di
prenderla con sè e insegnarle a cavarsela da sola; decide poi di abbandonarla nel momento in cui la ragazzina
esprime il desiderio di unirsi ai guerriglieri, e così Umibozu parte per il Giappone senza di lei. MIKI, questo è il
nome della ragazza, non si perde d'animo e lo raggiunge con lo scopo di chiedergli di sposarla, essendone
innamorata da sempre. Ci vorrà un po' di tempo prima che questo si avveri, nel frattempo gestisce un bar (il
"Cat's eyes"...guardacaso, l'autore di questo fumetto è lo stesso che ha creato e disegnato "Occhi di gatto"!!)
punto di incontro tra Ryo, i suoi collaboratori e le sue clienti.
Vi propongo ora le sigle giapponesi più belle...Scusatemi ma quelle italiane sono talmente fiacche a confronto,
che ho deciso di non metterle, non ne vale la pena credetemi!
...BENTORNATO TOPO GIGIO!
Scommetto che molti di voi stavano aspettando questa recensione...e vi capisco, d'altronde questo cartone
animato è un tesoro dei nostri ricordi, e a mio parere era troppo bello! Come sempre, prima di scrivere
recensioni, mi sono informata un po' a riguardo, e ho scoperto cose molto interessanti che nemmeno io sapevo!
Innanzitutto Topo Gigio è un topo-astronauta che arriva dal futuro (voi lo sapevate già?! io assolutamente non
l'avevo capito o forse mi sono persa la prima puntata!) precisamente dal 2395!
Destinato a rimanere per sempre ai nostri giorni a causa di un incidente spazio-temporale, fa la conoscenza di
altri amici topi (Kurt, Pierre e Arnold) e di Gina, una dolcissima bambina che lo adotta se ne prende cura insieme
alla sua topina Mimì (col fiocchetto rosa e il sonaglino al collo...che tenera!).
Il cattivo della situazione è chiaramente un gatto, Megalo, e la sua banda di fedeli gattacci del quartiere pronti a
papparsi i nostri topolini!
Ma non c'è da aver paura, Topo Gigio sarà sempre un punto di riferimento fondamentale per tirarsi fuori dai guai.
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': il titolo originale dell'anime è "Toppo Jijo-Jume Miru Toppo Jijo ", ed è andato
in onda per la prima volta in Giappone nel 1988, mentre in Italia nel 1992; pur trattandosi di una produzione
tutta giapponese, il pupazzo di Topo Gigio è assolutamente italiano dalla testa ai piedi; fu creato dalla fantasia
di Maria Perego (qui nella foto insieme al suo pupazzo) nel 1959 e la voce è inconfondibilmente di Peppino
Mazzullo.
Le frasi ricorrenti del nostro Topo Gigio sono: "ma cosa mi dici mai?!" e "strapazzami di coccole" proprio come
dice durante la sigla di Cristina d'avena che vi invito a riascoltare!
...CURIOSANDO NEI CORTILI DEL CUORE
Quest'altro cartone animato è stato trasmesso per la prima volta in Italia nel lontano 1998; il primo impatto fu
abbastanza duro per noi bambine, nel senso che lo stile dei disegni era piuttosto strano: le Bratz non erano
ancora state inventate, e vedere le gambe dei personaggi dell'anime così lunghe e affusolate infilarsi in scarpe
gigantesche ci lasciò tutti perplessi! Per non parlare dell'abbigliamento, decisamente stravagante, colorato e
piuttosto punk, senza dimenticare le acconciature e il trucco pesante dei personaggi femminili! Insomma,
personalmente mi ricordo che feci fatica ad abituare l'occhio a questo nuovo stile animato (ero abituata a
ragazze acqua e sapone come sailor moon e kiss me Licia per intenderci), però col tempo imparai ad apprezzarlo
anche perchè si tratta di una bella serie animata!
La protagonista di questa storia è Melissa (il nome originale è Mikako), una studentessa di una scuola d'arte e
design che sogna di diventare una grande stilista! Disegna e cuce come una matta, ha un carattere deciso anche
se un po' infantile a volte; TJ (Tsutomu) invece è il suo grande amico d'infanzia, suo coetaneo, frequenta anche
lui lo stesso istituto di Melissa, ma la sua grande passione è la scultura; ha la camera tappezzata delle sue
strambe opere (adora gli UFO...mah) poco apprezzate dalla sua amica, che comunque cela nel suo cuore un
sentimento che va oltre l'amicizia ma che non riesce a dichiarare...lo stesso vale per TJ chiaramente...
Durante il corso delle puntate i due avranno modo di crescere sia "professionalmente" sia interiormente per
riconoscere ciò che hanno dentro il cuore.
Non mancano ovviamente gli amici dei protagonisti, tutti appartenenti alla medesima scuola ma con interessi
differenti, ve li ricordo:
JANET (Lisa): amica di Melissa, ha uno stile dark-punk ed è una ragazza dolce che ama cucire abiti per bambini.
PATTY (P-chan): l'altra amica di Melissa, sembra una bambolina! adora i peluche e le bambole e si veste sempre
con merletti e pizzi...
STEVEN (Yusuke) e JIM (Jiro): i due amici di TJ, il primo è iscritto al corso di pittura mentre il secondo è
appassionato di computer.
MELANY (Mariko): soprannominata "corpo da favola"...ho già detto tutto...è iscritta al corsodesign degli interni.
SAMUEL (Shintaro): fratellino di Melany iscritto al corso di scultura.
Tutto questo bel gruppo inoltre, deciderà di formare un club attraverso il quale vendere le loro opere ogni
domenica!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': il titolo originale dell'anime e dell'omonimo manga da cui è tratto è "Gokinjo
Monogatari"che letteralmente significa "racconti del vicinato", e i disegni sono di Ai Yazawa (non so se è un caso
ma non credo, l'istituto d'arte dell'anime si chiama proprio istutituto Yazawa).
...WIDGET, UN ALIENO PER AMICO
Curiosando negli angoli più nascosti di youtube, mi sono imbattuta nella sigla di questo cartone animato! Se
avessi visto solo le immagini avrei fatto fatica a ricordarmi ma, ancora una volta, la musica mi ha illuminato.
Widget è un alieno alto circa quattro piedi, giunto dallo spazio per difendere l'ambiente naturale della terra da
coloro che intendono distruggerlo per i propri interessi; non è solo in questa missione, assieme a lui collaborano
il suo assistente Megacervello (un -non saprei definire come- essere vivente molto intelligente, dotato di una
testa rosa e due mani), il cugino color azzurro iperattivo Tempestino, e tre fratelli teenagers
umani, Kevin, Brian e Zanilla (nella versione originale si chiama Kristine...ancora una volta la fantasia nel
cambiare i nomi della produzione italiana mi lascia perplessa!!). Tutti questi personaggi se la dovranno vedere
con gli antagonisti di turno, ovvero il Dottor Dante, un cattivissimo scienziato della terra, e Mega Slunk, l'altro
cattivo proveniente dallo spazio.
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': l'anime è composto da 65 episodi ed èstato prodotto da Calico Creations, in
America, con lo scopo di insegnare ai bambini i rischi dovuti all'inquinamento e alla cattiva gestione
dell'ambiente naturale.
Widget si presenta come "osservatore della terra" e ha diversi poteri, ad esempio può volare e assumere diverse
forme.
...SAILOR MOON (Seconda serie: la luna splende)
Ben trovati ragazzi! Siete ancora in giro a spassarvela in vacanza o siete tristemente tornati a casa come la
sottoscritta?! Difatti rieccomi qui da voi per recensirvi la seconda saga di Sailor Moon, che è divisa in due parti!
Ecco cos'è successo dopo la terribile battaglia contro la Regina Beriglia:
Un nuovo pericolo incombe sulla città, e le cinque amiche dovranno affrontare nuovi nemici: si tratta di due
alieni antropomorfi, Ale (Ail) e Anne (An) il cui scopo è raccogliere l'energia necessaria per nutrire l'imponente
albero che fornisce loro energia vitale. Da dove prendere tutta questa energia? Ovviamente dagli esseri umani
adescati dai mostri di turno che prendono vita dalle carte dei due alieni.
Le nostre eroine non sospettano minimamente che sotto i panni dei compagni di scuola Michelle e François si cela
l'identità dei due nemici! E viceversa i due ragazzi non sospettano di avere di fronte proprio le guerriere sailor
che imperterrite continuano a sabotare i loro piani! Addirittura François si prende una cotta per Bunny, lusingata
di avere come spasimante il ragazzo più ambito della scuola! Anche Morea perde la testa per il bel François...e
come se non bastasse, Michelle si infatua di Marzio! Inoltre durante le battaglie appare puntualmente il Cavaliere
della luna, ovvero l'alter ego di Marzio che ancora non ha recuperato la memoria ma istintivamente aiuta le sailor
nei momenti di difficoltà, proprio come faceva ai tempi Milord. Non solo, la ragina Selene dona un altro cristallo
d'argento a Sailor moon e un nuovo scettro lunare che le permette di sconfiggere i mostri.
Col passare del tempo i sospetti sui due pseudo fratelli si fanno sempre più evidenti, e le ragazze decidono di
piombare a casa dei due scoprendo la verità; tutte le identità vengono svelate, e inizia una dura lotta che si
conclude con una bella scena: Ale e Anne stremati e aggrappati al loro albero si proteggono a vicenda, divenendo
consapevoli del sentimento d'amore che li lega, unica vera fonte in grado di rivitalizzare l'albero!
I due si rimettono quindi in viaggio per l'universo con un nuovo germoglio dell'albero e la promessa di nutrirlo e
amarsi per sempre.
Le quattro "persecutrici" della luna nera (il simbolo è evidentissimo sulla fronte di questi nemici) a un certo
punto si ribelleranno a Ruben e. liberate dall'influsso negativo grazie al cristallo d'argento, diventano umane
inziando una vita normale. Dopo la sconfitta di Ruben le sailor compiono un viaggio nel futuro insieme a Chibiusa,
approdando a Crystal city;qui le accoglie King Endymion (Marzio adulto), che racconta alle ragazze l'origine di
tutta questa vicenda: alcuni individui malvagi provenienti da un mondo oscuro chiamato Luna nera, avevano
cercato di distruggere il regno e la sua regina, la Neo Queen Serenity che ora giace addormentata in una bara di
cristallo nascosta. Non trovando il loro bottino di guerra, ovvero il cristallo d'argento che era misteriosamente
scomparso, decisero di inseguire la piccola Chibiusa fuggita nel passato. Si scopre quindi che la piccola è la
futura figlia di Bunny e Marzio!
Ma i guai non finiscono qui, altri componenti della Luna nera (Esmeralda, il Principe Diamond e Zaffiro) capeggiati
da un malvagio generale, il Grande saggio, catturano Chibiusa e la trasformano nella perfida Black Lady,
sviluppando al massimo grado il lato oscuro del suo cuore.
Solo l'intervento di Sailor Moon, trasformatasi in Neo Queen Serenity, farà tornare in sè la piccola, che
piangendo, scoprirà di possedere nelle sue lacrime il cristallo d'argento del futuro che sembrava essere smarrito,
e che invece si era fuso nel suo corpo.
Grazie ai poteri dei due cristalli d'argento (del presente e del fututo) la pace torna a splendere, ma non finisce
qui...Alla prossima puntata!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': La prima saga di Ale e Anne esiste solo nell'anime, poichè nel manga le
guerriere sailor non hanno perso la memoria.
Chibiusa riesce a viaggiare nel passato perchè Sailor Pluto, la guardiana del tempo che vedremo meglio nella
terza serie, le consegna le chiavi.
Il Grande Saggio è il consigliere del principe Diamond, a cui ha cominciato a plagiare la mente fin da giovane per
assecondare i propri desideri di distruzione e di conquista della regina Serenity di cui è invaghito.
Ecco infine il nuovo scettro lunare di questa serie:
...CARA DOLCE KIOKO (Maison Ikkoku)
Godai studia all'università (una sorta di scienze della formazione), è perennemente squattrinato e si guadagna da
vivere con lavoretti part-time..insomma è un ragazzo normalissimo che si fa un bel mazzo!
La sua vita sembra destinata alla mediocrità, proprio come gli altri strambi inquilini del Maison Ikkoku, un vecchio
condominio costruito prima della Seconda Guerra Mondiale e che ormai è sull'orlo di cadere a pezzi; finchè un
bel giorno arriva la nuova amministratrice: bella, giovane e dolce, Kioko fa il suo ingresso con un abito elegante e
i capelli neri raccolti, lasciando tutti gli inquilini a bocca aperta! Godai rimane folgorato, se ne innamora
perdutamente a prima vista e da quel momento il suo pensiero sarà rivolto solo ed esclusivamente a lei, in modo
quasi ossessivo.
Inizialmente la ragazza, che ha solo un paio d'anni più di Godai, non sembra accorgersi delle sue attenzioni, e in
effetti capiremo presto che i suoi pensieri sono comprensibilmente rivolti ad altro: Kioko è vedova, suo
marito, Soichiro Otonashi, è morto a causa di una malattia e per aiutarla a uscire dalla depressione il suocero
(che è il proprietario dello stabile), le ha consigliato di andare a lavorare all'Ikkoku. Godai rimane inizialmente
scolvolto dopo questa notizia, tuttavia non si perde d'animo, e arriva addirittura ad essere geloso del cane di
Kioko, che porta lo stesso nome del defunto marito!
A parte questa piccola gag, Godai dovrà vedersela con un avversario molto più preoccupante, ovvero il bellissimo
e ricchissimo maestro di tennis dal sorriso smagliante: Shun Mitaka.
Quest'ultimo non perderà l'occasione di corteggiare insistentemente la ragazza, che tutto sommato non sembra
del tutto indifferente al suo fascino (NDR: vorrei ben vedere!!).
Ma non crediate, anche il nostro affezionatissimo Godai può vantare un certo numero di ammiratrici: spesso esce
con la sua ex collega di lavoro Kozue Nanao anche se di concreto non succede mai nulla, mentre più avanti,
durante una supplenza in un liceo, farà perdere la testa a una sua studentessa, Ibuki Yagami.
A rendere ulteriormente impossibile la vita del povero ragazzo ci pensano gli inquilini dell'Ikkoku, che non a caso
ho definito "strambi". Premettendo che il passatempo preferito di questi personaggi è disturbare Godai
organizzando feste alcoliche in camera sua la notte prima di un esame, ve li passo in rassegna uno ad
uno: Ichinose è una signora in sovrappeso che beve e fuma come una turca; nonostante questo sembra essere
una madre premurosa, anche se il rassegnatisssimo figlio Kentaro, che frequenta le scuole elementari, si trova
spesso in situazioni imbarazzanti a causa sua.
Il marito di Ichinose è sempre assente perchè lavora di notte e dorme di giorno, però abbiamo l'occasione di
conoscerlo durante un episodio: è un uomo schivo, piuttosto timido che ha sposato sua moglie praticamente per
sbaglio, ma a cui ha imparato a voler bene col tempo.
Poi c'è Yotsuya, un uomo probabilmente dalla doppia vita, nessuno conosce il suo passato (e nemmeno di cosa si
occupi nel presente...), ama spiare le persone della casa attraverso le fessure dei muri, scrocca le cene a Godai,
e anche lui non riesce a rinunciare a una buona dose di birra e sake assieme a Ichinose e a un'altra inquilina
particolare: si tratta di Akemi, quel personaggio femminile con i capelli rossi e gli occhi perennemente a
mezz'asta che si aggira per la casa con una sottoveste azzurrina trasparente.
Durante la seconda parte della storia farà la sua comparsa l'ultimo inquilino dell'Ikkoku, Nozumo Nikaido, un
giovane studente che spettegola e si impiccia degli affari amorosi della casa.
Chiaramente attorno ai protagonisti ruotano molte altre figure, ma credo di essermi dilungata già abbastanza, e
concludo con una bella notizia: dopo incomprensioni, fraintendimenti, e vari tentativi di avvicinamento
finalmente Godai e Kioko si dichiarano apertamente il loro amore convolando felicemente a nozze e dando alla
luce una bella bimba di nome Haruka, che tradotto significa profumo di primavera
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': nulla da dire sulla serie animata, che è stata realizzata in modo impeccabile ed
è stata ulteriormente valorizzata da numerose sigle, talmente belle, che ho deciso di likarvele qui sotto tutte,
d'apertura e di chiusura, perchè vale veramente la pena di sentirle (la mia preferita è in assoluto "Cinema")! Però
ragazzi, il manga è tutta un'altra cosa...in particolare gli ultimi episodi raggiungono una tensione emotiva e una
crescita interiore dei personaggi davvero incredibile: nel cartone è stato omesso il passaggio in cui Godai e
Kioko, esausti dopo l'ennesimo fraintendimento, gettano le armi e decidono di consumare il proprio amore in un
albergo a ore: si fanno la doccia, si infilano nel letto ma Godai non riesce concludere il rapporto perchè è
convinto che lei pensi ancora a Soichiro; delusi e imbarazzati si rivestono e tornano a casa..Necessitano solo di
un ulteriore chiarimento, dopodichè il manga ci regala una bellissima scena : Godai stringe le mani di Kioko, e i
due fanno l'amore mentre fuori cade la pioggia. Tutto questo non compare nell'anime, o comunque viene
sottinteso.
Per quanto riguarda invece il bel Mitaka, si metterà da parte dopo aver messo incinta una ragazza di nobile
famiglia da cui avrà due bimbi gemelli con lo stesso inconfondibile sorriso!
Un'ultima precisazione: nell'arco della storia non avremo mai la possibilità di vedere il volto di Soichiro; solo
nell'ultimo episodio, il giorno prima del matrimonio, Kioko mostrerà una foto delle sue prime nozze a Godai...ma
nemmeno in quell'occasione potremo soddisfare la nostra curiosità!
...BATMAN
Ricordo che nel 1993/94 questo cartone animato veniva trasmesso per ultimo nella striscia pomeridiana di "bim
bum bam" e che io me lo guardavo poco prima di andare a nuoto, verso le sei di sera, quando era già quasi
buio...e in effetti l'atmosfera di fine pomeriggio si adattava benissimo all'ambientazione cupa e notturna
di Gotham city; nonostante tutti conosciate benissimo il personaggio dell'uomo pipistrello creato dalla fantasia
del fumettista Bob Kane, vorrei ricordarvi brevemente la storia di questo memorabile supereroe:
figlio del medico Thomas Wayne e della moglie Martha, all'età di otto anni perde i genitori in seguito a una rapina
subita all'ingresso di un cinema ad opera di un delinquente (Joe Chill); questa tragedia personale segnerà per
sempre il piccolo Bruce, il quale promette a se stesso di vendicarsi e votare la propria vita alla caccia ai criminali.
In seguito diventa l'erede di una grossa fortuna milionaria e viene cresciuto dall'unica persona che gli è rimasta
vicino, il maggiordomo Alfred Pennyworth
Raggiunta l'età matura Bruce gira il mondo con lo scopo di appredere le arti marziali ed efficaci tecniche
investigative dai migliori esperti; al suo ritorno a Gotham city, un piccolo episodio preannuncia la nascita di
Batman: un pipistrello irrompe improvvisamente dalla finestra diventando l'ispirazione per il suo travestimento
notturno; non solo, disponendo di un grosso patrimonio decide di farsi costruire un sofisticato equipaggiamento
(senza dimenticare la fantastica bat-mobile nera).
Batman è pronto per affrontare la malavita della sua città, collaborando con il commissario della polizia James
Gordon nella lotta contro il crimine. Tra i soggetti con cui avrà a che fare Batman, vi ridordo i peggiori
delinquenti: lo psicopatico Jocker, l'Enigmista, il Pinguino e l'ex-procuratore distrettuale Harvey Dent meglio
conosciuto come Due facce.
Un valido aiuto nelle imprese di Batman sarà il suo storico braccio destro, il giovane Robin.
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Il protagonista del fumetto è stato creato come vi dicevo, da Bob Kane, e da Bill
Finger (considerato il co-creatore) nel 1939, esordendo per la prima volta sulla rivista "Detective Comics".
La serie animata invece è stata prodotta dalla Warner Bros. in seguito ai successi del film "Batman" di Tim Burton,
da cui riprende la stessa atmosfera cupa ma aggiungendovi un pizzico di ironia, trattandosi di un prodotto rivolto
ad un pubblico molto giovane.
Le fonti che hanno ispirato Kane per la realizzazione del fumetto sono state:
-i progetti ingegneristici di Leonardo Da Vinci per lo sviluppo dell'equipaggio di Batman, in particolare il suo
"uomo volante"
-due film: "Il segno di Zorro" del 1920 in cui l'eroe combatte da solo le ingiustizie, e l'horror "The bat" del 1926
-i pulp magazine in particolare "Black Book Detective" in cui il protagonista è un investigatore mascherato che si
fa chiamare Black Bat
-l'opera fumettistica "Gang busters in action" di Henry Vallely per le ambientazioni urbane
...KISS ME LICIA
Ecco qui per voi la recensione di un altro cartone animato degli anni '90, apparso in Italia già nel 1985.
"Kiss me Licia" è stato accolto tra gli applausi soprattutto del pubblico femminile, per l'originalità di una storia
d'amore condita di musica e buoni sentimenti!
Di nuovo il classico triangolo amoroso che si ripropone, e mette in difficoltà l'affetto dei due
protagonisti: Licia (Yakko Mitamura) è una ragazza timida e riservata, molto semplice ma anche molto carina;
difatti i pretendenti non le mancano, in particolare nei primi episodi assistiamo al corteggiamento di un musicista
dai capelli mossi e viola. Si tratta di Satomi (Satomi Okawa), il tastierista della famosa band della città, i "Bee
Hive".
Un giorno la nostra Licia incontra per caso Andrea (Hashizo Kato), un bambino scappato di casa con il suo
inseparabile gattone Giuliano (Juliano), e decide di prendersi temporaneamente cura di loro.
Poco tempo dopo, tornando da scuola, la ragazza svolta velocemente l'angolo di una strada e si scontra con un
ragazzo: questo strano tipo dalla testa bicolore è Mirko (Go Kato), studente universitario, cantante dei Be Hive, e
nientemeno che il fratello maggiore di Andrea; nonostante gli iniziali battibecchi tra i due, Licia conduce Mirko al
ristorante del padre Marrabbio (Shige-san) dove, tra l'altro, lei stessa abitualmente lavora alternando
quest'impegno con lo studio.
I due fratelli e il grosso micione finalmente tornano a casa insieme, ma questo è solo l'inizio di un amore appena
sbocciato tra Licia e Mirko, che continueranno a frequentarsi grazie al piccolo Andrea, che spesso e volentieri si
reca dal buon "zio Marrabbio" per una frittella; non solo, il piccolo vede nella dolce ragazza una figura materna
che gli è sempre mancata, per questo la ricerca in continuazione.
Ma non fila tutto liscio come l'olio...
Satomi, accecato dalla gelosia, non vuole accettare questo nuovo legame e mette seriamente in discussione non
solo l'amicizia con il suo rivale in amore, ma anche il successo della loro giovane band; ci vorrà del tempo per
dimenticare la bella Licia! Più avanti il ragazzo potrà riscattarsi, mettendosi il cuore in pace per offrirlo a un'altra
ragazza, Marika (Meiko), che inizialmente si presenta arrogante e gelosa delle attenzioni di Satomi nei confronti
di Licia.
Non dimentichiamo inoltre che Mirko è il leader di un emergente gruppo musicale, di conseguenza è circondato
da molte ammiratrici ed è continuamente assillato dal suo cinico agente che gli ricorda di non deludere le proprie
fan impegnandosi con una ragazza. Marrabbio, da buon genitore vecchio stampo, intuisce le dinamiche della
situazione e cerca di scoraggiare i pretendenti "capelloni" di Licia in modo assai burbero e possessivo, per evitare
che la figlia vada in contro a inutili sofferenze.
A complicare ulteriormente le cose ci pensa proprio un'ammiratrice del bel cantante, Manuela (Isuzu), che
inizialmente metterà in crisi il rapporto dei due protagonisti, ma poi diventerà una grande amica di Licia e
addirittura convolerà a nozze con il chitarrista della band (Eiji).
Tutti gli intrecci della storia porteranno al lieto fine: i Bee Hive, ormai all'apice del successo, progettano una
tournée negli Stati Uniti, e Mirko, che nel frattempo è riuscito a guadagnarsi la fiducia del suocero, annuncia
pubblicamente il suo fidanzamento con Licia!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': la serie animata è tratta dal manga di Kaoru Tada dal titolo "Love me knight (ai
shite night)", pubblicato in Giappone dal 1982 al 1984.
Nell'edizione italiana il ristorante di Marrabbio viene chiamato "Mambo", in realtà si chiama "okonomiyaki-ya", e
infatti si tratta di un ristorantino specializzato in okonomiyaki, che sono delle specie di frittate/piadine
giapponesi.
In Giappone l'anime non ebbe lo stesso successo che invece si verificò da noi, al punto che la Fininvest, visto che
i giapponesi non volevano saperne di fare una seconda serie, decise di realizzare ben tre telefilm italiani con
Cristina D'Avena nei panni del personaggio di Licia: "Licia dolce Licia" del 1987, "Teneramente Licia dello stesso
anno, e "Balliamo e cantiamo con Licia" del 1988 (io personalmente, essendo appena nata, non ho avuto la
possibilità di vederli).
Ultima notizia, un po' più "piccante": dovete sapere che questo cartone animato venne usato in Giappone per
insegnare ai ragazzini un po' di educazione sessuale; inutile dirlo, le scene implicate in questa spiegazione sono
state prontamente censurate e ritagliate.
...ALLACCIATE LE CINTURE VIAGGIANDO SI IMPARA
Sulla scia del precedente "Esplorando il corpo umano", viene riproposto nel 1998 quest'altro cartone animato con
scopo educativo; questa volta vengono trattati molti altri argomenti oltre allo studio del corpo umano, e devo
dire che si tratta di un anime veramente ben fatto, chiaro e divertente! Pensate che da piccola, grazie a uno
degli episodi, avevo capito perfettamente il ciclo dell'acqua!
Infatti lo scuola-bus in questione, guidato da una sorta di Barbara d'Urso in versione cartone animato, poteva
trasformarsi in un sottomarino per esplorare il mondo acquatico, oppure in un'astronave in giro per lo spazio,o
perfino in un insetto in grado di curiosare sotto terra l'attività delle formiche.
Ricordo un altro episodio in cui gli alunni vengono portati dal bus all'interno di un vulcano, e un altro episodio
ancora, bellissimo, che si svolge nel corpo di uno dei ragazzi rimasto a casa da scuola a causa della frebbre!
Insomma ogni puntata è un'occasione per incuriosirsi e imparare!
Vi riposto i nomi dei personaggi:
LA SIGNORA VALERIE FRIZZLE (l'insegnante che in ogni episodio indossa un vestito dalla fantasia inerente alla
lezione del giorno) gli alunni CARLOS, PHOEBE, KEESHA, DOROTHY ANN, TIM, RALPHY, ARNOLD, WANDA
LI, JANET e LIZ, una specie di simpatico lucertolone e ovviamente il bus antropomorfo che sorride sempre!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': il titolo originale è "The magic school bus", è un cartone animato canadese, ed
è stato trasmesso in America nel 1994. E' tratto dalle serie di un libro omonimo, scritto e ideato da Joanna Cole,
una scrittrice nota per il suo talento nel combinare l'educazione con l'intrattenimento.
...UNA PORTA SOCCHIUSA AI CONFINI DEL SOLE (Rayheart)
Ennesimo capolavoro del celebre gruppo CLAMP: il manga dal titolo "Rayheart, Maho kishi Reiasu" è stato
trasposto in versione animata riscuotendo molto successo anche in Italia.
Come era abitudine negli anni '80 e '90, un bel cartone animato deve essere accompagnato da una bella sigla, e
in questo caso davvero Cristina D'Avena & co. hanno fatto centro! Riascoltatevi la sigla mi raccomando!
Anche la storia è stata ideata con cura, e a dire la verità in Giappone l'hanno divisa in due serie (la prima dai toni
più scherzosi e la seconda caratterizzata da un'atmosfera più cupa e matura) mentre in Italia sono state unite in
una serie unica.
Veniamo ora alla trama: durante una normalissima gita scolastica con le rispettive classi, le tre
ragazze Luce (Hikaru Shido), Marina (Umi Ryuzaki) e Anemone (Fu Hooji) salgono sulla Tokyo Tower, e qui odono
una misteriosa voce che invoca i "Cavalieri magici", per poi precipitare improvvisamente nel vuoto!
Vengono tratte in salvo e condotte in una dimensione parallela da un mago (Clef), che ha le sembianze di un
bambino ma che in realtà ha 745 anni. Clef spiega alle ragazze di essere state portate a Sephiro, un mondo
magico sorretto dalla "Colonna portante" ovvero dalle preghiere della bella pricipessa Emeraude, che
sfortunatamente è stata rapita dal suo sacerdote Zagato e rinchiusa in una torre, gettando Sephiro nel panico. Le
tre fanciulle dunque sono state prescelte quali Cavalieri magici, e la loro missione sarà quella di liberare la
principessa con l'aiuto dei loro geni managuerrieri (mashin nella versione originale) ossia potenti spiriti
controllati dai tre cavalieri.
Dopo avere incontrato i più svariati personaggi e aver superato molti ostacoli le nostre guerriere riusciranno
finalmente a salvare Emeraude e ad uccidere Zagato, venendo però a conoscenza di una drammatica verità: a
causa del forte amore che legava la principessa al suo sacerdote, le preghiere della Colonna portante non
avevano più lo stesso effetto su Sephiro; per questo motivo la principessa decise di rinchiudersi lei stessa in una
prigione per dimenticare il suo amato, ma non riuscendoci, cercò di evocare i cavalieri magici per farsi uccidere
da loro, non potendo farlo da sola.
Zagato quindi si mise in mezzo sacrificando la vita esclusivamente per evitare la morte di Emeraude, che a
questo tragico punto, in preda alla rabbia, si trasforma in un managuerriero; i tre cavalieri riescono ad
affrontarla unendo le loro massime forze, e poco prima di spegnersi per sempre, la povera principessa riporterà
definitivamente nel mondo umano le tre ragazze.
Una storia toccante degna di Shakespeare, non trovate?!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': una volta tanto Mediaset è riuscita a non stravolgere i nomi dei personaggi e a
sceglierli secondo criteri logici; HIKARU significa luce, utilizzato nella versione italiana, UMI vuol dire mare, e
hanno ribattezzato questo personaggio col nome Marina, e infine FU si traduce come vento, e Anemone in effetti
deriva dal greco "anemos" che significa vento.
Ma non lodiamo più del dovuto la produzione italiana, infatti in questo cartone animato non sono mancati i soliti
tagli e le solite censure, per quanto riguarda i riferimenti orientali, le scene di "violenza" e di (innocente) nudo.
Come se non bastasse anche il fnale è stato stravolto: sappiamo che la principessa e il suo sacerdote vengono
proprio uccisi dalle tre guerriere, ma questa parte è stata tagliata facendo intendere che i due si siano rifugiati in
un altro mondo e addolcendo i toni.
Infine vi ricordo qualche caratteristica dei personaggi:
Luce è la leader del gruppo, ha i capelli rossi e la treccia, il suo managuerriero è Rayheart, un lupo infuocato con
un corno sulla testa. Il suo sport preferito è il kendo.
Marina, la più snob delle tre (frequenta una scuola per figli di personaggi illustri) è la ragazza dai capelli lunghi e
blu; il suo managuerriero è Ceres, un dragone d'acqua. E' abile nella scherma.
Anemone invece è la componente intellettuale del gruppo: è vestita di verde e porta gli occhiali. E' dolce e
timida, e frequenta una scuola per ragazzi più intelligenti della media. Il suo managuerriero è Windam, una
fenice con due paia di ali. Se non ricordo male le sue armi sono arco e freccia. Durante l'avventura si innamora di
Ferio, uno dei tanti personaggi che le ragazze incontrano nel regno incantato di Sephiro.
...STREET SHARKS -Quattro pinne all'orizzonte-
1997...difficilmente una bambina apprezza questo tipo di cartone animato, e in effetti...a me non piaceva
neanche un po'!
Niente a che vedere con le grandissime (e più graziose a vedersi) "tartarughe ninjia", anche se a grandi linee la
trama le ricorda: il malvagio Dr.Paradigm è uno scienziato che insegna all'università, una sorta di genio impazzito
per la scienza che si laureò a soli nove anni!
La sua sete di conoscenza lo porta a rubare, per gelosia, le ricerche del suo ex allievo ed eterno rivale,
il Dr.Bolton, il quale viene trasformato in un mostro. Non contento, Paradigm inietta del DNA di squalo nei
quattro figli di Bolton, trasformandoli a loro volta in forzutissimi squali antropomorfi; lo scopo doveva essere
quello di rendere i ragazzi-squalo dei potenti strumenti di conquista della città, ma qualcosa va storto, e i
quattro "Street Sharks" (così decidono di chiamarsi) sono determinati nell'intralciare i loschi piani dello svitato
professore e trovare il modo di tornare ad essere di nuovo umani.
Intanto Paradigm si inietta accidentalmente il DNA di un piragna assumendone i tratti terrificanti, diventando il
Dr.Piranhia!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': i nemici che i quattro squali dovranno affrontare, saranno perlopiù pesci
antropomorfi creati da Paradigm! Ma ricordiamo più da vicino i protagonisti:
RIP (John Bolton): lo squalo bianco e il leader dei fratelli; è il più intelligente, esperto di chimica e informatica.
Ha una passione per il biliardo, e la sua abilità è quella di cogliere le presenze circostanti come un radar vivente.
JAB (Clint Bolton): lo squalo martello dalla testa durissima e resistente, la posizione particolarmente laterale
degli occhi gli consente una visuale molto ampia. E' il più pigro ma anche il più spericolato, amante della boxe.
STREEX (Robert -Bobby- Bolton): lo squalo tigre, è il più veloce di tutti e ama gli sport estremi (porta sempre i
rollerblade). E' anche dotato di artigli. E' narcisista!
SLAMM (Coop Bolton): lo squalo balena! non a caso è il più possente e anche il più forte del gruppo. Ama il
football. La sua mossa vincente è l' "effetto slamm".
Mentre le tartarughe ninja, come ben ricordate, erano ghiotte di pizza, gli squali in questione vanno matti per gli
hamburger e le patatine. In ultimo vi ricordo Benz, il migliore amico dei ragazzi e colui che fornisce le
apparecchiature e i mezzi necessari per affrontare i nemici.
...FIOCCHI DI COTONE PER JANIE
Bellissimo cartone animato dalla sigla dolce e indimenticabile...Una storia che racconta e insegna, come un
romanzo, i valori di una vita fatta di sacrifici!
Janie McDowell è una ragazzina sempre sorridente dai capelli lunghi e biondi, che vive in Pennsylvania; siamo nel
1838 e gli episodi iniziali sono assorti in un'atmosfera tranquilla in cui si respira la vita di campagna. Janie suona
il pianoforte prendendo lezioni dalla madre, e ha due amici inseparabili: Stephen, che ama suonare l'armonica,
e Bill, un ragazzo di colore che si diletta con il banjo.
La morte improvvisa della mamma cambierà per sempre la prospettiva della ragazza: Janie decide di dedicare la
sua vita alle persone che soffrono per malattia; per questo motivo, una volta finite le medie, si trasferisce in un
colleggio per imparare la professione d'infermiera, e un po' anche per evadare dalle mura di casa dopo che il
padre si è risposato con una donna dai modi poco gentili.
Dopo un approccio piuttosto problematico con le sue compagne di scuola e con la direttrice, Janie riesce
comunque a diplomarsi e a fare ritorno a casa con Stephen.
Nel frattempo l'amico Bill, facente parte di una Jazz band, perde l'ispirazione e smette di suonare con profondo
dispiacere dei due amici. Janie dal canto suo inzia il suo tirocinio, e comincia a lavorare duramente a fianco di un
severo medico di una cittadina, alloggiando in un misero orfanotrofio.
In questi ultimi episodi vediamo la ragazza impegnata in una lotta contro il sindaco della città che vuole chiudere
l'istituto, e il suo rapporto con Stephen che diventa sempre più importante; dopo essere riuscita ad accumulare i
soldi necessari per salvare il povero orfanotrofio, Janie può finalmente gustarsi il meritato lieto fine: l'amico Bill
ritrova la voglia di sunare, lei diventa un bravo medico e sposa l'amato Stephen col quale avrà una splendida
bambina.
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': il titolo originale dell'anime giapponese è "Kaze no Naka no Shoujo Kinpatsu no
Janie" ed è stato trasmesso per la prima volta in Italia nel 1994. Le fonti di questo anime sono due: il romanzo di
Shiro Ishinomori, e soprattutto la canzone "Janie with the light brown hair" di Stephen Foster del 1854; è curioso
il fatto che la dedicò alla moglie Janie, e se ci fate caso sono gli stessi nomi dei protagonisti del cartone.
...MIGHTY MAX
Vediamo chi si ricorda del protagonista di questo cartone animato trasmesso nei primi anni '90: un ragazzino dal
ciuffo biondo col cappellino rosso, i jeans, e una grossa "M" disegnata sulla maglietta bianca. Vi viene in mente
qualcosa? Vi dico anche che ai tempi andarono di moda dei cofanetti stile "Polly pocket" al maschile, con allegato
il medesimo pupazzetto in versione "small": molti miei compagni delle elementari ne possedevano uno! E non a
caso questo anime fu creato appositamente per venderne il giocattolo, nato assieme alla linea "Polly pocket" dalla
Bluebird UK ltd.
LA TRAMA: un bel giorno il piccolo MAX riceve un pacco postale contenente una statua d'uccello egiziana che
arreca un'oscura scritta profetizzante; per capire di che si tratta il ragazzo deve presentarsi al mini-market e
aspettare un segnale.
Preso dal panico il nostro personaggio lascia cadere accidentalmente la statua, che rivela nascosto tra i ciotoli un
misterioso berretto rosso: sarà l'origine dei poteri di Max, che gli permetterà di teletrasportarsi in vari siti della
terra e affrontare i demoni del Cavaliere del teschio maledetto (SKULLMASTER), responsabile della caduta dei
lemuriani (Lemuria è il nome di un ipotetico continente scomparso nell'oceano)e di Atlantide.
La prima tappa di Mighty Max è il deserto mongolico: qui incontrerà il suo mentore e compagno di
avventure VIRGIL, un lemuriano che ha l'aspetto di un volatile antropomorfico e il vichingo NORMAN, la sua
guardia del corpo immortale.
Non si tratta quindi di un semplice cappellino da baseball, ma della chiave d'accesso a tutti i portali dello spazio-
tempo, e proprio per questo straordinario potere il perfido Skullmaster vuole averlo a tutti i costi; Max riuscirà
ad affrontare i suoi nemici e a custodire il suo prezioso berretto grazie al quale diventa il "Possente" Mighty Max.
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': è interessante la figura di Virgil, sempre serio e inflessibile, ha più di diecimila
anni e conosce il passato e il futuro; mal sopporta la superficialità di Max dovuta alla giovane età e quindi alla
voglia di giocare ed essere spensierato come gli altri suoi coetanei; nonostante questo Virgil spiega al ragazzo che
la sua venuta è stata profetizzata nel 3000 a.C. e lo esorta a prendere seriamente la sua missione di custode del
berretto.
Max spesso lo chiama comicamente "pollo" per il suo aspetto, e puntulamente Virgil gli ricorda: "volatile, prego".
Da non dimenticare, il lemuriano è stato, in passato, l'insegnante di Skullmaster...
...GIGI LA TROTTOLA
Nonostante l'espressione da perfetto imbecille e la bassa statura, come vi dicevo, questo personaggio è geniale e
tiene testa a chiunque incontri sulla sua strada. Riesce bene in qualunque sport, e inizialmente lo vediamo
cimentarsi nel basket, in cui può sfoggiare le migliori (e assurde) acrobazie per far canestro (è capace di giostrare
la palla con la saliva, posso giurarvelo, ho a casa una puntata registrata in cui lo fa!) e le più sottili e pungenti
manipolazioni mentali a cui sottopone l'avversario di turno!
Decide di entrare a far parte della squadra di pallacanestro della scuola dopo aver visto GLORIA (Kaori Natsu), la
bella allenatrice vittima di continue "alzate di gonna" che cerca di tollerare la demenzialità del nuovo venuto
unicamente per il bene della squadra; qui troviamo lo iellatissimo capitano THOMAS (Tachibana), il
bell' ADAMO (Kyoshiro, il giocatore biondo di cui è innamorata Gloria), il grande e labbrone LITTLE JOHN, e
infine JOE. Successivamente al team si unirà anche la dolce ANNA (Akane Aki) come aiuto allenatrice: lei è
l'unico vero amore di Gigi (dopo le mutandine chiaramente, che rappresentano per lui una grande risorsa di
energia), e per accrescere l'assurdità di questo cartone dovete sapere che il cane della
ragazza, SALOMONE (Seichiiro), sogna di sposarsi con lei e si mette in accesa competizione con Gigi per mettergli
i bastoni tra le ruota in ogni occasione (Gigi è l'unico personaggio in grado di parlare con il cane).
Dopo aver vinto l'ultima importantissima partita di basket contro la squadra allenata da suo nonno, e mi riferisco
a quell'inquietante personaggio travestito da Darth Fener di "star wars", il nostro piccolo maniaco comincia a
praticare altri sport in cui eccelle sempre grazie alle sue innate qualità fisiche e "geniali": in particolare buona
parte di queste ultime puntate vengono dedicate al tennis da tavolo, dove possiamo gustarci simpatici siparietti
di Gigi che fa diventare matto il presidente (PRESCOTT) del club, invaghito anche quest'ultimo della bella Anna.
Come si conclude la storia? il grandissimo Gigi contribuisce a vincere una gara contro forzutissimi atleti, salvando
il proprio liceo che sembrava destinato a cedere il posto a un Luna Park.
Dopo quest'ultima impresa il lieto fine: finalmente Anna si fidanza con Gigi! (con che coraggio aggiungo io?!?) con
tanto di mutandine bianche che cadono dal cielo come dolci colombe che coronano un sogno...
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': il nome originale del manga, e conseguentemente dell'anime, è "Dash Kappei",
creato dalla mente di Noboru Rokuda nel 1980.
Prima di unirsi alla squadra di basket in qualità di assistente, Anna era fidanza con ALAN (Daiba) un colosso
d'uomo, capitano di un'altra squadra antagonista; il loro rapporto è andato in crisi nel momento in cui Gigi ha
rivelato ad Akane le misure "minime" delle parti basse del fidanzato...
Invece quando Gigi vuole fare il "tenebroso" con Anna, in certi momenti appare alto e serio, ma si tratta di
un'apparizione fugace e illusoria: per quanto si sforzi, in un attimo si "risgonfia" tornando ad essere la macchietta
che realmente è!
Un'altra curiosità: Gigi è nato in America, ma i genitori (Gigiotto e Gigetta) decidono di mandarlo in Giappone a
studiare lontano dal terribile nonno che insiste a volerlo sottoporre ad allenamenti durissimi di basket. Nello
scontro finale di cui vi ho parlato sopra cercherà di sconfiggere il nipote, ma senza riuscirci.
Vorrei concludere questo articolo con il motto di Gigi la trottola: "Oh che vita sopraffina quando c'è in giro
qualche bianca mutandina!"... e dopo questa, vi saluto!!
...LISA & SEYA -UN SOLO CUORE PER LO STESSO SEGRETO-
Eccomi di nuovo qui, dopo un'assenza settimanale per colpa di... (indovinate cosa?) ma degli esami ovviamente!!
Però so che nonostante qualche mio ritardo, mi volete bene lo stesso! Ne approfitto per ringraziare i pochi
affezionati che hanno trovato interessante il mio blog e lo seguono con curiosità! E grazie per i complimenti che,
oltre a farmi estremamente piacere, mi spronano ad andare avanti a scrivere, nonostante gli impegni!
Parentesi chiusa, vi ricordate questo fugace ma bellissimo cartone animato? E' stato trasmesso nel lontano 1997
su Bim Bum Bam, volatilizzandosi in fretta proprio come altri anime di quei tempi! Strano che non l'abbiano mai
riproposto, la storia è intrigante e ben studiata: Lisa (Meimi Haneoka) è una ragazzina di 14 anni che frequenta
un istituto gestito da suore, la "Saint Tail".
Nonostante le apparenze, sotto i panni di questa dolce protagonista si nasconde una scaltrissima ladra
prestigiatrice che si fa chiamare Seya (Saint Tail per l'edizione originale giapponese)!
Ma attenzione, non si tratta di furti a scopi personali e lucrosi! Con la complicità della sorella Mara (una novizia
della scuola), Lisa ruba per aiutare le persone in difficoltà, o per restituire oggetti precedentemente sottratti a
qualcuno, oppure per smacherare truffatori. Niente di più onesto!
Peccato che la polizia non sia dello stesso parere, in particolare il figlio dell'ispettore della città, è
particolarmente motivato nel cercare di catturare la sua preda e sbatterla al fresco; il ragazzo in questione
è Alan (Asuka jr), che guarda caso è un compagno di scuola della ragazza di cui non sospetta minimamente la
vera identità. Solo col tempo inizierà a sovrapporre l'immagine delle due ragazze e a capire l'esistenza di un
ambiguo legame tra le due! Non solo, durante il corso delle puntate si assiste a una vera e propria "caccia" che
ben presto si divide in due binari paralleli: quello poliziesco e quello amoroso; Alan è attratto dalla sua rivale
notturna Seya (che puntualmente gli preannuncia i furti che sta per compiere mediante messaggi plateali) e allo
stesso tempo è innamorato della bella Lisa.
Alla fine il bel detective decide di confessare il suo amore a Lisa, che viene turbata dal senso di colpa di tutte le
sue verità nascoste: in un clamoroso finale Alan scoprirà la vera identità della sua compagna di classe e il
sentimento che si celava nelle comunicazioni di Seya, che non erano semplici comunicazioni dei suoi furti ma
vere e proprie lettere d'amore!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': il titolo originale del manga da cui è tratto il cartone è "Kaito Saint Tail" che
letteralmente significa la misteriosa ladra Saint Tail, come vi dicevo, il nome originale dell'italiano Seya; il nome
dell'autrice invece è Megumi Takikawa, e a proposito di manga, in Italia è uscita un'edizione della Star Comics
sulla rivista "Amici".
Attorno ai due personaggi principali ruotano chiaramente altre figure interessanti, ad esempio RINA (Takamiya) la
figlia del sindaco innamorata di Alan e di conseguenza rivale in amore di Lisa, SERGIO (Sawatari) membro del club
di giornalismo della scuola, invaghito di Lisa ma deciso a fotografare Seya per uno scoop eclatante, e infine i
genitori di Lisa: la madre pensate, era una ladra che si faceva chiamare Lucille (Lucifer in originale), ma che
cambia totalmente vita convertendosi dopo aver conosciuto il marito, un abile prestigiatore. Tali genitori tali
figli, non c'è dubbio!
...UN FIOCCO PER SOGNARE, UN FIOCCO PER CAMBIARE
La prossima recensione dovrebbe interessare soprattutto alle carissime lettrici di questo blog, che spero si
ricordino ancora di questo delizioso cartone animato datato 1996. Intanto una piccola news a ruguardo: ho
appena scoperto che da Maggio 2010 lo mandano in onda sul canale Hiro del digitale terrestre alle 6:10, alle 8,20
e alle 13,10.
Ve lo ricordate solo a grandi linee? Vi rinfresco subito la memoria!
Himi (Himeko Nonohara) è una ragazzina di 13 anni che frequenta le scuole medie, ha i capelli corti biondi, gli
occhi grandi e castani e un carattere molto vivace, a volte irruento e un po' mascolino.
Pur essendo molto carina, il suo lato maschiaccio tende a prevalere sulla sua personalità, mettendola
inevitabilmente in contrasto con la sorella maggiore Annie (Aiko Nonohara), una ragazza dai capelli lunghi scuri
ed estremamente femminile.
Himi soffrirà molto il giorno in cui scoprirà che il ragazzo di cui è da sempre innamorata, Hermes (Kouichi
Hasekua), si è fidanzato proprio con sua sorella.
Dopo questa breve sofferenza la nostra piccola protagonista avrà tutto il tempo necessario per accorgersi delle
piccole ma costanti attenzioni dell'amico Dai-Dai (Daichi Kobayashi), l'unico che a un certo punto della storia
verrà a conoscenza dei segreti nascosti in un semplice nastro per capelli di Himi: si tratta di un fiocco
rosso dotato di poteri magici che Erika, la pricipessa del Mondo della Magia, ha donato alla sua gemella del mondo
terrestre (ovvero Himi) per testarne l'effettiva potenzialità.
Il fiocco permetterà a chi lo possiede di trasformarsi in qualsiasi persona nell'arco di un'ora; oltre il tempo
previsto, Himi sarebbe condannata a conservare per sempre le sembianze acquisite (ricordo, se non sbaglio, che
verso gli uiltimi episodi Himi vivrà attimi di puro panico dopo aver assunto la fisionomia di Dai-Dai per più di
un'ora).
La ragazza avrà a disposizione il fiocco per la durata di un anno (anche se poi ci sarà una proroga di 6 mesi),
dopodichè Erika potrà essere degna di prendere il posto dei genitori alla guida del Regno Magico.
Col tempo Himi acquisterà altri nuovi poteri che le permetterannno di duplicarsi, fermare il tempo e ridursi di
dimensione...Si tratta di magie molto allettanti ma altrettanto pericolose, soprattutto nelle mani di una giovane
ragazza! D'altra parte le avventure non si risparmiano e rendono la trama interessante, ravvivata ancora di più
dal percorso di maturazione dei due protagonisti che li porterà a scoprire l'amore che li lega!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': la mangaka Megumi Mizusawa ha disegnato l'opera "Hime-chan no Ribbon" da
cui è tratto l'anime, ispirandosi ai vari "Maho shojo", ovvero tutti quei manga/cartoni che trattano di ragazze dai
poteri magici (ne conosciamo parecchie!). Anche Himi ha accanto un pupazzetto-guida che dà buoni consigli e
l'aiuta nei momenti di difficoltà: Pokotà è un leoncino di pezza che il padre le regalò da piccola, e che prende
vita grazie ai poteri del fiocco.
Vi ricordo anche l'altra sorella di Himi, più piccola (Yucci), che è amica del fratellino di Dai-Dai (Simone).
Non dobbiamo neppure dimenticare che Dai-Dai è considerato il ragazzo più bello della scuola, ed è così popolare
che le ragazze hanno fondato per lui un fanclub; la presidentessa di questo circolo di ammiratrici è Ilaria (Hikaru
Hibino), vanitosa e chiaramente invidiosa della nostra Himi.
...JEM e le Holograms
Uno dei cartoni animati storici della nostra infanzia, è stato trasmesso per la prima volta in Italia nel 1987; ebbe
talmente successo che fu trasmesso ininterrottamente fino al 1990 e poi ancora nel '92, nel '96 e nel '99.
Io inizialmente scambiai la protagonista per la Barbie, ma in effetti è un altro di quei cartoni animati nati per
pubblicizzare una linea di giocattoli, precisamente la Hasbro.
TRAMA: La Starlight Music è una casa discografica appartenente ai due soci Emmet Benton ed Eric Raymond; il
primo muore improvvisamente, lasciando la sua metà nelle mani della figlia JERRICA BENTON, erede inoltre di
un orfanotrofio (la Starlight House) e di un particolarissimo computer olografico (Energy) che oltre a fornirle
preziosi consigli, proietta le immagini tramite un paio di orecchini: questi le permettono di trasformarsi nella
"bella e stravagante" cantante JEM (poichè Jerrica non è minimamente in grado di cantare).
Così, assieme alla sorella Kimber (tastierista e compositrice) e le amiche Aja (la chitarrista) e Shana (la batterista
e stilista), fonda il gruppo musicale delle "HOLOGRAMS" con lo scopo di salvare la casa discografica dalle grinfie
dello spregiudicato Eric Raymond e il suo gruppo rock composto dalle perfide MISFITS (Pizza, Roxy e Stormer).
Le Holograms riescono a ottenere un grande successo, ma devono continuamente stare in guardia contro le
bassezze dei personaggi rivali.
Purtroppo la doppia vita della protagonista complica parecchio il rapporto con
il fidanzato RIO il quale, ignaro della sua vera identità, è attratto dalla figura di Jem, provocando
conseguentemente la gelosia di Jerrica.
In mezzo alla burrasca della coppia si intromette l'affascinante Riot, il leader della rock band degli Stinger che
per un momento farà vacillare la nostra Jem.
Fortunatamente il vero amore trionfa, e anche i diritti Starlight Music sono al sicuro!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Jerrica e Kimber sono le figlie, come vi dicevo, di Emmet Benton e della
precedentemente defunta moglie Jaqui; quest'ultima in vita fu una grande cantante, e dopo la sua morte Emmet
decise di costruire un computer che potesse proiettare l'immagine della donna: si tratta proprio di Energy! (che
nella versione originale americana si chiama Synergy, trattandosi di una sinergia tra teconologia e magia).
LEITH EMMET è uno dei primi scienziati che hanno studiato gli ologrammi (Emmet è anche il nome del padre di
Jerrica), ELMSFORD è il nome di una cittadina dello stato di New York e centro di studi di ologrammi, ed è anche
il cognome di Shana. Invece ERIC RAYMOND MARX è il nome del fratello della sceneggiatrice dell'anime (Christy
Marx) e omonimo dell'antagonista della storia.
Ultima curiosità: Vicky Jenson, regista di Shreck e Shark Tale, ha cominciato a entrare nel mondo
dell'animazione disegnando gli storyboard per i video musicali di Jem.
...SAILOR MOON (Terza serie: il cristallo del cuore)
Il motore d'azione di questa fase centrale dell'anime è il laboratorio del Professor Soichi Tomoe, uno scienziato
decisamente inquietante dagli intenti distruttivi: il suo scopo è quello di recuperare la Coppa lunare, un oggetto
magico in grado di conferire grandiosi poteri a chi la possiede e di risvegliare un essere malefico
chiamato Pharaone 90.
Per fare ciò è necessario riunire i tre talismani (la spada di Urano, lo specchio di Nettuno e lo scettro di Plutone)
che si trovano in potenza all'interno di cuori purissimi.
Durante la prima parte della serie assistiamo alla ricerca costante di persone dal cuore puro da parte
dell'assistente del dottore, Katia (Kaolinite nella versione originale, è la donna con i capelli lunghi rossi), e tra le
vittime vediamo coinvolte persino le nostre guerriere sailor che in ogni puntata combattono senza tregua il
nemico.
Compaiono inoltre due nuove figure, Milena (Mikiru Kaio) e Heles (Haruka Teno): la prima è una raffinatissima
violinista e la seconda è una ragazza dall'aspetto mascolino, tanto che Bunny e compagne (che se ben ricordate
sono delle gran marpione, in particolare Morea, Marta e Bunny) ne rimangono affascinate scambiandola per un
uomo.
Ben presto si scopre che le due strane (e ambigue) ragazze sono nientemeno che altre due guerriere sailor,
precisamente Sailor Nettuno e Sailor Uranus, le quali però non sembrano assolutamente voler collaborare,
preferendo agire da sole in modo piuttosto egoistico.
Dopo continui fallimenti e cristalli del cuore non completamente puri, si arriva a un episodio decisivo: all'interno
di una chiesa abbandonata Milena e Heles vengono intrappolate da Katia e private dei loro cristalli del cuore:
stavolta si tratta di quelli giusti! Intanto giungono sul posto le guerriere sailor guidate da una nuova comparsa,
che in realtà avevamo già intravisto nella seconda serie: Sailor Pluto (Setsuna Meio)!
Quest'ultima impugna uno scettro sulla cui punta si trova il terzo talismano, che si unisce agli altri due che si
sono materializzati dai cuori di sailor Nettuno e Urano; viene dunque a formarsi la famosa Coppa lunare, che
viene prontamente afferrata da Sailor Moon cogliendo di sorpresa il nemico: la coppa conferisce alla guerriera un
potere enorme che le permette di subire un'ennesima trasformazione (Super Sailor moon).
Da questo momento cambiano gli obiettivi ed entriamo nella seconda parte di questa avvincente serie: i nemici
(ovvero l'esercito del silenzio, formato da cinque streghe e guidato sempre dal Dr Tomoe) raccolgono cristalli del
cuore puri per risvegliare una pericolosissima creatura del silenzio, mentre le tre nuove sailor del sistema solare
esterno si dedicano alla ricerca della "suprema essenza" in grado di utilizzare correttamente il potere della Coppa
lunare.
Dal futuro torna a farci visita Chibiusa, mandata nel "passato" per aiutare le nostre eroine e diventare a sua volta
una brava guerriera sailor (Sailor Chibimoon).
Chibiusa farà amicizia con Ottavia (Hotaru Tomoe), una ragazzina molto cagionevole di salute: più avanti
capiremo che si tratta proprio della figlia del Dr Tomoe; anni prima lo scienziato fece una grande scoperta che
provocò un'esplosione che fu letale a tutti i suoi colleghi. Solo lui e la figlia si salvarono, a patto che due creature
malefiche potessero annidarsi nei loro corpi.
La terribile creatura del silenzio che il Dr Tomoe vuole risvegliare è colei che si cela all'interno del corpo di
Ottavia: Despota 9, che a sua volta può risvegliare Pharaone 90.
Sailor Moon e Sailor Chibiusa, grazie anche alla buona volontà di Ottavia che lotta contro la parte malvagia di se
stessa, riescono a scongiurare la terribile distruzione che sarebbe avvenuta in seguito al risveglio di Pharaone 90.
Non è tutto: Ottavia racchiude un altro segreto: l'altra sua metà positiva si manifesta con la trasformazione
in Sailor Saturn; essendo la guerriera della distruzione, Sailor Nettuno e Sailor Uranus cercano di eliminarla, ma
senza riuscirci perchè viene protetta da Sailor Moon che le dà fiducia e affronta le due guerriere dimostrando
tutta la sua forza; dopo essere stata sconfitte capiscono che l'essenza suprema dal cuore nobile che stavano
cercando è proprio Sailor Moon, e d'ora in avanti collaboreranno con tutte le altre guerriere sailor per la salvezza
della Terra.
Ottavia, dopo aver sacrificato la sua vita durante lo scontro con Pharaone 90, torna in vita sottoforma di neonata,
e ricomincia una nuova vita col padre, senza ricordarsi nulla di tutto ciò che è successo prima.
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Vi ho già anticipato qualcosa accennando l'ambiguità del rapporto tra Milena ed
Heles; beh l'avrete già capito, le due ragazze sono omosessuali e hanno una relazione. Tutti i riferimenti sono
stati prontamente tagliati anche se io, da piccolina, l'avevo comunque sospettato!!
In questa terza serie le guerriere sailor si trasformano grazie a delle penne colorate; Sailor Moon invece ha una
nuova spilla a forma di cuore, e la forza dell'amore tra lei e Milord crea un nuovo scettro lunare anch'esso a
forma di cuore!
...THE REAL GHOSTBUSTERS
Con un incasso di ben 434.286.000 dollari, il film "Ghostbusters" diretto da Ivan Reitman si conferma il più grande
successo planetario dell'anno 1984; due anni più tardi la Columbia Pictures presenta la serie animata intitolata
"The real ghostbusters", composta da 140 episodi suddivisi in sette stagioni.
Nel cartone ritroviamo gli stessi portagonisti, con qualche variante di cui vi parlerò tra poco; tornando alle
origini, ovvero all'opera cinematografica, vediamo da dove nascono i nostri celebri "acchiappafantasmi": Peter
Venkman, Ray Stantz e Egon Splengler sono tre dottori di ricerca specializzati in parapsicologia, che da tempo
studiano i fenomeni paranormali.
Cacciati dalla loro università a causa della scarsità dei loro risultati, i tre amici decidono di aprire una loro
attività: Ray mette un'ipoteca sulla sua casa d'infanzia, e con i soldi ottenuti acquistano un palazzo di New York,
una caserma di vigili del fuoco, per farne la loro sede di acchiappafantasmi a pagamento, e una vecchia Cadillac
targata New York Ecto-1.
Nel frattempo Egon, il più cervellone del gruppo, costruisce trappole e apparecchiature come gli storici zaini
protonici, con i quali si possono catturare i fantasmi.
In seguito viene assunto un altro uomo per completare il quartetto, e si tratta di Winston Zeddemore.
Da questo momento il telefono della segreteria continuerà a squillare, e le chiamate vengono prontamente
raccolte e annotate da Janine Melnitz che avvisa i colleghi ogni volta che si presenta un nuovo caso da risolvere.
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Tutti vi ricorderete di quel simpatico fantasmino mangiatutto verde e
appiccicoso, il mitico Slimer; dovete sapere che in entrembi i film (nel primo e nel sequel) è un personaggio
cattivo, mentre nel cartone animato è buono e vive insieme ai Ghostbusters (diventando la croce di Peter che
puntualmente si becca le affettuose effusioni "salivari" del fantasmino).
Questa è una delle differenze che vi ho accennato prima, inoltre ricordo che i quattro protagonisti del cartone
animato hanno visi diversi rispetto a quelli degli attori, poichè quest'ultimi sono protetti dai diritti. Le tute da
lavoro nel film sono tutte uguali, mentre ciascun ghostbuster della serie animata ha un proprio colore.
Altra piccola puntualizzazione: ancor prima di questa, esisteva già un'altra serie animata dedicata alle figure
degli acchiappafantasmi ma completamente diversa, intitolata semplicemente "Ghostbusters" e ispirata a un
telefilm degli anni settanta dal titolo "The Ghost Busters". Infatti la Columbia dovette chiedere alla casa di
produzione di quest'altro cartone, ovvero la Filmation, i diritti sul nome per poterlo utilizzare.
Credo di ricordarmelo vagamente, se qualcuno di voi ha avuto modo di vederlo me lo dica, così se può farvi
piacere posso dedicare una recensione anche a questo fratello minore dei real ghostbusters!
E ora l'intramontabile sigla!
...RUGRATS
Chissà quanti di voi si ricorderanno del cartone animato di cui sto per parlare...
Altra "chicca" (mi piace usare questo termine, è ufficiale...) proveniente dallo scatolone dei ricordi più nascosti,
ma che BISOGNA tirare fuori!
"Rugrats" è stato trasmesso negli anni novanta sul programma per ragazzi "Junior Tv" di Antenna 3 (che ho già
citato e continuerò a citare!), e ricordo benissimo i protagonisti di questa serie, dei simpatici e bruttini
marmocchi con le teste giganti che si avventurano nella giungla casalinga di un appartamento o di un giardino; si
tratta di episodi veramente geniali, che proprio come una lente di ingrandimento deformano la realtà con la
prospettiva di bambini che hanno meno di tre anni!
Di conseguenza raggiungere una scatola di biscotti sul tavolo, o più semplicemente attraversare il box dei
giocattoli, diventa un'impresa eroica con tutti gli ostacoli del caso annessi.
In un'ottica come questa, gli adulti diventano meri personaggi secondari, spesso ridicolizzati per i loro futili litigi
(chi ha il prato di casa più curato o chi ha il figlio più intelligente).
Entrando di più nello specifico, vorrei ricordare con voi i personaggi principali: Tommy Pickles, caratterizzato da
pannolino e crapa pelata, non ha raggiunto neanche il primo anno di età eppure è un bambino dotato di grande
intelligenza, spirito di iniziativa e intraprendenza; è lui il motore di ogni azione, e con le sue idee spinge il
gruppo di fedeli amici (di cui è lo stimato leader) a intraprendere nuove avventure.
Chuckie Finster (il bambino con gli occhiali, i capelli arancioni e gli incisivi sporgenti) al contrario, è più fifone, e
nonostante lo ammiri per il suo coraggio, cerca sempre di convincere l'amico a rispettare le raccomandazioni dei
genitori. Completano il gruppo i gemellini Phil e Lil DeVille, che vorrei ringraziare per avermi regalato momenti
di esilarante trash: i due fratellini (sono un maschio e una femmina praticamente identici) amano dilettarsi con il
fango e mangiare vermi e cibo per cani...ho detto abbastanza!
In ultimo, un altro personaggio fondamentale di questo cartone è sicuramente Angelica Pickles: è la più grande
dei Rugrats, se non ricordo male ha circa tre anni, e per questo motivo si sente in diritto di spadroneggiare e
maltrattare i bambini più piccoli, perfino il cuginetto Tommy; è viziata, isterica e riesce a manipolare gli adulti
(soprattutto il padre) affinchè questi accontentino ogni suo capriccio. L'unico suo reale affetto è la sua bambola
malconcia "Cinzia", a cui tiene parecchio.
Comunque basta dare un'occhiata ai genitori di Angelica per capire l'origine di tali comportamenti (una madre
troppo impegnata con la carriera e un padre ottuso e troppo accondiscendente), visto che spesso, anche nella
nostra realtà, i figli sono il riflesso di ciò che il nucleo familiare offre loro!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': "Rugrats" significa letteralmente "topolini da tappeto" (rug= tappeto; rats=
topi), in italiano può essere tradotto in "pesti". La serie animata, composta da 172 episodi, ha ispirato ben
quattro film e diversi videogiochi, anche per la playstation.
...OCCHI DI GATTO
Dopo una faticosa settimana di studio, lavoro, pallavolo, pioggia e neve, finalmente è arrivato un tranquillo
sabato di sole che mi ha concesso di rimettermi qui a scrivere, per voi carissimi! e anche per me, visto che ormai
questo blog è diventato una passione!
La recensione di oggi è stata molto attesa, tutti voi ricorderete le tre ladre che fin dagli anni ottanta fecero
perdere la testa a tantissimi ragazzi...d'altra parte le loro aderenti calzamaglie "da lavoro" concedevano agli
spettatori di poter immaginare le sensuali curve che si nascondevano sotto.
Una "gatta" di cui innamorarsi per ogni gusto: dall'intrigante ventenne dai capelli lunghi e neri (Sheila, che
nell'edizione originale si chiama Hitomi), alla procace e fascinosa donna matura (ovvero Kelly, il cui nome
giapponese è Rui) e la vispa liceale del gruppo Tati (Ai).
LA TRAMA: le tre sorelle Kisugi gestiscono insieme un bar, il "Cat's Eye", grazie al quale si guadagnano
tranquillamente da vivere; durante la notte, però, "Cat's Eye" diventa la firma della famigerata banda che turba i
sonni del capo della polizia della città di Tokyo!
Le giovani donne infatti sono alla ricerca delle opere d'arte appartenute al loro padre, il pittore Michael
Heinz misteriosamente scomparso negli anni quaranta. Tramite il "recupero" dell'intera collezione, le tre ragazze
sperano di raccogliere preziosi indizi che portino a lui.
Nonostante i furti vadano sempre e comunque a buon fine, a complicare ulteriormente il lavoro delle ladre
rimane il fastidioso ruolo del fidanzato di Sheila, Matthew (Toshio Utsumi), che guardacaso è l'investigatore
incaricato di catturarle!
Fortunatamente il carattere piuttosto ingenuo del ragazzo non gli permette di andare oltre il suo naso e capire la
vera identità dell'amata Sheila, anzi spesso e volentieri le sue visite al bar si rivelano inconsciamente delle
preziose fonti di informazioni.
L'unica che davvero mette a repentaglio il segreto di Occhi di Gatto, è la collega di Toshio, l'investigatrice
Mitsuko Asatani (Alice nella versione italiana); laureata in psicologia ed esperta di judo, karate e tiro al bersaglio,
grazie al suo perspicace intuito è l'unica che comincia a insospettirsi delle tre sorelle, senza però riuscire mai a
trovare sufficienti prove per arrestarle.
In ultimo ricordo un'altra figura fondamentale della storia, ovvero un amico di gioventù di Michael Heinz: il Sig.
Marlows (Sadatsugu Nagaishi).
Quest'uomo dal passato misterioso rappresenta l'anello di congiunzione tra le sorelle e il loro amato padre;
conosce moltissimi particolari delle opere e fornisce indispensabili suggerimenti per l'attuazione dei piani della
banda, e preziose informazioni su Carnaff, il traditore di Heinz che ne trafugò le opere.
Nel finale non sapremo un bel niente sul padre delle ragazze, ma poco ci interessa...invece Matthew, che col
passare del tempo cominciava a provare attrazione nei confronti di una delle tre gatte, scopre sbalordito
l'incredibile segreto di Sheila; questa conclusione appare in verità nel manga, l'anime invece ci propone un finale
decisamente poco soddisfacente.
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': nel 1985 viene trasmesso per la prima volta in Italia "Occhi di gatto",
traduzione della serie animata giapponese "Cat's Eye", che prende vita dal manga del grandissimo Tsukasa Hojo
(lo stesso creatore di City Hunter e Angel heart, scusate se è poco!!).
Veniamo ora al punto "hot": scene maliziose con toccatine, intimo, seno in vista e altro, sono state tagliate: in
particolare è stato fatto letteralmente a pezzi un episodio in cui Matthew passa un'intera giornata in casa Kisugi
continuamente provocato e stuzzicato dalle tre sorelle.
Per non parlare della videosigla della seconda serie: Sheila è troppo provocante per essere mostrata a dei
bambini, quindi Mediaset ha ricorso al montaggio di scene prese dall'anime; tranquilli, a voi non toglierò lo sfizio
di potervela gustare con gli occhi! (l'ho trovata solo nella versione francese...meglio che niente!) Qui sotto
trovate come sempre tutte le sigle! In particolare quella italiana ce l'abbiamo tutti nel cuore e tra l'altro, è anche
la suoneria del mio telefono! :)
...UN INCANTESIMO DISCHIUSO TRA I PETALI DEL TEMPO PER RINA
PREMESSA: vi ricordate le fisionomie dei personaggi ma non ricordate assolutamente la trama di questa storia? c'è
un motivo: dovete sapere che l'anime in questione è diviso in ben cinque serie, di cui le prime tre sono state
trasmesse qui in Italia nel 1995, ricompattate in una sola lunghissima saga apportando tagli e censure e
ottenendo, come risultato, episodi confusionari e finali inconcludenti; cercherò di ricostruire nel modo più chiaro
possibile la trama dei primi tre capitoli!
SLAYERS (prima serie): questo cartone animato ci riporta indietro in un'atmosfera indeterminata a metà strada
tra fantasy e medioevo, con un pizzico di buona comicità nipponica; Rina (Lina Inverse nella versione originale) è
una giovane maga di 16 anni che decide di mettere in pratica i suoi poteri in giro per il mondo, catturando e
saccheggiando le refurtive delle bande di ladri che incontra durante il suo cammino; proprio in una di queste
occasioni incontra Guido (Gourry Gabriev), un cavaliere dalla folta chioma bionda che interviene a salvarla
durante l'assalto di un gruppo di briganti; ben presto il ragazzo si rende conto di non avere a che fare con una
gracile e delicata damigella in difficoltà: non chimatela assolutamente "ragazzina" perchè potrebbe andare su
tutte le furie!
Rina oltre ad essere una grande esperta di magia, ha un carattere irrequieto quanto una pentola a pressione: è
permalosa, presuntuosa e irascibile.
Il povero Guido, che nel frattempo si incarica di accompagnarla in qualità di guardia del corpo, si ritroverà
spesso a essere vittima delle sue prese in giro, senza sospettare che la bella fanciulla, sotto sotto, sta
escogitando un piano per sottrargli la sua potente arma magica: la spada di luce; in realtà Rina nasconde (...molto
bene!!) un animo sensibile, e col tempo comincerà a provare "nuovi sentimenti" nei confronti del suo compagno
di avventure...
Durante il tragitto fanno la conoscenza di un essere misto tra golem, demone e umano; si tratta
da Zelgadiss (Zerugadisu), che all'inzio ostacolerà i due ragazzi, ma successivamente si unirà a loro per
fronteggiare un nemico comune: Zeno (Rezo), il Monaco Rosso, parente di Zelgadiss e responsabile di aver
trasformato con l'inganno la pelle di quest'ultimo in pietra, desidera impossessarsi di una statuetta potentissima
di Rina, in grado di restituirgli la vista.
In realtà nell'animo corrotto di Zeno, che in passato era un grande saggio, si annida il grande
demone Sabranivoodoo (Shabranigdu), con cui Rina dovrà vedersela in uno scontro finale, utilizzando un potente
incantesimo che le sottrarrà una grande quantità di energia vitale ma che sconfiggerà definitivamente il demone.
Durante questa prima serie entrano in scena altri personaggi, tra cui Fillionel, il grassoccio re del regno di Sillune
(Rina sperava fosse un buon partito da sedurre...), e la sua figlioletta di 15 anni Amelia (Ameria), una ragazzina
pestifera che cerca goffamente di imparare gli incantesimi di Rina creando simpatici siparietti comici (tra le altre
cose, sembra avere un debole per Zelgadiss!).
SLAYERS NEXT (seconda serie): i nostri beniamini incontrano una nuova figura avvolta nel mistero, un giovane
monaco sempre sorridente chiamato Zeross (Xellos), in apparenza alla ricerca di un testo sacro di magia; questi
difende Rina dagli attacchi dei demoni, ma in realtà fa tutto questo per facilitare i piani del Principe degli
Inferi, Fibrizio (Hellmaster Phibrizzo), interessato proprio ai poteri della ragazza.
Questo personaggio particolarmente crudele si presenta con le sembianze di un bambino dall'animo spietato e
senza cuore (per questo motivo Mediaset ha deciso di censurare quasi per intero gli ultimi tre episodi della
seconda serie).
Un altro personaggio che compare in questo secondo capitolo è la principessa di Zoana, Martina, che insegue
furibonda il simpatico quartetto capeggiato da Rina, che le ha distrutto il palazzo e la macchina golem (in realtà
si è anche invaghita di Zelgadiss e Guido, essendo costantemente alla ricerca di un fidanzato).
SLAYER TRY (terza serie): in quest'ultima parte conosciamo Firia, una dolce ragazza bionda che chiede a Rina e
compagni di aiutarla a non far avverare la profezia sulla fine del mondo; sotto queste graziose sembianze umane
si nasconde un bellissimo drago dorato, il quale confida a Rina di essere stata mandata dalla sorella della
ragazza, Luna.
La storia comunque è incentrata su Valgarv, un tempo drago ancestrale cacciato dai draghi dorati dopo e in
seguito trasformato in mezzo demone; il suo rancore minaccia la pace del mondo, e Zeross (la cui vera natura
ancora non è ben chiara, se sia dalla parte del bene o del male) si unirà a Rina e compagni per difenderlo per
mezzo delle cinque armi di luce.
Infine sarà proprio la purezza di Firia a cancellare l'odio nel cuore del mezzo drago, facendolo rinascere e
tornare cucciolo!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': dal manga di Hajime Kanzaka nasce l'omonima serie animata "The slayers";
titolo molto semplice e diretto (significa "uccisori", "assassini") se pensiamo alla fantasia con cui l'hanno
pedantemente tradotto in italiano...
Sono consapevole e colpevole di aver tralasciato alcuni personaggi ed episodi,ma l'ho fatto per evitare che la
recensione diventasse troppo lunga e pesante!
...KEN IL GUERRIERO
Credo che la definizione di "cartone animato", per quanto abbia tutta la sua dignità e il suo valore, non sia
perfettamente attribuibile alla saga di Kenshiro, in quanto essa rimanda a una vivacità di colori e una leggerezza
di argomenti che si adattano a un pubblico prettamente infantile; vorrei quindi usare la parola "opera", per non
dire "capolavoro", perchè di questo si tratta!
Questa premessa che sto facendo è chiaramente un'opinione personale, assolutamente discutibile, e anche se in
effetti all'epoca eravamo per la maggior parte dei casi, bambini o ragazzini, credo che pochi cartoni animati di
quel periodo abbiano colpito il pubblico per la stessa drammaticità, l'intensità di emozioni, e l'abbondanza di
valori che si possono ritrovare nella storia di Kenshiro (non a caso è stato sempre trasmesso da reti locali, e MAI
su "Bim Bum Bam").
Io studio lettere moderne, e proprio in questi giorni sono intenta a leggere per intero due opere epiche: l'
"Orlando furioso" di Ariosto e "La Gerusalemme liberata" di Tasso; tranquilli, non vi annoierò con una lezione di
italiano, volevo solo confermare che rispetto a quest'ultime, l'opera di Kenshiro non ha nulla da invidiare sul
piano dell'intreccio narrativo, la varietà dei personaggi, e la profondità di riflessioni. Davvero nulla!
Dopo questa lunga premessa personale posso iniziare a parlare dell'opera, divisa in due serie: la prima, più
corposa, composta da ben 109 episodi, mentre la seconda si articola in 43 episodi.
LA STORIA ALLE ORIGINI: nell'anime esistono diverse scuole di arti marziali, tra cui la Divina Scuola di Hokuto,
la Sacra Scuola di Nanto, la Scuola Imperiale di Cento, e la Arcana Scuola di Hokuto (o Scuola di Hokuto Gemmy,
che è una branca della Divina Scuola di Hokuto).
Il vecchio Ryuken è l'ultimo rappresentante della Divina Scuola di Hokuto, che tra tutte è quella più raffinata e
potente per la sua filosofia e la sua tecnica invincibile (attraverso l'attivazione di alcuni punti del corpo, si può
aumentare la pressione interna del nemico fino a farlo letteralmente scoppiare in pochi secondi) ; per deciderne
il degno successore, il saggio maestro adotta quattro bambini orfani: Raoul, Toki, Jagger e Kenshiro. La scelta
sembra inizialmente ricadere su Toki, nel quale fortezza esteriore e interiore trovano un felice equilibrio; ma
ben presto il ragazzo viene colpito da una malattia a causa di un'onda atomica, che lo renderà sempre più debole
fino a morte certa. Raoul brama invano di prenderne il posto, ma i grandi maestri recepiscono la sua natura
troppo impulsiva e violenta come una minaccia per Scuola stessa. Jagger viene scartato a priori per la sua
debolezza, e di conseguenza viene designato quale 64° successore della Divina Scuola di Hokuto il più piccolo dei
quattro: Kenshiro.
PRIMA SERIE: Siamo alla fine del XX secolo, e a seguito di un terribile conflitto mondiale atomico, l'intera umanità
è ridotta a brandelli dispersi nel deserto di città distrutte e regredite in condizioni poverissime. Lo sfondo che ci
accompagnerà nell'arco delle puntate sarà quasi sempre lo stesso: grigio, desolato e triste.
In una situazione così critica i più prepotenti non perdono l'occasione di sottomettere la povera gente, e i tiranni
in questione sono spesso i migliori allievi delle più famose scuole di arti marziali, che bramano alla conquista del
mondo avvalendosi di soldati mercenari (ovvero sciocchi tamarri gonfiati dotati perlopiù di crestino colorato) che
si aggirano in moto tra i villaggi sopravvissuti alla guerra, dandosi alla pazza gioia saccheggiando, torturando,
uccidendo e stuprando.
In questo terribile scenario si muove il giovane Kenshiro, (nella prima serie ha circa 18-19 anni) che a seguito
della morte del maestro di Ryuken (per mano traditrice di Raoul) e dello scoppio della guerra atomica, decide di
ritirarsi in pace con Julia, una bellissima ragazza da lui profondamente amata; la felicità del rapporto viene
interrotta dall'arrivo del suo rivale in amore Shin, esponente della Scuola di Nanto che mira alla costruzione di un
impero tirannico. Shin ottiene con la forza Julia, torturando nell'animo e nel corpo Kenshiro che non riesce a
reggere il confronto (in quest'occasione Shin penetra con le dita il petto di Ken formando le famose "sette stelle
di Hokuto").
Da qui inizia il pellegrinare incessante di Ken, che fortifica il corpo e il carattere battendosi con i peggiori
guerrieri al comando di Shin e salvando la vita di molte persone in difficoltà (non so voi, ma ogni volta che
arrivava Kenshiro per salvare la vita di qualcuno, io tiravo un profondo sospiro di sollievo!). Durante il suo
cammino incontra in un villaggio due bambini, la timida e dolce Lynn (a cui il Ken ridona la capacità di parlare) e
il simpatico ladruncolo Bart. Ken, che all'apparenza sembra essersi indurito parecchio, ha in realtà un animo
nobile e pietoso, difatti proteggerà sempre i due ragazzini e sarà sempre disposto a battersi in difesa dei più
bisognosi.
Finalmente giungiamo al Palazzo imperiale di Shin: qui avviene un secondo scontro, che vede vincitore, stavolta,
il rappresentante di Hokuto; prima di suicidarsi Shin rivela al suo avversario che Julia è morta gettandosi per
disperazione da un balcone altissimo.
Ken rimane stordito dopo questa terribile notizia, e si ritrova a vagare senza meta in compagnia di Lynn e Bart; i
tre approdano al villaggio di Mamiya, una giovane che assomiglia moltissimo a Julia, e che lotta con la sua gente
per difendersi dalla parfida famiglia Cobra.
Al gruppo si unirà anche Rey, appartenente alla Scuola di Nanto, e con il quale Ken stringerà una sincera
amicizia; tuttavia si presenta un'incongruenza: Rey è alla ricerca dell'uomo dalle sette stelle che tempo addietro
sterminò tutta la sua famiglia il giorno delle nozze della sorella Ayrin; non può certo trattarsi di Kenshiro, e
infatti più avanti si scoprirà che l'autore della strage fu Jagger, che si procurò le sette cicatrici per screditare Ken
(Jagger odiava profondamente Kenshiro per avergli sfigurato il viso e per il fatto di non essere stato scelto come
successore della Scuola di Hokuto).
Dopo aver ucciso il perfido Jagger con l'aiuto di Ken, Rey potrà ritrovare la sorella, cieca e sfinita per gli abusi
subiti dagli scagnozzi di Jagger; Kenshiro con la sua tecnica di Hokuto riesce a ridonarle la vista.
Ora è il momento di avviarsi verso Cassandra, dove si trova imprigionato il buon Toki, il quale rivela ai due
guerrieri l'identità del terribile dittatore che incute terrore in ogni città: si tratta di Raoul. Quest'ultimo attacca il
villaggio di Mamiya e procura la morte di Rey (lasciando sole fra lacrime la sorella e la fidanzata, la stessa
Mamiya), accendendo d'ira Kenshiro che si batte con il fratello in un duello che finisce momentaneamente in
parità. Ci vorrà ancora un po' di tempo prima di arrivare a uno scontro finale!
Nel frattempo Ken incontra un personaggio molto positivo di questa serie, Shu, un guerriero non vedente della
scuola di Nanto (anni prima si procurò da solo la cecità dopo aver battuto un giovane Kenshiro, per evitare che
quest'ultimo dovesse togliersi la vita a causa della sconfitta) che gli chiederà di liberare la città da un terribile
dittatore rivale di Raoul: Sauzer.
Anch'esso appartenente alla Scuola di Nanto, causerà la morte di Shu schiacciato dalla cima di una piramide in
costruzione, ma verrà presto sconfitto in un secondo duello da Kenshiro che ormai è a conoscenza del suo
segreto: gli organi di Sauzer sono posti al contrario, e di conseguenza anche i loro punti di pressione.
In seguito Ken fa la conoscenza del gigante buono Fudo della montagna, padre adottivo di numerosi bambini
orfani, il quale rivela la notizia che Julia è ancora viva! Infatti il gigante appartiene alla schiera dei "Cinque astri
di Nanto", il cui compito è quello di proteggere l'ultimo guerriero di Nanto, ovvero Julia, che fu miracolosamente
salvata da loro, il giorno in cui si lanciò dal palazzo di Shin.
Fudo e gli altri guerrieri di Nanto ( Shuren delle fiamme, Wein del vento, Juza delle nuvole e Ryaku del mare)
verranno eliminati uno dopo l'altro da Raoul, che infine rapisce Julia e la porta nel suo castello, provocando
sempre di più la rabbia di Kenshiro.
Finalmente i due fratellastri si scontrano, all'aria aperta, mentre Julia giace apparentemente morta tra le braccia
di Lynn e Bart; proprio nel momento in cui Raoul è in fin di vita, Julia si risveglia e Kenshiro scopre la verità: la
donna in precedenza svelò a Raoul di essere molto malata, e questi, innamorato a sua volta di lei, decise di
colpirla in un punto di pressione per allungarle la vita a discapito della propria.
E così il "Re di Hokuto" si sferra l'ultimo colpo mortale al cuore, riscattando tutto il male compiuto con il suo
sacrificio. Ken trattiene la commozione (e tutto sommato anche noi) prende il cavallo nero di Raoul e se ne và
con la sua Julia verso un futuro breve ma intenso. Bart vorrebbe andar con loro ma Lynn, in lacrime, lo trattiene,
è arrivato il momento di mettersi da parte e augurare ai due amanti ogni bene.
SECONDA SERIE: sono passati ben dieci anni, e Kenshiro è diventato un uomo praticamente imbattibile; l'unica
cosa a lui impossibile è evitare la morte dell'amata Julia. Ora il suo unico obiettivo rimasto è quello di liberare le
città dai malvagi tiranni che continuano a tormentare le persone indifese.
Rincontra sul suo cammino i giovani Bart e Lynn, che sono diventati adulti oltre che abili guerrieri, e che hanno
fondato in suo onore "L'Armata di Hokuto" composta da altri guerrieri disposti a lottare per la pace.
Questa volta il capo degli iniqui è Jako, che tiene in ostaggio il vero imperatore (che più avanti si scoprirà
essere Louis, la sorella gemella di Lynn) ricattando i suoi fedeli, i generali della Scuola imperiale di Cento, tra
cui Falco, a capo di essi. Burt interviene e libera Falco, che finalmente uccide Jago. Ma non è finita, perchè Tige,
il braccio destro di Jago, rapisce Lynn e la porta sull'Isola dei Demoni. In questa terra tutti gli abitanti sono
addestrati per uccidere, e le leggi vengono dettate da tre Demoni.
Ken prende una barca e si mette alla ricerca di Lynn, e durante il tragitto si imbatte nella nave del Pirata rosso,
anch'esso diretto all'Isola per cercare vendetta, dopo che anni addietro un ragazzo appena quattordicenne
massacrò il suo equipaggio e il figlio. Nel frattempo Lynn è custodita da un misterioso guerriero di nome Ork che
pratica la tecnica dell' Arcana Scuola di Hokuto.
Ork è in realtà il figlio del pirata creduto morto, e in gran segreto porta Lynn alla corte di Ron, uno dei tre
demoni, e spera che Kenshiro combatta contro di esso per liberare l'amica. E le cose vanno per il verso giusto,
Ken raggiunge Ron sconfiggendolo, e questi gli rivela che l'isola è in realtà la terra d'origine sua e dei fratelli
adottivi Toki e Raoul, che da piccoli vennero portati aldilà del mare dal maestro Jukei per condurli da Ryuken.
Kenshiro decide quindi di liberare la sua terra dalla schivitù, e si presenta al cospetto del capo dei
demoni, Kajo (fratello gemello di Raoul), che gli infligge una terribile sconfitta. Ken viene salvato dal Pirata
rosso, che riabbraccia il figlio prima di morire; Ork quindi, per continuare il sacrificio del padre, porta con sè il
corpo apparentemente morto di Kenshiro nelle fogne.
Una volta risvegliato e guarito dalle ferite, il guerriero di Hokuto si trova faccia a faccia con Hyo, secondo
demone la cui memoria è stata cancellata da Kajo (inoltre crede che Ken abbia ucciso la sua fidanzata Sayaka,
mentre in realtà è stata opera di Kajo, per metterli in rivalità). Difatti non ricorda di essere il fratello naturale di
Kenshiro (colpo di scena!), fino all'arrivo di Ork che interrompe il duello fratricida; Hyo recupera la memoria e
svela a Ken dove si trova la Sacra stele in cui sono scritti i segreti della Divina Scuola di Hokuto, in modo da poter
fronteggiare Kajo.
La verità è questa: Kenshiro e Hyo avrebbero dovuto essere i successori della Scuola, ma l'ambizione di Kaio lo
portò a modificare gli eventi, cancellando la memoria di Hyo e prendendo possesso dell'isola.
Si arriva alla conclusione con una scena clamorosa: Kajo, sconfitto da ken, si lascia travolgere dalla lava vulcanica
con in braccio il corpo morente di Hyo, come simbolo di un'ultima riconciliazione tra i due compagni di vita, per
quanto menzoniera.
Lynn, che era stata prigioniera fino a quel momento di Kajo, ha subìto da quest'ultimo l'attivazione di un punto di
pressione che l'ha fatta cadere in un sonno profondo; quando si risveglierà, si innamorerà della prima persona
che le si porrà innanzi. Bart prende tra le braccia la sua compagna di mille avventure, e la offre a Kenshiro
sapendo quanto la ragazza in cuor suo lo ha sempre amato profondamente fin da bambina. Ma Ken, cosciente
delle battaglie che ancora dovrà affrontare, è convinto che con Bart la ragazza avrebbe un futuro più felice e
sereno.
E così sale in groppa al suo fedele Re Nero, lo storico cavallo di Raul, e si dirige nuovamente verso il suo destino
ricordando con nostalgia tutti i degni guerrieri che ha affrontato fino a quel momento e infine, la sua da sempre
amata Julia.
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': l'anime è tratto dal manga omonino "Hokuto no Ken", e gli autori sono Tetsuo
Hara e Buronson (pseudonimo dello sceneggiatore Yoshiyuki Okamura).
Non vorrei dilungarmi troppo oltre, visto che la recensione è abbastanza corposa, per quanto io abbia cercato di
riassumere i punti più salienti della storia. Nel caso avessi tralasciato delle informazioni che voi ritenete
importanti (o avessi commesso qualche errore) non esitate ad aggiungerle nei commenti!
In ultimo vorrei ringraziare un mio amico che mi ha regalato i cd con tutti gli episodi di Kenshiro e che condivide
con me la passione per questo straordinario personaggio! :)
...PRENDI IL MONDO E VAI
Eccomi di nuovo qui, dopo una pausa natalizia molto lunga e una sessione d'esami ancora in corso che però non
mi ha impedito di trovare un ritaglio di tempo per il mio blog! Chiedo ancora scusa per la lunga assenza, ma i
periodi delle vacanze estive e invernali saranno sempre i più ostici per me...Spero mi perdonerete! :)
Ma come si suol dire, "bando alle ciance" e parliamo del prossimo cartone animato, semplice nel tratto del
disegno (proprio come il manga da cui è tratto) ma caratterizzato da una storia ben pensata che ruota attorno al
baseball;
Kazuya e Tatsuya Uesugi sono due fratelli gemelli che si differenziano soprattutto per il carattere: molto
studioso e sportivo il primo (è il campione della squadra di baseball della scuola Meisei), pigro e lavativo il
secondo, che preferisce oziare piuttosto che applicarsi a qualsiasi tipo di attività. L'elemento che compensa lo
squilibrio tra i due fratelli è la loro grande amica d'infanzia e compagna di scuola, la dolce Minami.
La serie si compone di tre parti fondamentali, corrispondenti al triennio del liceo: durante il primo anno, i
ragazzi si trovano a dover scegliere un club sportivo a cui iscriversi, e tutti gli amici scelgono con entusiasmo il
baseball tranne Tatsuya, che vuole evitare qualsiasi tipo di competizione col fratello (sul campo sportivo e in
campo sentimentale) e decide di iscriversi al club di pugilato senza troppe ambizioni.
La storia sembra filare liscia, fino a un tragico e inaspettato episodio in cui il buon Kazuya, nel tentativo di
salvare un bambino dalla strada, finisce per essere investito da una macchina; si conclude qui il percorso di uno
dei personaggi principali, di un fuori classe a un passo dalla realizzazione un grande sogno, ovvero portare la
propria squadra a disputare le finali studentesche al Koshien, il famoso stadio giapponese di baseball situato a
Nishinomiya, nella Prefettura di Hyogo.
La scomparsa di Kazuya sembra fermare il tempo dell'azione: tutti i componenti della squadra precipitano nello
sconforto, perdendo una grande competizione e uno stimato compagno di gioco, Minami e Tatsuya cercano di
farsi forza a vicenda per superare un lutto incolmabile.
Finalmente arriva la svolta che permette alla storia di continuare: Tatsuya, che nonostante tutto non perde il suo
lato ironico e ottimista, appare un giorno sul campo di baseball con la divisa del fratello e compie un clamoroso
lancio della palla, talmente potente, che Kuroki il capitano della squadra, intuisce il talento del ragazzo e fa di
tutto per averlo tra i suoi giocatori! Le trattative con il capitano del club di pugilato si risolvono al meglio grazie a
un autografo di Rumiko Takahashi ( vi ricordo che è la grandissima mangaka che ha creato Ranma, Lamù,
Inuyasha e Maison Ikkoku) in cambio di Tatsuya, che riceve così a tutti gli effetti l'eredità del defunto Kazuya con
tanto di maglia # 1.
Minami dal canto suo, entra a far parte della squadra di ginnastica senza rinunciare alla sua passione e
diventando manager della squadra di baseball; in questi due anni successivi i nostri protagonisti avranno modo di
crescere nello sport e, ovviamente, anche sul piano sentimentale! Incontreranno alleati e rivali dunque, nella
vita come sul campo, amore e sport diventano il sale e lo zucchero che rendono questo cartone animato gustoso
nella sua semplicità.
E con questa perla vi saluto, completando il lieto fine di questa storia: Tatsuya e compagni conquistano dopo
tanti sacrifici l'accesso al Koshien, e durante la finale lo spirito di Kazuya appare un'ultima volta per incoraggiare
il fratello. Tatsuya riuscirà a vincere la partita e non solo, vincerà anche in amore rivelando i suoi sentimenti a
Minami, che ricambia teneramente con un bacio.
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Come potete immaginare il manga da cui è stato tratto questo cartone animato
non si intitola "Prendi il mondo e vai"...(della serie: "un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo...") ma
semplicemente "Touch", ed è stato creato da Mitsuru Adachi negli anni '80. Io lo guardavo da bambina verso la
fine degli anni novanta, anche se la prima TV italiana è stata trasemssa nel settembre del 1988. La Yamato video
inoltre, ha creato due OAV che narrano le vicende successive al manga.
...GEORGIE
Cari lettori,
Georgie viene trovata in fasce tra le braccia della madre morente in un bosco (probabilmente fuggitiva da un
campo di prigionia) da un agricoltore, il Signor Butman, che decide di adottare la piccola.
La bambina cresce nella cerchia della famiglia Butman, circondata dall'amore del padre, dei due fratelli Abel e
Arthur e da Mary, una madre adottiva non proprio affettuosa.
Ricordo ancora il senso di disagio che provavo durante gli episodi in cui la Signora Butman mortificava la piccola
Georgie. In realtà la Signora Butman, che la sapeva lunga, aveva intuito che la piccola di casa crescendo, avrebbe
portato un mucchio di guai.
E così accade, col tempo comincia a delinearsi un intricato triangolo amoroso: al vertice c'è Georgie, che ignara
di tutto, continua a considerare i due ragazzi i suoi fratelli di sangue. Agli estremi opposti abbiamo Abel e Arthur,
infiammati dai primi istinti adolescenziali e dal sentimento sempre più crescente nei confronti dell a sempre più
avvenente avvenente sorella adottiva.
Ma ecco che all'orizzonte compare un quarto elemento di disturbo: l'aristocratico Lowell J. Gray, figlio del
governatore della città (scusate, dimenticavo di dirvi che la storia è ambientata in Australia durante il XIX
secolo), con cui Georgie intreccia una relazione "clandestina". Ma la Signora Butman che vi ricordo, la sa molto
lunga, "sgama" letteralmente Georgie con Lowell. A questo punto il rancore accumulato dalla donna diventa
incontenibile: non solo caccia Georgie di casa in malo modo (dandole praticamente della sgualdrina...) ma non
perde l'occasione di svuotare definitivamente il sacco rivelando alla ragazza tutta la verità sul suo passato.
Georgie, in preda alla disperazione, scappa; ma la fuga si interrompe presto: la poverina scivola nel fiume
rischiando di annegare, ma per fortuna il pronto intervento del fratello Arthur la porta in salvo. Priva di sensi,
Georgie viene portata dal fratello fino alla casa dello zio Kevin e messa a letto. Più avanti ritorniamo su questo
episodio completamente censurato...
A questo punto la storia volta pagina e per dirla alla "Monty Phyton", si passa a qualcosa di completamente
diverso: Georgie si mette un berretto in testa e decide di lasciare l'Australia e di imbarcarsi su una nave diretta in
Inghilterra camuffata da uomo (si fa chiamare Joe Butman).
Nel frattempo l'intera famiglia Butman, che da tempo aveva perso il punto di riferimento del capo di famiglia,
venuto a mancare tempo prima, si divide nel caos più totale: Abel parte per l'Inghilterra alla ricerca della sorella,
mentre Arthur rimane a casa per assistere la madre durante i suoi ultimi giorni di vita. La povera Mary muore
poco tempo dopo, di crepacuore, sommersa dai sensi di colpa e dai rimorsi.
Georgie raggiunge Lowell in Inghilterra, i due si amano di nascosto nonostante lui sia ufficialmente fidanzato con
tale Elisa, ma solo per interessi di famiglia. La coppia decide di fuggire insieme, lontano dalla famiglia di lui e
dagli obblighi che la società impone loro; ma purtroppo il lieto fine non arriva. Lowell si ammala gravemente di
tubercolosi, guaribile solo con cure mediche molto costose. Georgie aihmè capisce che due cuori e una capanna
non possono andare oltre, e fa un grande sacrificio d'amore: lascia Lowell alle cure di Elisa e della sua famiglia.
Parallelamente Arthur, una volta arrivato anche lui in Inghilterra, rimane coinvolto nei loschi affari del Conte
Dangering (un cognome, una garanzia) e del nipote Irving; queste due tristi figure hanno a che fare con
l'attentato nei confronti della regina Vittoria, attentato per cui era stato ingiustamente accusato il Conte Fritz
Gerald, nientemeno che il vero padre di Georgie. Arthur viene imprigionato dalla famiglia Dangering con lo scopo
di non permettergli di mettere in circolo le verità appena scoperte. Ma per fortuna l'arrivo in Inghilterra di Abel,
l'aiuto di Maria (sorella di Irving) e l'incontro con Georgie e il padre ritrovato, permettono la liberazione di Arthur
e la riaccettazione in società del casato dei Gerald. Georgie, neocontessina Gerald, decide però di fare ritorno in
Australia con i due fratelli, verso la casa della loro infanzia.
Questo è il lieto finale...del cartone.
Il manga, originariamente intitolato in giapponese "Lady Georgie", è stato creato e disegnato da Yumiko Igarashi
nel 1983. La storia della bella orfanella che torna alle origini è ricca di sfumature psicologiche e sessuali che non
si ritrovano nell'anime che abbiamo guardato noi da bambini.
Giusto o sbagliato che fosse, in questo caso trovo comprensibile la censura che è stata applicata (e sapete quanto
io personalmente trovi ingiuste parecchie delle censure che sono state fatte in generale); ricordo che per molti
versi questo cartone animato suscitava in me parecchie domande "adulte" (il rapporto conflittuale tra Georgie e
la madre adottiva ad esempio, era per me piuttosto angosciante da sopportare in alcune scene). Senza contare la
famosa sequenza "a luci rosse", mai andata in onda, dopo che Arthur soccorre Georgie nel fiume: per scaldare la
sorella e salvarle la vita, Arthur si infila completamente nudo nel letto sopra di lei, completamente nuda a sua
volta.
Anche tra Lowell e Georgie ci sono diversi momenti abbastanza intimi...
Per quanto riguarda invece il finale, perfino i giapponesi hanno ritenuto quello del manga fin troppo "tragico",
tanto da modificarlo quasi del tutto. Sapete come va a finire realmente? Siete proprio sicuri di volerlo sapere??
Torniamo velocemente in Inghilterra: per salvare il fratello dalla prigionia di Dangering, Abel si sostituisce ad
Arthur. Quest'ultimo, completamente imbottito di droghe (che gli aveva somministrato Irving con la forza, per
sottometterlo ai propri "desideri"...) si getta nel Tamigi tentando il suicidio e se ne perdono le tracce.
Nel frattempo Abel uccide Irving durante una colluttazione, e per questo viene messo in prigione e condannato
alla fucilazione. In seguito Georgie riesce a far visita al fratellastro, proprio nel carcere i due hanno un momento
di intimità e lei rimane incinta. Abel durante il processo rivela tutta la verità sul conte Dangering, il quale in
preda all'ira afferra un fucile e gli spara. Abel muore tra le braccia di Georgie.
La ragazza, sola, torna in Australia dove dà alla luce il figlio, che con molta fantasia chiama Abel.
Per fortuna il finale riserva un'ultima bella sorpresa: in Australia Georgie ritrova proprio Arthur, il quale era stato
trovato da una nave e riportato in Australia, dove è riuscito a disintossicarsi dalla droga grazie alle cure del
mitico zio Kevin.
Oggi vorrei ricordare con voi un ragazzotto che è entrato nei nostri cuori in punta di piedi: Tutti in campo con
Lotti è uno di quegli anime che non ha avuto molto successo eppure, chissà perchè, se lo ricordano tutti!
Sottolineo però, che anche l'orario in cui lo mandavano in onda non aiutava, infatti mi ricordo che lo guardavo
sempre di mattina, tutt'al più d'estate verso giugno/luglio mi pare; questo è ciò che ricordo io, ma in realtà
l'anime è stato trasmesso per la prima volta in Italia già nel 1986.
All'epoca non andavo matta per questo cartone, il golf non mi è mai interessato particolarmente e la trama era
poco complessa; a distanza di anni invece, rileggendo con calma la storia, scopro di apprezzare particolarmente
la storia di questo personaggio:
Lotti, un giovane e robusto adolescente giapponese, è un ragazzo molto semplice e ingenuo che studia e lavora
presso un palazzetto del golf come inserviente per portare a casa i soldi necessari per mandare avanti la propria
famiglia; il padre, che di mestiere faceva il camionista, è venuto a mancare in seguito a un incidente stradale, e
Lotti cerca di aiutare la madre (che gestisce un piccolo ristorante) a mantenere lui e i suoi tre fratellini. E' la
storia di tante persone che ancora oggi fanno fatica ad arrivare a fine mese, e ai tempi non c'era nessun timore di
raccontarlo ai bambini in un cartone animato.
Fortunatamente, e questo succede anche nella realtà, a volte il destino riserva ai più semplici l'occasione di un
riscatto: un giorno Lotti viene sfidato da un arrogante giocatore di golf del palazzetto a lanciare la pallina oltre
130 metri di distanza, e...ci riesce!
Da questo momento il protagonista imbocca la strada del golf, e non solo grazie al sostegno della famiglia e degli
amici, ma anche e soprattutto grazie all'aiuto di un grande ex giocatore di golf americano.
Il nostro Lotti affronterà le gare più difficili fino alla partecipazione agli U.S. Open...e noi siamo contenti per lui!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': l'anime proviene dall'omonimo manga di Tetsuya Chiba, e il titolo originale è
"Ashita Tenki Ni Naare" che tradotto significa "Speriamo che domani sia sereno", un titolo bellissimo, non trovate
anche voi? La sigla italiana è cantata da Manuel De Peppe.
...MUTEKING
Ma dietro a questo immenso guerriero intergalattico si nasconde l'identità di un semplice ragazzino americano di
12 anni di nome Linn, a cui piace pattinare, vedere gli amici e rimorchiare le ragazze.Come spesso capita. ai
giapponesi piace conferire ai protagonisti delle storie un'affascinante doppia personalità; un fascino che non
sfugge neppure alla femmina piovra della banda, che molto spesso a fine episodio si ritrova mezza nuda a causa
di qualche bomba (un finale che riecheggia altri cartoni con uno stile molto simile a questo, come Yattaman e
Calendar Man ad esempio). Si tratta infatti di quel filone di cartoni animati robotici-comici che si distaccano
parecchio da quelli più seri rigorosamente anni '70 come Daltanius o Ufo Robot, e che sono caratterizzati da un
tratto molto più morbido e personaggi estremamente buffi.
Nell'ultimo episodio Takoro, con l'aiuto di Muteking, riuscirà a catturare i Fratelli Piovra e a tornare sul suo
pianeta, ma il capo sceriffo gli fa uno splendido regalo: affida al piccolo polpo un incarico proprio sulla Terra, così
potrà rimanere vicino al suo migliore amico Linn.
...L'INCANTEVOLE CREAMY
Riuscite a crederci? da piccola non sono MAI riuscita a vedere questo magnifico cartone animato per intero.
Allora, premetto di essere classe 1987 e che "L'incantevole Creamy" andava per la maggiore soprattutto negli
anni ottanta (vi ricordo che è apparso per la prima volta in Italia nel 1985); quando ero piccola io, lo
trasmettevano solo durante il periodo estivo, quando mia madre mi assillava per fare i compiti delle vacanze
invece di guardare la televisione. Magari riuscivo a guardare i primi episodi ma a un certo punto, inevitabilmente,
dovevo partire per il mare e addio Creamy.
Eppure non mi sono mai persa d'animo, negli anni ho cercato di informarmi e reperire del materiale, soprattutto
grazie a questa straordinaria invenzione chiamata "Youtube". A proposito, appena finite di leggere questa
recensione andate subito a riascoltarvi la sigla, mi raccomando!
Prima però rispolveriamo i ricordi dei più smemorati:
"L'incantevole Creamy" fa parte di quei cartoni animati che a noi bambine piacevano tanto, in cui piccole
marmocchie dai capelli colorati avevano la possibilità di trasformarsi in bellissime ragazze ventenni; proprio
come è successo alla nostra Yu Morisawa, una bambina "vivace, svelta e carina" che un giorno, passeggiando per
le strade di Tokyo, nota un'arca di cristallo e fa la conoscenza del folletto Pinopino dal pianeta Stella Piumata.
Questo strano personaggio le dona un medaglione magico a forma di portacipria, che avrà il potere di
trasformarla in un'avvenente ragazza dai capelli viola sotto la tutela di due simpatici folletti, i mitici Posi e Nega.
La formula è semplice: basta estrarre la bacchetta e pronunciare la fatidica frase senza senso "pampulu-pimpulu-
parim-pampùm, pimpulu-pampulu-parim-pampùm" ...ed ecco comparire la meravigliosa Creamy Mami, un nome
che la piccola Yu dà alla nuova se stessa in omaggio al negozio di crèpe "Creamy Crèpe" di papà Filippo (Testuo) e
mamma Candida (Natsume).
Questo sarà il nome d'arte che identificherà Creamy come la nuova idol emergente dei teenager giapponesi:
infatti la ragazza viene subito notata dal produttore discografico Shingo Tachibana, che la spinge a inoltrarsi nel
mondo dello spettacolo e della musica. In pochissimo tempo Creamy riesce a catturare l'attenzione di moltissimi
fan grazie alla sua bellezza e alle sue dolcissime canzoni (tutte cantate da Cristina D'Avena). Tra gli ammiratori
ritroviamo i giovani amici di Yu, tra cui Toshio, il bel moretto che fa battere il cuore alla piccola Yu. Sarà proprio
questo personaggio a rischiare di "rovinare" il sogno di Creamy, e credo che tutti voi ricordiate quell'episodio in
cui Toshio, sbirciando in un camerino, assiste alla trasformazione di Yu in Creamy, rompendo tragicamente il
patto con Pinopino. Le cose si aggiusteranno grazie alla perdita di memoria di Toshio, ma in ogni caso la scadenza
di un anno si avvicina, e Creamy dovrà presto dire addio a tutti.
Durante il suo ultimo concerto, che si svolge nello stesso ippodromo dove tempo prima aveva ricevuto i poteri
magici, Creamy canta tutte le sue canzoni circondata da uno spettacolo grandiosamente malinconico fatto di luci
scintillanti. Il pubblico attribuisce agli effetti speciali della scenografia, ma in realtà Pinopino sta richiamando a
sè tutti i suoi poteri, mentre Cramy scompare in un arcobaleno di luce ringraziando continuamente tutti i suoi
ammiratori per l'affetto.
Dopo aver visto ripartire l'arca, Yu e Toshio, il quale nel frattempo ha recuperato nuovamente la memoria, si
rimettono in cammino sotto la pioggia.
Ho guardato l'ultimo episodio su youtbe e non vi nascondo che mi stavo quasi commuovendo...quanti di voi hanno
pianto per davvero?
APPROFONDIMENTI E CURIOSITA':
Il titolo originale di questa serie è "Mahou no Tenshi Kurimi Mami" che tradotto significa "L'angelo della magia
Creamy Mami"; è stata prodotta dal celebre Studio Pierrot (lo stesso che ha prodotto Magica Emi e Sandy dai mille
colori, giusto per fare un paio di esempi), ed è una dei pochi casi in cui il cartone animato gode di una
trasposizione manga, e non viceversa. D'altronde l'anime è stato creato per promuovere tale Takako Ohta, una
idol giapponese emergente negli anni '80 che cantò la sigla di apertura giapponese, ovvero la canzone italiana di
Creamy intitolata "Dimmi che mi ami". Una vera e propria operazione di marketing insomma! Tra l'altro, sono
andata a sbirciare la foto di Takako...bruttina eh, per essere una idol.
Mi raccomando cari seguaci, se avete altre informazioni da aggiungere su questo, o su altri cartoni che ho
recensito, non esitate a scrivere!
Alla prossima recensione, torno presto con tante altre novità in serbo per voi...
...LUPIN III
Gentili lettori, chi vi scrive è la Dottoressa G, recentemente atterrata sul pianeta "Vita Sociale" dopo un lungo
periodo di preparazione di una tesi intitolata "Letteratura e cinema. Labirinti e luoghi di smarrimento nel genere
horror-gotico."; così adesso avete scoperto un'altra mia grande passione dopo Kenshiro e Sailor Moon.
Ora, prima che questo tranquillo periodo di cazzeggio-cerca-lavoro finisca, torno immediatamente a parlarvi di
cartoni animati, per la vostra e per la mia pazza gioia! E a proposito di pazzia...
L'altra sera stavo tornando a casa in macchina da sola, annoiata, ed ecco riaffiorare dal cruscotto uno dei miei
vecchi cd: la scelta è immediata, metto a cannone "Lupin, L'incorreggibile Lupin"!
Lo ammetto, e non è la prima volta: ho cantato a squarciagola la sigla cantata dal grande Vincenzo (Enzo) Draghi!
Se non ve la ricordate vuol dire che avete avuto un'infanzia triste o che potrei essere vostra madre...
Ma chi è Arsenio Lupin III, noto ai più giapponesi col nome di Rupan? Prima di tutto la mia infanzia associa questo
nome all'ora di pranzo, quando appena rientrata da scuola prendevo il mio bel piatto di pastasciutta e andavo
dritta in mansarda a guardare la TV. La seconda associazione mentale sono: gambe storte a stecchino, pantaloni a
sigaretta, e basette nere. Terza e prepotente associazione: le tette di Fujiko Mine, medaglia di bronzo dell'ultimo
sondaggio sulle bellezze femminili degli anime, e sogno erotico di tutti i miei coetanei e non.
Ricapitolando velocemente la trama, Lupin III è un ladro gentilumo, ovvero un simpatico manigoldo capace di
progettare intricatissimi furti internazionali, e allo stesso tempo capace di perdere completamente la testa di
fronte a una bella donna; in particolare la procace Fujiko (Margot nella versione italiana) dal cuore di pietra,
raggira continuamente il povero furfante per soddisfare i propri interessi personali, ovvero soldi e gioielli.
Per fortuna il nostro protagonista è affiancato da due angeli custodi del furto che si preoccupano di riportarlo
sulla retta via, rappresentando un validissimo aiuto durante le imprese più difficili e pericolose: si tratta del
pistolero Daisuke Jigen, (associazioni mentali: barba nera, sguardo celato dal cappello, mozzicone di sigaretta,
gambe a stecchino) e Goemon Ishikawa, un abile samurai shintoista (kimono, katana). Ovviamente non manca
l'antagonista dei personaggi principali, che a dire la verità svolge un ruolo più che dignitoso per la società, e
tuttavia non ha mai goduto del tifo di noi bambini: l'instancabile Ispettore Koichi Zenigata.
Il debutto televisivo italiano di questo intramontabile cartone è datato 1971, anche se in quegli anni la qualità
del prodotto in termini di doppiaggio e adattamenti fu alquanto scarsa. Nel 1987 la ex-Fininvest acquistò tutte e
tre le serie e fece questa volta un buon lavoro, se non fosse per il solito discorso di "taglia e cuci" che abbiamo
imparato a conoscere e ad accettare con rassegnazione...Eppure, e me lo ricordo bene, da piccola ho guardato
un episodio in cui Margot era stata rapita da un criminale e completamente spogliata coi i polsi legati e i seni in
vista, una scena che mi rimase particolarmente impressa. Voi ve la ricordate? Evidentemente la censura non è
sempre stata applicata in maniera impeccabile, per nostra fortuna. Un'altra considerazione che vorrei fare
riguarda le differenti versioni di animazione proposte; io le associo al colore della giacca di Lupin: a me
personalmente piacevano gli episodi in cui indossava la giacca rossa! La versione della giacca blu appariva ai miei
occhi troppo vecchia e poco curata, e quella con la giacca viola mi disturbava perchè i personaggi erano disegnati
con i menti troppo allungati.
Scusate ma questa è una mia sega mentale che ho sempre voluto condividere con qualcuno!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Lupin III nasce da un manga del 1967 scritto e disegnato dal mangaka
giapponese Monkey Punch (pseudonimo di Kazuhiko Kato); il mangaka si è ispirato ai romanzi di Maurice LeBlanc
che raccontavano le avventure di Arsène Lupin, il ladro gentiluomo. Lupin III non è altri che il discendente di
questo personaggio francese!
Invece vi rendo partecipi di un aneddoto che mi ha fatto abbastanza ridere, e che riguarda Fujiko Mine: "Mine"
infatti, significherebbe "picco della montagna" in riferimento ai due grossi seni della donna, e "Fujiko" potrebbe
essere tradotto in "cime gemelle". Va beh, ora ho veramente detto tutto!
...LADY OSCAR
Con l'intenzione di trovare l'ispirazione giusta, quella autentica che aiuta a recuperare le emozioni di tanti anni
fa e a tradurle con le parole adatte, ho voluto riascoltare la sigla di questo straordinario cartone animato, e come
risultato mi sono venuti gli occhi lucidi! Chissà se capita anche a voi?!
Pur conoscendo bene la prima sigla cantata dai "Cavalieri del re", la mia generazione è cresciuta principalmente
con la voce di Cristina D'Avena, e il brano "Una spada per Lady Oscar" è di un'intensità emotiva incredibile.
A dire la verità ogni particolare di questa fortunata serie animata esercita sullo "spettatore" un fascino
particolare: l'atmosfera della corte di Versailles, gli intrighi e gli amori dei personaggi, le musiche, i
colori...immediatamente ci ritroviamo ad assumere il punto di vista della protagonista assoluta della storia (sia
ben chiaro che a differenza di altri personaggi noti, Lady Oscar NON è un personaggio storico realmente esistito):
Oscar François de Jarjiayes nasce il 25 Dicembre 1755 , a dispetto del padre, il Generale de Jarjiayes, il quale
non nasconde la sua delusione per aver messo al mondo la sesta figlia femmina; per questo motivo decide di
crescere la piccola con abiti e abitudini maschili, sottoponendola a duri addestramenti affinchè diventi l'erede
della disciplina militare paterna; a soli 14 anni Oscar si guadagna la nomina di Capitano della Guardia Reale, e
successivamente Guardia del corpo della principessa d'Austria Maria Antonietta, giovane moglie del futuro re di
Francia Luigi VI, e grande ammiratrice di Oscar (durante il loro primo incontro la principessa se ne innamora a
prima vista scambiandola per un uomo).
Tuttavia lo sguardo impavido e il rigore della divisa non riescono a nascondere del tutto la bellezza propriamente
femminile della ragazza, che attira su di sè sguardi e pettegolezzi di uomini e donne di corte; una bellezza che
soprattutto non sfugge all'attenzione di Andrè Grandier, il simpatico nipote della governante della famiglia de
Jarjieyes e grande amico d'infanzia di Oscar.
Purtroppo per noi fans del dolce Andrè, il cuore della protagonista batte per un altro gran figo della corte di
Versailles: il conte Hans Axel Von Fersen, nonchè amante della neo regina Maria Antonietta.
Proprio a causa dei pettegolezzi che girano a corte riguardo la presunta (quanto vera, anche storicamente
parlando) relazione extra-coniugale della regina, Fersen decide di abbandonare il paese per sostenere i
rivoluzionari d'America.
Nonostante i sentimenti contrastanti che confondono la personalità già di per sè complessa di Oscar, combattuta
tra i rigidi doveri militari e la sua vera natura di donna, niente le impedirà di portare avanti il proprio compito di
proteggere Maria Antonietta (che nel frattempo è diventata sua grande amica) dalle continue congiure che
vengono ordite contro i coniugi reali; principalmente si tratta di sgominare le trame di bieche figure nobiliari,
che agiscono per invidia nell'ombra della corte ( vi ricordo la cortigiana preferita del re Luigi XV, Madame Du
Barry, la contessa de Polignac dall'angelico viso e il cuore velenoso, e Jeanne Valois de la Motte, figura di rilievo
nel celebre "Affare della collana" che contribuì a gettare fango sulla figura della regina di Francia).
La cattiveria e il cinismo di questi e altri personaggi che si muovono attorno alla corte di Versailles a volte lascia
esterefatti e increduli noi bambini, che ai tempi eravamo ancora bendati dall'illusione che nel mondo reale non
potessero esistere persone così crudeli...è bastato lasciar passare qualche anno per crescere e convincerci che
ogni giorno accadono realmente cose ben peggiori!
Ma torniamo nel mondo di Lady Oscar, e precisamente al bellissimo Conte Fersen di ritorno dall'America:
finalmente assistiamo a un episodio spettacolare, in cui un'Oscar inedita si concede agli occhi del pubblico come
non l'avevamo mai vista! sto parlando del gran ballo di corte al quale la ragazza si presenta più bella che mai, con
i capelli raccolti e indossando un favoloso abito bianco; tutti la osservano e tutti si chiedono chi sia quella donna
incantevole che balla con Fersen, l'unico che riesce a intravedere qualcosa di familiare in quel viso dolce e
leggermente imbarazzato.
Il conte è deciso a indagare sull'identità della misteriosa dama del ballo, e si presenta a casa di Oscar che cerca di
negare tutto senza riuscire a nascondere i suoi sentimenti; tuttavia Fersen ribadisce di essere innamorato della
regina Maria Antonietta, scatenando in Oscar una sorta di repulsione nei confronti del suo lato femminile che
l'aveva portata a una delusione così grande; a questo punto il buon Andrè, stanco di assistere passivamente
all'ennesima sceneggiata di una donna che si atteggia da uomo, butta istintivamente Oscar sul letto strappandole i
vestiti e dichiarando il proprio amore con un bacio appassionato: in preda alla vergogna la ragazza, che fino a
quel momento non lo aveva mai considerato più di un amico, decide di allontanarsi e abbandonare la Guardia
Reale per arruolarsi a comando dei soldati della Guardia nazionale.
Tuttavia Andrè la raggiunge e si arruola anch'egli per starle vicino, nonostante l'atteggiamento distaccato di Oscar
che oltretutto lo accusa di essere il fantomatico "Cavaliere nero", il ladro che ruba ai ricchi per dare ai poveri; è
bene sottolineare che a questo punto della storia siamo ormai in pieno clima di rivoluzione, il popolo francese è
sempre più povero e sempre più intollerante nei confronti dei benestanti e dell'atteggiamento indifferente della
monarchia.
Andrè riuscirà a dimostrarsi innocente a caro prezzo, infatti perderà la vista di un occhio durante un
combattimento con il vero Cavaliere nero. In seguito Oscar si avvicinerà sempre di più al suo caro amico,
desiderosa di abbandonare le proprie repressioni soprattutto dopo aver scoperto di essere malata di tubercolosi.
Intanto Andrè simpatizza con Bernard (colui che si celava sotto l'abito del Cavaliere nero) e la parte democratica,
e anche Oscar sente di voler combattere per la causa del popolo nonostante rischi ogni giorno di essere linciata
da una folla inferocita ed esasperata. Pertanto tradisce ufficialmente la fedeltà alla regina con una lettera al
padre, e trascorre un'appassionante notte d'amore con Andrè in un bosco. Tutti avremmo voluto che il lieto fine
si fermasse qui, ma purtroppo la vera storia, quella che abbiamo studiato a scuola e che appartiene anche a noi,
vuole che la Rivoluzione francese travolga tragicamente il destino dei personaggi: poco tempo dopo Andrè muore
per salvare la sua amata da un proiettile vagante, mentre Oscar perderà la vita il 14 Luglio del 1789,
combattendo per libertà, poco prima della presa della Bastiglia (che proprio lei contribuisce a far cadere a colpi
di cannonate).
Siamo così giunti alla fine, Rosalie (una ragazza di umili origini che trovò accoglienza presso Oscar) Alain (soldato
della Guardia Nazionale e grande amico di Andrè) e Bernard ci raccontano quello che è successo in seguito: il
Conte Fersen cercò di far scappare la famiglia reale all'estero, ma questi vennero poi riconosciuti a Varennes,
imprigionati e condotti al patibolo.
E' particolarmente toccante la scena di una Maria Antonietta con i capelli lunghi, sciolti e grigi per
l'esasperazione, che si prepara ad essere ghigliottinata; prima di morire, però, porge a Rosalie una rosa di stoffa
bianca cucita da lei stessa, chiedendole di colorarla con il colore preferito di Oscar. Quella rosa rimarrà bianca e
pura!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': L'anime, come spesso avviene, proviene da un manga: "Berusaiyu no bara" di
Ryoko Ikeda, che letteralmente viene tradotto "Le rose di Versailles".
Trattandosi di una storia particolarmente passionale e "bella tosta", negli anni '90 ci sono state molte censure, a
differenza della prima televisiva trasmessa nel 1982. Giusto per farvi qualche esempio, è stato censurato
l'incontro tra Oscar e Rosalie; quest'ultima infatti, crendendo che si tratti di un uomo, ferma la carrozza di Oscar
offrendosi in cambio di denaro. Oppure durante il processo a causa della famosa collana, Jeanne Valois de la
Motte accusa Maria Antonietta di avere rapporti lesbici con altre dame di corte, compresa Oscar. Questa scena è
stata dapprima modificata, e poi tolta.
Vorrei concludere questa recensione con alcune delle frasi più belle che possiamo riscontrare nell'anime, ve le
propongo qui sotto:
"Apparentemente sembra che tu abbia il sangue freddo come il ghiaccio... ma dentro di te c'è un fuoco che
brucia." (Andrè a Oscar)
"L'amore può portare a due cose: alla felicità completa, o alla più lenta e triste agonia.."(Oscar)
“Un uomo dolce e caloroso é l’uomo su cui veramente si può contare. Ma quando si accorge di questo, la
maggior parte delle donne è già invecchiata”(Oscar)
"Una rosa, sia essa bianca o rossa, non potrà mai essere un lillà. Una rosa resta sempre una rosa!"(Andrè)
"Se proprio volete sparare sui rappresentanti del popolo, su degli uomini disarmati, dovrete prima passare sul
mio cadavere!" (Oscar)
"L'esperienza mi insegna, maestà, che un piccolo fuoco, può spesso scatenare un grande incendio." (Conte Von
Fersen)
...DRAGON BALL (Prima serie)
UN ERRORE che molti tendono a fare, è quello di considerare Dragon Ball alla stregua dei cartoni animati di
recente generazione, assieme ai Pokemon e i Digimon, per capirci; senza nulla togliere a quest'ultimi, che io
stessa guardavo ai tempi delle medie (pur non rientrando tra i miei preferiti...visto che all'epoca
guardavo esclusivamente Rossana), bisogna specificare che Goku & co. erano già apparsi una decina di anni
prima, rientrando perfettamente nell'arco di tempo che interessa a noi!
Infatti la prima trasmissione italiana risale al 1989 su Junior Tv, con tanto di edizione integrale e musiche
originali giapponesi. Nel 1990 venne ritrasmesso su Italia 7, e pochissimi (compresa la sottoscritta che andava
all'asilo) ebbero la possibilità di gustarsi quest'ultima versione completa di tutte le sue caratteristiche originarie;
per questo, quando nel 1998 venne riproposto nuovamente su Mediaset, per me erano personaggi familiari, senza
contare che alla tenera età di nove anni avevo già letto tutti i fumetti (il manga uscì nel 1996 edito dalla Star
Comics, costava 3000 Lire, e quel santo di mio fratello si comprò tutti i numeri!).
Dopo questa indispensabile premessa, urge farne una seconda: Dragon Ball è un cartone animato bellissimo, ma
anche molto lungo e articolato; così ho deciso, come sto facendo nel caso di Sailor Moon, di dedicare una
recensione per ogni serie da riproporre ogni tanto. Credo sia l'idea migliore, devo solo decidere se recensire
anche Dragon Ball GT che, oltre a non avere la controparte cartacea (sul fumetto intendo), è andato in onda
nel 2003 e secondo il mio modesto parere è la serie meno entusiasmante...Voi che dite? Attendo i vostri pareri!
Ma iniziamo finalmente a ripercorrere la storia di Dragon Ball; il titolo racchiude l'essenza di tutta la trama, il
motore dell'azione, ovvero l'oggetto di ricerca costante da parte di quasi tutti i personaggi coinvolti nella
vicenda: le sette sfere del Drago. Ognuna di esse è contrassegnata da un numero di stelle, e si trovano sperdute
in diverse parti del mondo; una volta riunite, sono in grado di evocare il divino Drago Shenron (creato
direttamente da Dio) pronto a realizzare il desiderio di chi si trova innanzi a lui. Una volta soddisfatta la
richiesta, il Drago scompare e le sette sfere si disperdono nuovamente.
L'INIZIO
Bulma, una ragazzina tutto pepe e tutte curve di 16 anni, abbandona la città per immergersi "in un paese di
montagna a migliaia di chilometri dalla civiltà", dove il suo radar ha localizzato la sfera del drago più vicina;
durante la sua ricerca si imbatte in un ragazzino assolutamente fuori dal comune: un piccoletto di circa 12 anni
che si trascina sulle spalle la sua ingombrante cena (un pesce più grosso di lui, appena pescato dal fiume) che
scambia la macchina di Bulma per un "mostro". I primi episodi di questa serie sono deliziosamente comici, il
contrasto tra una smaliziata Bulma e un ingenuo ragazzino di montagna è esilarante! Tuttavia, nonostante le
numerose divergenze, i due decidono di unire le loro strade senza immaginare che il loro incontro cambierà per
sempre le loro vite!
La ragazza quindi riesce a convincere Goku a seguirla, principalmente per due motivi: il piccolo è dotato di una
straordinaria forza che può sempre tornarle utile, e inoltre, cosa ben più importante, possiede una delle sfere
(quella dalle quattro stelle a cui è molto affezionato, in quanto rappresenta l'unico ricordo del nonno che lo ha
cresciuto). Altre particolarità che non vanno sottovalutate di questo personaggio, sono un bastone capace di
allungarsi fino a parecchi metri di lunghezza, e una evidente quanto insolita coda di scimmia che individua l'unico
punto debole di Goku...
Successivamente i ragazzi incontrano una tartaruga di mare parlante che da quasi un anno ha perso la strada da
quando è andata a funghi con gli amici...senza pensarci troppo Goku se la carica sulle spalle e la riporta verso il
mare, precisamente sull'isola del Genio delle Tartarughe, ovvero il grandissimo Maestro Muten, esperto di arti
marziali e di belle ragazze (non si capisce se la sua fama sia dovuta più alla prima o alla seconda passione). Il
vecchietto, un tipo da spiaggia con la barba lunga, gli occhiali da sole e le infradito, ricompensa la generosità
del piccolo con la nuvola speedy, un soffice batuffolo di nube che gli permetterà di volare a gran velocità. Anche
Bulma ottiene un dono dal maestro: un'altra sfera del drago! pagandola però a caro prezzo...a un prezzo...molto
piccante! Torneremo sull'argomento nell'angolo degli approfondimenti, non vi preoccupate!
L'avventura continua, e dopo questa piccola parentesi marittima torniamo tra le montagne, in un villaggio
stranamente silenzioso, in cui gli abitanti convivono ormai da tempo con la paura del Signor Olong: un maiale
mostruoso che ogni tanto piomba nelle loro case con lo scopo di rapire le bambine più carine. In questa bizzarra
occasione Goku si mette in gioco camuffandosi con abiti femminili e affrontando il mostro di sorpresa (una vera e
propria sorpresa visto che Goku si fa sgamare mentre fa la pipì in piedi...). Si viene dunque a scoprire non solo la
reale debolezza del mostro, ma anche il suo reale aspetto: un maialino fifoncello che può mantenere le sue
trasformazioni non oltre i cinque minuti! Gli abitanti dunque, si fanno condurre nel luogo dove Olong teneva
(anzi, manteneva) imprigionate le ragazzine: una villa lussuosa dotata di ogni possibile comfort! Altro che la dura
vita nei campi!! Conclusa anche questa vicenda, Bulma riesce a ottenere un'altra sfera da una vecchietta del
villaggio e a trascinarsi con sè Olong sotto ricatto (ha fatto mangiare con l'inganno al povero maialino la caramella
"popò bon bon" che lo fa correre in bagno ogni volta che Bulma urla "popò!!" che trash ragazzi...fantastico!).
Siamo solo all'inizio dell'avventura, e l'insolito trio finisce nel mirino dei "predoni del deserto" che cercano di
derubarli: Yamcha è un bel ragazzo fuorilegge con l'unico difetto di non riuscire a superare la paura nei confronti
delle donne, e Pual è un tenero animaletto con gli stessi poteri di Olong (Pual ricorda che il maiale, ai tempi
dell'asilo, gli faceva tanti dispetti e addirittura fu espulso da scuola per aver rubato le mutandine della
maestra...). In uno scontro contro un Goku parecchio affamato e indebolito, Yamcha riesce quasi ad avere la
meglio se Bulma non si fosse fatta vedere provocandogli una specie di paralisi (che timidone!); neanche a dirlo, la
ragazza se ne innamora a prima vista, mentre il bel moretto se la dà a gambe! Ad ogni modo i due ladruncoli
decidono di tenere d'occhio i tre compagni, e di seguirli di nascosto per potergli rubare le sette sfere, una volta
riunite tutte insieme. Più tardi Goku e gli altri giungono nei pressi del Monte padella, sulla cima del quale
signoreggia il castello dello Stregone del Toro (ex allievo del genio delle Tartarughe, assieme al nonno di
Goku) circondato ormai da tempo da fiamme ostili, e all'interno del quale si nasconde, tra i tesori, l'ennesima
sfera del Drago; in questo episodio non solo i nostri amici conosceranno lo Stregone e la figlia Chichi (a cui Goku
prometterà involontariamente di prenderla in moglie, credendo si tratti di cibo...), ma assisteranno per la prima
volta alla incredibile potenza del Maestro Muten, chiamato in aiuto per spegnere l'incendio!
Il vecchietto riuscirà a domare le fiamme grazie alla forza dell'onda energetica, lasciando tutti a bocca
aperta...chi l'avrebbe mai detto?
Il castello purtroppo viene ridotto a pezzi, ma fortunatamente tra le rovine, Bulma trova la sfera desiderata
intascandosela allegramente; si riparte!
SAGA DI PILAF
Dopo una breve parentesi in un villaggio liberato dalla dittatura di un malvagio coniglio, Yamcha e Pual si
uniscono al trio formato da Goku, Bulma e Olong, ma vengono improvvisamente derubati delle sfere dai due
scagnozzi (un volpicello e una ragazza) di Pilaf, un essere insignificante alto mezzo metro che aspira alla
conquista del mondo! Il caso ha voluto però, che Goku abbia conservato la sua sfera dalle quattro stelle nelle
tasche: Pilaf non possiede quindi tutte e sette le sfere, e così imprigiona i ragazzi nel suo castello, riunisce la
sette sfere e invoca il maestoso Drago. Peccato che proprio mentre si appresta ad esprimere il suo desiderio,
Olong interviene (si era liberato assieme a Pual trasformandosi in pipistrello) pregando il Drago di donargli un
paio di mutandine da donna (...). Detto fatto! il Drago svanisce, le sfere si disperdono e Pilaf, in preda alla
collera, rinchiude i guastafeste nella stanza di vetro per farli morire con il calore solare.
Proprio in questo momento di panico avviene il prodigio: Goku per la seconda volta nella sua vita osserva la Luna
piena (il nonno non riuscì a evitarlo, la prima volta, e gli fu fatale...) e in pochi secondi assume le sembianze di in
gigantesco scimmione che distrugge tutto il castello di Pilaf! Pual si trasforma subitamente in una forbice, taglia
la misteriosa coda di Goku rompendo l'incantesimo: tutti salvi, ma tutti distrutti dalla stanchezza! Goku torna
normale, e si appisola come se non fosse successo nulla.
Il primo allenamento consiste nel cercare una ragazzina di bell'aspetto da portare in casa Muten. I due piccoletti
non trovano di meglio se non una ragazza molto particolare (Laura, Lunch nella versione originale) che cambia
repentinamente aspetto e carattere con un semplice starnuto! C'è veramente da ridere...Dopo un anno durissimo
di esercizi, il Maestro decreta il momento idoneo per far partecipare i due allievi alla più grande manifestazione
di arti marziali, un raduno dei più grandi combattenti:
Tra i partecipanti al Torneo, ritroviamo anche Yamcha, ma soprattutto un misterioso combattente che si fa
chiamare Jackie Chun, ma che per noi ha un volto mooolto familiare...difatti si tratta proprio del Genio delle
Tartarughe travestito e infiltratosi per mettere alla prova i propri discepoli. Le fasi eliminatorie vengono
facilmente superate da tutti, ma il bello inzia con la fase finale: Crilin se la batte dignitosamente, ma viene
messo in difficoltà da Jackie Chun, che arriva in finalissima scontrandosi con Goku! Il combattimento è lungo ed
estenuante, il piccolo riesce sorprendentemente a tenere testa al Maestro camuffato, ma a un certo punto, a
causa della Luna piena, Goku si trasforma nuovamente in Oozaru (lo scimmione degli episodi precedenti).
Tra il panico generale Jackie Chun ricorre a un antidoto piuttosto estremo: distrugge la luna!
Una volta tornato in sè, Goku riprende nuovamente l'incontro mettendo in seria difficoltà un incredulo maestro;
entrambi alla fine cadono contemporaneamente a terra, Jackie Chun semplicemente riesce a rialzarsi e vince in
questo malo modo il Torneo (guadagnandosi 500.000 zeny). Un applauso a tutti i partecipanti ci sta!
Conclusa la prima esperienza del famoso Torneo, Goku si rimette alla ricerca delle sfere, o meglio, dell'unica
sfera che realmente gli interessa, quella dalle quattro stelle del nonno. Nuova avventura, nuovi nemici sempre
più pericolosi, e questa volta avremo a che fare con l'Esercito del Fiocco Rosso (Red Ribbon), un'organizzazione
criminale con lo scopo di rinunire tutte le sfere. Goku riesce a sconfiggere il Capitano Silver e
successivamente Muscle Tower, grazie anche all'aiuto di Ottone, un androide con le sembianze di Frankeistein.
Durante gli ultimi combattimenti però, il Dragon radar si danneggia, e il ragazzo raggiunge Bulma nella Città
dell'Ovest per farlo riparare (ricordo che Bulma, anche se non sembrerebbe, è una ragazza molto intelligente
esperta di tecnologia, ed è la figlia del Presidente della Capsule Corporation, ovvero l'industria specializzata nella
costruzione di capsule che si trasformano in case, mezzi di trasporto e altro). Anche questo episodio a casa di
Bulma è abbastanza divertente, la madre è svampitissima e informa Goku che Bulma e Yamcha sono in rotta
perchè lui è sempre circondato da belle ragazze!
Ma non c'è altro tempo da perdere, Bulma si aggrega a Goku ,e insieme vanno a trovare il Genio delle Tartarughe
per prendere in prestito un sottomarino. Infatti la prossima tappa è un covo di pirati in cui recuperare una sfera
del Drago. Intanto Crilin ha chiesto il permesso al Maestro di poter accompagnare i due amici, e così il trio si
trova a dover affrontare lo spietato Generale Blue (che tra le altre cose, odia le donne...mi dispiace Bulma, ti è
andata male anche stavolta!).
Il bello è che Goku riuscirà sì a sconfiggere il Generale, ma con l'aiuto di Arale Norimaki nel mitico Villaggio
Pinguino! (se come me amate il mangaka e creatore di DB, Akira Toriyama, questi nomi non hanno bisogno di
essere spiegati!!) Non solo, Sembee Norimaki (ovvero il grandissimo Dr. Slump) costruisce un radar nuovo per i
nostri protagonisti. Goku si rimette in viaggio, segue il segnale e arriva ai piedi della Torre di Karin, una struttura
altissima in cima alla quale vive l'omonimo eremita-gatto. Qui viene inaspettatamente battuto dal
temibile killer Tao Bai Bai, il nuovo sicario incaricato direttamente dalla sede del Fiocco Rosso, che fra le altre
cose ha ucciso Bora, custode della torre e padre del piccolo Upa, nuovo amico di Goku.
Dopo aver subito questa amara sconfitta, il ragazzo decide di scalare la torre per allenarsi con Karin. In seguito
torna a confrontarsi con Tao Bai Bai, stavolta, da vincitore! Non resta che raggiungere la sede centrale del Red
Ribbon: qui Goku dovrà vedersela con il (nano) Comandante Red, l'ennesimo nemico insulso che ha causato tanta
violenza per la propria vanità: voleva semplicemente chiedere al Drago di diventare più alto! il Segretario
dell'organizzazione, Black, (un uomo di colore e di contro, piuttosto alto) scandalizzato per aver combattuto per
una causa così vile, fa un buco in centro fronte al Comandante con la pistola, e propone a Goku di fondare con lui
il "Black Ribbon" e utilizzare le sfere per i futuri piani di conquista. Per tutta risposta Goku lo sconfigge, e Black
perde la vita in seguito a un'esplosione provocata dal suo stesso mecha (un piccolo robot comandabile). Nel
Quartier generale del Red Ribbon il nostro beneamino ritrova tutte le sfere tranne una, proprio quella con le
quattro stelle! il Maestro Muten suggerisce a Goku di recarsi dalla vecchia Sibilla Baba (nonchè sorella del Genio
stesso), la quale è disposta a comunicare al ragazzo dove si trova la sfera in cambio di denaro; trovandosi senza
soldi, Goku dovrà affrontare ben cinque guerrieri e sconfiggerli.
L'unico che dà del filo da torcere è il quinto guerriero, che a un certo punto toglie la maschera svelando la
propria identità: si tratta di Son Gohan, il nonno defunto! che preferisce ritirarsi dopo aver riabbracciato il
nipotino e avergli raccomandato di allenare la coda, unico suo punto debole (per la prima volta vediamo Goku
commuoversi e piangere come un bimbo!).
Finalmente abbiamo il responso della Vecchia Baba: l'ultima sfera è nelle mani di Pilaf, che viene facilmente
sconfitto da Goku.
Non ci sono dubbi, il desiderio che il Drago dovrà esaudire è questo: resuscitare il padre del piccolo Upa. Bravo
Goku!
"Goku è ripartito per accumulare esperienze e diventare sempre più forte, mentre Crilin e Yamcha si allenano
duramente sotto la guida del Maestro Muten; sono passati tre anni, e il nuovo Torneo Tencaichi sta per inziare!".
Nuovi combattenti con cui confrontarsi, pochi quelli memorabili: le vere new entry
sono Tenshinhan e Jaozi (Riff, quest'ultimo, sembra una bambolina di ceramica!), allievi del Genio delle Gru,
storico rivale del Genio delle Tartarughe e fratello del sicario Tao Bai Bai, del quale vuole vendicare la morte.
Jackie Chun si trova ad affrontare Tenshinhan, che riesce a metterlo in effettiva difficoltà; tuttavia il Genio si
ritira, non per paura, ma perchè è soddisfatto di aver incontrato un giovane così forte! e, cosa più importante,
riesce a far cambiare idea a Tenshinhan e Jaozi: i due si ribellano al proprio maestro, non vogliono più diventare
sicari, ma piuttosto indirizzare la loro forza a favore del bene.
Goku arriva in finale scontrandosi proprio con Tenshinhan, e anche stavolta la fortuna non è dalla sua parte:
finiscono entrambi fuori dal ring ma il primo urta una macchina e cade per terra in anticipo rispetto all'altro, che
vince consapevolmente una immeritata vittoria stimando ancora di più il nuovo amico.
Tutto sembra concludersi al meglio, è il momento dei saluti prima che ognuno se ne torni tranquillo a casa dopo il
Torneo, ma a Goku viene in mente di aver lasciato all'interno della struttura il bastone e la sfera con le quattro
stelle; Crilin molto gentilmente si offre di andarle a recuperare per l'amico, e tornando indietro viene
misteriosamente ASSASSINATO! Come se nn bastasse, la stessa "mano" ha rubato la sfera e la lista dei partecipanti
al Torneo. Lo speaker della manifestazione (anche lui storico, è il tipo biondo con gli occhiali da sole) testimonia
di aver visto un mostro alato compiere tutte queste malefatte. Goku, inferocito, lo insegue ma viene sconfitto. Si
tratta di un mostro al servizio di Al Satan (o Mago Piccolo), un demone pericolosissimo che tempo addietro era
stato sigillato dal Maestro del Genio delle Tartarughe grazie alla tecnica dell'Onda Sigillante.
Ora è tornato (Pilaf l'ha liberato), deciso a riunire le sette sfere, e causa la morte del Genio (che utilizza troppa
energia vitale per cercare di contrastarlo) e di Jaozi, che aveva tentato di invocare il Drago (anche questo ucciso
dal terribile Al Satan, dopo aver espresso il desiderio di tornare giovane). Nel frattempo Goku ha
conosciuto Jairobai, un grassoccio samurai molto forte che si "pappa" il mostro alato.
Intanto Al Satan giunge al palazzo del re del mondo, e qui emana in qualità di sovrano una legge: ogni 9 Maggio
verrà distrutto uno dei 43 quartieri del mondo per festeggiare il suo dominio, a partire dall Città dell'Ovest!
Tenshinahn tenta invano di sigillare il demone, ma il thermos usato ai tempi è guasto, e tuttavia si rivela troppo
debole rispetto all'avversario. Nel frattempo Jairobai conduce nuovamente Goku presso la Torre di Karin, con lo
scopo di fargli bere l'acqua del dio maestoso: Goku accresce la propria potenza e raggiunge il palazzo del re
salvando la vita a Tenshinahn e sconfiggendo Al Satan dopo un estenuante scontro!
Prima di morire Al Satan "sputa" un uovo contenente Junior, suo figlio e sua reincarnazione, come ultimo atto
vendicativo. A Goku non rimane che spostarsi al palazzo di Dio (Il Supremo), per chiedere di far rinascere il Drago
affinchè possa far risusciatare gli amici deceduti durante questa lunga battaglia.
Dio (che ha le sembianze di Al Satan, ma rappresenta la parte buona scissa da quella cattiva) esaudisce ogni suo
desiderio in cambio di una promessa: Goku dovrà rimanere a palazzo, per allenarsi con Popo (aiutante di Dio) in
vista dello scontro con Junior nel prossimo 23° Torneo:
Questo sarà l'ultimo torneo della prima serie di Dragon Ball, decisivo, ma anche ricco di novità! Prima fra tutte è
la comparsa di una misteriosa combattente, partecipante anch'essa al torneo, che sembra proprio arrabbiata con
Goku! Quest'ultimo dovrà sconfiggerla per scoprire il motivo di tanto astio...Detto, fatto: la ragazza si chiama
Chichi, è la figlia dello Stregone del Toro, anch'essa cresciuta, e pronta per diventare la moglie di Goku come lui
le aveva (accidentalmente) promesso!
Direi che non gli è andata male, anche se pare proprio che il ragazzo non apprezzi le smancerie! In ogni caso W
gli sposi!
Ma non c'è molto tempo da dedicare all'amore in questo cartone animato, tra gli avversari troviamo Tao Bai Bai in
versione cyborg, che tenta di vendicarsi su Goku, ma Tenshinhan lo sconfigge nella fase finale. Crilin invece non
riesce a contrastare Junior, ritirandosi dalla battaglia. Yamcha viene battuto da un signore apparentemente buffo
(Divo) che in realtà è il Supremo, venuto sulla terra per affrontare Junior. Divo quindi tenta di colpire il demone
mediante un'Onda sigillante, ma senza riuscirci, anzi viene rinchiuso in una boccetta ingoiata da Junior.
Si arriva così al vero scontro finale, che vede Goku contro Junior. Inizialmente Goku si fa parecchi problemi, in
quanto colpendo l'avversario nuocerebbe anche al Supremo al suo interno. Tuttavia mette da parte i pensieri, in
fin dei conti può sempre far resuscitare il Supremo grazie al Drago! La battaglia tiene tutti sulle spine, Junior
aumenta le dimensioni diventando sempre più minaccioso, dopo che Goku ha cercato di attaccarlo con una
potentissima Onda energetica! A questo punto Goku sfrutta le enormi dimensioni del nemico per entrargli nella
bocca e recuperare il Supremo. Junior torna normale e continua a straziare il povero Goku con attacchi
durissimi, finchè inaspettatamente, questi balza alle spalle di Junior colpendolo con la testa e buttandolo fuori
dal ring! Goku ha vinto, finalmente, ma è dilaniato dalle ferite. Per questo Jairobai gli porge i fagioli miracolosi
che lo fanno rimettere in sesto. Ma non è finita qui: Dio (il Supremo) tenta di dare la morte al suo doppio
malefico, Junior, ma Goku lo ferma in tempo; altrimenti sarebbe morto anche Dio stesso! Come fare per liberarsi
definitivamente di Junior? Goku tranquillamente rassicura tutti dicendo che se in futuro sarà ancora un pericolo,
lo sconfiggerà di nuovo...e che ci vuole?!
Dio addirittura gli propone di succedergli nel mondo celeste, e Goku risponde così: "che brutto scherzo! se
restassi in quel posto morirei di noia! assolutamente no!" il nostro affezionatissimo protagonista dunque, chiama
la nuvola speedy e se ne và salutando tutti portando con sè la sua bella sposina! Mica scemo :)
Alla prossima ragazzi!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': ho già parlato di serie televisive, fumetti, autore...di cos'altro parlare ora? ah
ma certo! del lato piccante di questa serie animata! Inutile dire che le scene che sono state maggiormente
censurate in Italia, riguardano soprattutto le situazioni in cui il Genio delle Tartarughe esterna i propri istinti
maniacali: in particolar modo Bulma è spesso al centro di scene imbarazzanti, ad esempio: Goku nei primi episodi
non ha la minima idea della differenza che c'è tra maschi e femmine. Per riconoscere i sessi deve continuamente
ricorrere al "pat-pat" ovvero la palpatina nelle parti basse (lo ha fatto con Bulma, con Chichi, e perfino con la
vecchia di un villaggio...).
Una mattina si sveglia, e togliendo ingenuamente le mutandine a Bulma si rende conto che "non ce l'ha"; lo shock
è troppo grande e non riesce a parlarne con Bulma. Peccato che poco tempo dopo, quando arrivano sull'isola del
Genio, il vecchietto propone uno scambio "ragionevole": avrebbe dato la sfera del Drago a Bulma, se questa gli
avesse fatto dare una sbirciatina alle mutande. La ragazza senza pensarci alza la camicia da notte senza rendersi
conto di essere nuda...provocando la tipica perdita di sangue dal naso del vecchietto...Questo è solo uno dei
numerosi esempi di passaggi maliziosi prontamente tagliati, riadattati e modificati dalla solita censura!
...SAILOR MOON (Quarta serie: il mistero dei sogni)
L'atmosfera di sogno che si respira in questo penultimo capitolo, è qualcosa di unico; a partire dalla sigla, che ci
introduce il tema onirico con tanta dolcezza, ma allo stesso tempo ci lascia una sensazione indefinita di
inquietudine.
Una cosa che ho sempre apprezzato di questo fantastico anime, è lo spessore psicologico che viene concesso
anche ai personaggi più negativi, che non li giustifica ma in qualche modo li riscatta; per questo credo che Sailor
Moon non sia assolutamente un anime banale e scontato.
Prima di cominciare a parlare della trama principale, vorrei raccontarvi la storia di una principessa di un regno
molto lontano della galassia, giovane, bella e amata da tutti i suoi servitori. Un giorno, lo specchio in cui amava
rimirarsi, le rivelò la terribile immagine di una vecchia donna consumata dal tempo.
La principessa, inorridita, riconobbe la propria fisionomia, e decise con freddezza di voler pagare a caro prezzo
l'eterna giovinezza: cibandosi dei sogni di tutti gli abitanti del regno avrebbe potuto conservare la propria
bellezza, in cambio della solitudine.
Gli uomini non possono fare a meno dei sogni, senza i quali diventerebbero esseri spettrali senza sostanza: così la
principessa scelse di "rimanere sola tra schiere di fantasmi", circondata da sudditi trasformati in lemuri.
Una volta esaurite le proprie vittime, la malvagia principessa cercò di appropriarsi del Golden Crystal custodito
nel regno di Illusion, che avrebbe rappresentato una fonte ineusaribile di energia; ma Helios, il guardiano del
pianeta di cui lei stessa si innamorò, non le permise di impossessarsi del cristallo dorato: la principessa cercò di
imprigionarlo, tuttavia lo spirito del giovane si distaccò dal proprio corpo per rifugiarsi, sotto forma di unicorno
(Pegasus), nel sogno di un abitante della Terra.
In seguito a questo affronto Serenity, la regina della Luna, decise di punire Nehellenia (questo è il nome
della pricipessa della Luna spenta) rilegandola in uno specchio e condannandola per sempre alla solitudine e alle
tenebre della Luna nuova.
LA STORIA HA INIZIO QUI: nel primo episodio Bunny e compagne si trovano in un parco di una tranquillissima
Tokyo City per l'osservazione di un'eclissi di sole, durante la quale un enorme e bizzarro circo piomba
silenziosamente dal cielo atterrando sul suolo. Si tratta del Circo della Luna spenta, organizzato con lo scopo di
attirare le persone (soprattutto bambini) e trovare all'interno di esse lo specchio dei sogni in cui si nasconde
Pegasus, il cui corno racchiude il famoso Golden Crystal.
A capo del sinistro circo si trova una vecchia creatura di nome Zirconia, che rappresenta l'alter ego della
vendicativa Nehellenia proiettato nel mondo reale al di fuori dello specchio in cui è ancora imprigionata.
Le nostre guerriere Sailor percepiscono chiaramente il nuovo pericolo, e si troveranno ad affrontare i vari lemuri
che attentano ai sogni dell'umanità; tuttavia inizialmente i loro poteri si dimostrano insufficienti, e in loro aiuto
accorrerà proprio Pegasus evocato dalla piccola Chibiusa tramite un campanellino a forma di cuore; tra i due
infatti si instaura un rapporto magico di amore e protezione, alimentato durante i loro incontri "notturni" nei
sogni di Chibiusa, la quale si trova ad essere inconsapevolmente l'oggetto di ricerca del nemico, ovvero colei che
nasconde lo spirito di Helios nel proprio sogno.
Zirconia nel frattempo schiera dalla sua parte il Trio amazzonico formato da Occhio di Tigre, Occhio di Falco e
Occhio di Pesce; quest'ultimo sarà la causa dell' ammutinamento del gruppo, nel momento in cui scopre di non
possedere sogni (i tre in origine erano una tigre, un falco, e un pesce trasformati in esseri antropomorfi). A
questo punto Zirconia decide di sbarazzarsi del trio (che comunque si salva nel mondo dei sogni grazie
all'intervento di Pegasus) rimpiazzandolo con l'irriverente Quartetto Amazzonico: Para-Para, Besu-Besu, Cere-
Cere, Jun-Jun. In realtà si tratta di quattro guerriere sailor molto giovani risvegliate da Nehellenia per farle
combattere dalla sua parte.
Grazie a queste, Zirconia riesce a individuare Chibiusa e a introdurla nello specchio di Nehellenia, dove si trova
anche il corpo inerme di Helios, il quale grazie ai sentimenti della ragazzina torna in sè provocando un terribile
attacco di gelosia di Nehellenia. Stanca del quartetto disubbidiente e di perdere altro tempo, la perfida regina
riesce a varcare i limiti del suo specchio dissolvendo la proiezione di Zirconia che scompare definitivamente.
A questo punto Helios consegna a Sailor moon il Golden Crystal, col quale riesce a concentrare il potere dei sogni
di tutti gli abitanti della Terra e distruggere il Circo della Luna Spenta che, distaccandosi dalla Terra, risale in
alto verso le tenebre della Nuova Luna.
Non c'è altro tempo da perdere, Sailor Moon viene messa alle strette: Nehellenia prende con sè Chibiusa e risale
le scale del regno degli specchi, in cima al quale rivela tutto il suo passato e la propria sete di vendetta; dopo
aver assunto le sembianze della vecchia che tempo prima aveva visto allo specchio, decide di autoesiliarsi
all'interno del vetro per assumere nuovamente un aspetto giovane, non prima di aver gettato nel vuoto il corpo
di Chibiusa!
Sailor Moon senza pensarci due volte, si precipita anch'essa per recuperare la piccola; ancora una volta
l'intervento salvifico di Pegasus non si fa attendere, e le due riescono a salvarsi ricevendo in dono le sue ali con
cui atterrano dolcemente sul pianeta Terra.
Siamo così giunti a un lieto fine sfiorato, Helios saluta le guerriere sailor, in particolare Chibiusa, con un
romanticissimo baciamano...possiamo stare tranquilli, non si tratta di un addio...sappiamo che Helios e Chibiusa
in futuro prenderenno il posto di Serenity e Endymion come futuri regnanti della Luna!
Nehellenia, invece, la incontreremo di nuovo, all'inzio della quinta serie...ma questa, è un'altra storia!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': ancora una volta l'ambiguità sessuale di un personaggio viene oscurata: Occhio
di Pesce, un componente del Trio amazzonico, non è una donna come ci hanno fatto credere da piccoli. Si tratta
di un uomo effemminato, che si palesa peraltro in un episodio censurato, in cui mostra il petto
nudo...completamente e chiaramente piatto! (vi ricordo inoltre che questo personaggio si prende una bella cotta
per Marzio...).
Poi vorrei ricordarvi l'assenza di Sailor Uranus, Sailor Neptuno e Sailor Saturn in questa serie, e la presenza
invece, di una dolce new entry: Diana, la gattina che arriva dal futuro proprio come Chibiusa, nata dall'unione di
Artemis e Luna! In questa quarta serie inoltre possiamo gustarci una Chibiusa meno antipatica e più matura
rispetto agli episodi precedenti, addirittura possiamo vederla in versione adulta in più di un'occasione. Niente
male!
...BEAVIS & BUTTHEAD
Carissimi lettori, sono felice di ricordare questa incredibile coppia di "cazzoni" che ci ha fatto sorridere (per non
dire piegato in due dalle risate) durante i nostri mitici anni 90!
Beavis & Butthead sono due inetti adolescenti amanti della musica rock-metal, che vivono nella cittadina di
Highland, in Texas. La loro vita [a]sociale si sviluppa principalmente in due ambienti: la scuola (quando non
bigiano) e la casa (più precisamente il divano).
Amanti del sano cazzeggio e delle "fighette" irraggiungibili, i due ragazzi trascorrono i pomeriggi seduti sulla
poltrona commentando i video musicali in modo alquanto discutibile, ostentando la loro ignoranza in campo
musicale ma soprattutto, tutta la loro demenzialità. Non bisognerebbe mai giudicare le persone dalle apparenze,
MA in questo caso non si può negare che gli occhi dei nostri due affezionati siano lo specchio chiaro e limpido
della loro anima...
Credo che ognuno di noi, durante la propria carriera scolastica, abbia avuto in classe qualche elemento simile a
questi due personaggi: casi sociali svogliati, con la testa più dura del banco su cui sono appoggiati. Tuttavia grazie
ai loro non indispensabili interventi, le ore di lezione possono tingersi di colori vivacemente trash! Tralasciando
le inutili battaglie dei loro professori che cercano di stillare qualcosa di intelligente dalle teste vuote, sembra
proprio che i ragazzi siano abbandonati a se stessi senza alcuna supervisione adulta; forse mi sbaglio, ma non
ricordo nessuna puntata in cui appare qualcuno dei loro genitori.
A dire la verità Beavis e Butthead lavorano occasionalmente al Burger World o svolgono lavoretti part-time;
questa potrebbe essere l'occasione buona per parlarne bene, se il loro lato grottesco non uscisse
prepotentemente fuori ogni volta che hanno a che fare con il mondo esterno! E' davvero incredibile come
riescano a sopravvivere alle bizzarre situazioni in cui vengono a trovarsi...spesso corrono il rischio di essere
(giustamente) menati da qualcuno!
Vorrei ricordare velocemente le caratteristiche principali dei due ragazzi, premettendo che hanno tutt'e due
un'espressione poco intelligente, le gambette corte e la fronte spropositamente alta: Beavis è biondo, ha un
ghigno costantemente stampato in faccia, gli occhietti e il naso piccoli allungati, ed è dotato di una voce
gutturale. Tra i due è sicuramente quello più eccitabile, è ossessionato dal fuoco, e quando consuma prodotti con
zucchero o caffeina si trasforma nel suo alter-ego iperattivo Cornholio.
Questo personaggio subisce passivamente la personalità più dominante dell'amico: Butthead è castano, e porta un
apparecchio fisso ben visibile grazie al labbro superiore molto sottile che contribuisce a donargli un'epressione
ancora più stupida. I suoi occhi sono particolarmente minuti, mentre le narici del naso sono piuttosto prominenti.
La sua voce nasale è più profonda rispetto a quella di Beavis, inoltre rispetto al suo compagno (a cui dà spesso del
"coglione") è più calmo e marginalmente più intelligente. E' molto sicuro di ciò che afferma, anche quando si
tratta di evidenti idiozie.
Una nota molto interessante riguarda il doppiaggio italiano: nelle prime tre stagioni le voci furono prestate da
Paolo Rossi e Luigi Rosa, mentre dalla quarta stagione in poi il doppiaggio fu affidato a Elio e Faso degli "Elio e le
storie tese".
Invece durante gli episodi scolastici, notiamo tra gli altri un personaggio molto familiare: Daria Morgendorfer è
una compagna di scuola di Beavis e Butthead, è molto intelligente e spesso viene presa in giro dai due con
l'appellativo "Diarrea"; Daria diventerà la protagonista dell'omonima serie animata trasmessa su MTV che noi tutti
conosciamo!
...MILA & SHIRO (due cuori nella pallavolo)
Ecco un altro anime che merita un posto, oltre che nel nostro cuore, nell'albo d'oro dei cartoni animati che
hanno fatto storia.
Nonostante la meravigliosa sigla ribadisca spesso l'amore tra Mila e Shiro, bisogna specificare che la trama
amorosa è abbastanza secondaria rispetto a tutto il percorso di crescita di un'altleta che con sacrificio e
costanza riesce a coronare il sogno di poter giocare a pallavolo ai massimi livelli!
Questo sport così tecnico e raffinato ha sempre esercitato un certo fascino sulla sottoscritta, che lo ha sempre
praticato fin da bambina; ancora oggi mi alleno due volte a settimana in palestra, e ogni weekend non posso
perdermi una partita della seria A femminile (da spettatrice, ovviamente...). Potete immaginare che non ci misi
molto a innamorarmi a prima vista di questo cartone animato...
Ricordando brevemente la trama: Mila Hazuki (nella versione originale si chiama You Hazuki) è una
ragazzina vivace e carismatica che si trasferisce a Tokyo con il padre (un fotografo professionista) e il dolcissimo
fratellino Sunny dagli occhioni blu e i capelli biondi (in realtà quest'ultimo è stato adottato, ed era il figlio
naturale di un caro amico del papà di Mila, morto in seguito a un incidente). Anche Mila ha gli occhi grandi e
blu... e il taglio corto sbarazzino si addice perfettamente a una personalità così esuberante e a tratti mascolina;
la ragazza, oltre a essere di bocca buona, non ha certo peli sulla lingua, ed è il classico tipo che non riesce
proprio a contare fino a dieci prima di parlare...
I primi giorni di scuola riesce ad attirare l'attenzione di un gruppetto di compagne snob che la sfidano sul campo
di pallavolo. E' proprio in questa occasione che Mila scopre di avere tutte le carte in regola per iniziare a
intraprendere la carriera sportiva! Con una potentissima schiacciata abbatte facilmente la superbia di Nami
Ayase: capitana della squadra di pallavolo della scuola e grande giocatrice nel ruolo difensivo, la ragazza dal
caschetto blu si vedrà costretta a incassare un episodio tanto umiliante, quanto aggravato dal fatto che Daimond,
l'allenatore, convince Mila a far parte della sua squadra, l'Hikawa.
A infuocare ulteriormente la rivalità tra le due ci si mette, ovviamente, l'amore: il bellissimo capitano della
squadra di pallavolo maschile, Shiro Takiki (So Takiki), col tempo ricambierà i sentimenti di Mila nonostante
questa lo metta continuamente in imbarazzo con le sue plateali dimostrazioni di affetto...tuttavia questo
personaggio non è indispensabile per lo svolgimento della trama, pur rappresentando un importante punto di
riferimento, psicologico e tecnico, per la nostra futura campionessa.
La povera Nami continuerà a collezionare "medaglie d'argento" in entrambi i campi; ma nonostante questo lei e
Mila, accomunate dallo sport e dagli schiaffi del coach, diventeranno grandi amiche! A proposito di schiaffi, vale
la pena ricordare la violenza di un allenatore rude e severo come Daimond che non risparmia sgridate e
ceffoni alle sue povere giocatrici! Nella sezione degli approfondimenti vi ricorderò un episodio particolarmente
violento...
Nonostante le difficoltà inziali e il faticoso esordio come raccattapalle, Mila riuscirà a conquistare la fiducia delle
compagne e dell'allenatore, giocandosi strepitose partite ricche di colpi di scena e assorte in un clima agonistico
molto coinvolgente! (ve la ricordate la fiamma che ardeva negli occhi di Mila mentre giocava?!) Successivamente
la nostra Hazuki abbandonerà l'ambiente scolastico per abbracciare la rosa delle Seven Fighters, una squadra
professionistica allenata da un ex giocatore della Nazionale: Mr Mitamura (un altro bel moretto che non passa
inosservato agli occhi di Mila).
I ritiri con la squadra saranno abbastanza duri, ma fortunatamente la compagnia è ottima e il clima molto
amichevole...L'unica che un po' per inividia, e un po' per incompatibilità di carattere, non apprezza la simpatica
buffoneria di Mila è Yoghina Yokono, indimenticabile giocatrice in sovrappeso di questo cartone animato che alla
lunga finirà anche lei col diventare amica della protagonista; un po' come era già successo con Kaori
Takigawa (Eri Takigawa), astro nascente del palleggio, già convocata alle nazionali all'età di 15 anni e capitana
della storica squadra avversaria di Mila, le Sunlight Players.
Negli ultimi episodi saremo fieri di vedere Mila, Nami e Kaori con la divisa della squadra nazionale olimpionica: il
sogno di Mila finalmente si realizza, e la ragazza parteciperà alle Olimpiadi di Seul del 1988 sfidando, come prima
avversaria, la Cina.
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': L'anime, trasmesso per la prima volta in Italia nel lontano 1986, prende vita dal
manga intitolato "Attacker You" creato da Shizuo Koizumi.
Volevo ricordare con voi un episodio che all'epoca mi lasciò basita: durante uno degli episodi iniziali, Mila riesce a
conquistarsi l'ambita maglia da titolare col numero 3; lo stesso giorno la vediamo indaffarata a organizzare una
festa a sorpresa per l'amato Shiro, e tra un festeggiamento e l'altro Mila arriva tardi al primo allenamento da
titolare: non l'avesse mai fatto! Un incazzatissimo Daimond le molla il solito ceffone e come se non bastasse le
strappa con violenza la maglia, lasciando la ragazza in reggiseno, a terra, in lacrime; tutto questo davanti al resto
della squadra. Mi stupisce che gli adattatori di Mediaset, sempre pronti a censurare e ritagliare gli episodi,
abbiano lasciato intatto un passaggio così "violento"!
Dimentichiamo il sadismo di Daimond e parliamo invece della situazione familiare di Mila: inizialmente il padre, il
Signor Tashiko Hazuki, è fortemente contrario alla scelta della figlia di intraprendere la carriera pallavolistica! In
effetti l'uomo nutre una sorta di antipatia nei confronti di questo sport, da quando la sua ex moglie, nonchè
madre naturale di Mila, abbandonò lui e i figli per continuare a giocare a pallavolo! Le cose si complicano quando
Mila non solo scopre che sua madre non è morta come le avevavo sempre fatto credere, ma addirittura si tratta
di Kiushi, la bella telecronista ed ex giocatrice di pallavolo con cui aveva iniziato ad allacciare un rapporto
confidenziale; in seguito a questa scoperta Mila entra in crisi ed è sull'orlo di abbandonare la pallavolo;
fortunatamente il grande Shiro saprà ascoltarla, sostenerla e spronarla ad andare avanti! Un'altra curiosità di
famiglia Hazuki: nell'anime Mila viene spesso additata come la cugina della famosa giocatrice Mimì...è un chiaro
riferimento alla protagonista di un altro cartone animato, poco seguito dalla mia generazione ma ben conosciuto
da quella precedente: "Mimì e la nazionale di pallavolo". Questo riferimento non esiste assolutamente nella
versione originale, è solo un gossip creato dall'adattamento italiano per riallacciarsi all'anime precedente.
In ultimo ricordo l'antipatia di alcune compagne di squadra di Mila con cui la ragazza ha dovuto misurarsi a livello
tecnico: oltre a Yoghina, Monia e Tullia. Tra i fan più sfegatati invece, vi rammento Saburo Tazaki: capo di una
banda di teppisti dell'Istituto Hikawa. Saburo si è innamorato dell'incredibile forza della ragazza, che
puntualmente lo ricambia con un cazzotto in piena faccia. Non si perde neanche una partita di pallavolo, e
costringe i suoi scagnozzi ad accompagnarlo per fare il tifo, sventolando una bandiera rosa con un panda e la
scritta "Attacker You", evidente gioco di parole col nome della protagonista.
Impossibile dimenticarsi di loro, quelle simpatiche creaturine blu alte, secondo Cristina D'Avena, "due mele e
poco più" (secondo me anche meno...) che per un bel decennio invasero la nostra infanzia attraverso la
televisione, i fumetti, e infiniti gadget a loro dedicati! Conquistarono proprio tutti, adulti e piccini, con le loro
bizzarre avventure e il loro rispetto nei confronti di Madre Natura! Potrei ricominciare con le mie solite invettive
contro i cartoni animati di oggi che insegnano poco e niente, ma ve le risparmio...
I nostri cari Puffi vivono in un villaggio nascosto nel cuore della foresta, rintracciabile solo nel caso in cui uno di
loro si offra di fare da Cicerone; le loro case sono un capolavoro di architettura (in questo campo sono molto
avanti, grazie agli studi di Puffo Inventore sono in grado di costruire dighe e altre solide strutture in legno),
ricavate da semplici funghi dal cappello variopinto, attrezzate di porte, finestre e materiale d'arredamento.
La comunità conta inizialmente 99 puffi (in seguito il numero aumenterà con l'introduzione di nuovi personaggi),
guidati da un leader saggio e premuroso, Grande Puffo: il capovillaggio, a differenza degli altri puffi che
indossano un cappellino e attillati leggings bianchi, si distinngue per la barba e l'abbigliamento in tinta rossa. Si
dice che i puffi abbiano un centinaio d'anni, Grande Puffo ne vanta ben 542.
Nonostante le apparenze,questi piccoli folletti non sono tutti uguali! I bambini più attenti avranno sicuramente
colto, ai tempi, l'incredibile varietà psicologica del villaggio; infatti ogni personaggio rappresenta una particolare
tipologia umana che si può cogliere dagli atteggiamenti e da piccoli particolari: Puffo Vanitoso ad esempio, è il
dandy del gruppo, porta un fiore sul cappello e si rimira continuamente nello specchio.
Puffo Burlone si diverte tantissimo a regalare pacchi bomba al malcapitato di turno...Puffo Golosone indossa un
cappello da Chef e un bavaglio, ma soprattutto ama cucinare e mangiare. Puffo Forzuto ha un carattere molto
deciso, è dotato di un'incredibile forza e sfoggia un tatuaggio sul braccio (un cuore trafitto da una freccia).
Puffo Tontolone è il puffo più babbo e maldestro del villaggio, e porta un cappello probabilmente di una taglia più
grossa della sua testa, visto che la parte davanti gli copre costantemente metà occhi (e poi ci credo che inciampa
sempre!); Tontolone viene continuamente ripreso dal mitico Puffo Quattrocchi, il personaggio in stile nerd con gli
occhiali, che dispensa gratuitamente consigli ai suoi simili intercalando un continuo "..che è meglio!"; è convinto
di rappresentare una sorta di vice Grande Puffo, mentre il resto della compagnia lo deride o non lo sopporta.
Puffo Brontolone, ad esempio, lo odia (in verità odia tutto e tutti...). Poi ci sono Puffo Pittore, Puffo Dormiglione,
e tanti tanti altri. Mi preme aprire una piccola parentesi dedicata a Puffetta, l'unica femmina del villaggio (fino
alla creazione della piccola Bontina, la puffina creata apposta per farle compagnia) su cui ho letto in giro varie
leggende: la verità è una sola, e ricordo bene come andarono le cose! In un particolare episodio Gargamella, lo
stregone che vuole papparsi tutti i Puffi assieme al gatto Birba, decide di creare una puffetta che possa fungere
da esca una volta accolta dai piccoli abitanti del villaggio: con un incantesimo dà vita a una puffetta malvagia, con
i capelli neri; in seguito questa tradirà Gargamella, e una volta convertita al bene, Grande Puffo la trasformerà
nell'avvenente Puffetta dai capelli lunghi e biondi che noi tutti conosciamo.
La presenza di incantesimi, sortilegi, pozioni e libri di magia, si accorda perfettamente con l'atmosfera medievale
in cui sono ambientate le vicende: Gargamella, come vi dicevo prima, è il tipico stregone con la tunica nera
rattoppata che vive in una misero castello in rovina. Rappresenta il nemico numero uno dei Puffi, è propriamente
"brutto e cattivo", ed è il figlioccio di un potentissimo mago (al contrario di lui che non azzecca un incantesimo e
viene contonuamente biasimato dalla madre che lo considera la pecora nera della famiglia). Spesso Gargamella è
accompagnato da un giovane apprendista, altrettanto malvagio e molto dispettoso: Lenticchia.
Un ultimo accenno al linguaggio: vi ricorderete sicuramente che il dialetto dei Puffi è basato sul verbo
"PUFFARE", anche se da questo possono derivare anche alcuni aggettivi. Pensate che addirittura Umberto Eco ha
dedicato uno scritto alla semantica della lingua puffa: "Schtroumpf und Drang", in Sette anni di desiderio,
Bompiani, 1983
Hanamichi Sakuragi è un giovane teppista che frequenta il primo anno del liceo Shohoku, nella prefettura di
Kanagawa, e che si innamora perdutamente della dolce Haruko Akagi, sua compagna di scuola; sarà proprio
quest'ultima, impressionata dall'altezza dell'amico, a convincerlo ad entrare a far parte della squadra di basket
dello Shohoku. Ancora una volta l'amore ha il potere di cambiare la vita dei personaggi, nonostante in questo
caso non sia assolutamente ricambiato: una volta entrato nella squadra, Hanamichi si metterà in competizione
con un altro membro del team, il tenebroso Kaede Rukawa.
La bella Haruko ha occhi solo per lui, ma fortunatamente Kaede non la degna di uno sguardo (non considera nè
lei, nè la moltitudine di ammiratrici che assistono a tutte le sue partite) e sembra sia interessato soltanto al
basket, in cui eccelle particolarmente rappresentando un punto di forza della squadra assieme al capitano, il
gorilloso pivot Takenori Akagi (il labbrone che ho menzionato all'inizio e, a sorpresa, fratello di Haruko...).
Inizialmente Hanamichi si troverà parecchio in difficoltà, a causa del suo esaltato carattere ribelle che lo mette
costantemente in conflitto col capitano (il "Gorilla", come lo chiama lui...), ma soprattutto per il fatto di non aver
mai giocato a basket in vita sua; viene quindi considerato l'ultima ruota del carro, e nei primi episodi dovrà
impegnarsi molto prima di acquisire tutti i fondamentali di questo sport (con l'aiuto di Ayako, manager e aiuto-
allenatrice della squadra)...tutto questo sempre per amore della sua Haruko, che continua imperterrita ad
applicargli "la regola dell'amico".
Ma il nostro simpatico protagonista ha la testa bella dura, non si arrende in campo sentimentale e nemmeno sul
campo da basket! Col tempo Hanamichi si renderà conto di essere naturalmente portato per la pallacanestro, un
talento che gli permetterà di migliorare di partita in partita e di diventare ben presto un vero asso della squadra.
Nel frattempo lo Shohoku deve affrontare tutti i licei della prefettura e qualificarsi per i campionati nazionali, e
prima che inizino le eliminatorie il team gode dell'ingresso di altri due giocatori molto importanti: Ryota
Miyagi (playmaker della squadra che compensa la scarsa altezza con l'agilità) e Hisashi Mitsui (guardia, ex
teppista, ed ex MPV delle scuole medie, è un atleta dalle qualità eccezionali).
Ciò che riesce a tenere a freno tutte le teste calde della squadra è senza dubbio il rispetto e la stima nei
confronti dell'allenatore, Mitsuyoshi Anzai: il suo aspetto mite non deve ingannare, in passato è stato un grande
campione di basket e un coach molto severo.
Non credo sia il caso di appesantire la recensione con l'elenco di tutte le partite, ma se qualcuno di voi ci tenesse
a farlo, può annotarle qui sotto tra i commenti!
Concludo con una citazione che a me personalmente è piaciuta molto: "Fare un Dunk vuol dire essere una stella
del basket! Significa schiacciare la palla dentro il canestro, in modo da eccitare il pubblico. E quando la paura
dell'avversario fa concentrare tutta l'energia in un canestro...quello si chiama Slam Dunk!" (Haruko Akagi).
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': il fortunato creatore di questa fortunatissima serie è Takehiko Inoue,
disegnatore assai celebre nel panorama fumettistico giapponese; infatti Slam Dunk nasce dapprima come "spokon
manga" (fumetto sportivo), il cui stile viene riprodotto fedelmente nel cartone, che è stato trasmesso in Giappone
già nel 1993 con 101 episodi. Il successo di questa serie è stato sconvolgente, tanto da riuscire a incoraggiare i
ragazzi giapponesi a praticare il basket; come se non bastasse, un'azienda produttrice di shampoo ha ottenuto il
permesso di utilizzare Hanamichi Sakuragi e la sua folta chioma rossa, per sponsorizzare il suo prodotto!
...D'ARTACAN E I TRE MOSCHETTIERI
D'Artacan è la trasposizione animata in cui tutti i personaggi sono degli animali, in maggioranza cani, ma troviamo
anche topi, orsi, gatti e maiali. D'Artacan evidentemente è un simpatico cagnolino, dotato di spirito d'iniziativa,
coraggio e intraprendenza. Poi ci sono gli altri tre famosi moschettieri: Porthos (Dogos), Athos (Pontos)
e Aramis (Amis)...e naturalmente non manca la dolce metà del protagonista, Giulietta, cameriera della regina.
Non ricordo molto altro, in giro per la rete ho trovato tale Pom, che dovrebbe essere un topo che abita nel
palazzo di D'Artacan; ritroviamo gli antagonisti di sempre Milady (in versione miciona intrigante) e il Cardinale
Richelieu, e infine il Signor de Treville, capitano dei moschettieri.
Vi esorto come sempre ad aggiungere dettagli e ricordi nel caso mancasse qualcosa nella mia recensione!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': L'anime è stato prodotto dalla BRB Internacional e dalla Nippon Animation
(quindi è il frutto di una co-produzione ispano-giapponese, del 1981). In Italia venne trasmesso per la prima volta
nel 1983. Più tardi nel 1991 uscì la seconda serie intitolata "Il ritorno di D'Artacan", in cui il giovane moschettiere
e Giulietta si sono sposati e hanno avuto due cuccioli...il nuovo nemico di questa seconda puntata non sarà più il
Cardinale, ma il fratello gemello del re, che trama di prendere il posto sul trono.
...L'INSOPPORTABILE MANU
Ogni tanto mi piace tirare fuori dal mio vecchio scatolone dei ricordi i cartoni da "Carramba, che sorpresa!" come
questo...quelli che nessuno ricorda, ma che con un piccolo sforzo di memoria possono incredibilmente tornare in
vita!
Qualche giorno fa cercavo di ricordare assieme a un amico il mio primo cartone animato: avevo solo tre anni
quando per la prima volta accesi la televisione da sola, nella mia mansarda: rimasi ipnotizzata davanti ai cartoni
animati che trasmetteva Junior TV! (ci misi ancora un paio d'anni prima di scoprire "Bim Bum Bam")
Tra questi ricordavo vagamente poche ma essenziali caratteristiche del personaggio principale: naso grosso
appuntito, ciuffo biondo, occhi piccoli, pantaloni a sigaretta, giacca di pelle nera e voce terribilmente nasale! E'
bastata questa piccola descrizione per aiutare il mio amico a riunire i pezzi del puzzle e ricordare esattamente di
quale cartone stavo parlando! Il titolo probabilmente non vi dirà niente, però sono sicura che le immagini e la
sigla colpiranno alcuni di voi! Purtroppo i miei ricordi sono veramente scarsi, so solo che gli episodi erano basati
sulle avventure urbane di questo personaggio...
Spero che qualcuno dei miei lettori lo riconosca e riesca a darci qualche informazione in più! (Mi sento molto
conduttrice di "Chi l'ha visto?" ahah)
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA'': "Manu" nasce inizialmente in forma cartacea, dalla matita del disegnatore di
fumetti francese Frank Margerin. Su internet ho trovato veramente poco a riguardo, qui sotto vi linko un video
trovato su youtube; sfortunatamente è solo in lingua tedesca, ma la sigla iniziale è esattamente la stessa! Almeno
potete farvi un'idea più precisa di questo dimenticatissimo cartone.
Un grazie a Francesco che mi ha aiutato a ricordarlo!
...TEMI D'AMORE TRA I BANCHI DI SCUOLA
Ancora una volta la fantasia con cui gli italiani stravolgono i titoli dei cartoni animati giapponesi, mi lascia
perplessa...Non so se sia più lungo e padantesco questo, o il già citato "Un incantesimo dischiuso tra i petali del
tempo"? E' una bella lotta, prossimamente potrei fare un sondaggio a riguardo...Vi propongo questo grazioso
cartone animato che andò in onda nel 1996 e che molti di noi ricordano nonostante lo scarso successo: in effetti i
47 episodi che compongono la serie sono piuttosto semplici e banali, e i personaggi hanno un basso profilo
psicologico. D'altronde l'intento dell'autrice, la mangaka Yuu Yabuuchi, era semplicemente quello di raccontare
in modo leggero e spensierato il periodo più acerbo e intricato della nostra vita: la preadolescenza.
Yumi (Yuko Kawai) è una dodicenne che frequenta la prima media, alle prese con le amicizie, gli impegni
scolastici, le incomprensioni con i genitori e i primi batticuori: la storia si articola lungo la direttrice dell'amore
appena scoperto dalla protagonista, inizialmente ostacolato dalla gelosia dell'amica Rika (Takako Takahata) e
timidamente confessato. Yumi comincia a entrare nel mondo dei sentimenti con una semplice domanda rivolta
a Hiroshi Naganuma, figlio dei vicini di casa e suo grande amico d'infanzia: "C'è già una ragazza che ti piace?".
Inaspettatamente la ragazzina si sente rispondere "Sei tu", trovandosi in difficoltà nei confronti di Rika, per la
quale aveva parlato a Hiroshi da semplice intermediaria. Inoltre Yumi inizia a guardare l'amico con occhi diversi:
ora il "ragazzo" è cresciuto, ha tolto gli occhiali, gioca a calcio, è il primo della classe, e come se non bastasse
riscuote tantissimo successo tra le compagne di scuola!
Da questo momento la nostra protagonista piagnucolona si troverà al centro di grandi cambiamenti che spesso e
volentieri le causeranno delle vere e proprie crisi; dovrà imparare a interpretare i battiti del proprio cuore e a
gestire le relazioni con tutte le persone che la circondano, ma non solo: la scoperta della sessualità sarà un altro
argomento centrale di questo anime! non ve ne siete accorti? Ovviamente no, perchè la censura ancora una volta
ha colpito e affondato...Nella parte degli approfondimenti capirete che questo povero cartone animato non era
poi così banale e scontato, ma probabilmente sono stati i tagli della versione italiana a renderlo tale.
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': Partiamo dal titolo originale, "Mizuiro Jidai" letteralmente traducibile in "L'età
color acquamarina". L'anime punta l'attenzione proprio sui problemi adolescenziali scaturiti dalle prime
esperienze, comprese quelle sessuali! purtroppo la versione italiana ha oscurato molto quest'ultimo aspetto,
sempre per la costante paura di ledere la sensibilità dei bambini che guardavano "Bim Bum Bam". Il caso
dell'episodio numero 5 è stato davvero eclatante e molto discusso: in questa circostanza ci viene presentata la
protagonista in crisi, sconvolta a causa di un incubo forse premonitore. In realtà nella versione originale, il
turbamento di Yumi è giustificato dall'arrivo delle sue prime mestruazioni, altro che sogni premonitori!
Questa messinscena va avanti fino alla fine dell'episodio, raggiungendo apici incredibili come le congratulazioni
della mamma fiera dell'avvenimento, che diventano gli auguri per l'onomastico...oppure la scena in cui un
assorbente (ripeto, magari avete letto di fretta: UN ASSORBENTE!!) diventa un TALISMANO che protegge Yumi dai
brutti sogni...
Questo è solo un esempio, che dire ragazzi...se volete godervi tutta la storia senza censure, potete recuperare il
manga che è stato pubblicato qualche anno fa, con il titolo italiano, da Manga Planet.
...CARLETTO IL PRINCIPE DEI MOSTRI
Torniamo nuovamente negli anni '80 per ripescare questo cartone animato andato in onda in Italia nel 1983, e
fortunatamente riproposto una decina di anni dopo, sempre su canali regionali, permettendo anche alla mia
generazione di poterselo gustare.
Carletto, il Principe di Mostrilandia (un lontano pianeta abitato dalle creature più spaventose della fantasia
umana) è stato mandato sulla Terra dal re in qualità di ambasciatore, assieme ai fedelissimi Uomo
Lupo, Conte Dracula e Frankenstein; la sede mostruosa dell'ambasciata è un vecchio castello abbandonato, e fino
a questo punto la storia avrebbe tutte le carte in regola per diventare lo scenario di un eccitante film dell'orrore,
ma...non è questo l'intento di Carletto & co: nonostante l'aspetto terrificante i mostri non sono così cattivi,
devono solo imparare a convivere con gli uomini senza spaventarli a morte!
In questo anime i tratti tipici dei personaggi nati dalla tradizione gotica romanzesca del XIX secolo vengono
completamente capovolti e adattati a una rivisitazione in chiave comica: il Conte Dracula beve succo di
pomodoro e non si ciba di sangue umano, è colto, ha l'accento francese, e dorme tutto il giorno per uscire di
sera.
L'Uomo Lupo ha un aspetto tutt'altro che terrificante, ha un forte accento tedesco, ed è un abilissimo cuoco;
Frankenstein, il maggiordomo del castello, è un omone tutto muscoli e poco cervello, ma conserva quella bontà
d'animo che ritroviamo nell'opera originale della scrittrice ottocentesca Mary Shelley ( a proposito, vi ricordo che
Frankeinstein è il nome dello scienziato che diede la vita alla "creatura", che col passare degli anni ne ereditò
indirettamente il nome fino ai nostri giorni).
Il nostro Principe di Mostrilandia dal canto suo, ha l'aspetto di un simpatico pischello col berretto in testa, ma
possiede anche lui alcune caratteristiche particolari: può allungare gambe e braccia a dismisura e assumere
diverse sembianze; l'unico suo punto debole è la paura dei temporali.
La sede dell'ambasciata si trova precisamente a Tokyo, e qui Carletto farà amicizia con Hiroshi, un bambino un
po' sfortunato che vive solo con la sorella maggiore Sis; durante il corso degli episodi Hiroshi verrà coinvolto nelle
avventure di Carletto, alle prese con mostri buoni e cattivi che litigano, si affrontano, o terrorizzano gli esseri
umani, come ad esempio la Mummia, l'uomo invisibile, la piovra volante, l'uomo zanzara e tanti altri; non solo,
alla fine della storia Carletto riuscirà ad aiutare Sis, la sorella dell'amico terrestre, a diventare felice!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': "Carletto il principe dei mostri" (titolo originale "Kaibutsu-kun") è un anime
tratto dall'omonimo manga degli anni '60 di Fujiko Fujio, creatore di Doraemon.
Volevo aggiungere solo un paio di curiosità: molti di voi si ricorderanno che Carletto vola su una scopa, Dracula
autonomamente, mentre Frankie e Wolf si spostano sopra un tappeto.
E non dimentichiamo Kaiko, la fidanzatina di Carletto e figlia del Duca di Mostrilandia: ogni volta che Carletto la
fa arrabbiare, i suoi capelli si allungano come tentacoli!
...C'ERA UNA VOLTA...POLLON
"Sulla cima dell'Olimpo c'è una magica città: gli abitanti dell'Olimpo sono le divinità; poi lì c'è una bambina che
ancora dea non è, è graziosa e birichina Pollon il suo nome è!".
Nel lontano 1984 compare per la prima volta sullo schermo italiano questo "mitico" personaggio destinato ad
essere accolto a pieno titolo nell'"Olimpo" dei cartoni animati più ricordati degli anni '80-'90.
Pollon è la protagonista di questa simpatica serie ambientata nell'antica Grecia, precisamente sul Monte Olimpo,
anche se, come vuole la tradizione, le vicende divine si intrecciano continuamente con gli affari terrestri; la
mitologia greca viene riproposta abbastanza fedelmente in questa versione comica ed
estremamente caricaturiale: Zeus conserva la sua folta barba e il chiodo fisso delle donne; sposato con Era,
un'avvenente bionda con le calze a rete, Zeus viene puntualmente sorpreso durante le sue scappatelle e punito a
suon di fulmini dalla moglie.
Non mancano all'appello tutti gli altri dei, tra cui Efesto, il dio del fuoco che ha una benda sull'occhio destro,
e Artemide, la permalosissima dea della caccia sempre in competizione con Era e Afrodite, la dea della bellezza
che passa la maggior parte del tempo a truccarsi davanti allo specchio.
Eros, il giovanissimo cupido, dio dell'amore armato di arco e frecce, è talmente brutto e sgraziato da far
vergognare perfino sua madre, Afrodite, che lo obbliga a chiamarla "sorella"...
Il dio del mare, Poseidone, è un uomo gigantesco perennemente scottato che non sa nuotare, Dionisio è pelato
con la pancia sempre piena di vino, e la dea della saggezza, Atena, è forse l'unica divinità con un po' di sale in
zucca; tra gli altri ricordiamo Apollo, figlio di Era e Zeus, che trasporta svogliatamente il sole su un carretto
trainato da Dosankos, un ronzino (detto tra noi, il sole e il suddetto ronzino, hanno un'espressione davvero poco
intelligente...).
La nostra dolce Pollon è proprio la figlia prediletta del dio del sole, e attraverso le sue avventure abbiamo la
possibilità di rivivere i celebri miti grechi in chiave umoristica; dopo aver stabilito un patto con nonno Zeus, la
giovane "apprendista dea" dovrà risolvere i guai degli uomini e degli dei (guai spesso e volentieri causati proprio
da Pollon!) per riempire il suo magico salvadanaio: Zeus le donerà una moneta ogni volta che compirà una buona
azione.
La strada per diventare una vera dea è lunga e intricata, ma dalla sua parte Pollon ha l'aiuto di Eros, il suo
inseparabile amico "pennuto" (lui a sua volta la chiama affettuosamente "poppante"), e l'appoggio della Dea delle
dee, una sorta di madrina che la salva dalle brutte situazioni e che può essere invocata tramite un fermaglio
speciale.
L'ultima fatica di Pollon consisterà nel cercare di recuperare tutti i mali usciti dal vaso di Pandora: in
quest'occasione la ragazzina scoprirà che la Dea delle dee era nientemeno che la Dea della speranza, che
nell'ultimo episodio le cederà il titolo, come segno di riconoscenza per aver imprigionato tutti i mostri nel vaso!
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': anche questa volta abbiamo a che fare con un anime tratto da un manga:
"Olympus no Pollon" di Azuma Hideo, disegnatrice di un altro personaggio abbastanza conosciuto, ovvero "Nanà
supergirl".
Il punto di forza di questo cartone animato è senza dubbio la comicità, e a proposito di questo, non posso non
ricordare la famosissima "polvere magica" che Pollon usa per ritrovare l'allegria perduta!
Una volta cresciuti, tutti ci siamo chiesti se Pollon facesse effettivamente uso di sostanze stupefacenti ogni volta
che cantava questa canzoncina accompagnata da due simpatici orsetti:
"Sembra talco ma non è: serve a darti l'allegria! Se la mangi o la respiri ti dà subito l'allegria!"
...FORZA CAMPIONI
In attesa di un prossimo quanto imminente articolo su Holly & Benji, vi presento questo cartone animato
calcistico del 1994 che si è impresso nella mia mente non tanto per la storia, quanto per la SIGLA; che musica
ragazzi, ascoltatela perchè sicuramente vi tornerà in mente qualche ricordo e allo stesso tempo vi darà una
piccola carica di energia!
La trama a grandi linee è questa: Nick e Roberto sono due cugini che si sono appena trasferiti in una cittadina,
dove Roberto dovrà affrontare un'operazione; il ragazzo infatti è costretto a spostarsi su una sedia a rotelle a
causa di un incidente a cavallo. Nel frattempo i due dovranno anche frequentare l'Università, finchè un pallone
di calcio trovato per caso da Nick, darà il fischio d'inizio della trama vera e propria: Nick non ha mai giocato a
calcio, eppure riesce a palleggiare con una scioltezza tale da far credere a chi lo osserva di avere grandi doti: per
questo motivo Miriam e Doris, due ragazze della stessa città, decidono di parlarne con i componenti
(Dario, Toto, Josè e Marco)della squadra di calcio universitaria "Godai Soccer Club" (Doris tra l'altro è la figlia
dell'allenatore).
Questi insegneranno le regole base del calcio a Nick, che non aveva mai giocato prima! Così il ragazzo comincerà
un percorso di crescita professionale fino a diventare un punto di riferimento fondamentale per la squadra e, di
conseguenza, un vero campione! Dal canto suo Roberto dimostrerà di avere un grande talento come progettista e
architetto.
...CANDY CANDY
Una notte, presso l'orfanotrofio Casa di Pony gestito da Miss Pony e Suor Maria, vengono ritrovate due bambine in
fasce: Annie e Candy. La storia inizia, e non è un caso, con un abbandono. L'infanzia trascorre in
modo abbastanza spensierato, finchè un giorno tali coniugi Brighton chiedono alle direttrici di poter adottare la
simpatica bambina bionda con i codini. In quest'occasione Candy manifesta il lato altruista e generoso del proprio
carattere, mentre la timida amica Annie dimostra di essere una grande...diciamo furbona?
Per non abbandonare l'amica, Candy fa di tutto per indurre i due distinti signori a non adottarla (mi sembra di
ricordare che addirittura finge di aver sporcato le lenzuola del letto) e come ringraziamento Annie approfitta
della situazione per farsi ben volere e infine adottare dai Brighton.
E così la dolce Annie lascia l'orfanotrofio tra le braccia dei suoi nuovi mamma e papà, mentre Candy, incredula,
rimane con gli altri bambini, con Suor Maria, Miss Pony e l'inseparabile procione Klin, uno dei pochi personaggi
che non la ferirà. La piccola se ne va a piangere sulla collina di Pony, il suo rifugio più intimo, e a un certo punto
compare un bellissimo ragazzo biondo con abiti scozzesi che suona una cornamusa; questi si avvicina
sussurrando: "Sei più carina quando ridi che quando piangi". Candy rimane profondamente colpita da questo
incontro, e il giovane sparisce lasciando cadere un medaglione con inciso uno stemma.
Seconda occasione di riscatto per Candy, che entra a far parte del mondo dei Legan, una potente famiglia
aristocratica guidata dal potere decisionale dell'arcigna zia Elroy, portavoce dello zio William, inspiegabilmente
assente. Tuttavia questa adozione si rivela un pessimo affare per la nostra eroina, che non viene assolutamente
considerata un membro della famiglia, ma viene anzi sfruttata come cameriera. Dormire in una stalla è il minore
dei suoi mali in confronto ai continui dispetti che è costretta a patire (i termini "mobbing" e "sevizie" in questo
caso non sarebbero eccessivi) dai due fratelli Legan: Iriza e Neal.
Piccola parentesi aneddotica: questi due meschini personaggi erano davvero cattivi! nel 1997 ero una bambina di
10 anni molto sensibile...e facevo una gran fatica a guardare gli episodi in cui trattavano male Candy, a volte
addirittura mi coprivo gli occhi! (e pensare che ora sto scrivendo una tesi sul cinema horror...)
Comunque, nonostante le continue umiliazioni, Candy non perde il sorriso e la gioia di vivere che la
contraddistinguono...ogni tanto qualcosa di positivo capita anche a lei; un giorno nel bosco fa la conoscenza di
due simpatici giovanotti: Archie (un avvenente dandy) e Stear (un inventore pasticcione) appartenenti
alla famiglia Andrew. I due ragazzi invitano Candy a una festa presso la loro villa, e qui la ragazza incontra il
cugino dei due fratelli, Anthony, un bellissimo ragazzo biondo con gli occhi azzurri, molto simile a quel "Principe
della collina" con la cornamusa. Dopo aver scampato il rischio di essere mandata in Messico dai Legan, Candy
viene infine accolta dagli Andrew, lontana dalla gelosia della prima famiglia.
Inoltre in questo periodo la fanciulla fa la conoscenza di Albert, un vagabondo che vive in un rifugio nella foresta
circondato dagli animali. Si tratta di uno dei pochi e brevi periodi di serenità nella vita di Candy, che può
conoscere in modo più approfondito Anthony. Il giovane si rivela una persona molto dolce, che ha la passione di
coltivare rose. Una delle sue rose in particolare, è bellissima, bianca e pura: sarà la sua "Dolce Candy".
Purtroppo questa parentesi felice viene interrotta da un episodio terribile: durante una tranquilla caccia alla
volpe il ragazzo cade da cavallo e muore sbattendo la testa. Questo infausto evento provoca un dolore lacerante
in tutta la famiglia, e Candy, affranta, torna alla Casa di Pony per ritrovare un po' di pace.
Il misterioso zio William ordina che Candy si trasferisca a Londra per frequentare la prestigiosa Royal Saint Paul
School. Qui ritrova Archie, Stear e Annie, con la quale (purtroppo) riprende un legame di amicizia. In questa
scuola incontra anche un affascinante ragazzo dai capelli lunghi e castani che aveva già incontrato sulla nave e
che l'aveva presa in giro chiamandola "signorina tutte lentiggini": si tratta di Terence Granchester.
Per fortuna entra in scena anche un altro personaggio positivo che diventerà una grande amica di Candy,
ovvero Patty, una ragazza molto dolce con gli occhiali che in seguito si fidanzerà con Stear.
Il destino è veramente beffardo, e vuole che Neal e Iriza Legan frequentino anche loro la stessa scuola di Candy,
la quale si vedrà costretta a sopportare anche stavolta le loro angherie. Dalla sua parte però trova l'appoggio di
Terence, che nonostante gli atteggiamenti arroganti e spavaldi (che tutto sommato a noi donne non dispiacciono)
la difende in parecchie occasioni.
Ma lasciatemi ancora ricordare di Annie, che farebbe meglio a tacere e che invece continua imperterrita a
rompere le scatole: a un certo punto si mostra fredda e distaccata nei confronti di Candy, perchè gelosa marcia
delle attenzioni di Archie nei confronti dell'amica. Fortunatamente le cose si mettono a posto da sole, nel senso
che il ragazzo, vedendosi ricambiato da una graziosa brunetta, cambia le sue mire e si fidanza con Annie. Intanto
Candy fa due importanti scoperte: Albert, il vagabondo della foresta lavora in uno zoo di Londra. E poi scopre che
Terence è il figlio di una famosa attrice di teatro, Eleonor Baker.
Bisogna però sottolineare che in questa fase centrale Candy non ha ancora dimenticato il suo Anthony, anzi il
ricordo proprio in questo periodo emerge piuttosto prepotentemente. Dal canto suo il passionale Terence, in
modo alquanto spregiudicato, cerca di convincere la ragazza a dimenticare il passato e accettare la morte di
Anthony, azzardando addirittura un bacio. Ma attenzione a Irizia che, innamorata di Terence, tenta di separare i
due innamorati organizzando un incontro fedifrago sotto gli occhi della direttrice della scuola. Candy rischia
l'espulsione, ma l'impavido Terence decide di assumersi tutte le responsabilità e fugge in America per
intraprendere la carriera di attore.
LA GUERRA E IL PERIODO A CHICAGO
Candy abbandona a sua volta il collegio e si imbarca clandistanemente su una nave per tornare in America. Torna
alla Casa di Pony, dove apprende che Terence è passato tempo prima per conoscere l'infanzia della ragazza. A
questo punto Candy decide di seguire la propria vocazione e aiutare gli altri (no, non si fa suora) e con l'aiuto di
Miss Pony, si iscrive alla severa scuola di infermiere Mary Jane. Qui conosce Flanny, una ragazza molto
particolare, apparentemente molto fredda ma che nasconde un cuore molto generoso. Intanto scoppia la Grande
Guerra, e le due ragazze vengono mandate a Chicago per lavorare presso l'ospedale Santa Johanna. Proprio a
Chicago Candy ritrova Albert di ritorno dalla guerra, gravemente ferito e colpito da una grave forma di amnesia.
Per questo motivo decide di andare a vivere con lui per aiutarlo e stargli vicino.
Nel frattempo la fanciulla viene a sapere che Terence si trova a New York per la prima di "Romeo e Giulietta", e
decide di raggiungerlo con grande entusiasmo. Ma la sfortuna colpisce ancora: durante le prove
teatrali Susanna, compagna sul palco di Terence, salva il ragazzo da un incidente scenografico perdendo l'uso di
una gamba. In seguito alla minaccia di suicidio di Susanna, e spinta dal solito sentimento altruista che la
caratterizza, Candy si mette da parte ancora, per la seconda volta. Lascia Susanna alle cure di Terence, che
tuttavia ha ammesso di non aver smesso di amarla. Non è tutto, un altro evento colpisce il cuore di Candy: Stear,
che era partito volontario per la guerra, muore tragicamente.
In quest'ultima parte prende particolarmente rilievo la figura fi Neal, che inaspettatamente si innamora di Candy
senza, ovviamente essere ricambiato. Per questo motivo il ragazzo, che è sostanzialmente un vile, sparge voci
maligne riguardo alla convivenza di Candy con un uomo (Albert, che nel frattempo sta riacquistando la memoria)
e così la povera ragazza viene cacciata da tutti gli ospedali. Come se non bastasse arriva l'ordine da parte della
famiglia Andrew di farla sposare proprio con Neal. Candy, furiosa, riesce a rintracciare lo zio William per
guardarlo finalmente negli occhi e annullare il matrimonio combinato. Con straordinario stupore Candy scoprirà
che lo zio altri non è che Albert, il quale riprende il diritto di parola all'interno della sua famiglia (il vero nome è
William Albert Andrew) e decreta la libertà della fanciulla.
Candy torna serenamente nella sua casetta di Pony, per aiutare Miss Pony e Suor Maria e continuare il lavoro da
infermiera. Siamo quasi al lieto fine: Candy passeggia sulla famosa collina, e riascolta il suono di una cornamusa.
Voltandosi vede in carne e ossa il principe dei suoi sogni, colui che era comparso molti anni prima e che aveva
scambiato per Anthony a causa della grande somiglianza. Si tratta di Albert, il suo benefattore, che sorride e la
guarda come a promettere che d'ora in avanti potrà garantirle la felicitià che ha dovuto inseguire fino a questo
momento.
APPROFONDIMENTI & CURIOSITA': "Candy Candy" nasce dapprima come romanzo della scrittrice Kyoko Misuki, e
poi come shojo manga (manga destinati perlopiù a un pubblico femminile, trattando maggiornmente temi
d'amore) di Yumiko Igarashi nel 1975. Gli episodi dell'anime, andato in onda per la prima volta qui in Italia nel
1980, sono 115.
Cartoni animati anni 80 – 10 cartoni con cui sono cresciuto
Una piccola lista di cartoni animati anni 80 fra i miei preferiti, così, tanto perché
mi andava di parlarne; e anche perché presumo (credo. Spero) che molti, ormai
“adulti”, come spesso accade a me si sorprendono (leggi agghiacciati dalla paura)
se per strada – o qualsivoglia luogo pubblico – ragazzini adolescenti, persone
generiche et similia, si rivolge a noi con un atterrante “LEI”, “SCUSI”, o il più
brutto di tutti: “SIGNORE”. O comunque qualsiasi altro termine che implichi l’uso
di allocutivi reverenziali.
Anche se ormai qualche impudente capello bianco fa capolino sui nostri crani,
possiamo ancora mimetizzarlo nel fitto della foresta in puro stile vietcong.
Dunque, siccome ce ne freghiamo altamente sentendoci ancora gagliardi, per
tenere a mente che noi saremo sempre giovini dentro indipendentemente da ciò
che dica la carta d’identità, rinfreschiamoci la memoria con un tuffo “amarcord” in
tutto quello che ci ha permesso di essere quelli che siamo oggi. Detto questo,
ciancio alle bande e vediamo un po’ di quello con cui siamo cresciuti.
Lamù
L’Uomo Tigre
Tratto dal manga di Ikki Kajiwara pubblicato in Giappone nel 1969. Da noi arrivato
molti anni dopo nel 1982.
Personaggio immaginario ispirato al tipico eroe fantasy creato nel 1981. Da noi in
onda dal 1983.
Le avventure del principe Adam di Eternia, che nasconde la sua identità segreta
di He-Man per salvaguardare la sua famiglia e lottare contro le forze del male,
capeggiate dal malvagio Skeletor. I suoi poteri derivano dal fatto di essere il
possessore della spada del potere, grazie al quale può trasformarsi in He-Man.
YATTAMAN
Anime Giapponese prodotto dalla Tatsunoko nel 1977. Da noi arrivato cinque
anni dopo nel 1983.
La storia ruota attorno alle vicende del terzetto di ladri e truffatori conosciuto
come Trio Drombo, contattato e “arruolato” dal Dottor Dokrobei, un misterioso e
potentissimo personaggio che si presenta loro sempre e solo in voce, collocata
all’interno di un oggetto diverso di volta in volta, con impresso un teschio, che poi
al termine della spiegazione, esplode. Il loro compito, da quel momento, sarà
trovare i quattro frammenti della pietra Dokrostone, riuniti i quali si potrà ottenere
un favoloso tesoro (il gran filone d’oro citato nella sigla italiana). Ma i tre non
hanno fatto i conti con i paladini della giustizia, gli Yattaman (due ragazzini di
nome Ganchan e Janet, detti anche Yatta1 e Yatta2), che scoprono i loro piani e
li inseguono con i loro mezzi robot a forma di animali.
LUPIN III
Manga ideato e scritto dall’autore Monkey Punch nel 1967. Da noi arrivato nel
1979.
Carletto, principe di un Paese abitato dai mostri noto come Mostrilandia, decide di
venire ad abitare sulla Terra, a Tokyo, insieme ai suoi aiutanti, Conte Dracula,
Frank e Uomo Lupo, per poter avere un po’ di tranquillità. Carletto diventa presto
amico di Hiroshi, un bambino intraprendente che vive con sua sorella Sis in un
piccolo appartamento vicino alla vecchia casa dove i mostri si sono stabiliti. Una
delle peculiarità di Carletto, il suo “potere” che di fatto lo rende un “mostro”, è
quello di poter allungarsi a piacimento. Noi tutti ci siamo sempre chiesti se
quest’abilità fosse estesa ad ogni “parte” del suo corpo.
CINQUE SAMURAI
Circa mille anni prima dell’avventura narrata negli episodi, il mondo era devastato
da guerre alimentate dal rancore e dalla smania di potere degli uomini. Questi
sentimenti di odio diedero vita ad Harago, un potentissimo spirito maligno che
prese forma in un’armatura dotata di immensi poteri di distruzione. Ad opporglisi
fu un monaco-guerriero chiamato Hariel che dopo un sanguinoso scontro ne uscì
vincitore e eliminò Harago.
Hariel però, cosciente che lo spirito di Harago sarebbe un giorno tornato, decise
di scindere la sua armatura in altre nove armature destinate ad altrettanti uomini
fra i più virtuosi che avrebbero affrontato il demone al suo ritorno. Secoli più tardi,
gli Spiriti del Male, alleati di Harago, riuscirono purtroppo a risvegliare lo spirito
del loro padrone ed ad impadronirsi del potere di quattro armature che affidarono
a quattro uomini, i Demoni del Male, da loro corrotti e soggiogati. Le restanti
cinque vennero invece assegnate a cinque nobili samurai, allievi di Hariel, per
combattere il male ed eliminare lo spirito maligno di Harago per sempre.
Curiosità: Le armature dei quattro demoni dell’oscurità anziché avere affinità con
gli elementi/virtù come quelle dei protagonisti, presentano affinità con le stagioni:
Primavera/Crudeltà, Estate/Illusione, Autunno/Veleno, Inverno/Corruzione.
Serie manga ideata da Masami Kurumada nel 1985. Nel 1986 fece seguito
l’adattamento anime omonimo. Da noi venne trasmesso dal 1989.
Serie televisiva statunitense basata sul film omonimo realizzata nel 1986. Da noi
arrivò più o meno in contemporanea.
Curiosità: La serie porta la dicitura “the real” per distinguersi da un altro cartone
animato del periodo, più o meno simile, prodotto dalla Filmation: “The Original
Ghostbusters”, ispirata ad una serie TV dal vivo degli anni settanta intitolata
Ghost Busters, la quale non aveva nulla a che fare con il quasi omonimo film del
1984.
KEN IL GUERRIERO
Manga pubblicato in Giappone a partire dal 1983, ideato e scritto dalla coppia
Tetsuo Hara e Buronson a cui fece seguito l’anime omonimo. Da noi arrivvò nel
1987.
Mi spiego meglio: per me, cartoni animati e fumetti sono due cose strettamente
correlate. Il primo fumetto, non che ho letto, ma che ho iniziato a collezionare,
che m’ha fatto appassionare a questo mondo, è stato Wolverine. So’ partito dal
numero undici e so’ andato avanti mese dopo mese, fino al numero centodieci.
Nel frattempo, le cose, naturalmente, cambiavano.
Per farla brevissima, grazie a case editrici come Granata Press e Star
Comics et similia, che contribuirono all’esplosione del “fenomeno manga” qua da
noi, non voglio dire mi si aprì un mondo, ma quasi. In pratica, a un certo punto i
fumetti non erano più solo fumetti, ma comics americani e manga. Cartone
animato non era più un termine generico, ché adesso c’erano i cartoni e gli anime
giapponesi. Questo è il motivo per cui gli anime anni 90 per me, so’ un discorso
particolare: hanno segnato il passo, il punto in cui ho cominciato a fa’ distinzione
fra cose e robe.
Patlabor
Vero è che con Patlabor qui, siamo ai limiti visto che l’opera in sé risale al ’88,
ma tant’è. Mi piace partire da quei giorni di un lontano futuro passato. Già, perché
Patlabor nasce da un’idea del collettivo Headgear, formato da Mamoru
Oshii (autore di Ghost in the Shell) Kazunori Itō, Akemi Takada, Yutaka
Izubuchi e Masami Yūki. Il progetto si basava sulla multimedialità,
comprendendo manga, OAV, anime eccetera. Mentre l’idea in sé, era quella di
svecchiare il concetto di mecha anime. Oggi, si fa una distinzione netta fra Super
Robot e Real Robot. Per capirci, i primi so’ cose come Mazinga, Daitarn, Jeeg e
compagnia cantante. Mentre i secondi, si concentrano su aspetti più realistici, coi
robot che essenzialmente, sono accessori.
Nel ’88, c’erano ancora pochi seminali esempi del filone Real Robot, come
Zambot 3 e Gundam, per dire. E Patlabor, partiva da queste basi. La storia era
ambientata nel futuro (passato) a cavallo fra il 1998 e il 2000. I Labor, non sono
altro che esoscheletri (che come dicevo nelle due righe proprio a proposito degli
esoscheletri, basati su ‘na tecnologia manco tanto fantascientifica) in fin dei conti.
Impiegati nell’industria pesante e nel manifatturiero in generale. Solo che, anche
a causa di un’esplosione demografica incontrollata, non è che ci voglia tanto a
fare due più due, e adattare i Labor a scopi criminali. Da qui, nasce la Polizia
Mobile Patlabor.
Ranma 1/2
Anche se non siamo ancora ancora nel pieno degli anime anni 90, non posso non
spenderci due parole su Ranma 1/2, ché è una delle opere che più m’ha fatto
sclerare brutto negli anni. Ovviamente, come pure le scolopendre sapranno,
l’autrice è Rumiko Takahashi, conosciuta anche come The princess of manga, e
autrice anche di un’altra opera storica: Urusei Yatsura. Da noi conosciuto
come Lamù. Nonostante Ranma 1/2 sia uno shonen, che per chi non lo sapesse,
alla buonissima si tratta di quelle storie dove i personaggi generalmente non
fanno altro che riempirsi di mazzate, tipo Dragon Ball e One Piece per capirci, si
distingue tantissimo dal genere.
Yu degli spettri invece, a differenza di Ranma 1/2 è uno shonen, come dire…
classico, insomma. E già qui, dovrei precisare che ormai ‘sto genere non è che
m’entusiasmi più di tanto. Anzi. Tuttavia, Yu Yu Hakusho è l’eccezione che
conferma la regola. Il protagonista, Yusuke Urameshi, è un teppista adolescente
(che a differenza dell’anime, nel manga è un fumatore, alcolizzato e giocatore
d’azzardo cronico) che si trova per una volta a fare una buona azione. In pratica,
salva un bambino che stava per essere investito e muore sul colpo. Ciò
nonostante, era previsto che il bambino si sarebbe salvato comunque e la sua
dipartita imprevista e non programmata, porta scompiglio nel mondo dell’al di là.
Comunque, vista la sua buona azione, gli viene concessa la possibilità di tornare
in vita. Oltretutto, il figlio del re degli spiriti, il piccolo Enma, gli propone l’incarico
di detective del mondo degli spiriti. Per mantenere l’equilibrio tra il bene e il male
tra il mondo degli spiriti, il mondo umano e il mondo dei demoni. A ogni modo, Yu
Yu Hakusho nel complesso è sì uno shounen; e sì, c’ha pure molti dei tipici cliché
del genere. Tuttavia, riesce a uscirsene con parecchie idee originali e creative.
Sopratutto, cose che non t’aspetteresti, la storia, abbastanza avvincente, si
mantiene sopra la media. In secondo luogo, uno sviluppo dei personaggi,
caratterizzati e mai del tutto banali, piuttosto interessante.
Anni dopo, Himura dà una svolta alla sua vita e assume il nome Kenshin,
diventando un ronin. Abbandonati i panni dell’assassino, vaga per il paese
aiutando chiunque ne abbia bisogno. Fondamentalmente, un modo questo, per
cercare di espiare le sue colpe e trovare finalmente la pace. Ora, Rurouni
Kenshin è piuttosto interessante, poiché parte da una forma ibrida, a metà fra
l’action e lo storico, per poi diventare un battle shonen. Tra l’altro, ora non sono
sicurissimo di ‘sta cosa ma, mi pare di ricordare che tutte le tecniche di spada (o
almeno buona parte) utilizzate, siano reali.
La protagonista è la maga Lina Inverse, che nel corso della serie formerà il
classico, intramontabile party formato dal guerriero-tank Gourry (che poi in
italiano divenne Guido… perché, sì… insomma, Guido lo spadaccino è un nome
temibile, proprio). La chierica Amelia, e il mercenario Zelgadiss, che sarebbe più
o meno una parodia della classe ranger, da quanto mi ricordo. A ogni modo, il
quartetto si aggira per la terra uccidendo banditi, recuperando tesori e salvando
di tanto in tanto il mondo da innominabili esseri malvagi. Ovviamente, quasi mai
situazioni e personaggi si prendono sul serio e la commedia, è in pratica il centro
di tutto. Il che, rende The Slayer una serie leggera, efficace e divertente.
Slam Dunk
Fra tutta la roba che passava nella seconda metà degli anni ’90, con Mtv in testa
che importava anime a tutta forza come se non ci fosse un domani, ammetto
che Slam Dunk era quello che m’attirava di meno. Il fatto è, che sono pochissimi i
film sportivi che mi piacciono; ancor meno gli anime sullo stesso tema. Però…
Slam Dunk è stato diverso. Volendo, è un po’ come Major League – La squadra
più scassata della lega con Charlie Sheen. Solo che al posto del baseball, c’è il
basket. La storia ruota su ‘sto schifo di squadra di pallacanestro del liceo
Shohoku. Il cui unico elemento di spicco è il capitano, Akagi. Questo almeno, fino
a quando allo Shohoku non s’iscrivono Rukawa e quello che a conti fatti è il
protagonista, Hanamichi Sakuragi.
I protagonisti della serie sono appunto due cacciatori di taglie, Spike e Jet, che
viaggiano su una nave chiamata Bebop. Ora, la serie è composta da ventisei
episodi dallo schema piuttosto classico: in ognuno c’è il “cattivo della settimana”
da fermare. Ciò nonostante, ogni episodio è diverso dall’altro e quasi tutti, ti
portano a chiedere come andranno le cose. Ma il punto di forza, il vero punto di
forza di Cowboy Bebop, sono i personaggi e la loro narrazione. In ogni episodio,
viene rivelato un pezzetto del loro passato. Capiamoci, non è ‘na cosa tipo filler,
con quegli episodi flashback che raccontano come so’ i personaggi e capisci tutto
di come e perché so’ oggi. Al contrario. Solo negli ultimi episodi si viene ad avere
un quadro completo della situazione.
Potranno anche non essere il non plus ultra dell’originalità, ok? Sta di fatto che
ogni personaggio, sarà forse per la caratterizzazione, magari per la trama
orizzontale piuttosto intrigante, non saprei. Comunque, ognuno di essi dà
l’impressione di essere, come dire… reale, ecco. Il modo in cui le storie del loro
passato s’intrecciano col presente e il modo in cui tutto finisce è…
impressionante. Il problema è che il dono della sintesi non è fra le mie virtù, e sto
cercando di sintetizzare al massimo qualcosa su cui ci sarebbe da tirarci giù un
paio di pagine. Perciò, fate prima se prendete e ci buttate un occhio.
Anime anni 80 – Altri 10 cartoni animati con cui sono cresciuto
Ok, anime anni ’80. Dunque: su dieci cartoni animati anni ’80 ci siamo già andati
a buttare l’occhio qualche tempo fa, e fin qui ci siamo. Quindi ora, com’è che ci
vediamo altri dieci cartoni animati? Anzi, anime pardon. Perché semplicemente,
ieri sera m’è salito lo sclero sul periodo delle vecchie reti syndication, piena
epoca d’oro della tv per ragazzi. In pratica, quando il palinsesto televisivo
mandava cartoni animati, ma tipo diciotto ore su ventiquattro. A farti bruciare le
sinapsi, proprio. I più dei quali, erano anime, appunto.
In ogni caso, di sicuro adesso non voglio dire che i cartoni dell’epoca erano il
massimo del massimo, eh. Anche perché, a vederle con gli occhi di adesso,
parecchie cose mi paiono abbastanza discutibili. Intanto, sono questi i cartoni
animati che ci hanno formato. Che c’hanno insegnato ‘na caterva di cose e valori.
Mica i Pokemon e le trottole e le Peppa pig di oggi.
Lady Oscar
Règime in Francia, scendendo nel dettaglio della vita nella corte di Versailles e della
rivoluzione del 1789.
Curiosità: La versione italiana, sempre in virtù del fatto che noi siamo un ottuso
popolo di caciottari, è pesantemente censurata. Difatti, nella versione originale la
“natura” di Oscar era ambigua e reale mistero per tutti. Di conseguenza, molti
dialoghi vennero cambiati, appiattiti e snaturati. Il risultato fu che le scene che più
giocavano sull’equivoco dell’identità di Oscar, vennero a mancare. Infatti, nella
versione originale tutti si rivolgevano a lei come “COLONNELLO” o “SIGNORE”.
Qui mandammo tutto a pizza e fichi, utilizzando un più cristiano-democratico e
accettabile “Madamigella Oscar”.
Gigi la trottola
In originale Dash Kappei, è un manga di Noburu Rokuda del 1980. Qui da noi a
partire dal 1981.
Tartarughe Ninja
Serie a fumetti americana ideata da Kevin Eastman e Peter Laird nel 1984. Da
noi a partire dal 1988. (Qui ‘na decina di serie tarocche nate dal successo delle
Tartarughe)
Curiosità: A un certo punto esplose una vera e propria “febbre” per le tartarughe
ninja, tanto da definire un intero periodo come “turtlemania”. Da qui si ebbe
un’invasione di merchandising di ogni genere: gadget, magliette, accessori e
quant’altro a cui si poteva apporre un logo. Addirittura le nostre, arrivarono
persino a lanciarsi nel campo della musica formando una… band. Tenendo
concerti a non finire. Alcune indiscrezioni vogliono che il gruppo si sciolse a
causa della dipendenza da droga di Michelangelo.
Bia la strega
Anime realizzato dalla Toei in Giappone nel 1974. Da noi dal 1981
La trama vede Bia arrivare sulla terra, per una specie di periodo di prova. Tipo
Amish, insomma. Insieme a lei, arriva anche la sua rivale Noa, con cui dovrà
scontrarsi più volte visto che, entrambe, sono le due principali candidate al titolo
di “Regina delle streghe”. Cosa che, naturalmente, darebbe la possibilità di
sedere sul trono del regno della magia.
Manga scritto e disegnato da Tsukasa Hojo nel 1985. Da noi arrivato molti anni
dopo nel 1997.
Curiosità: Visto il successo e gli ascolti che la serie animata generò da noi su
varie emittenti private, il gruppo Mediaset acquistò i diritti per la messa in onda su
reti nazionali. Però, visti i contenuti abbastanza spinti, si sarebbe dovuto ricorrere
a troppi tagli e adattamenti. Del resto, pratica comune per molti cartoni animati
dell’epoca ma, in questo caso, i maneggiamenti erano troppi. Quindi non se ne
fece più nulla. Venne persino realizzata una sigla scritta da Enzo Draghi e
cantata dal figlio Christian, che per la mancata messa in onda, venne riutilizzata
come base per il cartone dei Transformer.
DAITARN III
Nasce come serie anime in Giappone nel 1978. Da noi a partire dal 1980
Il protagonista è Haran Banjo, sorta di incrocio fra un agente segreto alla 007 e
un eroe di film sulle arti marziali. Il suo odio irriducibile e quasi psicotico verso la
razza meganoide è di fondo, il centro principale delle vicende in ogni puntata.
Anime giapponese realizzato dalla Toei nel 1978. Da noi a partire dal 1981.
Anime prodotto dalla Tatsunoko nel 1985. Da noi arrivato nel 1992.
Curiosità: L’auto del protagonista era una Toyota Celica XX, “trasformata” nel
cartone in un bolide capace di gareggiare contro qualunque cosa e su qualunque
terreno. Il nome che le venne dato fu Mechadock.
L’Ape Magà
Anime giapponese sempre edito da Tatsunoko nel 1970. Arrivato da noi molti
anni dopo nel 1989.
Classica serie sportiva dove le vicende, seguono la protagonista Mila che fra
allenamenti degni di tana delle tigri e ritmi da denuncia penale, fratello minore
scemo e genitori snaturati, fra una frustata e l’altra prima delle partite, riesce
anche a innamorarsi di Shiro (appunto) e a coronare i suoi sogni.
Ma il padre di Huck, attratto dai soldi del figlio, un giorno si fa vivo e lo rapisce. Huck riesce a
fuggire fingendo di essere morto e durante la sua fuga, si imbatte casualmente in Jim, uno
schiavo di miss Watson, sorella della vedova Douglas, che sta scappando perché ha scoperto
che la sua padrona vuole venderlo per 800 dollari.
I due nuovi amici costruiscono così una zattera con la quale intraprenderanno un lungo viaggio
che li porterà alla tanta agonista libertà.
Wacky Races
Sulla scia di questo grande successo e di alcuni dei suoi personaggi, vengono prodotti alcuni
spin-off della serie tra i quali ricordiamo “Dastardly e Muttley e le macchine volanti” e “Le
avventure di penelope Pitstop”.
Proprio nel 2017 viene proposta la seconda serie del programma che altro non è che un
remoto della serie originale.
Personalmente questo cartone mi è sempre piaciuto, il mio personaggio preferito era proprio
Dick Dastardly.
Holly e Benji
Holly e Banji due fuoriclasse èil nome dell’anime televisivo tratto dal manga Capitan Tsubasa.
La serie si compone di 128 episodi e in Italia viene trasmesso perla prima volta nel 1986 da
ReteItalia.
Nel nostro paese ebbe un successo stratosferico e proprio per questo le reti Mediaset
lanciarono successivamente molti cartoni simili a questo ma che mai sono arrivati al successo
di Holly e Benji.
Dopo essere entrato nel club di calcio della Newppy, Holly inizia la sua prima partita giocando
come difensore nel derby con la rivale Saint Francis, impedendo a Paul Diamond, Ted Carter e
Johnny Mason di segnare nel primo tempo, mentre nella ripresa lo vediamo in attacco
permettere alla sua squadra di uscire imbattuta per la prima volta dal confronto con i rivali. La
partita finisce 2-2 d.t.s. con reti di Mason (Saint Francis), Holly (Newppy), Benji (Saint Francis)
e ancora Holly (Newppy).
Magica Magica Emi
Mai Kazuki è una ragazzina di 10 anni con la passione per i trucchi di magia e l’arte della
prestidigitazione in generale. Figlia di una ex maga e di un pasticciere, Mai sogna di diventare
un giorno una famosa e brava prestigiatrice, come il suo idolo Emily Howell, una leggendaria
maga degli anni trenta, e di poter entrare a far parte del gruppo dei Magical-Art, compagnia di
maghi creata dai suoi nonni.
Un giorno durante il trasloco dei nonni, in una grande villa vicino al negozio dei Kazuki, la
ragazzina nota una sfera di luce che solo lei sembra riuscire a vedere. Rincorsa per tutta la
casa, la sfera di pura energia va a infilarsi in un particolare specchio portatile a forma di cuore
che proprio poco prima il premuroso nonno aveva regalato alla bambina. Mai, guardando nello
specchio, nota che la sua immagine non viene riflessa e che al suo posto sembra esserci
un’altra dimensione fatta di tante sfere lucenti. Una strana creatura, fuoriuscendo dal piccolo
specchio e infilatasi in uno più grande, materializza uno strano braccialetto che rotea fuori dallo
specchio fino a infilarsi sul suo polso: il folletto cerca di spiegare alla ragazzina che con esso
potrà realizzare il suo sogno che lui vede già riflesso nello specchio. La bambina però, non
riuscendo a vedere niente per la troppa luce, costringe Topo (Moko, in Italia), questo il nome
del folletto, a infilarsi nel corpo di un peluche dalle sembianze di uno scoiattolo volante, trovato
fra le scatole della stanza, dando così vita al buffo e tenero pupazzo. Senza troppe domande il
simpatico essere convincerà Mai a provare i suoi poteri, che la bambina userà per la prima
volta proprio per salvare e chiudere uno spettacolo dei Magical-Art, trasformandosi in una bella
e abile prestigiatrice che lei stessa ribattezzerà con il nome di Magical Emi.
La carriera di Magical Emi comincia così per caso grazie anche all’aiuto del signor Koganei
(Bartolomeo), produttore televisivo, che assistendo per caso allo spettacolo dei Magical-Art
rimane sbalordito dalla bravura e dal fascino della misteriosa maga, captandone subito il
grande talento e il successo assicurato per gli share televisivi. Per Mai sembra essersi avverato
il sogno di sempre, iniziando così a vivere tante belle e impegnative giornate come Magical
Emi. La ragazzina arriverà a debuttare persino come idol, unendo ai giochi di prestigio anche
delle melodiose canzoni, rendendo le sue performance sempre più appariscenti e spettacolari.
Trascorsi l’estate e l’autunno, dopo numerosi spettacoli al confine tra veri incantesimi e
illusionismo, Magical Emi e i Magical-Art vengono invitati a partecipare separatamente al
“Premio Emily – Magic Festival”, un concorso per lanciare nuovi talenti nel mondo della magia.
Il verdetto finale vedrà i giovani dei Magical-Art accaparrarsi un premio speciale della giuria
per la gioia di tutti, mentre la fatidica statuetta andrà alla Magical Emi che, per la prima volta,
si sentirà demotivata e distaccata dalla compagnia, avendo ricevuto un premio solo grazie alla
fittizia magia dei suoi poteri. Al party organizzato per festeggiare i vincitori, i Nakamori, nonni
della ragazzina, annunciano inoltre lo scioglimento della compagnia, dal momento che ormai
non hanno più nulla da insegnare ai loro ragazzi, fissando l’ultimo spettacolo per il 28 febbraio.
Mai non distinguendo più bene la realtà dal sogno s’interroga sul futuro della carriera di Emi,
domandando a Topo che cosa sia per lei Magical Emi e che cosa farà quando rimarrà sola.
Nonostante il folletto le dica che Emi non è altro che il suo sogno che lui vede riflesso nello
specchio, la bambina non sembra convinta e un giorno guardando dei vecchi filmati di Emily
Howell, arriva pian piano alla matura e difficile scelta di rinunciare ai suoi poteri, pur non
essendone obbligata, consapevole che solo in tal modo avrebbe potuto davvero impegnarsi per
diventare Magical Mai. Il dolce Topo le augura così buona fortuna non ricordandole però che,
così facendo, avrebbe dovuto dire addio anche a lui. Arrivati al malinconico 28 febbraio, tutti
fremono per vedere l’ultimo spettacolo della compagnia che dà il meglio di sé, fino al gran
finale in cui Emi, ritrasformandosi in Mai davanti a tutti, scompare per sempre insieme a Topo
ormai tornato sfera di luce dileguatasi nello specchio. Tutto è finito e Mai stringendo lo
specchio e il pupazzo inanimato a sé, dà un ultimo struggente sguardo di addio all’immagine
della Magical Emi, rimasta ancora per qualche secondo sul grande schermo elettronico esterno
al teatro.
Bun bun il cagnolino
Bun Bun è un cucciolo di cane razza Dogo Argentino che per una serie di eventi finisce per
separarsi dalla mamma Mary.
Il cagnolino comincia la sua avventura per ritrovare la madre, aiutato da due cani randagi,
Nora, un anziano schnauzer e Ponta, un cane da caccia fifone.
Tuttavia sulle tracce di Bun Bun, a sua volta, si è messo un allevatore di cani da
combattimento, che vorrebbe crescere il cucciolo nella propria scuderia.
Nonostante gli innumerevoli tentativi di prenderlo il cucciolo riesce a scappare con i suoi amici.
Dott Slump & Arale
Sembee Norimaki, noto anche con il soprannome di “Dr. Slump” , è un inventore scapolo di 28
anni maniaco delle donne che abita nel piccolo paese di Penguin Village situato sull’isola di
Gengoro. Egli crea un sacco di invenzioni più o meno utili ma quasi sempre bizzarre, la più
importante delle quali è Arale, un robottino dall’aspetto di bambina. Arale è indistinguibile da
una persona vera, al punto di soffrire persino di miopia, e per questo Sembee la spaccia per la
sua sorellina tredicenne.
L’ingenuità di Arale, dovuta al fatto che ovviamente non conosce nulla del mondo esterno,
unita alla sua incredibile forza fisica saranno una fonte inesauribile di guai per Sembee e tutti
gli abitanti del Villaggio Pinguino.
Con il passare del tempo la singolare famiglia si allargherà: in seguito a un viaggio nella
preistoria, dovuto alla macchina del tempo inventata da Sembee, i nostri porteranno a casa un
uovo, creduto di dinosauro e da cui invece uscirà un esserino alato e asessuato che i due
chiameranno Gacchan. Dopo molto tempo e una lunghissima serie di avventure strampalate,
Sembee deciderà di chiedere in sposa la signorina Midori Yamabuki, la maestra della scuola in
cui il dottore aveva mandato Arale a studiare e di cui era innamorato da sempre. I due
avranno anche un figlio, Turbo, un neonato in possesso di incredibili capacità paranormali,
donategli da alcuni alieni.
Anna dai capelli rossi
Seconda metà del XIX secolo: Anna Shirley è una bambina magra e con dei grandi occhi che
nasce a Bolinghroke, nella Nuova Scozia, da Walter e Berta Shirley, due insegnanti di liceo.
Poco dopo la sua nascita entrambi i genitori muoiono per una grave malattia infettiva e la
piccola, non avendo altri parenti, viene affidata ad una vicina povera e con il marito alcolizzato.
Anna vive con questa famiglia fino all’età di 8 anni fino a che il marito addormentandosi
ubriaco sui binari muore investito da un treno. A questo punto viene affidata alla sig. Ammond
per due anni e poi trasferita all orfanotrofio di Hopetown, dove rimane per 5 mesi. Marilla e
Matthew Cuthbert, sono due fratelli che non si sono mai sposati e vivono insieme in una
fattoria chiamata “Tetto verde” ad Avonlea, cittadina dell’isola di Prince Edward in Canada.
Essendo Matthew vecchio e malato decide di adottare un ragazzo per essere aiutato nel
faticoso lavoro dei campi. Per un equivoco, dall’ orfanotrofio invece del ragazzo arriva Anna,
contentissima di aver finalmente trovato una casa ed una famiglia. Una sera di maggio, una
bimba seduta sui sacchi della posta, sotto la pensilina della stazione di Bright River, attende
che qualcuno la passi a prendere…
Matthew anche se taciturno e timido rimane conquistato subito da questa bambina che durante
tutto il tragitto in calesse lo sommerge di parole dando nomi romantici e fantasiosi ai vari
luoghi che attraversavano ( un viale di meli in fiore è per lei “il bianco viale delle delizie” e uno
stagno “ il lago dalle acque splendenti”). Marilla invece, donna pragmatica e severa, pensa che
una bambina fosse assolutamente inutile e decide quindi di rimandarla all orfanotrofio.
Il giorno dopo Anna racconterà la sua triste storia conquistando anche il cuore della fredda
Marilla che commossa deciderà di tenerla. Anna è una bambina di 11 anni, lentigginosa e con
dei bruttissimi “cappellacci rossi” che le recano tanta sofferenza; è espansiva ed esuberante,
abituata a difendersi dalla tristezza della sua vita con fantasia e sogni. Inseritasi nella vita di
Avonlea, la bambina farà presto la conoscenza di Diana Barry, una ragazzina della sua stessa
età che diventerà la sua più grande amica. In autunno inizia la scuola ed Anna viene ammessa
in 4° elementare; qui conosce Gilbert Blythe, il ragazzo più ammirato della scuola. Questi, per
farsi notare da Anna che l’ha colpito fin da subito, ha la pessima idea di prenderla in giro per i
suoi capelli rossi e, per uno scherzo stupido ma innocente la bambina non gli rivolgerà più la
parola per quasi 5 anni.
In breve tempo, spronata anche dalla voglia di non essere inferiore a Gilbert, Anna recupera la
distanza che la separava dai suoi compagni e a metà anno scolastico viene ammessa in 5°
elementare, diventando la più intelligente della classe. Il nuovo anno scolastico è alle porte ma
Anna, per uno stupido gioco, cade dal tetto della cucina di Diana, fratturandosi una caviglia ed
è costretta a letto per un mese e quindi non potrà conoscere subito la nuova maestre Muriel
Stacy che tanto influenzerà il suo futuro. La rivalità nello studio con Gilbert si fa sempre più
accesa e questo porta i due ragazzi a primeggiare a scuola. Anna fonda con alcune compagne
di classe il “Club del racconto”, un esclusivo circolo per sole ragazze che ha per scopo la
scrittura e la lettura di racconti. Durante l’estate Anna si mette in un altro guaio: durante un
gioco in cui cercava di impersonare Elaine nel dramma “La dama del Giglio”, si trova
intrappolata su una barchetta che inizia ad affondare nelle acque del lago. Viene salvata da
Gilbert che le chiede per l’ennesima volta scusa ma anche questa volta l’orgoglio di Anna ha il
sopravvento. Inizia il nuovo anno scolastico e la bambina riceve la proposta della maestra di
frequentare un corso intensivo di preparazione agli esami di ammissione all’Accademia di
Queen (scuola superiore della cittadina di Charlottetown dove si diplomano i maestri della
scuola elementare). Questo diventa lo scopo della vita di Anna che si impegnerà ancora di più
negli studi. Anna compie 15 anni e prosegue il suo studio intensivo; arriva finalmente il giorno
dell’ esame e risulterà prima tra tutti gli studenti dell’isola a pari merito con Gilbert.
Durante l’estate partecipa ad una recita di beneficenza alla quale è invitata come
rappresentante di Avolea e il tutto si trasforma in un trionfo con tantissime richieste di bis.
Gilberet è seduto tra il pubblico: egli è da sempre innamorato di Anna, nonostante lei lo
allontani, e non nasconde la sua ammirazione. La ragazza si trasferisce a Charlottetown in una
pensione ed inizia il nuovo anno scolastico alle superiori. Frequenta come Gilbert il corso
intensivo 2 anni in uno per ottenere il diploma in un solo anno. Anna scopre che quell anno
sarebbe stata messa in palio una borsa di studio per l’università offerta allo studente più
brillante in letteratura inglese; decide quindi di abbandonare il desiderio di diventare maestra
per proseguire gli studi, andare all’università e laurearsi. Durante il mese di febbraio Matthew
ha un altro attacco di cuore e la ragazza si precipita disperata a casa. Arriva il momento degli
esami finali ed Anna si diplomerà con un punteggio altissimo vincendo la borsa di studio.
Gilbert che non può permettersi l’ingente spesa dell’università, rinuncia la proseguimento degli
studi optando per l’insegnamento alla scuola di Avonlea. Inizia l’estate ed Anna chiede a
Matthew una cosa che pensa sempre: dopo tutto questo tempo, avrebbe forse preferito che
all’orfanotrofio non si fossero sbagliati e che fosse arrivato il ragazzo che lui desiderava e che
lo avrebbe aiutato nel lavoro? Matthew risponde ad Anna che neanche una dozzina di ragazzi
avrebbe potuto sostituire la sua figliola, della quale era tanto orgoglioso. La mattina seguente
Matthew muore stroncato da un infarto. Anna decide di non partire per non lasciare Marilla
sola, anch’ella molto malata rinunciando quindi alla borsa di studio per restare accanto a lei.
Gilbert, scoperta la cosa, rinuncia l’incarico di maestro ad Avonlea, per cederlo ad Anna
accettando un posto di lavoro molto più scomodo e lontano. Finalmente Anna ringrazierà
Gilbert e riuscirà a chiarire quello che in 5 anni non era mai riuscita a dirgli a causa del suo
orgoglio e forse questo nuovo legame di amicizia si trasformerà in qualcosa di più importante.
Anna è in pace con se stessa perché sa che ad Avonlea potrà trovare una quieta felicità.
La pantera rosa
La pantera rosa è uno dei più famosi personaggi del mondo dell’animazione, protagonista di
svariate serie televisive e di numerosi cortometraggi.
Il personaggio animato è molto alto, con un muso lungo e occhi piccoli, possiede inoltre lunghi
baffi e un naso rosso.
Le sue storie si articolano in un mondo molto uniforme e la vittima ricorrente è un piccolo
uomo basso e grassottello.
Nato nel 1963 ben presto il cartone diventa famoso, tanto che nel 1968 la rete televisiva NBC
inizia a trasmettere le serie animate che pio verrano replicate in tutto il mondo.
Ancora oggi con la serie “la pantera rosa &co” possiamo ammirare questo cartone in versione
ovviamente moderna
Il mago pancione Etci.
Il mago pancione, Etcì era una serie animata del 1969, di origine giapponese, composta da
104 episodi. Tutto ha inizio quando Kanchan, uno studente della scuola primaria, trova un
vecchio vaso dimenticato in soffitta, sul quale è raffigurato uno strano volto. Con grande
sorpresa e casualmente (per uno starnuto), scopre che non si tratta di un vaso qualsiasi:
nascosto all’interno c’è un genio (il grande Etcì) che è pronto ad esaudire un desiderio ogni
qualvolta il ragazzino emette uno starnuto. Il compito di Etcì sarà quello di aiutare il suo
piccolo amico a far fronte alle difficoltà quotidiane, ma il protagonista capirà con il tempo che
non sempre è positivo agire utilizzando la magia.
Nella storia ci sono anche altri protagonisti come la moglie e la figlia del Genio evocabili
mediante sbadiglio o starnuto. Mentre Etcì cerca di aiutare l’umano, la figlia (Akubi) cerca
sempre di metterlo in difficolta, sabotandone i desideri. Al termine della serie il Mago Pancione
viene chiamato dai suoi superiori e costretto a far ritorno nel suo mondo. Nonostante i vari
personaggi facciano di tutto per far farlo restare, Etcì dovrà dire addio ai suoi amici.
Hello spank.
Aika Morimura è una quattordicenne quasi sfortunata, non solo ha perso il padre durante una
bufera mentre la madre, stilista di moda, è a Parigi, ma in una cittadina giapponese, ha perso
anche la sua cagnetta Papy che l’ha portato con se da Tokyo, per trasferirsi da suo zio
Fujinami. Ma improvvisamente entra in scena nella sua vita Spank, un cane stranamente
particolare ma scioccamente impacciato e goffo. Ha perso il suo padrone dal mare proprio
come il padre di Aika. Nonostante l’iniziale riluttanza severa di Aika ad adottare quello che
sembra un combinaguai, i due diventano presto inseparabili amici e andranno d’accordo. Ma
purtroppo non sarà così, perchè nonostante la presenza allegra e sciocca di Spank che nessuno
lo sopporta, lui stesso nel corso della serie, vuole essere amato da tutti e anche follemente
innamorato per tutta la vita. Per tutti, specialmente Aika e il gatto Torakiki, sarà perfettamente
un amico o un nemico? Quando Spank alla fine della storia partirà con Aika e sua madre a
Tokyo dopo tanti guai malinconici e verità, Spank viene veramente perdonato da tutti e troverà
persino l’amore che Spank la porterà con sè, e Aika capisce che Spank vuole bene alla sua
innamorata più che alla sua stessa padroncina, e quindi, Spank diventa più super extra felice e
innamorato che mai, e non affatto triste e malinconico, ed è così il finale felice della storia
d’animazione giapponese. Tutti finalmente adorano Spank, pensandolo.
Yattaman
La storia di yattaman si svolge negli anni 80, quando il famoso terzetto di ladri il Trio Drombo
viene arruolato dal malefico Dottor Dokrobei.
Il trio deve trovare tutti e quattro i frammenti della pietra Dokrostone che una volta messa
insieme porterà un favoloso tesoro.
I tre iniziano così a racimolare soldi truffando tutti per costruire costosi robot che li aiuteranno
a trovare i frammenti.
Ma il trio non ha fatto i conti con i paladini della giustizia i famosi Yattaman, che con i loro
robot sventeranno ogni tentativo del trio stesso.
Il cartone animato ha avuto subito un enorme successo, la particolarità sta nel fatto che anche
il terzetto dei cattivi ha avuto un seguito stratosferico.
Daitarn 3
Siamo all’inizio del 21°secolo e sul nostro pianeta inizia a verificarsi strani fenomeni oltreché
misteriose sparizioni.
Tutto questo è opera dei meganoidi cibori creati dal professor Haran Zoso ma sfuggiti dal suo
controllo.
Il piano dei meganoidi guidati da Don Zaucher è quello di ridurre in schiavitù i terrestri,
trasformandoli poi in esseri simili a loro.
A contrastare i meganoidi arriva Haran Banjo figlio del professor Zoso che ha con se il micidiale
robot Daitarn 3.
Inizia così una battaglia senza confini durante la quale si scopriranno parecchie cose
riguardanti i personaggi del cartone animato.
La principessa zaffiro
La principessa Zaffiro racconta le storie di Zaffiro, una ragazza che viene educata come se
fosse un uomo per difendere il trono del padre.
Il suo percorso però viene ostacolato da Neelon e Geralamon che vogliono prendere il comando
al suo posto.
Al fianco di Zaffiro ci sono però Cioppi, il valoroso principe Franco, e la giovane Zelda.
Il cartone è composto da 52 episodi, nel corso dei quali non mancano azione e avventura.
Il cartone “la principessa zaffiro” ha avuto un discreto successo, grazie alla sua diffusione sia
sulle reti locali e su quelle nazionali.
Coccinella
Coccinella è un cartone animato trasmesso per la prima volta in tv a metà degli anni 70.
Questa serie animata è datata 1974 anno della prima messa in onda.
Con le sue 104 puntate trasmesse nel nostro paese per lo più da emittenti locali, questo
cartone animato è ben presto diventato un grande successo.
Fantaman
Il dottor Corallo, conduce per una spedizione di ricerca fino all’Antartide; questo errore si
rivelerà fatale, perché dall’acqua emerge una creatura robotica che affonda la sua nave; di
tutto l’equipaggio si salva soltanto la figlia di lui Maria, soccorsa dal Dottor Steele.
A bordo del mezzo del dottor Steele sono presenti anche il figlio Terry e lo sbadato Gaby.
Anche loro saranno di lì a poco attaccati: infatti nella zona è nascosta una base del dottor
Zero, un geniale scienziato pazzo ossessionato dalla volontà di conquistare il mondo.
Nel corso della loro fuga, finiscono per caso nella perduta isola di Atlantide. Neppure qui sono
al sicuro, e, fuggendo, seguono antichi ideogrammi, solo in parte tradotti da Maria, e arrivano
ad un sepolcro.
Credendo di attivare un qualche genere di meccanismo, versano dell’acqua all’interno della
tomba, riportando così alla vita Fantaman, il terrore dei criminali, che d’ora in avanti
proteggerà loro ed il mondo intero dalle malvagie mire del dottor Zero.
Nanà supergilr
Nanà supergilr è un cartone animato composto da 39 episodi è trasmesso da Italia 1 nel 1984.
La trama parla di Nana’ di una ragazza di cui non si conosce la provenienza.
La stessa d’improvviso acquisisce superpoteri e allo stesso contempo perde la memoria, per
via di un esperimento scientifico mal riuscito.
Tale esperimento è stato fatto dal liceale Leonetto, che promette a Nanà di farle riacquistare la
memoria a patto che la stessa ragazza lo aiuti nella sua società.
In realtà Lionetto vuole sfruttare i poteri della ragazza a suo favore, ma non ci riuscirà mai.
Sotto potrete vedere la sigla del cartone animato.
Lo strano mondo di Minu’
Il giro del mondo di Willy Fog è una versione fatta a cartone animato del famoso il giro del
mondo in 80 giorni.
La trama parla del Leone Willy Fog che scommette di riuscire a fare un giro del mondo in 80
giorni.
Willy scommette ben ventimila sterline, mettendosi contro parecchi nemici che vogliono far
perdere la scommessa.
Durante il suo viaggio tra mille peripezie il lupo ed i suoi compagni avventurieri esploreranno
posti stupendi, conosceranno nuova gente ma soprattutto riusciranno a portare a termine
l’impresa.
Sampei
Chobin è una strana creatura aliena che arriva sulla terra dopo la conquista del suo pianeta da
parte di Brunga, una forza demoniaca con ali di pipistrello.
Brunga rapisce la madre di <chobin che aiutato da un anziano e una bimba riuscirà a
sconfiggere il nemico e a salvare la sua adorata mamma.
Don Chuck Castoro
Don Chuck Castoro narra la storia di un piccolo castoro che orfano di madre, cresce
interamente con il papà che lo aiuta in tutte le fasi della sua vita.
Nelle sue avventure quotidiane il piccolo castoro è accompagnato da due inseparabili amici
l’orso Daigo e la castorina Lala.
Gli unici problemi di Chuck arrivano dal terribile compagno di scuola Conta che spesso lo
coinvolge in avventure pericolose.
Lamu’
Lamù è un fortunatissimo cartone animato degli anni 80 che ha riscosso un notevole successo.
Ancora oggi tra gli appassionati di anime è un vero must, nelle varie manifestazioni dove sono
presenti cosplay spesso ci si imbatte in Lamu’.
La storia narra di un gruppo di liceali che vivono a Tomobiki, tra loro c’è Ataru Moroboshi un
ragazzo molto sensibile al fascino femminile.
Qui entra in gioco Lamu’ una giovane aliena che si innamora del giovane Ataru dopo aver
frainteso una una frase del giovane riguardante il matrimonio.
Tutti gli episodi sono incentrati sulle sfortune sentimentali di Ataru e sui nemici alieni di Lamu’,
e le cose spesso si incrociano.
Con ben 195 episodi all’attivo possiamo affermare che questo cartone ha davvero influenzato
la generazione degli anni 80.
Occhi di gatto
Occhi di gatto è un famosissimo cartone animato del 1985 tratto dal manga giapponese che ha
battuto ogni record di vendita con quasi 18 milioni di copie vendute.
La trama parla delle sorelle Kisugi che gestiscono un bar chiama Cat’s Eye.
in realtà il bar è solo una copertura, le tre sorelle infatti sono tre abilissime ladre di opere
d’arte.
Nonostante l’apparenza le tre sorelle rubano solo il dipinti dello scomparso padre Micheal.
Le tre sperano che recuperando tutte le sue opere possano trovare indizi in grado di portarle al
luogo dove è nascosto il loro padre.
Il fidanzato di una delle tre sorelle però è l’investigatore ingaggiato per scovare questi ladri di
opere d’arte, cosi con l’aiuto dell’investigatore le sorelle ladre riescono sempre a farla franca.
Occhi di gatto ha avuto un enorme successo, dal manga sono state tratte ben 73 puntate per
la tv.
Scooby doo
Ryu il ragazzo delle caverne è un cartone animato molto famoso degli anni 80.
Parla di Ryu un ragazzo che vive in un epoca preistorica, il giovane viene emarginato per via
della sua pelle chiara.
Il piccolo Ryu viene cosi cresciuto da una scimmia di nome Kitty.
Da adulto Ryu vede la madre morire tra le fauci di un dinosauro il terribile Tirano.
Per sconfiggerlo il giovane intraprende un lungo cammino al quale si unirà la giovane Ran.
Questo cartone mi è sempre piaciuto, e ha avuto anche un buon successo di pubblico.
David Gnomo amico mio
David Gnomo amico mio è un cartone animato spagnolo che prende spunti da un opera
illustrata olandese.
Il cartone parla della vita degli gnomi, delle loro abitudini e delle loro giornate.
David è un anziano gnomo di quasi 200 anni che si prende cura degli animali malati in quanto
dottore.
Spesso si prende cura anche degli esseri umani e degli altri gnomi.
Gli unici nemici da cui si deve guardare sono i Trolls, esseri malvagi che vivono nell’oscurità.
Ti voglio bene Denver
Ti voglio bene Denver è un cartone animato trasmesso in Italia per la prima volta nel 1989.
La trama parla di un cucciolo di dinosauro che viene trovato nel suo uovo da un gruppo di
ragazzi, che lo battezzeranno con il nome Denver.
Il dinosauro cosi scopre di saper fare moltissime cose come suonare la chitarra, giocare a
basket e molto altro.
La particolarità però sta nel fatto che sa parlare con gli umani, proprio per questo il malvagio
Morton Frizzback lo vuole catturare per farlo diventare un attrazione a scopo di lucro.
Ti voglio bene Denver ha avuto un gran successo nel nostro paese grazie anche ad una
piacevolissima sigla cantata dalla mitica Cristina D’avena.
Braccio di ferro
Ransie la strega è un cartone animato degli anni 80 molto famoso che ancora oggi ricordiamo
con piacere.
Il cartone è composto da 34 puntate per una durata di 24 minuti l’una.
La trama parla per l’appunto di Ransie una ragazzina dalla normale apparenza ma che
nasconde un grande segreto.
La giovane infatti è figlia di un vampiro (Boris) e di una lupa mannara (Shiira), tutti i
protagonisti provengono infatti da un luogo sconosciuto chiamato “mondo magico”.
La particolarità della ragazza è quella di assumere le sembianze delle vittime di un suo morso,
fino a che uno starnuto le permette di tornare normale.
Ransie come tutte le ragazze della sua età frequenta le scuole medie, e si innamora di Paul,
ma il ragazzo non ricambia.
Innamorato follemente di Ransie invece è Donald un compagno di classe molto molto bravo.
L’uomo tigre
L’uomo tigre senza ombra di dubbio è uno dei cartoni più famosi degli anni 80 e non
solo.
Questa serie animata è composta da 105 episodi, nel nostro paese sono andati in onda a
partire dal 1982.
La prima rete che ha tramesso questo fantastico cartone animato è stata Rete 4,
successivamente visto il successo è stato proposto da innumerevoli tv nazionali e locali.
Trama
Il protagonista del cartone è Naoto Date un orfano cresciuto dopo la seconda guerra mondiale.
Un giorno durante una visita allo zoo rimane letteralmente folgorato dalla vista delle tigri,
tanto da decidere di diventare forte come loro.
Tutto ciò per aiutare gli orfani come lui che vivono in una condizione disagiata.
Decide cosi di scappare e nel suo cammino incontra un emissario della tana delle tigri, luogo
dove passerà i 10 anni a venire.
La tana delle tigri si trova nelle alpi ed è un luogo dove vengono addestrati lottatori di
wrestling per poi inserirli nei vari incontri sparsi per il mondo.
Così dopo 10 anni di durissimi allenamenti il nostro Naoto inizia a combattere divenendo
piuttosto famoso.
Decide così di tornare in Giappone per rivedere il suo vecchio orfanotrofio.
Alla vista di tanta povertà Naoto decide di aiutare con i soldi degli incontri i poveri orfanelli
andando contro i principi della Tana delle Tigri.
Infatti quando un lottatore decide di entrate ed allenarsi con la Tana delle Tigri è obbligato per
tutta la sua carriera a versare metà del suo guadagno derivato dagli incontri a loro.
Se queste condizioni non vengono rispettate si va incontro ad una serie punizioni terribili.
Iniziano cosi per il nostro Uomo Tigre una serie di incontri all’ultimo sangue contro i guerrieri
più forti del mondo, mandati dalla Tana delle Tigri per distruggere Naoto.
Extra
L’uomo tigre oltre che essere stato un cartone animato passato alla storia, è uscito anche
come manga in 15 volumi.
Charlotte
Trama
Charlotte è una ragazza di 12 anni che vive con il padre in una fattoria canadese.
Nel giorno del suo compleanno Charlotte scopre che la madre non è morta come gli è stato
fatto credere fino ad allora.
La stessa madre sta tornando dalla lontana Francia per riunirsi a lei ed il padre.
Ma proprio mentre la nave che ospita la madre di Charlotte sta per arrivare, scoppia una
tempesta che affonda la nave stessa.
Nel disperato tentativo di salvare la madre nonché sua moglie, il padre di Charlotte si lancia in
mare.
I due genitori purtroppo muoiono e la ragazza si ritrova da sola ad affrontare i problemi della
vita quotidiana.
Un bel giorno però arriva in suo soccorso lo zio Albert che dice alla ragazza di tornare in
Francia con lei per abbracciare la madre che in realtà non è morta.
Charlotte felicissima parte alla volta della Francia ma si accorge ben presto di essere stata
ragirata.
Iniziano cosi una serie di disavventure che alla fine porteranno Charlotte a ritrovare davvero la
madre.
Doraemon
Doraemon è un famoso manga giapponese pubblicato per ben 27 anni, per un totale
di 1345 storie.
In tv è apparso per la prima volta in Italia nel 1982, ed è andato in onda su moltissimi canali
sia Rai che Mediaset.
Ampio spazio ha avuto anche nelle tv locali.
Trama
La trama parla del giovane Nobita, ragazzo dal cuore d’oro perseguitato però dalla sfortuna e
da una pigrizia incallita.
Nobita deve fare i conti tutti i giorni con il prepotente Takeshi un bullo in tutto e per tutto.
Il giovane anche a scuola va davvero male, prendendo costantemente rimproveri dai suoi
genitori che cercano di spronarlo per migliorare il suo futuro.
Nonostante ciò Nobita continua a collezionare fallimenti portando anche i suoi familiari nel
baratro della quasi povertà, e qui entra in scena Sewashi Nobi.
Sewashi altro non è che una discendente di Nobita che torna dal futuro per far cambiare al
giovane tutte le cose che lo hanno portato al fallimento.
Essa lascia a Nobita un gatto robot dal nome Doraemon che aiuterà Nobita a risolvere i
problemi che quotidianamente dovrà affrontare.
La banda dei ranocchi
Trama
Il cartone parla di Demetan un giovane ranocchio proveniente da una famiglia poverissima.
Il ranocchio proprio a causa di questa povertà non riesce ad andare nemmeno a scuola, ma fa
amicizia con una ranocchia proveniente da una famiglia molto ricca.
Il padre di questa ranocchia fa di tutto per separare i due ma nonostante mille difficoltà i due
ranocchi resteranno sempre insieme.
I fantastici viaggi di Fiorellino
La trama
Fiorellino è una giovane ragazza che lavora come cameriera in un albergo di Vienna.
In questo albergo è ospite la principessa Florence una ragazza che si promette in sposa a chi le
riporterà un prezioso anello.
Questo anello è stato ingerito dal gattino di Fiorellino e per recuperare questo tesoro cinque
loschi individui si mettono alla ricerca del gatto.
I cinque individui sono lo sceicco Petroldollaro, un nazista di nome Hail Gestapo, l’indiano
Geronimo, un principe, e il ladro Fenice.
Tra tutti questi individui svetta Florence chiamato anche il ladro gentiluomo che fa innamorare
di se Fiorellino.
Alla fine dopo una disperata caccia a Fiorellino e al gatto, il tesoro viene recuperato e Fiorellino
scopre di essere la sorella di Florence.
Il mago di oz
Il mago di oz è una serie animata andata in onda tra il 1986 e il 1987 su Italia uno.
La serie comprende 52 episodi di 22 minuti cadauno, ed è ispirata ai romanzi di Lyman Frank
Baum.
Nel nostro paese è stato trasmesso per la prima volta a settembre del 1986 su Italia 1, il
successo è stato quasi immediato.
La trama
La trama parla di Dorothy una allegra ragazzina che vive in Kansas, nella sua vita tutto fila
liscio fino a quando un tornado non trasporta la sua casa in un regno magico.
Dorothy così inizia a vagare in questo magico mondo incontrando vari personaggi a cui presto
si leggerà in maniera indissolubile.
Tutti i personaggi che la giovane incontra hanno in comune un infinita tristezza, cosi decidono
di viaggiare insieme alla ragazza per andare alla ricerca del mago di Oz.
Nel viaggio non mancheranno certo momenti di tensione, incontri con streghe malvagie e
molto altro.
Ken Falco
Ken Falco è un cartone animato giapponese trasmesso in Italia per la prima volta alla
fine degli anni 70.
Il cartone è composto da soli 21 episodi ci circa 23 minuti ciascuno, nel nostro paese è andato
in onda per la prima volta nel lontano 1976.
L’autore di questo cartone è stato Mikiya Mochizuki, la regia era stata affidata a Yugo
Serikawa.
La trama
La trama parla di Ken Hayabusa che corre per la scuderia Sayongi con una macchina costruita
appositamente per lui dal padre.
I suoi nemici fanno tutti parte della scuderia “black shadow” e ad ogni gara cercano di far fuori
il nostro Ken.
Nonostante gli innumerevoli ostacoli incontrarti durante le gare, il nostro eroe riesce a
sconfiggere tutti ed ha diventare il migliore.
Forza Sugar
La trama
La storia parla di Sugar un bambino orfano di madre che vive con il padre.
Lo stesso per cercare di non fare mancare nulla al figlio sale sul ring per fare il pugile, mestiere
per il quale è molto portato.
L’uomo dopo parecchie vittorie arriva a sfidare il campione del mondo, ma nonostante i
pesantissimi allenamenti a cui si sottopone non riesce a vincere l’incontro della sua vita.
Proprio nel match contro il campione del mondo il padre di Sugar viene colpito duramente
riportando un trauma cranico, per non fare preoccupare il figlio l’uomo scappa dall’ospedale ma
muore nel tragitto verso il luna park, luogo dove voleva portare il figlio.
Sugar così inizia ad allenarsi duramente giurando a se stesso di vendicare il padre e dopo 10
anni di allenamenti arriva al tanto atteso incontro contro l’ancora imbattuto campione del
mondo.
Lo stesso rivela al piccolo Sugar poco prima del match quanto stimava il padre sia come uomo
che come pugile, il ragazzo cosi inizia a capire che anche dietro alle persone che sembrano
malvagie si nasconde del buono.
Forza Sugar ricalca la scia dei cartoni a sono pugilistico come il famosissimo Rocky Joe.
Sam il ragazzo del West
Sam il ragazzo del West è stato un famoso manga giapponese dal quale è stata fatta una
serie di cartoni animati per la tv.
La serie tv si compone di 52 episodi della durata di 24 minuti cadauno.
La prima tv italiana a trasmetterlo fu rete 4, poi è andato in onda anche su parecchie emittenti
locali.
Il manga invece è composto da 10 volumi usciti tra il 1971 ed il 1973.
La versione tradotta in italiano dello stesso fumetto.
La trama
Il giovane Sam vive nel vecchio west e spesso gli abitanti del luogo lo deridono perché figlio di
una pellerossa e di un giapponese.
Il ragazzo resta solo quando è ancora in fasce perchè il padre scompare in circostanze
misteriose e cresce con dei fuorilegge che gli insegnano l’uso delle armi.
In piena adolescenza i criminali che lo hanno cresciuto lo mettono alla prova: essi infatti
vogliono che il ragazzo compia una rapina alla banca di El Paso.
Sam però si rifiuta di eseguire l’ordine così salva il suo amico Big Stone e fugge nel west alla
ricerca del padre perduto.
Quello che il nostro eroe non sa e che il padre tanto cercato lui lo ha già trovato e portato in
salvo.
Sam il ragazzo del west ha avuto davvero un grande successo come cartone animato e
ancora oggi viene molto apprezzato.
Mimì e la nazionale di pallavolo
La trama
Siamo all’inizio degli anni 70, Mimì Ayuhara è una giovane studentessa con una sfrenata
passione per la pallavolo.
La giovane Mimì ha sofferto di tubercolosi e proprio per questo decide di trasferirsi a Tokyo in
un sobborgo marinaro che data la sua posizione attaccata al mare dovrebbe aiutarla a
ristabilirsi.
La giovane all’inizio va a vivere a casa degli zii ed inizia a frequentare la scuola.
Proprio a scuola affronta diverse difficoltà nell’inserirsi ma grazie al suo gradissimo talento per
la pallavolo entra a far parte della squadra della scuola e ne diventa capitano.
Entra anche a far parte della nazionale juniores ed anche qui spicca sempre più il suo innato
talento per questo sport.
Con il passare del tempo Mimì riesce ad far parte anche della nazionale maggiore con la quale
vince il campionato mondiale del 1970 e si impone come miglior giocatrice di sempre.
Curiosità
Mimì e la nazionale di pallavolo è andato in onda in Italia dal 1981 al 1983 con ben 104
puntate di 24 minuti cadauno.
partito in sordina sulle tv locali ha avuto il grande successo che meritava quando è passato su
Italia 1 dove ha fatto un vero boom di spettatori.
Memole dolce Memole
Memole dolce Memole è un cartone animato del 1984 tirato fuori dall’omonimo manga
giapponese.
In Italia viene trasmesso per la prima volta su Italia 1 nel gennaio del 1986.
Il successo del cartone è stato quasi immediato e negli anni a seguire anche altre emittenti tv
lo hanno iniziato a trasmettere nelle più svariate fasce orarie.
La trama
Atterrati in piena emergenza sul nostro pianeta, il popolo proveniente dal pianeta Rilulu deve
affrontare le mille difficoltà che incontra nel nostro mondo.
Il più grande dei problemi riguarda le loro dimensioni, davvero molto piccole rispetto a quelle
degli umani.
Tra gli esseri più cuocisi provenienti dal pianeta Rilulu c’è Memole una ragazzina minuscola che
si avventura insieme ad un gruppo di amici in città.
Qui conosce Mariel una ragazza gravemente malata costretta perennemente a stare chiusa in
casa.
Le due ben presto diventeranno amici inseparabili.
Curiosità
Memole dolce Memole ha avuto anche uno seguito cinematografico della durata di soli 16
minuti, prodotto dalla stessa Toei Animation.
Il cartone ha avuto un enorme successo in tutto il mondo, nel nostro paese anche la sigla
cantata da Cristina D’Avena ha ottenuto un notevole riscontro di pubblico.
Jem e le Holograms
Jem e le Holograms è un cartone animati degli anni 80 che ha riscosso un buon successo di
pubblico.
Il cartone è andato in onda per 3 stagioni con un totale di 65 episodi.
In Italia è apparso in tv per la prima volta su Italia Uno nel lontano 1987, nel corso degli anni
sono uscite anche delle videocassette a loro dedicate.
La trama
Ereditata dal padre una etichetta discografica caduta in disgrazia, Jerrica Benton grazie ad un
computer come poteri straordinari riesce a trasformarsi in Jem una rockstar.
Jem con l’aiuto delle holograms fonda un gruppo rock dallo straordinario successo, e proprio
grazie a questo successo contribuiscono a mantenere anche un orfanotrofio molto caro al
padre.
L’ex socio del padre di Jerrica scende in campo con una band tutta al femminile creata
appositamente per contrastare Jem e le Holograms.
Curiosità
Come già accennato prima questo cartone fin da subito ha ottenuto un notevole successo,
anche grazie alla sigla cantata dalla mitica Cristina D’avena.
Della band ne sono state fatte anche delle bambole che vendevano con abbinate delle
musicassette.
Sicuramente Jem e le Holograms è un altro di quei cartoni che è entrato nella storia dei
cartoni degli anni 80 e ancora oggi rivederlo è un piacere.
Kimba il leone bianco
Kimba il leone bianco è un manga giapponese dal quale è stata tratta una serie di cartoni
per la tv.
In Italia è andata in onda per la prima volta nel 1977 con 52 episodi trasmessi per lo più sulle
emittenti locali.
Questo cartone animato ha avuto un gran successo di pubblico, e ancora oggi lo si può
rivedere in qualche emittente locale oppure online su siti come YouTube.
La trama
La storia parla di un giovane leone bianco di nome Panja che vuole governare la foresta dopo
la scomparsa dei suoi genitori.
Per garantire a tutti gli animali un luogo dove crescere, Panja si avvicina al mondo degli umani
e libera una mandria di bovini per sfamare gli abitanti della giungla.
Ovviamente facendo ciò il nostro leone si mette contro gli esseri umani che ingaggiano un
cacciatore per farlo uccidere.
Lo stesso però usa una strategia insolita per far fuori Panja, rapisce infatti la leonessa Eliza
compagna di Panja per far cadere in trappola il nostro leone.
Così facendo il cacciatore riesce sia a catturare Eliza per venderla poi ad uno zoo che ad
uccidere Panja.
Eliza però è incinta e durante il viaggio che la porterà allo zoo partorisce il piccolo Kimba il
leone bianco.
A causa del maltempo la nave dove stanno viaggiano i due leoni affonda e il piccolo tra si trova
in balia delle onde.
Raggiunta la terra ferma inizia ad osservare gli umani convincendosi che una convivenza
pacifica tra gli umani e gli animali possa davvero esistere.
Per realizzare il suo piano deve però sconfiggere il malefico Bubu ossia un leone che si è
proclamato re della foresta.
Inoltre deve convincere gli altri animali che una pacifica convivenza è davvero possibile.
Ape Magà
L’ Ape Magà è un famoso cartone animato degli anni 70, andato in onda per la prima volta nel
1971 con un totale di 91 episodi.
Nel 1989 la prima serie è stata totalmente rifatta.
Il cartone ha anche avuto uno spin off uscito in Giappone nel 2010, purtroppo non è mai
arrivato nel nostro paese.
Il nostro cartone è andato in onda nelle tv locali con un discreto successo.
La trama
Tutto ha inizio quando le malefiche vespe attaccano l’alveare dell’ape regina e lo distruggono.
L’unica cosa che si salva è un piccolo uovo dal quale nasce la nostra Magà, che
cresce con Bombo che, in realtà, non è la sua vera madre. Quando la nostra ape scopre che la
sua vera madre è l’ape regina si mette in viaggio per trovarla.
Nel corso del suo viaggio l’ Ape Magà incontrerà molti nemici, ma incontrerà anche un’altra
ape di nome Maya che la aiuterà lungo il suo cammino.
Dopo numerose avventura la nostra piccola ape riesce a salvare la regina madre, che altro non
è che la sua vera madre, e scopre che Maya è sua sorella.
La balena Giuseppina
La trama
La storia parla di Choppy un bambino molto chiuso che ha come sola amica una piccola balena
magica che vive in un bicchiere d’acqua appoggiato nella sua cameretta.
La mini balena ha diversi poteri come quello di ingigantirsi, viaggiare, parlare e persino volare,
ovviamente nessuno sa della sua esistenza.
Choppy e la balena Giuseppina sono molto legati, la piccola balenottera lo aiuterà infatti nei
piccoli problemi quotidiani e gli farà vivere fantastiche avventure.
Oltre alla balena Choppy è molto legato alla nonna, e quando quest’ultima muore il ragazzo
chiede a Giuseppina di poterla rivedere.
La nostra balena Giuseppina aiuterà ancora una volta Choppy a realizzare questo suo
desiderio.
Una volta diventato adulto la balena Giuseppina si separerà da Choppy perché l’ex bambino
non avrà più bisogno di lei
Tom and Jerry
Tom and Jerry è quasi certamente il cartone animato più conosciuto al mondo.
Creato negli anni 40 da William Hanna e Joseph Barbera questo cartone ha avuto un successo
mondiale, arrivando persino a vincere ben 7 oscar.
Da questo vero e proprio mito ne sono state tratte molte serie tv The Tom & Jerry Show, Tom
& Jerry Tales e Tom & Jerry il film.
La trama
Nonostante le molteplici case di produzione che si sono successe negli anni, questo cartone ha
sempre tenuto fede alla sua trama originale ossia la rivalità tra Tom e Jerry.
Durante tutti gli episodi infatti i due litigano costantemente e tentano di farsi fuori a vicenda.
Il rapporto tra i due è di amore-odio infatti anche se li si vede sempre litigare, il gatto ed il
topo spesso diventano complici dando vita a delle scene fantastiche.
Tom and Jerry ancora oggi è uno dei cartoni più trasmessi e più visti in tutto il mondo, e
nonostante i suoi 80 anni non perde ancora nessun colpo
L’incantevole Creamy
L’incantevole Creamy è un cartone giapponese del 1984 trasmesso nel nostro paese nel
1985. La serie completa è stata mandata in onda da Italia uno con un totale di 52 episodi.
Di questo cartone animato è stato fatto anche un manga molto famoso, e diversi
lungometraggi.
Il successo è stato immediato specie tra le ragazzine dell’epoca, ma anche i maschietti pian
piano lo hanno apprezzato.
Indimenticabile anche la sigla italiana cantata dalla insostituibile Cristina D’avena
La trama
La storia parla di una ragazzina di 10 anni molto vivace e fantasiosa che si chiama Yu
Morisawa.
Questa sua sconfinata fantasia le permette di vedere su nel cielo la mitica arca di cristallo,
oggetto che solo pochi eletti riescono a vedere.
Yu proprio vedendo questa arca la riesce a salvare da una tempesta di sogni ed in premio un
folletto le regala un talismano magico.
Questo talismano però potrà essere usato per un solo anno, e per aiutare la nostra Yu con i
suoi nuovi poteri gli vengono in aiuto due mini folletti Posi e Nega.
Durante il finire di una giornata qualunque la nostra ragazzina recita la formula magica che
attiva il medaglione e la fa trasformare in una ragazze di sedici anni.
Una volta trasformatasi Yu si farà chiamare Creamy e grazie alle sue indubbie doti canore
diventerà la più famosa cantante pop del sol levante.
Nadia – Il mistero della pietra azzurra
Nadia – Il mistero della pietra azzurra è un cartone animato giapponese fatto dalla
casa di produzione Gainax.
La serie è composta da 39 episodi andati in onda in Italia per la prima volta nel 1991.
Questo cartone animato nonostante le sue poche puntate ha raggiunto un vastissimo pubblico
che ne ha di fatto decretato il successo.
La storia di questo cartone è stata presa dai romanzi di Jules Verne, e dopo il cartone animato
venne fatto anche un film di nome Nadia e il mistero di Fuzzy.
La trama
La storia parla delle avventure della giovane Nadia un’artista circense che non conosce le sue
origini.
Nadia insieme a Jean un ragazzo francese con una innata passione per l’ingegneria si trova
intrappolata a bordo del misterioso sottomarino chiamato Nautilus.
Il sottomarino è guidato da un misterioso capitano di nome Nemo ed è in lotta con la flotta di
Neo Atlantide guidata da essere malefico ossia Gargoyle che vuole avere il dominio sul mondo.
Extra
Nadia – Il mistero della pietra azzurra è stato uno di quei cartoni animati che negli anni 90
ha fatto breccia nel cuore di tutti gli amanti dei cartoni giapponesi.
Dopo il lungometraggio sono stati creati anche diversi videogiochi sia per consolle che per pc,
in entrambi i casi di scarso successo.
Tartarughe Ninja alla riscossa
Trama
Le tartarughe ninja sono 4 tartarughe dalle sembianze umane divenute cosi dopo essere
venute a contatto con uno strano liquido versato nelle fogne.
Anche Splinter il loro maestro di arti marziali è entrato a contatto con il liquido ed ha preso
sembianze umane.
Sia le tartarughe che il loro maestro hanno preso le caratteristiche umane dell’ultimo uomo con
cui sono state a contatto.
Il maestro Splinter decide cosi di dare alle tartarughe i nomi di quattro protagonisti del
rinascimento, ovvero Michelangelo, Donatello, Leonardo e Raffaello.
Le tartarughe ed il maestro Splinter hanno un solo nemico, il malefico Shredder che comanda il
clan del piede.
Nelle loro avventure le tartarughe ninja sono aiutate dalla giornalista April O’Neil unica donna
con cui sono a contatto.
Rascal il mio amico orsetto
Rascal il mio amico orsetto è un cartone animato giapponese del 1977 tratto da un
romanzo autobiografico.
Il cartone animato è composto da 52 episodi ed in Italia è andato in onda per l prima volta nel
1985 su Italia 1.
Il romanzo da cui è stato tratto questo cartone si chiama “Rascal, A Memoir of better era“.
Trama
La storia parla del piccolo Sterling che durante un giorno nel bosco trova un cucciolo di
procione a cui poco prima era stata uccisa la madre.
Dopo diversi tentennamenti lo tiene con se e gli da il nome di Rascal, i due con il passare del
tempo diventano amici inseparabili.
La vita scorre tranquilla fino a quando al giovane Sterling muore la madre, ed il padre va in
rovina finanziaria a causa di due alluvioni che hanno rovinato le sue tenute.
Il ragazzo a questo punto si trova costretto ad andare a vivere a casa della sorella, liberando
Rascal nel suo luogo naturale ossia nella foresta.
Extra
Rascal il mio amico orsetto ha avuto fin da subito un successo clamoroso in tutto il mondo,
nel 1969 la Disney ne ha anche fatto un film affidando la regia a Norman Torak.
Sicuramente questo cartone animato è entrato di diritto nella storia dei cartoni del secolo
scorso, sarebbe bello poterlo rivedere ancora oggi.
Vola mio mini pony
Vola mio mini pony è un cartone animato americano del 1984 che nasce dal successo
mondiale dei giocattoli della Hasbro.
Il cartone si compone di 64 puntate di circa 15 minuti l’uno, nel nostro paese la prima tv è
datata 14 aprile 1984.
L’emittente che lo ha trasmesso è stata Italia 1, la sigla di mio mini pony è cantata dalla mitica
Cristina D’Avena
Trama
La storia parla di Ponyland un luogo lontano dove abitano molte creature magiche.
In questo fantastico sorge anche la Villa del Paradiso, luogo dove vivono i mini pony, che
conducono una vita allegra e pacifica.
Purtroppo come in tutti i luoghi anche qui ci sono creature che si ribellano a questa vita
tranquilla, ed i nostri mini pony spesso si trovano a dover affrontare questi nemici.
L’unico aiuto che hanno è quello di una bambina di nome Megan, l’unica umana autorizzata ad
entrare nel regno magico.
Extra
Di Vola mio mini pony nel corso degli anni sono stati fatti anche due lungometraggi dedicati al
natale, innumerevoli i gadget che ancora oggi si trovano in commercio.
Questa serie è arrivata anche nei cinema con un film dedicato proprio ai simpatici mini pony.
Cara dolce Kyoko è un manga dell'autrice Rumiko Takahashi pubblicato
in Giappone a partire dal 1980. È stato raccolto in 15 tankōbon, trasposto
nel 1986 in un anime di 96 episodi, poi in un film (Maison Ikkoku Last Movie),
tre OAV e un live action. Nel maggio del 2007 è stato trasmesso in Giappone
un live drama dell'opera, che ripercorre i primi episodi dell'anime.
Trama
La storia si svolge nella città di Tokyo nel periodo dei primi anni '80.
I protagonisti sono Yusaku Godai, rōnin squattrinato, e la giovane e
affascinante Kyoko Chigusa, vedova Otonashi.
Sigle
Apertura
Chiusura
o Mitaka - 3
o Nanao - 7
o Yagami - 8
o Kujo - 9
o Chigusa - 1000 (cognome di Kyoko da nubile)
Ichinose, Mitaka, Yotsuya e Roppongi sono anche dei quartieri e
città conurbate di Tokyo.
Anna dai capelli rossi
Anna dai capelli rossi ( Akage no Anne) è un anime giappone se
creato dalla Nippon Animation nel 1979 e mandato in onda
dalla Fuji Tv. Tratto dal romanzo omonimo della scrittrice Lucy
Maud Montgomery che si è rifatta alle esperienze della propria
infanzia. Questa serie animata fa parte del progetto World
Masterpiece Theater della Nippon ed è arrivata in Italia nel
1980 sulle reti Rai1 e Rai2.
Trama
Seconda metà del XIX secolo: Anna Shirley è una bambina
magra e con dei grandi occhi che nasce a Bolinghroke, nella
Nuova Scozia, da Walter e Berta Shirley, due insegna nti di
liceo. Poco dopo la sua nascita entrambi i genitori muoiono per
una grave malattia infettiva e la piccola, non avendo altri
parenti, viene affidata ad una vicina povera e con il marito
alcolizzato. Anna vive con questa famiglia fino all’età di 8 ann i
fino a che il marito addormentandosi ubriaco sui binari muore
investito da un treno. A questo punto viene affidata alla sig.
Ammond per due anni e poi trasferita all orfanotrofio di
Hopetown, dove rimane per 5 mesi. Marilla e Matthew
Cuthbert, sono due fratelli che non si sono mai sposati e
vivono insieme in una fattoria chiamata “Tetto verde” ad
Avonlea, cittadina dell’isola di Prince Edward in Canada.
Essendo Matthew vecchio e malato decide di adottare un
ragazzo per essere aiutato nel faticoso lavoro dei campi. Per
un equivoco, dall’ orfanotrofio invece del ragazzo arriva Anna,
contentissima di aver finalmente trovato una casa ed una
famiglia. Una sera di maggio, una bimba seduta sui sacchi della
posta, sotto la pensilina della stazione di Bright River , attende
che qualcuno la passi a prendere… Matthew anche se taciturno
e timido rimane conquistato subito da questa bambina che
durante tutto il tragitto in calesse lo sommerge di parole
dando nomi romantici e fantasiosi ai vari luoghi che
attraversavano ( un viale di meli in fiore è per lei “il bianco
viale delle delizie” e uno stagno “ il lago dalle acque
splendenti”). Marilla invece, donna pragmatica e severa, pensa
che una bambina fosse assolutamente inutile e decide quindi di
rimandarla all orfanotrofi o. Il giorno dopo Anna racconterà la
sua triste storia conquistando anche il cuore della fredda
Marilla che commossa deciderà di tenerla. Anna è una bambina
di 11 anni, lentigginosa e con dei bruttissimi “cappellacci rossi”
che le recano tanta sofferenza; è espansiva ed esuberante,
abituata a difendersi dalla tristezza della sua vita con
fantasia e sogni. Inseritasi nella vita di Avonlea, la bambina
farà presto la conoscenza di Diana Barry, una ragazzina della
sua stessa età che diventerà la sua più grande amica. In
autunno inizia la scuola ed Anna viene ammessa in 4°
elementare; qui conosce Gilbert Blythe, il ragazzo più
ammirato della scuola. Questi, per farsi notare da Anna che
l’ha colpito fin da subito, ha la pessima idea di prenderla in
giro per i suoi capelli rossi e, per uno scherzo stupido ma
innocente la bambina non gli rivolgerà più la parola per quasi 5
anni. In breve tempo, spronata anche dalla voglia di non
essere inferiore a Gilbert, Anna recupera la distanza che la
separava dai suoi compagni e a metà anno scolastico viene
ammessa in 5° elementare, diventando la più intelligente della
classe. Il nuovo anno scolastico è alle porte ma Anna, per uno
stupido gioco, cade dal tetto della cucina di Diana,
fratturandosi una caviglia ed è costretta a le tto per un mese e
quindi non potrà conoscere subito la nuova maestre Muriel
Stacy che tanto influenzerà il suo futuro. La rivalità nello
studio con Gilbert si fa sempre più accesa e questo porta i due
ragazzi a primeggiare a scuola. Anna fonda con alcune
compagne di classe il “Club del racconto”, un esclusivo circolo
per sole ragazze che ha per scopo la scrittura e la lettura di
racconti. Durante l’estate Anna si mette in un altro guaio:
durante un gioco in cui cercava di impersonare Elaine nel
dramma “La dama del Giglio”, si trova intrappolata su una
barchetta che inizia ad affondare nelle acque del lago. Viene
salvata da Gilbert che le chiede per l’ennesima volta scusa ma
anche questa volta l’orgoglio di Anna ha il sopravvento. Inizia
il nuovo anno scolastico e la bambina riceve la proposta della
maestra di frequentare un corso intensivo di preparazione agli
esami di ammissione all’Accademia di Queen (scuola superiore
della cittadina di Charlottetown dove si diplomano i maestri
della scuola elementare). Que sto diventa lo scopo della vita di
Anna che si impegnerà ancora di più negli studi. Anna compie
15 anni e prosegue il suo studio intensivo; arriva finalmente il
giorno dell’ esame e risulterà prima tra tutti gli studenti
dell’isola a pari merito con Gilber t. Durante l’estate partecipa
ad una recita di beneficenza alla quale è invitata come
rappresentante di Avolea e il tutto si trasforma in un trionfo
con tantissime richieste di bis. Gilberet è seduto tra il
pubblico: egli è da sempre innamorato di Anna, no nostante lei
lo allontani, e non nasconde la sua ammirazione. La ragazza si
trasferisce a Charlottetown in una pensione ed inizia il nuovo
anno scolastico alle superiori. Frequenta come Gilbert il corso
intensivo 2 anni in uno per ottenere il diploma in un solo anno.
Anna scopre che quell anno sarebbe stata messa in palio una
borsa di studio per l’università offerta allo studente più
brillante in letteratura inglese; decide quindi di abbandonare il
desiderio di diventare maestra per proseguire gli studi, an dare
all’università e laurearsi. Durante il mese di febbraio Matthew
ha un altro attacco di cuore e la ragazza si precipita
disperata a casa. Arriva il momento degli esami finali ed Anna
si diplomerà con un punteggio altissimo vincendo la borsa di
studio. Gilbert che non può permettersi l’ingente spesa
dell’università, rinuncia la proseguimento degli studi optando
per l’insegnamento alla scuola di Avonlea. Inizia l’estate ed
Anna chiede a Matthew una cosa che pensa sempre: dopo tutto
questo tempo, avrebbe forse preferito che all’orfanotrofio non
si fossero sbagliati e che fosse arrivato il ragazzo che lui
desiderava e che lo avrebbe aiutato nel lavoro? Matthew
risponde ad Anna che neanche una dozzina di ragazzi avrebbe
potuto sostituire la sua figliola, dell a quale era tanto
orgoglioso. La mattina seguente Matthew muore stroncato da
un infarto. Anna decide di non partire per non lasciare Marilla
sola, anch’ella molto malata rinunciando quindi alla borsa di
studio per restare accanto a lei. Gilbert, scoperta l a cosa,
rinuncia l’incarico di maestro ad Avonlea, per cederlo ad Anna
accettando un posto di lavoro molto più scomodo e lontano.
Finalmente Anna ringrazierà Gilbert e riuscirà a chiarire quello
che in 5 anni non era mai riuscita a dirgli a causa del suo
orgoglio e forse questo nuovo legame di amicizia si
trasformerà in qualcosa di più importante. Anna è in pace con
se stessa perché sa che ad Avonlea potrà trovare una quieta
felicità.
La serie getta le basi con il manga Codename: Sailor V del 1991, per
poi nascere ufficialmente con Bishōjo senshi Sailor Moon, pubblicato
dalla Kōdansha sulla rivista Nakayoshi, e in seguito raccolto in 18 tankōbon.
La vera fama fu però raggiunta con la trasposizione animata, diventata una
fra le più note espressioni della cultura pop giapponese del mondo, nonché
uno dei maggiori successi dell'animazione giapponese su scala planetaria
lungo gli anni novanta, presso il pubblico infantile, adolescenziale e di giovani
adulti appassionati dell'animazione giapponese. La serie anime è composta
infatti da 5 serie televisive, per un totale di 200 episodi, 3 film
cinematografici e diversi special televisivi. Dopo la conclusione della serie
animata, Sailor Moon sfociò in una trasposizione teatrale, Sailor Moon, e in
una serie televisiva live action, Pretty Guardian Sailor Moon. Come ogni altra
serie, Sailor Moon ha ispirato videogiochi, action figure, album e molto altro
merchandising.
Storia
Parte I
La prima serie ruota intorno Usagi Tsukino, una ragazza che frequenta
le scuole medie, che tramite una gatta parlante chiamata Luna scopre di
essere una guerriera sailor, il cui compito è quello di proteggere la Terra,
trovare le altre guerriere sailor e con loro rintracciare la Principessa
dell'antico regno lunare, Silver Millennium. Usagi, come guerriera diventa
Sailor Moon, la guerriera dell'amore della giustizia, e inizierà così a
scontrarsi contro gli emissari del Regno delle Tenebre, che mirano al
potente Cristallo d'argento, per risvegliare il loro leader Queen Metallia e
così dominare sulla Terra e sulla Luna. Ad aiutare Sailor Moon si
uniranno Ami Mizuno (Sailor Mercury), Rei Hino (Sailor Mars), Makoto
Kino (Sailor Jupiter) e Minako Aino (Sailor Venus), quest'ultima già attiva
prima delle altre guerriere con il nome Sailor V. Le cinque guerriere durante
le loro battaglie verranno spesso aiutate dalla misteriosa figura di Tuxedo
Kamen, in realtà lo studente (universitario nell'anime e delle scuole superiori
nel manga) Mamoru Chiba. Con il progredire della storia si scoprirà che
Sailor Moon è la reincarnazione della Principessa Serenity del regno di
Silver Millenium, e che custodisce il cristallo d'argento dentro di sè, e che
Tuxedo Kamen è la reincarnazione di Prince Endymion, principe terrestre
innamorato di Serenity. Millenni addietro, durante la battaglia che vide la
distruzione di Silver Millennium e del regno terrestre per mano di Queen
Beryl e del suo esercito che cercava di impossessarsi del potere del cristallo
d'argento, Prince Endimion venne ucciso e Princess Serenity dopo aver
assistito alla scena si suicida. Proprio durante quest'ultima battaglia,
nell'anime, nacque il Regno delle Tenebre.
Parte II
Saga di Ail e An
Da qui in poi le differenze tra anime e manga sono molto più evidenti.
Nell'anime i Black Moon vengono a conoscenza del fatto che l'erede al trono
è in possesso della pietra, e la insegue fino al presente, dove avrà a che fare
con le guerriere Sailor. Inizialmente a cercare il "Coniglietto" (Chibiusa
significa piccolo coniglio o coniglietto) è Ruben, che cercherà di modificare il
futuro cercano di contaminare le 9 punte che in futuro costituiranno i
confini del Crystal Palace, aiutato dalle 4 Sorelle Persecutrici, ma esso viene
sconfitto, e le 4 Sorelle si pentono, diventando così umane. Dopo Ruben a
cercare la Piccola Lady è Esmeralda, che cercherà di modificare il futuro
ampliando i punti della terra in cui si immette l'energia negativa, anch'essa
sconfitta dalle guerriere dopo un tiro mancino del Wiseman. Prima della
sconfitta di Esmeralda quando Chibiusa viene attaccata nella sua scuola,
avendo inizialmente celato la sua vera identità alle Sailor, rivela chi sia in
realtà, e le guerriere decidono di recarsi con lei nel futuro per salvare
Crystal Tokyo. Qui Usagi prende consapevolezza di essere la futura madre
di Chibiusa, e sempre in quel frangente si scopre che la sete di potere di
Diamond è dettata dal volere del Saggio, il suo consigliere, che lo ha
ipnotizzato; sete di potere coadiuvata inoltre dal fatto che il Principe della
Luna Nera è innamorato della Neo Regina Serenity. Si scoprirà poi che
il Wiseman è in realtà il Death Phantom, nell'adattamento italiano queste
due figure sono state scisse.
Parte III
Episodio speciale del manga dal quale è stato tratto il film Sailor Moon S
The Movie, ambientato prima della fine della terza serie e dopo l'apparizione
del Seihai (la Coppa lunare anime e Calice sacro nel manga in Italia) dove
compare per la prima volta (e unica nell'anime) Luna in versione umana.
Parte IV
Sailor Moon Supers: Le 9 Sailor guerriere unite! Il miracolo del buco nero
dei sogni è un film cinematografico ambientato probabilmente dopo la fine
della quarta serie anime; non vi sono corrispondenze con il manga.
Parte V
Saga Stars
I personaggi
Principali
Usagi Tsukino (Bunny), una ragazza di quattordici anni, allegra e vivace, in grado di
trasformarsi nella guerriera Sailor Moon, guerriera dell'amore, della giustizia e del
mistero .
Mamoru Chiba (Marzio), futuro fidanzato e marito di Usagi, che nei panni
dell'inizialmente ambiguo Tuxedo Kamen (Milord) aiuta la guerriera.
Luna, Usagi riceve i poteri e viene aiutata da questa gatta parlante, con cui riesce a
trovare le sue compagne.
Ami Mizuno (Amy), è la prima sailor che Usagi incontra, una ragazza molto timida e
studiosa, che diventa Sailor Mercury, guerriera dell'acqua e della saggezza.
Rei Hino (Rea), la terza guerriera sailor, una sacerdotessa miko nel
tempio shintoista del nonno, con grandi abilità, capace di trasformarsi in Sailor Mars,
la guerriera della fiamma e della passione.
Makoto Kino (Morea), la quarta guerriera, ed è Sailor Jupiter, guerriera del fulmine e
del coraggio, una ragazza molto attiva e socievole.
Minako Aino (Marta), alias Sailor Venus, è la guerriera dell'amore e della bellezza
(nonché la protagonista del manga Codename: Sailor V), ed è accompagnata dal suo
gatto parlante Artemis.
Il resto del Sailor Team, conosciuto come Outer Senshi, viene rivelato
solamente nelle serie successive, ed è composto da:
Haruka Ten'ō (Heles), una ragazza molto decisa e sicura che si trasforma in Sailor
Uranus, guerriera del vento.
Michiru Kaiō (Milena), la raffinata violinista che diventa Sailor Neptune, guerriera
dell'abbraccio e delle acque profonde.
Setsuna Meiō (Sidya/Silvia), la guerriera dell'oscurità Sailor Pluto e custode della
porta del tempo, guerriera della rivoluzione.
Hotaru Tomoe (Ottavia Tomoe), incarnazione di Sailor Saturn, la Guerriera della
morte e della rinascita.
Chibiusa (pronuncia originale Cibiusa diventata Chibiusa nell'adattamento italiano
dell'anime) , figlia di Neo-Regina Serenity (l'Usagi del futuro) giunta dal XXX secolo.
Si trasforma in Sailor Chibimoon (Sailor Chibiusa) a partire dalla terza serie dell'anime
e dalla fine della seconda serie del manga.
Secondari
Nemici
Regno delle Tenebre: è il primo gruppo che si scontra con il Sailor Team. Il suo
obiettivo è quello di distruggere la terra. È capitanato da Queen Beryl.
Ail e An: il trio alieno venuto per raccogliere energie per l'albero dell'oscurità
composto da Ail e An e Makaiju. Compare nella prima parte della seconda serie, solo
nell'anime.
Famiglia della Luna Nera: secondo gruppo della seconda serie, con a capo il Principe
Diamond.
Esercito del Silenzio: gruppo del Professor Tomoe, padre di Hotaru Tomoe Compare
nella terza serie.
Circo della Luna Spenta: gruppo di Zirconia/Nehellenia, della quarte serie.
Galaxia e le Veneranti: ultimo gruppo, con a capo Sailor Galaxia, una malvagia senshi.
Chaos: il vero e proprio nemico delle guerriere, che prende vari aspetti.
Altri nemici appaiono nei manga one-shot, nei musical.
Trasformazioni
Manga e anime
Spilla lunare (Henshin Brooch o Moon Brooch), usata da Usagi Tsukino per diventare
Sailor Moon nella prima serie.
Penna lunare (Moon Pen o Henshin Pen), usata da Usagi Tsukino per assumere la
professione o il ruolo che desidera. Appare per la prima volta nell'atto 2 del manga, e
nel terzo episodio dell'anime.
Crystal Star usata da Usagi Tsukino per diventare Sailor Moon nella seconda serie, al
suo interno per la prima volta vi è racchiuso il Silver Crystal; questa spilla le viene
donata da Queen Serenity sia nel manga (alla fine della prima parte) che nell'anime
(episodio 51).
Cosmic Heart Compact, usata da Usagi Tsukino per diventare Sailor Moon nella terza
serie. Nel manga le viene donata da Neo Queen Serenity alla fine della seconda parte,
nell'anime appare grazie all'unione dei poteri di Princess Serenity e Prince Endimion.
(In Italia viene chiamato "Magico Cuore" solo nel riassunto dell'episodio 100).
Coppa Lunare (Sehai nel manga, Rainbow Moon Chalice nell'anime), usata da Sailor
Moon per diventare Super Sailor Moon nella terza serie; nel manga appare durante la
terza saga dopo la riunificazione di tutte le sailor guerriere del sistema solare, mentre
nell'anime appare quando i 3 talismani delle Outer Senshi entrano in risonanza fra loro.
Crisis Moon Compact, usato da Sailor Moon per diventare Super Sailor Moon nella 4ª
serie gli viene donato da Pegasus.
Pink Sugar Compact, usato da Chibiusa per diventare Sailor Chibimoon.
Chibi Moon Compact, usato da Sailor Chibimoon per diventare Super Sailor Chibimoon.
Holy Moon Chalice (Sehai nel manga), evoluzione del primo Sehai, questo calice nel
manga simboleggia la riunione di tutte le sailor guerriere del sistema solare, inclusa
Chibiusa, che, raccogliendo i poteri dei castelli delle loro stelle madri all'interno del
calice stesso, permettono a Super Sailor Moon di trasformarsi in Eternal Sailor Moon.
Nell'anime non ha alcun collegamento con il primo calice e le viene donato da ChibiChibi.
Henshin Pen (penna di trasformazione), usate da Ami Mizuno, Rei Hino, Makoto
Kino e Minako Aino per diventare Sailor Mercury, Sailor Mars, Sailor Jupiter e Sailor
Venus nella prima serie anime, da tutte le quattro Guardian Senshi tranne Sailor Venus
nel manga.
Star Power Stick, usate da Ami Mizuno, Rei Hino, Makoto Kino e Minako Aino per
diventare Sailor Mercury, Sailor Mars, Sailor Jupiter e Sailor Venus nella seconda e
terza serie dell'anime e nella seconda serie del manga.
Manga
V Henshin Pen, La penna di trasformazione di V,è la penna usata per trasformarsi
da Sailor Venus nella prima parte del manga e nel manga Codename: Sailor V
Mercury Crystal, Mars Crystal, Jupiter Crystal, Venus Crystal, Uranus
Crystal, Saturn Crystal, Neptune Crystal, Pluto Crystal, cristalli che contengono il
potere sailor utilizzato dalle sailor senshi per trasformarsi in Super Sailor Senshi.
Star brooch, contiene i sailor crystal delle Sailor Starlights lo utilizzano per
trasformarsi.
Anime
Eternal Moon Article, è la spilla usata da Usagi per diventare Eternal Sailor Moon.
Nasce dall'unione dei poteri di tutte le guerriere.
Crystal Henshin Stick, (nei giocattoli Crystal change Rod) evoluzione degli Star Stick
grazie ai poteri di Pegasus, sono usati da Sailor Mercury, Sailor Mars, Sailor Jupiter e
Sailor Venus nella quarta serie, per passare alla trasformazione di livello successivo, o
secondo livello (come l'autrice le definisce nell'artbook Material Collection) e
diventare super guerriere.
Lip Rod, sono i mini scettri planetari usati da Haruka Ten'ō, Michiru Kaiō e Setsuna
Meiō per trasformarsi. Non viene mai mostrato un possibile scettro simile di Sailor
Saturn. Il nome Lip Rod deriva dal nome presente nei giocattoli che li rappresenta.
Microphone Henshin, microfono usato dalle Sailor Starlights per trasformarsi.
PGSM
Heart Moon Brooch, usata da Usagi Tsukino per diventare Sailor Moon.
Silver Bracelets, usate da Ami Mizuno, Rei Hino, Makoto Kino e Minako Aino per
diventare Sailor Mercury, Sailor Mars, Sailor Jupiter e Sailor Venus.
Jewelry Star Bracelet, versione trasformata del silver bracelet ottenuto dopo la
trasformazione dalle guardian senshi.
Dark Jewelry Star Bracelet, bracciale di Dark Mercury.
LunatiaL, cellulare che Sailor Luna usa per trasformarsi.
Armi
Manga e anime
Scettro lunare (Moon Stick, o meglio Crescent Moon Wand), usato da Sailor Moon e
Queen Serenity (atto 5, episodio 25). Nell'anime viene detto che lo scettro lunare è il
simbolo del leader della squadra o sailor team.
Cutie Moon Rod, secondo scettro usato da Sailor Moon (atto 14, episodio 51). Nel
manga nasce dall'unione dei poteri di Sailor Moon e Tuxedo Kamen e viene utilizzato
anche da Sailor Chibimoon, nell'anime viene donato da Queen Serenity.
Spiral Heart Moon Rod, terzo scettro usato da Sailor Moon e Super Sailor Moon (atto
23, episodio 91). Nel manga viene donato a Sailor Moon da Neo Queen Serenity,
nell'anime nasce dall'unione dei poteri di Princess Serenity e Prince Endimion.
Scettro di Super Sailor Moon (Moon Caleidoscope), quarto scettro usato da Super
Sailor Moon (e nel 3° film anche da Super Sailor Chibimoon). Nel manga in origine è,
insieme al ChibiMoon Caleidoscope, un normale caleidoscopio richiamato da Elios e
divenuto arma grazie alla volontà delle due guerriere (Act34). Nell'anime si tratta di
una evoluzione dello scettro precedente (lo Spiral Heart Moon Rod) grazie all'aiuto dei
poteri di Pegasus e senza il quale non è attivabile (episodio 128).
Scettro dei petali di stelle (Eternal Tiare), ultimo scettro utilizzato da Eternal Sailor
Moon (atto 42, episodio 167).
Pink Moon Stick, mini scettro di Sailor Chibimoon (atto 28, episodio 103).
Magica Campana di Chibiusa (Twinkle Bell), usata da Super Sailor Chibimoon per
chiamare Pegasus (atto 34, episodio 130).
Mistica pergamena (Ofuda), talismano shinto usato da Rei Hino/Sailor Mars (atto 3,
episodio 10).
Silent Glaive, usato da Sailor Saturn per sferrare il suo attacco più potente.
Sfere magiche (Amazon Stones ), sfere usate dal Quartetto Amazzonico, nel manga
(dove ne possiedono di diversi tipi) sono usate unicamente per attaccare e nell'anime
per estrarre i Dream Mirrors dalle persone o per altri motivi più o meno seri.
Manga
Mercury Harp, talismano di Sailor Mercury l'arpa viene usata per l'attacco Mercury
aqua rapsody (atto 35 vecchia edizione).
Mars Arrow, talismano di Sailor Mars, una sorta di freccia usata per l'attacco Mars
flame sniper (atto 36 vecchia edizione).
Ooku no ha (foglie di quercia), talismano di Sailor Jupiter è una sorta di corona di
foglie di quercia usata per l'attacco Jupiter Oak Evolution (atto 37 vecchia edizione).
Ai no muchi (frusta d'amore), talismano di Sailor Venus è una sorta di frusta con delle
rose viene usata per l'attacco Venus Love and beauty shock (atto 39 vecchia edizione).
Chain Belt, catena portata a mo' di cintura e utilizzata per attaccare da Sailor Venus
dalla prima alla terza serie compresa.
Seihan, o Maboroshi no ginzuishou no tsurugi (Spada sacra o Spada di Meraviglioso
Cristallo d'argento), è una spada trovata sulle rovine del Moon Palace sulla luna, è la
spada delle Guardian Senshi e viene usata dal leader del gruppo Sailor Venus (atto 10
vecchia edizione).
ChibiMoon Caleidoscope, scettro usato da Super Sailor ChibiMoon a partire dall'act34,
in origine era, con il Moon Caleidoscope, due normali caleidoscopi richiamati da Elios,
ma divenute armi grazie alla volontà delle due guerriere.
Scettro di ChibiChibi: è lo scettro usato da ChiChibi nel manga per generare una
barriera protettiva dall'attacco di Sailor Phi e Sailor Chi, sembra una versione più
piccola del Moon Eternal Tiare con un cuore in cima.
Anime
Holy Moon Chalice, usato da Eternal Sailor Moon (episodio 187). (Moon Power Tiare),
usato da Eternal Sailor Moon, creato dall'unione dell'Eternal Tiare e dell'Holy Moon
Chalice (episodio 187).
Star Yell (Sailor Star Yell nella linea per giocattoli), compare solamente nella versione
animata (dall' episodio 173) ed è un oggetto a forma di stella utilizzata dalle starlights
per attaccare.
PGSM
Moonlight Stick, usato da Sailor Moon e Sailor Luna (atto 1 e 27).
Dark Sword, spada creata da Dark Mercury da un pezzo di ghiaccio (atto 22).
Ice Sword, spada creata da Silor Mercury, viene usata una sola volta e per pochi
secondi (atto 14).
Crescent Moon Cutter, oggetto a forma di falce di luna utilizzato da Sailor V per
attaccare (act 1).
Sailor Star Tambourine, tamburelli donati alle quattro Guardian Senshi da Artemis
(atto 26) usati per attaccare con vari attacchi senza nome per lo più. Vengono plasmati
in altre armi, richiamado il potere delle loro stelle madre, in seguito:
Mercury Sword, spada creata da Sailor Mercury (atto 49).
Mars Venus Daggers, spade corte create da Sailor Mars e Sailor Venus in PGSM
(usate e richiamate da Sailor Mars nell'atto 49 e usate e richiamate da Sailor Venus
nello Special act conosciuto anche come act 50).
Jupiter Spear, lanciata creata da Sailor Jupiter (atto 49).
Princess Holy Sword, usata da Princess Sailor Moon contro gli attacchi avversari. Si
trasforma nella Princess Harp (atto 36).
Princess Harp, è un'arpa usata per guarire le persone, ma il più delle volte la usa per
suonare una musica malinconica, e si trasforma nella Princess Sword a piacimento (atto
37).
Legendary Sword, o Spirit of the Senshi, è simile alla Seihan del manga. Viene usata
da tutte e quattro le Guardian Senshi nello special act della serie per ottenere
momentaneamente il potere di trasformarsi(atto 50).
Altri oggetti
Manga e anime
Mercury Goggle, una visiera digitale usata da Sailor Mercury per analizzare i nemici
(episodio 9).
Orogel (Stella incantata nelle repliche giocattolo distiguite dalla Giochi Preziosi),
un carillon a forma di stella che quando aperto suona la versione di pianoforte della
sigla di apertura, questo oggetto era stato donato da Princess Serenity a Prince
Endimion come pegno d'amore prima della distruzione di Silver Millenium, riappare sulla
terra del presente ed è in possesso di Mamoru Chiba (solo anime, episodio 26). In
PGSM e nel manga il suo posto è preso da un orologio con le fasi lunari.
Sailorofoni presenti in tutte le serie e in forme diverse, ogni guerriera ne possiede uno
e lo usa per comunicare con le altre. Nella prima serie hanno la forma di una piccola
calcoltrice, mentre dalla seconda in poi è a forma di orologio da polso (indicati però nel
doppiaggio italiano come Walkie-talkie), donati loro da Artemis. Chibiusa nella terza
serie usa Luna-P come comunicatore invece. Anche Haruka ne possiede uno, ma non ne
conosciamo l'origine. Nel manga sono sempre degli orologi ma modificati dalla gatta
Luna e nelle serie successive ne vediamo indossarne uno anche da Mamoru.
Chiave del tempo, usata da Chibiusa per viaggiare nel tempo, per utilizzarla usa la
frase Custode del tempo! Squarcia il cielo e aprimi la porta dello spazio-tempo! La
chiamo con il suo vero nome, o Dio onnipotente del tempo, padre del tempo, Chronos,
guidami, proteggimi, nel cammino di luce!, nell'adattamento italiano rimasto
praticamente invariato. Appare nell'atto 11 del manga, e nell'episodio 82 dell'anime.
Luna P, altro oggetto di Chibiusa, usato per vari compiti, come trasformarsi in vari
oggetti o comunicare con Sailor Pluto nell'anime (atto 13, episodio 60).
Galactica Bracelets (braccialetti di Galaxia nell'adattamento italiano dell'anime), usati
da Sailor Galaxia, permettono di evitare la morte di quelle persona a cui è stato
estratto il seme di stella puro, ottenendo allo stesso tempo un potere maggiore ma agli
ordini di Galaxia. Questi bracciali sono indossati anche dalla stessa Sailor Galaxia che,
una volta toltili, nel manga, la faranno scomparire, mentre nell'anime la faranno
diventare Sailor Chaos (come affermato dall'autrice nell'artbook Material Collection).
Anime
Dark Henges: chiamate Stauette Nere nel doppiaggio italiano sono delle statuette
prodotte da Sapphire e raffiguranti Esmeraude, che la donna colloca su punti ricchi di
energia negativa nel XX secolo in modo da poter aprire il Dark Door, ossia il portale
che consentirà al Potere Nero di contaminare la Tokyo del passato e di cambiare la
storia, impedendo la fondazione della futura Crystal Tokyo.
Flauto di Ail: è il flauto magico che Ail usa per dare vita ai mostri Cardians in modo
che possano rubare l'energia umana
Mazzo di carte: è il mazzo di carte da cui Ann sceglie le carte da cui Ail risveglia i
Cardians
Semi di Stella
Sailor Crystal
Altri cristalli
Kurozuishō - noto in Italia come Cristallo Nero. Appartiene al Regno delle Tenebre,
presente solo nell'anime dove viene evocato da Nevius per trovare il Cristallo
d'Argento. Viene successivamente impegnato da Zackar al fine di recuperare i Cristalli
dell'Arcobaleno e risvegliare i sette youma. In seguito viene affidato ad Endimion
perché riunisca al suo interno le reincarnazione dei sette demoni in modo da creare un
guerriero ancora più potente e viene distrutto dalle Sailor in quest'occasione.
Nell'episdio 33 Zoisite lo usa anche per trasformare un essere umano in youma.
Jyākokusuishō - chimato in Italia Cristallo Crovino, appartenente alla Famiglia della
Luna Nera. Serve ad aprire il Dark Gate ( in Italia Porte dl Mondo Oscuro), necessario
per far giungere il Potere Nero dalla Nemesis del XXX secolo alla Terra del XX, in
modo da sferrare l'attacc finale.
Thiolon e Crystal - amuleto di Hotaru Tomoe nel manga con il quale ottiene un
momentaneo sollievo dai dolori che l'affliggono.
Statua di Cristallo della prima principessa del Regno Diamond, Regno D nel manga, è
il tesoro della famiglia reale del regno Diamond, appare nell'episodio 22 e nell'act 4 del
manga, viene introdotto in quanto sia i nemici che le guerriere sailor pensano che possa
essere il cristallo d'argento ma alla fine si rivela una normale statua, rappresentante la
prima principessa del Regno Diamond, di diamanti da 2000 carati;
Maboroshi no Aoizuishou - Yuka Sakuragi, solo in PGSM (atto 4) sia i nemici che le
sailor guerriere credevano fosse il cristallo d'argento ma in realtà è un banale
cristallo.
Barazuishou- è il cristallo di Mamoru nel videogame Sailor Moon: Another Story,
ambientato fra la terza e quarta serie dell'anime.
Cristallo di ghiaccio,anche indicato, sempre nell'adattamento italiano, come Cristallo
della Cometa, ma senza nome specifico nella versione originale, è il cristallo ritrovato
da Kakeru Oozora ed appartenente a Princess Snow Kaguya, necessario per
permetterle di congelare la Terra. Il cristallo aumenta considerevolmente il suo
potere, assorbento l'energia vitale de giovane scienziato.
Sfera di cristallo nero: si tratta della sfera di cristallo sospesa sopra il bastone di
Beryl che la usa per osservare cosa accade altrove. Non ha un nome preciso, né
nell'anime e neanche nel manga.
Dream Mirror
I Dream Mirror (Specchi dei sogni) sono degli specchi che risiedono
nel cuore delle persone con sogni e desideri del suo possessore, e vengono
introdotti nella quarta stagione dell'anime. Sia il Trio Amazzonico che
il Quartetto Amazzonico erano alla ricerca di una particolare dream mirror
chiamato Golden Mirror (Specchio dorato), specchio che custodisce un
sogno meraviglioso in cui lo spirito di Elios, con il Golden Crystal, si è
rifugiato dopo che Nehellenia lo ha catturato. Questo specchio custodiva i
sogni di Chibiusa così meravigliosi che la loro luce hanno indicato la via e
offerto un rifugio allo spirito di Elios.
Talismani
I Talismani sono tre oggetti speciali della terza serie Sailor Moon,
corrispondente alla serie animata Sailor Moon S. La ricerca di questi tre
talismani è la missione principale di questa serie, perché solamente riunendo
questi tre oggetti è possibile richiamare la Coppa Lunare che, nelle mani di
un potente individuo chiamato Messiah, può portare distruzione o guarigione
al mondo. I talismani sono contenuti nei cuori puri di tre persone. Sono, in
ordine di ritrovamento, Deep Aqua Mirror (Specchio), Space Sword (Spada)
e Garnet Orb (Sfera di Granato). I tre Talismani si ispirano e sono un
omaggio alle note tre insegne imperiali del Giappone.
Specchio
Spada
La Sfera di Granato appare già alla fine della seconda serie, in quanto
posta sull'estremità del bastone di Sailor Pluto, ma è l'ultimo ad essere
rivelato come uno dei tre talismani. Appartiene a Setsuna Meiō. Permette a
Sailor Pluto di usare gli attacchi Chronos Typhoon e la manovra difensiva
Garnet Ball.
Coppa Lunare
Di aspetto è simile alla versione evoluta della Calice sacro che appare nel
quarantunesimo atto del manga, quando tutti i guardiani del Sistema solare,
compresa Sailor Chibimoon, si reincontrano e uniscono i poteri dei loro
castelli a quelli di Super Sailor Moon, premettendole così di diventare
Eternal Sailor Moon. Più avanti, nell'arco successivo, il Calice sarà usato
come strumento per la trasformazione da Usagi (sebbene continui a portare
una spilla a forma di cuore, priva di dettagli, anche quando non è
trasformata). Nell'anime quest'oggetto viene (Come già detto) donato da
Chibi-Chibi a Sailor Moon nell'episodio 187, da cui in poi sarà combinato con
lo Scettro dei Petali di stelle ( Eternal Tiare, che in questa versione
combinata viene chiamato Moon Power Tiare) per sferrare il Silver Moon
Crystal Power Kiss. Il nome Holy Moon Chalice sembra deriva dal nome della
replica giocattolo della Bandai.
Candy Candy nasce dal romanzo scritto nel 1975 da Keiko
Nagitata, meglio conosciuta come Kyoko Mizuki, da cui la stessa
trasse poi un manga insieme alla disegnatrice Yumiko
Igarashi. Il clamoroso successo che il manga riscuoteva spinse
la Toei Animation a trasformarlo in un anime televisivo di 115
episodi, con il character design di Mitsuo Scindo e le musico
di Takeo Watanabe.
Trama
La storia inizia con l’abbandono di 2 orfanelle, Candy ed Annie,
presso l’orfanotrofio Casa di Pony, retto da Miss. Pony e Suor
Maria. Quando Annie verrà adottata dalla ricca famiglia
Brighton, Candy resterà all’orfanotrofio sentendosi molto sola,
fino al giorno in cui, sulla collina dove solitamente si recava nei
momenti di maggiore tristezza, incontra un giovane dai capelli
biondi vestito con il kilt scozzese, che la consola suonando per
lei la cornamusa che porta con se. Prova e ricordo di questo
incontro sarà per Candy la spilla a forma di aquila con sopra una
lettera ad A maiuscola, che il giovane da lei soprannominato “Il
Principe della Collina”, ha perso danzando. Poco dopo sarà
adottata anche lei da una potente famiglia aristocratica,
i legan composta da padre, madre ed i due viziatissimi figli Iriza
e Neal. Attraverso la famiglia Legan Candy entra in contatto
con la famiglia Andrew, della quale riconosce lo stemma che ha
già visto sulla spilla caduta al Principe sulla collina. Il capo
famiglia, è il misterioso zio William che è spesso assente, ed in
sua vece vi è l’arcigna ed anziana zia Elroy. Candy fa amicizia con
i 3 nipoti della donna: Archie, un vero damerino, suo
fratello Stear, un inventore maldestro e pasticcione e il loro
cugino Anthony, incredibilmente somigliante ancora al suo
principe incontrato anni prima. Tra candy ed Anthony nasce un
sentimento fortissimo tanto che, quando i Legan vogliono
mandare la ragazza in Messico, il ragazzo e i suoi 2 cugini
faranno di tutto per impedirlo, tanto da convincere la propria
famiglia ad adottarla e farla una Anrew. In questo periodo Candy
conosce Albert, un vagabondo che vive in un rifugio nella foresta
circondato da animali. La vita sembra scorrere tranquilla fino a
che, durante una battuta di caccia alla volpe, Anthony muore
cadendo da cavallo; distrutta dal grande dolore Candy torna alla
casa di Pony. Un collaboratore dello zio William la raggiunge per
mandarla a studiare a Londra in un collegio dove sona gia stati
mandati Archie e Stear. Durante il lungo viaggio in nave Candy
incontra un ragazzo che in un primo momento scambia per
Anthony che la prende in giro senza rivelarle il suo nome.
Alla Royal Saint Paul School la ragazza ritrova la sua vecchia
amica Annie (che si innamorerà di Archie) e conoscerà Patty, una
ragazza studiosa e saggia che si fidanzerà con Stear. Nel
collegio Candy si innamorerà di Terence Grandchester, quello
stesso giovane che aveva incontrato sulla nave e che si rivela
essere un aristocratico anglo-americano, anticonformista e
spavaldo, capace però di un profondo amore verso Candy. La loro
storia d’amore sarà travagliata e sofferta, osteggiata da diverse
persone come Iriza Legan, che con mille sotterfugi riuscirà a
fare espellere Candy dalla scuola. La ragazza decide quindi di
lasciare Londra (come ha già fatto Terence) e torna in America
dove incombe il dramma della guerra: è qui che capisce che la sua
missione nella vita è diventare infermiera. Grazie all’aiuto di
Miss Pony si iscrive alla scuola di infermieri retta da Miss. Mary
Jane. Mentre gli Stati Uniti entrano nella “Grande Guerra”
Candy si trasferisce a Chicago, per lavorare presso l’importante
ospedale della città, il Santa Johanna. Qui incontra l’amico
Albert il quale, a causa della guerra, ha momentaneamente perso
la memoria e per curarlo meglio Candy va a vivere con lui. Le cose
sembrano andare meglio per la ragazza, che riceve un invito
dall'amato Terence per la prima di “Romeo e Giulietta”.
Emozionantissima Candy si reca a New York, dove però l’attende
una dolorosa notizia. Durante le prove per lo spettacolo Susanna,
collega di Terence pazzamente innamorata di lui, lo salva dalla
caduta di un riflettore, perdendo però una gamba e spezzando
così la sua carriera. Il senso di colpa di Terence è alimentato
anche dall’ira della madre della ragazza che pretende che le
resti accanto per tutta la vita. Susanna decide di togliersi la vita
per non rendere infelice colui che l’ama ma Candy, riesce a
convincerla e la salva. Con il cuore spezzato decide dunque di
lasciare per sempre Terence e di tornare a Chicago. La scena
della separazione dei 2 ragazzi resterà nella storia dell’Anime.
Nel frattempo Stear decide di partire come pilota volontario
per andare a combattere in Europa dove morirà. Neal,
innamoratosi di Candy e furioso per il suo rifiuto, la fa cacciare
da tutti gli ospedali della città. La ragazza decide allora di
aiutare un vecchio dottore che gestisce una piccola clinica in
periferia. Su tutti i giornali si apprende la notizia che Terence,
sopraffatto dal dolore, ha abbandonato Susanna ed il teatro.
Albert lo incontra in un bar completamente ubriaco e lo
accompagna a vedere Candy che, nonostante tutti i problemi,
continua a lottare le avversità. Grazie a questo incontro segreto,
Terence decide di riprendere in mano la sua vita e di ritornare
da Susanna. Candy viene a conoscenza che la famiglia Legan sta
organizzando il suo matrimonio con Neal, per volere dello zio
William. Furiosa, lo rintraccia e scopre con grande stupore che
questi in realtà è Albert, il suo grande amico! I due chiariscono
ogni cosa e il matrimonio viene annullato. Il finale vede una festa
alla casa di Pony, dove tutto è iniziato 16 anni prima. Candy si
allontana dalla festa, passeggia per la sua amata collina, sente
nuovamente il suono di una cornamusa e si volta: rivede quel
Principe che non ha mai scordato e che altri non è che Albert.
Curiosità
Candy Candy arriva in Italia come anime ma viene considerata
come la prima soap opera animata per ragazze. Viene trasmessa
per la prima volta nel 1980 su diverse emittenti locali per poi
essere acquisita dalla Fininvest e trasmessa su rete 4 nel 1987 e
su Italia 1 nel 1988, con la sigla italiana cantata dai Rocking
Horse. Nel 1989 viene riproposta su Canale5 con il titolo Dolce
Candy con una nuova sigla cantata da Cristina D’Avena ( che sarà
usata anche in Spagna e in Francia come sigla dell’anime Ciao
Sabrina). Il doppiaggio italiano, stravolge il finale dell’edizione
originale giapponese lasciando intendere che Albert resterà per
sempre un caro amico e che Terence lascerà Susanna per
tornare da Candy. Al cinema tra il 1989 e il 1990 sono stati
proiettati due films che presentano vari spezzoni della serie.
BIA
Trama
Curiosità
Dei 72 episodi, 8 non sono mai stati doppiati in Italia probabilmente per i
temi trattati come il suicidio e la violenza.
Tutti i nomi sono stati cambiati , in Francia Meg rimane tale, Noa è None,
Mami è Mamine e Rapi e Apo sono Robin e Apolline.
La giovinezza
Oscar François de Jarjayes nasce nel giorno di Natale del 1755: è la sesta
figlia femmina del generale François Augustin Reynier de Jarjayes (nobile
francese realmente esisito). Stanco di avere figlie femmine, decide di
crescere la figlia come se fosse un maschio, per "poter dare alla famiglia una
discendenza". Il Generale addestra Oscar all'uso delle armi e la prepara per
una vita militare, tanto che fino a sei anni Oscar è convinta di essere un
maschio. Il suo unico amico è André Grandier, nipote della governante: i due
ragazzi crescono insieme e tra di loro si instaura un rapporto fraterno
nonostante la differenza di classe.
La Guardia Reale
A 14 anni Oscar viene nominata comandante della Guardia Reale: il suo primo
compito è scortare al cospetto del Re di Francia la giovane Maria
Antonietta, promessa sposa del delfino Luigi. La ragazza rimarrà fortemente
affascinata da Oscar, anche dopo aver saputo da una damigella che in realtà
si tratta di una donna.
La Guardia Nazionale
Oscar viene nominata colonnello grazie alla regina Maria Antonietta che,
appena salita al trono, vuole ricompensare il giovane Capitano per la sua
fedeltà inserendola tra le sue amicizie più care ed offrendole uno stipendio
più alto, ma Oscar rifiuta perché il paese sta attraversando una grave crisi
economica. In seguito lascerà l'incarico a Corte per assumere il comando
della Guardia Nazionale a Parigi.
L'inizio di una nuova era
Il manga
Riyoko Ikeda, affascinata dalla nota biografia di Maria Antonietta scritta
dall'austriaco Stefan Zweig, propose al suo editore l'idea di pubblicare un
manga a sfondo storico. L'editore accetta dopo molte riserve, convinto che
una storia ambientata nel '700 non avrebbe avuto presa sulle giovani lettrici.
La condizione imposta all'autrice, quindi, era di interrompere la
serializzazione in caso di flop dell'opera.
Edizioni italiane
L'anime televisivo
Edizione giapponese
Edizione italiana
Censure
L'anime film
Per il 2009 è annunciata la distribuzione nelle sale cinematografiche
giapponesi del film "La rose de Versailles", attualmente ancora in fase di
pre-produzione, realizzato dalla Toei Animation. Questo film, di cui è stato
presentato un trailer-pilota, sarà un riassunto della storia, disegnato con un
tratto molto simile a quello della serie televisiva, ma senza il character
design di Shingo Araki, che ha annunciato il suo ritiro dopo la realizzazione
di Saint Seiya: Elysion Chapter.
Altre versioni
Teatro
Film live-action
Nel 1979 il regista Jacques Demy sceneggiò e diresse un film con attori in
carne ed ossa intitolato semplicemente Lady Oscar. Il film, pur condensando
forse eccessivamente la trama, all'epoca godette anche di un discreto
successo. Per la parte di Oscar fu scelta l'attrice Catriona MacColl, mentre
Oscar bambina fu interpretata da una giovanissima Patsy Kensit.
Musical
Nel 2009 è stato messo in scena in Italia «Lady Oscar. François – Versailles
Rock Drama», un musical in due atti liberamente ispirato al romanzo
«Versailles no bara» di Ryoko Ikeda, diretto da Andrea Palotto che è autore
anche dei testi e delle musiche.
Carattere yuri
Sebbene tanto il manga quanto l'anime non presentino nessun esplicito
riferimento al lesbismo, a parte l'iniziale attrazione provata da Rosalie nei
confronti di Oscar e le insinuazioni fatte da Jeanne de la Motte a proposito
dei veri rapporti che intercorrono tra lei e la regina Maria
Antonietta, Versailles no Bara è ritenuto uno dei precursori del
genere yuri vero e proprio. Non avendo figli maschi, il padre decide di
crescere Oscar come un uomo e sebbene la ragazza sia
chiaramente eterosessuale è tuttora considerata un personaggio chiave
perché rappresenta una delle prime donne, in anime e manga, che possono
essere ricondotte allo stereotipo bishonen. Va anche detto che Lady Oscar è
una delle protagoniste più amate dagli otaku del genere yuri, soprattutto a
causa dei costanti riferimenti al travestitismo e all'ambiguità della sua
natura.
Le Rose di Versailles
Frasi nell'anime
L'uomo può vedere due tipi di luce a questo mondo. Una è la luce del sole e questa può
essere facilmente vista da chiunque. L'altra luce è il cuore, la fiamma interiore della
speranza. E per nutrirsi di questa luce gli occhi non servono. Ed è questa la luce più
importante. Anche se un uomo ha sbagliato, questa forza interiore gli darà sempre la
possibilità di ritrovare la felicità. Non perderti d'animo, non perderti mai d'animo. (Il
mendicante ad Andrè)
Il suo nome è Oscar, ed è mio figlio. (Generale de Jarjayes)
[Andrè ha appena strappato la camicia a Oscar nel tentativo di violentarla] Una rosa non
potrà mai essere un lillà. Oscar, ascolta. Non potrai mai cancellare di essere nata
donna. Per vent'anni ho vissuto con te. E ho provato dell'affetto per te, solo per te. Io
ti amo, Oscar. Credo di averti sempre amato. (Andrè)
Io vi amo, Oscar. Un giorno sarò grande e forte e vi sposerò. Fino ad allora,
aspettatemi. (Principe Louis Joseph) [Il principino Louis Joseph morì di poliomelite
all'età di 7 anni]
Voi incrocereste la vostra spada con me, Girodel? E voi guardie reali avreste forse il
coraggio di sparare al vostro ex comandante? Se proprio volete sparare sui
rappresentanti del popolo, su degli uomini disarmati, dovrete prima passare sul mio
cadavere! (Oscar)
Dialoghi nell'anime
Andrè: Una rosa è una rosa anche se essa sia bianca o rossa. Una rosa non sarà mai un
lillà.
Oscar: Vorresti dire che una donna resta sempre una donna in ogni caso? È questo che
vuoi dire, Andrè?
Oscar: L'amore può portare a due cose. Alla felicità completa, o a una lenta e triste
agonia.
Fersen: No, no, Oscar. Per quello che so io, l'amore porta solo a una lenta e triste
agonia.
Generale Jarjayes: Andrè! Ma che cosa vuoi fare? Vattene, VATTENE!!!
Andrè: No, Non me ne vado Signor Generale, Non me ne vado: non vi permetterò di
uccidere Oscar...
Generale Jarjayes: Andrè vattene via, vattene!
Andrè(puntando una pistola contro il Generale): Badate: sono pronto a sparare; non vi
muovete, perché adesso io andrò via insieme ad Oscar.
Generale Jarjayes: Cosa? Tu vorresti scappare con Oscar?!?
Andrè: Sì Generale.
Generale Jarjayes: E magari vorresti sposarla, non è vero?
Andrè: Sì.
Generale Jarjayes: No, sarebbe una grossa sciocchezza, perché la differenza di rango
che esiste tra voi non si cancellerebbe mai!
Andrè: Permettetemi una domanda: che cosa significa rango? Non siamo tutti uguali
forse?
Generale Jarjayes: Un nobile prima di sposarsi deve chiedere il permesso a Sua
Maestà il Re!
Andrè: Sì lo so... ma se Sua Maestà il Re si innamora di una donna deve forse chiedere
a qualcuno il permesso di sposarla?
Generale Jarjayes: Basta Andrè! Mi dispiace: non posso perdonarvi!
Andrè: Allora se ci dovete uccidere uccidete prima me, perché se mi uccidete dopo
sarò costretto ad assistere alla morte della donna che io amo.
Oscar: Andrè, io...
Generale Jarjayes: Farò come vuoi: ti ucciderò per primo Andrè.
Personaggi
Personaggi fittizi
Oscar François de Jarjayes Madame de Jarjayes
André Grandier L'Eco di Parigi
Marie Grandier Gerard Lasalle
Victor Clemente Girodelle Dottore
Alain de Soisson Diane de Soisson
Bernard Chatelet Pittore
Nicole Lamorliére Locandiere Alaste
Colonnello Dagôut Madre di Alain
Personaggi storici
Reali e familiari
Luigi XV di Francia
Maria Antonietta d'Austria
Luigi XVI di Francia
Madame Elisabetta (sorella di Luigi XVI)
Luigi Giuseppe di Borbone-Francia (figlio di Luigi XVI)
Maria Teresa Carlotta di Borbone-Francia (figlia di Luigi XVI)
Luigi XVII di Francia (figlio di Luigi XVI)
Adelaide di Borbone-Francia (figlia di Luigi XV)
Vittoria Luisa di Borbone-Francia (figlia di Luigi XV)
Sofia Filippina di Borbone-Francia (figlia di Luigi XV)
Maria Teresa d'Austria (madre di Maria Antonietta)
Giuseppe II del Sacro Romano Impero (fratello di Maria Antonietta)
Luigi Filippo II, Duca d'Orleans (cugino di Luigi XVI)
Nobiltà
Rosalie Lamorlière
Jeanne Valois de la Motte
Maximilien Robespierre
Louis Saint-Just
Jacques Necker
Antoine-Nicolas de la Motte
Rose Bertin
Nicole Le Guet d'Olisva (sosia di Maria Antonietta)
Retaux de Villette
Gioielliere Böhmer
Maho no Tenshi Creamy Mami
Trama
I Personaggi:
Curiosità:
Love me Licia
Love me Licia: episodi 35
Anno : 1986
Rete. Italia1
Anno: 1987
Rete: Italia1
Licia dolce Licia è la seconda serie del telefilm in cui finalmente viene
coronato l’amore dei due innamorati.
Teneramente Licia
Teneramente Licia: episodi 36
Anno: 1988
Rete: Italia1
Nel corso di questa serie vediamo le avventure della vita coniugale dei
due protagonisti e Licia, interpretata da Cristina D’Avena, entra nel
gruppo musicale dei Bee Hive come cantante donna.
Anno: 1989
Rete: Italia1
Curiosità – anime
Le Canzoni
Frreway
Lonely Boy
Fire
Lovely smile
Broken heart
1986
Baciami kiss me with love
Oh happy happiness
1987
Cosa c’è baby
Semplice, semplice
Ritorna qui da me
Senza di te
Solo sono io
Se penso a te
Scende la sera
Città, città
Verità risveglio
Titolo originale:
Lady Georgie
Georgie viene trovata in fasce tra le braccia della madre in una notte
tempestosa dal padre della famiglia Butman, dalla quale viene adottata
per esplicita preghiera della madre della piccola, in fin di vita dopo un
inseguimento dei soldati inglesi. Su questo antefatto si costruisce
l'intera vicenda della ragazza. Cresciuta come sorella naturale dei
fratelli Abel ed Arthur, Georgie diventa un vero gioiello sia per la
bellezza estetica che quella interiore. L'elemento che turba le acque
tranquille di casa Butman arriverà presto: Georgie incontra e si innamora
di Lowell, giovane appartenente alla nobiltà inglese e promesso sposo di
Elise, nipote del duca Dangering. La ragazza attrae inoltre l'attenzione
dei due fratelli i quali, sapendo che non si tratta di una vera sorella,
fanno a pugni per averla al loro fianco. Georgie quando viene a
conoscenza della dura verità e viene scacciata di casa dalla madre
adottiva, tenta di ricostruirsi una vita imbarcandosi per l'Inghilterra,
alla ricerca del suo amato Lowell ritornato in patria. Dopo tante
peripezie durante il viaggio come mozzo sulla nave, Georgie arriva in
Inghilterra e rivede il suo Lowell, ma la fuga d'amore dura pochissimo:
affetto dalla TBC, il ragazzo rischia di morire e Georgie, spinta da un
immenso altruismo e amore, lo lascia nelle mani di Elise, l'unica capace
di farlo curare. Intanto Abel si era imbarcato per la stessa terra per
rangiungere la sorella ma la ritrova solo a fine serie, quando le chiede
aiuto per liberare il fratello Arthur (anch'egli partito dall'Australia per
avvisare i fratelli della morte della madre). Solo per puro caso, Georgie
incrocia e riabbraccia il vero padre, in una delle scene più commovente
di tutta la serie. Da questo punto in poi lo spettatore può solo intuire
dalle parole dei 3 fratelli, che questi ritorneranno in patria nella loro
fattoria.
Personaggi
Georgie: (voce: Antonella Baldini) la protagonista della serie,
personaggio limpido, leale e affascinante, pronta ad aiutare tutti.
Bellissima sia dentro che fuori.
Abel: (voce: Oreste Baldini) fratello non naturale di Georgie dal forte
temperamento, istintivo, irruento, passionale e il più egoista tra i due
fratelli.
Elise: (voce: Laura Mercatali) promessa sposa di Lowell e nipote del duca
Dangering. E' la tipica nobile attezzosa e maliziosa. Il conte Gerald:
(voce: Rodolfo Bianchi) è il vero padre di Georgie; viene ingiustamente
accusato di complotto alla Regina e deportato in Australia dove perde
moglie e figlia durante la fuga dall'esilio e torna da solo a casa. Non si
rassegna mai di aver perso Georgie e alla fine la ritrova. Il dott.
Skiffins: ( voce: Giorgio Locuratolo) appare per la prima volta in
Australia per cercare Georgie, sua nipote, su incarico del fratello. Lo
ritroviamo dopo sulla nave per l'Inghilterra dove è vittima sfortunata
del tentativo di avvelenamento verso Georgie. Gli animali: ci sono alcun i
animali significativi nella serie. Il primo è Lup, il koala adottato da
Georgie, suo amico per tutta l'infanzia fino a che trova la sua compagna
e se ne distacca. Il barone William Adams Junior: il cane di zio Kevin,
fedele amico di Georgie che l'accompagna in Inghilterra imbarcandosi
con lei. Non tollera gli alcolici e spesso vittima di singhiozzo. Il
pappagallo della fiammiferaia: è il mezzo di comunicazione tra i fratelli
in Inghilterra; è lui che trova Georgie ed è lui che avvisa Arthur
facendo da piccione viaggiatore.
Le censure
Questa serie è stata molto censurata. Prima censura: Georgie ha appena
saputo dalla madre di non essere sua figlia; disperata vaga nella
prateria sotto una tempesta molto violenta, cadendo nel fiume in piena.
Arthur la cerca, la salva e la trasporta a casa di zio Kevin. L a ragazza
giace inerte sul letto dello zio ed ecco che Arthur si offre volontario
per riscaldarne il corpo gelido. Ecco il primo motivo di scandalo. Seconda
censura: Siamo in Inghilterra ed Arthur è prigioniero dei Dangering. Il
figlio del duca, dalle chiare tendenze diverse, vorrebbe costringere
Arthur a sottostare ai suoi desideri. Terza censura: i baci tra Georgie
e Lowell molto più intensi di quelli che abbiamo visto in tv. Quarta
censura: Georgie è imbarcata come mozzo sotto il nome di Joe Butman
per raggiungere l'Inghilterra; viene accusata di furto e le viene
strappata la camicia che indossa per cui per alcuni secondi viene
inquadrato un seno scoperto.
Curiosità
Georgie nasce dalle mani della stessa autrice di Candy Candy. A parte
questo, le similitudini tra le due protagoniste si fermano; infatti Georgie
è molto femminile e sensuale rispetto a Candy. Se analizziamo bene la
storia questo racconto non è molto ottimistico, perchè nessuno dei
personaggi realizza il proprio sogno: Georgie perde Lowell, Abel non
riesce a sposare Georgie, Arthur ci deve rinunciare per il fratello; i
Butman muoiono presto, il padre di Georgie si accontenta solo di
conoscerla senza poterci vivere accanto. Eppure Lady Georgie si rivela
istruttivo in quanto tutti i personaggi buoni non smettono mai di lottare
per i propri sogni affrontando fatiche grandissime ed attraversando
oceani. La prima a combattere è proprio la protagonista, alla ricerca
della verità e dell'uomo che ama con molto coraggio.
Trama
I Personaggi
Edizione italiana
Adattamenti e censure
Doppiaggio
Le canzoni di Persia
Pur non essendo una serie a carattere musicale come le altre del
genere, questa è la maghetta dello Studio Pierrot con più sigle di apertura e
chiusura. All'interno della serie tv vengono proposti solo due brani di cui uno,
la canzone di Fata, è stato adattato in italiano e cantato da Cristina
D'Avena.
OAV
Manga
Biografia
Lamù è amorevole e premurosa nei confronti di Ataru, che lei chiama con
l'appellativo tesoruccio o amoruccio (in originale darling); darling in
giapponese si scrive dar-rin, ed il motivo della scelta sta in questo: Rumiko
Takahashi ha confessato tempo fa di essersi ispirata al telefilm americano
"Strega per amore", in cui la strega Samantha sposa un mortale di nome
Darrin Stevens. Lamù soffre di una gelosia mortale (peraltro giustificata)
che si esplicita il più delle volte in punizioni corporali (soprattutto scosse
elettriche) o macchinosi sistemi, anche piuttosto meschini, per controllare
Ataru e prevenire eventuali tradimenti. Per il resto, Lamù è solitamente
molto tranquilla e socievole, con una ingenuità piuttosto infantile. È
diventata oggetto del desiderio di quasi tutti i compagni di classe di Ataru,
che in seguito diverranno anche i suoi, dato che nel corso degli episodi, Lamù
si iscriverà al liceo Tomobiki per poter essere sempre al fianco del suo
tesoruccio.
Tuttavia, poiché nel titolo la parola urusei è scritta con il kanji, che
significa corpo celeste, il suo significato può essere anche letto
come pianeta Uru o stella Uru. In questo modo nasce il gioco di parole del
titolo, il cui senso può essere sia Quei chiassosi tizi, sia Quei tizi del pianeta
Uru o Gente del pianeta Uru. Una possibile, seppur approssimativa,
traduzione in italiano potrebbe quindi essere: Quei chiassosi tizi della stella
Uru. All'interno di alcuni numeri di Shonen Graphic dedicati ad Urusei
Yatsura compare la traduzione in inglese noisy people (gente rumorosa).
Va inoltre notato che il pianeta (o stella) Uru non viene mai citato nella
narrazione, tanto nel manga che nell'anime. Non va quindi confuso con il
pianeta dal quale la co-protagonista Lamù proviene, che viene più volte citato
nella narrazione col nome di Oniboshi, traducibile sia come Pianeta degli
Oni sia come Pianeta Malvagio.
Trama
Nel passaggio dal manga all'anime alcune storie sono state parzialmente
modificate per adattarle alla animazione, mentre alcune storie tra gli ultimi
capitoli e qualche personaggio presenti nel manga, non sono stati trasposti in
animazione.
La serie TV
l'episodio, E poi non rimase nessuno, appare come la parodia di Dieci piccoli
indiani di Agatha Christie;
l'episodio La sorella di Mendo, che presenta il personaggio di Ryoko, può essere letto
anche come una parodia di Romeo e Giulietta;
l'episodio, Precario equilibrio, è organizzato come un episodio di Ai confini della realtà;
nell'episodio L'amnesia di Lamù e nel primo film, le forze armate di Mendo vestono
l'uniforme nera delle SS;
nell'episodio Lotta mascherata i mercenari di Mendo onorano il loro padrone
sfoggiando il saluto nazista "Heil Mendo";
nelle feste in maschera spesso sono presenti gli alieni tratti da Alien o Ultraman;
in un episodio e nel secondo film appare il personaggio Dart Fener di Guerre stellari;
in un episodio Shinobu, per liberarsi di un corteggiatore, esegue una mossa di judo le
cui movenze ed immagini richiamano palesemente l'anime Judo boy;
nell'episodio, Quei gatti sui tetti che scottano, è citato "per immagini" Rocky Joe;
l'episodio Amo Shinobu!, Ken il guerriero è citato in un combattimento fra il gatto
Kotatsu e un compagno di classe somigliante a Kenshiro;
in un episodio compare Nausicaä protagonista del noto film Nausicaä della valle del
vento;
nell'episodio 78 Le casalinghe la madre di Ataru si ritrova nello scenario del film "La
guerra dei mondi";
nell'episodio 85 Mendo spara i pugni atomici come Mazinga;
nell'episodio 85 Ryunosuke accelera come il personaggio Cyborg 009 della serie Cyborg
009;
nell'episodio 100 Un dolcetto indigesto si cita Alice nel paese delle meraviglie;
nell'episodio 106 L'amnesia di Lamù: 2°parte Ataru salta in moto un recinto di filo
spinato come Steve McQueen ne La grande fuga;
nell'episodio 217 s'intravede Kyoko Otonashi, la coprotagonista di Maison Ikkoku (Cara
Dolce Kyoko), anime che sarebbe stato trasmesso nello stesso slot a partire dalla
settimana successiva.
Da notare che considerando i due cast che hanno doppiato i sei film e quello
che ha doppiato gli OAV, in totale Urusei Yatsura è stato doppiato da almeno
sei diversi cast di doppiatori, con cambi repentini di ruolo degli stessi
persino nell'ambito delle stagioni di loro competenza.
Sigle iniziali
Sigle finali
Le sigle italiane
Dalla sua prima trasmissione italiana fino alla fine degli anni novanta, la serie
ha avuto una sigla sconosciuta della quale non sono mai stati riportati titolo,
autori e interpreti.
Dalle repliche del 1999, tale sigla venne sostituita da Mi hai rapito il cuore,
Lamù, di Stefano Bersola. Entrambe le sigle non sono state
commercializzate. Per l'edizione in DVD sono state mantenute le sigle
originali giapponesi, anche se la sigla italiana "Mi hai rapito il cuore, Lamù" è
contenuta nella sezione extra di tutti i DVD dell'edizione del 2006.
OAV
1. Che cosa accadrà nel futuro di Lamù
2. Gelati arrabbiati
3. Fidanzati sulla spiaggia
4. La guardia elettrica
5. Ululo alla luna
6. La capra ed il formaggio
7. Prendimi il cuore
8. Il terrore degli occhioni
9. Appuntamento con un fantasma
10. Il tea party di Ryoko
11. Memorial album
Gli ultimi due OAV sono soltanto dei collage di spezzoni della serie Tv..
I film
Dal 1983 al 1988 sono stati prodotti cinque lungometraggi animati con
protagonisti Lamù e gli altri personaggi della serie, l'ultimo dei quali tratta i
capitoli finali del manga. Un sesto film è stato rilasciato nel 1991 per
celebrare i dieci anni della serie televisiva. I film sono stati proposti in
Italia solo per il mercato dell'home video, dapprima in sei videocassette,
successivamente in due cofanetti da tre DVD ciascuno, infine in sei
differenti DVD.
Manga Japan
Italia
Negli Stati Uniti il manga venne pubblicato dalla Viz (una sussidiaria
della Shogakukan) a partire dal 1989 in numeri mensili, nel formato standard
dei comics americani, ognuno contenente due storie, con il titolo Lum*Urusei
Yatsura. Dopo i primi sette numeri la serie venne sospesa e ripresa diversi
anni più tardi nella rivista Animerica.
I cavalieri del re
Anno : 1982
Episodi : 34
Trama
Batticuore notturno( Tokimeki Tonight) noto in Italia
come Ransie la strega,è un manga di Koi Ikeno edito in
giappone dalla Shueisha dal 1982 al 1995 in 30 tankobon ,
seguiti poi nel 2000 dallo speciale “ Nei pressi di una
stella” che conclude la serie.
Discografia
In allegato con le bambole di Jem, delle Holograms e delle Misfits venivano
date delle musicassette contenenti 3 brani ciascuna, relativi ai due gruppi.
Le canzoni poi venivano anche inserite nel corso degli episodi, come fossero
dei videoclip.
Personaggi e doppiatori
Di seguito l'elenco dei personaggi principali della serie animata, con di
seguito il doppiatore originale e quello italiano.
Riferimenti a Jem
La band Freezepop nel 2004 nell'album, "Fancy Ultra-Fresh," ha
incluso una bonus track, che è una cover della sigla di Jem.
In un episodio dei Griffin, il sindaco Adam West guarda un episodio di
Jem, e dice, "Jem, tu sei stravagante. Davvero, davvero, davvero
stravagante...", riprendendo il tema della sigla del cartone.
Jem appare anche in South Park.
Hello Spank
Titolo originale: Ohayo! Spank
Character Design: Takao Kozai
Studio: Tokyo Movie Shinsha
Musiche : Koji Makaino
Rete : TV Asahi
Episodi : 63
Reti italiane: Italia1 Rete4
Prima tv italiana: 1982
Hello Spank è un manga creato da Shun’ ichi Yukimuro e Shizue
Takanashi .
Nel 1981 fu trasposto in una serie tv animata prodotta dalla
Tokyo Movie Shinsha per un totale di 63 episodi. Il manga vinse
il Kodansha Manga Award del 1981 per la categoria shojo. La
serie tv animata è stata trasmessa anche in altri paesi europei
come la Francia, la Spagna e la Germania. In quest’ultima Spank
e gli altri animali non parlano ma semplicemente abbaiano o
miagolano proprio come accade nella versione originale
giapponese. Hello Spank può essere considerato il più famoso
anime che ha come protagonista un cane, che di animale ha ben
poco… Spank è stato disegna volutamente bruttino e goffo ma
dalla sconfinata generosità e tenerezza. E’ tra i pochi animali
della serie insieme a Torakiki che cammina su due zampe e che
svolge una vita quasi umana: si veste, si pettina, mangia a tavola
usando le posate, cucina, parla al telefono ecc. In Italia è stato
scelto di dotare Spank di un linguaggio elementare, quasi
infantile e tutto questo desta nello spettatore italiano una
tenerezza disarmante. I meriti vanno alla doppiatrice Liù Bosisio
che ha ideato all’impronta, cioè senza un copione, espressioni
come “bimba” o “Iaia” per chiamare Aika, e soprattutto la
famosissima “Che botta!”.
Trama
Aika Morimura (Aiko in Giappone), è una ragazza di 14 anni che
si trasferisce nella città dove vive lo zio che la ospiterà durante
la permanenza parigina della madre, stilista di moda. Il padre di
Aika scomparve in mare durante una bufera con il suo yacht.
Arrivata nella nuova cittadina, la ragazza subisce un’altra
perdita: a causa di un incidente stradale, le muore la sua
amatissima cagnetta Papy che era cresciuta con lei. Vedendola triste, il
vecchio saggio del porto, che tutti chiamano nonno Jen, le affida Spank,
un cucciole di cane bianco con le orecchie scure il cui padrone sparì in
mare proprio come suo padre. Aika inizialmente non era molto convinta di
adottare questo cane “combina guai” ma poi i due diventano presto amici
inseparabili. Spank farà amicizia con Torakiki, un gatto buffo con una
cravatta rossa e di cui diventerà il migliore amico anche se si
contenderanno l’amore della bella gattina Micia, un po’ snob come la sua
padroncina Serina (Serino nella versione giapponese). Anche Aika
sembrerà in un primo momento legata sentimentalmente ad un ragazzo di
nome Rei il quale però scompare dalla scena spinto dalla sua passione per
musica classica, che lo porterà a partire per l’Europa. Successivamente
nella storia troviamo nuovi personaggi che ci presenteranno di volta in
volta le loro vite personali in cui Spank non rinuncerà a mettervi il muso.
Passata l’estate e l’inverno, torna la madre di Aika da Parigi per andare a
vivere definitivamente a Tokyo con la figlia. La donna rivelerà tutta la
verità a sua figlia riguardo a suo padre: la dura realtà è che non tornerà
mai perché morto. Aika sconvolta fuggirà di casa fin quando, accettando
questa verità, deciderà di partire con lei e Spank per Tokyo dove vivranno
per sempre.
Personaggi
Spank: cane vagabondo protagonista principale della
serie
Aika: co-protagonista della serie, 14enne che sogna,
studia, soffre come tutte le adolescenti della sua età. Come
altri personaggi delle serie animate, è priva di qualche affetto
familiare.
Sig. Fujinami: è lo zio di Aika, se ne preoccupa e la ama
come fosse sua figlia. Di lui si sa solo che non è sposato.
Saky: è la domestica che simpaticamente sviene ogni
volta che vede Spank, soprannominato da lei “Il mostro”.
Rei: marinaio il cui fratello era il primo padrone di
Spank. Dal 14° episodio lo si vede partire per l’Austria per
coltivare la sua passione per la musica. Aika se ne invaghisce in
maniera adolescenziale.
Nonno Jen: è un personaggio pieno di esperienza data
la sua età, soprattutto sugli eventi del mare e del porto dove
lavora.
Micia: è la gattina di Serina che ha gli stessi tratti
caratteriali della padrona: schizzinosa, raffinata e snob. Sa di
piacere agli animali della serie ed assiste compiaciuta agli
scontri iniziali tra Spank e Torakiki.
Rio: compagno di classe di Aika.
Shinako: inseparabile amoca di Rio per il quale poi
svelerà di provare un sentimento particolare. La su voce è quella
di Cinzia De Carolis, doppiatrice di Lady Oscar.
Torakiki: gatto del porto con accento tedesco amico-
nemico di Spank, con il quale si contenderà il cuore di Micia. In
realtà il conflitto con Spank è soltanto apparente perché sarà
sempre il primo a correre in suo aiuto.
Seiya: compare dal 16° episodio, compagno di classe di
Aika amante del mare che la chiama ”capelli di alghe”; tra i 2
ragazzi c’è un rapporto di attrazione repulsione. Deve occuparsi
della sorella Aya, malata d’asma.
Barone: è il cagnetto di Seiya, grande amico di Spank
per cui prova una vera e propria venerazione; aiutante di
Torakiki.
Maima: padrone di Torakiki, di corporatura molto
grande, studia il Karate. E’ perennemente innamorato di Aika
senza essere ricambiato.
Nelson: fotografo amico di Maima che lo accompagna
d’ovunque.
Fanfan: entra in scena solo al 38° episodio, quando
Spank deve vaccinarsi contro la rabbia. Diventa subito la sua
nuova fiamma sostituendo Micia ma questa volta sarà ricambiato
e apprezzato. La cagnetta vive in custodia della sorellina di Rio.
Prof. Ishibashi: insegnante di Aika terrorizzato dai
cani.
Le sigle
Sigla di apertura: Ohayo! Spank (Buon giorno! Spank) cantata da
Nozomu Inoue
Sigle di chiusura: Dagyo no Spank cantata da Noriko Tsukase.
Spank no hyakumenso (le 1000 facce di Spank) cantata da
Noriko Tsukase
Sigla italiana: Hello! Spank cantata dal gruppo Aiko e Company.
Doppiaggio
Spank: Liù Bosisio
Aika: Laura Boccanera
Sig. Fujinami: Riccardo Membi
Saki: Cristina Grado
Madre di Aika: Alba Cardilli
Rey: Massimo Rossi
Torakiki: Sandro Pellegrini
Maima: Giuliano Santi
Serina: Laura Lenghi
Micia: Rosalinda Galli- Rossella Acerbo
Rio: Riccardo Rossi
Shinako: Cinzia De Carolis
Seya: Fabio Boccanera
Barone: Liliana Jovino
Fanfan: Alessandra Korompay
Nonno Jem: Armando Bandini
Nelson: Fabio Boccanera
Prof. Ishibashi: Carlo Allegroni
Taty: Susanna Fassetta
Tutaipa: Susanna Fassetta
Don Volpone: Fabrizio Mazzotta
Jack il vagabondo: Vittorio Guerrieri
Mamma di Spank: Alba Cardilli
Mamma di Torakiki: Emanuela Fallini
Corvo: Marco Bresciani
Pellicanus: Marco Guadagno
Gatto randagio: Marco Bresciani
Agente di Polizia: Marco Allegroni.
Sapevi che.....
Nell episodio 38 della serie animata di Ken Shiro (la tragedia di Bella),
Ken, Rei e Mamiya soccorrono un vecchio ed una bambina: quest'ultima è
identica alla principessa Gigì.
In uno dei primi episodi de I cavalieri dello Zodiaco si può scorgere Gigì
tra gli spettatori che assistono a un duello.
Heidi,, basato sull'omonimo romanzo per ragazzi scritto
nel 1880 dall'autrice svizzera Johanna Spyri, è un celebre anime co-
prodotto nel 1974 dallo studio di animazione giapponese Zuiyo Eizo (da
cui più tardi nacque la Nippon Animation) e dalla tedesca Taurus Film e
diretto da Isao Takahata. Hayao Miyazaki ha disegnato le scene e
il layout.
Heidi è uno dei molti anime del World Masterpiece Theater, tratti da
diversi classici occidentali della letteratura per ragazzi.
Trama
Heidi è rimasta orfana in tenera età e sua zia Deith si è presa cura di lei
fino all'età di 6 anni. Ma la zia trova lavoro a Francoforte e non può più
occuparsi della bambina: è quindi costretta ad affidarla all'unico suo
parente ancora in vita, il nonno da tutti conosciuto come "il vecchio
dell'Alpe" uomo burbero e misantropo, che vive in una casetta di
montagna isolato da tutti. Il vecchio prende in casa la bambina di
malavoglia, ma la simpatia e l'innocenza di Heidi hanno subito la meglio
della sua ruvida scorza di uomo burbero.
Molto velocemente Heidi, smessi gli abiti da cittadina quale era stata
fino a quel giorno, si abitua alla vita della montagna con la sua natura
incontaminata, ogni giorno alla scoperta delle cose meravigliose che la
montagna le offre. Incontra Peter, un pastorello che si occupa delle
pecore del nonno, che diventerà subito il suo più grande amico.
La zia Deith è comunque convinta che non sia giusto che la piccola viva a
lungo con il vecchio misantropo isolata su in montagna. Ritorna quindi da
Francoforte dopo aver trovato per Heidi l'occasione di vivere a casa di
una famiglia dove abita Clara, una ragazzina di 10 anni costretta su una
sedia a rotelle da una malattia. Heidi sarebbe dovuta diventare quindi
una sorta di "dama di compagnia" di Clara.
Personaggi principali
„ Heidi: la protagoniosta della serie. Ha 6 anni; vivace, solare, simpatica e
molto altruista le sue qualità. Adora le "sue" montagne e aspetta con
ansia l'arrivo di Peter con il gregge tutte le mattine, per unirsi a lui e
raggiungere gli alti pascoli. Adora gli animali e correre a piedi scalzi.
Pur essendo molto giovane impara parecchi lavori manuali.
Doppiatori italiani
Film
Nel 1979 è stato prodotto un lungometraggio sempre dalla Zuiyo, ormai
entità separata dalla Nippon Animation, che assunse gran parte dello
staff che aveva lavorato nella serie televisiva. Tutto il cast di
doppiatori, eccetto Kazuko Sugiyama e Kohei Miyauchi, voci di Heidi e
del nonno, fu rimpiazzato. Il film fu anche l'unica versione
cinematografica in lingua inglese dell'anime pubblicato commercialmente
negli Stati Uniti in VHS negli anni ottanta.
Censura
Nel 2007 in Turchia, il libro illustrato tratto dalla serie e pubblicato dalla
casa editrice turca Karanfil, è stato sottoposto ad una parziale censura:
seguendo i dettami del Ministero dell'Educazione di Ankara, sono state
ritoccate le figure in cui la bambina, correndo, mostrava parzialmente i
mutandoni; inoltre alla signora Seseman sono stati fatti indossare la tunica e
l'"hijab". Il presidente turco Mustafa Gul, musulmano moderato, ha preso le
distanze da queste scelte.
Lo Specchio magico è un manga scritto da Fujio Akatsuka ed uno dei
primi del genere maho shojo. Dal manga è stato tratto una serie
di anime che in Giappone venne trasmesso a partire dal 1960, seguita da
due serie remake realizzate nel 1988 e nel 1998. Due film sulla seconda
serie sono stati creati nel 1989, e prima di essi altri cinque.
Trama
Manga
Serie TV
Sigle Italiane
I film
Trama
Mai Kazuki è una ragazzina di 10 anni con la passione per i trucchi di
magia e l'arte della prestidigitazione in generale. Figlia di una ex maga e di
un pasticcere, Mai sogna di diventare un giorno una famosa e
brava prestigiatrice, come il suo idolo Emily Howell, una leggendaria maga
degli anni '30, e di poter entrare a far parte del gruppo dei Magical-Art,
compagnia di maghi creata dai suoi nonni.
La carriera della Magical Emi comincia così per caso grazie anche
all'aiuto del signor Koganei (Bartolomeo in Italia), produttore televisivo, che
assistendo per caso allo spettacolo dei Magical-Art rimane sbalordito dalla
bravura e dal fascino della misteriosa maga, captandone subito il grande
talento e il successo assicurato per gli share televisivi. Per Mai sembra
essersi avverato il sogno di sempre, iniziando così a vivere tante belle e
impegnative giornate come Magical Emi. La ragazzina arriverà a debuttare
persino come idol, unendo ai giochi di prestigio anche delle melodiose
canzoni, rendendo le sue performance sempre più appariscenti e
spettacolari.
Mai non distinguendo più bene la realtà dal sogno s'interroga sul
futuro della carriera di Emi, domandando a Topo che cosa sia per lei Magical
Emi e che cosa farà quando rimarrà sola. Nonostante il folletto le dica che
Emi non è altro che il suo sogno che lui vede riflesso nello specchio, la
bambina non sembra convinta e un giorno guardando dei vecchi filmati di
Emily Howell, arriva pian piano alla matura e difficile scelta di rinunciare ai
suoi poteri, pur non essendone obbligata, consapevole che solo in tal modo
avrebbe potuto davvero impegnarsi per diventare Magical Mai. Il dolce Topo
le augura così buona fortuna non ricordandole però che, così facendo,
avrebbe dovuto dire addio anche a lui.
I Personaggi
Mai Kazuki - Protagonista. Sensibile, romantica e un po' maldestra, Mai ha sempre la
testa immersa nella sua passione per la magia, sognando di diventare un giorno come
Emily Howell, leggendaria maga degli anni '30.
Magical Emi - Controparte magica di Mai. Si trova per caso a salvare il primo
spettacolo dei Magical-Art, venendo notata così da un produttore televisivo, grazie al
quale acquisirà da subito una certa popolarità.
Misaki Kazuki - Fratellino minore di Mai. Bambino di 4 anni vivace e vispo,
sembrerebbe lui, paradossalmente, quello più portato della famiglia a fare i trucchi
magici, sottolineando il carattere più maldestro della sorella. (nome italiano: Giuppi)
Yūko Kazuki - Madre di Mai. Gestisce con il marito la pasticceria "Cookie". Prima di
sposarsi era la più brava maga dei Magical-Art. Affascinante e ancora molto giovane, la
donna è dipinta come una premurosa e dolcissima mamma responsabile, la quale però
non nasconde a volte una leggera ombra nostalgica per la sua carriera di
passata prestigiatrice. (È forse il personaggio meglio caratterizzato dell'intera serie
grazie anche al prestigioso doppiaggio della brava Lella Costa). (nome italiano: Annie)
Jyunichi Kazuki - Padre di Mai. Gestisce con la moglie la pasticceria "Cookie".
Maldestro e bravo pasticcere, è un uomo timido e bonaccione che appare sempre un po'
seccato per il continuo parlare di magia tra i figli e la moglie, non riuscendo a capire
che cosa ci sia di così tanto interessante in tale lavoro. Anche lui a volte sembra
nascondere una leggera tristezza per aver fatto abbandonare alla moglie la sua
carriera di maga. (nome italiano:Enrico)
Haruko e Yusuke Nakamori - Nonni materni di Mai. Famosi prestidigitatori da giovani,
hanno una scuola di magia nella loro grande casa, chiamata "Nakamori School". (nomi
italiani Fiorella e Giovanni).
Magical Art - Yukiko (Stella), Susumu (Daniele), Akira (Gennaro). Giovani apprendisti
prestigiatori che vivono nella casa-scuola dei Nakamori.
Shō Yūki - Teenager di 17 anni è amico e ospite della famiglia Nakamori. Figlio di una
famosa coppia di maghi, ex colleghi dei Nakamori, andata a lavorare in America, decide
di rimanere in Giappone per coltivare il suo sogno di diventare un bravo pugile pur
avendo un talento naturale per la prestidigitazione. Tipica figura del ribelle che non
vuole seguire le orme del padre, Sho è un ragazzo generoso e gentile, rappresentando
più che il ragazzo ideale, il fratello perfetto. (nome italiano: Ronni)
Shigeru Koganei - Produttore e autore televisivo (nome italiano: Bartolomeo).
Madoka Kokubunji - Manager di Emi (nome italiano: Pellecchia).
Topo - È un folletto dello specchio il quale, vedendo riflesso il sogno di Mai dentro di
esso, dona i poteri magici alla protagonista. Le sue vere sembianze sono quelle di una
lucente sfera di energia, la quale ha il potere di animare qualsiasi oggetto entrandoci
dentro. In questo caso entrerà in uno scoiattolo volante di peluches. (nome
italiano: Moko)
I nomi dei personaggi sono stati cambiati quasi tutti, mantenendo solo
quello della protagonista Mai, che però nei titoli di coda fu scritto May.
Anche il nome di Akira (Gennaro) nei titoli di coda e nell'OAV
diventa Germano. Si può dire che da questa serie in poi, ebbe inizio un
processo di italianizzazione molto forte negli adattamenti delle serie
animate nipponiche a seguire.
OAV
Subito dopo il successo della serie tv, nel 1986 fu prodotto il primo
dei due OAV originali dedicati a Magical Emi. Il secondo OAV fu prodotto in
occasione dell'uscita del dvd-box del 2002 ed inserito al suo interno
come bonus track.
Pioggerella
L'OAV si apre con una Mai un po' cresciuta intenta a sfogliare un album di
fotografie dell'estate 1985, tramite il quale si apre una sorta di
episodio flashback, cronologicamente posto fra l'episodio 8 e 13, nel quale
ritroviamo tutti i protagonisti immersi nella nipponica calura estiva.
Stranamente assenti e sbadati quasi come immersi in un' ipnotica atmosfera
caratterizzata dall'ossessivo frinire delle cicale, tutti i personaggi appaiono
come assuefatti al torpore estivo che, all'apparenza, sembra essere la vera
causa comune di simbolici micro problemi della quotidianità di ognuno. Solo
una breve rinfrescante pioggia estiva sembrerà sbloccare e risvegliare la
volontà dei singoli personaggi per risolvere le loro piccole difficoltà.
Komiyama
Stilista e visagista di Lala. Nell'ultimo episodio rivela a Miho di aver
incontrato a sua volta Mr. Mistero (che chiamava Il Vecchio Signore
col Cappello). Subito la riconosce come Lala e la esorta ad aspettare
qualche anno per poter ritornare ad essere Lala. Sembra sempre
sapere più di quello che realmente accade.
Doppiato da Ken Narita (giapponese), Pino Pirovano (italiano).
Anime
Edizione italiana
In Italia l'anime è stato trasmesso per la prima volta a partire dal 4
giugno 2001 su Italia 1. Da maggio 2010 è stato ritrasmesso sulla
rete Hiro per ben 4 volte: alle 10,45 e 17,10 la prima volta, e
successivamente replicato alle 9,05 e 13,20 e di nuovo alle 7,25 e alle
11,40. Il 6 luglio 2011 è stata avviata la quarta replica alle 9,05 13,20 e
22,45.
Considerando che il periodo della messa in onda fu uno di quelli in cui
la moda di manga ed anime toccò punte di popolarità molto alte in Italia, è
alquanto strano come tale serie non sia riuscita ad evitare una massiccia
censura, non tanto dal punto di vista grafico, quanto da quello culturale e
linguistico, essendo stati eliminati il più possibile tutti quei riferimenti
inevitabili a scritte e nomi giapponesi; nonostante questo non sono
mancate le incongruenze, come la scelta di cambiare il cognome della
protagonista in un altro sempre giapponese, ma soprattutto quella più
evidente di aumentare l'età dei personaggi stridendo così, sia con il
target già basso a cui era indirizzata la serie stessa, sia con le situazioni
che alcuni di questi vanno a vivere.
Adattamenti e censure
Punto dolente sono state le alterazioni di alcuni dialoghi (tra cui il
più noto è rimasto quello dell'episodio 15) o addirittura l'aggiunta di
battute inesistenti per ricoprire i meditativi silenzi dei personaggi su cui
invece si basa un po' tutta l'atmosfera riflessiva che permea la storia
originale. Inoltre, nella prima ed unica messa in onda in chiaro del 2001,
alcune scene vennero tagliate per dare spazio alle numerose pause
pubblicitarie che allora vessavano gli anime trasmessi da Italia Uno.
Alcuni episodi (20, 23, 26) vennero trasmessi direttamente in coda ad
altri comportando il taglio di numerose scene, a partire dal titolo, tanto
da farli divenire quasi incomprensibili. Per la trasmissione
del 2010 (finora l'unica replica dell'anime), queste sono state reintegrate
così come i titoli italiani degli episodi, mai resi noti precedentemente.
Trama
La felicità dei due giovani verrà turbata più volte da Suzu, una ragazza a
cui Yū dà ripetizioni, convinta che Miki non sia adatta ad essere la sua
ragazza, e da Kei, un ragazzo che lavora con Miki; i due giovani metteranno
seriamente in crisi il rapporto dei due protagonisti.
Il manga non tratta solamente della storia d'amore tra Miki e Yū, ma
anche delle vicende sentimentali degli altri personaggi: ad esempio, Satoshi,
amico di Yu e cugino di Suzu, cercherà in tutti i modi di iniziare una
relazione con Meiko, che a sua volta è follemente innamorata del prof.
Namura, un giovane professore della ragazza.
Personaggi
Miki Koishikawa
Yū Matsuura
Ginta Suo
Arimi Suzuki
Meiko Akizuki
Satoshi Miwa
Tsutomu Rokutanda
Susy Miwa
È la cugina di Satoshi (Steve nell'adattamento Mediaset)nonche una star
della pubblicià, che notando una foto di Yū sulla scrivania di una agenzia
pubblicitaria (nella quale lavora la madre di Yū) e trovandolo molto carino
chiede di poter girare il suo prossimo spot insieme a lui. in seguito Yū le darà
ripetizioni. darà molto su cui pensare a Miki e darà del filo da torcere alla
sua storia d'amore
Manga
Anime
la prima stagione si compone di 49 episodi e narrano tutta la prima parte della storia: il
divorzio, la scelta di Miki tra Yū e Ginta, i problemi con Kei e Suzu, lo scandalo della
relazione tra Meiko e il prof. Namura.
la seconda stagione va dal 50esimo episodio e il 76 esimo episodio. Questa narra tutta
la parentesi americana di Yū disegnata in modo da far finire l'anime in contemporanea
al manga, perché altrimenti l'anime avrebbe svelato la fine.
Versione italiana
In realtà la versione originale del cartone conta altre 13 puntate, che sono
state totalmente eliminate nell'adattamento italiano, a causa principalmente
della mancanza di budget per il doppiaggio e l'adattamento, e per aver dato
più importanza ad altre serie in quel momento in arrivo. E forse anche per le
difficili tematiche trattate nei successivi episodi.
Miki, lacerata dal dolore, non riesce a capacitarsi della decisione del ragazzo
e intuisce subito che ci dev'essere qualcosa che lui non le ha voluto dire.
Ripresasi dal colpo subito, grazie anche al supporto di Meiko e dei suoi amici,
decide di raggiungere Yū negli Stati Uniti, determinata più che mai a
conoscere quantomeno la verità che si nasconde dietro alla decisione del
ragazzo.
Raggiunto Yū nel campus, Miki lo costringe a confrontarsi con lei, e il
ragazzo, sentendosi come un pugile alle corde, le confessa la verità, e quindi
la mette al corrente del loro legame di sangue.
Miki, sconvolta, scappa, ritrovandosi poi a vagare da sola nei vicoli di New
York, dove rischia di essere aggredita e derubata da dei malviventi. A
salvarla è l'intervento di Yū e dei suoi amici. I due, di nuovo a confronto, si
rendono conto che il loro amore è ormai troppo forte, e decidono di
continuare a coltivarlo nonostante la consapevolezza di essere fratelli di
sangue, e ciò che comporterà questa scelta per le loro (il peso della loro
condizione, il senso di colpa, l'impossibilità di avere figli, ecc).
I genitori dei ragazzi cadono dalle nuvole, e rivelano ai ragazzi che ciò che
credono non corrisponde assolutamente alla verità. È vero che i genitori si
conoscevano fin dai tempi dell’università, e che le coppie erano quelle
riformatesi all'inizio della storia. Poi, per una serie di malintesi e gelosie, Jin
e Rumi (i genitori di Miki) si erano messi assieme ed erano partiti per
l’Inghilterra. Youji e Chiyako, rimasti in Giappone, avevano cominciato a
frequentarsi. Proprio in quel periodo Chiyako aveva scoperto di aspettare un
bambino dall’ex fidanzato. Bambino che però non era Yū , in quanto lo aveva
perduto a causa di un aborto spontaneo. Una volta rincontratisi da adulti, i 4
si erano finalmente chiariti, ed erano tornati alle coppie originali.
Il successo
Curiosità
OAV
Nel 1995, visto l'enorme successo della serie animata e del manga, è stato
prodotto anche un breve OAV Quel giorno a casa di Yū, che racconta
brevemente cosa accadde a Yū il giorno prima della cena in cui Miki conosce
per la prima volta Yū e i Matsuura. Tutto questo per la prima volta visto non
dalla parte di Miki, ma dagli occhi di Yū.
La versione italiana del film è stata curata dalla Yamato Video e diretta
dallo stesso Nicola Bartolini Carrassi stavolta esente da censure o
modifiche, anzi, con un avviso all'inizio del film dove lui stesso si dichiara
felice che la 'vera' storia sia finalmente arrivata in Italia. I doppiatori sono
gli stessi della serie animata. Alcune canzoni (Egao ni Aitai e Moment) sono
state ricantate in italiano da Carrassi e da Emanuela Pacotto, con una
traduzione abbastanza libera.
Videogiochi
Nel 1995 uscì in Giappone il videogioco Marmalade boy basato sul cartone
per Super Famicom. Nel gioco il giocatore interpreta il ruolo di Miki che
prova a fidanzarsi con uno dei tre personaggi maschili principali della serie
(Yu, Ginta e Kei). Questo gioco è stato altamente criticato per il fatto di
essere un'imitazione della famosa serie Konami Tokimeki Memorial.
Memole dolce Memole (Tongari Boshi no Memoru, Memole dal cappello
a punta) è un anime televisivo giapponese creato nel 1984, tratto da
un manga di Yasuhiro Nagura.
Trama
Personaggi e doppiatori
Trama
Sabrina Tamura è una ragazza di 14 anni un po' viziata, ma di buon cuore,
unica figlia di Luciano, presidente della Tamura Productions (compagnia che
opera nel mondo dello spettacolo) e di Milena, una famosa ex-cantante. Ma
un giorno avviene la tragedia: i due genitori hanno un terribile incidente
d’auto che causa la morte del padre e il ricovero in gravissime condizioni
della madre, rimasta in coma.
Subito lo zio pensa di sfruttare le doti della nipote per il suo tornaconto
personale e lei praticamente sarà costretta a fuggire di casa aiutata da
Giorgio, il più grande amico dei genitori, che dopo un aspro contenzioso con
Rolando, riuscirà ad ottenere l'affidamento della ragazza.
· Italo (Ijuuin)
· Fortissimo e Pianissimo
Gli amici
Giappone -La sigla finale (ep. 1-50) dal titolo "Unchained Heart", musica
di Toshiyuki Watanabe è interpretata da Maiko Hashimoto
Giappone -La sigla finale (ep. 51) dal titolo "May be Dream", musica
di Toshiyuki Watanabe è interpretata da Eriko Tamura
Italia - La sigla iniziale e finale dal titolo "Ciao, Sabrina", musica di Piero
Cassano e di Paolo Marino, testo di Alessandra Valeri Manera è
interpretata da Cristina D'Avena.
Adattamento e censure
Sono inoltre stati censurati alcuni passaggi giudicati non adatti alla
cultura italiana: ad esempio nell'episodio 34 (Vecchi ricordi) è stata tagliata
una breve scena dove Sabrina e la madre Milena fanno assieme il bagno nella
vasca.
Le canzoni
Rainbow Brite è una linea di bambole prodotte dalla Mattel nel 1985,
diventate poi una serie televisiva a cartoni animati; La serie è stata
prodotta da DiC Enterprises, Hallmark Home Entertainment e da Mattel e
comprende 13 episodi.In quello stesso anno fu realizzato anche un film
d’animazione : Iridella e il ladro di Stelle.
Questa terra interessa molto al Grande Buio che, tempo prima, riusc’
quasi a conquistarlo, eliminandone tutti i colori e trasformandolo in un
luogo triste e buio.Per salvarlo, fu inviata una bambina terrestre, Lucilla
(Wisp) che riuscì a riportare i colori al proprio posto prendendo il nome di
Iridella e l’incarico di fata per mantenere vivi i colori con la sua speciale
polvere magica e rigenerando l’arcobaleno con la sua magica cintura.
I nemici di Iridella sono Murky Cupo e Lurky Guffo , che odiano i colori a
favore di un mondo grigio e tetro.
Personaggi
-Narratore
-Iridella (Rainbow Brite- Lucilla)
-Stella Bianca (Starlite)
-Folletto Bianco (Light up Twink)
-Baby Brite
-Puppy Brite
-Brian
-Canary Gialla (Canary Yellow)
-Violetta (Sky Violet)
-Indachella (Indigo)
-Patty Verde (Patty O’Green)
-Lala Arancio (Lala Orange)
-Buddy Blu (Buddy Blue)
-Red Rosso (Red Butler)
-Lurky Guffo
-Murky Cupo
-Sprites
-Twink
-Evil Force
-Monstro Murk
Pollyanna è serie animata giapponese prodotta dalla Nippon Animation
come parte del World Masterpiece Theater e basata sui romanzi
Pollyanna e Pollyanna cresce di Eleonor H.Porter.
La serie è composta da 51 episodi ed è andata in onda fra il 12
gennaio e il 28 dicembre 1986 su Fuji Tv. In Italia la serie è stata
trasmessa per la prima volta sulla rete Italia 1nel 1987.
Trama
Pollyanna è una bambina di otto anni che vive con il padre, pastore nella
locale chiesa, dopo la morte della madre. Tra padre e figlia vi è un
ottimo rapporto e il pastore in particolare insegna a Pollyanna "il gioco
della felicità", un particolare modo di vedere la vita sempre in positivo,
nonostante le avversità. Purtroppo un giorno anche il padre muore e la
bambina viene affidata alla cognata Polly.
La zia di Pollyanna riteneva il cognato in parte responsabile della morte
della sorella, che lui aveva condotto in una vita disagiata e di povertà
contro il volere della sua famiglia, per questo inizialmente accoglie
piuttosto freddamente la bambina, ma col passare dei giorni Pollyanna
con la sua dolcezza ed il suo buon carattere faranno sì che zia Polly si
affezioni a lei e la veda sempre più come una figlia. Anche la servitù
della zia si affezionerà profondamente alla bambina e Pollyanna non
faticherà a farsi tanti amici nella nuova città dove è andata a vivere.
La vita procede in armonia, quando un brutto giorno Pollyanna
viene investita da una carrozza e rimane paralizzata. In questo
frangente la forza d'animo della bambina, gli insegnamenti del padre e
soprattutto il "gioco della felicità", che le suggeriva sempre di guardare
alla vita con occhio positivo, avranno il sopravvento sulla terribile nuova
situazione che la bambina è costretta a vivere. Quando però la bambina
è ormai rassegnata alla sua nuova condizione, un bravissimo medico, il
dott. Chilton, riuscirà a trovare la cura giusta per farla di nuovo
camminare.
Il medico non è altri che il vecchio fidanzato della zia e gli avvenimenti
riavvicineranno i due che scopriranno che il loro amore non è ancora
finito. Ma quando dopo il matrimonio tra zia Polly ed il medico la felicità
sembra sia entrata nella vita di Polly e Pollyanna, il dott. Chilton
rimarrà vittima di un incidente mortale. Pollyanna e la zia rimarranno
quindi di nuovo sole, ma entrambe sanno che potranno sempre contare
sul grande affetto che ormai le unisce profondamente.
Dal romanzo all'anime
La serie animata è la trasposizione dei romanzi "Pollyanna" e
"Pollyanna cresce" diEleanor H. Porter, rispettivamente del 1913 e
del 1915.
Nonostante la serie segua con estrema fedeltà i due romanzi,
nella seconda parte della serie (che coincide con gli episodi 28 - 51),
dove viene dato spazio alla narrazione di quanto riportato nel libro
"Pollyanna cresce", si può notare un importante modifica rispetto al
romanzo originale: Pollyanna non viene fatta crescere. Nel romanzo
infatti, dopo aver subito l'operazione che le fa riacquistare l'uso delle
gambe, Pollyanna va ad abitare a Boston per un po' di tempo, affidata
come "toccasana" a Ruth Carew, la sorella dell'infermiera che ha avuto
in cura la piccola, la quale è in un profondo stato di depressione dopo
l'improvvisa sparizione del nipotino, Jamie Kent. Pollyanna riesce a
riportare la luce nella vita della donna e a farle adottare un ragazzino
povero, nel quale la piccola crede di riconoscere il nipote perduto di
Mrs. Carew. Infatti il ragazzo si chiama Jamie e non ha memoria del
suo passato.
Dopo questo ennesimo successo, Pollyanna torna a Beldingsville,
dopodiché, nel romanzo passano 6 anni e Pollyanna compie 20 anni. La
morte del dottor Chilton, la tristezza della zia Polly, le vacanze di
Pollyanna in compagnia di Jimmy, Jamie e Ruth Carew, la scoperta del
vero Jamie Kent, il fidanzamento di John Pendleton con Mrs. Carew,
sono tutti avvenimenti che nel romanzo vengono affrontati quando
Pollyanna è adulta, mentre nell'anime Pollyanna rimane sempre bambina
e, di conseguenza, il suo fidanzamento con Jimmy Bean, l'opposizione
della zia Polly al loro matrimonio e la felice conclusione del secondo
romanzo vengono omessi.
Va notato anche come, nell'anime, sia stata alterata l'età della
protagonista per farla apparire il più giovane possibile (nell'anime
Pollyanna all'inizio ha otto anni, nel romanzo undici), esperimento che
verrà replicato con Maria, la protagonista dell'anime "Cantiamo insieme".
Osservazioni
La particolare visione della vita che spinge a trascurare gli
avvenimenti negativi per ricordare solamente quelli positivi, che
nell'anime è chiamata "gioco della felicità", è contemplata
dalla psicologia cognitiva come "Sindrome di Pollyanna” proprio dal nome
del personaggio del romanzo di Eleanor H. Porter. Questo
comportamento nell'anime è comunque attenuato rispetto al romanzo.
Sigle
Sigle di apertura
Sigle finali
Character
Episodi 48
Censura italiana SI
Le serie TV ed i film
Lupin III era un normale manga fin quando non venne
prodotto l'episodio pilota nel 1969, a indicare una futura trasmissione di
Lupin nelle reti locali. Così nacque la prima serie, che fu un grande successo,
ma in Italia il doppiaggio non fu molto curato, perché la serie era
considerata di poca importanza dato che a quei tempi arrivavano tantissimi
anime. Anni dopo venne prodotto un doppiaggio molto più curato in cui
vennero migliorati i dialoghi e gli adattamenti, anche se comparvero delle
censure.
In seguito al successo della suddetta, venne prodotta poi la seconda
serie, nel 1977, con maggior numero di episodi, ma non dettagliata come la
prima. Da questo momento, Lupin diventa di fama mondiale e vennero
prodotti i suoi primi due film d'animazione per il cinema: La pietra della
saggezza e Il castello di Cagliostro, ancora prima che la serie fosse finita.
Finita la serie venne poi in mente di creare una serie riguardante i
successori della banda Lupin in una Parigi del XXII secolo, intitolata Lupin
VIII, ma di cui venne prodotto un solo episodio senza doppiaggio, ma con
effetti sonori. La causa dell'arresto della produzione furono gli eredi dello
scrittore Maurice Leblanc che non permisero di usare il nome Lupin in un
nuovo progetto.
I disegni vennero riversati così nella terza serie, del 1984, che non
riscosse il successo delle precedenti. La cosa è principalmente dovuta al
nuovo stile dei personaggi, che è più demenziale del solito. Finita la
trasmissione della serie, vollero riprovare a proporre questo nuovo stile,
anche se con qualche miglioria, così venne prodotto il terzo film per il
cinema, La leggenda dell'oro di Babilonia, che non riscosse molto successo. A
questo seguirono altri due film per il cinema campioni di incassi: Le profezie
di Nostradamus e Dead or Alive, quest'ultimo venne diretto proprio
da Monkey Punch, il creatore di Lupin.
Oav e special
Contemporaneamente ai film, si pensò anche a produrre film
televisivi, gli special, che vengono ancora prodotti al ritmo di uno all'anno.
Nel2002, per festeggiare i 30 anni di Lupin III, si decise di creare l'oav Il
ritorno di Pycal, ma non ebbe molto successo, anche se Lupin torna quello
della prima serie. Sempre per questo anniversario venne prodotto lo
special Episodio: 0, che torna indietro nel tempo a quando la banda di Lupin
non si era ancora formata. Nel 2007 venne poi prodotto un nuovo special per
festeggiare i quarantanni di Lupin III: L'elusività della nebbia,
reinterpretazione dell'episodio tredici della prima serie. Sempre in
occasione dell'anniversario venne prodotto l'OAV Green vs Red nel 2008.
Lupin è disegnato in un nuovo stile e sono stati aggiunti effetti di computer
grafica e nuovi dettagli ai personaggi (ad esempio l'iride).
Lupin III VS Detective Conan: il crossover
Come già annunciato dalla rivista Shonen Sunday, nel 2009 è stato
creato un nuovo special dedicato a Lupin, che in questa occasione si trova
faccia a faccia con il piccolo Conan Edogawa, protagonista di Detective
Conan (il celebre anime basato sul manga di Gosho Aoyama), le cui storie
vengono pubblicate appunto su Shonen Sunday: il titolo dello special è Lupin
III VS Detective Conan. Il TV special, datato 27 marzo 2009, ha l'intento
di celebrare i 55 anni della Nippon Television e i 50 di Yomiuri TV e dura 2
ore. La lavorazione di questo speciale è durata 2 anni.
Doppiaggio
In Italia il doppiaggio ha doppiatori ufficiali, come in originale, in modo
che si evitino doppiaggi diversi per ogni anime. Il doppiaggio è affidato
aMediaset, che, rispetto a quanto succede alla maggior parte degli anime
doppiati in Italia, ha fatto registrare le edizioni italiane a Roma.
Cinema
Nel 1980, due anni dopo la proiezione giapponese di La pietra della
saggezza, questo venne proiettato in Italia con il titolo di Lupin
III. Nel 2007, per i quarant'anni di Lupin, l'Italia ha voluto festeggiare
proponendo il film Il castello di Cagliostro per la prima volta
nei cinemaitaliani con un esclusivo doppiaggio creato appositamente per
l'avvenimento con i doppiatori ufficiali.
Serie TV
In Italia sono uscite in DVD tutte e tre le serie, pubblicate da Yamato
Video e poi ristampate in edicola con la Deagostini. Per la prima serie è stato
mantenuto il primo doppiaggio, quello senza censure. Per la seconda serie non
è stato possibile recuperare alcune scene, censurate e non, e sono
presentate quindi in versione sottotitolata. Dal 24 gennaio 2009 è uscita in
edicola anche la terza serie, anche se la versione è quella censurata
televisiva con separate, negli extra, le scene tagliate in lingua originale.
Dal 23 marzo 2010 la Yamato Video ha ristampato la terza serie in box
contenente sia la versione televisiva italiana che la versione integrale
giapponese sottotitolata.
Film, OAV e special
In Italia, tutti i film, gli OAV e gli special, ad eccezione di Green vs
Red e La lampada di Aladino, sono stati pubblicati in dvd, tutti senza censure
e da varie case editrici (principalmente Yamato Video).
Ascolti sulla TV Italiana
La serie, a distanza di anni dalla sua 1TV Italiana, ha continuato a
mantenere appeal anche nelle nuove generazioni, tanto che nella replica del
2007 ha registrato un indice di gradimento del 34,6%, nel target 4-14 anni.
Nato :Bordeaux, 13
maggio 1951
Nazionalità :
sconosciuta
Altezza : 179 cm
Peso : 63 kg
Arma preferita :
Walther P38
Sigarette preferite :
Gitanes Caporal
Nato : Tokyo, 24
gennaio 1949
Nazionalità :
giapponese
Altezza : 178 cm
Peso : 70 kg
Sigarette preferite :
Pall Mall
Nazionalità : giapponese
Altezza 180 cm
Peso : 63 kg
Nazionalità : giapponese
Altezza : 167 cm
Peso : 50 kg
Arma preferita :
Browning M1910
Sigarette preferite :
More menthol
Fujiko ( Margot nella versione italiana della seconda serie tv) è una
giovane e bella avventuriera per la quale Lupin sarebbe disposto anche a
morire. E’ molto egoista ed avida : ricorre al doppio gioco ed alla truffa
per soldi e gioielli, spesso raggirando anche Lupin. Lei chiede aiuto a Lupin
e lui cade ai suoi piedi , esasperando Jigen e Goemon. Il suo profumo
preferito è Chanel No 5, guida una Kawasaki, due Harley-Davidson ed una
Austin Mini. Il suo cognome, Mine, significa picco della montagna , e il
gioco di parole è associato al fatto che la ragazza ha due grandi seni.
Nome : Koichi
Zenigata
Nato : Tokyo, 25
ottobre 1940
Nazionalità :
giapponese
Altezza : 181 cm
Peso : 73 kg
Sigarette preferite :
Shinsei
Vi sono varie serie di Lupin : la prima serie è quella con la giacca verde ;
fu trasmessa in Giappone per la prima volta nel 1971 e nel 1979 in Italia.
Siccome inizialmente la serie non ebbe un grande successo, la produzione
chiamò in regia Hayao Miyazaki ed Isao Takahata che la trasformarono
in una serie di qualità. Miyazaki lavorerà ancora su Lupin producendo il
film “Il castello di Cagliostro” e gli episodi 145 e 155 della seconda
serie.
La seconda serie risale al 1977 trasmessa in Italia nei primi anni 80. Qui
Lupin indossa la giacca rossa.
Poi c’è una terza serie in cui la giacca è rosa. Anche le sigle sono
cambiate negli anni.
C’è anche una sigla inedita del 1981 cantata da “I cavalieri del Re”
intitolata “Lupin, ladro gentiluomo “ o “ Il fantomatico Lupin”.
Il grande sogno di Maya ( Garasu no kamen, Glass no kamen) è
unmanga di Suzue Miuchi, iniziato nel 1976 ed ancora in fase di
pubblicazione, che racconta la storia di una ragazza che sogna di diventare
una grande attrice. Dal manga sono state tratte due serie anime, una
prodotta nel 1984 e una nel 2005, più un OAVprodotto nel 1998.
Trama
Manga
Anime
Sono stati realizzati tre adattamenti animati della serie: una prima serie
di 23 episodi prodotta dalla Eiken nel 1984, poi un remake in OAVdei primi
capitoli del manga nel 1998 dalla TMS Entertainment dal titolo "La maschera
di vetro" (garasu no kamen ~sen no kamen wo motsu shōjo), infine
nel 2005 un remake in 51 episodi sempre dalla TMS, che riprende la storia
dall'inizio.
Anime del 1984
Doppiaggio
Il doppiaggio italiano è stato eseguito presso lo Studio Marchesi con la
collaborazione della COOP. ADC, sotto la direzione di Marco Balbi e
di Raffaele Fallica.
Questo è l'elenco dei titoli delle puntate dell'anime prodotto dalla Eiken.
Il doppiaggio italiano, a cura della Shin Vision è stato eseguito nel 2004
presso lo studio TIME OUT sotto la direzione di Tiziana Lattuca. I dialoghi
italiani sono di Laura Vergelli.
Telefilm
Episodi: 73 (completa)
Trama
Cat's Eye: occhi di gatto è un manga di Tsukasa Hojo, da cui è stata
tratta anche un serie tv anime andata in onda in Giappone nel 1983.
In Italia il manga è stato pubblicato da Star Comics nel 1999, mentre
l'anime, trasmesso con il titolo Occhi di gatto, è andato in onda per la
prima volta nel 1985 su Italia 1. Le protagoniste della storia sono tre
sorelle Rui, Hitomi e Ai Kisugi (Kelly, Sheila e Tati nell'edizione italiana) che
gestiscono il bar Cat's Eye, ma queste formano anche una banda di ladre di
opere d'arte, chiamata anch'essa Cat's Eye, nome presente sui biglietti da
visita che lasciano ogni volta sulla scena dei loro furti. Le sorelle, in realtà,
non si dedicano al furto di preziose opere per lucro, ma rubano
esclusivamente i dipinti del famoso artista degli anni '40, Michael Heinz,
ovvero il loro padre scomparso, con la speranza di ricostruire la sua
collezione sottratta anni prima ai nazisti e riuscire a trovare abbastanza
indizi per permettere loro di ritrovarlo.
A complicare le cose c'è il fatto che l'investigatore incaricato di
arrestarle, Toshio Utsumi (Matthew nell'edizione italiana dell'anime), è
anche il fidanzato della stessa Hitomi (Sheila). È proprio questo il tocco
comico della storia dal momento che Hitomi è costretta a estorcere
informazioni al suo fidanzato, che non sospetta minimamente delle tre
sorelle. Così facendo la banda riesce quasi sempre a farla franca e a fuggire
con le varie opere.
Nonostante il tono generalmente leggero e divertente della storia, il manga
ha un finale particolarmente amaro scritto l'anno dopo la conclusione della
serie anime. La serie animata consta di 73 puntate divise in due stagioni, di
cui l'ultima ha un finale aperto.
Personaggi
Hitomi Kisugi (Sheila Tashikel)
Capo
Sig. Marlows
Manga
Il manga è stato pubblicato per la prima volta in Giappone
dalla Shūeisha su Shonen Jump dal 1981 al 1985 ed è formato da 18 volumi.
In Italia è stato pubblicato dalla Star Comics sul
mensile Starlight dall'aprile 1999 al settembre 2000. Questa edizione ha
mantenuto i nomi originali dei protagonisti, pur riportando il sottotitolo
"Occhi di gatto" in copertina per attirare l'attenzione degli spettatori
televisivi.
Anime
L'anime è stato prodotto dalla Tokyo Movie Shinsha e trasmesso
sulla NTV ed è suddiviso in due serie, la prima per la regia di Yoshio
Takeuchi formata da 36 puntate, mentre la seconda con la regia di Kenji
Kodama formata da 37 puntate. In Italia è stata trasmessa su Italia 1 dal
settembre 1985 con il titolo Occhi di gatto e i nomi dei protagonisti
cambiati come indicato sopra. La sigla italiana porta lo stesso titolo
dell'anime ed è cantata da Cristina D'Avena.
Curiosità
Il Cat's Eye, il bar gestito dalle tre sorelle protagoniste della serie,
compare anche nelle due successive opere principali di Hojo, City
Hunter e Angel Heart, nelle quali viene gestito da Umibozu.
Conan il ragazzo del futuro è un anime televisivo di 26 episodi, diretto
da Hayao Miyazaki (con la collaborazione di Keiji Hayakawa e Isao
Takahata), adattamento del romanzo di fantascienza per ragazzi “The
Incredible Tide” di Alexander Key (tradotto anche in italia da Kappa
Edizioni). In alcuni punti, nella scelta di alcune situazioni e di alcuni
personaggi, la serie si discosta dal libro in modo significativo.
In Italia la prima TV, con il semplice titolo Conan, risale ai primi anni
ottanta in varie tv locali, ma fu l'emittente TelePadova (in futuro Italia 7
Gold), tramite laDoro Tv Merchandasing, a trasmettere la serie di Miyazaki,
con la sigla cantata da Georgia Lepore nel settembre del 1981. Dopo anni di
oblio in cui nessuna tv comprò i diritti di Conan, fu TMC a rilanciare il
cartone nella seconda metà degli anni novanta, con una nuova sigla
interpretata dai Cartoon Kids (più o meno contemporaneamente la serie
riandò in onda anche su Italia 7 e Junior TV con la prima sigla). Conan è
considerato come un piccolo gioiello della produzione nipponica degli anni
settanta ed in Italia, dove in quel periodo le innumerevoli tv locali
trasmettevano molti cartoni giapponesi, ebbe subito notevole successo. La
serie è stata pubblicata in videocassetta nel 1993 dalla Granata Press,
nel 1996 dalla Dynamic Italia e nel 1999 dalla Yamato video.
Successivamente è stata editata per due volte in DVD: nel 2000 dalla
Yamato con il doppiaggio realizzato per l'edizione televisiva ed i sottotitoli
per le poche scene all'epoca tagliate; nel 2008 dalla Dynit con in più un nuovo
doppiaggio più aderente ai dialoghi originali. Questo doppiaggio è stato
trasmesso nel 2007 daCultoon e dal 20 dicembre 2010 gli episodi sono
pubblicati senza limiti di tempo dalla web tv gratuita on demand Popcorn Tv.
Trama
La storia è ambientata nel 2028 all'indomani della guerra atomica. Nel
luglio del 2008, durante la terza guerra mondiale, le esplosioni di bombe
elettromagnetiche molto più potenti di qualsiasi arma atomica conosciuta
distrussero in poche ore oltre la metà della superficie della Terra. La stessa
crosta terrestre ne risentì e l'asse di rotazione del pianeta fu spostato. La
conseguenza di questi sconvolgimenti fu la frattura dei continenti che in
gran parte si inabissarono sotto gli oceani. Solo pochi sopravvissuti
riuscirono per caso a salvarsi dalle ondate di marea, rimasero isolati nei
pochi territori emersi e dovettero ricominciare da zero, fondando, dopo un
duro inizio, villaggi agricoli. I gruppi umani non organizzati sono invece
destinati a una vita miserevole.
Un giorno Conan trova sulla spiaggia Lana, una ragazza della sua età
che, inseguita da un aereo, è naufragata sull'isola ed è svenuta. Soccorsa e
curata da Conan e dal nonno, la ragazza rivela che molte altre persone sono
sopravvissute alla catastrofe nella sua isola di Hyarbor, dove la gente vive in
pace e armonia, anche se minacciata dalla lontana e aggressiva società di
Indastria governata dal dittatore Lepka.
Personaggi
Lista dei personaggi principali della serie. Quando necessario, viene
segnalata la differenza dei nomi tra la prima e la seconda versione italiana.
Terit - Vice del dottor Rao sulla piattaforma di recupero, cerca in tutti i
modi la scalata verso le classi più alte di Indastria, oltre che di sbarazzarsi
del suo capo, nonostante ne tema l'autorità.
Teki - Gabbiano amico di Lana. Alla fine della storia, Lana penetra nella
sua mente per poter volare e trovare Conan perduto in mezzo all'oceano.
Zia Mesa - Figlia del dottor Rao e zia di Lana, abitante dell'isola di
Hyarbor/High Harbor.
L'Isola Perduta - È così che Conan chiama l'isola dove ha vissuto assieme al
nonno da quando è nato ed è il luogo in cui anni prima era precipitata
l'astronave che stava trasportando un gruppo di donne e uomini in fuga dalla
Terra in guerra, tra i quali i futuri genitori di Conan. Si trova ad oriente
dell'isola della plastica, oltre il Mare Burrascoso.
L'Isola della Plastip o Isola della plastica - Isola dove vive Jimsey e in cui
gli abitanti di Indastria cercano la plastica che trasportano con il Barracuda,
oltre che prelevare gli uomini adulti per usarli come schiavi in Indastria.
Indastria - Resti di una grande città futuristica di cui rimane solo la Torre
del Sole.
La Torre del Sole - Centro della città industriale prima che questa fosse
distrutta. Centro di "raccolta" dell'energia solare costruito alla fine del
ventesimo secolo, include tre torri (X, Y e Z) che servono per convogliare
l'energia attraverso enormi specchi posti sulle sommità delle stesse..
Tematiche
Nel cartone animato è facile distinguere ad una sola occhiata il bene (i
contadini, la natura) dal male (l'industria e le macchine) anche se molte
persone ritenute in principio malvagie si trasformano aiutando il
protagonista nella lotta alle macchine e alle armi, responsabili della guerra
che ha devastato la Terra. I personaggi hanno costumi semplici. Gli abitanti
di Indastria hanno delle divise, differenti in base al grado di importanza
nella rigida scala sociale della città; le donne hanno nel 99 per cento dei casi
vestiti femminili, (solo Mosley fa eccezione); gli scienziati del Comitato sono
minimamente caratterizzati. Se i paesaggi naturali sono curati in tutto il
dettaglio possibile negli anni '70-80, gli ambienti artificiali sono invece
volutamente grigi e spogli.
Un tema ricorrente è la nostalgia e il confronto tra passato e
presente. Lungo tutta la storia sono evidenti i richiami alla società del
passato (città sommerse, resti della vecchia società dispersi ovunque sulle
isole e nel Nucleo della Torre Triangolare, immagini del passato nella Torre
del Sole, ecc.) e al dolore per quanto è andato perduto. Tuttavia molti
personaggi ritengono che la vita nell'epoca attuale sia migliore di quella
precedente al cataclisma (emblematici a questo proposito sono il nonno di
Conan e il sindaco di Hyarbor), e non rimpiangono l'abbandono della mentalità
che imperava prima della terza guerra mondiale.
L'insuccesso iniziale
La prima volta che la serie fu trasmessa in Giappone, fu un clamoroso
insuccesso ed una delusione per i manager della potente TV nazionale
giapponese. Secondo quanto riportato su Mangazine n.34 (che dedicò un
dossier a Conan, in occasione della pubblicazione della serie in VHS ad opera
della stessa Granata Press) le cause furono essenzialmente tre:
A quei tempi la NHK non era famosa per gli anime e la serie fu trasmessa
nel tardo pomeriggio, nella stessa fascia oraria dei programmi di maggior
successo delle emittenti avversarie
Doppiaggio
Della serie esistono due versioni di doppiaggio. La prima risale allo storico
primo doppiaggio del 1982 per la messa in onda nelle tv locali dell'epoca. Nel
2007 il cartone fu trasmesso dal canale Cultoon di Sky con un nuovo
doppiaggio, più aderente ai dialoghi originali. Questo lavoro fu dedicato
a Enzo Consoli, scomparso qualche mese prima, che del primo doppiaggio,
oltre a essere la voce del Capitano Deis, è stato anche il direttore del
doppiaggio. Tra parentesi è indicato il nome dei personaggi usato nella prima
edizione italiana del 1982, quando diverso da quello dell'edizione del 2007.
Sigle
Nel 2008 la Dynit, in occasione della sua edizione in dvd della serie, ha
realizzato un nuovo doppiaggio più fedele ai dialoghi originali. Ad esempio,
nel vecchio doppiaggio televisivo alcuni nomi erano stati cambiati (il capitano
Dyce diventa Deis; Orlo diventa Uro, eccetera); nel secondo doppiaggio,
invece, sono stati mantenuti i nomi della versione originale.
Dyce, nel libro si chiama Dice; pronuncia nel primo doppiaggio: Deis
Personaggi Principali
Carletto - ha l'aspetto di un bambino, anche se si capisce ben
presto che è più grande di quanto sembri. È figlio del re di
Mostrilandia, il paese dei mostri, e ha il potere di cambiare forma,
volto e di allungare mani e piedi. Si muove spesso su una scopa
volante, e abita in una vecchia casa insieme a Lupo, Frank e Dracula.
Utilizza un passaggio segreto che parte dal suo frigorifero e che lo
porta a essere il vicino di casa di Hiroshi. La sua unica debolezza
sono i temporali, di cui ha paura. È simpatico, coraggioso e buffo, ma
anche severo e aggressivo contro i mostri, sia buoni che cattivi.
Inoltre, tenta sempre di non contrariare Kaiko, la sua ragazza.
Hiroshi - è un bambino delle elementari sfortunato e un po'
scontroso: è il migliore amico di Carletto anche se è un essere
umano a tutti gli effetti. Orfano di entrambi i genitori, vive con la
sorella Sis, che è sempre particolarmente premurosa con lui. Alcune
volte litiga con Carletto, ma poi fanno sempre pace.
Lupo (detto anche Wolf o Uomo lupo) - è il cuoco della casa in
cui abitano i mostri. Parla con uno spiccato accento tedesco e di
giorno è umano, mentre di notte, se c'è la luna piena, è un lupo
mannaro. Dei tre mostri è quello che esce più spesso di casa,
soprattutto per fare la spesa, e in quelle occasioni a volte indossa
una camicia con lettere che formano la parola Wolf.
Frank - è la parodia del mostro di Frankenstein. È il
maggiordomo della casa, alto, grosso e dotato di una forza enorme.
È il più innocente del gruppo e si esprime solamente con il suo tipico
verso "Me-he-he".
Dracula (detto spesso il Conte) - passa il giorno a dormire ed
esce soltanto di notte. Ha un mantello che gli permette di volare,
parla con accento francese, comunica con i pipistrelli e odia il sole;
desidera essere ricco e in alcune storie litiga un po' con Wolf.
Invece del sangue beve succo di pomodoro, anche se spesso
dimostra di non aver perso del tutto la brama per il fluido vitale. È il
più colto del gruppo ed è spesso lui a svelare l'identità dei mostri
incontrati nelle varie puntate della serie.
Secondari
L'uomo invisibile.
A partire dalla fine del 2009 sono stati doppiati per il mercato home-
video e per DeA Kids, alcuni episodi rimasti inediti. Ad eccezione di Massimo
Corizza, voce storica di Carletto, per le altre voci dei personaggi ci si è
affidati ad altri doppiatori Inoltre la serie è stata ritrasmessa sui canali di
Sky (DeA Kids e DeA Super) e sul canale terrestre Anime Gold, con degli
episodi normalmente ritrasmessi più altri nuovi trasmessi prima e dopo.
Curiosità
Nell'episodio 28 ”L'allievo supera il maestro“ tra la folla si notano
Doraemon e Nobita. Nell'episodio 81 "Una gita al mare" si vede Doraemon
nel mare. Nell'episodio 66 ”Olimpiadi“ si vede il personaggio Famedoro
interagire con Carletto e gli altri come se li conoscesse già ma Carletto
incontrerà questo personaggio solo nell'episodio successivo ”Famedoro“.
Sigle
Italiane
Tre sigle con i testi di: Tōko Fujio / Compositore: Kobayashi A-boshi/
Disposizione: Tsutsui Hiroshi.
Trama
Si tratta di un cartone apparso per la prima volta su Italia1 alla
fine del 1988 e arrivato direttamente dagli USA dove aveva ottenuto un
discreto successo. Nacque per pubblicizzare le bambole e i giocattoli
della serie; nel 1989 fu creato anche un fumetto made in Italy apparso
su “Magic girl” e sul “Corriere dei piccoli” la sigla tv è Lady Lovely ed è
cantata da Cristina D’Avena.
La storia
Lady Lovely è la principessa del regno di Lock, regno in cui
riesce a mantenere la pace gaie alla magia contenuta nei suoi capelli. La
magia, che riesce a rifortificare quando vuole immergendovi un ristallo
magico, le permette di ristabilire l’ordine e la serenità quando i suoi
nemici intervengono per distruggere il paese. La sua nemica più
agguerrita è Neronda, una duchessa che trascorre il suo tempo rinchiua
in una torre altissima a spiare le mosse della principessa dal suo
specchio magico. L’unico desiderio di Neronda è conquistare il regno di
Lock, e per farlo ha bisogno di una ciocca dei magici capelli di Lady
Lovely. Viene aiutata dal suo scagnozzo Sacco di peli un folletto
malvagio dedito alle arti oscure ma che con le sue porzioni riesce
combinare solo guai…
Salve a tutti! Mi chiamo Moira e sono qui per presentarvi, grazie alla
webmaster Susy, la mia personale collezione dei giornalini di Poochie
(unitamente ai fumetti di Poochie provenienti da altre riviste italiane).
Detto questo non mi resta che lasciarvi alla lettura dei fumetti di Poochie
augurandovi buon divertimento.
Remì le sue avventure è un anime giapponese creato dalla Tokyo Movie
Shinsha nel 1977, tratto dal romanzo "Senza famiglia" (Sans famille) dello
scrittore francese Hector Malot. È stato trasmesso in Italia su Raiuno a
partire dall'ottobre 1979 con il titolo "Remì le sue avventure". La sigla era
cantata da "I ragazzi di Remì" e firmata da Vince Tempera.
Nel 1999 Mediaset ha prodotto una nuova edizione dal titolo Ascolta
sempre il cuore Remì con una nuova sigla di Cristina D'Avena con titolo
omonimo e rifacendone interamente il doppiaggio. Nel 2003 la stessa
Mediaset ha riproposto l'anime con la vecchia sigla del 1979 pur mantenendo
le immagini e il titolo della nuova sigla. A differenza della serie
del 1996 "Dolce piccola Remì" della Nippon Animation, ispirato assai più
liberamente allo stesso romanzo e che ha per protagonista una bambina,
questa versione ha come protagonista un ragazzo ed è molto più rispondente
alla trama originale del libro.
Trama
Nato a Londra da una nobile famiglia inglese, Richard Milligan viene
rapito ancora in fasce per ordine dello zio che vuol diventare unico erede
delle fortune di famiglia. I rapitori lasciano il neonato in Francia a Parigi,
dove il signor Gerolamo Barberin lo trova per caso e decide di allevarlo
insieme alla moglie, dandogli il nome di Remì. Il padre lavora come muratore a
Parigi e manda i pochi soldi che guadagna alla moglie in paese, ma un brutto
giorno si infortuna cadendo da un'impalcatura, rimanendo invalido al lavoro.
Fa causa al padrone del cantiere spendendo tutti i soldi della famiglia nel
processo, ma la perde: la famiglia è completamente rovinata ed è costretta a
vendere l'unica mucca per ripagare i debiti. Remì ora è una bocca di troppo
da sfamare e il signor Barberin accetta la proposta del signor Vitali,
incontrato per caso in una locanda della città, che si dice interessato a
prendersi cura del ragazzino ormai di otto anni, e farlo lavorare nella sua
compagnia artistica ambulante. La decisione spezza il cuore della madre
adottiva, che non accetta la decisione del marito, ma Remì è ormai partito ed
è un membro della compagnia Vitali, assieme ai cani Capi, Zerbino, Dolce ed
alla scimmietta Joli Coeur. Col passare del tempo Remì si integra
perfettamente nella compagnia, imparando a fare parecchi numeri divertenti
con gli animali, ma i momenti sereni terminano quando il signor Vitali, per
difendere il suo cane Capi dai maltrattamenti di un gendarme, finisce in
carcere per due mesi. Remì è così costretto ad addossarsi il carico del
mantenimento degli animali e quando ormai, stremato e senza cibo è assalito
dalla disperazione, incontra casualmente la signora Milligan, che con la sua
imbarcazione, il Cigno, sta risalendo i fiumi della Francia nella speranza di
guarire il figlioletto Arthur colpito da una grave forma di artrosi alle gambe.
La signora Milligan è in realtà la vera madre di Remì, ma sia lei sia il ragazzo
non hanno assolutamente idea del legame che li unisce. Accolto sulla barca,
Remì accetta di passare sul Cigno i mesi che lo separano dalla scarcerazione
del signor Vitali e il lungo soggiorno del ragazzo a bordo, porta la signora a
convincersi che il suo primogenito Richard, rapito in tenera età, sia ancora
vivo. Allo scadere del secondo mese, Vitali viene liberato e Remì si rimette
in viaggio con lui, ma la vita della compagnìa subisce un duro colpo durante lo
stesso inverno di quell'anno. Le nevicate insistenti non lasciano scampo a chi,
come loro, si rifugia in una capanna nei boschi: nella notte i lupi sbranano
Zerbino e Dolce, inoltre la scimmietta si ammala di una preoccupante
polmonite. Vitali si rende conto dell'impossibilità di sopravvivere in
condizioni simili e decide di trovare una sistemazione per il suo figlioccio. Il
destino però non gli sorride, una seconda tormenta gli è fatale e dopo la
morte della scimmietta pochi giorni prima, muore lasciando solo il ragazzo,
che sopravvive solo perché il fedele Capi lo salva scaldandolo con il suo
corpo. Il ragazzo semiassiderato viene trovato dalla famglia Acquin, che lo
cura e lo accoglie come un figlio, anche per la forte simpatìa che per lui
nutre Elisa[2] la più piccola delle figlie, che per una malattia infantile ha
perso l'uso della parola. Non passa molto tempo che la sciagura si abbatte
senza pietà anche sulla famiglia Acquin, la quale, già indebitatasi per
costruire una serra di fiori, perde ogni cosa dopo che una violenta grandinata
distrugge tutte le serre. Il padre, condannato al carcere per debiti e alla
confisca dei beni, lascia i figli presso i suoi parenti sparsi per la Francia, ma
per Remì non c'è posto. Il ragazzo promette ai nuovi fratelli che avrebbe
fatto da collegamento fra loro, andandoli a trovare a turno e va a Parigi,
dove ritrova un vecchio amico, Mattìa, che per sopravvivere escogita ogni
stratagemma ai limiti della legalità.
Sigle
Italia 1979 La sigla iniziale e finale dal titolo "Remì, le sue avventure",
testo di Luigi Albertelli, musica e arrangiamento di Vince Tempera è
interpretata da Giampi Daldello e I ragazzi di Remì.
Italia 1999 La sigla iniziale e finale dal titolo "Ascolta sempre il cuore,
Remì", testo di Alessandra Valeri Manera, musica di Gianfranco Fasano, è
interpretata da Cristina D'Avena.
A partire dal 2003, la serie animata è stata replicata in Italia con la sigla
originale del 1979.
Lulù l’angelo tra i fiori è un anime giapponese del 1979 prodotto dalla
Toei Animation e trasmesso dalla TV Asahi nello stesso
anno. In Italia è stato trasmesso nel 1981 per la prima volta e
replicato successivamente nel 1988 da Italia 1. Nella serie italiana la
sigla iniziale è cantata dai Rocking Horse.
Alla serie nel 1980 è seguito il film d'animazione (OAV) dal titolo
"Hana no Ko Runrun Konnichiwa Sakura no Sono".
Trama
In un tempo remoto gli spiriti delle piante vivevano in armonia
con l'umanità, fino a quando negli umani cominciò gradualmente a
nascere avidità e crudeltà. Questo fatto spinse gli spiriti delle piante
a migrare verso un altro mondo che soprannominarono Stella dei Fiori.
Parte della loro eredità rimase comunque in quei terrestri che avevano
conosciuto il vero significato dell'amore e della bontà. Al fine di
poter far salire al trono il nuovo sovrano della Stella dei Fiori,
vengono mandati sulla Terra due spiriti dei fiori, Nubo e Cat (Dundù e
Nanà in Italia), sotto le sembianze di un cane e un gatto parlanti,
per trovare la persona che, grazie a tali caratteristiche, avrebbe
potuto ritrovare il Fiore dei Sette Colori unico mezzo per poter
avviare la successione.
È in Francia che i due folletti incontrano Lulù, una giovane
orfana, discendente sia dagli spiriti dei fiori che dagli umani, che vive
con i suoi nonni proprietari di un negozio di fiori. Il giorno del suo
quindicesimo compleanno Dundù e Nanà chiedono alla ragazza di unirsi
a loro nella ricerca del prezioso fiore, svelandole quindi l'esistenza
della Stella dei fiori e della sua reale natura. Accettando l'incarico,
spinta anche dai suoi premurosi nonni, a Lulù viene regalata una spilla
magica, dono del Re della Stella dei Fiori, grazie alla quale potrà
essere in grado di acquisire capacità professionali a seconda delle
esigenze del momento. Unico requisito per il suo pieno funzionamento
è quello di trovare ogni volta un fiore da far riflettere nello
specchietto della spilla senza il quale l'oggetto non sembra potersi
attivare. Inizia così il lungo viaggio che porterà Lulù e i suoi due
compagni a girare per tutta l'Europa e in cui non mancherà di
conoscere e aiutare svariati personaggi che incontrerà sul suo
cammino.
Lulù, Dundù e Nanà non sono però gli unici a cercare il fiore; i
tre sono infatti continuamente seguiti e perseguitati da una maldestra
coppia di furfanti, composta dall'egoista fata Togenicha e il suo
servo Yavoque (uno strano procione antropomorfo), i quali vorrebbero
impossessarsi del prezioso fiore per poter così regnare sulla Stella
dei Fiori. Ogni volta che Lulù ed i suoi amici si troveranno ad aiutare
qualcuno incappato sulla loro strada, Togenisha e Yavoque, faranno di
tutto per costringere la ragazza a tornare sulla ricerca del fiore
anche a costo di sbarazzarsi del malcapitato di turno.
I tre protagonisti verranno inoltre aiutati da Serge (Celi in
Italia), un misterioso giovane fotografo che, alla fine di ogni
avventura, regala alle persone aiutate da Lulù dei semi di fiore per
ricordargli, attraverso il linguaggio dei fiori, la simbolica lezione
imparata.
Giunta a circa metà viaggio, Lulù si trova suo malgrado a
rompere per caso la spilla floreale cadendo da un tronco a strapiombo
su di una cascata per salvare la vita di Celi. Svenuta nel fiume la
ragazza verrà risvegliata e salvata dallo stesso spirito di Celi il quale,
donandogli una nuova spilla, che stavolta coincide con lo stesso
stemma reale, l'avverte che, se questa dovesse mai perdersi o
rompersi, non solo la sua vita sulla Terra finirebbe, ma non sarebbe
nemmeno più in grado di tornare sulla Stella dei Fiori.
Verso la fine della storia, dopo rocambolesche avventure per
tutta Europa, Lulù sarà costretta ad abbandonare il viaggio per poter
tornare dal nonno che viene a sapere essersi ammalato. Tornata in
Francia la ragazza scopre che ognuna delle persone che era riuscita
ad aiutare, aveva spedito al suo negozio parte di quei semi di fiore
regalatigli da Celi e che premurosamente i nonni avevano piantato nel
loro giardino per poterli far crescere come segno di ringraziamento e
ricordo del posto in cui Lulù era stata. La commozione della ragazza è
grande ma la missione non è stata portata a termine e la rabbia di
Togenisha e Yavok non si fa aspettare: i due furfanti cercano di
devastare l'intero giardino con una ruspa, fino a quando il
fatidico Fiore dai sette colori sboccia nello stesso giardino immerso
fra gli altri, probabilmente grazie all'energia scaturita dall'affetto di
tutti i semi spediti a Lulù. Nel tentativo di impossessarsene,
Togenisha e Yavoke, vengono spazzati via da una luce abbagliante
sprigionatasi dallo stesso magico fiore, uscendo così di scena per
ricomparire solo alla fine della storia. Ora Lulù è finalmente pronta
per andare sulla Stella dei fiori a riportare il miracoloso fiore alla
famiglia reale. Giunta nel regno attraverso una vera e propria
carrozza 'cenerentolesca', Lulù scoprirà che l'erede al trono
della Stella dei Fiori non è altri che lo stesso Celi, il quale chiederà a
Lulù di sposarlo. La ragazza sorpresa ma esitante deciderà di
rinunciare al trono, pur amando il ragazzo, perché troppo legata ai
propri nonni. I due sembrano destinati a dividersi fino a quando, Celi,
per amore della ragazza, deciderà di lasciare il trono al fratello
minore per sposare Lulù e vivere sulla Terra con lei impegnandosi a
far sì che sempre più gente ami i fiori. La stessa Togenisha, ignara
di chi fosse il principe, ormai delusa dalla Stella dei Fiori deciderà di
tornare sulla Terra con Yavok alla ricerca di nuovi seguaci.
Sigle
Della serie TV esistono due edizioni italiane: una andata in onda per la prima
volta nei primi anni 80 e un'altra trasmessa dal1990 su Italia 1 con il
titolo Jenny Jenny. Nel 2004 è stato infine mandato in onda un dorama in 11
puntate con Aya Ueto nel ruolo della protagonista, dal titolo Ace o nerae!.
Trama
La storia parla d'una ragazza che lotta per poter diventare una buona
tennista: vengono raccontate le avventure sportive e l'amore contrastato di
Hiromi (Jenny in italiano), una timida studentessa appassionata di tennis.
Inizia a giocare appena entrata al liceo; all'arrivo al prestigioso club cade
però immediatamente in soggezione davanti a Reika.
Cerca di imitarla e prendere esempio da lei, affascinata com'è da questa
ragazza più grande, la quale è oltretutto la miglior giocatrice della squadra
scolastica, conosciuta anche come "Madame Butterfly" per la grazia del suo
gioco.
Pratica con costanza e con grande forza di volontà i corsi di tennis,
sport che lei adora, per poter arrivare a partecipare ai tornei più prestigiosi,
e così realizzar il suo sogno di emulare Reika, che tanto stima e ammira.
Viene ben presto riconosciuto il suo indubbio e personalissimo talento.
Quando la squadra giungerà ad aver un nuovo allenatore, questi
s'accorgerà immediatamente del potenziale insito in lei e inizia allora ad
addestrarla intensamente per farla diventar una grande campionessa; ma
ben presto la ragazza s'innamora: spinta da Jin (Jeremy in italiano) a
sacrificare la vita privata in cambio dell'affermazione in campo sportivo,
Jenny trascura il proprio amore per Teddy, il miglior giocatore del club
maschile. Ma di questo ne soffre intensamente.
La sua improvvisa salita alla ribalta ha intanto provocato l'inevitabile
gelosia degli altri: Jenny deve affrontare ogni giorno l'invidia e l'astio nei
suoi confronti da parte delle altre giocatrici, soprattutto Evelyn, esclusa dal
torneo da Jeremy a favore di Jenny, tanto da esser oggetto di pettegolezzi,
molestie e maldicenze.
Sigle
Sigla di apertura
Ace o nerae 2!
Seguito delle avventure di Hiromi Oka che parte per l'America,
insieme a Reika, Todo, Osaki: lì le due coppie dovranno rappresentare il
Giappone in un prestigioso torneo. Durante il soggiorno in America
l'allenatore Jin muore di leucemia, ma solo Todo viene a saperlo. Hiromi
guadagna il secondo posto, ma la tragica notizia smorza i festeggiamenti e
l'entusiasmo. Passano le settimane e Hiromi ormai completamente
demotivata passa tutte le sue giornate chiusa in camera. Improvvisamente si
fa vivo Katsura, un monaco buddhista, ex-tennista e grande amico di Jin, che
per rispettare una promessa fatta all'amico sul letto di morte, decide di
occuparsi di Hiromi. È arrivato finalmente il momento per i quattro giovani di
decidere di passare al professionismo o no.
Sigla di apertura
Il film
Il film è un lungometraggio di 88 minuti fatto con nuove animazioni mixato
a qualche scena presa dalla serie tv (come ad esempio la corsa del primo
allenamento). Uscito nelle sale giapponesi nel 1979, il film è stato pubblicato
anche in Italia in VHS ad opera della Yamato Video e in DVD dalla Mondo Tv.
Personaggi
Hiromi Oka
Riesce a fare delle schiacciate molto potenti ma è scarsa nel bagher. Con la
sua squadra che ha come ricevitrice Nami Hayase riuscirà a arrivare in
finale dove perderà contro Kaori Takigawa.
Le due versioni della storia manga e anime differiscono molto fra di loro: in
particolare la trama della versione animata è più complessa e sono presenti
vari personaggi inediti sin dalla prima puntata.
Trama
Attacker You! è la storia dell'ambiziosa ed energica alunna delle
medie Mila Hazuki (You Hazuki nella versione originale), una ragazza di
campagna che si trasferisce a Tokyo per andare a vivere con suo padre
Toshiko, un fotografo recentemente ritornato dal Perù, e per frequentare
le scuole medie. La madre di Mila, che la protagonista crede essere morta, è
una ex campionessa di pallavolo, che aveva militato anche nella nazionale
giapponese e che per continuare a giocare aveva abbandonato la sua famiglia
quando Mila aveva pochi anni; il padre, per non fare soffrire troppo la figlia,
aveva deciso così di far credere alla piccola che la madre fosse morta. Mila
ha anche un fratellino minore, Sunny, molto legato alla sorella maggiore e
che la segue dovunque lei vada, anche a scuola e alle partite di pallavolo.
A scuola Mila viene a contatto con il gioco della pallavolo, diventando col
tempo una campionessa. Il suo sogno infatti si rivela presto essere quello di
entrare a far parte un giorno della nazionale giapponese femminile e di
partecipare alle Olimpiadi di Seul 1988. Inizialmente la ragazza giocherà
nella squadra di pallavolo della scuola omonima Hikawa, diventandone
velocemente una delle titolari, sebbene il suo allenatore, Daimon, appaia duro
nei modi di fare e avverso alla ragazza, preferendole la capitana e
ricevitrice Nami Hayase. Presto le due ragazze imparano comunque ad
essere amiche nonostante la loro perenne rivalità sia nello sport che in
amore: Mila si innamora infatti anche del capitano del club di pallavolo
maschile, il suo senpai Shiro Takiki (So Tachiki in originale), cosa di cui
appare essere anche Nami.
- Mentre nell'anime Mila scopre che sua madre (Kiushi Tajima) è viva, nel
fumetto ella è davvero morta.
Personaggi principali
Mila Hazuki
All'inizio della storia ha circa 14 anni e frequenta le scuole medie
Hikawa. È una ragazza abbastanza alta, atletica con i capelli rossi ed
una grande passione per la pallavolo (nell'anime inizialmente osteggiata
da Toshiko suo padre) Entra nella squadra di pallavolo della scuola dopo
essere stata notata dall'allenatore del club femminile, Daimon. Nella
squadra femminile dell'Hikawa la ragazza assume il ruolo di
schiacciatrice e incontra incontrerà il capitano Nami Hayase che in
seguito grande diverrà sua amica e comincerà il suo rapporto di
amicizia-rivialità con l'asso delle Sunligth Kari Takigawa.nello stesso
periodo Mila s'innamora a prima vista del suo senpai Shiro Tachiki,
capitano della squadra maschile di pallavolo.
Verso la fine delle scuole medie Mila viene notata dal mister Mitamura,
che l'allenerà negli anni successivi (seppur in situazioni differenti fra
anime e manga) in modo da affinare affinerà la sua classe sportiva e
portarla ad essere selezionata per le Olimpiadi di Seul dalla nazionale
giapponese.
Kaori Takigawa
Kaori Takagawa è una giovane ragazza dai capelli rossi, che hai soli 14
anni è famos per le sue alzate. Ha partecipato a molte olimpiadi e le ha
vinte tutte. Diventerà insieme a Nami la migliore amica di Mila.
Nami Hayase
Nami Hayase, all'inizio della serie frequenta la sqadra di pallavolo della
scuola Hikawa e ne è titolare. All'inizo odia Mila, è scontrosa ed
esuberante, ma alla fine si rivela dolce, buona, sensibile e si
affezionerà a Mila, tanto da diventare insieme a Kaori Takigawa una
delle sue migliori amiche. Ha come ruolo difensore centrale.
Personaggi secondari
Anime
Adattamento italiano
Doppiaggio
Sigle
Sigla di apertura giapponese
Giappone:YOU!
Censure nell'anime
L'edizione Mediaset trasmessa in Italia, in Francia e in Spagna
ha comportato numerose censure, principalmente riguardanti
comportamenti violenti e scene (perlopiù ironiche) con alcuni nudi o
inquadrature diindumenti intimi femminili.
Episodio 1
Mila vede Shiro parlare con Nami e confida alle amiche che
"farà una pazzia" per conquistarlo. Lei sta pensando ad un regalo
di San Valentino, ma le amiche la immaginano nuda a letto con
Shiro mentre lo abbraccia e lo bacia. Nell'edizione Mediaset la
parte "immaginata" è stata tagliata e rimane solo l'enorme
sollievo delle ragazze quando scoprono i reali intendimenti di
Mila.
Edward Brighton
Fratello minore di Arthur, energico e giocherellone, molto
protettivo nei confronti di Milly
Thomas Wavebury
È un ragazzo perfido e cattivo che si diverte con sua sorella Mary a
tormentare Milly
Mary Wavebury
Come suo fratello si diverte a deprimere la piccola Milly
Sophie
Perfida bambina, poco più piccola di Milly. Lontana parente
Robert
È il maggiordomo di Casa Marble
Brenda
Governante di Casa Marble
Jill
Domestica di Casa Marble
Tom
Giardiniere di Cas