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Gli inizi[

Nasce a Roma da una famiglia proveniente da Arpino, in provincia di Frosinone, da Mario Morricone
(1903-1974) e Libera Ridolfi (1905-1994). Aveva tre sorelle: Adriana, Maria e Franca. Il padre era un
trombettista che lavorò con diverse orchestre, mentre la madre aveva una piccola industria tessile.
Il giovane Ennio si appassiona alla musica ascoltando compositori antichi (come Giovanni Pierluigi da
Palestrina, Claudio Monteverdi e Girolamo Frescobaldi) e moderni (come Gian Francesco
Malipiero, Goffredo Petrassi ed Igor Stravinskij) e decide così di studiare musica al Conservatorio di
Santa Cecilia, dove si diploma in tromba (votazione: 7/10[Fonte ignota]) con Reginaldo Caffarelli (Sutri, 1891
- Roma, 1960) l'11 ottobre del 1946[14][15], in strumentazione per banda (votazione: 9/10[Fonte ignota]) con
Antonio D'Elia (Mirabella Eclano, 1897 - Roma, 1958) nel 1952[14], e in composizione (votazione:
9,75/10[16]) con il professor Goffredo Petrassi, conseguito il 6 luglio 1954[15]. In seguito completa la sua
formazione studiando anche musica corale e direzione di coro.
Conseguito il diploma incomincia a suonare come trombettista in varie orchestre romane, creandosi
una rete di conoscenze nel mondo dello spettacolo. Nel 1955 comincia a scrivere musiche per film, e
nel contempo lavora come arrangiatore di musica leggera per orchestre e per la casa discografica RCA
Italiana, il cui direttore artistico Vincenzo Micocci gli commissiona gli arrangiamenti di brani di artisti
italiani, che diventeranno quasi tutti grandi successi, lavorando inoltre con musicisti come Paul
Anka, Chet Baker e Mina, ma non tralasciando per questo, la composizione della musica classica.
Nel 1956 si sposa con Maria Travia e dal matrimonio nascono quattro figli: Marco; Alessandra; Andrea,
musicista; e Giovanni, regista e sceneggiatore. Nel 1958 viene assunto come assistente musicale
dalla Rai, ma si dimette il primo giorno di lavoro, non appena apprende che gli sarà preclusa ogni
possibilità di carriera e che, per volontà del direttore generale Filiberto Guala, le musiche da lui
composte, in quanto dipendente dell'ente radiotelevisivo pubblico, non saranno trasmesse.
Nel 1961 è il più giovane dei maestri a dirigere l'orchestra del Giugno della Canzone Napoletana.[17]
Nel 1962 arrangia il primo successo di Edoardo Vianello, il 45 giri Pinne fucile ed occhiali/Guarda come
dondolo, al quale seguiranno Abbronzatissima e O mio Signore (1963), Hully gully in 10/Sul
cucuzzolo (1964). Nel 1963 arrangia Sapore di sale di Gino Paoli. Nel 1966, insieme con Ghigo De
Chiara e Maurizio Costanzo (autori del testo) compone e arrangia Se telefonando, uno dei più celebri
successi della carriera di Mina.
Dal 1964 entra a far parte del Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza, un gruppo di compositori
fondato qualche anno prima da Franco Evangelisti, con cui Morricone suonò e registrò album fino al
1980. L'ensemble, che si occupava principalmente di musica d'avanguardia e di improvvisazione libera,
si proponeva di ricercare nuovi metodi musicali nel campo dell'improvvisazione.

La collaborazione con Sergio Leone


Morricone e il regista Sergio Leone erano compagni di classe alle scuole elementari[18] e nel 1964
cominciarono a collaborare. Nello stesso periodo Morricone cominciò a collaborare anche
con Bernardo Bertolucci. La prima colonna sonora che scrisse per Leone fu per il film Per un pugno di
dollari, nel 1964, proseguendo per tutta la serie successiva di spaghetti-western diretti dal regista
romano: Per qualche dollaro in più, Il buono, il brutto, il cattivo, C'era una volta il West (1 260 000 copie
vendute in Francia),[19] Giù la testa. Il sodalizio durò fino all'ultimo film di Leone, il gangster-movie C'era
una volta in America. Questa collaborazione gli permise di comporre alcune tra le sue musiche più
apprezzate, contribuendo notevolmente al successo dei film di Leone.

È universalmente considerato uno dei massimi autori della musica


cinematografica, alla quale ha dato il suo notevole contributo nell'arco di
quarant'anni con oltre quattrocento colonne sonore originali. In questo
settore ha messo a frutto un'esperienza estremamente ricca, sia per il tipo
di attività (arrangiatore, compositore, esecutore e direttore) sia per i
generi praticati, elaborando un linguaggio efficace sul piano
drammaturgico e al tempo stesso originale e innovativo sul piano
musicale. Nelle innumerevoli collaborazioni con registi di tutte le
nazionalità ha saputo inventare commenti musicali per ogni tipo di
situazione narrativa e filone cinematografico, e per alcuni generi, come
il western all'italiana, ha stabilito con le proprie colonne sonore un vero
e proprio vocabolario, destinato a rimanere un punto di riferimento
ineludibile. Tra i numerosi premi che gli sono stati assegnati vanno citati
il Leone d'oro alla carriera in occasione della 52° Mostra del cinema
di Venezia (1997), l'Oscar alla carriera (2007), l'Oscar alla
miglior colonna sonora per le musiche del film The hateful eight di Q.
Tarantino (2016), tre Golden Globes e, tra il 1988 e il 2013, nove David
di Donatello. Nel 2016 gli è stata inoltre attribuita una stella nella
celebre Hollywood Walk of Fame. Nel 2017 è stato insignito del titolo
di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica
Italiana.

OPERE Con la colonna sonora per Il federale (1961) di L. Salce prese


avvio l'attività di compositore cinematografico destinata a dare maggiore
fama alla sua musica e nella quale avrebbe costantemente integrato le
esperienze via via maturate tanto nel campo dell'avanguardia musicale,
quanto attraverso la lunga pratica in quello della musica leggera e
popolare. Noto per le sue musiche per i film di S. Leone (si ricordano in
partic. Per un pugno di dollari, 1964; Il buono, il brutto, il cattivo,
1966; C'era una volta in America, 1984), dagli anni Settanta ha
ulteriormente ampliato l'impegno nel cinema, avviando, pur in un
quadro quanto mai ricco di stili e repertori, una progressiva rarefazione
del materiale musicale verso una struttura per cellule (melodiche,
ritmiche, modali o armoniche) che raggiungerà uno dei risultati più
avanzati con la colonna sonora di The mission (1986) di R. Joffé. Ha
stretto in seguito importanti sodalizi artistici con diversi registi italiani,
europei e statunitensi: M. Bellocchio (I pugni in tasca, 1965), G.
Pontecorvo (La battaglia di Algeri, 1966), P. P. Pasolini (Il
Decameron, 1971), B. Bertolucci (Novecento, 1976), B. De Palma (The
untouchables, 1987; Mission to Mars, 2000), G. Tornatore (Nuovo
cinema Paradiso, 1988; Una pura formalità, 1994; L'uomo delle
stelle, 1995; La leggenda del pianista
sull'Oceano, 1998; Malèna, 2000;La sconosciuta, 2006; Baarìa,
2009; La migliore offerta, 2013), R. Polanski (Frantic, 1988), P.
Almódovar (¡Átame!, 1990), K. Branagh (Hamlet , 1990), M.
Nichols (Wolf , 1994; Wolf. La belva è fuori), R. Faenza (Sostiene
Pereira, 1995), D. Argento (La sindrome di Stendhal, 1996), O.
Stone (U turn, 1997; U turn. Inversione di marcia), R. Tognazzi
(Canone inverso, 2001), G. Montaldo (I demoni di San Pietroburgo,
2007), Q. Tarantino (The hateful eight, 2015). Nell'ambito della musica
assoluta ha composto oltre cento opere per diverse formazioni musicali:
secondo Concerto per flauto, violoncello e orchestra (1984); Frammenti
di Eros per soprano, piano e orchestra (1985); Cantata per l'Europa per
soprano, due voci recitative, coro e orchestra (1988); Ut  per tromba,
percussioni e archi (1991), Epitaffi sparsi per soprano e pianoforte
(1991-93); il balletto Gesto azione (1995); il debutto operistico
con Partenope. Musica per la sirena di Napoli (1996), su libretto di S.
Cappelletto e G. Barbieri; Non devi dimenticare (1998), in memoria
delle vittime della strage del 2 agosto 1980 a Bologna; la cantata Per i
bambini morti di mafia (1999), su testi di L. Violante; Metamorfosi di
Violetta, per quartetto d'archi e clarinetto (2001); Voci dal silenzio per
voce, coro, coro registrato e orchestra (2002); Cantata Narrazione per
Padre Pio (2004). Nel 2001 ha pubblicato Comporre per il cinema.
Teoria e prassi della musica nel film, scritto in collaborazione con S.
Miceli, mentre sono del 2016 il testo autobiografico Inseguendo quel
suono. La mia musica, la mia vita, scritto in collaborazione con l'allievo
e compositore A. De Rosa, e del 2018 il libro-conversazione con G.
Tornatore Ennio, un maestro, che ha anticipato il docufilm Ennio,
diretto da Tornatore nel 2021. Postumo, è stato pubblicato nel 2020
l'album Morricone segreto, ed è dello stesso anno il
mediometraggio The secrets behind his genius diretto da P. De Sanctis e
R. Longoni.

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