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Luigi Dallapiccola

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Luigi Dallapiccola (Pisino, 3 febbraio 1904 – Firenze, 19 febbraio


1975) è stato un compositore e pianista italiano.

Fu tra i primi in Italia ad approdare, sul finire degli anni trenta, alla
dodecafonia[1]. Le sue composizioni sono caratterizzate da intenso
lirismo e da profondi contenuti spirituali e ideali.

Indice
Biografia
Archivio
Opere
Musica corale
Musica vocale da camera
Musica strumentale (solistica e cameristica)
Luigi Dallapiccola nel 1972
Musica orchestrale (con o senza solisti)
Opere teatrali e balletti
Note
Bibliografia essenziale
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni

Biografia
Dallapiccola nacque a Pisino nell'allora Austria Ungheria e oggi in Croazia, un piccolo paese nel centro
dell'Istria, da genitori di origini trentine. Trascorse l'infanzia nella sua città natale, mentre più tardi fu a Graz,
con la sua famiglia internata durante la prima guerra mondiale: il padre, direttore di un liceo italiano di
Pisino, era ritenuto "elemento sovversivo" e "politicamente infido" dall'amministrazione austro-ungarica, e
in quanto tale fu obbligato al confino. Malgrado le indubbie difficoltà patite durante il confino, il piccolo
Luigi ebbe modo di assistere a numerose rappresentazioni d'opera presso il teatro della città stiriana, e
furono proprio le suggestioni ricevute durante quelle rappresentazioni (in particolare quelle ricevute dalle
opere wagneriane) che lo convinsero a voler diventare lui stesso un compositore.

Alla fine del conflitto, una volta rientrato nella natìa Pisino, iniziò gli studi musicali nella vicina Trieste sotto
la guida di Alice Andrich Florio e Antonio Illersberg; è grazie a quest'ultimo che Dallapiccola "scopre", nel
1921, il "Manuale di armonia" di Arnold Schönberg, un incontro che segnerà profondamente tutta la sua
vita, al punto che in anni più tardi, commentando questa sua prima
lettura del testo schoenberghiano, Dallapiccola evocherà James
Joyce citando la sua celebre frase "How life begins".

Dopo aver conseguito la licenza liceale, nel 1922 si trasferì a


Firenze (città in cui da allora risiedette per il resto della sua vita)
dove completò gli studi pianistici con Ernesto Consolo, e quelli di
composizione sotto la guida inizialmente di Roberto Casiraghi e
Corrado Barbieri, e in seguito di Vito Frazzi.

Firma

Risalgono agli anni trenta le prime, importanti affermazioni in


concorsi internazionali, con brani come la Partita per orchestra,
o Musica per tre pianoforti (Inni). Nel 1938 sposa Laura
Luzzatto Coen (1911-1995), che diventerà ben presto una figura
indispensabile per lo sviluppo del linguaggio dallapiccoliano.
Lapide sulla facciata della Casa di Nel 1940 gli verrà offerta, per chiara fama, la cattedra di
Annalena, in via Romana, a Firenze,
composizione al conservatorio Cherubini di Firenze;
dove Dallapiccola morì il 19 febbraio
Dallapiccola stesso rinuncerà a questa carica nell'immediato
1975
dopoguerra, ritornando al suo impiego iniziale (insegnante di
"pianoforte complementare"). Reagisce fermamente alle leggi
razziali del 1938, ripensando all'internamento della sua famiglia
a Graz durante la prima guerra mondiale con conseguenze ben visibili anche nella sua produzione musicale:
lo stesso anno scrive i Canti di prigionia, seguiti successivamente dall'opera Il prigioniero.

Nel dopoguerra la sua fama internazionale crescerà di continuo, in tutta Europa e in America, dove tra
l'altro verrà invitato a tenere corsi di perfezionamento a Tanglewood (dove ebbe come allievo il giovane
Luciano Berio), al Queens College di New York, alla University of California e altrove. Nel 1949 a Milano
fu tra gli organizzatori del "Primo congresso internazionale di musica dodecafonica", assieme a Riccardo
Malipiero ed a colleghi più giovani quali Camillo Togni e Bruno Maderna.

Nel 1968 a Berlino verrà rappresentato il suo Ulisse, opera su libretto proprio tratto dall'Odissea, frutto di
un lavoro ben più che decennale che il compositore definì "il risultato di tutta la mia vita" (a lui si deve
anche una trascrizione dell'opera Il ritorno di Ulisse in patria di Claudio Monteverdi, rappresentata tra
l'altro nell'ambito della stagione 1943 del Teatro alla Scala)[2]. Nel 1972 compose il brano Commiato per
voce e strumenti, dal titolo profetico: sarà la sua ultima composizione. Luigi Dallapiccola si spegne a
Firenze il 19 febbraio 1975, a causa di un edema polmonare, nella sua casa di via Romana 34 (all'interno
del Palazzo di Annalena).

Nel corso della sua vita Dallapiccola ha ricevuto numerosissimi riconoscimenti: nel 1953 diventa membro
dell'Accademia delle belle arti di Baviera, in seguito sarà nominato membro dell'Accademia dell'arte di
Berlino (1958), della Royal Academy of Music di Londra (1969) e dell'Accademia di musica ed arte di
Graz (1969). Ricevette inoltre il gran premio per la musica del Land Renania Settentrionale-Vestfalia, il
premio "Ludwig-Spohr" della città Braunschweig, il premio "Moretti d'oro" della regione Friuli Venezia
Giulia, il "Prix Arthur Honegger" a Parigi (1972), il Premio Feltrinelli per la musica assegnato
dall'Accademia Nazionale dei Lincei (1973)[3] ed il premio internazionale d'arte "Albert Schweitzer".
Oltre a ciò, ricevette la laurea honoris causa dall'Università di Durham e dall'Università di Edimburgo
(entrambe nel 1973); nello stesso anno gli fu inoltre conferita l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce
dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Il 21 maggio 1976 il Rettore dell'Università di Bologna Tito
Carnacini, conferì a Luigi Dallapiccola e Goffredo Petrassi la Laurea Honoris Causa in Discipline delle
Arti, Musica e Spettacolo; per Luigi Dallapiccola ritirò il diploma la moglie Laura[4].

È sepolto nel cimitero fiorentino di Trespiano.

Archivio
Il fondo Dallapiccola è stato depositato nel 1978 dagli eredi presso Gabinetto scientifico letterario G. P.
Vieusseux. Archivio contemporaneo Alessandro Bonsanti. Successivamente, nel 1992, Laura Coen
Luzzatto e Anna Libera Dallapiccola hanno deciso di trasformare il deposito in donazione. Nel 1995, in
seguito alla scomparsa della vedova, la figlia del Maestro ha donato all'archivio lo studio di Dallapiccola, il
suo pianoforte, mobili e suppellettili insieme alla biblioteca privata dei genitori. L'ordinamento e la
schedatura degli scritti, delle musiche e della bibliografia critica sono stati completati ed è uscito (nel 1996)
l'inventario a stampa a cura di Mila De Santis (in appendice all'inventario anche un elenco dei mittenti della
corrispondenza). Le descrizioni dell'inventario (comprendenti gli scritti e le musiche di Dallapiccola e la
letteratura critica su di lui) sono ricercabili anche nella banca dati interrogabile on line. La biblioteca è
catalogata nell'opac del Gabinetto Vieusseux[5].

Opere

Musica corale
Due liriche del Kalewala per tenore, baritono, coro da camera e quattro percussionisti
(1930)
La canzone del Quarnaro per tenore e coro maschile (1930)
Estate per coro maschile a cappella (1932)
Sei cori di Michelangelo Buonarroti il giovane (1933-1936)
Canti di prigionia per coro a voci miste e strumenti (1938-1941)
Canti di liberazione per coro e orchestra (1951-1955)
Requiescant per coro misto, coro infantile e orchestra, testi di Oscar Wilde e James Joyce
(1957-1958)
Tempus destruendi - Tempus aedificandi per coro misto a cappella (1970-1971)

Musica vocale da camera


Fiuri de tapo per voce e pianoforte, testo di Biagio Marin (1925)
Caligo per voce e pianoforte, testo di Biagio Marin (1926
Divertimento in quattro esercizi per soprano e cinque strumenti (1934)
Tre laudi per soprano o tenore e 13 strumenti (1936-1937)
Cinque frammenti di Saffo per soprano e orchestra da camera, nella traduzione di Salvatore
Quasimodo (1942)
Sex carmina Alcaei per soprano e 11 strumenti, nella traduzione di Salvatore Quasimodo
(1943)
Due liriche di Anacreonte per soprano e strumenti, nella traduzione di Salvatore Quasimodo
(1945)
Rencesvals: Trois Fragments de la Chanson de Roland per voce e pianoforte (1946 per la
Radio-Télévision Belge de la Communauté Française di Bruxelles con Pierre Bernac e
Francis Poulenc al pianoforte)
Quattro liriche di Antonio Machado per voce e pianoforte (1948)
Tre poemi per soprano e orchestra da camera, testi di James Joyce, Michelangelo
Buonarroti e Manuel Machado (anche in versione per voce e pianoforte) (1949)
Goethe Lieder per voce femminile e tre clarinetti (1953)
Cinque canti per baritono e strumenti su poemi greci nella traduzione di Salvatore
Quasimodo (1956)
Preghiere per baritono e gruppo da camera, testo di Murilo Mendes (1962)
Parole di San Paolo per mezzosoprano e 11 strumenti dalla Lettera prima ai Corinzi (1964)
Sicut Umbra... per mezzosoprano e 15 strumenti, testo di Juan Ramón Jiménez (1970)
Commiato per soprano e 15 esecutori, testo attribuito a Brunetto Latini (1972)

Musica strumentale (solistica e cameristica)


Musica per tre pianoforti (Inni) per tre pianoforti (1935)
Piccolo concerto per Muriel Couvreux per pianoforte e orchestra (1939-1941)
Tre episodi dal balletto "Marsia" per pianoforte (1942-1943)
Sonatina canonica per pianoforte, sui Capricci di Paganini (1942-1943)
Ciaccona, intermezzo e adagio per violoncello solo (1945)
Due studi per violino e pianoforte (1947)
Quaderno musicale di Annalibera per pianoforte (1952)
Tartiniana seconda per violino e pianoforte (anche in versione per violino e orchestra), su
temi di Tartini (1956)
Dialoghi per violoncello e orchestra (1959-1960)
Piccola musica notturna per gruppo da camera (flauto, oboe, clarinetto, celesta, arpa,
violino, viola e violoncello) (anche in versione per orchestra) (1961)

Musica orchestrale (con o senza solisti)


Dalla mia terra per mezzosoprano, coro e orchestra (1928)
Partita per soprano, coro e orchestra (1930-1932)
Tre studi per soprano e orchestra da camera (1932)
Rapsodia per voce e orchestra da camera (1932-1933)
Due pezzi per orchestra (trascrizione di Due studi per violino e pianoforte) (1946-1947)
Tartiniana per violino e orchestra, su temi di Tartini (1951)
Piccola musica notturna per orchestra (anche in versione per gruppo da camera) (1954)
Variazioni per orchestra (trascrizione di Quaderno musicale di Annalibera per pianoforte)
(1954)
An Mathilde per voce femminile e orchestra, testo di Heinrich Heine (1955)
Tartiniana seconda o "Tartiniana II" per violino e orchestra (anche in versione per violino e
pianoforte), su temi di Tartini (1957) Sergiu Celibidache dirige la prima esecuzione
radiofonica nell'Auditorium Rai di Torino.
Concerto per la notte di Natale dell'anno 1956 per orchestra da camera e soprano, testi di
Jacopone da Todi (1956-1957)
Three questions with two answers per orchestra (1962)
Opere teatrali e balletti
Volo di notte, opera in un atto su testo del compositore (da Vol de nuit di Antoine de Saint-
Exupéry) (1940)
Marsia, balletto drammatico in un atto (1943)
Il prigioniero, opera in un atto, libretto del compositore (tratto da La torture par l'esperance di
Villiers de l'Isle-Adam) (1944-1948)
Job, sacra rappresentazione per solisti, recitante, coro e orchestra, testo del compositore
(dal Libro di Giobbe) (1950 al Teatro Eliseo di Roma diretta da Fernando Previtali con
Scipio Colombo)
Ulisse, opera in un prologo e due atti e 13 scene, libretto del compositore (tratto da Omero)
(1968) diretta da Lorin Maazel con José van Dam nel Deutsche Staatsoper di Berlino

Note
1. ^ Dallapicolla Luigi, su Dizionario Biografico degli Italiani. Istituto dell'Enciclopedia italiana.
URL consultato l'11 settembre 2018.Treccani.it (http://www.treccani.it/enciclopedia/luigi-dallapiccol
a/)
2. ^ Gherardo Casaglia, "1943" (http://www.amadeusonline.net/almanacco.php?Start=0&Giorn
o=&Mese=&Anno=1943&Giornata=&Testo=scala&Parola=Stringa) Archiviato (https://web.ar
chive.org/web/20150402112733/http://www.amadeusonline.net/almanacco.php?Start=0&Gi
orno=&Mese=&Anno=1943&Giornata=&Testo=scala&Parola=Stringa) il 2 aprile 2015 in
Internet Archive., Almanacco Amadeus.
3. ^ Premi Feltrinelli 1950-2011, su lincei.it. URL consultato il 17 novembre 2019.
4. ^ L'Archivio storico (http://www.archiviostorico.unibo.it/Template/listLauree.asp?IDFolder=33
3&LN=IT) dell'Ateneo conserva documenti e immagini della cerimonia
5. ^ Fondo Dallapicolla Luigi, su SIUSA Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze
Archivistiche. URL consultato l'11 settembre 2018.

Bibliografia essenziale
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Mario Ruffini (a cura di), Honoris causa. Dallapiccola e Bologna, Polistampa, Firenze, 2020,
ISBN 978-88-596-2043-3

Voci correlate
Dodecafonia
Atonalità
Musica contemporanea

Altri progetti
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Collegamenti esterni

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(EN) Luigi Dallapiccola, su Internet Movie Database, IMDb.com.
Dallapiccola: ascolta i suoi brani musicali (http://www.magazzini-sonori.it/esplora_contenuti/
autori_esecutori/dallapiccola_luigi.aspx) in versione integrale su Magazzini Sonori (http://w
ww.magazzini-sonori.it/)
Dagli archivi RAI Radio3: 1904-2004: La vita e l'opera di Luigi Dallapiccola nel centenario
della nascita (http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-88eb1aa1-a6de-40e
5-bd30-09a6985e9744.html?p=8), ciclo di incontri a cura di Mario Ruffini
Istria on the Internet, Prominent Istrians - Luigi Dallapiccola, su istrianet.org.
Archivio Contemporaneo del Gabinetto Vieusseux - Fondo Luigi Dallapiccola, su
vieusseux.fi.it.
Centro Studi Luigi Dallapiccola, su centrostudidallapiccola.it.
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