Sei sulla pagina 1di 9

Drive In (programma televisivo)

Drive In un programma televisivo italiano di Italia 1, di


genere comico, trasmesso dal 1983 al 1988.

Fellini; dalla seconda edizione (1984-1985) il programma venne trasferito a Milano, dove rimase no all'ultima
edizione (1987-1988), utilizzando contemporaneamente
due centri di produzione diversi: in questo senso, e assieme alla composizione geograca del suo cast, il Drive
In venne quindi accolto come una sorta di risposta milanese a quel tipo di comicit romana e, pi in generale,
meridionale che storicamente impera nel paese.[4]

Ideato da Antonio Ricci, riscosse un grande successo entrando prepotentemente nel costume nazionale del tempo, contribuendo a portare alla ribalta numerosi volti noti dello spettacolo italiano negli anni a venire, ed emergendo come uno dei programmi-simbolo della televisione
italiana degli anni ottanta.[1][2]

Portato al debutto il 4 ottobre 1983 e trasmesso inizialmente il marted, dalla seconda edizione lo show divenne l'appuntamento sso della domenica sera di Italia 1
1 Contesto
sino alla sua chiusura, avvenuta il 17 aprile 1988. In
onda inizialmente per una sola ora a settimana, dato il
Drive In mutu la struttura del programma da altri variet grande riscontro vide presto raddoppiare la sua durata,
di fronte ai televisori oltre otto milioni di
gi proposti negli anni precedenti dalla televisione italia- raccogliendo
[6]
spettatori.
na (Non stop ma anche Carosello, Tutto compreso e Due
di tutto), introducendo tuttavia signicative novit come
ricorder il suo ideatore Antonio Ricci: avevo in mente
di creare una trasmissione tutta di comici: pativo le can- 2 Descrizione
zoni, i balletti, gli ospiti del variet classico, dando cos
vita a uno show che, per sua stessa ammissione, era una
macedonia di generi, una via di mezzo tra sit-com, variet, eetti speciali, satira politica, parodie, gag, barzellette,
tormentoni.[3]
Caratteristiche salienti furono la velocit dei cambi di
scena, monologhi e parodie di lm celebri insieme a spezzoni di comiche, nuovi cabarettisti che tra il pubblico recitavano i loro sketch uno dietro l'altro e rapide gag intervallate da stacchetti ballati, il tutto con un taglio di regia e
un montaggio incalzante che consentiva l'inserimento degli spot pubblicitari senza interrompere il ritmo: una vera
a propria opera di rottura dinanzi all'istituzionalizzato
mondo dei variet italiani del tempo,[3] nonch l'ideale
per la nascente televisione commerciale di cui Drive In
n per divenire il programma comico pi rappresentativo del decennio.[4] Per dirla nelle parole di uno dei
suoi protagonisti, Ezio Greggio, Drive In ha segnato un
cambio generazionale e di stile nel variet TV che nessuno ha segnalato: la ne del presentatore tradizionale dei
salamelecchi e dei tempi morti, la nascita di un variet
satirico tutta sostanza e niente fumo.[5]

Il proprietario Gianfranco D'Angelo e il suo giovane aiutante Ezio


Greggio

Ambientato per l'appunto in un drive-in, nelle prime tre


edizioni il collante delle varie vicende era rappresentato dal tentativo, da parte del proprietario del locale
(Gianfranco D'Angelo), di approttare, assieme al suo
giovane aiutante (Greggio), di un ingenuo e malcapitato
cliente (Enrico Beruschi)[3] che l si recava per corteggiare la procace e succinta cassiera (Carmen Russo, in
seguito sostituita da Lory del Santo) nonch per cercare un po' di evasione dalla vita quotidiana, e soprattutto,
dall'opprimente moglie (Margherita Fumero).

La prima edizione, scritta con Alessandro Piccardo ed


Ezio Greggio, ha avuto come regista Giancarlo Nicotra,
mentre le successive sono state scritte con la collaborazione di Franco Mercuri, Aldo Rami, Lorenzo Beccati,
Max Greggio, Michele Mozzati, Gino Vignali, Gennaro Ventimiglia e Matteo Molinari, con la regia adata
a Beppe Recchia. La prima edizione (1983-1984) ven- Tra i comici che si sono fatti conoscere dal grande pubne registrata presso gli Studi Dear di Roma, gi cari a blico o hanno consolidato la loro popolarit grazie alla
1

2
partecipazione al programma, si ricordano Giorgio Ariani, la coppia Syusy Blady e Patrizio Roversi, Massimo
Boldi, Enzo Braschi, Olga Durano, Isaac George, Johara,
Malandrino e Veronica, Guido Nicheli, Carlo Pistarino,
Lucio Salis, Caterina Sylos Labini, Teo Teocoli, i Trettr,
il Trioreno, Sergio Vastano, Mario Zucca e Zuzzurro e
Gaspare, senza dimenticare un Giorgio Faletti ancora lontano dalle future esperienze musicali e narrative, e un
Francesco Salvi non ancora in veste drammatica; come
detto, nella maggior parte dei casi si trattava di volti ancora sconosciuti ai pi, che troveranno fama proprio grazie al Drive In.[7] Tra le procaci protagoniste femminili
si ricordano, oltre alle succitate Russo e Del Santo, anche Tin Cansino, Nadia Cassini, Antonia Dell'Atte, Eva
Grimaldi, Cristina Moa e Ambra Orfei. Dietro alle telecamere, il Drive In fu inne banco di prova per i testi
di Ellekappa, Gialappas Band e Gino e Michele.
Le Ragazze fast food che si sono susseguite negli anni
hanno incluso, tra le altre, Cyssa Zaugg, Eliette Mariangelo, Ritanna Carpenter, Francesca Colombo, Soa Frisone, Gloria Scotti, Toti Botta, Luciana Ricca, Patrizia
Sala, Stefania Miniucchi, Sabrina Sabbatini, Cristina Garavaglia, Federica Farnese e Johara Farley Jones. Durante
il susseguirsi delle edizioni, alle Ragazze fast food venne
aancato un gruppo di sette ragazze adolescenti, denite
le Monelle, alcune delle quali continueranno poi la carriera nel mondo dello spettacolo come ballerine (Marianna
Fontana) o presentatrici (Cristina Beretta);[8] c'era inne
un terzo gruppo di ragazze, le Bomber.

PERSONAGGI

Mariano; da met marzo 1984 Zucchero zucchero, interpretata da Cristina Moa. Dalla seconda edizione fu utilizzata come unica sigla la celebre Saxofono for me eseguita da Roberto Negri. Una sigla di coda stata utilizzata solo durante la prima e seconda edizione, dapprima La
Bambola, celebre brano portato al successo da Patty Pravo e qui interpretato da Carmen Russo, e successivamente
Bum bum cantiamo, interpretata da Nadia Cassini.
Molti personaggi del mondo della televisione, della musica e dello spettacolo hanno amichevolmente recitato un piccolo cameo durante le cinque edizioni del
programma, vedi Guido Angeli, Christian, Gary Coleman, Corrado, Serena Grandi, David Hasselho, Daniele
Piombi, Marco Predolin, Memo Remigi, Donatella Rettore, Gigi Sabani, Mago Silvan, Ilona Staller, Little Tony
e Iva Zanicchi, oltre a un giovane Pier Silvio Berlusconi.
Tra gli ospiti musicali si ricorda la partecipazione di Matt
Bianco.

3 Personaggi
Innumerevoli i personaggi proposti dai vari comici negli
anni del programma: ciascuno di essi, fosse l'imitazione
di una persona realmente esistente, o una parodia di qualcuno o ancora un semplice modello di comportamento,
era poi caratterizzato da una serie di tormentoni": modi
di dire ripetuti a ogni puntata, che alla ne inducevano un
senso di attesa ai telespettatori.

3.1 I personaggi di Greggio


il banditore dell'Asta Tosta (oggetti tosti per tutti i
gosti), presentava improbabili gadget legati a personaggi della politica e dello spettacolo, terminava
le sue apparizioni proponendo un'orribile stampa kitsch di un vecchio beone in osteria, presentata come
opera di un certo Teomondo Scrofalo, introdotto con
la frase " lui o non lui? Cerrrrto, che lui!";
il Criticatrutto, il critico tritatutto;
La cassiera Lory Del Santo, Greggio e l'abituale cliente Enrico
Beruschi.

Ogni puntata veniva introdotta e conclusa da un monologo di D'Angelo, talvolta scritto da Enrico Vaime, sui
vizi e manie degli italiani (tra gli altri la settimana bianca, le cliniche per cure dimagranti e i villaggi vacanze)
o sul commento di un evento della settimana. Nella prima edizione il monologo di chiusura cui seguiva la sigla
nale, veniva improvvisamente interrotto da un violento
acquazzone che faceva scappare i clienti; nella seconda
edizione la pioggia venne sostituita da una tta nebbia;
nella terza la sigla fu sostituita con una comica di Benny
Hill.
Nella prima edizione vi sono state due sigle di testa: da
ottobre 1983, un brano strumentale composto da Detto

Mr. Tarocc con l'accento sulla Q, strampalato


prestigiatore (altro tormentone bada ben bada ben
bada ben...) che aveva come improbabile assistente il coniglio bianco Oreste presentato come suo
commercialista";
Spetteguless, la parodia dei pettegolezzi e del gossip mondano (cronaca stop, novella express... pi
che notizie, spetteguless con il tormentone chi ha
cuccato la Cuccarini?);
il professor Zichichirich; parodia dello scienziato
Antonino Zichichi
il Dottor Vermilione, psicanalista santone"; parodia
dello psicanalista Armando Verdiglione.

3.2

I personaggi di D'Angelo

il capocomico Gigio Gigi col suo gruppo I gigioni


(Syusy Blady, Patrizio Roversi e altri), a bordo di un
teatro camion.
il conduttore del quiz show Testa di Quiz in cui
riusciva a guadagnare soldi spillati ai concorrenti e
far vincere sempre lo stesso concorrente.

3.2

I personaggi di D'Angelo

Greggio e D'Angelo in compagnia del cane Has Fidanken, in uno


degli sketch pi famosi del programma.

il Tenerone: l'animale pi buono del mondo, un


animale completamente rosa, a met strada tra un
orso e coniglio, il cui verso era "pippo, pippo, pippo". Gag ricorrente: quando il tenerone si emozionava, ritirava la testa dentro il corpo dicendo appunto emoziooone!"; per fargliela uscire, Ezio Greggio
doveva premergli il fondoschiena.
Giovanni John Spadolini che discuteva al telefono
con Ronald Ron Reagan;
Marina Dante delle Povere (imitazione di Marina
Ripa di Meana, al tempo coniugata Lante della Rovere), intervistata da Roberto Gervaso. D'Angelo interpretava entrambi i personaggi, le cui battute venivano poi montate in sequenza tramite un eetto
di campo e controcampo. La contessa, che si faceva intervistare sdraiata su un letto, descriveva ogni
sua pretesa amma con la frase un omaccione, con
due baetti da sparviero, e alla ne dello sketch
riusciva a sedurre Gervasetto, il quale le saltava
addosso. Marina Ripa Di Meana fu molto divertita
dall'imitazione, al punto di arrivare a minacciare addirittura una querela se lo sketch fosse stato interrotto. Anche Roberto Gervaso si rec di persona negli
studi prima per conoscere e complimentarsi con gli
autori e poi per presentare un libro.
Raaella Carr: anche lei intervistata da Gervasetto D'Angelo. Tramite un rudimentale eetto speciale, questa lanciava due getti di lacrime verso il
pubblico.

3
Piero D'Angelo, parodia di Piero Angela, che conduceva il programma Il mondo di Quirk Quork
Quark nella quale raccontava di alcuni tipi di persone come se facesse un documentario scientico. Una
gag ricorrente era quella in cui il conduttore, quando
tentava di accavallare le gambe, lanciava un urlo di
dolore a causa della compressione dei testicoli.
il signor Armando, che magnicava la bravura della propria cockerina Has Fidanken che, per contro,
restava sempre immobile qualunque cosa le si dicesse di fare. Comparso per la prima volta nel 1984, il
numero di Has Fidanken (in cui D'Angelo, nel tentativo di fargli eseguire gli ordini, chiamava il cane
con l'imperativo Has...Fidanken!!!, che divenne in
poco tempo un vero e proprio tormentone di quegli
anni) fu ideato da Enrico Vaime, come vari altri monologhi portati da D'Angelo a Drive In dal 1983 al
1986.[9] Il cane (vissuto dal 1979 al 1997) in realt
era di propriet di un amico di D'Angelo, Peppino
Palombo, e il suo vero nome era Baby Dell'Aquila
Bianca.[10]
Pippo Baudo e Katia Ricciarelli, protagonisti di Anche i baudi piangono. In questi sketch, che facevano
il verso alle telenovelas sudamericane, Baudo possedeva un allevamento di parrucchini. Anche qui
D'Angelo interpretava entrambi i ruoli.
Sandra Milo, all'epoca conduttrice di Piccoli fans.
Nella parodia, i bambini si vestivano come i cantanti imitati e venivano doppiati da un adulto; alla ne
dell'esibizione, venivano regolarmente presi a botte
dalla nta Sandra Milo. A questi sketch partecipava
anche il culturista e performer Edo Soldo, il quale
interpretava il valletto.
Ciriaco De Mita: vestito come un antico greco, si faceva trasportare sul palco da una biga, mentre ngeva di suonare un'enorme moneta da 100 lire come se
fosse una lira. La sua entrata era accompagnata dalla musica del sirtaki, che per si trasformava in una
veloce tarantella. Gag ricorrente: De Mita, usando
uno specchietto, ngeva di vedere il futuro attraverso la sua testa pelata; in realt si poteva notare come lo specchietto servisse a sbirciare nella scollatura della ragazza alle sue spalle. Celebre la canzonetormentone: "Gos la viDa, se non G' De MiDa?",
parodiando la canzone delle caramelle Morositas ed
esasperando l'accento ciociaro del politico.
Giovanni Goria: Gianfranco DAngelo nei panni
orientaleggianti di Sandokan-Goria, parodia del politico democristiano Presidente del Consiglio tra il
1987 e il 1988. Celebre il suo tormentone: "Sono
Sandokan-Goria, il presidente del consiglio pi bello
che ci sia".
Gianni De Michelis: in merito allimitazione del politico socialista, di cui si ricorda il tormentone "Bon,

3
bon, bon: ma che sagoma che son", DAngelo ha parlato in unintervista uscita sul Secolo dItalia del 19
aprile 2011: Ci fu un tentativo di farmi correggere
limitazione di Gianni De Michelis. [] Il bello
che non solo ho continuato a farla ma qualche mese dopo, mi chiam il segretario di De Michelis per
chiedermi di partecipare a uno spettacolo in campagna elettorale a Venezia. Era lui a chiedermi di
imitarlo. Ma riutai, non mi pareva il caso.[11]

3.3

I personaggi di Faletti

PERSONAGGI

se trovare delle donne nude (alludendo alle Ragazze


fast food). Lo sketch seguiva sempre lo stesso canovaccio: Carlino scopriva i tradimenti della cognata,
procace e vogliosa, la quale tentava di comprarne il
silenzio con la promessa di regalargli un giumbotto
(una delle tante parole storpiate da Carlino). Frase
ricorrente: riferendosi alla cognata, Carlino ripeteva c'ha due roberti..., facendo riferimento al suo
grande seno.
Il Testimone di Bagnacavallo, caricatura di un adepto di una setta millenarista. Il suo tormentone consisteva nella frase: Credete forse che io...E non vi
veda?"
Il Cabarettista Mascherato, parodia di un improbabile rivoluzionario travestito da Zorro che in sella
al suo cavallo Bronco tenta di cambiare il mondo
portando ai poveri di spirito le battute rubate ai
ricchi.
Suor Daliso delle Piccole Madri Addolorate del
Beato Albergo del Viandante e del Pellegrino a cui,
di fronte alle ragazzate del bullo locale Mario Gilera, veniva uno s-ciopone e impartiva sonore lezioni a suon di ceoni cospargendosi prima le mani con
acido nitrico e glicerina.
Poldo, inserviente del circo Frollo, Frollo, Frollo e
Schwartenegger alla ricerca del suo elefantino.

3.4 I personaggi di Pistarino


Carlo Pistarino era un ironico osservatore del quotidiano,
visto con gli occhi di:
Un autista di autobus, raccontava il mondo al di l
del suo parabrezza, litigando con tutti

Giorgio Faletti, ancora nelle vesti di cabarettista, qui nei panni


di Vito Catozzo, uno dei personaggi che riscosse pi successo nel
programma.

Vito Catozzo, guardia giurata sovrappeso, caratterizzato da una parlata sgrammaticata (in particolare
riguardo l'uso del congiuntivo) e da un forte accento
pugliese (tormentone tipico l'imprecazione "Porch'il
mond' che c'ho sott'i piedi!"). I suoi racconti vertevano sulle sue vicende famigliari: la moglie Derelitta
(un metro e quaranta di altezza per 140 chili), le
sei glie (Crocessa, Derelitta jr, Addolorata, Immacolata, Selvaggia e Deborah), ma soprattutto il glio, Oronzo Adriano Celentano Catozzo, di cui Vito
faceva di tutto per celare l'evidente omosessualit.

Gite Pistarino, in ogni puntata veniva raccontata una


gita turistica, che andavano dalla gita al santuario
alla settimana bianca a Courmayeur
Agenzia di Viaggi Pistarino
Foto Pistarino, un fotografo di moda e gossip
Improbabile cantante lirico

3.5 Altri personaggi

Enzo Braschi consacr la sua carriera al Drive In presentandosi addobbato come i paninari milanesi di met anni
'80, narrando con nto gergo giovanilistico gli improbabili tentativi di combinare con l'altro sesso (le stinzie) e
di evitare le rappresaglie di altri esponenti di sottoculture
giovanili. Visti gli evidenti limiti del personaggio, le sta Carlino, adolescente di Passerano Marmorito. En- gioni successive videro Braschi presentarsi a ogni puntatrava in scena chiedendo a gran voce dove potes- ta nelle vesti di una nuova trib urbana (new romantic,

3.5

Altri personaggi

Carmen Russo, cassiera nelle prime edizioni dello show.


Un giovane Francesco Salvi assieme a un'altra protagonista
femminile, Tin Cansino.

mod, guerrigliero, dark, rockabilly, punk) giusticando i


continui cambiamenti con la necessit di restare di moda. L'ultima stagione in cui apparve lo vide in uniforme
raccontare eventi e riti del servizio militare obbligatorio; (interpretati da Boldi, Greggio e D'Angelo) truccati comomento che all'epoca segnalava la ne dell'adolescenza me i loro cantanti preferiti, salvo poi essere smascherati
e cacciati via dal presentatore. Tra i cantanti parodiati rie l'abbandono delle mode giovanili.
cordiamo Luciano Pavarotti (Boldi), i Ricchi e Poveri (in
Sergio Vastano interpretava una serie di idoli giovanili pa- particolare Gianfranco D'Angelo vestito e truccato come
rodiando gli archetipi della societ di massa: tra di essi il Angela Brambati), il trio Morandi-Ruggeri-Tozzi, freschi
bocconiano, ovvero uno studente universitario calabre- vincitori del Festival di Sanremo 1987, i quali alla richiese fuori sede (presso la Bocconi di Milano) e fuori corso, sta di Teocoli di interpretare Si pu dare di pi, nivail top-manager di natura rampante, yuppie in tipico sti- no puntualmente col cantare Malafemmena, beccandosi
le anni ottanta, che crede invano di convincere tutti del a vicenda delle cartellate dietro la nuca.
proprio successo, e l'"impresario cialtrone.
All'interno del programma, durante la seconda edizioFrancesco Salvi presentava due personaggi, pi spesso il ne, fu anche presentata una parodia intitolata Una brutta
camionista (nome in codice per i C.B.: Totano2) che fazenda, ovvero Beruscao il penultimo mandingo protanarrava le avventure dei suoi colleghi camionisti. L'altro gonista Enrico Beruschi insieme alla sua Margherituccia
personaggio (nella quinta edizione) il leader dei Budiny (Margherita Fumero) e a una Big mama (Edith Peters),
Molly, un metallaro.
che faceva il verso alle telenovelas che andavano in onda
I Trettr si produssero in scenette divertenti, interpretan- nel periodo e il titolo che parodiava il lm Drum, l'ultimo
do prevalentemente le parodie di alcune opere letterarie mandingo. Nella terza edizione Beruschi e la Fumero fu(es. I promessi sposi, Romeo e Giulietta ecc.), e il ruolo dei rono protagonisti anche di un'analoga parodia in stile La
poliziotti alle prese con improbabili clienti e dei medici Famiglia Addams chiamata Il Doctor Beruscus. Tra gli
in un pronto soccorso.
ospiti si ricordano Donatella Rettore, Little Tony e svaDurante la quarta stagione Massimo Boldi e Teo Teoco- riati altri interpreti della canzone italiana e internazionale
li diedero vita a una parodia di Star Trek, intitolata Bold dell'epoca.
Trek. Teocoli era poi il presentatore di un programma sul- Durante la quarta e quinta stagione furono poi preparalo stile di Piccoli fans, i cui protagonisti erano dei bambini te varie parodie di lm famosi, come Il nome della ro-

4 ACCOGLIENZA

sa, Indovina chi viene a cena?, Casablanca, La notte dei


morti viventi, Il colore dei soldi, Il padrino, Mezzogiorno
di fuoco, sempre con Greggio e D'Angelo nelle parti dei
protagonisti, anche di alcune comiche in stile slapstick.
Fra uno sketch e l'altro, durante le prime tre serie spesso
passavano anche spezzoni interpretati dal comico inglese Benny Hill e, anche sketch dell'attore australiano Paul
Hogan, noto per la saga di Mr. Crocodile Dundee.

Sergio Vastano nei panni del consumistico bocconiano

Un appuntamento immancabile della seconda stagione


era quello del duo Zuzzurro e Gaspare, con il racconto delle improbabili imprese del commissario con la lisca. Tormentone: Ce l'ho qui la brioche!!! (pronunciato
da Zuzzurro). Nella terza stagione i due comici Brambilla
e Formicola vennero aancati da 'Isaia', bizzarro personaggio che tentava di replicare look e mimica di Marty
Feldman, traendo evidente ispirazione dal personaggio
di Aigor da lui interpretato in Frankenstein Junior (di
cui riprendeva la gobba nta e il saio con cappuccio)
chiamato dall'ispettore Zuzzurro: Faccia da strudel!
Nel corso della prima edizione D'Angelo, Greggio, Beruschi e la Fumero interpretarono in presa diretta le parodie
di alcuni lm, dove il protagonista subiva le sorti opposte
rispetto all'originale. In particolare Drive in Story ripropose la parodia di Rocky, in cui Beruschi interpretava il
ruolo di un pugile famoso per aver perso tutti gli incontri;
l'occasione per il riscatto gli si presenta quando il manager di Joe La Motta (chiaro riferimento al famoso Jack),
propone al suo pugile di ripiegare su Rocky dopo il forfait
dell'avversario che avrebbe dovuto sdare.
Durante l'incontro Joe talmente sicuro di battere il fragile Rocky, al punto da combattere con un walkman al
ritmo di Vamos a la playa dei Righeira; Rocky, snito
dai pesanti colpi ricevuti si aggrappa all'avversario, ma
inavvertitamente la sua mano cade sul walkman, girando no al massimo la manopola del volume; Joe rimane
stordito e crolla al tappeto. Rocky esulta incredulo per
la vittoria, ma viene massacrato di botte dalla stessa moglie e dal manager, i quali avevano scommesso tutti i loro
soldi sulla vittoria dello sdante.
In un'altra parodia, quella di Anonimo veneziano, Beruschi interpreta il ruolo di un direttore d'orchestra capellone che riceve la visita della sua danzata, alla quale non

Parte del cast che anim il Drive In; tra di loro anche Carlo
Pistarino, i Trettr, Zuzzurro e Gaspare e Margherita Fumero.

sa come rivelare un profondo segreto. Tra una gag e l'altra


da ricordare quella di una prova d'orchestra con Greggio e D'Angelo nel ruolo di due musicisti, i quali, insieme
al resto dei componenti trasformano un pezzo classico in
una versione sinfonica della canzone Il ballo del qua qua
di Romina Power. Nel nale quando la sua danzata sta
per ripartire in treno, Beruschi le rivela di avere la forfora.

4 Accoglienza
Nel suo lustro di messa in onda il programma riscosse un
notevole successo presso gli spettatori, mentre sul versante della critica si prest a diverse analisi, sia in positivo
che in negativo. Da una parte, vari intellettuali dell'epoca
spesso appartenenti a quell'intellighenzia di sinistra che
invece, a posteriori avranno inviso lo show espressero apprezzamenti al Drive In: per il critico Oreste del
Buono fu la trasmissione di satira pi libera che si sia
vista e sentita, lo scrittore Giovanni Raboni la descrisse come una specie di congegno ad orologeria a bassissimo rischio, l'attore Vittorio Gassman ne rimase inuenzato tanto che dovette cambiare i rimi in teatro,[5]
mentre per il cineasta Federico Fellini era l'unico programma per cui vale la pena di avere la TV.[12] Anche il critico Aldo Grasso specicher, nel trentennale
della prima puntata, come il Drive In non il manifesto di tutti i mali possibili della TV commerciale (questa un'interpretazione bigotta), ma rappresenta piuttosto
l'esplosivit di quegli anni, l'uscita dal grigiore ministeria-

7
le della Rai e dagli anni di piombo, l'eccesso come nuova non dire delle copertine di Panorama ed Espresso. Le raforma di linguaggio (un eccesso spesso sbandierato con gazze fast food erano un'ironia di tutto questo, e facevano
troppa autoindulgenza come trasgressivo).[13]
anche battute di satira politica, anzi le donne comiche da
noi non mancavano mai. E le risate erano volutamente distorte ed esagerate, per sottolineare che in realt non c'era
niente da ridere [...] Siamo stati additati come ispiratori
degli anni '80, mentre noi ne eravamo lo specchio, la critica feroce, tra satira politica, presa in giro della Milano
da bere[14] [...] Siamo stati una trasmissione profetica: ora
abbiamo le prove documentate.[15]

Massimo Boldi in compagnia delle succinte e procaci ragazze fast food, elemento che pi attir i pareri negativi di parte della
critica.

Dall'altra, gi durante la sua messa in onda lo show venne additato di riproporre il clich della donna-oggetto attraverso presenze femminili succinte, dalle forme prorompenti e dall'irrisoria presenza scenica;[3] ancora Grasso riassumer tale aspetto del Drive In parlandone come del luogo in cui la seduzione e la malia erotica
delle star hollywoodiane cedono il passo all'ostensione
e all'ostentazione della carne (e a una mercicazione del corpo femminile chiamata a notevole fortuna
successiva).[7] Punto di vista respinto da Ezio Greggio,
per il quale anche a distanza di anni continuano a scambiare Drive In con Colpo Grosso che aveva i nudi. Le ragazze fast food erano pi vestite delle donnine di Macario
e Dapporto. Drive In era seguitissimo dalle famiglie [...]
C'era il paninaro-oggetto, c'era lo yuppie-oggetto, c'erano
le aste televisive-oggetto, c'era un altro tipo di bersaglio.
Le nostre ragazze partecipavano agli sketch con battute
pungenti quanto quelle dei comici. La gente ancora oggi ricorda i comici e i tormentoni, non i corpi delle fast
food. Le donne nude erano sulle copertine dell'Espresso e
di Panorama, non qui. Un concetto in cui si ritrov anche il collega Giorgio Faletti, sottolineando come la loro
fosse la trasmissione col pi alto numero di laureati.[5]

Sulla stessa linea d'onda si ritrova il giornalista Francesco


Specchia, ricordando trent'anni dopo come tutti allora, a sinistra, con analisi molto colte, accostarono Ricci
a Gramsci, ai situazionisti di Debord. Nessuno dichiar
guerra agli eccessi di pelle esposta e alla carnalit straripante dai push up. Si pensava a Drive In come al sogno felliniano che avrebbe narcotizzato Berlusconi. Che
poi sia avvenuto il contrario...[5] Anche Grasso collimer con quest'interpretazione, sostenendo come Berlusconi sognava un'altra TV (Dallas, Mike, Baudo, Raaella
Carr...), costosa, volgarotta, basica e spensierata come gli anni da bere"; Drive In, invece, pensava gi
a una metatelevisione, si circondava di autori di buone letture, rietteva sul rapporto tra sketch e spot, cercava di sintonizzarsi sul ritmo dei primi telelm che
giungevano dall'America... Dal punto di vista ideologico, al contrario di Berlusconi, Drive In era fastidiosamente lopalestinese e antiamericano, pur nutrendosi
dell'immaginario USA.[13]

5 Eredit

Il 31 dicembre 1983 fu trasmessa a reti unicate sulle due reti dell'allora Fininvest, Canale 5 e Italia 1, una
puntata speciale del programma intitolata Capodanno al
Drive In. Il posto dello show nel palinsesto televisivo fu
poi preso da Emilio che accoglier a sua volta molti dei precedenti volti del Drive In , mentre Greggio e
D'Angelo passarono a condurre, nel 1988, prima Odiens
e poi la prima edizione di Striscia la notizia, programmi sempre ideati da Antonio Ricci e che, insieme a tante
Ulteriormente, col senno di poi, si ripropose la que- altre trasmissioni-satellite nate in seguito dalla mente
l'eredit
stione politica del Drive In. Infatti, per alcuni anali- dell'autore genovese, di fatto porteranno avanti
[4]
dello
storico
progenitore
degli
anni
ottanta.
sti lo show incise profondamente e negativamente
sul tessuto sociale italiano del tempo, come simbolo Tornando al Drive In, tra il 1991 e il 1992, durante la
dell'americanizzazione[2] di un paese che attraversava fascia di mezzogiorno, il programma venne riproposto da
gli anni dell'edonismo reaganiano, di Craxi al governo, Italia 1 con un dierente montaggio, raccogliendo in ogni
della Milano da bere. Si era in pieno disimpegno, con gli puntata circa ottanta minuti di spezzoni: tra un blocco e
yuppies protagonisti assoluti di una certa societ italia- l'altro venivano inoltre mandate in onda alcune interviste
na e con il consumismo in vorticosa ascesa; insomma, ai protagonisti, i quali raccontavano aneddoti circa il prol'epicentro di quel terremoto culturale che poi avrebbe gramma. Nell'estate del 2003, per celebrare il ventennale
portato lentamente al berlusconismo.[1]
dalla messa in inda della prima puntata, Canale 5 mand
Un punto di vista sempre respinto da Antonio Ricci, an- in onda una serie di quattro puntate con il meglio di Drive
che a distanza di tre decenni: Le donne seminude sono in, chiamate Drive In Story.
una moda iniziata negli anni '70, specie sulle TV Rai, per Nell'ottobre del 2013, in occasione dei trent'anni del-

la trasmissione, vengono venduti in edicola sei DVD, a


cadenza settimanale, con tutto il meglio delle edizioni.
La raccolta curata dal professor Fabio Freddi, esperto di comunicazione. Oltre agli sketch, sono stati inseriti brevi interventi di Carlo Freccero, Angelo Guglielmi
e Giampiero Mughini. Il 4 dicembre dello stesso anno
stato inoltre trasmesso su Canale 5 Drive In - L'origine
del male, un documentario realizzato per celebrare il
trentennale dalla prima messa in onda del programma.[16]

[2] Stefania Carini, Drive In, quello show che cambi la tv e


gli italiani, europaquotidiano.it, 4 dicembre 2013.
[3] Maria Volpe, Donne, satira e variet: torna Drive in,
corriere.it, 16 giugno 2013.
[4] Grasso, 2000, p. 182
[5] Francesco Specchia, 'Drive In', tv e ipocrisia: quando
per la sinistra Ricci era Gramsci, liberoquotidiano.it, 12
febbraio 2011.
[6] Davide Maggio, La grande avventura (2^ puntata): stagione TV 1983 1984, il videosorpasso, davidemaggio.it, 24
settembre 2007.
[7] Grasso, 2013
[8] Si veda per es. l'intervista di gruppo a p. 66 di Topolino n.
1599 del 20 luglio 1986
[9] Patrizia Notarnicola, Il mio amico Has Fidanken,
italymedia.it.
Auditorium Casatenovo, Gianfranco D'Angelo racconta Drive in su YouTube, 2 giugno 2014.

[11] DAngelo: La censura? Era peggio in passato, secoloditalia.it, 19 aprile 2011.


[12]

Gli
intellettuali
e
il
Drive
striscialanotizia.mediaset.it, 3 febbraio 2011.

7 Bibliograa
Joseph Baroni, Dizionario della televisione: i programmi della televisione commerciale dagli esordi a
oggi, Milano, Raaello Cortina, 2005, pp. 139-142,
ISBN 88-7078-972-1.
Aldo Grasso, Radio e televisione: teorie, analisi, storie, esercizi, Milano, Vita e pensiero, 2000, ISBN
88-343-0578-7.
Aldo Grasso (a cura di), Storie e culture della televisione italiana, Milano, Mondadori, 2013, ISBN
978-88-04-63156-9.

Note

[1] Domenico Naso, Morto Gian Carlo Nicotra: invent Drive In, programma simbolo degli anni Ottanta,
ilfattoquotidiano.it, 10 giugno 2013.

[10]

COLLEGAMENTI ESTERNI

In,

[13] Aldo Grasso, L'antiberlusconismo di Drive in, corriere.it, 7 dicembre 2013.


[14] Ricci torna al suo Drive In: Non ispirammo gli anni
80, piuttosto ne eravamo lo specchio, repubblica.it, 13
novembre 2013.
[15] Massimiliano Carbonaro, Drive in: per Antonio Ricci
contro il programma false accuse, tvzap.kataweb.it, 13
novembre 2013.
[16] Drive In - L'origine del male": il documentario,
mediaset.it, 3 dicembre 2013.

8 Altri progetti

Wikiquote contiene citazioni di o su Drive In

9 Collegamenti esterni

Drive in ...30 anni fa, video.mediaset.it.

10
10.1

Fonti per testo e immagini; autori; licenze


Testo

Drive In (programma televisivo) Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Drive_In_(programma_televisivo)?oldid=72992537 Contributori:


Twice25, Sbisolo, DracoRoboter, .mau., Hellis, Marcok, M7, DanGarb, Shaka, Giona LoRe, TierrayLibertad, MM, Rdocb, Zeno, Pdn,
Manutius, V.rota, Kal-El, Gvf, Yoggysot, Gianluca91, Emilio2005, Homer, Tano-kun, WinstonSmith, Alan p, TheLoneRanger, Bronzino,
Silvio.dellacqua, Gig, Eumolpo, Elitre, MarcoB, Piero Montesacro, Rollopack, Sailko, Buzz, Bella Situazione, Kurtsb, Wayl, Absinthe,
Francesco da Campi, Assianir, Cauleld, Steno73, Riccardobot, Rebeldeparinoz, Ardellatte~itwiki, Demilich74, Angelorenzi, Rustik, Mizardellorsa, Andy mi, Mahimo, Mats 90, Gregorovius, Nikbot, Darth Master, Paolo Buscaglino, Danyele, Metralla, Bottuzzu, No2, MCMXC, Superzen, FixBot, Sanremolo, Discanto, Ianezz, RoccoDell'Asterix, Alex Carati, FrescoBot, Superjimbo67, RedPuma, AttoBot,
Jose Antonio, Xqbot, L736E, Trikappa, Michi81, Luca lzi, Mauro Tozzi, Tenebroso, GnuBotmarcoo, Telewiki93, Shivanarayana, Gcomes77, Lioce94, Miky87, Mark Hymann-Adler, Giba 73, Lord Possum, The Polish Bot, Pil56-bot, Piccalojenny, Theneverendingstory,
Botcrux, Palladino Neil, Nuvolari81, GastoneBP, Sganzerla, Rotaliano, BradleyRaccomandato, Ludovico68, Asdanken81, ValterVBot,
Tenerone e Anonimo: 110

10.2

Immagini

File:'Drive_In'_-_Canale_5.jpg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/1/15/%27Drive_In%27_-_Canale_5.jpg Licenza: Pubblico dominio Contributori: <a data-x-rel='nofollow' class='external text' href='http://www.tgcom24.mediaset.it/televisione/2013/notizia/
-drive-in-torna-a-far-ridere-dopo-30-anni_2009341.shtml'>"Drive In torna a far ridere dopo 30 anni</a>, tgcom24.mediaset.it, 14
novembre 2013. Artista originale: sconosciuto
File:'Drive_In'_-_Canale_5_-_Cast.jpg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/9/96/%27Drive_In%27_-_Canale_5_-_Cast.
jpg Licenza: Pubblico dominio Contributori: Lara Gusatto, <a data-x-rel='nofollow' class='external text' href='http://tvzap.kataweb.it/
foto/60488/drive-in-ieri-e-oggi-i-protagonisti-della-tv-anni-ottanta/#13'>Drive In, ieri e oggi i protagonisti della tv Anni Ottanta</a>,
tvzap.kataweb.it, 3 dicembre 2013. Artista originale: sconosciuto
File:'Drive_In'_-_Francesco_Salvi_e_Tin_Cansino.jpg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/9/9a/%27Drive_In%27_-_
Francesco_Salvi_e_Tin%C3%AC_Cansino.jpg Licenza: Pubblico dominio Contributori: <a data-x-rel='nofollow' class='external
text' href='http://www.tgcom24.mediaset.it/televisione/2013/notizia/-drive-in-torna-a-far-ridere-dopo-30-anni_2009341.shtml'>"Drive
In torna a far ridere dopo 30 anni</a>, tgcom24.mediaset.it, 14 novembre 2013. Artista originale: sconosciuto
File:'Drive_In'_-_Gianfranco_D'Angelo_ed_Ezio_Greggio.jpg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/1/19/%27Drive_In%
27_-_Gianfranco_D%27Angelo_ed_Ezio_Greggio.jpg Licenza: Pubblico dominio Contributori: Pino Corrias, <a data-x-rel='nofollow'
class='external text' href='http://www.vanityfair.it/show/tv/14/03/16/giass-luca-e-paolo-nuovo-programma-antonio-ricci'>Giass, Antonio Ricci: Che orrore Bruno Vespa</a>, vanityfair.it, 16 marzo 2014. Artista originale: sconosciuto
File:'Drive_In'_-_Lory_Del_Santo,_Ezio_Greggio_ed_Enrico_Beruschi.jpg
Fonte:
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/
it/f/f6/%27Drive_In%27_-_Lory_Del_Santo%2C_Ezio_Greggio_ed_Enrico_Beruschi.jpg
Licenza:
Pubblico
dominio
Contributori:
<a
data-x-rel='nofollow'
class='external
text'
href='http://www.tgcom24.mediaset.it/televisione/2013/notizia/
-drive-in-torna-a-far-ridere-dopo-30-anni_2009341.shtml'>"Drive In torna a far ridere dopo 30 anni</a>, tgcom24.mediaset.it,
14 novembre 2013. Artista originale: sconosciuto
File:35mm_film_frames.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/42/35mm_film_frames.svg Licenza: CC0 Contributori: Opera propria Artista originale: Ebaychatter0
File:Carmen_Russo_-_'Drive_In'.jpg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/4/47/Carmen_Russo_-_%27Drive_In%27.jpg
Licenza: Pubblico dominio Contributori: Massimiliano Carbonaro, <a data-x-rel='nofollow' class='external text' href='http://tvzap.kataweb.
it/foto/53557/drive-in-a-trenta-anni-dallesordio-un-come-eravamo-nostalgico/'>Drive In a trenta anni dallesordio un come eravamo
nostalgico</a>, tvzap.kataweb.it, 13 novembre 2013. Artista originale: sconosciuto
File:Drive_In,_Giorgio_Faletti,_1985,_Vito_Catozzo.jpg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/2/22/Drive_In%2C_
Giorgio_Faletti%2C_1985%2C_Vito_Catozzo.jpg Licenza: Pubblico dominio Contributori: <a data-x-rel='nofollow' class='external
text' href='http://www.gazzetta.it/Foto-Gallery/Altri-Mondi/04-07-2014/morto-giorgio-faletti-801128558771.shtml'> morto Giorgio
Faletti</a>, gazzetta.it, 4 luglio 2014. Artista originale: sconosciuto
File:Drive_In_-_Has_Fidanken.jpg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/8/8e/Drive_In_-_Has_Fidanken.jpg Licenza: Pubblico dominio Contributori: Striscia la notizia Artista originale: N.D.
File:Massimo_Boldi_-_'Drive_In'.jpg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/8/8d/Massimo_Boldi_-_%27Drive_In%27.jpg
Licenza: Pubblico dominio Contributori: Massimiliano Carbonaro, <a data-x-rel='nofollow' class='external text' href='http://tvzap.kataweb.
it/foto/53557/drive-in-a-trenta-anni-dallesordio-un-come-eravamo-nostalgico/'>Drive In a trenta anni dallesordio un come eravamo
nostalgico</a>, tvzap.kataweb.it, 13 novembre 2013. Artista originale: sconosciuto
File:Sergio_Vastano_-_'Drive_In'.jpg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/0/0f/Sergio_Vastano_-_%27Drive_In%27.jpg
Licenza: Pubblico dominio Contributori: <a data-x-rel='nofollow' class='external text' href='http://www.vita.it/it/article/2014/01/13/
il-bocconiano-caricatura-sempre-attuale/125745/'>Il bocconiano, caricatura sempre attuale</a>, vita.it, 13 gennaio 2014. Artista originale:
sconosciuto
File:TV-icon-2.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/b6/TV-icon-2.svg Licenza: CC-BY-SA-3.0 Contributori:
Image:Tv-icon-2.png, Image:Blank television set.svg Artista originale: Traced by User:Stannered
File:Wikiquote-logo.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/fa/Wikiquote-logo.svg Licenza: Public domain
Contributori: ? Artista originale: ?

10.3

Licenza dell'opera

Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0

Potrebbero piacerti anche