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Attività di laboratorio linguistico

ATTIVITÀ PER ALUNNI PRECONVENZIONALI


Le diverse attività dovranno essere proposte secondo una sequenzialità
che tenga conto dei livelli di acquisizione.

• Costruire un universo stabile di parole conosciute, formate partendo


da un numero limitato di consonanti + le vocali

• Costruire scatole delle parole che piacciono, per tipologia: parole dolci,
parole amare, parole profumate, parole cattive, parole cortesi…

• Tombola delle parole conosciute. Un bimbo prende dal sacchetto una


parola o una sillaba e la legge, gli altri la coprono sulla cartella

• Usando le carte degli oggetti e progredendo da parole piane bisillabe,


poi trisillabe:
- dammi quella che inizia con MA, RE …
- dammi quella che finisce con RO, VE …
- dammi quella che inizia con M, R, S …
- dammi quella che finisce con LA, LE, LI …

• Inizia per…(senza il supporto visivo) MA, RE … M, L …

• La scelta: lago inizia come mare o come luna? (senza supporto visivo)

• Giochi con la voce: alto/basso so/le

• Rime:
- Trova le parole che fanno rima (presentare le immagini delle parole,
senza scriverle).
- “Vino” fa rima con “pino” o “bicchiere”?
- Inventiamo delle rime
- Appello in rima ( per andare a pesca ...è presente la bambina che si
chiama ...Francesca; )
- Posso entrare nel castello? Posizionare a terra un cerchio grande,
che sta a rappresentare un castello. Possono entrare solo i bambini
che hanno la parola magica, cioè la parola che fa rima con
CASTELLO. “Io sono un principe, posso entrare nel CASTELLO?” “Io
ho un anello, posso entrare nel CASTELLO?”
- Coppie di parole in rima. Distribuire ai bambini di una classe
immagini di parole che fanno rima con BERRETTO (fischietto,
rubinetto, berretto...) e con CAPPELLO (ombrello, castello,
secchiello...). Tutti si muovono liberamente in uno spazio. Ad un
segnale convenuto (battito di mani) i bambini si fermano e devono
formare coppie di parole in rima.
- Da una scatola in cui sono inserite immagini di oggetti il cui nome fa
rima con gli altri, ogni bambino prende a turno due immagini e le
utilizza per comporre una frase in rima.

• GIOCHI DI FUSIONE E SEGMENTAZIONE prima sillabica, poi fonemica


anche attraverso l’utilizzo di immagini (possono essere di supporto
pupazzi- personaggi che parlano solo per sillabe o solo per fonemi):
- scegli tra i cartoncini messi a disposizione: MA.GO. - LU.NA.
- Scegli tra i cartoncini messi a disposizione: M.A.G.O. - L.U.N.A.
- Il gioco dell’extraterrestre: indovina che parola ho detto VE.LA. -
LI.MO.NE. Adesso scambiamo i ruoli, tu dici una parola e io
indovino…
- Il gioco dell’extraterrestre: indovina che parola ho detto: G.U.F.O.
M.E.L.O.N.E.
Adesso scambiamo i ruoli, tu dici una parola e io la indovino…

• GIOCHI DELL’ASCOLTO: alza il cartellino ogni volta che nelle parole che
dico:
- senti la sillaba LA (usare la progressione: parole con la sillabe
all’inizio, alla fine, in mezzo; non parole con la sillaba all’inizio, alla
fine, in mezzo)
- senti il suono M (usare la progressione: parole con il fonema
all’inizio, alla fine, in mezzo; non parole con il fonema all’inizio, alla
fine, in mezzo)
• LA LUNGHEZZA DELLE PAROLE:
- qual è più lunga? Vino o tavolino? a) Battiamo la parola sillaba per
sillaba. b) Battiamo la parola suono per suono. c) Facciamo tanti
salti nei cerchi messi a terra per quante sono le sillabe della parola.
d) Alterniamo saltelli su un piede per ogni fonema presente nella
parola.
- L’insegnante pronuncia una parola corta (es: cane) e chiede ai
bambini di dirne una più lunga; l’insegnante pronuncia una parola
lunga (es: palloncino) e ai bambini chiede di dirne una più corta.

• Il treno dei gettoni: metti un gettone per ogni suono che senti nelle
parole che dico → es: “muro”.

• Domino di sillabe: con i cartellini delle sillabe fare un gioco di domino.

• Gioco dell’oca: costruire un gioco dell’oca in cui in alcune caselle vi


siano giochi quali composizione di parole, nominare parole che iniziano
con … , sillabare il nome della parola rappresentata nella casella, …

• Il trenino delle parole: il gioco inizia con i bambini disposti in cerchio.


Un bambino dice una parola dopo essersi posizionato di fronte ad un
compagno che, in risposta, dice una parola che inizia con la sillaba
iniziale del nome appena sentito. Si pone poi davanti al primo bambino
per formare un treno; insieme si spostano continuando il gioco.

• I bambini-letterina: fare giochi di costruzioni di parole dando ad ogni


bambino una lettera (o una sillaba). I bambini si ordinano in riga.
Quanti bambini occorrono per scrivere TELA e LUPO? Quanti per
scrivere PORTA o TAVOLO? (variante l’insegnante dice piano la parola a
un gruppo di bambini-letterine, l’altro gruppo deve leggere)

• Ricomponiamo le parole: parole da comporre ordinando sillabe, poi


con sillabe inutili, poi con sillabe mancanti (fase successiva con i
grafemi). L’attività può essere svolta anche con la manipolazione di
cartellini con le sillabe o i singoli grafemi.
SA
MO R O TO
VA RE A S ?

V A I TE
N O LA

• Le griglie sillabiche
- Fornire ai bambini delle griglie sillabiche (ogni casella della griglia
rappresenta una sillaba) per parole monosillabiche, bisillabiche,
trisillabiche e polisillabiche. Quale griglia scegli?

- L’insegnante dice una parola, il bambino prende la griglia giusta e


pronuncia la parola toccando contemporaneamente ogni casella
della griglia selezionata.
- Su un foglio presentare delle immagini con alcune griglie sillabiche. I
bambini devono mettere in relazione ogni immagine con la griglia
corrispondente.

• Cosa cambia? (attività orale):


- Se cambio il posto delle sillabe: MESE-SEME MELA-LAME-MALE
- Se tolgo una sillaba: MELO(NE) (BA)NANA

• Il gioco della bacchetta cambia nome


Ad ogni bacchetta è associato un suono (ad es. U); quando tocca un
bambino, la finale del suo nome cambia (ad es. FABIO diventa FABIU).
Sono possibili più varianti.
• Il gioco della bacchetta cambia parole
Ad ogni bacchetta è associata una vocale. Quando viene alzata per es.
la bacchetta con la vocale “e” si ripetono brevi filastrocche o canti
conosciuti utilizzando come unica vocale la “e”. Es: Siamo tre cinesi con
il contrabbasso diventa “seme tre cenesi chen el chentrebbesse”

ATTIVITÀ SULLE COPPIE MINIME


(utili anche per i bambini che fanno molti errori di scambio di suoni)
• Discriminazione uditiva: vento-lento; zero-vero; lana-luna
• Se tolgo un grafema: RAPE-APE LEVA-EVA
• Se sostituisco un suono: TINO-PINO-RINO-LINO-VINO SERA-PERA-
PELA-PELO
• Giocare con coppie di parole che si differenziano solo per un suono
(coppie minime): PANE/CANE; FOGLIA/VOGLIA; VINO/FINO. Si
stabilisce una convenzione: ad ogni parola pronunciata corrisponde un
gesto. Dico VINO e poi FINO: i bambini devono realizzare nella giusta
sequenza il gesto di bere da un bicchiere e il gesto di mettere il sale
nella minestra.
• Sbagliare le parole di alcune favole classiche. I bambini si accorgono
degli errori e correggono l’insegnante che racconta favole strane.
C’era una volta... PIDOCCHIO che incontra la FARINA AZZURRA .

ATTIVITÀ PER ALUNNI SILLABICI


(le prime due adatte anche per alunni alfabetici che fanno errori di
riduzione di gruppi consonantici)

• Le griglie fonemiche
- Data una parola scegliere la griglia giusta: VENA

- A ognuno la sua griglia: LUNA, PATATA, RE, VENTO

- Incroci di griglie
- Cruciverba con disegni
- Parole da completare (con o senza griglia)

• I gruppi consonantici: introdurre la struttura CCV SPA PRA TRA SCA


- Cosa diventa? SPALLA-PALLA SCARPA-CARPA STIRA-TIRA
- Inventare frasi pazze: La mamma tira i pantaloni Il cuoco cucina
una scarpa al forno…
- Porre in conflitto con l’uso di griglie

• Le consonanti finali di sillaba: introdurre la struttura CVC SER CAR


VEN BOM MOL
- Cosa diventa? CARNE- CANE MOLTO-MOTO SOLDO-SODO
- Inventare frasi pazze
- Porre in conflitto con l’uso delle griglie
- Giochi uditivi: su e giù con la voce SER-pe VEN-to CAN-to

• Cosa cambia nella frase? Riconoscimento delle parole utilizzate


precedentemente nella frase: Paolo va lento - Paola va lenta/ Paolo va
come il vento – Paola va come il vento

• Attività di riconoscimento globale e segmentazione della frase:


- Leggere con il dito sotto (prima l’insegnante poi il bambino)
- Riconoscere le parole ( dov’è scritto…?)
- Ritagliare, scomporre la frase
- Riconoscere le parole in disordine
- Ricomporre la frase
- Devo riscrivere la frase, una parola su ogni foglietto, quanti foglietti
mi occorrono?
- Operare il controllo riscrivendo la frase

• Velocizzare la lettura di sillabe aperte e chiuse: sacchetto delle sillabe.

• Lista di sillabe, poi di piane bisillabe, piane trisillabe, con gruppi e


consonanti finali, per campi semantici.

• Attività di anticipazione:
- parole “con il cerotto” Es:

- brani con parole cancellate


Es:

• Separazione di catene continue di parole


Es:
A) MA NO ME LA GO LA NA SO LE
MANO NOME MELA

B) VEDOLACODADELTOPO
VEDO LA CODA DEL TOPO: 1) preceduto da battiti di mano per ogni
parola, dal posizionamento di un mattoncino per ogni parola, …
2) tagliando la striscia di parole

• Il gioco dell’indovinello
Si dispone su un tavolo un certo numero di immagini (20/ 30) che
riproducono campi semantici omogenei, come ad esempio animali,
alimenti, strumenti, ecc.
L’insegnante dopo aver fatto nominare tutti gli animali rappresentati
(quelli di cui il bambino non conosce il nome vengono scartati),
rovescia le immagini e dice:
“ Girati un momento mentre io prendo la carta di un animale. Adesso
dovrai indovinare quale animale ho nascosto. Se vuoi ti posso aiutare:
puoi chiedermi come comincia e finisce il nome dell’animale.
Se non lo scopri subito, mi puoi chiedere anche quali sono le lettere
che seguono la prima.”
Variante
“Questa volta sono io che mi giro e che dovrò indovinare l’animale che
hai scelto. Sarò io a domandarti come inizia e come finisce e, se non lo
scopro subito, ti chiederò il nome delle altre lettere”.
proget to DSA
Imparare a scrivere, imparare a leggere
prerequisiti

L’inizio dell’apprendimento formalizzato della lingua scritta, che corrisponde all’ingresso dei bambini nella prima classe
della scuola primaria, rappresenta un momento carico di significato sia da parte del bambino che di tutta la sua famiglia.
Da una indagine durata dieci anni, in cui sono stati ascoltati centinaia di bambini di cinque anni sul “Perché vai alla
scuola elementare?”, la totalità ha risposto: “Perché voglio imparare a leggere e scrivere tutto, non solo il mio nome!”.
Quindi tutti i bambini affrontano l’apprendimento formale della scrittura e della lettura con alta motivazione e curiosità
conoscitiva.

Bambini in difficoltà
L’apprendimento della scrittura e della lettura è un compito cognitivamente complesso, pertanto è necessario un approc-
reCuperO

cio didattico coerente e attento alle tappe evolutive del suo processo per conservare, in tutti i bambini, il desiderio iniziale
di “imparare”.
Le opportunità di prima alfabetizzazione offerte dal normale percorso di istruzione non sono, però, sempre sufficienti
per rispondere alle esigenze di tutti gli alunni. Alcuni di questi, pur avendo risorse cognitive nella norma, accedono con
fatica al codice scritto della lingua e cominciano presto ad avvertire la discrepanza tra la propria competenza e quella dei
compagni. Ciò comporta un senso di disistima e di inadeguatezza (Non sono capace, non mi riesce) con conseguente
messa in atto di atteggiamenti di rifiuto, di rinuncia e di comportamenti problematici sul piano emotivo, motivazionale
apprOfOndimentO

e relazionale (Cerco di farmi notare, comportandomi male; non voglio andare a scuola; mi sento male: voglio tornare a
casa). Troppo spesso questi comportamenti vengono interpretati come “svogliatezza”, “pigrizia” e non come segnali di
difficoltà e di disagio, o come campanelli di allarme di possibili indicatori di rischio di presenza di un Disturbo Specifico
di Apprendimento (DSA).

Che cosa sono i DSA?


I DSA (la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia) si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate,
in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali. La principale caratteristica è quella della “specificità”, intesa
come un disturbo che interessa, in modo significativo ma circoscritto, uno specifico dominio di abilità (lettura, scrittura,
calcolo), lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. In questo senso, il principale criterio necessario per sta-
bilire la diagnosi di DSA è quello della “discrepanza” tra abilità nel dominio specifico interessato (deficitaria in rapporto
alle attese per l’età e/o la classe frequentata) e l’intelligenza generale (adeguata per l’età cronologica).
Il disturbo è stimabile mediamente al 3-4%: questo significa che statisticamente ci si può aspettare in ogni classe la pre-
verifiChe

senza di almeno un alunno con DSA.

Che cosa può fare la scuola?


Alcuni accorgimenti didattici sono di grande aiuto per non aggravare il compito fondamentale della conquista del prin-
cipio alfabetico:
• focalizzare l’attenzione sulla fonologia durante il primo e secondo anno di scuola primaria;
• presentare inizialmente un solo carattere di scrittura (lo stampato maiuscolo).
prOve naziOnali

Questo accorgimento comporta che i grafemi non abbiano elementi confusivi dal punto di vista spaziale che invece sono
presenti nello script, codice da usare unicamente in modalità ricettiva, per la complessità determinata dalla trappola delle
lettere simmetriche: b\d\p; a\e ecc. Lo stampato maiuscolo permette inoltre la scansione fonemica delle parole in virtù
della spaziatura esistente tra gli elementi grafemici e non affatica il gesto grafico per la sua produzione.

Didattica metafonologica
Tra i prerequisiti alla base dell’apprendimento strumentale della scrittura e della lettura vengono curati dalla scuola so-
prattutto quelli relativi alle capacità visuo-percettive e grafo-motorie, legate alla componente esecutiva della scrittura,
mentre viene dedicata poca attenzione alla competenza metalinguistica, cioè alla metafonologia (riflessione sulla struttu-
ra sonora delle parole). Numerose ricerche hanno dimostrato che “le modalità didattiche più efficaci sono quelle che, uti-
lizzando proposte fonologiche, metafonologiche e attività guidate di decodifica, favoriscono l’acquisizione della struttura
sillabica e fonologica delle parole” (rivista “Dislessia”, vol. 4, n.1, gennaio2007 - Erickson). Tutti i bambini hanno diritto
ad una didattica metafonologica. I bambini con DSA non possono farne a meno.
dsa

Che cosa è la didattica metafonologica?


Le attività proposte nelle schede presenti in questa guida hanno per obiettivo quello di sviluppare in tutti i bambini le abi-
lità legate alla identificazione delle caratteristiche sonore delle parole, attraverso operazioni di classificazione, confronto,
manipolazione.

66 © Mondadori Education
I contenuti prevedono:
• riconoscimento e produzione di parole in rima;
• scansione e fusione di sillabe;
• manipolazione di sillabe;
• scansione e fusione di fonemi.
Per quanto riguarda la presentazione dei singoli suoni, è fondamentale la gradualità: si parte dalle vocali (fonemi parti-

prerequisiti
colari, sillabe esse stesse, nuclei delle sillabe) e dall’analisi della loro posizione nelle parole (ricerca lessicale di parole con
vocali iniziali, finali, intermedie), per poi introdurre i suoni “continui”, quelli cioè che si possono prolungare (es. M, N, L,
R, S, F, V) che, per le loro caratteristiche fonetiche, facilitano l’identificazione percettiva e la sintesi sillabica.

Quando fare didattica metafonologica?


Le attività didattiche proposte sono fondamentali per tutti i bambini che frequentano la prima classe di scuola primaria.
Per i bambini con DSA può essere sicuramente considerato come un fattore di protezione, perché favorisce lo sviluppo
di competenze implicate nell’apprendimento della lettoscrittura. Importante è la frequenza e l’intensità con cui queste

reCuperO
attività vengono proposte (frequenza giornaliera, all’interno delle proposte didattiche per tutta la classe).

Come fare didattica metafonologica?


È utile usare supporti grafici per rendere visibili sia la struttura sillabica che fonemica delle parole. Rettangoli gialli per la
scansione sillabica (griglie sillabiche); cerchi per la scansione fonemica (griglie fonemiche). Per le griglie sillabiche, rappre-
sentate graficamente con un rettangolo, possono essere utilizzati nella operatività dei semplici cartoncini bristol gialli; per
i fonemi dei cerchi rossi (rappresentano le vocali) e cerchi blu (rappresentano le consonanti), ritagliati da cartoncini bristol.

apprOfOndimentO
Sempre per favorire il moltiplicarsi di giochi metafonologici sono di grande coinvolgimento emotivo per i bambini la
presenza di personaggi–pupazzo. Questi vengono presentati alla classe come personaggi dal comportamento linguistico
particolare (la ricchezza dell’essere tutti diversi!).Il pupazzo (proponiamo ai bambini di dargli un nome) che viene dal
“Pianeta delle Sillabe” ha la possibilità di comunicare scandendo le parole nelle sillabe che la costituiscono.
(Es.: SI Mo NE
Il pupazzo che viene dal “Pianeta dei Fonemi” riesce ad esprimersi solo dividendo le parole nei singoli suoni di cui sono
formate S I M o N E )

Materiale di supporto
Per facilitare il percorso di acquisizione strumentale sono di grande aiuto per tutti i bambini degli strumenti di facile co-
struzione che possiamo definire: strumenti compensativi per la memoria (scatola degli attrezzi).
Per velocizzare il processo di riconoscimento e per favorire la memorizzazione delle corrispondenze sillabe e simboli di ri-

verifiChe
ferimento è utile consegnare a tutti i bambini della classe il “Sillabiere”, costruito dalle insegnanti. Il “Sillabiere” completo
è costituito da 12 fogli (protetti in fogli trasparenti o plastificati); ogni foglio contiene le sillabe costituite dalle lettere ad
alta consistenza alfabetica, cioè lettere che hanno una costanza nelle corrispondenze grafema/fonema (B-D-F-L-M-N-P-R-
S-T-V-Z), a questi si aggiungono i 5 fogli con le vocali/sillabe.
ogni sillaba viene messa in corrispondenza con una immagine-gancio, che rappresenta la parola con cui inizia la sillaba
presa in esame. Il “Sillabiere” può essere consultato sia a scuola che a casa; ha la funzione di far memorizzare le sillabe,
facilitandone il riconoscimento e abitua alla pratica della consultazione delle fonti.

prOve naziOnali
OBiettivi
68 Conoscere i costituenti grafici delle lettere.
69 Riconoscere lettere.
70 Individuare la posizione delle vocali nelle parole.
71 Individuare le vocali finali delle parole.
72 Individuare la posizione delle vocali nelle parole. Eseguire la scansione fonemica delle parole.
73 Individuare parole in rima.
74 Individuare parole in rima.
75 Produrre parole in rima.
76 Comporre parole con sillabe aperte a struttura semplice.
dsa

77 Conoscere sillabe con gruppi consonantici omosillabici.


78 Conoscere sillabe chiuse da consonante. Eseguire scansione fonemica delle parole.
79 Conoscere sillabe chiuse da consonante. Eseguire scansione fonemica delle parole.
80 Comporre parole con sillabe aperte e sillabe chiuse.

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Sc hed a 3 classe Nome: CogNome: Data:
1a

LA poSIZIoNe DeLLe VoCALI


prerequisiti

NeLLe pAroLe
1 OSSERVA LE FIGURE DA SINISTRA A DESTRA. POI COLLEGA
CON UNA FRECCIA OGNI FIGURA AL GRUPPO GIUSTO.
reCuperO
apprOfOndimentO
verifiChe
prOve naziOnali
dsa

INIZIANO CON A FINIsCONO CON A

70 © Mondadori Education
Nome: CogNome: Data: classe Sc heda 4
1a

LA poSIZIoNe DeLLe VoCALI

prerequisiti
NeLLe pAroLe
1 OSSERVA LE FIGURE DA SINISTRA A DESTRA. POI COLLEGA
CON UNA FRECCIA OGNI FIGURA AL GRUPPO GIUSTO.

reCuperO
apprOfOndimentO
verifiChe
prOve naziOnali
dsa

FINIsCONO CON O FINIsCONO CON I FINIsCONO CON E

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Nome: CogNome: Data: classe Sc heda 6
1a

IL treNo DeLLe rIMe

prerequisiti
1 CERCHIA LE FIGURE CHE FANNO RIMA CON PULCINO.
POI INSERISCILE CON UNA FRECCIA NEI VAGONI DEL TRENO.

reCuperO
apprOfOndimentO
verifiChe
prOve naziOnali
dsa

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Sc hed a 7 classe Nome: CogNome: Data:
1a

LA CASA DeLLe rIMe


prerequisiti

1 INSERISCI CON UNA FRECCIA NELLA CASA GIUSTA LE FIGURE CHE


FANNO RIMA CON (OTTO) E CON (TETTO).
reCuperO
apprOfOndimentO
verifiChe
prOve naziOnali
dsa

74 © Mondadori Education
Nome: CogNome: Data: classe Sc heda 8
1a

Le rIMe

prerequisiti
1 OSSERVA I DISEGNI, LEGGI LE PAROLE E POI SCRIVI QUELLE
IN RIMA ADATTE A COMPLETARE IL RACCONTO.

reCuperO
CASToRo CAMMELLo CASETTA ANELLo

apprOfOndimentO
CASTELLo SECCHIELLo SERPENTE Ago

verifiChe
• NEL DESERTo STA UN CA .
• LA REgINA NEL SUo CA .
prOve naziOnali
• SULLA SPIAggIA UN BEL
SE .
• SUL MIo DITo UN gRANDE
dsa

A .
© Mondadori Education 75
Sc hed a 9 classe Nome: CogNome: Data:
1a

pAroLe DI DUe SILLABe


prerequisiti

1 LEGGI LE SILLABE IN ORIZZONTALE E VERTICALE.

NA VE TA DI
reCuperO

DO TO NE NI

sA MO MU VI
apprOfOndimentO

RO NO RE LE
2 COMPLETA LE PAROLE: USA LE SILLABE LETTE SOPRA. FAI ATTENZIONE:
IN OGNI SPAZIO DEVI SCRIVERE UNA SOLA SILLABA.
verifiChe

ta Na
prOve naziOnali
dsa

76 © Mondadori Education
Nome: CogNome: Data: classe Sc heda 10
1a

grUppI DI CoNSoNANtI

prerequisiti
NeLLe SILLABe
1 SCRIVI LE PAROLE CHE COMINCIANO CON QUESTE SILLABE.
FAI ATTENZIONE: IN OGNI SPAZIO DEVI SCRIVERE UNA SOLA LETTERA.

reCuperO
TRO

apprOfOndimentO
TRA

BRU

verifiChe
FRA
prOve naziOnali

DRA

PRA
dsa

© Mondadori Education 77
Scheda 11 classe Nome: CogNome: Data:
a
1

VoCALI NeLLe SILLABe


prerequisiti

INIZIALI DI pAroLe
1 LEGGI LE SILLABE, POI UNISCI OGNI DISEGNO ALLA SILLABA INIZIALE.
reCuperO
apprOfOndimentO

AL ON ER AN

IN AM UN AR
verifiChe
prOve naziOnali

2 RISCRIVI SOLO I NOMI CHE ENTRANO NEGLI SPAZI. FAI ATTENZIONE:


IN OGNI SPAZIO DEVI SCRIVERE UNA SOLA LETTERA.

o N d a

a l
dsa

i N

78 © Mondadori Education
Nome: CogNome: Data: classe Sc heda 12
1a

LettUrA VeLoCe DI SILLABe

prerequisiti
1 LEGGI VELOCEMENTE, POI UNISCI OGNI DISEGNO ALLA SILLABA INIZIALE.

reCuperO
PUL BAN PON

apprOfOndimentO
VEN MON DEL

verifiChe
prOve naziOnali
2 SCRIVI LE PAROLE CHE ENTRANO NEGLI SPAZI. FAI ATTENZIONE:
IN OGNI SPAZIO DEVI SCRIVERE UNA SOLA LETTERA.

V
dsa

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Scheda 13 classe Nome: CogNome: Data:
a
1

ANIMALI IN CerCA DI SILLABe


prerequisiti

1 COLORA CON COLORI UGUALI LE SILLABE CHE FORMANO


I NOMI DEGLI ANIMALI.
reCuperO
apprOfOndimentO

TO sTO RO RA

CO GAT CA PE
verifiChe

PE sO VOL RO
prOve naziOnali

NE CA OR TO

2 SCRIVI LE PAROLE CHE ENTRANO NEGLI SPAZI.

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dsa

C P

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