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istituto comprensivo

DON MILANI
Scuola dellInfanzia don Milani A.S. 2008/2009

La battaglia cristallina

terza sezione, bambini di 5 anni A cura delInsegnante: Giovanna Cosseddu In collaborazione con lins. di sez. Irene Lupo seconda sezione, bambini di 4 anni A cura dellinsegnante: Valentina Pedrini

Campi di esperienza Obiettivi formativi


CAMPO DI ESPERIENZA DOMINANTE: la conoscenza del mondo

Competenze
Colloca se stesso, oggetti e persone nello spazio e lo percorre. Si pone in atteggiamento esplorativo nei confronti della realt Trova e usa strategie per risolvere semplici problemi. Condivide risposte, accetta soluzioni Rappresenta verbalmente e graficamente osservazioni ed esperienze usando anche segni e simboli convenzionali

CAMPO DI ESPERIENZA TRASVERSALE: il corpo in movimento

Sviluppa la capacit di orientamento spazio temporale. Mette in relazione oggetti o situazioni secondo criteri diversi Risolve in situazione problemi di percorribilit Comprende e rispetta le regole di un gioco Analizza e comprende un testo. Passa dalla lettura di immagini alla lettura di simboli e scritte. Familiarizza con il codice scritto Comprende alcuni significati e funzioni dei numeri. Riconosce i numeri nella realt. Riconosce la regolarit di alcune successioni Tocca, guarda, ascolta e sa raccontare le cose fatte Sa mettersi in relazione con s, gli altri, lambiente usando il corpo Sa agire a livello motorio in un contesto di gruppo

rappresenta i vissuti motori e le conoscenze in vari modi conosce regole e strategie da utilizzare nel gioco prova piacere nel movimento che coordina e controlla nei giochi individuali e di gruppo riflette, si confronta, tiene conto dei punti di vista altrui; dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure segue le regole di comportamento concordate e si assume responsabilit manifesta in vari modi di aver sviluppato il senso dellidentit personale

CAMPO DI ESPERIENZA TRASVERSALE: il s e laltro

Condivide materiali, regole e strategie. Lavora in gruppo rispettando le regole. Impara ad orientarsi e compiere scelte autonome nel gioco motorio. Si predispone in modo sereno e consapevole allinserimento nella scuola primaria ascolta e comprende storie. Ricostruisce i nuclei

CAMPO DI ESPERIENZA TRASVERSALE: i discorsi e le parole

racconta un evento rispettando nodi logici

narrativi di un racconto. Individua le caratteristiche di personaggi, ambienti, azioni. Ricerca, confronta e usa codici simbolici diversi

ascolta e comprende storie, racconti, narrazioni. Migliora le competenze lessicali riflette sulla funzione del codice scritto. Passa dalla lettura di immagini, alla lettura di simboli e scritte sa usare e si esprime attraverso le varie tecniche espressive stabilisce corrispondenze tra vari elementi

CAMPO DI ESPERIENZA TRASVERSALE: linguaggi, creativit, espressione

sperimenta varie tecniche espressive associa colori ad altri elementi

Il lavoro di questanno partito dalla difficolt che i nostri bambini hanno incontrato per orientarsi nello spazio a due dimensioni, nello specifico il foglio a quadretti. I bambini dellultimo anno della scuola dellinfanzia, anche stimolati dalla famiglia, giocano con la scrittura spontanea e sono gratificati dal poter lavorare come i bambini delle elementari, con il loro librino e lastuccio da gestire personalmente. Passare dal foglio bianco del disegno spontaneo a quello con il quadretto (anche se di un centimetro), rappresenta per loro uno spostamento nellorientamento spaziale, che rischia di passare inosservato. Si devono abituare. Non solo, ci siamo dette. Sembra

che non lo vedano Cosa possiamo inventare per far si che lo utilizzino? Dobbiamo farglielo sentire ci devono entrare con il corpo. Cos abbiamo provato a pensare come loro e ci siamo
ritrovate a giocare con loro, divertendoci insieme a loro! Una delle nostre due sezioni composta da bambini di quattro anni, i quali hanno partecipato ai giochi insieme ai compagni pi grandi con

disinvoltura, senza difficolt di comprensione: sono stati attratti dal meccanismo, dinamico, coinvolgente. La storia del GALLO CRISTALLO ha fatto da catalizzatore. Insieme alla scuola di Via Cino di Quarrata, abbiamo deciso di percorrere strade diverse con lo stesso sfondo Della serie: DATECI UNA STORIA E. Abbiamo avuto modo cos di mettere in luce la molteplicit di occasioni da poter sfruttare, lasciando che le piste si aprissero alla creativit

LA STORIA
La storia del gallo cristallo molto semplice e accattivante. Parla di sei personaggi, cinque dei quali sono invitati alle nozze di Pollicino: gallo cristallo, gallina cristallina, oca contessa, anatra badessa, uccellino cardellino. Il sesto, il lupo, che risulta escluso dalla lettera dinvito, aggregandosi di prepotenza al corteo, strada facendo se li mangia uno ad uno. Il lieto fine arriva grazie al piccolo e furbo uccellino che fa in modo di liberare tutti i compagni di viaggio dalla sua pancia, come nella storia di cappuccetto rosso breve e semplice, ma i bambini se ne innamorano subito e chiedono di ascoltarla e riascoltarla. Ne imparano la canzoncina che diventa la loro colonna sonora. E quando arriva il momento di giocare con il gallo cristallo, diventa una festa che incanta e inventa.

La canzone del Gallo cristallo


Cera una volta un gallo che se ne andava in giro per il mondo A un certo punto trov per terra una lettera Rit. Gallo cristallo, gallina cristallina, oca contessa, anatra badessa, uccellino cardellino vanno alle nozze di pollicino, uccellino cardellino vanno alle nozze di pollicino (x 7) E ci andarono davvero tutti quanti in gran corteo! Nella lettera chi cera? Cera il gallo e la gallina, oca contessa, anatra badessa, uccellino cardellino! Dice il lupo: vengo anchio! ma nella lettera non ci sei! e io ci vengo lo stesso, perch ho fame! ma io non ho niente da darti! e io ti mangio, mangio, mangio! Rit. Gallo cristallo, gallina cristallina, oca contessa, anatra badessa, uccellino cardellino vanno alle nozze di pollicino, uccellino cardellino vanno alle nozze di pollicino (x 2) E ci andarono davvero anche il lupo e luccellino, alle nozze di pollicino! E mangiarono e mangiarono e ballarono e ballaron, tutti insieme saltellando, tutti insieme festeggiando! Pollicino Pollicino, canta allegro luccellino e si senton risuonare da lontano le campane! Rit. (x 2) Gallo cristallo, gallina cristallina, oca contessa, anatra badessa, uccellino cardellino vanno alle nozze di pollicino, uccellino cardellino vanno alle nozze di pollicino

LA DRAMMATIZZAZIONE
- In un primo momento le insegnanti drammatizzano la storia. I bambini ne restano affascinati, non fanno che parlarne tra di loro. Ci rendiamo subito conto che si tratta di un ottimo viatico per le nostre iniziative

- Poi i bambini sono stati invitati a fare altrettanto. Lesperienza cos piaciuta, che hanno continuato spontaneamente a ripeterla nel gioco libero.

LE MASCHERE DEL CARNEVALE


Spesso spontaneamente i bambini producono con i loro personaggi preferiti attaccati a pennarelli esauriti, gli attori delle loro drammatizzazioni, che in quel periodo avevano come sfondo la storia del gallo cristallo ed i suoi personaggi... Tanto entusiasmo non poteva non influenzare il tema del carnevale.

DENTRO LA STORIA
IL PALCOSCENICO
NELLA TABELLA. Si tratta di un reticolo a dimensioni naturali, dove i bambini entrano con i piedi come su un palcoscenico (infatti loro la chiamavano cos). Vi sono sei colonne numerate da uno a sei (con colore abbinato per i pi piccoli) e altrettante righe contrassegnate da vie con nomi di un possibile villaggio. Il bambino che rappresenta il gallo, trovata la lettera, sceglie la via da percorrere e da ognuna delle colonne arrivano gli altri personaggi della storia.

LA PRIMA VERIFICA CON IL DISEGNO


A questo punto del percorso, abbiamo voluto provare a far elaborare graficamente ai bambini quanto avevano vissuto, chiedendo esplicitamente di disegnare anche la tabella (o palcoscenico). Ci interessava vedere come riuscivano a rappresentarla, per poi fare un confronto successivo. Ne sono emerse visioni davvero interessanti e originali

SUL PALCOSCENICO CON I DADI


Alla drammatizzazione vengono aggiunti due grossi dadi. Sulle sei facce di uno ci sono i cartelli delle strade (le ordinate), su quelle dellaltro i numeri abbinati ai colori (le ascisse). Due bambini alla volta lanciano i dadi e ottenuti i due elementi, devono individuare la casella corrispondente, incamminandosi ognuno nella strada indicata dal proprio dado, fino ad incontrarsi. NOTA: una volta raggiunta, diventava evidente la casella da indicare. Come vogliamo chiamare questo spazio?. Li abbiamo invitati a darne una definizione. Di comune accordo, abbiamo deciso di chiamarla PIAZZETTA, luogo ideale per un punto di incontro! (che successivamente nella fase a due dimensioni, stata promossa a quadrato)

LA BATTAGLIA CRISTALLINA
OK IL PERCORSO E GIUSTO!
Una volta compreso il meccanismo delle strade, abbiamo proposto di smontare la storia e farne nuove versioni con cui giocare a questo nuovo gioco. Per esempio: il lupo venuto per primo a conoscenza della lettera delle nozze, decide di anticipare gli amici che ancora non si sono incontrati e sono sparsi nel villaggio. Si tratta di aiutare il lupo a ritrovarli con laiuto delle strade

COSTRUIAMO IL GIOCO DA TAVOLO


- In un primo momento abbiamo riprodotto il gioco con i dadi, su una tabella da tavolo con le stesse caratteristiche di quella a grandezza naturale. Questo per trasferire nelle due dimensioni le conoscenze acquisite sul campo e come trampolino di lancio per il gioco successivo. - Successivamente come nel gioco della battaglia navale, abbiamo preparato varie cartelle con i personaggi collocati nella griglia in maniera casuale e due cartelloni 70 X 70, con le caselle in bianco da aggiornare in base ai risultati delle chiamate effettuate. In un primo momento abbiamo deciso di far utilizzare un solo cartellone ad entrambe le squadre, ciascuna composta da tre bambini. Un gruppo di tre gestisce il cartellone grande e decide la casella da chiamare, laltro controlla il risultato sulla cartella piccola. In questo modo i bambini pi grandi trasferiscono lesperienza fatta con il corpo sulle due dimensioni, accompagnando cos anche i pi piccoli, dando modo a tutti di apprendere bene il funzionamento del gioco.

NOTA: Il gioco ha appassionato tutti i bambini che continuano a chiedere

di giocarci. Non abbiamo per ancora ritenuto utile di farli giocare contemporaneamente con i due cartelloni, come nella battaglia navale, sia perch non sono agevoli da utilizzare insieme e anche per avere un cartellone in ognuna delle due sezioni. Presto faremo un bel battaglione nella palestra della scuola.

IL MEMORY DELLA BATTAGLIA


- Un po per necessit e un po per caso, partita anche questa esperienza che tuttora impegna le attivit del gioco libero. Abbiamo deciso di utilizzare tutti i 18 elementi che costituiscono il gioco (i personaggi, le vie ed i numeri), per realizzare un memory, inizialmente allo scopo di farli memorizzare anche ai bambini che ne avevano dimostrato una minor conoscenza. - Scopo del gioco della battaglia quello di imparare ad orientarsi tra le ordinate e le ascisse, quindi saper indicare le coordinate di una determinata posizione una verifica importante. Infatti una regola che i bambini non mancano di far rispettare, quella di nominare correttamente lelemento in questione per non perdere il diritto al punto. - Nel gioco libero, soprattutto con i bambini pi piccoli, emergeva la difficolt di sistemare le tessere in modo da poterle facilmente maneggiare e memorizzare senza spostarle continuamente. Abbiamo quindi pensato di ricreare una tabella simile a quella della battaglia cristallina da usare come base ed avere cos indicazioni spaziali su cui collocare le tessere. Anche in questa abbiamo messo degli elementi allingresso delle ordinate e delle ascisse. Semplici e riconoscibili dai bambini di questa et, diversi da quelli della battaglia (quindi delle tessere del memory), potrebbero funzionare da coordinate per coloro che padroneggiano il meccanismo appreso

SMONTA, RIMONTA LA STORIA SI RACCONTA


Contemporaneamente abbiamo lavorato insieme ai bambini sulle storie. La pista si aperta quando abbiamo proposto di cambiare il percorso della storia di gallo cristallo, per far funzionare la proposta del gioco ok il percorso giusto. I bambini hanno accolto ben volentieri la proposta di rivedere la posizione del lupo, quasi sempre unanimi nel volerlo amico e compagno di festeggiamenti degli altri personaggi. I bambini si sono interrogati per capire se davvero il lupo cos cattivo e come davvero il lupo e la risposta pi esauriente arrivata da una interessante rivisitazione della storia di cappuccetto rosso, un bel libro dal titolo IN BOCCA AL LUPO. Simpatizzanti del lupo, i nostri bambini si sono lasciati appassionare da altre storie di lupi meno feroci che non finivano con la pancia aperta e tra un cappuccetto rosso e una zuppa di sasso, un lupo e i sette capretti e un cappuccetto verde, una domanda e una risposta, una risata ed una preoccupazione, hanno avuto modo di farsi unopinione personale in materia... (in attesa di aggiornamenti).

E ADESSO RACCONTO IO
- I bambini alla fine del percorso della battaglia, hanno accolto volentieri la proposta di realizzare un librino con i personaggi della storia di gallo cristallo. - Lintento oltre a quello di sperimentare il piacere di utilizzare le varie tecniche espressive, era riassumere la storia, ed effettuare con pochi gesti dei bambini, la sparizione e riapparizione graduale del numero dei personaggi dalla bocca del lupo, operazione che ha funzionato e divertito - Pi tardi ne nato un ulteriore risvolto linguistico in cui i bambini hanno giocato ad inventare la loro storia, usando in modo originale il libro che loro stessi hanno realizzato Sono emerse storie divertenti e talvolta inaspettate.

LA VERIFICA FINALE DEL DISEGNO


Come avevamo programmato, abbiamo fatto riprodurre graficamente lesperienza ai bambini. Eravamo davvero curiose di vedere cosa era cambiato nei loro vissuti e siamo state contente di poter valutare in tutti lelaborazione avvenuta.

Tutti gli anni, da quando aderiamo al progetto del PIA, ci interroghiamo per farci venire lidea Ormai abbiamo imparato che gli spunti arrivano con facilit quando ci si apre alla ricerca-azione, ed per questo che abbiamo lanciato la proposta di lavorare in parallelo con la scuola dellinfanzia di via Cino a Quarrata, partendo da una semplice storia. Una sorta di sfida: quella di dimostrare quanto variegato e appassionante possa diventare il mestiere del fare scuola Tutti i passaggi del percorso sono derivati dallattenta osservazione dei comportamenti dei bambini e dalla riflessione sui loro commenti e le loro domande. Dopo il primo disegno ci siamo rese conto, dellimmaturit della maggior parte dei bambini nellorientamento spaziale sul foglio. Questo nonostante nella nostra scuola tutti i bambini utilizzino quotidianamente tabelle come quelle proposte, durante la compilazione del calendario delle presenze. Come mai? Imparano ad utilizzarlo, ma non ne comprendono il funzionamento. Dunque entrarci dentro con i piedi ha fatto la differenza. Ancora una volta si dimostrato come siano importanti le operazioni concrete a questa et. I bambini possono dimostrarsi in grado di eseguire ci che gli viene richiesto, ma non detto che questo sia funzionale al loro livello di sviluppo prossimale. E ancora una volta torniamo ad interrogarci sulla finalit delle schede operative delle quali nelle nostre scuole si fa ancora oggi un uso abbondante, spesso non mirato e di supporto. Anche dal secondo disegno emergono distorsioni e difficolt di comprensione, ma appare evidente la svolta di ognuno. E noi riteniamo possa bastare ad innescare processi di sviluppo successivi. Non sono mancati spunti per attivit collaterali, come nel campo linguistico. Dando spazio alla curiosit dei bambini, si pu costruire un mondo variegato, dove gli incastri sono tutti possibili preziose occasioni per crescere.

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