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Chiavi

Indice

pagina

Unità introduttiva Ciao! Come ti chiami? 5

Unità 1 Tutti a scuola! 10

Unità 2 La famiglia di Paula 20

Unità 3 Giochiamo? 29

Unità 4 A casa 38

Unità 5 Facciamo merenda? 49

Unità 6 Come sei? 57

Flashcard 66

Chiavi 88

Edizioni Edilingua
Funzioni comunicative Lessico Morfosintassi
Salutare mamma, papà, bambino/a Pronomi personali
(Ciao!, Buongiorno!) Nazionalità e Paesi (io, tu, lui/lei) -osservazione-
Chiedere e dire il proprio nome
(Come ti chiami?, Mi chiamo...)
Chiedere e dire la classe che si
frequenta
(Che classe fai?, Faccio la...)
Chiedere e dire la provenienza e la
nazionalità
(Da dove vieni?, Vengo da... / Sono...)

OBIETTIVI DELL’UNITÀ:
• fornire ai bambini i primi strumenti linguistici per presentare se stessi, dire il proprio nome e comprendere il
nome dei compagni

ALLA FINE DI QUESTA UNITÀ CI POSSIAMO ATTENDERE CHE IL BAMBINO:


• usi forme di saluto (Ciao!, Buongiorno! )
• comprenda e risponda alla domanda Come ti chiami?
• comprenda e risponda alla domanda Che classe fai?
• comprenda e risponda alla domanda Da dove vieni?

NOTA BENE • Si consiglia di scandire bene le frasi e le parole,


• Per chi opera con bambini stranieri in Italia. Per un parlando lentamente e ripetendo più volte in modo
alunno neo arrivato può essere difficile inizialmente da assicurare una maggiore comprensione.
comprendere anche una semplice domanda del
tipo “Come ti chiami?” perché priva di referenti PRIMA DI APRIRE IL MANUALE
concreti. Prepariamo dei cartellini con il nostro nome e quello
Si può facilitare la comprensione ricorrendo alla tra- dei bambini (o nome e cognome): aiuterà se gli alunni
duzione da parte di mediatori o al limite da parte di non si conoscono ancora e potrebbe essere di supporto
un compagno più esperto (anche se il ricorso alla alla comprensione della domanda “Come ti chiami?”.
traduzione dei compagni deve essere circoscritto il Introduciamo oralmente il dialogo che i bambini trove-
più possibile); se i bambini sono già alfabetizzati in ranno sul manuale.
L1, è possibile ricorrere a delle scritte nella propria Presentiamoci, scriviamo il nostro nome alla lavagna (o
lingua di origine. mostriamo il cartellino che abbiamo preparato in pre-
Per aiutare la comprensione usiamo generalmente cedenza), chiediamo ad alcuni bambini “Come ti chia-
la mimica; ad esempio per dire “io sono”, “io mi mi?” aiutandoli a comprendere la nostra richiesta.
chiamo” usiamo mettere una mano sul petto all’al- Prolunghiamo l’attività fino a quando non siamo sicuri
tezza del cuore, ma dobbiamo ricordarci che non in che gli alunni abbiano compreso globalmente.
tutte le culture si indica “io” nella stessa maniera.
Anche l’indice puntato per indicare una persona è LAVORIAMO SUL MANUALE
più o meno tollerato. 1 Leggi e completa. Disegna e colora.
• Per chi opera fuori dall’Italia. Fin dalle prime fasi di Leggiamo il fumetto a voce alta e completiamo oral-
insegnamento è bene utilizzare il più possibile la lin-
mente con il nostro nome.
gua italiana anche per dare istruzioni ed organizza-
Invitiamo i bambini a leggere in maniera silenziosa.
re la classe.
Chiediamo poi agli alunni di disegnare se stessi nello
Per facilitare la comprensione possiamo dare i co-
spazio apposito e di completare con il proprio nome e
mandi in italiano e poi tradurli. Cerchiamo tuttavia
la classe frequentata. Infine facciamo colorare. Asse-
di favorire la comprensione utilizzando molto di più
gniamo ai bambini i ruoli e invitiamoli a leggere il dia-
la mimica e la gestualità.
logo a più voci.

Forte! cinque 5
Prepariamo i foglietti con le frasi dei protagonisti (in possono leggere il foglietto, se necessario, oppure pos-
particolare lo scambio fra Paula e Fang Fang) e orga- sono recitare la frase.
nizziamo una semplice drammatizzazione. I bambini

Paula
CIAO! COME TI CHIAMI?

Fang Fang
MI CHIAMO FANG FANG.

Paula
E IO PAULA.

Fang Fang
LUI CHI È?

Paula
LUI È HAMID.

Paula
LUI SI CHIAMA EDMOND E LUI SI CHIAMA SIMONE. FACCIAMO LA TERZA B.

Fang Fang
ANCH’IO SONO IN TERZA B!

Paula
TU SEI LA NUOVA COMPAGNA?! BENVENUTA!

6 sei Edizioni Edilingua


unità
intro du
ttiva

2 Come ti chiami? Completa con: EDMOND, FANG difficoltà.


FANG, PAULA, HAMID e SIMONE. • i bambini possono avere storie di migrazione com-
Attività individuale. Invitiamo gli alunni ad inserire i plesse: pur non avendo la cittadinanza italiana pos-
nomi dei protagonisti. Chiediamo poi di confrontare il sono essere nati in Italia o provenire, per tra-
completamento a coppie. sferimenti successivi, da paesi diversi da quello di
3 Completa. origine.
Attività individuale. Facciamo inserire le parole man- • i bambini che hanno lasciato il proprio paese di ori-
canti. Per chiarire meglio il compito possiamo leggere gine da piccoli non conoscono la bandiera del pro-
la prima frase e chiedere al gruppo di completarla col- prio paese né riescono a trovare la nazione da cui
lettivamente. Una volta terminato l’esercizio chiediamo provengono nella cartina geografica, soprattutto se
ad alcuni bambini di leggere ad alta voce il proprio scritta in italiano e centrata sull’Europa. Si consi-
compito. glia quindi di indicare direttamente il paese di ori-
gine e di non chiedere ai bambini di cercarlo nella
4 Da dove vieni? Unisci, completa e disegna.
carta geografica.
Leggiamo a voce alta i fumetti da completare e invi-
Se il contesto dunque non lo consente si può lavorare
tiamo i bambini a formulare delle ipotesi sulla nazione
solo sulle nazionalità dei protagonisti o rinviare l’argo-
di provenienza dei protagonisti. Aiutiamo quindi gli
mento.
alunni ad eseguire l’attività invitandoli a completare il
Insegnando italiano fuori dall’Italia possono valere le
fumetto e poi a collegare ogni personaggio alla ban-
stesse raccomandazioni in caso di una classe multicul-
diera del proprio Paese. In seguito chiediamo ai bam-
turale. Se la classe invece fosse omogenea per prove-
bini di disegnare se stessi e completare la presentazione.
nienza, l’attività potrebbe risultare noiosa. È possibile
Infine facciamo disegnare la bandiera del loro Paese.
allora assegnare ai bambini nuove identità (ad esem-
Questa attività va introdotta valutando l’opportunità
pio un altro nome e una diversa nazionalità) per poter
caso per caso.
rendere più varia l’attività. Utilizziamo a questo scopo
Insegnando italiano in Italia a bambini immigrati vanno
i cartellini alla pagina seguente. Facciamo disegnare il
considerate diverse questioni:
nuovo personaggio, definiamo il nome e la prove-
• i bambini nuovi arrivati possono desiderare di non nienza (anche utilizzando le bandiere dei Paesi).
veder sottolineata la propria origine. Spesso il de-
Lo stesso accorgimento potrebbe essere utilizzato anche
siderio maggiore è quello di sentirsi uguali ai pro-
in Italia o in caso di bambini adottati per ovviare ai pro-
pri compagni e quindi proporre questa attività,
blemi accennati.
soprattutto in una classe mista, può creare qualche
Si consiglia di utilizzare la carta di Peters.

Forte! sette 7
I cartellini possono essere fotocopiati e consegnati ai che potranno essere adattate ai diversi contesti di inse-
bambini. Sono state lasciate alcune strisce incomplete gnamento.

MI CHIAMO HAMID, FACCIO LA TERZA, VENGO DAL MAROCCO.

MI CHIAMO FANG FANG, FACCIO LA TERZA, VENGO DALLA CINA.

MI CHIAMO PAULA, FACCIO LA TERZA, VENGO DAL BRASILE.

MI CHIAMO EDMOND, FACCIO LA TERZA, VENGO DALL’ALBANIA.

MI CHIAMO SIMONE, FACCIO LA TERZA, VENGO DALL’ITALIA.

MI CHIAMO JENNY, FACCIO LA QUARTA, VENGO DALL’INGHILTERRA.

MI CHIAMO CHRISTINE, FACCIO LA SECONDA, VENGO DALLA GERMANIA.

MI CHIAMO LEON, FACCIO LA SECONDA, VENGO DALLA FRANCIA.

MI CHIAMO .............................., FACCIO LA ........................., VENGO ........................................

MI CHIAMO .............................., FACCIO LA ........................., VENGO ........................................

MI CHIAMO .............................., FACCIO LA ........................., VENGO ........................................

MI CHIAMO .............................., FACCIO LA ........................., VENGO ........................................

MI CHIAMO .............................., FACCIO LA ........................., VENGO ........................................

MI CHIAMO .............................., FACCIO LA ........................., VENGO ........................................

MI CHIAMO .............................., FACCIO LA ........................., VENGO ........................................

5 Ascolta e canta: “Forte!”. attività. Invitiamo a leggere il testo e poi a cantare tutti
Facciamo ascoltare la canzone che è la sigla di tutte le insieme.

8 otto Edizioni Edilingua


unità
intro du
ttiva

ATTIVITÀ DI CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO Come ti chiami?


Nella sezione Esercitiamoci! Dividiamo i bambini a coppie. Ogni bambino deve
Si consiglia di proporre le attività di questa sezione chiedere al proprio compagno il nome. Chiediamo poi
come approfondimento di quanto proposto nel ma- a ciascun bambino (o ad un gruppo di bambini) il nome
nuale. del proprio compagno: “Lui/Lei come si chiama?”.
Nella sezione online “Scriviamo in italiano” Questo esercizio è utile nel caso la classe sia di recente
In base alle necessità della classe è possibile riproporre formazione. Per rendere più interessante l’attività, so-
alcuni suoni più complessi (in particolare chi che, ci ce, prattutto quando i bambini si conoscono bene, è pos-
ga go) o comunque altri suoni che presentano difficoltà sibile fotocopiare e distribuire i seguenti cartellini con
in base alla lingua di origine dei bambini. identità diverse. Si invitano così i bambini a chiedersi il
nome e la classe senza mostrarsi i cartellini.

MI CHIAMO GIANNI. FACCIO LA TERZA.


MI CHIAMO MANUEL. FACCIO LA QUARTA.
MI CHIAMO HAMID. FACCIO LA TERZA.
MI CHIAMO FANG FANG. FACCIO LA TERZA.
MI CHIAMO PAULA. FACCIO LA TERZA.
MI CHIAMO SIMONE. FACCIO LA TERZA.
MI CHIAMO ELISA. FACCIO LA SECONDA.
MI CHIAMO PAOLO. FACCIO LA SECONDA.
MI CHIAMO GIULIA. FACCIO LA PRIMA.
MI CHIAMO GIULIO. FACCIO LA QUARTA.
MI CHIAMO DANIELE. FACCIO LA TERZA.
MI CHIAMO DANIELA. FACCIO LA TERZA.
MI CHIAMO MATTEO. FACCIO LA QUARTA.
MI CHIAMO LUCIA. FACCIO LA QUARTA.
MI CHIAMO MATTIA. FACCIO LA QUINTA.
MI CHIAMO ANNA. FACCIO LA QUINTA.
MI CHIAMO STEFANO. FACCIO LA SECONDA.
MI CHIAMO CAMILLA. FACCIO LA SECONDA.
MI CHIAMO GIOVANNI. FACCIO LA PRIMA.
MI CHIAMO LUISA. FACCIO LA PRIMA.

Forte! nove 9
Tutti a scuola!
Funzioni comunicative Lessico Morfosintassi
Esprimere accordo/disaccordo Oggetti e arredi della scuola La frase semplice
(Va bene / Non va bene) (il corredo scolastico, gli arredi costruzione secondo l’ordine
Comprendere semplici comandi dell’aula) SVO (Soggetto/Verbo/Oggetto)
(stai seduto; alzati; vieni qui, per favore) Azioni della scuola
Chiedere un oggetto (scrivere, leggere, disegnare,
(Mi dai per favore...?) ritagliare...)
Ringraziare Persone della scuola
(Grazie) (maestro/a)
Esprimere di avere o di non aver capito Colori
(Ho capito / Non ho capito)
Chiedere il permesso
(Posso andare in bagno?)

OBIETTIVI DELL’UNITÀ:
• fornire ai bambini le prime strutture linguistiche per comprendere i principali scambi comunicativi in contesto
scolastico (richieste, istruzioni per eseguire compiti, semplici comandi)

ALLA FINE DI QUESTA UNITÀ CI POSSIAMO ATTENDERE CHE IL BAMBINO:


• comprenda alcune richieste ed alcuni semplici comandi legati al contesto scolastico (prendi il libro, scrivi...)
• denomini i principali colori (rosso, blu, giallo, bianco...)
• usi forme di saluto (Ciao!, Buongiorno!)
• esprima alcune richieste (Mi dai..., Posso andare...) anche se in forme non ancora corrette

NOTA BENE e le strutture da apprendere, in modo che siano più ri-


• In questa prima fase è preferibile lavorare di più conoscibili e comprensibili dai bambini. Ad esempio,
sulla comprensione della lingua piuttosto che sulla prendiamo gli oggetti del corredo scolastico presentati
produzione. nella prima sottounità (penna, matita, colla, forbici, zai-
Nelle fasi iniziali, infatti, i bambini hanno necessità no, libro, quaderno, astuccio, gomma) e mostriamoli
di familiarizzare con il nuovo sistema fonologico e uno ad uno denominandoli (si consiglia sempre di ac-
le nuove strutture linguistiche prima di esprimersi in compagnare il nome con l’articolo): la colla… il libro…
italiano. Sarà sufficiente, per verificare la compren- il quaderno...
sione, organizzare piccole occasioni ludiche in cui Chiediamo successivamente ai bambini di prendere il
i bambini devono eseguire i comandi dati dall’in- proprio corredo scolastico (se siamo sicuri che abbiano
segnante. tutto) oppure disponiamo su un tavolo o sulla cattedra
• Anche in contesto di insegnamento fuori dall’Italia si gli oggetti e proponiamo ai bambini, individualmente o
consiglia di utilizzare, fin dagli inizi, l’italiano per gli in gruppo, di indicare, prendere o mostrare gli oggetti
scambi in classe, in modo da incentivare l’uso della che vengono nominati.
lingua rendendola più viva e direttamente fruibile.
LAVORIAMO SUL MANUALE
1 Osserva e colora.
PRIMA DI APRIRE IL MANUALE Invitiamo i bambini ad osservare la striscia senza parole
Quando chiediamo di prendere l’occorrente per il la- e chiedamo di colorare gli oggetti.
voro, quando chiediamo di riordinare il materiale sul Se possibile, chiediamo ai bambini di utilizzare la lin-
banco, cogliamo l’occasione per portare l’attenzione gua madre per descrivere la striscia e raccontare che
dei bambini sul lessico relativo al corredo scolastico. cosa succede secondo loro; altrimenti illustriamo le im-
Se operiamo in contesto di insegnamento dell’italiano magini denominando i personaggi e gli oggetti che si
fuori dall’Italia, possiamo tuttavia introdurre l’unità ri- vedono.
correndo subito ad alcune attività di denominazione. 2 Ora ascolta.
Questo allo scopo di isolare più rapidamente il lessico Invitiamo i bambini ad ascoltare una prima volta il dia-

10 dieci Edizioni Edilingua


unità
1
logo osservando la striscia di vignette senza parole. getti, azioni ecc. Un giocatore ha il compito di estrarre le
In questa fase non è richiesta la comprensione delle tessere da un sacchettino o da un’urna, mentre gli altri se-
singole parole, ma solo un ascolto non interrotto. gnano sulla propria cartella con una X, un fagiolo o un
3 Ritaglia gli oggetti a pagina 115. Ascolta, scegli e sassolino, l’oggetto/numero estratto. Vince chi riesce a
incolla. coprire tutti gli oggetti/numeri contenuti nella propria car-
Proponiamo ai bambini di ritagliare le figure in appen- tella. Il giocatore annuncia il completamento della pro-
dice e facciamole disporre sul banco. Facciamo ascol- pria cartella dicendo “Tombola!”. Per costruire una
tare di nuovo il dialogo: i bambini dovranno incollare semplice tombola del corredo scolastico, utilizziamo i di-
solo gli oggetti che sentono nominare durante l’ascolto. segni allegati alla Guida a pagina 66. Per preparare le
Se i bambini non hanno compreso bene il comando, si tesserine da estrarre, fotocopiamo e ritagliamo le imma-
può facilitare la comprensione bloccando l’ascolto gini degli oggetti e incolliamole su un supporto rigido
dopo la prima o dopo le prime due parole e mostrando (cartone o legno compensato). Fotocopiamo e ritagliamo
le immagini giuste. le cartelle già pronte e, nel caso sia necessario, utiliz-
4 Leggi. ziamo degli schemi vuoti per incollare le immagini se-
Leggiamo il dialogo e poi invitiamo i bambini a leg- condo nuove combinazioni in modo da creare ulteriori
gerlo, a loro volta, silenziosamente. Possiamo asse- cartelle. Mettiamo le tesserine da estrarre dentro un sac-
gnare, in seguito, i ruoli dei personaggi ad alcuni chetto di stoffa, carta o plastica non trasparente e con-
bambini e proporre una lettura a più voci. È possibile segniamo ad ogni allievo una cartella. Estraiamo una
organizzare, inoltre, una piccola drammatizzazione. tesserina e, mostrandola ai bambini, denominiamo l’og-
getto.
5 Unisci.
In una fase successiva, per verificare la comprensione
Invitiamo i bambini ad osservare l’esercizio di abbina-
orale, possiamo estrarre l’immagine e denominare
mento e chiediamo l’esecuzione individuale.
l’oggetto senza mostrare la figura.
Una volta terminato il compito, possiamo verificare col-
Con allievi più grandi sostituiamo le immagini con i
lettivamente la comprensione dell’esercizio mostrando
nomi degli oggetti accompagnati dall’articolo. Il gioco
gli oggetti, denominandoli, e chiedendo ai bambini di
controllare sul proprio libro il corretto abbinamento. si svolgerà con le stesse modalità e le stesse regole.
6 Disegna gli oggetti dentro l’astuccio.
Chiediamo ai bambini di disegnare gli oggetti indicati. la penna la matita
L’attività di disegno viene svolta individualmente; alla fine
del lavoro facciamo verificare a coppie l’esecuzione.
7 Scrivi. il quaderno il libro
Proponiamo ai bambini di osservare il cruciverba illu-
strato. Facciamo notare la disposizione delle caselle e I vocabolari
poi denominiamo insieme gli oggetti presenti. È possibile realizzare diversi tipi di vocabolario: dipende
Invitiamo a scrivere i nomi e infine facciamo confron- dal contesto in cui operiamo.
tare il risultato a coppie. Possiamo costruirli utilizzando supporti e materiali vari:
cartelloni che vengono appesi alle pareti dell’aula; car-
ATTIVITÀ DI CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO toncini rigidi che rimangano di libera consultazione per
Nella sezione Esercitiamoci! la classe (mettiamo un vocabolo per cartoncino e li ri-
Si consiglia di proporre le attività 1 e 2. leghiamo alla fine con una spirale, ad esempio per
Un po’ di ortografia... area tematica); rubriche; quaderni ad anelli; raccogli-
Se ancora la classe necessita di consolidare alcune abi- tori per le carte-gioco (si tratta di inserti trasparenti con
lità ortografiche, possiamo proporre attività sui suoni delle tasche in cui i bambini inseriscono le carte dei
più complessi (ad esempio qu cu, ga go gu) o su suoni personaggi dei cartoni animati)… ognuno può sbizzar-
che presentano difficoltà legate alla lingua madre dei rirsi come meglio crede.
bambini. Su questi supporti potete realizzare: vocabolari illustrati
Tombola del corredo scolastico con immagine e parola in italiano; oppure immagine e
La tombola è un semplice gioco, utile per consolidare il parola in italiano e in L1. In questo caso sarebbe op-
lessico. Il numero minimo dei giocatori è tre, mentre non portuno non mettere vicini gli stessi vocaboli in L1 e in
esiste un numero massimo. Normalmente per la tombola italiano, perché l’attenzione dei bambini sarebbe più
si utilizzano i numeri fino a 90, ma, a scopo didattico, attratta dalla parola conosciuta. Per ovviare a questo,
tale gioco viene proposto utilizzando anche colori, og- possiamo realizzare sopra la parola in L1 una piccola

Forte! undici 11
Tutti a scuola!
finestrella di carta da aprire e chiudere, utile quando si Chiediamo ad un bambino alla volta di eseguire i co-
vuole aver conferma dell’esatta comprensione. mandi: in questo modo torneremo ad utilizzare l’impe-
Per i bambini un po’ più grandi, soprattutto se non gra- rativo alla II persona singolare.
discono molto disegnare, possiamo ricorrere alla clas- Per rendere più divertente questa attività introduciamo
sica rubrica con la parola in italiano e in lingua di origine. ogni tanto un “comando assurdo” proponendo di ese-
guire un’azione non possibile come, ad esempio, “apri
il gesso”, “cancella il cestino”, “chiudi la cattedra”. In
questo caso i bambini risponderanno con la formula
PRIMA DI APRIRE IL MANUALE “No, non va bene”. Una volta che la comprensione
Si consiglia di svolgere alcune attività di denominazione: orale sarà sufficiente, invitiamo i bambini ad ascoltare
mostriamo gli oggetti e gli arredi che si trovano nell’aula, il dialogo senza guardare il manuale. Durante l’ascolto
scandendo bene il loro nome accompagnato dall’arti- mimiamo le azioni che vengono nominate.
colo. Successivamente chiediamo la ripetizione collettiva Invitiamo i bambini ad ascoltare nuovamente il dialogo
e invitiamo alcuni bambini a indicare o raggiungere gli e a mimare a loro volta le azioni; se la classe è nume-
oggetti nominati. Se disponiamo di maggior tempo cer- rosa alcuni comandi non potranno essere eseguiti fisi-
chiamo di inserire queste attività in contesti significativi e camente, ma solo mimati sul posto.
naturali, creando occasioni (un gioco, ad esempio) per Dopo aver ascoltato e mimato il dialogo, invitiamo i
utilizzare il nome degli arredi dell’aula. bambini ad aprire il manuale e ad osservare il fumetto
È possibile preparare dei cartellini che potranno essere leggendo i dialoghi silenziosamente.
attaccati sugli arredi; anche in questo caso può essere Spieghiamo ai bambini il compito e poi riproponiamo
l’insegnante a eseguire l’operazione, oppure un gruppo l’ascolto come verifica.
di bambini (dipende dalla numerosità della classe). 3 Unisci e mima.
Ovviamente è possibile introdurre i nomi di ulteriori og- Facciamo svolgere in maniera individuale l’esercizio di
getti e/o arredi se sono presenti nelle aule e sono fre- abbinamento. La corretta esecuzione del compito può
quentemente utilizzati nel corso delle lezioni. Proviamo essere verificata collettivamente facendo eseguire i co-
ad introdurre l’uso delle formule “Non ho capito / Ho mandi ad alcuni bambini.
capito”, tutte le volte che se ne presenta l’occasione.
4 Ritaglia le frasi a pagina 115. Gioca con il tuo
compagno: mima le azioni!
LAVORIAMO SUL MANUALE In base alla consistenza del gruppo, è possibile orga-
1 Completa con: GESSO, PORTA, BANCO, CE- nizzare questa attività a coppie o a gruppi di quattro
STINO, SEDIA, LAVAGNA, CARTA GEOGRAFICA, bambini.
CATTEDRA, FINESTRA. Per quanto riguarda i comandi che richiedono di muo-
Quando la comprensione orale delle parole date sarà versi all’interno dell’aula, se il numero dei bambini e
ad un livello sufficiente, invitiamo i bambini ad osser- lo spazio a disposizione lo consentono, possiamo con-
vare il disegno dell’aula e a completare l’esercizio. Se segnare anche i seguenti bigliettini:
l’esecuzione risultasse ancora difficile, è possibile svol-
gere collettivamente almeno una parte dell’esercizio.
APRI LA FINESTRA
2 Ascolta e mima. Completa con: BANCO, LAVA-
GNA, PORTA. CHIUDI LA FINESTRA
Prima di ascoltare il dialogo lavoriamo in classe con i
comandi, che saranno poi ripresi nell’ascolto.
Per isolare i comandi e facilitare la comprensione orale,
CHIUDI LA PORTA
nominiamo l’azione e mostriamo l’esecuzione:
apri chiudi vieni stai seduto/a CANCELLA LA LAVAGNA
alzati cancella scrivi prendi
Chiediamo poi di eseguire collettivamente utilizzando VIENI QUI
la II persona plurale dell’imperativo:
aprite chiudete venite state seduti/e SCRIVI ALLA LAVAGNA
alzatevi cancellate scrivete prendete
Per evitare la noia variamo gli oggetti che devono es- PRENDI IL LIBRO
sere utilizzati per l’esecuzione dei comandi:
aprite il quaderno aprite il libro APRI LA PORTA
aprite l’astuccio

12 dodici Edizioni Edilingua


unità
1
5 Caccia all’errore. Metti ✔o ✘.
Facciamo eseguire il compito individualmente. Come LEGGI LEGGETE
verifica chiediamo di mimare le azioni, anche quelle
impossibili. Possiamo inventare altre frasi assurde per STAI SEDUTO STATE SEDUTI
divertire i bambini.
6 Che cosa fa? Completa con: SCRIVE, LEGGE, CHIUDI CHIUDETE
CANCELLA.
Facciamo svolgere l’esercizio individualmente. È pos- CANCELLA CANCELLATE
sibile, tuttavia, guidare i bambini alla corretta esecu-
zione invitando a completare insieme la prima frase. In APRI APRITE
questa fase non si chiede di sottolineare le differenze
morfosintattiche fra la II persona singolare dell’impe- PRENDI PRENDETE
rativo e la II persona singolare dell’indicativo presente.
Disegniamo su un cartellone due insiemi. A fianco del
ATTIVITÀ DI CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO primo insieme disegniamo un bambino; a fianco del
Nella sezione Esercitiamoci! secondo disegniamo più bambini. Scegliamo, tra le
Si consiglia di proporre le attività 3 e 4. azioni riportate nei cartellini, una alla II persona singo-
Un po’ di ortografia... lare e una alla II persona plurale dell’imperativo e in-
Se ancora la classe necessita di consolidare alcune abi- seriamo il cartellino dell’azione nell’insieme giusto.
lità ortografiche, possiamo proporre suoni più complessi Poi chiediamo a ciascun bambino a turno, o a piccoli
(ad esempio gn, chi che) e/o suoni che presentano dif- gruppi, di fare lo stesso.
ficoltà legate alla lingua madre dei bambini. Un’alternativa a questa attività, è la seguente:
Metti al posto giusto. Scrivi al posto giusto.
Fotocopiamo, ingrandendoli, e ritagliamo i cartellini Attività da svolgere a coppie. Si consegna in fotocopia
della colonna a fianco. la seguente attività e si chiede ai bambini di inserire al
posto giusto le azioni.

LEGGI LEGGETE CANCELLA CANCELLATE


STAI SEDUTO STATE SEDUTI APRI APRITE
CHIUDI CHIUDETE PRENDI PRENDETE

SCRIVI SCRIVETE

Forte! tredici 13
Tutti a scuola!
Il gioco dei mimi LAVORIAMO SUL MANUALE
Dividiamo la classe in due o più squadre ed invitiamo 1 Cerca gli oggetti per colorare.
uno o due bambini (che non apparterranno a nessuna
Invitiamo i bambini ad osservare il disegno dell’aula di
delle due squadre) a mimare le azioni ed i comandi
pittura e aiutiamoli a svolgere il compito mostrando i
presentati.
vari oggetti e ponendo domande del tipo: “Lo zaino
Per facilitare i bambini che devono mimare, possiamo
serve per colorare? La gomma serve per colorare? E la
preparare o riutilizzare i cartellini in cui sono scritte le
matita?”. Chiediamo di cerchiare nel disegno dell’aula
azioni (chiudere, aprire, prendere, scrivere, leggere,
gli oggetti che servono per colorare.
cancellare, venire, stare seduto, alzarsi). Si assegna un
Quando i bambini avranno eseguito il compito, invi-
punto alla squadra che nomina per prima l’azione o il
tiamoli a correggerlo collettivamente facendo denomi-
comando. Vince la squadra che totalizza il maggior
nare a turno gli oggetti che sono stati cerchiati.
punteggio.
Le carte delle azioni
2 Leggi e colora.
Ritagliamo le carte delle azioni a pagina 67 e fotoco- Leggiamo ad alta voce il dialogo. Invitiamo i bambini a
piamole ingrandendole, soprattutto se la classe è nu- leggere silenziosamente e a colorare gli oggetti. Asse-
merosa. Le possiamo incollare su un cartoncino o gniamo i ruoli e facciamo leggere il dialogo a più voci.
plastificarle in modo da poterle riutilizzare più volte Per consolidare le strutture apprese, possiamo ripropor-
senza rovinarle. re l’attività, descritta nel dialogo, in classe: ogni bam-
In una prima fase mostriamo la carta e denominiamo bino disegna il/la proprio/a compagno/a.
l’azione, chiedendo ai bambini di mimarla. Quasi tutte Invitiamo i bambini ad utilizzare l’italiano anche per
le azioni richiedono di specificare il complemento. chiedersi gli oggetti.
Quindi i comandi dovranno essere del tipo: Chiudi il Una volta che i bambini hanno terminato i disegni, pos-
libro, Apri il quaderno... siamo organizzare una piccola drammatizzazione, ri-
In seguito è possibile mostrare solo la carta e denomi- proponendo il dialogo letto, oppure terminiamo i lavori
nare solo l’oggetto. Ad esempio mostriamo la carta con la realizzazione del cartellone in cui saranno in-
Cancella e diciamo: “... la lavagna”. collati i disegni dei bambini. Durante l’attività cer-
Infine possiamo invitare a turno i bambini a mostrare le chiamo di evidenziare e di ripetere frequentemente i
carte ai compagni. comandi e le formule di richiesta, pur senza forzare la
Queste carte, che servono per rendere più divertenti le naturalità della comunicazione. Si tratta solo di rendere
lezioni e per richiamare alla memoria il lessico appreso, percettivamente più evidenti certi elementi linguistici.
possono essere riutilizzate più volte, anche quando 3 Disegna.
diamo istruzioni per eseguire i compiti. Invitiamo i bambini a completare individualmente
l’esercizio disegnando gli oggetti richiesti.
4 Ascolta e leggi.
Prepariamo un cartellone con i colori. Per render più
PRIMA DI APRIRE IL MANUALE attivo l’esercizio, inseriamo solo i colori e prepariamo
Si consiglia, nei limiti della disponibilità del proprio ora- separatamente i cartellini con i loro nomi. Facciamo
rio di lezione, di organizzare un’attività di disegno o di ascoltare la filastrocca e invitiamo i bambini a leggerla
pittura (ad esempio per fare un cartellone, per rendere e ripeterla collettivamente. Cerchiamo sul cartellone i
più carina l’aula...): in questo modo il lessico relativo colori denominati e invitiamo i bambini a ripetere an-
alle istruzioni, ai colori, agli oggetti per la pittura, così cora la filastrocca, mentre mostriamo i colori che via
come le formule per chiedere e ringraziare, saranno via vengono chiamati. Completiamo infine la presen-
utilizzate nel loro contesto comunicativo naturale. tazione degli altri colori e facciamo incollare i cartellini
Se al contrario non abbiamo molto tempo a disposi- dei nomi al posto giusto.
zione, allora possiamo svolgere alcune attività di de- 5 Colora.
nominazione. Invitiamo i bambini a colorare e poi leggiamo insieme.
Soprattutto nelle attività dedicate in maniera specifica
6 Colora.
alle istruzioni, cerchiamo di rimarcare con il tono della
Facciamo svolgere l’esercizio individualmente. Chie-
voce i comandi (colora/colorate, disegna/disegnate, ri-
diamo di verificare l’esecuzione a coppie.
taglia/ritagliate, incolla/incollate) e le formule (Mi dai
Per consolidare ulteriormente la comprensione orale
per favore…, Grazie).
del lessico appreso, possiamo denominare i colori e
Appena se ne presenta l’occasione, introduciamo an-
chiedere ai bambini di mostrare la matita del colore
che la formula di richiesta “Posso andare in bagno?”.
corrispondente.

14 quattordici Edizioni Edilingua


unità
1
7 Canzomimando. Ascolta e canta e mima: “A scuola”. mente. Infine possiamo fornire il testo in fotocopia o
Facciamo ascoltare la canzone mimando le azioni. scriverlo alla lavagna e fare cantare la canzone.
Invitiamo poi i bambini ad ascoltare e mimare nuova-

A SCUOLA
APRI L’ASTUCCIO APRI L’ASTUCCIO
PRENDI LA PENNA PRENDI LA PENNA
PRENDI LE MATITE, PRENDI LE MATITE,
LE FORBICI E LA COLLA. LE FORBICI E LA GOMMA.

ATTIVITÀ DI CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO


VOCABOLARIO LA MATITA ROSSA LA MATITA ROSSA
Alla fine dell’unità i bambini troveranno la sezione Vo-
cabolario dove potranno incollare le immagini degli
oggetti ritagliate a pagina 117 del manuale. IL LIBRO LA PENNA
È un esercizio che possiamo proporre alla fine del la-
voro di questa unità come verifica del lessico acquisito
o come attività di consolidamento. LA MATITA VERDE LA COLLA
Nella sezione Esercitiamoci!
Si consiglia di proporre le attività 5, 6 e 7.
Un po’ di ortografia... LE FORBICI LE FORBICI
Se ancora la classe necessita di consolidare alcune abi-
lità ortografiche, possiamo proporre suoni più complessi
(ad esempio gl oppure le doppie) e/o suoni che pre- LA COLLA IL QUADERNO
sentano difficoltà legate alla lingua madre dei bambini.
Mi dai... per favore?
Il memory
Dividiamo la classe a coppie. Facciamo disporre il cor-
Fin dall’inizio è possibile far giocare i bambini con i
redo scolastico sopra il banco oppure fotocopiamo e ri-
memory. Se la classe è costituita da un piccolo gruppo,
tagliamo le immagini a pagina 66 della Guida,
è possibile lavorare anche con memory di sole imma-
soprattutto se non tutti i bambini hanno l’occorrente.
gini, chiedendo di denominare gli oggetti tutte le volte
Consegniamo ad ogni bambino l’elenco dei materiali
che le carte vengono scoperte. Se invece la classe è più
da chiedere al proprio compagno (ne forniamo sotto
numerosa, si consiglia di far costruire memory con im-
alcuni come esempio).
magini da abbinare al loro nome.
L’elenco di uno non dovrà essere visto dall’altro. I bam-
Per i bambini più grandi l’abbinamento può essere fatto
bini dovranno chiedersi i materiali.
fra nomi in italiano e nomi in L1 (se operiamo in Italia
con bambini immigrati occorre ovviamente accertarsi
LA PENNA IL QUADERNO che siano alfabetizzati nella lingua di origine). In ogni
caso, per costruire le carte del memory possiamo uti-
lizzare le immagini del corredo scolastico e degli ar-
IL LIBRO LA COLLA redi, allegate alla Guida alle pagine 66 e 68.
Metti in ordine.
Consegniamo ai bambini la scheda della pagina se-
LA MATITA BLU L’ASTUCCIO guente con le frasi da riordinare. Chiediamo di rita-
gliare i pezzi della frase e di riordinarli incollandoli sul
quaderno; in alternativa facciamo mettere in ordine le
LA COLLA LA GOMMA frasi e chiediamo di scriverle in modo corretto sul qua-
derno. Utilizziamo i bigliettini con le parole per far com-
porre nuove frasi. Sulla base di questo esempio
LE FORBICI IL LIBRO possiamo autonomamente preparare altre frasi da fo-
tocopiare e fornire ai bambini per attività di riordino.

Forte! quindici 15
Tutti a scuola!
Metti in ordine.

APRE HAMID PORTA LA

IL LEGGE SIMONE LIBRO


SUL FANG FANG SCRIVE QUADERNO

SUL DISEGNA FOGLIO PAULA


LA EDMOND FINESTRA CHIUDE
FINESTRA LA APRE MAESTRA LA
FOGLIO IL IL MAESTRO RITAGLIA

DISEGNO IL INCOLLA BAMBINO IL


DISEGNO LA IL BAMBINA COLORA

LO LIS A Z AINO P REND E


La tombola dei colori Disegniamo e coloriamo.
Costruiamo con il cartoncino delle tessere colorate che Organizziamo piccole attività in cui chiediamo ai bam-
useremo per fare le estrazioni. Prepariamo per ogni bini di disegnare, ritagliare, colorare, incollare ecc.;
bambino una cartella con quattro colori oppure diamo utilizziamole come vere e proprie attività di verifica della
le istruzioni perché ognuno costruisca la propria. Come comprensione.
per la Tombola del corredo scolastico possiamo variare Ad esempio:
la complessità dell’esecuzione. Per le istruzioni su come Disegna una matita e un libro.
si gioca, si veda la Tombola del corredo scolastico (a Cancella la matita.
pagina 11). Colora il libro di arancio.
Strega comanda colore... (Color color...) Ritaglia il libro e incollalo sul foglio verde.
Gioco da fare all’aperto. Con una conta i bambini in- Dettati di colori
dividuano chi impersonerà la strega. La strega deve Distribuiamo in fotocopia le schede delle pagine se-
dire un colore utilizzando la formula rituale Color guenti che dovranno essere colorate secondo le istru-
color... oppure Strega comanda colore...; tutti i bam- zioni che daremo oralmente.
bini devono prontamente correre per raggiungere e Ad esempio:
toccare un oggetto, un capo di abbigliamento del co- Colorate la penna di blu… il gesso di rosso…
lore prescelto, mentre la strega cerca di raggiungerli e Utilizziamo le immagini degli oggetti e degli arredi della
di acchiapparli. Chi viene preso diventerà a sua volta scuola o le lettere dell’alfabeto (o comunque altre im-
“la strega” sostituendo il/la compagno/a. magini che riterremo utili).

16 sedici Edizioni Edilingua


unità
1
Ascolta e colora.

Forte! diciassette 17
Tutti a scuola!
Ascolta e colora.

18 diciotto Edizioni Edilingua


unità
1
Ascolta e colora.

A B C D
E F G H
I L M N
O P Q R
S T U V Z
Per approfondire Per ricordare... Intervallo!!!
Pur essendo ancora a uno stadio molto iniziale del- I bambini troveranno nel primo Intervallo!!! alcuni sem-
l’apprendimento, se lo riteniamo opportuno, utilizziamo plici giochi utili per riutilizzare il lessico appreso (si ve-
la sezione della grammatica per fissare alcune semplici dano ad esempio le attività 1, 2, 3 e 7). Poiché la
strutture linguistiche. In questa fase possiamo proporre, maggior parte delle strutture presentate in questa unità
ad esempio, il box dedicato all’imperativo, a pagina riguarda la comunicazione quotidiana in classe, se uti-
114 del manuale. lizziamo l’italiano nel corso delle lezioni, non saranno
necessarie successivamente attività specifiche.

Forte! diciannove 19
La famiglia di Paula

Funzioni comunicative Lessico Morfosintassi


Chiedere ed esprimere il possesso La famiglia Aggettivi e pronomi possessivi
(È tuo/a questo/a...?, (nonno, nonna, fratello, sorella...) (mio/a, tuo/a, suo/a)
È mio / È tuo / È suo) Giocattoli
Chiedere informazioni (orsetto, macchinina, palla, -osservazione-
sull’identità di una persona bambola, figurine...) Dimostrativi
(Chi è...?) Numeri fino a 10 (questo/a) -osservazione-
Contare Animali domestici
Chiedere e dire di che colore è (cane, gatto, pesce rosso,
qualcosa tartaruga...)
(Di che colore è il gatto?,
Il cane è marrone)

OBIETTIVI DELL’UNITÀ:
• fornire le prime strutture per descrivere il proprio ambiente familiare

ALLA FINE DI QUESTA UNITÀ CI POSSIAMO ATTENDERE CHE IL BAMBINO:


• denomini i componenti della famiglia
• comprenda e risponda a semplici domande relative alla propria famiglia
• sappia esprimere il possesso di un oggetto
• comprenda e risponda a domande relative al possesso di un oggetto
• sappia contare in italiano fino a dieci
• sappia denominare alcuni giocattoli e animali domestici

NOTA BENE o il costruire l’albero genealogico possono risultare


• L’unità affronta tematiche che richiedono attenzione difficili per bambini che non hanno foto perché ven-
e sensibilità da parte dell’insegnante. Lavorare sul gono da situazioni di estrema povertà, o ne possie-
tema della famiglia, infatti, porta l’insegnante a toc- dono qualcuna troppo preziosa da portare, che non
care non solo questioni relative a differenti modelli hanno più un genitore (o non lo hanno mai cono-
culturali, ma può mettere in luce situazioni di dolo- sciuto), che sono orfani, adottati o affidati. Lo stesso
rose separazioni, perdite, lontananze. Siamo con- vale per le famiglie che si formano successivamente
sapevoli di aver scelto di presentare una situazione a divorzi: la nuova situazione familiare risulta diffi-
familiare piuttosto “standard”: papà, mamma, fi- cilmente rappresentabile in un albero genealogico
glio e figlia, nonni che vivono vicini. Questo mo- tradizionale.
dello ricalca quella che è l’immagine un po’ • Anche la richiesta di dire i nomi dei nonni o dei ge-
stereotipata della famiglia italiana moderna. In re- nitori può presentare difficoltà per alcuni bambini
altà anche in Italia, i modelli familiari sono più va- che non conoscono il nome dei parenti, perché
riegati (dalla famiglia monoparentale alle famiglie nella loro lingua, come ad esempio la lingua ci-
“allargate” ecc). La decisione è legata alla necessità nese, il nome proprio non viene mai utilizzato per
di presentare in un solo quadro tutto il lessico fa- indicare un parente, ma viene utilizzato un sostan-
miliare, pur essendo consapevoli che tale scelta non tivo che serve per definire l’esatto grado di paren-
rappresenta la realtà di molti bambini, soprattutto tela (per cui ad esempio c’è un nome per indicare
dei bambini immigrati che talvolta si trovano a vi- la sorella maggiore della mamma, il fratello minore
vere lontano dai genitori, con gli zii ad esempio, o della mamma, la propria sorella maggiore o la pro-
lontani da una parte della famiglia (un fratello, ad pria sorella minore, la nonna materna e la nonna
esempio, può essere rimasto nel paese di origine paterna e così via). Per cui, può sembrare strano,
insieme alla madre). Per questo motivo occorre in- ma alla richiesta di dire il nome dei nonni i bambini
trodurre il tema con sensibilità affinché i bambini possono rispondere che non lo sanno.
non possano essere in alcun modo feriti. • Le attività di sviluppo qui proposte sono dunque da
• Attività quali il portare le foto della propria famiglia presentare in classe dopo una attenta valutazione
della situazione dei bambini.

20 venti Edizioni Edilingua


unità
2
Con il nastro adesivo attacchiamo i cartellini sul petto
LAVORIAMO SUL MANUALE dei bambini e organizziamo una piccola simulazione.
1 Osserva. Proponiamo alcune domande (È tuo fratello?, È tua
mamma?, È tua sorella?); in seguito a turno, ogni bam-
Facciamo osservare il disegno della famiglia. Cer-
bino potrà porre una domanda al proprio compagno.
chiamo di guidare i bambini nella descrizione della foto
fornendo in anticipo il lessico. 5 La famiglia di Paula. Leggi e colora.
2 Ritaglia le immagini a pagina 119. Ascolta e in- Facciamo leggere in maniera individuale e silenziosa.
Come verifica chiediamo la lettura a voce alta. Infine
colla.
facciamo colorare il disegno.
Invitiamo i bambini a ritagliare le immagini in appen-
dice e a sistemarle sopra il banco; facciamo ascoltare 6 Disegna la tua famiglia e scrivi.
il dialogo, chiediamo di abbinare le figure ai nomi e Invitiamo i bambini a disegnare la propria famiglia.
quindi incollarle. Gli alunni, a coppie, confronteranno Lasciamo che ciascun bambino disegni e descriva la
poi il risultato. famiglia come la vive lui stesso, come la immagina o
3 Ascolta e completa con: MAMMA, PAPÀ, SORELLA, come la desidera. Non interveniamo per correggere in
base alle notizie che abbiamo a disposizione.
FRATELLO, NONNO, NONNA.
Proponiamo un nuovo ascolto del dialogo invitando i 7 Chiedi al tuo compagno e rispondi alle sue do-
bambini a seguire sul libro. mande con: “SÌ, È MIO/A” o “NO, NON È MIO/A”.
Leggiamo poi il dialogo senza suggerire le parole che Portiamo l’attenzione della classe sui possessivi. Mo-
devono essere inserite. Facciamo ascoltare di nuovo e striamo alcuni oggetti presenti sulla cattedra “Questa è
facciamo scrivere le parole mancanti. Per facilitare il la mia penna... questa è la mia matita” e oggetti pre-
compito fermiamo l’ascolto tutte le volte che è neces- senti sul banco dei bambini “Questa è la tua penna…
sario scrivere. Come verifica facciamo ascoltare ancora questa è la tua matita”.
il dialogo e chiediamo di controllare sul libro. Domandiamo poi “È tua questa penna?”, “È tua que-
Assegniamo ai bambini le parti dei protagonisti e chie- sta gomma?” e chiediamo di rispondere con le forme
diamo una lettura a più voci. “Sì è mia/o”, “No, non è mio/a”.
Infine, se la classe ed i tempi a disposizione lo consen- Facciamo lavorare a coppie chiedendo di disporre sul
tono, possiamo organizzare una piccola drammatizza- banco gli oggetti rappresentati nel libro (quaderno,
zione facendo scrivere su un foglietto le parti da libro, astuccio, zaino, penna, matita, colla, gomma...):
recitare. Lasciamo pure che i bambini leggano la pro- i bambini dovranno porsi reciprocamente le domande
pria parte, anche per superare la timidezza iniziale. come previsto dal libro. Possiamo ampliare l’esercizio
4 Leggi. facendo aggiungere altri oggetti di cui conoscono il
nome e che sono presenti in classe.
Leggiamo insieme i dialoghi. Facciamo sottolineare gli
aggettivi possessivi sul libro. Prepariamo dei cartellini
piuttosto grandi e leggibili con i nomi e le parentele: ATTIVITÀ DI CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO
Nella sezione Esercitiamoci!
Si consiglia di proporre le attività 1, 2 , 3 e 4.
PAULA Nella sezione online “Scriviamo in italiano”
Se ancora la classe necessita di consolidare alcune abi-
FANG FANG lità ortografiche, possiamo proporre attività sui suoni
più complessi (ad esempio gl) o su suoni che presen-
LUIS tano difficoltà legate alla lingua madre dei bambini.

SIMONE
PRIMA DI APRIRE IL MANUALE
PAPÀ DI SIMONE Introduciamo il lessico presentato in questa sotto-unità.
Possiamo portare in classe i giocattoli introdotti nel-
EDMOND l’unità (trenino, palla, bambola, figurine, orsetto) op-
pure presentiamoli in disegno con delle flash card

LISA costruite con le immagini presenti alla pagina 69 della


presente Guida.
Facciamo vedere le immagini o i giocattoli e denomi-
MAMMA DI PAULA niamoli.

Forte! ventuno 21
La famiglia di Paula

Disegniamo alla lavagna i giocattoli o incolliamo le im- così l’occasione per ampliare il vocabolario.
magini su un cartellone in cui ci sarà scritto “I giocat- Possiamo creare un cartellone (anche utilizzando quello
toli”. precedentemente preparato con i ritagli dei giornali) in
Forniamo ai bambini dei cataloghi dei supermercati o cui saranno inseriti i disegni ed il nuovo lessico.
delle riviste (oppure chiediamo ai bambini di portarli a 5 Quanti sono?
scuola): facciamo ritagliare e poi disporre sul banco Prepariamo, se non lo abbiamo già fatto, un cartellone
fino a un massimo di dieci immagini per ogni giocat- in cui siano rappresentati i numeri fino a dieci in cifre e
tolo. Chiediamo: “Quanti sono i giocattoli?”. Con- in lettere. Rileggiamo il cartellone prima di far svolgere
tiamo insieme ai bambini. l’esercizio. Per aiutare la comprensione del comando
Ripetiamo collettivamente i numeri da uno a dieci in possiamo leggere insieme il primo esempio.
italiano. Scriviamoli alla lavagna o su un cartellone in
cifre e in lettere. ATTIVITÀ DI CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO
Cogliamo ogni occasione che si presenterà da ora in
Nella sezione Esercitiamoci!
poi per utilizzare i numeri.
Si consiglia di proporre l’attività 5.
Nella sezione online “Scriviamo in italiano”
LAVORIAMO SUL MANUALE Se ancora la classe necessita di consolidare alcune abi-
1 Ascolta e metti ✔. lità ortografiche, possiamo proporre attività sui suoni
Riportiamo l’attenzione dei bambini sui giocattoli. Invi- più complessi (ad esempio chi che, mp mb) o su suoni
tiamo i bambini ad ascoltare il dialogo osservando che presentano difficoltà legate alla lingua madre dei
l’immagine della cameretta. bambini.
Facciamo ascoltare di nuovo e chiediamo di mettere Disegna.
un ✔ accanto all’immagine quando sentono il nome Diamo in fotocopia o scriviamo alla lavagna i nomi dei
del giocattolo. seguenti oggetti, che i bambini dovranno disegnare sul
Verifichiamo poi collettivamente l’esercizio, oppure fac- quaderno:
ciamo ascoltare per la terza volta fermando il dialogo
ogni volta che incontriamo il nome di un giocattolo.
UNA MATITA
2 Leggi e colora.
Prima chiediamo una lettura individuale, poi asse-
gniamo i ruoli e facciamo leggere a tre voci il dialogo. QUATTRO MATITE
Invitiamo i bambini a colorare gli oggetti lasciati in
bianco chiedendo infine di denominarli. UNA GOMMA
3 Unisci.
Facciamo completare in maniera individuale l’eserci- TRE GOMME
zio, poi chiediamo di leggere a voce alta l’abbina-
mento.
Sottolineiamo con il tono della voce il cambiamento di UNO ZAINO
finale vocalica nel passaggio dal singolare al plurale.
Scriviamo il corretto abbinamento alla lavagna usando DUE ZAINI
un colore diverso per il singolare e uno per il plurale.
In questa fase non chiediamo l’acquisizione del plurale
e del singolare. UNA SEDIA
Nel rispetto delle fasi di apprendimento della lingua,
miriamo allo sviluppo della comprensione globale che TRE SEDIE
sarà affidata molto, in questo momento, all’uso di nu-
merali e dei quantificatori insieme al nome.
Nelle unità successive sarà ripreso il plurale dei nomi
UN ASTUCCIO
regolari portando i bambini a notare ed apprendere i
cambiamenti nelle finali vocaliche. DUE ASTUCCI
4 I miei giocattoli. Disegna e scrivi.
Invitiamo i bambini a disegnare i propri giocattoli, sia UN PENNELLO
quelli posseduti sia quelli desiderati.
Facciamo scrivere i nomi aiutando gli alunni per i gio-
cattoli che non erano già stati presentati. Cogliamo QUATTRO PENNELLI

22 ventidue Edizioni Edilingua


unità
2
Unisci.
Consegniamo in fotocopia la seguente lista di nomi e
invitiamo i bambini a unire il nome singolare alla forma
plurale.

1. UN LIBRO a. CINQUE QUADERNI

2. UNA PENNA b. TRE CESTINI

3. UN QUADERNO c. DIECI LIBRI

4. UN CESTINO d. OTTO PENNE

5. UNA FINESTRA e. DUE SORELLE

6. UNA PORTA f. DUE FINESTRE

7. UN BAMBINO g. TRE FRATELLI

8. UNA SORELLA h. DUE PORTE

9. UN FRATELLO i. SETTE BAMBINI


La terna vincente contesto. Prepariamo o facciamo preparare i cartellini
Prepariamo i numeri (da 1 a 10) su dei foglietti piutto- con i numeri in cifre da attaccare con il nastro adesivo
sto grandi e ben visibili, pieghiamo i foglietti e mettia- sul petto dei bambini.
moli dentro un sacchettino o una busta. Facciamo Assegniamo ad ogni bambino un numero da 1 fino a
scrivere tre numeri (sempre da 1 a 10) sul quaderno o 10, ripetendo la serie in caso di classi numerose.
su un foglio. Estraiamo poi i numeri; vince il bambino Ordiniamo di svolgere alcune azioni. Ad esempio:
che completa per primo la terna. Possiamo riproporre Numero 1... in piedi!
il gioco facendo attenzione a non annoiare i bambini. Numero 3... seduto (seduti)!
Abbina il numero alla parola. Numero 4... prendi (prendete) la matita rossa.
Facciamo scrivere ai bambini sui foglietti i numeri in let- Colora i numeri. Fai il corretto abbinamento.
tere. Estraiamo dal sacchetto o dalla busta i numeri in Consegniamo ad ogni bambino la scheda della pagina
cifre e mostriamoli alla classe senza denominarli. I bam- seguente; la potrà utilizzare per colorare e inserire nel
bini dovranno individuare fra i propri foglietti quello in suo “vocabolario personale”.
cui è scritto il corrispondente numero in lettere. In alternativa facciamo ritagliare i numeri in cifre e in
I numeri… lettere separatamente, formando delle tesserine. Divi-
Possiamo fare questo gioco in classe oppure in spazi diamo i bambini in coppie che dovranno abbinare il
aperti. Le azioni da svolgere saranno scelte in base al numero in cifre al suo corrispettivo in lettere.

Forte! ventitré 23
La famiglia di Paula

1 UNO
2 DUE
3 TRE
4 QUATTRO
5 CINQUE
6 SEI
7 SETTE
8 OTTO
9 NOVE
10 DIECI
24 ventiquattro Edizioni Edilingua
unità
2
interculturale e lasciare liberi i bambini di parlare del
PRIMA DI APRIRE IL MANUALE proprio animale preferito.
In questa sotto-unità sono presentati gli animali che si Creiamo un cartellone in cui possiamo rappresentare
trovano più frequentemente nelle case italiane. statisticamente gli animaletti posseduti o preferiti dai
Cogliamo l’occasione per arricchire ulteriormente il vo- bambini della classe. Ovviamente questa attività risulta
cabolario con altri animali che sono presenti nelle case più utile in una classe numerosa piuttosto che in un pic-
dei bambini oppure che erano presenti nelle case dei colo gruppo.
paesi di origine dei bambini. Prepariamo un cartellone su cui incollare i nomi degli
Introduciamo la sotto-unità fornendo prima il lessico animali e le relative immagini o disegni.
che sarà presentato nel dialogo. Utilizziamo le fla-
shcard di pagina 70. ATTIVITÀ DI CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO
VOCABOLARIO
LAVORIAMO SUL MANUALE 1 Ritaglia a pagina 121 e incolla.
1 Cerca e metti ✔. Invitiamo i bambini a ritagliare le immagini a pagina
Invitiamo i bambini a cercare nel disegno gli animaletti 121 e a incollarle all’interno del disegno secondo le
presenti. Verifichiamo l’esatta esecuzione in maniera istruzioni.
collettiva. 2 Cerca la parola e colora.
2 Leggi e completa. Facciamo cercare il numero in lettere all’interno della
Leggiamo il dialogo omettendo le parole che devono sequenza e chiediamo di colorare come nell’esempio.
essere inserite. Nella sezione Esercitiamoci!
Chiediamo ai bambini di fare delle ipotesi e invitiamo Si consiglia di proporre le attività 6 e 7.
a completare i dialoghi con le parole mancanti. Nella sezione online “Scriviamo in italiano”
Assegniamo i ruoli previsti dal dialogo e, anche per ve- Se ancora la classe necessita di consolidare alcune abi-
rificare l’esatta compilazione, facciamo leggere il dia- lità ortografiche, possiamo proporre attività sui suoni
logo a più voci. più complessi (ad esempio gl, sci sce, ca co cu, ga go,
3 Di che colore è? Scrivi. ghi ghe) o su suoni che presentano difficoltà legate alla
lingua madre dei bambini.
Per consolidare il nome degli animali e ricordare i co-
Coloriamo gli animali.
lori, invitiamo i bambini a completare individualmente
Diamo in fotocopia la scheda della pagina seguente.
le frasi.
- Chiediamo di colorare a piacere gli animali. Poi fac-
Come verifica chiediamo a turno di leggere le frasi.
ciamoli descrivere oralmente e per iscritto sul qua-
4 Conta e rispondi. derno.
Facciamo osservare il disegno e poi leggiamo le do- oppure
mande. - Diamo indicazioni orali su come colorare i disegni
Chiediamo di svolgere individualmente il lavoro. Veri- degli animali. Ad esempio:
fichiamo facendo leggere le risposte. Colorate il gatto arancio e marrone
5 Disegna e scrivi. Colorate il coniglio bianco e nero
Questa attività offre l’occasione per fare un confronto Colorate la tartaruga verde e marrone ecc.

Forte! venticinque 25
La famiglia di Paula

Coloriamo gli animali.

26 ventisei Edizioni Edilingua


unità
2
Memory dei giocattoli e degli animali. quisisce le due carte e può proseguire il gioco cer-
Utilizziamo le flashcard dei giocattoli (a pagina 69) e cando di formare un’altra coppia, altrimenti passa il
degli animali (a pagina 70) e per costruire un gioco di turno al compagno. Se non viene formata la coppia, le
abbinamento immagine-parola. carte vanno ricollocate coperte nello stesso posto.
Fotocopiamo, tagliamo e incolliamo su dei cartoncini Vince chi riesce a fare più abbinamenti. Si richiede di
le carte delle parole fornite di seguito. Disponiamo le verbalizzare la carta ogni qualvolta viene scoperta.
carte delle parole e delle immagini coperte. Se la classe è numerosa si dovrebbero fotocopiare più
Un bambino inizia il gioco scoprendo una carta e poi volte le carte in modo da formare gruppi di quattro
un’altra. Se il bambino trova l’esatto abbinamento, ac- bambini.

Carte delle parole

LA BAMBOLA IL TRENINO LA MACCHININA

LE FIGURINE LA PALLA L’ORSETTO

Forte! ventisette 27
La famiglia di Paula

IL GATTO IL CANE LA TARTARUGA

IL PAPPAGALLO IL PESCE ROSSO IL CONIGLIO

Per approfondire Per ricordare... Intervallo!!!


Pur essendo ancora a uno stadio molto iniziale del- I bambini troveranno nel primo Intervallo!!! alcuni sem-
l’apprendimento, se lo riteniamo opportuno, utilizziamo plici giochi utili per riutilizzare il lessico appreso (si ve-
la sezione della grammatica per fissare alcune semplici dano ad esempio le attività 4, 5, 6 e 8).
strutture linguistiche. In questa fase possiamo proporre, Alcune attività, come la 6 e la 8, riprendono anche il
ad esempio, il box dedicato agli aggettivi e pronomi lessico presentato nella prima unità.
possessivi, alle pagine 107 e 108 del manuale.

28 ventotto Edizioni Edilingua


Giochiamo?
Funzioni comunicative Lessico Morfosintassi
Chiedere di poter giocare e Giochi Indicativo presente del verbo
invitare qualcuno a farlo (corda, bandierina) essere e del verbo avere
(Posso giocare...?, Aggettivi qualificativi (prime tre persone singolari)
Vuoi giocare?, Giochi...?) per indicare grandezza Pronomi personali
Esprimere gusti e preferenze e quantità (piccolo, grande; (io, tu, lui/lei)
(Mi piace / Non mi piace) pochi, tanti, molti)
Stabilire il turno di gioco Avverbi di tempo
(A chi tocca?, Tocca a me/te) (prima, dopo)
Comprendere semplici comandi Numeri fino a 20
e istruzioni
(salta, stai seduto, prendi, fermo,
gira, alzati...)
Chiedere e dire l’età
(Quanti anni hai?, Ho... anni)
Esprimere oralmente gli auguri
per il compleanno (Tanti auguri!)

OBIETTIVI DELL’UNITÀ:
• fornire ai bambini le strutture linguistiche di base per interagire in situazioni di gioco

ALLA FINE DI QUESTA UNITÀ CI POSSIAMO ATTENDERE CHE IL BAMBINO:


• comprenda e risponda alla domanda Vuoi giocare?
• comprenda alcuni semplici comandi legati al contesto del gioco (salta, corri...)
• comprenda e risponda alla domanda Ti piace...?
• comprenda e risponda alla domanda Quanti anni hai?
• denomini alcuni giocattoli e oggetti per giocare (bambola, palla, corda...)
• esprima alcune intenzioni (Io gioco / Non gioco più...)
• riesca a contare in italiano fino a venti

NOTA BENE • Se lavoriamo fuori dall’Italia possiamo chiedere se


• Questa unità offre l’opportunità di lavorare con i i bambini conoscono conte simili a quelle italiane.
bambini in spazi aperti, in palestra. • Teniamo presente che le usanze intorno al comple-
Le proposte andranno, ovviamente, adattate ai di- anno, ricorrenza molto sentita dai bambini italiani,
versi contesti d’insegnamento. sono diverse nei differenti Paesi. In alcuni paesi e
• Nella prima situazione comunicativa è stato scelto in alcune religioni esso non viene festeggiato; tut-
di presentare un gioco molto conosciuto e praticato tavia anche nei paesi in cui non si celebra, proba-
in Italia, ma non così diffuso negli altri paesi: Ruba bilmente, grazie ai cartoni animati e ai film, i
bandiera. bambini conoscono questa usanza. Non diamo
La scelta ha un duplice motivo. Da una parte con- però per scontata la comprensione da parte loro
sente di lavorare sulla comprensione dei numeri e della situazione comunicativa.
di alcuni comandi fondamentali, dall’altra consente
di presentare elementi culturali tipici.
• Le conte si prestano per fare un lavoro di confronto
interculturale. PRIMA DI APRIRE IL MANUALE
• Se lavoriamo con bambini stranieri in Italia chie- Portiamo in classe alcuni giochi che sono nominati nel-
diamo di portare conte nelle loro lingue di origine, l’unità: una palla, una bambola, un orsetto, un trenino
eventualmente potremo chiedere l’aiuto di un me- e facciamo alcuni esercizi di denominazione.
diatore o di un interprete per tradurre i testi. I bam- In alternativa, mostriamo ai bambini le immagini dei
bini italiani potranno presentare altre conte. giochi a pagina 71 della Guida e denominiamole.

Forte! ventinove 29
Giochiamo?
Chiediamo ai bambini di ripetere, prima insieme al- Per favorire la comprensione della situazione comuni-
l’insegnante e poi da soli, il nome dei giochi. Organiz- cativa presentata nel dialogo, possiamo subito far gio-
ziamo un breve gioco, anche a squadre, in cui i care i bambini a Ruba bandiera, così, anche quelli che
bambini a gara denominano ancora le immagini. non lo conoscono, riusciranno a comprenderlo meglio.

RUBA BANDIERA. Le regole e la struttura del gioco


I bambini si dividono in due squadre composte dallo stesso numero di giocatori.
Un bambino svolge il ruolo del “mossiere” e arbitro.
All’interno di ogni squadra, ad ogni giocatore si assegna un numero da 1 a n. (quanti sono i componenti della
squadra): ad esempio in una squadra di tre bambini ci sarà un numero 1, un numero 2 e un numero 3.
La squadra avversaria presenterà gli stessi numeri.
Le due squadre si schierano una di fronte all’altra ad un’uguale distanza dal bambino che fa il mossiere e
che resta al centro. I bambini delle due squadre devono stare di fronte in ordine numerico.
I numeri 1 devono stare uno di fronte all’altro, così come i numeri 2 e così via.
Il mossiere tiene il fazzoletto (la bandierina) appeso per una estremità con il braccio ben disteso e chiama un
numero con un po’ di suspence (Numero… numero... numero... 3!).
I bambini che corrispondono al numero 3 si portano al centro vicini alla bandierina e cercano con una serie
di finte di ingannare l’avversario.
Chi prende la bandierina deve correre per tornare al proprio posto nella propria squadra, mentre l’avversa-
rio lo rincorre cercando di toccarlo o prenderlo.
Una squadra guadagna un punto quando: il proprio giocatore riesce a prendere o toccare l’avversario che
ha in mano la bandierina; il proprio giocatore prende la bandierina e riesce a rientrare al proprio posto
senza essere toccato.
Vince la squadra che ha guadagnato più punti. Il punteggio da raggiungere viene deciso prima di iniziare
il gioco.
In versioni più regolate si tracciano tre linee in terra, una al centro e le altre due equidistanti.
Il mossiere si mette ad una estremità della linea centrale mentre le due squadre si dispongono lungo le due
linee laterali.
Quando i due avversari sono al centro e tentano di prendere il fazzoletto si deve stare attenti a non invadere
il campo avversario.
È possibile invadere l’altro campo solo quando il giocatore avversario ha la bandierina in mano.

LAVORIAMO SUL MANUALE Possiamo organizzare una piccola drammatizzazione in


1 Scegli e disegna al posto giusto. cui viene recitata la scena del dialogo.
Se il tempo, il numero degli alunni e lo spazio a dispo-
Cosa manca? Scrivi i nomi.
sizione lo consentono, possiamo ricostruire tutto lo sce-
Chiediamo ai bambini di osservare il disegno. Guidia-
nario con i bambini che saltano con la corda e si
moli nella scoperta degli oggetti mancanti.
dispongono per il gioco di Ruba bandiera.
Per i bambini che non conoscono il gioco Ruba ban-
diera è necessario suggerire in qualche modo la solu- 3 Leggi.
zione. Portiamo l’attenzione su “mi piace” e “non mi piace”.
Una volta effettuato l’esercizio oralmente, invitiamo i Leggiamo ad alta voce le due frasi e invitiamo i bam-
bambini a disegnare gli oggetti al posto giusto e a scri- bini a farlo silenziosamente.
vere poi i nomi. Chiediamo poi ad alcuni bambini: “Ti piace saltare con
2 Ascolta e completa. la corda?”. Chiediamo in questa fase una risposta
completa del tipo “Sì, mi piace”, “No, non mi piace”.
Invitiamo i bambini ad ascoltare il dialogo osservando
Possiamo continuare sostituendo con altri giochi o altre
i fumetti. Leggiamo i dialoghi e invitiamo i bambini a
attività:
fare delle ipotesi sulla parola da inserire.
Ti piace giocare con le bambole?
A questo punto facciamo ascoltare nuovamente il dia-
Ti piace leggere?
logo fermandolo per dare il tempo ai bambini di scri-
Ti piace disegnare?
vere le parole nello spazio apposito.
Possiamo chiedere di esercitarsi a coppie consegnando
Facciamo leggere a voce alta i bambini assegnando le
i bigliettini della pagina seguente contenenti le do-
parti.
mande da porre al compagno:

30 trenta Edizioni Edilingua


unità
3

TI PIACE GIOCARE CON LE BAMBOLE?

TI PIACE LEGGERE?

TI PIACE DISEGNARE?

TI PIACE COLORARE?

TI PIACE SALTARE CON LA CORDA?

TI PIACE GIOCARE CON IL TRENINO?

TI PIACE GIOCARE CON L’ORSETTO?

TI PIACE SCRIVERE?

Forte! trentuno 31
Giochiamo?
4 Cosa ti piace? Cosa non ti piace? Rispondi. Possiamo creare un cartellone in cui verranno riportate
Invitiamo i bambini ad osservare l’esercizio e leggiamo le risposte di tutti i bambini della classe e verrà costruita
le domande “Cosa ti piace?”, “Cosa non ti piace?. una tabella in cui saranno riportate le preferenze dei
Chiediamo ai bambini di completare scrivendo “Mi bambini.
piace”, “Non mi piace”. Una volta che i bambini hanno Coloriamo un quadratino in base alla risposta di ogni
completato facciamo rileggere a voce alta. bambino.

SÌ ♥ NO ✘ SÌ ♥ NO ✘ SÌ ♥ NO ✘ SÌ ♥ NO ✘ SÌ ♥ NO ✘ SÌ ♥ NO ✘

Possiamo anche fotocopiare la tabella sopra riportata Per facilitare la comprensione della simulazione la
e consegnarla ad ogni bambino in modo che ciascuno prima volta svolgiamo il ruolo del bambino che vuole
possa avere sul quaderno i risultati. entrare nel gioco. Più o meno il dialogo si svolgerà sul
5 A chi tocca? Leggi e colora. seguente schema:
Portiamo in classe una corda o una palla. - Posso giocare con voi?
Per svolgere le piccole drammatizzazioni si consiglia di - Sì.
recarsi in spazi adeguatamente ampi. - A chi tocca?
Riprendiamo il dialogo iniziale e rileggiamolo insieme - Tocca a me / a te / a lui / a...
ai bambini. Portiamo l’attenzione su alcuni passaggi:
Cambiamo la situazione e chiediamo ai bambini di in-
Giulia: Ciao Paula! Posso giocare con voi? vitare il compagno ad inserirsi nel gioco.
Paula: Sì, aspetta, ora tocca a me. Anche in questo caso, se necessario, interpretiamo il
ruolo del bambino che invita il proprio compagno. Più
Paula: Ora tocca a te! o meno il dialogo si svolgerà sul seguente schema:
- Vuoi giocare con noi? (Vuoi giocare con noi a palla?)
Paula: Vuoi giocare, Simone?
- Sì, va bene.
Hamid: Giochi con noi a ruba bandiera? - No, grazie.
Simone: Sì, va bene! - A chi tocca?
- Tocca a me / a te / a lui /a…
Organizziamo una piccola simulazione in cui due bam-
bini giocano a palla (o con qualsiasi altro gioco a di- Va valutata la durata delle simulazioni in modo che i
sposizione) ed un terzo vuole entrare nel gioco. bambini non si annoino.

32 trentadue Edizioni Edilingua


unità
3
È possibile introdurre qualche elemento in più per poter ATTIVITÀ DI CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO
vivacizzare la simulazione. Utilizziamo ad esempio la Nella sezione Esercitiamoci!
conta dell’attività 6 per stabilire il turno dei bambini. Si consiglia di proporre le attività 1, 2 e 3.
Quando i bambini hanno sufficientemente compreso Nella sezione online “Scriviamo in italiano”
l’uso di queste formule, possiamo chiedere di leggere Se ancora la classe necessita di consolidare alcune abi-
e colorare. lità ortografiche, possiamo proporre attività sui suoni
6 Impara la conta. più complessi (ad esempio chi che) o su suoni che pre-
Facciamo ascoltare la conta. Chiamiamo un gruppo di sentano difficoltà legate alla lingua madre dei bambini.
bambini e recitiamo la conta. Chiediamo ai bambini di Le conte
imparare la conta, a scuola oppure come compito a Se il tempo ed il contesto lo consentono, possiamo pre-
casa. La conta sarà utilizzata nelle situazioni in cui sarà sentare altre conte tradizionali italiane.
necessario stabilire il turno all’interno di un gioco o di Ne riportiamo alcune. Esistono numerose versioni delle
un’attività. stesse conte.

A BI CI È PARIGINA,
A BI CI! IL MIO PAPÀ È
IL MIO GATTO FUGGÌ, IMPERATORE DELLA CINA.
MI FUGGÌ DI VENERDÌ: CINA CINA COCCODÈ
A BI CI! QUESTO È PER ME,
QUESTO È PER TE:
AMBARABÀ CICCÌ COCCÒ TIÉ!
AMBARABÀ CICCÌ COCCÒ
TRE CIVETTE SUL COMÒ L’UCCELLIN CHE VIEN DAL MARE
CHE FACEVANO L’AMORE L’UCCELIN CHE VIEN DAL MARE
CON LA FIGLIA DEL DOTTORE. QUANTE PENNE PUÒ PORTARE?
IL DOTTORE SI AMMALÒ PUÒ PORTARNE VENTITRÉ
AMBARABÀ CICCÌ COCCÒ! A STAR SOTTO TOCCA A TE.

ANGHINGÒ MI LAVO LE MANI


ANGHINGÒ MI LAVO LE MANI
TRE GALLINE E TRE CAPPON PER FARE LA PASTA
PER ANDARE ALLA CAPPELLA PER UNO, PER DUE,
C’ERA UNA RAGAZZA BELLA PER TRE, PER QUATTRO,
CHE SUONAVA IL VENTITRÉ PER CINQUE, PER SEI,
UNO DUE TRE! PER SETTE, PER OTTO:
BISCOTTO.
LOLA
MI CHIAMO LOLA PASSA PAPERINO
SONO SPAGNOLA, PASSA PAPERINO
PER IMPARARE L’ITALIANO CON LA PIPA IN BOCCA
VADO A SCUOLA; GUAI A CHI LA TOCCA
LA MIA MAMMINA L’HAI TOCCATA PRECISAMENTE TU!

Organizziamo con i bambini il gioco del salto alla


PRIMA DI APRIRE IL MANUALE corda. È necessario recarsi in uno spazio aperto o in
Possiamo riproporre ai bambini il gioco di Ruba ban- palestra. Occorre una corda lunga circa 5 metri. Divi-
diera, che ci servirà per riportare in contesto le strutture diamo i bambini in due squadre. Due bambini fanno
linguistiche apprese e per focalizzare l’attenzione su al- girare la corda e un bambino a turno salta in mezzo.
cuni comandi e azioni: Utilizziamo con i bambini le formule comunicative ap-
correre prese per stabilire i turni di gioco e proponiamo una
camminare conta che può essere la stessa presentata alla fine della
stare fermi prima sotto-unità.

Forte! trentatré 33
Giochiamo?
sere utilizzati anche per definire le dimensioni di qual-
Vuoi giocare insieme a me? siasi altro essere vivente e per gli oggetti. Non dob-
Conta ora fino a tre biamo dare per scontato infatti che nelle diverse lingue
Uno due tre. ci sia lo stesso uso che nella lingua italiana. Possiamo
utilizzare le carte di pagina 72 da mostrare ai bambini.
Questo gioco è per un re Chiediamo: “Com’è? È piccolo? È grande?”.
Uno due tre 2 Completa con: LUI È PICCOLO e LEI È PICCOLA.
Esce il re e tocca a te. Chiediamo ai bambini di osservare le immagini e chie-
diamo di completare con le frasi adeguate.
Chiediamo di rileggere insieme i fumetti.
Oppure possiamo introdurre una nuova conta fra
quelle tradizionali italiane presentate in precedenza.
3 Com’è? È piccolo? È grande?
Utilizziamo una filastrocca che accompagni il salto dei Invitiamo i bambini ad osservare i disegni ed invitiamoli
bambini e che fornisca il ritmo del gioco. a completare con gli aggettivi piccolo e grande.
Possiamo usare quella proposta nel dialogo: Una volta che i bambini hanno eseguito il compito,
Salta la corda, salta un’altra volta, fai un giro, fai un possiamo chiedere loro di dividere il quaderno in due
altro giro... colonne: in una scriveranno “piccolo” e nell’altra scri-
Una variante molto in uso in Italia è quella in cui ogni veranno “grande”.
salto deve essere accompagnato dal nome di un frutto. Invitiamoli a disegnare sotto le rispettive colonne og-
Il numero dei nomi dei frutti deve essere corrispondente getti o animali.
al numero dei partecipanti; a ogni partecipante viene 4 Canzomimando. Ascolta, canta e mima: “Tocca a
assegnato il nome di un frutto. Ad esempio, nel caso di noi!”.
un gioco con quattro bambini, la filastrocca potrebbe Questa attività ha l’obiettivo di consolidare la com-
essere: prensione di alcuni comandi ed azioni e di rendere più
Arancia, banana, limone, mandarino, olé! Arancia, ba- familiare l’uso della I persona del presente indicativo e
nana, limone, mandarino, olé... della II persona singolare e plurale dell’imperativo pre-
La filastrocca si interrompe quando il bambino sbaglia sente.
il salto; a questo punto la filastrocca riprende dallo Per svolgere l’attività è necessario liberare lo spazio del-
stesso nome del frutto da cui si era interrotta e al quale l’aula oppure recarsi in palestra.
corrisponde il nome di un bambino che inizia a sua Se l’attività viene svolta in aula, ovviamente i comandi
volta a saltare. Nel nostro caso, poiché il lessico della “cammina” e “corri” saranno mimati sul posto.
frutta non è stato ancora affrontato, possiamo proporre Proponiamo un primo ascolto della canzone, poi leg-
questa variante sostituendo i nomi dei frutti con i numeri giamo il testo e verifichiamo se i bambini hanno capito
o con i colori. Cogliamo l’occasione per introdurre le azioni da svolgere.
“prima” e “dopo”: Prima salta Andrea e dopo Mar- Leggiamo ancora e mimiamo le azioni. Poi facciamo
tina… ascoltare nuovamente ed accompagniamo l’ascolto
con la gestualità.
LAVORIAMO SUL MANUALE Invitiamo i bambini ad ascoltare e cantare la canzone.
A questo punto possiamo recarci in palestra o fare spa-
1 Ascolta e colora. zio nell’aula per eseguire tutti insieme la canzone.
Invitiamo i bambini ad ascoltare il dialogo tenendo il Chiamiamo un bambino che ci affiancherà. Esegui-
testo davanti. Chiediamo se hanno compreso tutto e remo la prima parte della canzone, che prevede l’uso
facciamolo ascoltare nuovamente. della I persona del presente indicativo, da soli.
Focalizziamo l’attenzione sullo scambio comunicativo Nella seconda parte, in cui si usa l’imperativo alla II
fra Simone e Luis: persona singolare, faremo eseguire i comandi al bam-
bino che ci affianca e canteremo la canzone.
Simone: Io gioco con lui.
Nella terza parte, in cui si usa l’imperativo alla II per-
Luis: Anch’io!
sona plurale, faremo eseguire i comandi alla classe in-
Simone: No, tu sei piccolo!
tera. Chiediamo ai bambini, a turno, di sostituirci nel
Luis: No, io non sono piccolo, sono grande!
compito di dare i comandi con la canzone.
Lei è piccola!
Se i bambini sono molto timidi, possiamo ovviare al
In questo caso piccolo e grande sono riferiti all’età e problema chiamando due o tre bambini insieme.
non tanto alle dimensioni. Possiamo quindi mostrare ai Utilizziamo nello stabilire i turni “prima” e “dopo”: Pri-
bambini che gli aggettivi piccolo e grande possono es- ma tocca a Mattia e dopo tocca a Martina…

34 trentaquattro Edizioni Edilingua


unità
3
5 Metti in ordine le immagini. Metti 1 = prima, 2 = forse i bambini la conoscono già nella propria lingua.
dopo. Se lavoriamo con una classe plurilingue, chiediamo ai
Organizziamo in classe alcune attività in cui è neces- bambini se possono insegnare ai compagni la versione
sario utilizzare “prima” e “dopo”. Ad esempio, chia- nella propria lingua (sempre ovviamente che esista).
miamo alla cattedra o alla lavagna alcuni bambini: L’attività consente di valorizzare anche le lingue di ori-
gine presenti in classe. Va comunque tenuto conto che
Prima viene Martina e dopo Mario… non tutti i bambini possono ricordarsi la lingua d’ori-
Per favore, Martina, prima cancella la lavagna e dopo gine o gradire il mettersi in evidenza e/o usare la pro-
prendi il gesso e scrivi. pria lingua con i compagni che non la parlano.
Prima scrivi il tuo nome e dopo scrivi la classe. 3 Leggi.
Mario, prima prendi l’astuccio e dopo vieni qui ecc. Leggiamo ai bambini i dialoghi e invitiamoli a leggere
silenziosamente. Riprendiamo la lettura e facciamo
Chiediamo ai bambini di osservare l’esercizio. oralmente un’attività di verifica della comprensione.
Leggiamo la frase data come esempio e mimiamola. Leggiamo il primo quadro e chiediamo:
Invitiamo i bambini ad eseguire l’esercizio e a con- È il compleanno di Noemi?
frontarsi in coppia, una volta terminato il lavoro, per Leggiamo il secondo quadro e chiediamo:
verificare la corretta l’esecuzione. Che cosa vuol dire ‘zia’? Chi è una zia?
È la mamma della tua mamma?
ATTIVITÀ DI CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO È la sorella del tuo papà?
Nella sezione Esercitiamoci! È la sorella della tua mamma?
Si consiglia di proporre le attività 4, 5, 6 e 7. Quanti anni ha zia Blanca?
Nella sezione online “Scriviamo in italiano” Leggiamo il terzo quadro e chiediamo:
Se ancora la classe necessita di consolidare alcune abi- Quanti anni ha Noemi?
lità ortografiche, possiamo proporre attività sui suoni Quanti anni ha Luis?
più complessi (ad esempio ca co cu chi che, ci ce) o su Leggiamo il quinto quadro e chiediamo:
suoni che presentano difficoltà legate alla lingua madre Quanti sono i palloncini di Noemi? Tanti o pochi?
dei bambini. Quanti sono i palloncini di Luis? Tanti o pochi?
Scrivi frasi con PRIMA e DOPO. 4 Metti ✔.
Chiediamo ai bambini di scrivere altre frasi sul qua- Invitiamo i bambini a completare l’esercizio individual-
derno (max. quattro o cinque) utilizzando “prima” e mente e verifichiamolo insieme.
“dopo”. 5 Leggi, colora e completa.
Riprendiamo il cartellone dei numeri e contiamo in-
sieme ai bambini. Invitiamo ad osservare l’esercizio e a
PRIMA DI APRIRE IL MANUALE completarlo. Se necessario, per facilitare la compren-
Prepariamo un cartellone dei numeri per presentare la sione, possiamo completare insieme i primi due spazi.
numerazione fino a 20. 6 Quanti anni hai? Leggi, disegna e scrivi.
Leggiamola e invitiamo i bambini a ripetere insieme. Ricordiamo ai bambini il dialogo fra Noemi e zia
Possiamo proporre altre attività per familiarizzare con i Blanca. Chiediamo ad alcuni bambini:
numeri in italiano: contare i compagni, contare i pen- Quanti anni hai?
narelli, le sedie, i banchi o comunque altri oggetti pre- Poniamo la domanda solo ad alcuni alunni per non an-
senti nell’aula. noiare la classe. Invitiamo i bambini a completare
l’esercizio.
LAVORIAMO SUL MANUALE 7 Sono tanti? Sono pochi? Completa i disegni.
1 Unisci. Utilizziamo gli oggetti presenti in classe per focalizzare
Facciamo completare il disegno e facciamo osservare l’attenzione dei bambini su “tanti/e” e “pochi/e”.
il risultato: “Che cos’è? Come si chiama?”. Mostriamo ad esempio gruppi di oggetti in quantità di-
Sicuramente la maggior parte dei bambini non cono- versa (es. matite, fogli, quaderni, libri) e chiediamo ai
scerà le parole torta e compleanno. Il gioco ci consen- bambini:
tirà quindi di introdurre delle parole chiave per Sono tanti o sono pochi? / Sono tante o sono poche?
comprendere la storia. Invitiamo i bambini ad osservare l’esercizio e leggiamo
insieme i dialoghi.
2 Ascolta e canta la canzone. Chiediamo ai bambini di completare i quadri dise-
Facciamo ascoltare la canzoncina Tanti auguri a te!,
gnando una quantità adeguata di oggetti.

Forte! trentacinque 35
Giochiamo?
ATTIVITÀ DI CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO Se i bambini hanno molti zii, facciamo sceglierne ov-
VOCABOLARIO viamente solo alcuni.
Mi piace... Colora le attività che ti piacciono. Contiamo!
Invitiamo i bambini a colorare e poi chiediamo di espri- Per favorire la padronanza dei numeri organizziamo dei
mere oralmente le loro preferenze. giochi.
I bambini colorano le immagini e poi si confrontano fra Possiamo sfruttare utilmente:
di loro, a coppia o in piccoli gruppi, elaborando delle - il gioco della corda utilizzando come filastrocca la
tabelle e dei piccoli resoconti da scrivere sul quaderno. numerazione;
Nella sezione Esercitiamoci! - Ruba bandiera;
Si consiglia di proporre le attività 8, 9 e 10. - Tombola.
Nella sezione online “Scriviamo in italiano” Giochi con le carte di identità
Se ancora la classe necessita di consolidare alcune abi- Per consolidare le formule relative alla presentazione
lità ortografiche, possiamo proporre attività sui suoni di se stessi e degli altri, dividiamo i bambini a coppie o
più complessi (ad esempio chi che, mp mb) o su suoni piccoli gruppi: consegniamo le carte con le diverse
che presentano difficoltà legate alla lingua madre dei identità, che troviamo alle pagina 73 e 74 della Guida.
bambini. I bambini dovranno chiedersi informazioni.
Zio o zia? Possiamo scrivere le domande guida alla lavagna:
Riportiamo l’attenzione su “zia” e “zio”. Chiediamo ai
bambini se hanno uno zio o una zia: “Come si chia- Come ti chiami?
mano? Chi sono? Sono la sorella/il fratello di mamma Quanti anni hai?
e/o papà?”. Hai fratelli e sorelle?
Dopo una breve conversazione orale facciamo scrivere Come si chiama tuo fratello?
sul quaderno, secondo uno schema dato (scritto alla Come si chiama tua sorella?
lavagna o solo suggerito oralmente): Quanti anni ha tua sorella?
Quanti anni ha tuo fratello?
Mia zia si chiama _______________. Che cosa ti piace?
Zia _______________ è la sorella di _______________. Chiediamo ai bambini di scrivere sul quaderno le in-
formazioni ottenute, anche fornendo uno schema
Mio zio si chiama _______________. guida, oppure consegniamo delle schede da riempire
Zio _______________ è il fratello di _______________. fotocopiandone una per ciascun bambino:

SI CHIAMA .............................................. .
HA .............................................. ANNI.
HA ............................................. FRATELLO/I E .............................................. SORELLA/E.
SUA SORELLA ................................................. HA .............................................. ANNI.
SUA SORELLA ................................................. HA .............................................. ANNI.
SUA SORELLA ................................................. HA .............................................. ANNI.
SUO FRATELLO .............................................. HA .............................................. ANNI.
SUO FRATELLO .............................................. HA .............................................. ANNI.
SUO FRATELLO .............................................. HA .............................................. ANNI,
A LUI/LEI PIACE ........................................................................................................................
....................................................................................................................................................... .

36 trentasei Edizioni Edilingua


unità
3
Presenta il tuo compagno di classe. Presenta te stesso.
Chiediamo ai bambini di presentare l’identità del pro-
prio compagno alla classe. CARTA D’IDENTITÀ
Ogni bambino compilerà la propria “carta d’identità”
(vedi modello a fianco).
La carta d’identità sarà consegnata al compagno che
dovrà presentarla alla classe o al piccolo gruppo.
La stessa attività può essere proposta con le carte con
le identità diverse fornite dall’insegnante.
Possiamo continuare il gioco chiedendo ai bambini di
inventarsi ciascuno una nuova identità. Forniamo così
una nuova carta d’identità vuota.
Chiediamo ai bambini di presentarsi alla classe o al
piccolo gruppo (dipende dalle dimensioni della classe).
O ancora, possiamo dividere la classe in coppie e cia- Nome: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
scun bambino si scambia nuovamente le informazioni.
La presentazione alla classe verrà fatta dal compagno. Anni: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Creiamo alcuni fumetti. Fratelli: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Possiamo inventare insieme ai bambini alcune scenette
a fumetti in cui i protagonisti si incontrano per la prima .........................................................
volta e si conoscono.
Chiediamo di dividere un foglio da disegno in 6 parti. Mi piace: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Possiamo scrivere alla lavagna alcune domande guida .........................................................
oppure consegnare a ciascun bambino la fotocopia di
un esempio di scambio (vedi modello a fianco). Il la-
voro può essere eseguito in coppia o a piccoli gruppi.
Drammatizzazione o role-play G CIAO, COME TI CHIAMI?
Utilizzando lo schema di scambio comunicativo ripor- MI CHIAMO ................................................ .
tato a destra, chiediamo ai bambini di inventare una si-
tuazione in cui i due protagonisti si trovano per la prima G QUANTI ANNI HAI?
volta e non si conoscono. HO ..................................................... ANNI.
I bambini dovranno inventare le nuove identità e scri- G HAI FRATELLI E SORELLE?
vere il dialogo. Il dialogo poi sarà rappresentato da-
vanti alla classe. SÌ, HO ...................................................... ./
Per non dimenticare... NO, NON HO ............................................. .
Organizziamo delle situazioni comunicative o dei role-
G COME SI CHIAMA TUO FRATELLO?
play in cui sia possibile riutilizzare le strutture comuni-
cative apprese: SI CHIAMA .................................................. .
Mi dai per favore... ? Grazie! G COME SI CHIAMA TUA SORELLA?
Mi dai per favore tanti... ?
Mi dai per favore due, tre... ? SI CHIAMA .................................................. .
Riutilizziamo il lessico dei numeri fino a 20, dei colori G QUANTI ANNI HA TUA SORELLA?
e degli oggetti della scuola: HA ...................................................... ANNI.
Mi dai per favore quattro matite rosse?
Mi dai per favore un gesso? Grazie! G QUANTI ANNI HA TUO FRATELLO?
Mi dai per favore le matite? Grazie, sono tante! HA ...................................................... ANNI.
Ho poche matite: mi dai la tua matita blu? G CHE COSA TI PIACE?
Per approfondire
Pur essendo ancora a uno stadio molto iniziale dell’ap- MI PIACE .................................................... .
prendimento, se lo riteniamo opportuno, utilizziamo la
sezione della grammatica per fissare alcune semplici Per ricordare... Intervallo!!!
strutture linguistiche. In questa fase possiamo proporre, I bambini troveranno nel secondo Intervallo!!! alcuni
ad esempio, il box dedicato al singolare e plurale dei semplici giochi utili per riutilizzare il lessico appreso (si
nomi, a pagina 110 del manuale. vedano ad esempio le attività 1, 2, 3 e 4).

Forte! trentasette 37
A casa
Funzioni comunicative Lessico Morfosintassi
Chiedere dove si trova un oggetto Locali e arredi della casa Verbo essere + ci
o una persona (cucina, camera, salotto, (c’è / ci sono)
(Dov’è...?) bagno; armadio, letto, TV...) Plurale dei nomi regolari
Rispondere di non sapere Indicatori spaziali in -O e in -A -osservazione-
(Non lo so) (sopra, sotto, davanti, dietro,
Localizzare un oggetto nello spazio dentro, fuori)
(è sopra..., è sotto..., sotto... c’è, Aggettivi qualificativi con i
sopra... c’è, dentro... c’è) corrispettivi contrari
Chiedere e dire il proprio indirizzo (corto, lungo; vecchio, nuovo;
(Dove abiti?, Abito in...) pulito, sporco; bello, brutto;
Descrivere oralmente e largo, stretto; alto, basso)
per iscritto un oggetto o
la propria abitazione
(Il quaderno è sporco/rotto,
La casa è piccola, ha un portone grande)

OBIETTIVI DELL’UNITÀ:
• fornire ai bambini gli strumenti linguistici per descrivere la propria abitazione, dire il proprio indirizzo e col-
locare un oggetto nello spazio

ALLA FINE DI QUESTA UNITÀ CI POSSIAMO ATTENDERE CHE IL BAMBINO:


• comprenda e risponda alla domanda “Dove abiti?”
• comprenda e risponda alla domanda “Dov’è…?”
• comprenda la domanda “Com’è…?” e risponda utilizzando gli aggettivi presentati (non è richiesto l’accordo)
• comprenda la domanda “Che cosa c’è?” e risponda (pur facendo errori nella scelta fra c’è e ci sono)
• definisca la posizione di un oggetto utilizzando sopra sotto davanti dietro dentro fuori (non è richiesto l’uso delle
preposizioni semplici e articolate)

NOTA BENE Presentiamo brevemente sopra, sotto, davanti, dietro,


• Se sappiamo che alcuni bambini della classe vivono in fuori, dentro; chiediamo, ad esempio, ai bambini di
condizioni abitative precarie si consiglia di introdurre prendere il quaderno sotto il banco, la penna sopra la
il tema con sensibilità e rispetto. cattedra, la sedia davanti al banco, il cestino dietro la
• In contesto di insegnamento fuori dall’Italia l’unità offre porta, l’astuccio dentro lo zaino o di mettere una sedia
l’occasione di conoscere la struttura di una casa ita- fuori dall’aula. Aiutiamoli mimando l’azione.
Si consiglia di eseguire alcuni giochi all’aperto o in pa-
liana.
lestra. In particolare la richiesta di completare percorsi
• Se insegniamo ad alunni immigrati in Italia pos-
è un’attività ideale per far acquisire gli indicatori spa-
siamo cogliere l’occasione per presentare altre so-
ziali.
luzioni abitative o farci raccontare dai bambini o
Ad esempio:
dal mediatore come sono le case nel paese di ori-
passa sotto la corda
gine.
salta sopra la panca
Possiamo proporre questo lavoro anche per tutta la
gira davanti a Matteo
classe italiana.
gira dietro a Giulio
salta dentro al cerchio
salta fuori dal cerchio
PRIMA DI APRIRE IL MANUALE gira dietro la palla ecc.
L’unità propone di lavorare sugli indicatori spaziali: Anche se i nomi degli attrezzi ginnici non sono cono-
possiamo quindi organizzare alcune attività in classe sciuti dai bambini è importante focalizzare la loro at-
che ne richiedano l’uso. tenzione sugli indicatori. Mostriamo ai bambini il

38 trentotto Edizioni Edilingua


unità
4
percorso e verbalizziamo i passaggi. Anche quando i ATTIVITÀ DI CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO
bambini eseguiranno il percorso, li accompagneremo Nella sezione Esercitiamoci!
sottolineando oralmente gli indicatori spaziali.
Si consiglia di proporre le attività 1 e 2.
Nella sezione online “Scriviamo in italiano”
LAVORIAMO SUL MANUALE Se ancora la classe necessita di consolidare alcune abi-
1 Dov’è Lisa? Ritaglia le figurine a pagina 123. lità ortografiche, possiamo proporre attività sui suoni
Ascolta, scegli la figurina giusta e incolla. più complessi (ad esempio qu, gn) o su suoni che pre-
Facciamo osservare il disegno della casa e nominiamo sentano difficoltà legate alla lingua madre dei bambini.
i singoli ambienti domestici; soffermiamoci a descrivere Sopra, sotto, davanti, dietro...
gli arredi presenti, in particolare anticipiamone alcuni Per consolidare il lessico relativo agli indicatori spaziali,
presenti nel dialogo successivo: divano, letto, TV, vasca possiamo recarci in palestra ed organizzare percorsi da
da bagno. svolgere anche sotto forma di piccole competizioni.
Utilizziamo le flashcard costruite con le immagini pre- Sono possibili diverse varianti:
senti a pagina 75 e facciamo alcune attività di deno- a) Verbalizzare il percorso e mostrarlo prima di chie-
minazione. dere l’esecuzione ai bambini che saranno divisi in
Facciamo ritagliare ed osservare le figurine di Lisa e due squadre.
chiediamo: Quando un bambino sbaglia nell’eseguire corretta-
Dov’è Lisa? mente il percorso deve ritornare indietro e riprendere
Aiutiamo i bambini a formulare le risposte. Invitiamo dall’inizio il percorso.
ora i bambini ad ascoltare il dialogo e a capire dov’è Vince la squadra che ha completato in minor tempo
Lisa. I bambini non dovranno osservare la pagina dei il percorso.
fumetti, ma solo la pagina degli ambienti domestici. b) Verbalizzare i comandi mentre i bambini eseguono il
Nel caso nessun bambino abbia indovinato la risposta percorso. I comandi saranno variati ad ogni turno.
corretta, facciamo ascoltare nuovamente fermando il c) Consegnare ai bambini che fungono da caposqua-
dialogo ad ogni battuta. dra un foglio con le istruzioni scritte: i bambini de-
Chiediamo di verificare la correttezza della propria ri- vono guidare i propri compagni nell’esecuzione
sposta osservando la pagina successiva dei fumetti. corretta del percorso.
2 Ascolta e completa con: BAGNO, CAMERA, CU- Ad esempio:
CINA, SALOTTO.
Facciamo ascoltare il dialogo chiedendo di fare atten- PASSA SOTTO LA CORDA
zione alle parole che devono essere scritte negli spazi
vuoti. Per facilitare l’esercizio possiamo fermare il dia- SALTA SOPRA LA PANCA
logo in modo da dare tempo agli alunni di scrivere la
parola. GIRA DAVANTI A MATTEO
Per verificare la corretta esecuzione dell’attività, asse- GIRA DIETRO A GIULIO
gniamo i ruoli e facciamo leggere il dialogo a due voci.
Possiamo organizzare una piccola drammatizzazione SALTA DENTRO IL CERCHIO
chiedendo ai bambini di mimare la ricerca di Lisa (sotto
il letto, dentro l’armadio, dietro il divano…). SALTA FUORI DAL CERCHIO
3 Dov’è Lisa? Unisci. GIRA DIETRO LA PALLA
Chiediamo ai bambini di osservare i disegni e leg-
giamo le frasi. Invitiamo i bambini a collegare la frase
La mia casa
all’immagine giusta.
Chiediamo ai bambini di dividersi in piccoli gruppi.
Attività da svolgere individualmente con controllo a
Consegniamo ad ogni gruppo un foglio e chiediamo di
coppie.
disegnare l’interno di una casa. Cerchiamo di dare
4 Descrivi: dov’è? meno indicazioni possibili in modo che i bambini pos-
Invitiamo i bambini a osservare i disegni e leggiamo in- sano esprimersi liberamente.
sieme le domande. Svolgiamo oralmente il lavoro. Accettiamo qualsiasi soluzione i bambini propongano,
Ogni domanda verrà posta a due o tre bambini. anche le più fantasiose.
Per consolidare le strutture possiamo chiedere ai bam- Alla fine del lavoro i bambini confronteranno i lavori e
bini di scrivere, sul loro quaderno, dove sono i prota- li illustreranno alla classe.
gonisti.

Forte! trentanove 39
A casa
Dov’è il gatto? Facciamo disegnare gli oggetti e chiediamo di ripor-
Facciamo disegnare ai bambini un ambiente della casa tare i nomi negli appositi spazi.
(una cucina, un salotto) su un cartellone grande. Lasciamo che ciascun bambino svolga a piacere l’eser-
Chiediamo poi di disegnare su foglietti più piccoli gli cizio; una volta terminato il lavoro chiediamo di con-
animali domestici presentati nella precedente unità (il frontare con il proprio compagno quanto disegnato e
gatto, il pappagallo, il cane ecc) in modo che il tutto ri- scritto sul libro.
sulti abbastanza proporzionato. Invitiamoli poi a completare con gli oggetti che pos-
Collochiamo gli animali nell’ambiente utilizzando del sono essere sfuggiti all’osservazione.
nastro adesivo o altri materiali che ci consentano facil- 4 Unisci.
mente di attaccare e staccare più volte le figure. Mostriamo alcuni oggetti presenti nell’aula (penne,
Chiediamo ai bambini: libri, quaderni ecc.) e denominiamoli anche chiedendo
Dov’è il gatto? Dov’è il cane? il contributo dei bambini. Rimarchiamo la vocale finale
Ripetiamo l’esercizio spostando gli animali. e mostriamo come la finale vocalica marchi il passag-
gio dal singolare al plurale.
Scriviamo alla lavagna, utilizzando colori diversi per le
finali vocaliche, parole conosciute dai bambini, al sin-
PRIMA DI APRIRE IL MANUALE
golare e al plurale.
Disponiamo alcuni oggetti nell’aula. Possiamo portare
Chiamiamo un bambino o chiediamo a tutta la classe
giocattoli (bambole, orsetti, trenini, macchinine, pal-
di mostrare la penna o le penne, le matite o la matita.
le…) oppure possiamo collocare oggetti del corredo
Facciamo svolgere infine individualmente l’esercizio sul
scolastico in posti inconsueti (i pennelli sotto la catte-
manuale.
dra). L’attività deve risultare piuttosto divertente e non
scontata.
Chiediamo ad un bambino o ad un gruppo di bambini ATTIVITÀ DI CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO
di rispondere a delle domande, ad esempio: Nella sezione Esercitiamoci!
Cosa c’è dentro l’armadio? Si consiglia di proporre le attività 3, 4 e 5.
(una bambola, uno zaino…) Uno o tanti?
Cosa c’è sotto la cattedra? Costruiamo due insiemi su un cartellone, uno avente
(un trenino, i pennelli…) come etichetta una sola penna, per i nomi singolari,
Cosa c’è sopra la cattedra? l’altro avente come etichetta tre penne, per i nomi plu-
(i libri, un orsetto…) rali, oppure disegniamo due insiemi alla lavagna sem-
pre utilizzando le stesse etichette.
LAVORIAMO SUL MANUALE Chiediamo ai bambini di preparare dei cartellini bian-
chi e dividiamoli in gruppi di tre o quattro alunni, fa-
1 Che cosa c’è in soffitta? cendo individuare un capogruppo.
Chiediamo ai bambini di osservare il disegno e aiutia-
Dettiamo le parole che sono state utilizzate nell’eserci-
moli a capire in quale ambiente della casa ci troviamo.
zio 4 a pagina 53 del manuale (sia al plurale sia al sin-
Leggiamo le domande e chiediamo agli alunni di ri-
golare, in ordine sparso accompagnate dall’articolo)
spondere oralmente. Facciamo poi scrivere in maniera
ed aggiungiamone altre conosciute dai bambini:
individuale le risposte sul libro. penna, quaderno, cestino, finestra, gomma, zaino ecc.
2 Ascolta e colora. I bambini devono scrivere sui cartellini bianchi il nome
Facciamo ascoltare il dialogo con i fumetti davanti. aiutandosi vicendevolmente.
Chiediamo ai bambini di rileggere silenziosamente. Il ruolo dello scrittore viene passato a turno.
Assegniamo i ruoli e facciamo leggere a voce alta i dia- Chiediamo ai capigruppo di inserire con l’aiuto dei
loghi. compagni i nomi scritti sui cartellini nell’insieme giusto.
Invitiamo i bambini a colorare i disegni. Verifichiamo l’esattezza dell’esecuzione insieme.
3 Cosa c’è nella tua aula? Disegna gli oggetti.
Chiediamo ai bambini di dire che cosa c’è nell’aula.
Svolgiamo l’attività oralmente in modo da consolidare PRIMA DI APRIRE IL MANUALE
il lessico appreso precedentemente.
Rileggiamo insieme ai bambini il dialogo della sotto-
Possiamo iniziare a rimarcare la differenza fra c’è e ci
unità precedente e facciamo fare alcune ipotesi:
sono, ma in questo momento non verrà richiesta ai
Che cosa c’è dentro la scatola?
bambini questa differenziazione.

40 quaranta Edizioni Edilingua


unità
4
LAVORIAMO SUL MANUALE Facciamo infine eseguire l’attività di completamento.
1 Leggi. Controlliamo l’esercizio chiedendo ai bambini: Com’è
la casa? Com’è il portone? ecc.
Portiamo la loro attenzione sugli aggettivi nuovo, vec-
chio, rotto, pulito, sporco e verifichiamo la compren- 4 Com’è il quaderno della mamma?
sione mostrando, se possibile, altri oggetti presenti in Facciamo osservare l’immagine del quaderno e chie-
aula. diamo di formulare oralmente la risposta. Invitiamo poi
Introduciamo la domanda “Com’è?”. Preferibilmente gli alunni a scrivere individualmente sul libro.
usiamo oggetti con nomi maschili (libro, banco, fo- 5 Dove abiti? Completa.
glio...). Invitiamo i bambini a leggere il testo da completare.
Nel caso emergano nomi al femminile non chiediamo Verifichiamo che i bambini abbiamo capito l’esatto si-
ai bambini l’accordo: accettiamo che ad esempio pos- gnificato del verbo abitare.
sano dire la matita rotto. Interveniamo semplicemente Poi chiediamo di inserire la parola mancante.
riformulando “Sì va bene, la matita è rotta”. 6 E tu, dove abiti? Rispondi.
Passeremo alla lettura del dialogo solo quando i bam- Leggiamo insieme ai bambini.
bini dimostreranno di aver compreso il significato degli Chiediamo ai bambini di rispondere oralmente alla do-
aggettivi. manda “Dove abiti?”.
2 Leggi e completa con: ROTTO, SPORCO, PULITO. Invitiamo i bambini a scrivere nello spazio apposito.
Leggiamo ai bambini il dialogo. Fermiamoci tutte le
7 Chiedi a quattro compagni. Dove abiti?
volte che i bambini devono completare con la parola
Dividiamo la classe in gruppi di cinque e spieghiamo la
giusta e chiediamo loro di rispondere oralmente.
consegna. Ogni bambino dovrà chiedere ai propri
Invitiamo i bambini a completare individualmente il dia-
compagni l’indirizzo e trascriverlo nello spazio appo-
logo. Assegniamo i ruoli e chiediamo di leggere il dia-
sito accanto ai loro nomi.
logo a due voci, così da verificare l’esatta esecuzione
Possiamo proseguire l’attività mescolando i componenti
dell’esercizio. dei gruppi in modo tale che alla fine del gioco tutti i
3 Leggi. bambini abbiano l’indirizzo di tutti i compagni.
Com’è? Completa. Riportiamo la conversazione a classe intera e chie-
Portiamo l’attenzione sull’ultimo quadro del dialogo: diamo ad un bambino dove abita un suo compagno.
Che cosa c’è scritto nel quaderno? Gli altri compagni devono verificare se la risposta è
Cosa scrive la mamma di Simone? giusta.
Ascoltiamo le risposte dei bambini poi invitiamo a ve- Alla fine viene chiesto al diretto interessato conferma
rificare sul testo. di quanto è stato detto.
Facciamo leggere silenziosamente il testo. Nel testo ci Ad esempio:
sono numerose parole che i bambini probabilmente
non conosceranno. Chiediamo dunque ai bambini di maestra: Mario, dove abita Marco?
sottolineare le parole sconosciute. Mario: In via Roma, 4.
Scriviamo alla lavagna le parole che sono state sotto- maestra: È giusto bambini? Marco abita in via Roma 4?
lineate, probabilmente saranno: abito, via, portone, bambini: Sì, è giusto.
giardino, cancello, tetto, terrazzo, alto, largo… maestra: Marco, abiti in via Roma numero 4?
Portiamo l’attenzione, inizialmente, sulle parti esterne Marco: Sì.
della casa: portone, giardino, cancello, tetto, terrazzo.
Chiediamo ai bambini di fare delle ipotesi sul corretto ATTIVITÀ DI CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO
significato delle parole. VOCABOLARIO
A questo punto disegniamo alla lavagna una casa 1 Ascolta e canta!
avendo cura di rispettare le indicazioni contenute nel Invitiamo i bambini ad ascoltare la canzone La casa di
testo. Chiediamo ai bambini di indicare alzandosi a Simone.
turno le parti esterne della casa: portone, giardino, Leggiamo il testo senza musica e facciamolo leggere
cancello, tetto, terrazzo. ai bambini. Ascoltiamo nuovamente la canzone e fac-
Portiamo successivamente l’attenzione sugli aggettivi: ciamo seguire il testo.
alto, largo, lungo e stretto. Facciamo fare delle ipotesi Infine invitiamo i bambini a cantare la canzone.
osservando il disegno alla lavagna e aiutiamo la com- È possibile in lezioni successive presentare anche la
prensione del significato di tali aggettivi disegnando ul- canzone La casa di Sergio Endrigo (reperibile online)
teriori esempi alla lavagna o mostrando oggetti che consente di introdurre ulteriori elementi lessicali.
reperibili nell’aula.

Forte! quarantuno 41
A casa
2 Ritaglia le parti della casa a pagina 123 e incolla. La casa
Scrivi al posto giusto: IL TETTO, IL PORTONE, IL Per consolidare il lessico consegniamo la fotocopia
CANCELLO, LA FINESTRA, IL TERRAZZO, LE della seguente scheda e chiediamo di scrivere i nomi
SCALE, IL GIARDINO. sul disegno della casa.
Facciamo ritagliare e incollare le parti della casa e poi Poi facciamola colorare a piacere.
invitiamo i bambini a scrivere i nomi al posto giusto. Infine chiediamo di descrivere la casa utilizzando anche
Nella sezione Esercitiamoci! i colori.
Si consiglia di proporre l’attività 6.

Scrivi al posto giusto. Poi colora come vuoi tu. LA MIA CASA
QUESTA È LA MIA CASA. IO
ABITO IN VIA ROMA, NUMERO
15. LA MIA CASA È PICCOLA E
HA UN PORTONE GRANDE.
DAVANTI C’È UN PICCOLO
GIARDINO E UN CANCELLO
ALTO E LARGO. IL TETTO È
ROSSO E C’È LA SOFFITTA. LA
MIA CASA HA UN TERRAZZO
CORTO E STRETTO. È UNA
CASA BELLA E MI PIACE TANTO.

Scrivi. Com’è? Completa con i colori.

IL PORTONE _____________________ È GRANDE.


IL GIARDINO È _____________________.
IL CANCELLO ALTO E LARGO È DI COLORE _____________________.
IL TETTO È _____________________.
IL TERRAZZO CORTO E STRETTO È _____________________.

42 quarantadue Edizioni Edilingua


unità
4
Possiamo utilizzare anche le flashcard, che costruiremo Aggettivi e contrari
con le immagini che si trovano alle pagine 75-77, per Per consolidare gli aggettivi introdotti possiamo fornire
consolidare il lessico relativo agli oggetti e ambienti di in fotocopia la seguente scheda.
casa.

Leggi e osserva.

ALTO LUNGO

BASSO LARGO CORTO

BELLO STRETTO GRANDE

BRUTTO PICCOLO

Forte! quarantatré 43
A casa
Alle pagine 78-80 troverete queste e altre immagini per Facciamo incollare sul quaderno le immagini e chie-
costruire flashcard e vocabolari per immagini. diamo di descriverle scrivendo alla lavagna alcune do-
Invitiamo i bambini a fare altri esempi: possiamo aiu- mande guida, ad esempio:
tarli facendo delle domande, ad esempio: Come è il giardino?
Com’è l’armadio? È alto o basso? C’è un cancello?
Chiediamo ai bambini di disegnare altri oggetti su un Quante finestre ci sono?
foglio oppure forniamo delle riviste e invitiamo i bam- Se non sono presenti particolari problemi, situazioni
bini a ritagliare le immagini e a classificarle in base agli abitative precarie ecc. chiediamo ai bambini di dise-
aggettivi trattati (compresi nuovo vecchio, pulito sporco, gnare la propria casa e di descriverla.
rotto...). In contesto di insegnamento dell’italiano in Italia pos-
Possiamo costruire un cartellone con insiemi riferiti agli siamo chiedere ai bambini immigrati di disegnare e de-
aggettivi (bello brutto, largo stretto, piccolo grande ecc.) scrivere la casa nel paese di origine.
su cui i bambini possono incollare le immagini nell’in- Si possono costruire così raccolte di racconti e/o dise-
sieme corrispondente. gni per fare cartelloni o librettini che possono essere
Lasciamo che i bambini esprimano il loro punto di vista utilizzati con tutta la classe per fare una riflessione a
per quanto riguarda le categorie “bello” e “brutto”, carattere interculturale. Utilizziamo anche i mediatori
non interveniamo per correggere. per poter arricchire con immagini e documentazione il
Descriviamo. racconto dei bambini immigrati.
Con il lessico e gli aggettivi presentati è possibile gui- In contesto di insegnamento dell’italiano all’estero pren-
dare i bambini verso il testo descrittivo. diamo l’occasione per fare un confronto fra le diverse
Nelle prime fasi proponiamo la descrizione come atti- strutture architettoniche delle abitazioni italiane e del
vità collettiva, successivamente forniamo le domande paese in cui operiamo, così come, se abbiamo bambini
guida, ad esempio: di origine italiana, valutiamo l’opportunità di racco-
Come sono le finestre? gliere le descrizioni dei nonni o dei genitori o le even-
C’è un terrazzo? tuali foto inviate dai parenti dall’Italia.
Come è il portone? Completa con gli aggettivi.
Quando gli alunni avranno raggiunto una padronanza Facciamo una fotocopia della pagina seguente e chie-
sufficiente delle strutture linguistiche lasciamoli costruire diamo ora ai bambini di completare descrivendo gli
testi descrittivi autonomamente. oggetti.
Per rendere l’attività più stimolante facciamo cercare e Possiamo utilizzare le figure della scheda anche per co-
ritagliare sulle riviste immagini di case oppure fornia- struire flashcard, per poter fare attività di denomina-
mole in fotocopia. zione orale.

44 quarantaquattro Edizioni Edilingua


unità
4
Com’è? Completa con: SPORCO, NUOVO, PULITO, ROTTA, NUOVO, SPORCO, ROTTA, SPORCO, VECCHIO.

1 2 3
L LIBRO È ____________________. L’ASTUCCIO È ________________. LA GOMMA È ________________.

4 5 6
LO ZAINO È __________________. IL PENNELLO È ________________. CHICCO È ___________________.

7 8 9
PALLINO È ___________________. LA PORTA È __________________. IL TAVOLO È __________________.

Forte! quarantacinque 45
A casa
Leggi e disegna. Chiediamo ai bambini di leggere e di rappresentare
Forniamo in fotocopia la seguente scheda. con il disegno le situazioni descritte.

DAVANTI AL DIVANO C’È UNA BAMBOLA ROTTA. SOPRA IL DIVANO C’È IL GATTO CHICCO. CHICCO È
SPORCO!

DENTRO L’ASTUCCIO VECCHIO CI SONO DIECI MATITE. DUE MATITE, UNA BLU E UNA ROSSA, SONO ROTTE.

SOTTO LA SEDIA MARRONE C’È PALLINO. PALLINO GIOCA CON UNA PALLA ROTTA.

SOPRA AL BANCO C’È UN LIBRO VECCHIO E UN QUADERNO NUOVO BLU. SOTTO IL BANCO C’È UN FO-
GLIO SPORCO.

SOPRA IL LETTO DI LISA C’È UN ORSETTO NUOVO E UNA VECCHIA BAMBOLA. VICINO AL LETTO C’È UNA
PICCOLA SEDIA ROTTA.

46 quarantasei Edizioni Edilingua


unità
4
Scrivi. Come ti chiami?
Chiediamo ai bambini di disegnare sul quaderno altri Quanti anni hai?
oggetti e di scrivere le frasi utilizzando gli aggettivi Dove abiti?
nuovo/a, vecchio/a, rotto/a, pulito/a, sporco/a. Hai fratelli e sorelle?
Giochi d’identità Come si chiama tuo fratello?
Utilizziamo le carte delle identità introducendo anche Come si chiama tua sorella?
l’indirizzo. Quanti anni ha tua sorella?
Dividiamo i bambini a coppie o piccoli gruppi: conse- Quanti anni ha tuo fratello?
gniamo le carte con identità diverse delle pagine 81 e Che cosa ti piace?
82. Chiediamo ai bambini di scrivere sul quaderno le infor-
I bambini dovranno intervistarsi reciprocamente. mazioni ottenute, anche fornendo uno schema guida,
Possiamo scrivere le domande guida alla lavagna op- oppure consegniamo delle schede da riempire fotoco-
pure possiamo chiedere di farlo autonomamente: piandole una per ciascun bambino o gruppo:

SI CHIAMA ...................................................................................................................................,

HA .............................................................................. ANNI.
ABITA IN ....................................................................................................................................... .
HA .................................................... FRATELLO/I E .................................................... SORELLA/E.
SUA SORELLA ........................................................ HA ........................................................ ANNI.
SUA SORELLA ........................................................ HA ........................................................ ANNI.
SUA SORELLA ........................................................ HA ........................................................ ANNI.
SUO FRATELLO ....................................................... HA ....................................................... ANNI.
SUO FRATELLO ....................................................... HA ....................................................... ANNI.
SUO FRATELLO ....................................................... HA ....................................................... ANNI.

Presenta il tuo compagno di classe. Presenta te stesso.


Chiediamo ai bambini di presentare l’identità del pro-
prio compagno alla classe. CARTA D’IDENTITÀ
I bambini ora compileranno la propria “carta d’iden-
tità”. La carta d’identità sarà consegnata al compagno
che dovrà presentarlo alla classe o al piccolo gruppo.
La stessa attività può essere proposta con le carte iden-
tità fornite dall’insegnante.
Possiamo continuare il gioco chiedendo ai bambini di
inventarsi ciascuno una nuova identità. Forniamo così
una nuova scheda vuota.
Chiediamo ai bambini di presentarsi alla classe o al
piccolo gruppo (dipende dalle dimensioni della classe).
O ancora, possiamo dividere la classe in coppie e cia- Nome: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
scun bambino si scambia nuovamente le informazioni. Anni: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
La presentazione alla classe verrà fatta dal compagno. Abito in: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
.........................................................

Fratelli: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
.........................................................

Mi piace: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
.........................................................

Forte! quarantasette 47
A casa
Attività a carattere interculturale modello presentato dal manuale e con le tipologie di
Se insegniamo in Italia. Con l’aiuto dei mediatori, dei case del paese in cui operiamo.
genitori dei bambini è possibile lavorare sul confronto Possiamo fare confronti sulla struttura della casa, sul-
fra i diversi tipi di abitazione nei paesi di origine. l’uso di alcuni spazi abitativi.
È importante fare attenzione a non cadere nello ste- Possiamo fare osservazioni sui giardini, sulla vegeta-
reotipo, ma lasciare che siano i bambini, i mediatori o zione circostante, sugli arredi. La possibilità di fare con-
i genitori stranieri a portare la propria testimonianza. fronti, di trovare somiglianze o differenze dipende dal
Si possono descrivere le diverse stanze (se ci sono) e contesto in cui operiamo.
l’uso che ne viene fatto; parlare dei luoghi che ven- L’esercizio che segue è molto simile a quello che i bam-
gono utilizzati per le riunioni familiari (la cucina, il sa- bini hanno nel manuale. Può essere consegnato come
lotto, oppure ... ?). esercizio di consolidamento a fine unità.
Se insegniamo fuori dall’Italia. Cerchiamo ulteriori im- Sono state lasciate due righe vuote in modo da far di-
magini di case italiane o facciamo fare questa ricerca segnare ai bambini due elementi a piacere (potrebbe
ai bambini. essere il tappeto, ad esempio, o la TV) in base alle di-
Confrontiamo ciò che i bambini hanno trovato con il verse realtà abitative.
Dov’è? Metti una ✘. In Cucina In Salotto In Bagno In Camera

Il tavolo

Il divano

L’armadio

La porta

Il letto

La vasca

Per approfondire dedicato ai pronomi personali (a pagina 105) e ai verbi


Pur essendo ancora a uno stadio molto iniziale del- essere (a pagina 106) e avere (a pagina 109).
l’apprendimento, se lo riteniamo opportuno, utilizziamo Per ricordare... Intervallo!!!
la sezione della grammatica per fissare alcune semplici I bambini troveranno nel secondo Intervallo!!! alcuni
strutture linguistiche. semplici giochi utili per riutilizzare il lessico appreso (si
In questa fase possiamo proporre, ad esempio, il box vedano ad esempio le attività 5, 6, 7 e 8).

48 quarantotto Edizioni Edilingua


Facciamo merenda?
Funzioni comunicative Lessico Morfosintassi
Parlare delle proprie preferenze e Cibo Plurale dei nomi regolari
abitudini in fatto di cibo (mela, pera, pane, pizza, pollo, in -O e in -A
(A colazione mangio/bevo...) pasta, biscotti...) Indicativo presente dei
Esprimere quantità Menù e piatti italiani verbi regolari in -are
(è troppo, è poco, è tanto) (pasta al pomodoro, pollo con (prime tre persone singolari)
Chiedere/offrire e patate)
accettare/rifiutare il cibo Pasti
(Vuoi...?, Vuoi ancora...?; (colazione, pranzo, merenda,
Sì, ancora, grazie; cena)
No, basta, grazie)

OBIETTIVI DELL’UNITÀ:
• fornire i primi strumenti linguistici per parlare dei cibi, delle abitudini alimentari, per chiedere e rifiutare

ALLA FINE DI QUESTA UNITÀ CI POSSIAMO ATTENDERE CHE IL BAMBINO:


• denomini i principali cibi
• sappia dire che cosa gli piace o non gli piace
• sappia chiedere o rifiutare il cibo
• sappia esprimere pareri sulla quantità del cibo
• descriva le proprie abitudini alimentari parlando dei diversi pasti della giornata
• riconosca il plurale ed il singolare di un nome (regolari in –a e –o)
• riconosca la prima coniugazione del presente indicativo e usi alcuni verbi in -are alle prime tre persone singolari

NOTA BENE
• Abbiamo scelto di presentare una situazione in cui i
bambini mangiano alla mensa scolastica, cosa PRIMA DI APRIRE IL MANUALE
ormai usuale in Italia. I bambini consumano il Utilizziamo le flashcard delle pagine 83 e 84 per intro-
pranzo tutti insieme in uno spazio dedicato alla ri- durre i nomi che saranno presentati nella prima sotto-
storazione, all’interno dell’edificio scolastico. Ogni unità.
classe è accompagnata dal proprio insegnante che
mangia insieme agli alunni, vigilandoli. Il menù della LAVORIAMO SUL MANUALE
mensa (strutturato su base plurisettimanale ed in 1 Ascolta il dialogo e completa il menù della mensa.
base alle stagioni) viene consegnato alle famiglie e Facciamo osservare l’immagine del menù della mensa
normalmente è appeso nella mensa e/o nelle aule. e verifichiamo che i bambini abbiano riconosciuto il
• Per chi lavora in contesto di insegnamento fuori dal- tipo di testo, soprattutto se operiamo in un contesto
l’Italia l’unità si presta per fare confronti sulla di- dove i bambini non consumano il pranzo a scuola.
versa organizzazione scolastica e/o sul momento Leggiamo insieme ai bambini i nomi dei cibi e assicu-
del pranzo. riamoci che tutti abbiano compreso la pronuncia.
• L’unità presenta inoltre l’occasione per fare attività Invitiamo ad ascoltare il dialogo. Dopo il primo ascolto
di confronto interculturale sia sui cibi, sull’ordine di chiediamo ai bambini di dire se hanno riconosciuto al-
presentazione a tavola, sia sulla diversa distribu- cuni nomi di cibi. Facciamo ascoltare nuovamente.
zione dei pasti nell’arco della giornata, sia sui luo- Se la classe lo consente, possiamo far ascoltare senza
ghi in cui essi vengono consumati. interruzioni il dialogo, altrimenti fermiamo l’ascolto in
• Per chi opera in contesti in cui non esiste il menù modo da verificare la comprensione.
della mensa scolastica sarà necessaria una breve Chiediamo infine di scrivere i nomi al posto giusto.
introduzione per chiarire la situazione comunicativa. Verifichiamo l’esatta esecuzione dell’esercizio chie-
• Per chi opera in contesto italiano è possibile intro- dendo ad alcuni bambini di leggere il menù comple-
durre l’unità a partire dal menù della mensa della tato.
propria scuola.

Forte! quarantanove 49
Facciamo merenda?
2 Ascolta di nuovo il dialogo e colora. evidenza la coniugazione del verbo mangiare. Trascri-
Facciamo ascoltare di nuovo il dialogo con il testo da- viamola sulla lavagna.
vanti. Chiediamo ai bambini di colorare le immagini. Organizziamo una piccola drammatizzazione. Inizial-
Per fissare le strutture presentate assegniamo le parti e mente riproponiamo lo stesso dialogo del manuale.
facciamo leggere il dialogo a più voci. Facciamolo provare a più bambini. Poi, utilizzando le
3 Di chi è il menù? Osserva e scrivi il nome. flashcard dei cibi introduciamo le variazioni. In questo
Facciamo osservare le vignette e svolgiamo insieme ai modo lo scambio, pur rimanendo meccanico, diven-
bambini il primo item per guidarli nella corretta esecu- terà meno noioso.
zione. Lasciamo poi eseguire individualmente l’esercizio. Per fare in modo che i bambini restino attenti possiamo
Chiediamo di verificare gli abbinamenti confrontandoli far costruire sul quaderno o alla lavagna una tabella
a coppie. con i nomi dei compagni. I bambini devono scrivere i
nomi dei compagni che intervengono nei dialoghi e
4 Leggi e colora.
nella colonna a fianco il cibo o i cibi denominati.
Invitiamo i bambini a leggere le frasi. Mettiamo bene in
Ad esempio:

(CHI?) Nome (CHE COSA?) Cibi

mangia

Questa tabella potrà essere utilizzata per comporre I gruppi preparano il menù incollando le immagini o
frasi sul quaderno o piccoli fumetti. disegnando i cibi su un foglio abbastanza grande.
5 Completa con: MANGIO, MANGI, MANGIA. Il foglio verrà contrassegnato dal nome del gruppo e
Invitiamo i bambini ad osservare le vignette. verrà appeso in maniera visibile a tutta la classe.
Ricordiamo brevemente la differenza fra la I, la II e la III Su un altro foglio i bambini scriveranno le pietanze di-
persona singolare del presente indicativo del verbo segnate nel proprio menù senza mettere il nome del
mangiare, anche rileggendo velocemente le frasi del gruppo.
dialogo precedente. I menù scritti di ogni gruppo vengono consegnati al-
Possiamo completare il primo fumetto insieme ai bam- l’insegnante. L’insegnante legge un menù: i gruppi de-
bini come esempio. vono indovinare a chi appartiene; in questo modo
Alla fine verifichiamo collettivamente facendo rileggere ottengono un punto. Vince il gruppo che totalizza il
le frasi ai bambini. maggior punteggio.
In caso di classi poco numerose i menù possono es-
ATTIVITÀ DI CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO sere preparati da singoli bambini o da coppie.
Giochiamo: che cosa c’è?
Nella sezione Esercitiamoci!
Dividiamo la classe a coppie. Ad ogni bambino viene
Si consiglia di proporre le attività 1, 2, 3 e 4.
consegnato un menù delle pagine che seguono. Ogni
Giochiamo: di chi è il menù?
alunno chiederà al compagno di dire che cosa c’è nel
Organizziamo la classe in piccoli gruppi di tre-quattro
menù della mensa e scriverà i cibi in uno schema vuoto
bambini. Possiamo consegnare le flashcard dei cibi fo-
o sul quaderno. È un esercizio che serve anche per
tocopiate per ciascun bambino oppure chiediamo ai
comprendere meglio la successione dei cibi in un pasto
bambini di disegnare i cibi.
italiano (primo, secondo, frutta e/o dolce).

50 cinquanta Edizioni Edilingua


unità
5

MENÙ 1 MENÙ 2

$ RISO $ PASTA
AL POMODORO AL POMODORO

$ POLLO E CAROTE $ POLLO E PATATE

$ BANANA $ BANANA

MENÙ 3 MENÙ 4

$ RISO E CAROTE $ PASTA AL


POMODORO
$ FORMAGGIO
$ POLLO E CAROTE
$ MELA
$ DOLCE

Forte! cinquantuno 51
Facciamo merenda?

MENÙ 5 MENÙ 6

$ RISO $ PASTA
AL POMODORO
$ FORMAGGIO
$ FORMAGGIO
$ DOLCE
$ BANANA

MENÙ 7 MENÙ 8

$ RISO $ RISO

$ POLLO E CAROTE $ POLLO E PATATE

$ PERA $ MELA

52 cinquantadue Edizioni Edilingua


unità
5
solidare le strutture presentate, assegniamo i ruoli pre-
visti nel dialogo e facciamo leggere a più voci.
PRIMA DI APRIRE IL MANUALE 3 Leggi e disegna.
Costruiamo in classe un cartellone diviso in quattro o Chiediamo ai bambini di leggere in maniera indivi-
cinque spicchi in relazione alle abitudini dei bambini. duale il testo. Facciamo alcune domande per verificare
Ad esempio, se i bambini fanno merenda a metà mat- la comprensione:
tina, possiamo rappresentare anche questo momento. Che cosa mangia Lisa a colazione?
Scriviamo su ogni spicchio il nome del pasto. Che cosa mangia Simone a colazione? ecc.
Non avendo introdotto ancora in italiano né le fasi della Facciamo disegnare i cibi negli spazi appositi.
giornata né le ore ci possiamo aiutare inserendo l’im- Facciamo ripetere oralmente che cosa mangiano i pro-
magine di un orologio: le 8.00 (le 10.30 o comunque tagonisti nei diversi pasti.
l’orario stabilito per lo spuntino a scuola), le 13.00, le 4 E tu che cosa mangi?
16.00 e le 20.00. Se operiamo fuori dall’Italia, e le abi- Introduciamo l’esercizio facendo delle domande ai
tudini sono diverse, partiamo in questa fase dagli orari bambini:
e dalle abitudini del luogo in modo da essere più com- Che cosa mangiate a colazione?
prensibili. Ad esempio se la cena viene servita normal- Che cosa mangiate a merenda? ecc.
mente alle 19.00 anziché alle 20.00 mettiamo le 19.00. Guidiamoli nella ricerca delle parole.
Portiamo delle riviste (magari di cucina italiana) oppure i Facciamo completare la tabella.
cataloghi dei supermercati e chiediamo ai bambini di rita- Per chi insegna fuori dall’Italia l’esercizio fornisce an-
gliare immagini di cibi. Possiamo in alternativa fornire le cora una volta l’occasione per fare un confronto di abi-
flashcard presenti alle pagine 85-87 o far disegnare gli ali- tudini alimentari, per mettere in evidenza eventuali
menti ai bambini. similitudini o differenze, per mostrare come alcuni cibi,
Chiediamo ai bambini di dire che cosa mangiano nei pur essendo tipici della cucina italiana, possono essere
diversi momenti della giornata. ormai in uso anche in altri paesi.
Facciamo incollare sul cartellone i cibi che vengono 5 Chiedi a quattro compagni: “Cosa mangi a me-
denominati nello spicchio corrispondente. renda?”.
Dividiamo la classe in gruppi di cinque. Invitiamo i
LAVORIAMO SUL MANUALE bambini a porsi la domanda reciprocamente.
1 Unisci. Ricomponiamo la classe e chiediamo:
Invitiamo i bambini ad osservare l’immagine e fac- Che cosa mangia a merenda X?
ciamo notare le analogie o le differenze con il cartel- I bambini che lo hanno intervistato risponderanno.
lone che abbiamo costruito insieme a loro. Chiamiamo poi il bambino e chiediamo, ad esempio:
Se i bambini noteranno le differenze fra gli orari che X, a merenda mangi la pizza?
abbiamo scritto sul cartellone e quelli che trovano sul
manuale, possiamo brevemente accennare alle diverse ATTIVITÀ DI CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO
abitudini in Italia. L’immagine consentirà inoltre di evi- Nella sezione Esercitiamoci!
denziare la distribuzione dei cibi nell’arco della gior- Si consiglia di proporre l’attività 5.
nata e le diverse abitudini alimentari (ad esempio la Che cosa mangiamo?
colazione). Riprendendo le interviste su che cosa mangiano i bam-
Invitiamo i bambini ad osservare i disegni e ad unire i bini a merenda, proponiamo un cartellone in cui rap-
nomi degli alimenti con lo spicchio corrispondente. Per presentiamo con un istogramma il risultato dell’in-
concludere l’attività possiamo chiedere ai bambini: dagine.
Che cosa mangia Lisa a colazione? Facciamo scrivere sul quaderno il risultato, ad esem-
Che cosa mangia Simone a pranzo? ecc. pio:
2 Ascolta e completa con: CENA, COLAZIONE e A merenda cinque bambini mangiano i biscotti, quattro
mangiano un panino ecc.
MERENDA.
La stessa indagine può essere proposta per il pranzo e
Invitiamo i bambini ad osservare il fumetto. Poi fac-
per la cena o per la colazione.
ciamo ascoltare una prima volta il dialogo.
Attività interculturali
Facciamo alcune domande per verificare se sono state
L’unità offre spunti per fare confronti sulle diverse abi-
comprese le parole da inserire.
tudini alimentari, sia per quanto riguarda la varietà dei
Facciamo ascoltare nuovamente e diamo ai bambini il
cibi, sia per quanto riguarda la loro distribuzione nel-
tempo per poter completare i dialoghi.
l’arco della giornata. Si possono invitare mediatori e/o
Per verificare l’esatta esecuzione dell’esercizio, e con-

Forte! cinquantatré 53
Facciamo merenda?
genitori stranieri che possono illustrare diversi menù. Usiamo le flashcard dei cibi per introdurre variazioni,
In contesto di insegnamento fuori dall’Italia l’unità è una ad esempio: Vuoi ancora pasta? Vuoi ancora riso?
occasione per conoscere le abitudini italiane ed effet- 5 Osserva e completa.
tuare confronti con quelle del paese in cui si risiede. Scriviamo alla lavagna alcuni nomi utilizzati nell’unità
Se ci sono parenti di origine italiana, è possibile chie- sia al singolare sia al plurale e facciamo notare, evi-
dere di intervenire in classe. denziando con un colore diverso, la finale vocalica che
Se le norme scolastiche lo consentono, si possono or- segna il plurale e il singolare per i nomi maschili e fem-
ganizzare anche festicciole in cui i bambini possono as- minili.
saggiare cibi italiani. Non importa in questo momento introdurre il concetto
di genere dei nomi, che ancora è piuttosto difficile,
concentriamo l’attenzione dei bambini prevalentemente
sul numero. Parleremo ad esempio di nomi che fini-
PRIMA DI APRIRE IL MANUALE
scono in –a e nomi che finiscono in –o che si trasfor-
Lavoriamo oralmente su: ancora, basta … poco, tanto, mano in plurale in nomi in –e e nomi in –i.
troppo. Per far questo possiamo organizzare piccole Si consiglia di scrivere i nomi accompagnati dall’arti-
scenette utilizzando gli oggetti presenti nella classe. colo, ma non introduciamo in questa fase un lavoro su
Ad esempio: Mi dai due penne? Ancora una… ancora di essi.
una… basta, grazie! Facciamo completare lo schema e chiediamo di con-
O ancora: Mi dai una matita? Ancora una... ancora trollare a coppie la corretta esecuzione dell’esercizio.
due... basta, grazie!
6 Ascolta e canta: “Mi piace!”.
Portiamo del succo di frutta, o una qualsiasi altra bi-
Facciamo ascoltare la canzone senza il testo davanti e
bita, ed un bicchiere e versiamolo a più riprese. Ac-
chiediamo ai bambini di dire che cosa hanno capito.
compagniamo le variazioni di quantità con la mimica
Facciamo aprire il libro e proponiamo nuovamente
e con il commento adeguato:
l’ascolto.
(un goccio) … è poco; (il bicchiere quasi pieno) … è
Dividiamo la classe in due gruppi che interpreteranno
tanto; (il succo all’orlo del bicchiere) … è troppo!
le due voci, mentre la strofa finale sarà cantata dalla
classe intera. Ascoltiamo di nuovo e cantiamo.
LAVORIAMO SUL MANUALE
1 Leggi e colora. ATTIVITÀ DI CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO
Invitiamo i bambini a leggere individualmente. VOCABOLARIO
Assegniamo in seguito i ruoli e facciamo leggere il dia- Cosa ti piace? Cosa non ti piace? Ritaglia le figure a
logo a più voci. Infine facciamo colorare le vignette. pagina 127 e incolla.
Possiamo organizzare una piccola drammatizzazione, Facciamo osservare la tabella di pagina 72 poi invi-
anche utilizzando cibi veri, se consentito. tiamo i bambini a ritagliare le figure a pagina 127 e a
2 Chiedi a quattro compagni: “Cosa ti piace?”. incollarle nelle colonne giuste, in base ai propri gusti e
Dividiamo la classe in gruppi di cinque. Invitiamo i preferenze. Facciamo confrontare a coppie i risultati.
bambini a porsi la domanda. Nella sezione Esercitiamoci!
Ricomponiamo la classe e chiediamo: Si consiglia di proporre l’attività 6.
Che cosa piace a X? Memory dei cibi
I bambini che lo hanno intervistato risponderanno. Utilizzando le flashcard fornite in fotocopia, possiamo
Chiamiamo poi il bambino e chiediamo, ad esempio: organizzare il gioco del memory con bambini divisi a
X, ti piace la pizza? gruppi di quattro.
Proponiamo un cartellone in cui rappresentiamo con Facciamo costruire dai bambini le carte. Ogni coppia di
un istogramma il risultato dell’indagine. carte dovrà essere formata da una contenente solo l’im-
3 Completa con: È POCO, È TANTO, È TROPPO. magine del cibo e dall’altra contenente solo il nome del
Invitiamo i bambini ad osservare e leggere il primo cibo. Una volta terminate le carte, esse vengono dispo-
esempio completato. ste coperte sul tavolo in ordine sparso.
Facciamo scrivere le parole al posto giusto e poi chie- Con una conta i bambini determinano il turno di gioco.
diamo di confrontare il risultato a coppie. Il primo giocatore alza la carta mostrandola anche agli
Interveniamo in caso di esecuzioni discordanti. altri e poi ne alza una seconda (sempre tenendola in ma-
4 Leggi e completa. niera ben visibile). Se riesce a fare il corretto abbina-
Leggiamo insieme i dialoghi e facciamo completare. mento parola-immagine, continua a scoprire un’altra
Organizziamo una piccola drammatizzazione. coppia. Se invece non riesce a fare il corretto abbina-

54 cinquantaquattro Edizioni Edilingua


unità
5
mento, rimette le carte nella posizione originale e passa si dispongono davanti al lupo.
il turno al giocatore successivo. A questo punto il lupo va “a bussare” dicendo:
Vince chi riesce a fare più abbinamenti. - Toc toc!
Mi piace… non mi piace… - Chi è? - rispondono i bambini
Assegniamo ad ogni bambino un personaggio, magari - Sono il lupo “Mangiafrutta”.
ispirandoci a quelli dei film o dei cartoni animati più in - Che frutto vuoi?
voga fra i nostri alunni. Il lupo denomina un frutto.
Ogni bambino stila l’elenco dei cibi che piacciono o Se fra i bambini nessuno ha scelto il frutto denominato,
non piacciono al personaggio e prepara una lista di i bambini rispondono “Non c’è”, se invece il frutto c’è,
domande da porre al compagno (ad esempio: “Ti il/i bambino/i che lo hanno scelto iniziano a correre in-
piace il cioccolato?”, “Ti piace la pizza?”). seguiti dal lupo fino a che non ritornano al punto di
Organizziamo le interviste a coppie. Ogni bambino partenza (cioè “a casa”). Se il lupo tocca o prende un
dovrà raccogliere ed esporre alla classe il risultato del- bambino, il bambino è “ghiacciato” o “mangiato” e
l’intervista. deve stare fermo dove è stato preso fino a quando non
Lo stesso gioco può essere proposto anche per piccoli viene liberato dal tocco di un altro compagno. Dopo
gruppi (consigliabile in particolare in classi numerose). alcuni turni i bambini decidono di cambiare lupo. In
Ascolta e scrivi i menù. altre versioni il bambino che viene mangiato diventa a
Prepariamo quattro o cinque menù e denominiamoli sua volta lupo, mentre il lupo diventa frutto.
ispirandoci a personaggi noti ai bambini. Poiché in questa fase il lessico relativo alla frutta è
Leggiamo lentamente, ma senza fermarci, i menù com- molto ridotto possiamo introdurre una variante a que-
posti da tre, massimo quattro portate (dipende dalle ca- sto gioco facendo scegliere fra tutti i cibi conosciuti dai
pacità dei bambini). Ad esempio, Menù Paperino: pasta bambini. A questo punto invece di Lupo “Mangiafrutta”
al pomodoro, pollo con patate, mela, biscotti. giocheremo ad esempio a Lupo “Mangiatutto”.
I bambini scriveranno i cibi sul quaderno o su un foglio. Al ristorante italiano
Alla fine chiediamo di verificare l’esattezza di ciò che è Dividiamo la classe in due gruppi: clienti e camerieri
stato scritto facendo rileggere i menù. con i cuochi. I clienti dovranno costruire alcuni menù,
Per rendere la cosa più accattivante organizziamo l’at- mentre i camerieri, insieme ai cuochi, dovranno dise-
tività sotto forma di gara fra gruppi. gnare o colorare le flashcard dei cibi. L’insegnante im-
Vincerà ovviamente il gruppo che è riuscito a scrivere personerà il ruolo del ristoratore e in questa fase
tutte le portate in maniera corretta. aiuterà a scrivere i menù.
Tombola dei cibi Una volta preparati i materiali organizziamo la scena
Utilizziamo le carte dei cibi oppure facciamo costruire della rappresentazione.
ad ogni bambino una propria cartella con quattro o sei Si allestiscono i tavoli a cui si sederanno tre o quattro
cibi. Prepariamo le tessere da estrarre utilizzando le im- clienti, mentre i camerieri si attrezzeranno con un tac-
magini delle carte, magari incollandole su un supporto cuino. I cuochi allestiranno la cucina con le carte dei
più rigido (cartone o compensato) e mettiamole in un cibi preparate. I clienti sceglieranno i cibi dal menù ed
sacchetto non trasparente. i camerieri dovranno scrivere i cibi sul taccuino. Poi si
L’insegnante estrae un cibo dal sacchetto denominan- recheranno in cucina dove dovranno passare oral-
dolo: i bambini controlleranno sulla propria cartella mente l’ordine ai cuochi i quali dovranno ricercare i
mettendo una X o coprendo l’immagine con un piccolo cibi richiesti. Infine i camerieri porteranno ai tavoli
sasso, un fagiolo o un qualsiasi altro seme. quanto richiesto. I clienti verificheranno se i cibi portati
Vince chi riesce a completare la cartella. Per facilitare corrispondono all’ordinazione. In caso di contestazioni
la comprensione è possibile mostrare l’immagine. o dubbi interviene l’insegnante/ristoratore.
In seguito il ruolo dell’insegnante può essere passato, Per rendere ancora più accattivante il gioco di ruoli
a turno, ai bambini. possiamo dare un nome al ristorante, ricreare l’am-
Lupo “Mangiafrutta” biente del ristorante o utilizzare, ove possibile, cibi veri.
È un gioco molto diffuso fra i bambini italiani, anche se Alla pagina seguente troverete un esempio di menù.
le regole del gioco possono variare da una zona all’al- Per approfondire
tra. È una attività da proporre nei momenti di riposo in Pur essendo ancora a uno stadio molto iniziale del-
spazi aperti. Non esiste un numero massimo di giocatori. l’apprendimento, se lo riteniamo opportuno, utiliz-
All’interno del gruppo di bambini, facendo una conta, ziamo la sezione della grammatica per fissare alcune
viene individuato “il lupo”. Gli altri bambini si allonta- semplici strutture linguistiche. In questa fase possiamo
nano dal lupo e ognuno di loro sceglie un frutto. Ogni proporre, ad esempio, il box dedicato al plurale dei
frutto può essere scelto da più bambini. I bambini poi nomi regolari, a pagina 110 del manuale.

Forte! cinquantacinque 55
Facciamo merenda?

PASTA PATATE
AL POMODORO
INSALATA
RISO
AL POMODORO CAROTE

RISO CON CAROTE


TORTA CON
CIOCCOLATO
POLLO
GELATO
CARNE
BANANA
PESCE

MELA
FORMAGGIO
PERA
PIZZA
PANE
PANINO

56 cinquantasei Edizioni Edilingua


Come sei?
Funzioni comunicative Lessico Morfosintassi
Descrivere alcuni tratti del viso Il viso Plurale delle parti del corpo
(Ha gli occhi grandi / il naso lungo) (occhi, naso, bocca...) -osservazione-
Comprendere comandi e Parti del corpo Indicativo presente dei
semplici istruzioni (braccia, gambe, testa, pancia, verbi regolari in -are, -ere, -ire
(alza le braccia, piega le gambe, mani...) Imperativo
batti le mani...) Verbi che esprimono (II persona singolare e plurale)
Chiedere di ripetere movimenti del corpo
(Puoi ripetere, per favore?) (gira, alza, batti, piega, salta,
tocca)

OBIETTIVI DELL’UNITÀ:
• fornire ai bambini i primi strumenti linguistici per parlare del corpo e del volto

ALLA FINE DI QUESTA UNITÀ CI POSSIAMO ATTENDERE CHE IL BAMBINO:


• comprenda semplici istruzioni funzionali a giochi e attività di movimento in palestra
• denomini le parti del volto e del corpo
• usi correttamente l’indicativo presente alle prime tre persone singolari di alcuni verbi regolari ad alta ricorrenza

NOTA BENE tagliare gli occhi, le orecchie, i nasi, le bocche, i capelli


• Abbiamo utilizzato maschere, facce buffe per ravvi- e incollarli. Poi facciamo colorare il volto ottenuto a
vare e rendere più divertenti le attività, ma anche piacere.
per evitare forme di giudizio sull’aspetto fisico. 2 Ascolta e completa.
• Si consiglia di utilizzare foto e immagini che rap- Facciamo osservare i fumetti. Invitiamo i bambini ad
presentino le varietà dei tratti del genere umano. ascoltare il dialogo. Verifichiamo se i bambini hanno
• La terza sotto-unità vuole essere un momento di rie- capito le parole da inserire. Proponiamo un nuovo
pilogo delle strutture linguistiche introdotte. ascolto di verifica e chiediamo di scrivere le parole
Rappresenta quindi l’occasione, anche in classe per mancanti. Possiamo interrompere l’ascolto in modo da
proporre attività di ripasso e di verifica finale. consentire ai bambini di scrivere, oppure chiediamo di
scrivere alla fine dell’ascolto.
Per verificare l’esatta esecuzione dell’esercizio asse-
gniamo le parti e facciamo una lettura a più voci. È un
PRIMA DI APRIRE IL MANUALE
dialogo adatto anche alla drammatizzazione.
Portiamo alcune riviste in classe. Dividiamo i bambini in
3 Leggi e collega.
piccoli gruppi e chiediamo di ritagliare le varie parti del
Facciamo osservare i disegni e leggiamo insieme ai
volto. Chiediamo ad esempio di cercare e ritagliare
bambini l’esempio. Chiediamo di svolgere l’esercizio
prima gli occhi, poi il naso, la bocca e così via. Conse-
individualmente. Alla fine facciamo verificare la cor-
gniamo ad ogni gruppo un foglio, o più fogli, e su di
retta esecuzione confrontando il compito a coppie.
esso/i facciamo incollare le parti precedentemente rita-
Possiamo proporre un’attività simile lavorando con
gliate fino a costruire un volto. Appendiamo i disegni e
facce disegnate o costruite dai bambini con la tecnica
commentiamo con i bambini il risultato cercando di uti-
del collage.
lizzare il più possibile il lessico introdotto in questa unità.
Disegniamo un volto alla lavagna e chiediamo ai bam- 4 Scrivi. Come sono le bambole di Lisa?
bini di denominare le diverse parti del viso. Invitiamo i bambini ad osservare le immagini. Chie-
diamo ad alcuni alunni di fare una breve descrizione
orale e poi facciamo completare l’esercizio. Verifi-
LAVORIAMO SUL MANUALE
chiamo la corretta esecuzione invitando alcuni bambini
1 Ritaglia le figure alle pagine 129-139, scegli e in- a leggere che cosa hanno scritto.
colla. Completa e colora il disegno. 5 Canzomimando. Ascolta, canta e mima: “Il viso”.
Invitiamo i bambini ad osservare la sagoma e leggiamo Facciamo ascoltare la canzoncina e mimiamo toccan-
i nomi delle parti del volto. Chiediamo ai bambini di ri- doci le parti del volto.

Forte! cinquantasette 57
Come sei?
Facciamo ascoltare di nuovo e invitiamo i bambini a Coloriamo i volti.
fare lo stesso. Leggiamo il testo senza musica e faccia- Forniamo ai bambini le schede successive. Diamo le
molo leggere ai bambini. istruzioni oralmente per colorare il volto ad esempio:
Ora chiediamo l’esecuzione della canzone con gesti e Colora il naso rosso, i capelli verdi, gli occhi neri, la
parole. bocca rossa.
Una volta eseguito il “dettato” chiediamo di descrivere
ATTIVITÀ DI CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO i volti colorati sul quaderno.
Nella sezione Esercitiamoci! Possiamo costruire autonomamente altre schede rap-
Si consiglia di proporre l’attività 1. presentando personaggi dei cartoni o pupazzetti.

Colora e poi scrivi.

58 cinquantotto Edizioni Edilingua


unità
6
Colora e poi scrivi.

Forte! cinquantanove 59
Come sei?
Componiamo delle facce. Anna ha gli occhi grandi, la bocca piccola, le orecchie
Prepariamo tre o quattro descrizioni di personaggi in- piccole e il naso piccolo.
ventati, ad esempio: Facciamo costruire ai bambini o consegniamo in foto-
Bob ha il naso lungo, la bocca piccola, le orecchie copia le parti del volto in varie forme e dimensioni:
grandi e gli occhi grandi.

60 sessanta Edizioni Edilingua


unità
6
Dividiamo la classe in gruppi di 4-6 bambini e conse- poi chiamiamo i bambini ad incollarli al posto giusto
gniamo uno o più fogli. Sul foglio facciamo disegnare sulla sagoma. Chiediamo ai bambini di confrontare
un ovale (cercando di rispettare le proporzioni con le l’abbinamento con quanto svolto sul manuale.
parti del corpo che forniremo in fotocopia). 2 Ascolta e mima.
Leggiamo le descrizioni lentamente mentre i bambini Se abbiamo a disposizione un po’ di spazio in aula,
dovranno scegliere le parti del volto e incollarle. possiamo svolgere l’esercizio senza spostarci, altrimenti
Facciamo infine colorare i personaggi ottenuti. è consigliabile trovare uno spazio più idoneo.
Una volta terminati i collage, chiediamo ai bambini di Facciamo ascoltare una prima volta il dialogo chie-
mostrare il risultato del loro lavoro e di descrivere oral- dendo solo di osservare i fumetti.
mente le caratteristiche dei personaggi. Facciamo ascoltare nuovamente e mimiamo i movi-
Indovina chi è. menti. Infine chiediamo ai bambini di disporsi in ma-
Facciamo lavorare i bambini a coppie. Chiediamo di niera adeguata al tipo di esercizio e accompagniamo
dividere un foglio da disegno in quattro riquadri. In l’ascolto con l’esecuzione dei movimenti.
ogni riquadro facciamo disegnare una faccia buffa o 3 Il gioco delle ombre: unisci l’azione giusta alla sua
comunque un volto ben caratterizzato. Chiediamo di ombra.
descrivere sul quaderno i personaggi e di assegnare un Facciamo eseguire le azioni indicate nell’esercizio: batti
nome ad ognuno di essi. le mani, salta, alza le braccia, piega le gambe, tocca la
Una volta terminato il lavoro di descrizione sul qua- testa. Poi chiediamo di osservare il disegno e fare,
derno, formiamo gruppi di quattro alunni mantenendo ognuno sul proprio libro, l’abbinamento corretto. Chia-
le coppie. Facciamo scambiare i disegni fra le coppie miamo alcuni alunni e leggiamo il primo comando
e chiediamo di leggere a turno la descrizione di un per- (batti le mani) invitandoli ad eseguirlo. Chiediamo alla
sonaggio: l’altra coppia dovrà osservare i disegni e in- classe se i compagni hanno svolto l’azione corretta-
dividuare il personaggio misterioso. mente. Proseguiamo nello stesso modo la verifica del-
Se nella classe abbiamo costituito più di un gruppo, si l’esercizio chiamando un altro gruppo di bambini a cui
possono scambiare i disegni e le descrizioni fra i gruppi sarà chiesto di interpretare gli altri comandi, mentre al
in modo da avere ulteriore materiale per il gioco. gruppo classe verrà chiesto di controllare l’esattezza del-
l’esecuzione. Possiamo proseguire l’esercizio chiedendo
di eseguire altre azioni (batti i piedi, alza le braccia,
PRIMA DI APRIRE IL MANUALE piega le braccia, tocca la testa, piega le gambe ecc).
Introduciamo il nuovo lessico con attività di movimento 4 Osserva e scrivi.
in giardino o in palestra. Proponiamo dei semplici eser- Leggiamo la forma singolare e plurale dei nomi relativi
cizi in cui è necessario: alzare le braccia, piegare le alle parti del corpo. Facciamo notare ai bambini le ir-
gambe, battere le mani e così via. Tali attività possono regolarità senza ovviamente parlare di plurali irregolari
essere proposte anche in aula pur se con i limiti dovuti o regolari. Mostriamo ai bambini prima una mano e
alla mancanza di spazio. poi due mani e chiediamo di denominare in maniera
Chiamiamo un bambino o una bambina e faccia- corretta. Possiamo inizialmente far lasciare il manuale
molo/a mettere davanti ai compagni; chiediamo di toc- aperto per dare la possibilità di consultarlo, poi chie-
care le parti del corpo via via che le denominiamo: la diamo di chiuderlo. Proseguiamo con le altre parti del
testa, le braccia, la pancia, le gambe ecc. corpo. Infine, invitiamo i bambini ad osservare l’eser-
Prendiamo un foglio piuttosto grande e disegniamo la cizio e chiediamo l’esecuzione individuale. Facciamo
sagoma di un bambino oppure facciamo distendere un verificare l’esatta esecuzione dell’esercizio a coppie.
alunno su un grosso cartellone e ripassiamo la sua sa- 5 Canzomimando. Canta e mima: “In palestra”.
goma. Attacchiamo la sagoma e denominiamo le parti Facciamo ascoltare la canzone senza avere il testo da-
del corpo. vanti. Chiediamo ai bambini: “Di che cosa parla la
canzone? Che cosa avete capito?”. Proponiamo un se-
LAVORIAMO SUL MANUALE condo ascolto, sempre senza testo davanti, e mimiamo
1 Unisci. le azioni richieste. Facciamo aprire il libro e chiediamo
Chiediamo di osservare il disegno sul manuale e di ef- di leggere il testo della canzone.
fettuare correttamente l’abbinamento. Predisponiamo l’aula in modo da consentire il movi-
Facciamo scrivere su dei cartellini il nome delle parti mento dei bambini o portiamoli in uno spazio ade-
del corpo: guato. A questo punto riproponiamo l’ascolto e
la testa la pancia le braccia facciamo mimare nuovamente senza cantare. Infine
le gambe i piedi le mani abbiniamo il canto al mimo.

Forte! sessantuno 61
Come sei?
ATTIVITÀ DI CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO Ad esempio, predisponiamo il percorso all’aperto con
Nella sezione Esercitiamoci! una palla e un cerchio.
Si consiglia di proporre le attività 2 e 3. Diamo le istruzioni ai bambini, mostrandone l’esecu-
Caccia all’errore zione anche più volte:
Scriviamo alla lavagna i nomi delle parti del corpo al Corri fino alla palla, lancia la palla e batti le mani,
singolare e al plurale regoralizzandoli: corri fino al cerchio, gira intorno al cerchio,
poi salta dentro il cerchio,
il piedo i piedi alza le braccia, piega le gambe,
la gamba le gambe salta fuori dal cerchio e torna indietro.
la mana le mane Facciamo eseguire il percorso descrivendo ad alta voce
i movimenti dei bambini.
il braccio i bracci Infine, dividiamo la classe in due squadre e facciamo
Chiediamo ai bambini di individuare gli errori. Pos- giocare.
siamo organizzare anche una piccola competizione di- Vince la squadra che esegue il percorso più veloce-
videndo la classe in due gruppi. mente.
Giochi di movimento Canzoni
L’unità si presta molto per attività da svolgere in aula, Esistono molte canzoni della tradizione popolare che
ma anche in spazi aperti e in palestra. abbinano il canto al mimo, sotto e nella pagina se-
Possiamo organizzare: guente ne riportiamo alcune.
• piccoli giochi di movimento in cui è possibile utiliz- Le basi musicali si possono reperire in Internet.
zare le azioni apprese in questa unità; Nota: della canzone “Se sei felice” ne esistono diverse
• semplici percorsi in palestra o all’aperto (anche riu- versioni, qui ne riportiamo una a carattere esemplifica-
tilizzando il lessico relativo agli indicatori spaziali e tivo. I bambini eseguono le azioni richieste battendo
ad altri verbi di movimento). due volte le mani, due volte i piedi ecc.

Se sei felice La battaglia di Magenta


SE SEI FELICE TU LO SAI BATTI LE MANI… ERA UNA SERA BATTAGLIA DI MAGENTA,
SE SEI FELICE TU LO SAI BATTI LE MANI… CHE BEL PIACERE VEDERE I CAVALIER.
SE SEI FELICE TU LO SAI E MOSTRARMELO DOVRAI CAVALIERI, CARICATE, AL PASSO.
SE SEI FELICE TU LO SAI BATTI LE MANI… ERA UNA SERA BATTAGLIA DI MAGENTA,
SE SEI FELICE TU LO SAI BATTI I PIEDI… CHE BEL PIACERE VEDERE I CAVALIER.
SE SEI FELICE TU LO SAI BATTI I PIEDI… CAVALIERI, CARICATE, AL PASSO, AL TROTTO.
SE SEI FELICE TU LO SAI E MOSTRARMELO DOVRAI ERA UNA SERA BATTAGLIA DI MAGENTA,
SE SEI FELICE TU LO SAI BATTI I PIEDI… CHE BEL PIACERE VEDERE I CAVALIER.
BATTI LE MANI… CAVALIERI, CARICATE, AL PASSO, AL TROTTO,
SE SEI FELICE TU LO SAI SCHIOCCA LE DITA… AL GALOPPO.
SE SEI FELICE TU LO SAI SCHIOCCA LE DITA… ERA UNA SERA BATTAGLIA DI MAGENTA,
SE SEI FELICE TU LO SAI E MOSTRARMELO DOVRAI CHE BEL PIACERE VEDERE I CAVALIER.
SE SEI FELICE TU LO SAI SCHIOCCA LE DITA… CAVALIERI, CARICATE, AL PASSO, AL TROTTO,
BATTI I PIEDI… BATTI LE MANI… AL GALOPPO, CON UNA MANO.
SE SEI FELICE E TU LO SAI CHIUDI GLI OCCHI CAVALIERI, CARICATE, AL PASSO, AL TROTTO,
SE SEI FELICE E TU LO SAI CHIUDI GLI OCCHI AL GALOPPO, CON UNA MANO, CON DUE MANI.
SE SEI FELICE E TU LO SAI MOSTRARMELO POTRAI CAVALIERI, CARICATE, AL PASSO, AL TROTTO,
SE SEI FELICE E TU LO SAI AL GALOPPO, CON UNA MANO, CON DUE MANI,
CHIUDI GLI OCCHI CON UN PIEDE.
SCHIOCCA LE DITA CAVALIERI, CARICATE, AL PASSO, AL TROTTO,
BATTI I PIEDI AL GALOPPO, CON UNA MANO, CON DUE MANI,
BATTI LE MANI CON UN PIEDE, CON DUE PIEDI.
UNO, DUE, TRE, QUATTRO... DIECI... BUM.

62 sessantadue Edizioni Edilingua


unità
6
Danza del boogie boogie
MANO AVANTI... TESTA AVANTI...
MANO INDIETRO... TESTA INDIETRO...
MANO A ZIGO ZAGO... TESTA A ZIGO ZAGO...
MANO SU E GIÙ... TESTA SU E GIÙ...
BALLIAMO IL BOOGIE BOOGIE... BALLIAMO IL BOOGIE BOOGIE...
COL DITO SULLA TESTA... COL DITO SULLA TESTA...
SCAMBIAMOCI DI POSTO... SCAMBIAMOCI DI POSTO...
IO E TE, TU E ME... IO E TE, TU E ME...
PIEDE AVANTI... PANCIA AVANTI...
PIEDE INDIETRO... PANCIA INDIETRO...
PIEDE A ZIGO ZAGO... PANCIA A ZIGO ZAGO...
PIEDE SU E GIÙ... PANCIA SU E GIÙ...
BALLIAMO IL BOOGIE BOOGIE... BALLIAMO IL BOOGIE BOOGIE...
COL DITO SULLA TESTA... COL DITO SULLA TESTA...
SCAMBIAMOCI DI POSTO... SCAMBIAMOCI DI POSTO...
IO E TE, TU E ME... IO E TE, TU E ME...

Filastrocca Tocca Tocca


FILASTROCCA TOCCA TOCCA TOCCA IL POLLICE E IL MIGNOLO
TOCCA LA TESTA, TOCCA LA BOCCA TOCCA LE SPALLE, TOCCA IL PIEDINO.
TOCCA IL NASO, TOCCA LA GAMBA
TOCCA IL GINOCCHIO. FILASTROCCA SUL PANCHETTO
TOCCA LA PANCIA TOCCATI IL PETTO
FILASTROCCA VECCHIA VECCHIA TOCCA LA COSCIA, TOCCA IL CULETTO
TOCCA LA SCHIENA, TOCCA L’ORECCHIO PER GUADAGNARE UN ALTRO CONFETTO.

Nota: la filastrocca “Tocca Tocca” è molto utilizzata nelle scuole dell’infanzia italiane per imparare le parti del
corpo. Si rimanda alla valutazione degli insegnanti l’opportunità di proporla a bambini più grandi.

GIOCHI DI ATTENZIONE AD ELIMINAZIONE Possiamo riutilizzare anche i comandi appresi nelle pre-
Toccate… cedenti unità: stai seduto, alzati, vieni qui, cammina,
Gioco da fare in palestra o in uno spazio ampio. corri, fai un giro, stai fermo…
I bambini si muovono liberamente a tempo di musica.
Quando la musica viene interrotta i bambini devono
toccare la parte del corpo denominata dall’insegnante.
PRIMA DI APRIRE IL MANUALE
Chi sbaglia viene eliminato.
La sotto-unità conclusiva ha un carattere prevalente-
Si può dividere la classe in due o più gruppi.
mente riepilogativo.
Vince la squadra che rimane con più giocatori.
Possiamo proporre in classe alcune brevi attività per ri-
Attenzione…
passare gli indicatori spaziali: davanti, dietro, sopra,
L’insegnante dà gli ordini senza mimare ed i bambini de-
sotto ecc.
vono eseguire il comando.
Chi sbaglia viene eliminato
Ad esempio: LAVORIAMO SUL MANUALE
Toccate la testa! 1 Dove sono?
Piegate le gambe! Chiediamo di osservare il disegno e di cercare i prota-
Piegate una gamba! gonisti. Chiediamo ad alcuni alunni di descrivere oral-
Battete le mani! mente che cosa vedono in modo da guidarli nella

Forte! sessantatré 63
Come sei?
corretta formulazione delle frasi. Facciamo poi eseguire Scrivete: “Che cosa mangiate a merenda oggi?”.
individualmente l’esercizio scritto. Infine facciamo ri- O ancora:
leggere l’attività svolta ad alta voce. Scrivete i nomi dei cibi (un punto per ogni nome scritto
2 Leggi e completa con: ZAINO, PIEDI, SPORCO, correttamente)
MERENDA, PANINO, ORECCHIE. Chiedete a quattro compagni e scrivete: “Che cosa ti
3 Leggi e completa con: GIOCARE, CASA, FIGU- piace mangiare?”.
RINE, VACANZE, MANI, OCCHI. Disegnate un bambino con gli occhi grandi, il naso pic-
Esercizi di completamento da svolgere individualmente colo, la bocca grande e le orecchie grandi.
o a coppia. Leggiamo i dialoghi senza suggerire le pa- Scrivete i numeri fino a venti in italiano (un punto per
role da inserire. ogni numero scritto correttamente).
Chiediamo se tutti hanno capito dopodiché facciamo I compiti variano in base alle possibilità di movimento
eseguire l’esercizio scrivendo le parole al posto giusto. e di autonomia dei bambini, in base all’aula e ai ma-
Per verificare la corretta esecuzione assegniamo le parti teriali in italiano reperibili negli spazi scolastici.
e facciamo fare una lettura a più voci dei dialoghi. L’insegnante può allestire l’aula portando oggetti, fla-
Organizziamo una piccola drammatizzazione: asse- shcard o cartelloni che arricchiscano il materiale per la
gniamo i ruoli e facciamo recitare le due scene. caccia al tesoro.
Chiediamo ai bambini di apportare alcune variazioni
al dialogo introducendo situazioni che rappresentino di ATTIVITÀ DI VERIFICA
più la realtà dell’uscita da scuola. A titolo esemplificativo forniamo alcune attività per la
verifica delle abilità di comprensione e produzione orale
ATTIVITÀ DI CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO e comprensione e produzione scritta.
VOCABOLARIO Ogni docente le potrà adattare o costruirne altre in
Metti in ordine e scrivi al posto giusto. base alla realtà della propria classe.
Facciamo osservare i disegni e denominare le parti del Verifica dell’abilità di comprensione orale
corpo indicate dalle freccette. Scriviamo alla lavagna le seguenti domande:
Chiediamo poi di ricomporre le parole scrivendole a Che cosa c’è nell’astuccio di Simone?
fianco e di riportare poi i nomi ottenuti nei cartellini giu- Che cosa piace a Edmond?
sti. Che cosa piace a Paula?
Chiediamo di controllare l’esatta esecuzione a coppie. Che cosa c’è in camera di Hamid?
Nella sezione Esercitiamoci! Come è la casa di Fang Fang?
Si consiglia di proporre le attività 4, 5 e 6. Queste atti- Leggiamo alcune brevi frasi lentamente e fermiamoci
vità possono essere utilizzate anche come verifica finale. in modo da dare il tempo di scrivere le risposte sul qua-
Il tombolone derno.
Fotocopiamo le flashcard relative a cibi, giocattoli e (Testi da leggere)
animali per costruire le tessere del tombolone e le car- Ciao, mi chiamo Simone. Nel mio astuccio ci sono: 10
telle da consegnare ai bambini. Incolliamo le immagini pennelli e 10 matite.
su supporti rigidi: una immagine per costruire la tes- Ciao, mi chiamo Edmond. Mi piace giocare a figurine
sera da estrarre e quattro immagini per costruire le car- e a palla con Hamid e Simone.
telle dei bambini. Ciao, mi chiamo Paula. A me piace la pizza. Non mi
Inseriamo le tessere in un sacchetto non trasparente ed piace il formaggio.
estraiamo. I bambini segneranno con una matita o co- Ciao, mi chiamo Hamid. Nella mia camera ci sono
priranno l’immagine con un seme o un fagiolo. tante figurine. Sotto il letto c’è anche un trenino.
Vince chi riesce a completare tutta la cartella. Ciao, mi chiamo Fang Fang. La mia casa è grande, ha
Caccia al tesoro una porta grande e un terrazzo lungo e stretto.
Organizziamo la classe in più gruppi. Ad ogni gruppo Verifica della interazione orale
consegniamo una lettera con i compiti da svolgere. Poniamo alcune semplici domande:
Ad esempio: Come ti chiami? Quanti anni hai? Hai fratelli o sorelle?
Cercate quattro zaini e sette matite rosse. Ti piace giocare con le bambole? Ti piace giocare a
Disegnate due conigli e tre gatti. palla? Ti piace la pizza? Che cosa ti piace?
Chiedete a quattro compagni e scrivete le risposte: Verifica della produzione orale
“Quanti anni hai? Hai fratelli o sorelle? Dove abiti?”. Invitiamo il bambino a descrivere che cosa c’è nel-
Scrivete che cosa c’è nell’aula (un punto per ogni nome l’aula. Invitiamo il bambino a descrivere un compagno.
scritto correttamente). Utilizziamo alcune immagini del libro (ad esempio l’im-

64 sessantaquattro Edizioni Edilingua


unità
6
magine dell’aula di pittura nella prima unità, le imma- via) per chiedere una semplice descrizione.
gini della cameretta o del salotto con gli animali del- Verifica dell’abilità di lettura
l’unità 2, l’immagine della soffitta dell’unità 4 e così Consegniamo la seguente scheda:

Leggi e completa con: TERZA, ANNI, SCRIVE, COLAZIONE, LEGGE, PALLA, SORELLA, GIOCARE.

SIMONE HA OTTO ………………..……….. E FA LA ………………..……….. .


LA ………………..……….. DI SIMONE SI CHIAMA LISA.
LISA E SIMONE FANNO ………………..……….. CON LATTE E BISCOTTI. POI SIMONE VA A SCUOLA.
A SCUOLA SIMONE ………………..……….. IL LIBRO E ………………..……….. SUL QUADERNO.
A SIMONE PIACE ………………..……….. CON HAMID E EDMOND A ………………..……….. .

Leggi e metti ✔.
PAULA ABITA IN VIA ROMA CON LA MAMMA, IL PAPÀ, LA SORELLA ED IL FRATELLO.
LA CASA DI PAULA È GRANDE, CI SONO: IL SALOTTO, LA CUCINA, LA CAMERA DEI GENITORI, IL BAGNO,
LA CAMERA DI PAULA.
NELLA CAMERA DI PAULA CI SONO MOLTI GIOCATTOLI: TANTE BAMBOLE, L’ORSETTO DI NOEMI, IL TRE-
NINO E LE FIGURINE DI LUIS.
NELLA CASA DI PAULA CI SONO ANCHE DEGLI ANIMALI: IL GATTO CHICCO, IL PESCE ROSSO ULYSSE E IL
CANE PALLINO.
OGGI È LA FESTA DI COMPLEANNO DELLA ZIA: I BAMBINI GIOCANO CON TANTI PALLONCINI E MAN-
GIANO LA TORTA.
TANTI AUGURI ZIA BLANCA!
V F

1. PAULA ABITA CON I NONNI.

2. LA CASA DI PAULA È PICCOLA.

3. NELLA CASA DI PAULA C’È IL SALOTTO.

4. NELLA CAMERA DI PAULA C’È IL TRENINO.

5. PAULA HA UN PAPPAGALLO.

6. È LA FESTA DI COMPLEANNO DELLA ZIA.

7. I BAMBINI GIOCANO CON LE FIGURINE.

8. I BAMBINI MANGIANO LA TORTA.

Verifica dell’abilità di scrittura


Scrivete alla lavagna o dettate le seguenti tracce:
1) MI PRESENTO. Disegna e scrivi: “Come ti chiami? 2) LA MIA CASA. Disegna e descrivi la tua casa: “Dove
Quanti anni hai? Che classe fai? Che cosa ti piace? abiti? Come è la tua casa? Piccola? Grande? C’è la
Quale è il tuo animale preferito? Che cosa ti piace camera? C’è la cucina? C’è il bagno? C’è il giar-
mangiare?”. dino? Com’è? Bello?”.

Forte! sessantacinque 65
Chiavi
Chiavi del Libro dello studente 3.
Unità introduttiva. Ciao! Come ti chiami?
2. Hamid, Paula, Simone, Edmond, Fang Fang
UNA BAMBOLA
3. Hamid, terza B; Paula, terza B; Fang Fang, compa-
gna; Edmond, terza B DUE BAMBOLE

4. Fang Fang: Cina, Hamid: Marocco, Edmond: Alba- UN TRENINO


nia, Paula: Brasile DUE TRENINI
UN ORSETTO
Unità 1. Tutti a scuola! TRE ORSETTI
UNA MACCHININA
QUATTRO MACCHININE
3.
UNA FIGURINA
TRE FIGURINE
UNA PALLA
CINQUE PALLE

5. a. 2-due, b. 7-sette, c. 4-quattro, d. 10-dieci, e. 9-


nove, f. 1-uno, g. 8-otto, h. 6-sei, i. 5-cinque

5. 1. la matita, 2. la colla, 3. la penna, 5. il libro, 6.


lo zaino, 7. il quaderno, 8. le forbici, 9. la gomma 1. il gatto, il cane, il pesce rosso
7. 1. penna, 2. zaino, 3. astuccio, 4. matita, 5. colla 2. gatto, pesce rosso, cane
3. 1. bianco; 2. arancio; 3. pappagallo, blu, rosso,
giallo; 4. tartaruga, verde, marrone
1. 1. finestra, 3. porta, 4. carta geografica, 5. sedia, 6. 4. i gatti sono 2 (due), i conigli sono 6 (sei), i pappa-
gesso, 7. cattedra, 8. cestino, 9. banco galli sono 8 (otto)
2. porta, banco, lavagna
3. 1. alzati, 3. vieni qui, 4. prendi la penna, 5. apri il Intervallo!!! 1
libro, 6. chiudi il libro 2.
5. 1. ✘, 2. ✔, 3. ✘, 4. ✔
6. legge, scrive, cancella

Unità 2. La famiglia di Paula

2.

3. mamma, sorella, fratello, nonno, nonna, papà


3. cestinno, geseso, ssedia, portta, barnco; parola na-
scosta: finestra
1. l’orsetto, le bambole, le figurine 5. 2. gatto, 3. pesce rosso, 4. cane, 5. tartaruga, 6.
coniglio

88 ottantotto Edizioni Edilingua


6. 2. cucina, salotto, camera, bagno
3. 1. c, 2. a, 3. b, 4. d, 6. f
4. Simone è dentro la vasca (da bagno), Hamid è
sopra il letto, Edmond è sotto la cattedra, Paula è
dietro la porta, Fang Fang è fuori dalla vasca (da
bagno)

1. 1. Dentro la scatola c’è il trenino, 2. Sopra il tavolo


c’è il libro, 3. Dietro la porta c’è l’orsetto, 4. Da-
vanti all’armadio c’è la palla
4. la sedia-le sedie, la scatola-le scatole, il libro-i libri,
l’orsetto-gli orsetti, la porta-le porte, la palla-le
palle, il tavolo-i tavoli, la matita-le matite
Unità 3. Giochiamo?

2. sporco, pulito, rotto


1. la palla, la bandierina, la corda 3. la casa: bella; il portone: grande; il giardino: pic-
2. due, corda, bandierina, tre colo; il cancello: alto; il terrazzo: lungo, stretto
4. Il quaderno della mamma è vecchio, sporco e rotto.
5. abito
2. Lui è piccolo, 2. Lei è piccola VOCABOLARIO
3. 1. piccolo, grande; 2. grande, piccolo; 3. grande, 2.
piccolo; 4. piccolo, grande
5. a. 1-2, b. 1-2, c. 2-1, d. 2-1
IL TETTO

1.
LA FINESTRA

IL TERRAZZO

IL PORTONE

LE SCALE IL GIARDINO

IL CANCELLO

4. 1. b, 2. b, 3. b
5. 2, tre, 4, sei, sette, nove, dieci, 11, 13, 15, 17, 19 Intervallo!!! 2
2. 1. otto anni, 2. ho quindici anni, 3. Io ho venti anni,
Unità 4. A casa 4. Io ho undici anni
4. 12: dodici, 18: diciotto, 15: quindici, 13: tredici, 9:
nove
1. 5. 1. sotto il letto, 2. dentro lo zaino, 3. dietro la porta
6.

Forte! ottantanove 89
Chiavi
7. 1. il quaderno, 2. la sedia, 3. l’armadio, 4. la palla,
5. la scatola, 6. il libro
1.
Unità 5. Facciamo merenda?
LA PANCIA
LA TESTA
1. Pasta al pomodoro, Pollo con patate, Mela
3. Menù 1: Paula, Menù 2: Simone, Menù 3: Fang
Fang, Menù 4: Hamid
5. 1. mangio, 2. mangi, 3. mangio, 4. mangia LE BRACCIA
LE GAMBE

1.
BISCOTTI

I PIEDI LE MANI

PASTA PATATE
M
ZO

ER
AN

EN
DA
PR

YOGURT
CO
LA

A
ZI

N
CE
ON

3. a-salta, b-piega le gambe, d-tocca la testa, e-alza


E

le braccia
4. 1. mani, 2. piedi, 3. mano, 4. braccio
LATTE MELA

1. Hamid è dietro la porta, Fang Fang è dentro la


scuola, Paula è dietro il cancello, Edmond è dietro
(a) Simone
POLLO 2. merenda, panino, zaino, piedi, sporco, orecchie
3. figurine, occhi, mani, vacanze, casa, giocare
2. merenda, colazione, cena VOCABOLARIO

3. 1. È troppo, 2. È poco, 3. È tanto, 4. È troppo, 5. È


tanto, 6. È poco, 7. È troppo, 8. È tanto, 9. È poco,
10. È troppo, 11. È tanto, 12. È poco
4. No, basta. Grazie!; Sì, ancora!
5. la banana-le banane, il panino-i panini, la pera-le
pere, la patata-le patate, il gelato-i gelati, la pizza-
le pizze, la carota-le carote

Unità 6. Come sei?

2. occhi, bocca, naso, capelli, orecchie


3. 1. b, 2. d, 4. c, 5. a
4. Sally: blu, piccola, piccolo; Molly: grandi, piccolo,
grande; Dolly: il naso lungo, le orecchie piccole, la 1. occhi, 2. orecchie, 3. naso, 4. bocca, 5. testa, 6.
bocca piccola e gli occhi verdi pancia, 7. braccia, 8. gambe, 9. piedi, 10. mani

90 novanta Edizioni Edilingua


Chiavi della sezione Esercitiamoci! 4. 1. È tuo, è mio; 2. È tuo questo, non è mio; 3. È tuo
Unità introduttiva. Ciao! Come ti chiami? questo, non è mio; 4. È tuo questo, è mio; 5. È tua,
1. Mi chiamo Simone, 2. Che classe fai?, 3. Faccio la è mia; 6. È tua questa, non è mia; 7. È tuo questo,
terza non è mio
2. 1. Lui è Edmond, 2. Lei chi è?, 3. Lei è Paula
3. 1. Ciao, mi chiamo Fang Fang. Io sono in terza B e
tu?, 2. Io sono Paula. Sono anch’io in terza B 5.
4. 1. Io mi chiamo Edmond, 2. Lui si chiama Edmond,
3. Io sono Paula, 4. Lei è Paula, 5. Io sono Hamid,
6. Lui è Hamid

Unità 1. Tutti a scuola!

1. 1. colla, 2. matita, 3. forbici, 4. libro, 5. astuccio, 6.


quaderno, 7. gomma, 8. zaino
Parola nascosta: aquilone
2. 1. va bene, 2. non va bene, 3. va bene, 4. non va
bene, 5. va bene, 6. non va bene, 7. non va bene,
8. va bene
6. Sono tre cani, Sono nove pesci, Sono sette tartaru-
ghe, Sono quattro pappagalli
7. 1. pesce rosso; 2. Noemi; 3. il mio gatto; 4. gatto,
3.
Paula; 5. la mia tartaruga; 6. tartaruga è di Ed-
mond; 7. il mio pappagallo; 8. pappagallo è di
Fang Fang; 9. Questo è il mio coniglio; 10. coniglio
è di Lisa

Unità 3. Giochiamo?

2. 1. gioco, 2. Giochi, 3. gioca


3. 1. e, 2. d, 3. b, 4. a, 5. c

Nome nascosto: Simone 4. salta: fai un giro, cammina, corri, stai seduto, stai
4. apri: lo zaino, la porta, il quaderno, la finestra; fermo; saltate: correte, state fermi, state seduti, fate
leggi: il libro; prendi: lo zaino, il libro, il quaderno; un giro, camminate
chiudi: lo zaino, il libro, la porta, il quaderno, la fi- 5. 1. cammina, 2. cammino, 3. sta fermo, 4. sto
nestra fermo, 5. salta, 6. salto
7. 1. prima, dopo; 2. prima, dopo; 3. prima, dopo

6. 1. colla, 2. libro, 3. quaderno, 4. matita, 5. gomma


7. 1. Edmond legge il libro, 2. Simone incolla il dise- 8. 11-undici, 12-dodici, 13-tredici, 14-quattordici, 15-
gno sul quaderno, 3. Paula colora con le matite, 4. quindici, 16-sedici, 17-diciassette, 18-diciotto, 19-
Hamid ritaglia con le forbici diciannove
10. 1. tanti/molti, 2. pochi, 3. tante/molte, 4. poche
Unità 2. La famiglia di Paula
Unità 4. A casa

1. 1. papà. 2. mamma, 3. sorella, 4. Paolo, 5. Anna,


6. fratello, 7. genitori 1. 1. dentro, 2. dietro, 3. sopra, 4. sotto
2. È mio: fratello, nonno; È mia: sorella, nonna 2. 1. sopra, 2. Edmond è sotto la cattedra, 3. Paula è
3. 1. mio, 2. mio, 3. mio, 4. mia, 5. mio, 6. mia, 7. dietro la porta, 4. Fang Fang è fuori dalla vasca (da
mio bagno), 5. Simone è dentro la vasca (da bagno)

Forte! novantuno 91
Chiavi

3. in cucina: tavolo, sedia, TV; in salotto: divano, TV, 2.


sedia; in bagno: vasca; in camera: letto, TV, arma-
dio, sedia
4. 1. c’è, 2. ci sono, 3. c’è, 4. ci sono
5. 1. Sì, c’è; 2. No, non c’è; 3. Sì, c’è; 4. No, non c’è;
5. Sì, c’è; No, non c’è

6. 1. basso, 2. alto, 3. nuovo, 4. vecchio, 5. Il banco è


sporco, 6. Il banco è pulito, 7. La matita è lunga, 8. La
matita è corta, 9. La casa è brutta, 10. La casa è bella,
11. La bambola è vecchia, 12. La bambola è nuova,
13. La lavagna è pulita, 14. La lavagna è sporca

Unità 5. Facciamo merenda?

1. 1. c, 2. h, 3. e, 4. b, 5. a, 6. d, 7. l, 8. i, 9. g, 10. f 2. testa, 3. braccia, 4. pancia, 5. piedi, 6. gambe


2. 1. c’è, 2. Ci sono, 3. C’è Parola nascosta: salta
3. 1. Io mangio un panino a merenda / Io a merenda 3. 1. piega, batte, 3. tocca, 4. alza
mangio un panino; 2. Che cosa mangi, Simone?; 3.
Anna mangia la pasta al pomodoro e la mela; 4. A
mensa Simone mangia il riso con le carote 4. Dov’è?: 1. Il libro è sopra il banco, 2. Lo zaino è
4. 1. mangia; 2. mangi; 3. mangia; 4. mangio; 5. sotto la sedia, 3. La sedia è davanti alla porta, 4.
mangio, mangi Chicco è dietro l’orsetto; Com’è?: 1. L’armadio è
grande, 2. Il divano è vecchio, 3. Il quaderno è
rotto, 4. Il coniglio è piccolo
5. 2. la pasta, la carne, la banana, l’insalata; 3. lo yo- 5. 2. i, 3. b, 4. g, 5. m, 6. q, 7. l, 8. d, 9. p, 10. h.,
gurt, i biscotti; 4. i biscotti; 5. poco pesce; 6. il pesce 11. f, 12. a, 13. c, 14. n, 15. o
6.

la banana, il panino, la pera, la patata, il


gelato, la pizza, la carota, la torta, il bi-
scotto, il pomodoro;
le banane, i panini, le
pere, le patate, i gelati, le
pizze, le carote, le torte, i
biscotti, i pomodori

Unità 6. Come sei?

1. 1. occhi, 2. capelli, 3. bocca,


4. orecchie
IL NASO

GLI OCCHI

I CAPELLI
Cibo preferito di Simone: la cioccolata
LA BOCCA
chiami?
LE ORECCHIE

92 novantadue Edizioni Edilingua


Chiavi della Guida per l’insegnante Unità 4. A casa
Unità 1. Tutti a scuola!

ATTIVITÀ DI CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO


ATTIVITÀ DI CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO Com’è? Completa con: SPORCO, NUOVO, PULITO,
Scrivi al posto giusto. (a pagina 13) ROTTA, NUOVO, SPORCO, ROTTA, SPORCO, VEC-
Scrivi: leggi, cancella, apri, chiudi, stai seduto, CHIO. (a pagina 45)
prendi 1. nuovo, 2. vecchio, 3. rotta, 4. sporco, 5. nuovo, 6.
Scrivete: leggete, cancellate, aprite, chiudete, state se- pulito, 7. sporco, 8. rotta, 9. sporco
duti, prendete
Unità 6. Come sei?

ATTIVITÀ DI CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO


Metti in ordine. (a pagina 16) ATTIVITÀ DI VERIFICA
Hamid apre la porta; Simone legge il libro; Fang Fang Verifica dell’abilità di lettura (a pagina 65)
scrive sul quaderno; Paula disegna sul foglio; Edmond Leggi e completa con: TERZA, ANNI, SCRIVE, COLA-
chiude la finestra; La maestra apre la finestra; Il mae- ZIONE, LEGGE, PALLA, SORELLA, GIOCARE.
stro ritaglia il foglio; Il bambino incolla il disegno; La anni, terza, sorella, colazione, legge, scrive, giocare,
bambina colora il disegno; Lisa prende lo zaino palla
Leggi e metti ✔.
Unità 2. La famiglia di Paula
1. F, 2. F, 3. V, 4. V, 5. F, 6. V, 7. F, 8. V

PRIMA DI APRIRE IL MANUALE


Unisci. (a pagina 23)
2. d, 3. a, 4. b, 5. f, 6. h, 7. i, 8. e, 9. g

Forte! novantatré 93

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