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ADATTAMENTO DEL NEONATO

ALLA VITA EXTRAUTERINA

Nella fase di adattamento del bambino, esiste un periodo transizionale, che un periodo della durata
di poche ore, di maggior durata per i prematuri, caratterizzato dall'alternarsi di periodi di reattivit a
periodi di inattivit. L'aumentata frequenza dei periodi di reattivit indica un buon adattamento alla
vita extrauterina.
In questa fase necessario monitorare i segni vitali, valutare lo stato di allerta, il colorito cutaneo, i
segni di distress respiratorio, valutare il ritmo e la frequenza cardiaca e la capacit di suzione, in
quanto in questo periodo c' un adattamento da parte dei sistemi respiratorio, cardiocircolatorio e
metabolico. Infatti, per quanto riguarda il sistema respiratorio, dal momento che il feto respira
attraverso la placenta e le vie aeree sono piene di liquido prodotto dalle cellule degli alveoli
polmonari (verso la fine del V mese si produce surfattante), alla nascita il neonato necessita di
stimoli, di natura tattile, termica e chimica per determinare il primo atto respiratorio. Le resistenze
incontrate durante la prima espansione polmonare sono la viscosit del liquido alveolare (35 volte
superiore alla resistenza viscosa dell'aria) e la tensione superficiale dell'interfaccia liquido aria, che
si forma quando l'aria entra nelle vie aeree.

Sistema cardiocircolatorio e circolazione fetale: vedere approfondimenti su neonato normale

Adattamento metabolico: nel feto il metabolismo energetico sostenuto quasi esclusivamente dal
metabolismo glucidico. Il glucosio fetale deriva dal passaggio transplacentare di glucosio, e dalla
sintesi di glicogeno dalla parte del feto. Al momento della nascita si ha un notevole aumento del
dispendio energetico, a causa dell'aumentata attivit muscolare, l'inizio della respirazione, la
termogenesi ed il consumo cerebrale. A causa della cessazione dell'apporto energetico da parte della
placenta, la glicemia scende nelle prime ore di vita ed il feto passa ad un metabolismo quasi
esclusicamente lipidico.

Termoregolazione del neonato: all'inizio la produzione di calore da parte dei muscoli quasi
inesistente. La termogenesi chimica invece presente ed data dalla presenza di grasso bruno
localizzato tra le scapole, nel mediastino, attorno all'aorta ed alle logge renali. La dispersione di
calore molto elevata perch esiste una sproporzione tra la superficie e la massa corporea, ed
inoltre il pannicolo adiposo sottocutaneo scarso. Questa avviene tramite: convezione (aria passa
sul corpo e porta via calore), irraggiamento, evaporazione, conduzione.
Lo stress da freddo aumenta il consumo metabolico, la necessit di ossigeno, la frequenza
respiratoria, si sviluppa il metabolismo anaerobico, acidosi metabolica, le condizioni cliniche
peggiorano fino al collasso cardiovascolare.

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