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Definizioni fondamentali:
Età perinatale ultimo periodo prenatale (10-15 settimane) e prima settimana di vita postnatale
(primi 7 giorni)
Età neonatale prime 4 settimane di vita extrauterina (28 giorni)
Lattante primo anno di vita poiché è la fase in cui il bambino si nutre del latte materno
Infante etimologicamente parlando si intende il bambino che ancora non parla, ma comunemente si
intende il periodo fino a 10 anni di vita
La vita del neonato subisce una rivoluzione al momento della nascita poiché fino a quel momento veniva
“accudito” dalla madre, ovviamente non devono essere cambiamenti nocivi per esso. Al momento della nascita
(1 e 5 minuti) viene effettuata una valutazione consultando l’indice di Apgar (acronimo dei 5 parametri
fondamentali). Si assegna per ogni aspetto un punteggio compreso tra 0 e 2, successivamente vengono sommati
e verrà fuori l’indice (max. 10), l’indice di perfetta salute è 7:
0 = scarso
1 = discreto
2 = buono
Dati da osservare:
Colorito il neonato ha una cute molto sottile ed un colorito tendente al rosso. Alla nascita essi anno
un valore di emoglobina molto elevato (25) perché hanno difficoltà durante l’atto respiratorio. Dopo 2
giorni dalla nascita il valore scende ma aumenta la bilirubina ed assumerà una colorazione giallastra,
ma assolutamente fisiologica. Un’altra caratteristica è la presenza di ittero, inoltre se l’emoglobina è alta
ma con una quantità di ossigeno scarsa, esso assumerà un colorito cianotico che si riprenderà entro
pochi giorni.
Polso la frequenza cardiaca è molto elevata (120bpm)
Risposta ad uno stimolo viene effettuata in più parti del corpo in modo simmetrico, così da notare
eventuali danni neurologici.
Tono muscolare negli arti inferiore è molto forte perché il neonato era abituato a stare in una
posizione fetale, egli infatti manterrà questa posizione fino a qualche mese dopo la nascita. Mentre per
il collo non ha assolutamente un tono muscolare; un rilascio degli arti immediato determina danno
neurologico/muscolare.
Respiro alla prima valutazione può risultare imperfetto poiché nel grembo il neonato respirava
direttamente dalla placenta perché non aveva l’apparato respiratorio completamente sviluppato. Con il
primo pianto i polmoni si allargano e comincia l’attività respiratoria.
Caratteristiche varie
Un bambino ha uno sviluppo previsto per tutta la durata della gravidanza (37/41 settimane). Un bambino che
nasce prematuramente non sarà sviluppato, per questo in base alla settimana di nascita si parla di:
A termine
Pre-termine prima della 37esima settimana
Post-termine dopo la 41esima settimana
La valutazione per il peso (piccolo-appropriato-grosso) varia in base all’età gestazionale. Pr quanto riguarda il
capo bisogna attenzionare eventuali malformazioni ma soprattutto la fontanella. Prima della nascita abbiamo
due fontanelle: una è situata tra l’osso occipitale e le parietali ed alla nascita è già chiusa (fontanella
posteriore). La seconda è situata tra il frontale ed i parietali, in questo caso le ossa non sono ancora unite per
due motivi: per facilitare l’uscita durante il parto e perché facilitare la crescita del volume del cervello . La
fontanella è un importante indicatore della pressione del liquor cefalorachidiano. Nel caso di ipertensione di
liquor, la fontanella risulta gonfia, ed il liquor tende ad uscire. Al contrario, la mancata chiusura della fontanella
potrebbe indicare problemi di calcificazione e di sintesi del calcio. Inoltre la presenza della fontanella, permette
di effettuare l’ecografia del cervello (transfontanellare). Inoltre i muscoli del collo saranno ipotonici. Per quanto
riguarda il respiro, il neonato presenta una frequenza respiratoria molto elevata, spesso irregolare, è un
respiro addominale. La parete muscolare addominale nel bambino non è ancora sviluppata, per questo si parla
di flaccidità addominale (addome ipotonico e globoso). Nel neonato vi è la presenza del moncone ombelicale
che viene tagliato e successivamente, a causa di mancanza di ossigeno, va in necrosi. La linea mediana
dell’addome è debole poiché le pareti non sono ancora fuse, per questo è facile che l’intestino dei neonati tendi
ad andare verso fuori, questo è un fenomeno para-fisiologico che si ridurrà autonomamente. A differenza degli
adulti, il fegato dei neonati è facilmente palpabile perché la struttura muscolare è ancora molto debole, di
conseguenza la percezione del fegato è uno stato fisiologico. Il meconio (feci) deve essere emesso entro le
prime h24, per individuare eventuali malformazioni anali (assenza di ano o imperforato) o alterazioni a livello
intestinale e presentano una colorazione molto scura (nere). La cute del neonato ha una colorazione rosea,
molto sottile, facilmente traumatizzabile e ricoperta da vernice caseosa, eritematosa e spesso desquamata.
Potrebbe presentare teleangectasie e alopecia fronto-parietale, milio (punti rilevanti), macchie mongoliche
(situato all’incrocio tra schiena e glutei).
Il neonato presenta dei riflessi definiti arcaici o neonatali, poiché si manifestano solo in questo periodo di vita.
Riflesso della suzione se ad un bambino avviciniamo un dito e lo stimoliamo nella giuntura tra labbro
superiore ed inferiore, egli comincerà a succhiare .
Riflesso di prensione se stimoliamo il palmo egli chiuderà la mano, stessa cosa per l’arcata del piede .
È un esame che va ripetuto per tutti e 4 gli arti poiché potrebbe presentare una lesione.
Riflesso della marcia se viene tenuto il bambino in modo che possa poggiare la pianta del piede a
terra, tenderà a “camminare”. Riflesso che verrà successivamente perso.
Riflesso di Moro il neonato (in posizione supina) stenderà gli arti superiori ed inferiore al sentire un
rumore improvviso.
Vede ha un apparato visivo attivo ma non è in grado di comprendere ciò che vede.
Sente apparato uditivo presente durante la gestazione tranne in casi di deficit uditivi.
Percepisce odori e sapori olfatto e gusto sono funzionanti ed è visibile quando tenderà a
staccarsi dal seno quando il gusto del latte varia in base all’alimentazione della madre.
Sente dolore fino a qualche tempo fa si pensava che il neonato non percepisse dolore, non si
comprende l’entità del dolore degli altri.
Per quanto riguarda i genitali, nel maschio in condizioni normali, è possibile non trovare i testicoli all’interno
dello scroto perché non hanno ancora completato il percorso. Affinché sia fisiologico, questo spostamento deve
concludersi entro le prime settimane, i genitali talvolta possono essere particolarmente espressi o avere
caratteristiche simili ad un bambino pubere (scroto scuro), ciò avviene per una produzione ormonale materna
trasferita al bambino durante l’allattamento. Inoltre le bambine possono avere delle perdite ematiche vaginali.
Parametri ematologici
Globuli rossi durante il primo e secondo giorno di vita, essi risultano di numero nettamente
superiore rispetto agli adulti, così come il livello di emoglobina. Tra il terzo e quarto giorno, il
valore sarà diminuito ma sarà aumentato il livello di bilirubina.
Globuli bianchi vi sono diversi tipi: granulociti, monociti e linfociti. Neutrofili e linfociti
avranno un valora differente rispetto all’adulto: il numero di neutrofili sarà inferiore rispetto al
numero di linfociti (neutrofili < linfociti).
Immunoglobuline non vengono prodotte immediatamente ma vengono trasmesse dalla
madre attraverso la placenta: IgG che costituiscono la “memoria immunologica”.
Calo di peso fisiologico il bambino nei primi 8-12 mesi di vita, avrà un peso che tende ad aumentare,
tranne nel caso di malattie particolari. Nel neonato, il peso della nascita verrà perso di circa 5-10% ma
verrà recuperato dopo i 14 giorni di vita.
Ittero il neonato presenta immaturità epatica, cioè incapace di svolgere a pieno le sue funzioni. La
capacità di coniugare la bilirubina viene a mancare e di conseguenza essa rimane libera nell’organismo.
La bilirubina se presente nel SNC, può causare danni importanti, di conseguenza è fisiologico avere un
valore alto ma non eccessivo.
L’alimento ideale per il neonato, è il latte materno, esso va attaccato entro le prime 6 ore dalla nascita: egli sarà
in grado di deglutire. Il seno sarà vuoto poiché il meccanismo viene attivato nel momento in cui il neonato inizia
a succhiare, stimolandone la produzione. Il primo latte, definito colostro, è povero dal punto di vista calorica,
con pochi zuccheri e grassi ma ricco di immunoglobuline (IgM, IgA), inoltre il latte materno protegge da
infezioni gastrointestinali e polmonari.
Meno regole
Rapporto madre-figlio
Unicità del latte materno
Gli impedimenti:
Difficoltà di suzione
Mastite e ragadi
Malattie infettive
Per difese immunitarie si intendono anche: pelle, mucose e saliva. Queste nel neonato sono molto scarse e la
cute molto sottile. Il bambino non sviluppa immediatamente il sistema immunitario ma con il trascorrere del
tempo. L’allergia è una risposta da parte del nostro organismo contro una sostanza. Un bambino può ammalarsi
sia dal punto di vista genetico, sia dal punto di vista acquisito:
Gli organi linfatici alla nascita non funzionano ancora, nei bambini è facile trovare un ingrossamento degli
organi linfatici, perché basta una piccola infezione per provocare una grossa infezione. L’immunità aspecifica è
ben rappresentata sin dalle prime settimane di vita:
IgG passano dal filtro placentare e diminuiscono al quarto mese
IgA presenti gradualmente nel primo anno
IgM prodotte sin dai primi contatti con agenti infettivi
Linfociti T disponibili sin dalla nascita ma non sono immunocompetenti
La crescita del bambino è un aspetto che il genitore deve attenzionare attentamente e costantemente, questa
avviene su diversi livelli:
Le ossa
Le ossa lunghe sono quelle che danno l’aumento di statura. Per controllare il corretto sviluppo e crescita del
bambino, vengono esaminate le ossa: vengono effettuate delle radiografie e confrontate con le tabelle standard.
Un non corretto sviluppo potrebbe essere indice di un’alterazione endocrinologica o comunque la presenza di
qualche alterazione.
Sviluppo neuropsichico
Relazione del neonato con la madre avviene in maniera immediata durante i primi giorni di vita, man
mano che cresce il rapporto si evolve e migliora. Una relazione difficoltosa potrebbe sfociare in
problematiche relazionali.
Perdita dei riflessi arcaici
Tatto presente sin dalla nascita, anche la sensibilità dolorifica.
Vista l’apparato visivo è attivo sin da subito ma solo entro i 6 mesi maturerà.
Udito senso usato e presente sin da prima della nascita.
Gusto ed olfatto il gusto è presente sin dalla nascita e si affina sin dai 2-3 mesi. L’olfatto è già
presente e si affina entro i 2 anni.
4 settimane:
- Tono muscolare adeguato;
- Inizia a seguire con lo sguardo, soprattutto azioni lente;
- Emette piccoli suoni, più specifici del pianto;
- Segnale d’attenzione importante
16 settimane:
- Mantiene il capo eretto;
- Guarda e porta alla bocca (ha male alle gengive);
- Muove le braccia verso ciò che ciondola;
- Ride emettendo suoni;
- Sorride spontaneamente in determinate situazioni
28 settimane:
- Mantiene la posizione seduta;
- Afferra e passa gli oggetti nell’altra mano;
- Vocalizza;
- Tocca lo specchio;
- Porta i piedi in bocca;
40 settimane:
- Si alza grazie all’aiuto di un appoggio;
- Gattona;
- Afferra pollice ed indice;
- Sillabe come mamma e papà;
- Salutare con la mano
52 settimane (1 anno):
- Cammina tenuto per mano;
- Il bambino è istintivo, poco capacità decisionale;
- Costruzione di torre con i cubi;
- Collabora nel farsi vestire;
- Dice alcune parole;
- Gioca con oggetti comuni
18 mesi:
- Cammina autonomamente;
- Costruire una torre con 3 cubi;
- Aumento di numero di parole
20 mesi:
- Sale le scale con appoggio;
- Impugna la penna;
- Inizia a combinare le parole
Distrofia muscolare: malattia congenita che si manifesta nel primo anno e mezzo, avviene quando il
bambino segue le fasi dello sviluppo ma improvvisamente torna indietro.
2 anni:
- Corre;
- Sale e scende le scale;
- Tira la palla;
- Compone frasi comprensibili;
- Controlla lo sfintere vescicale;
- Indossa da solo vestiti semplici
Il pianto per il bambino è l’unico strumento che ha a disposizione per comunicare e di conseguenza lo usa per
qualsiasi contesto. Il bambino piange per:
Fame soprattutto per bimbi più grandi che non vengono più allattati
Allergia alle proteine del latte il bimbo ha mal di pancia
Mughetto infezione da candida nella mucosa della bocca. Si manifesta con chiazze biancastre
nella cavità buccale in corrispondenza delle guance
Sete il bambino non svezzato placa fame e sete contemporaneamente
Caldo
Freddo
Rumore/silenzio
Ci sono però delle condizioni patologiche per le quali il bambino può piangere:
MALATTIE ESANTEMATICHE
Sono un gruppo di malattie con manifestazione o lesioni particolari sulla pelle (esantema), esse sono:
Scarlattina eziologia batterica del batterio streptococco beta emolitico di gruppo A. Lo streptococco
entra nell’organismo attraverso naso e bocca e la prima sede che viene infettata sono le tonsille (primo
sintomo è la tonsillite). L’incubazione è di 2-5 giorni ed è il periodo che va dal contagio alla comparsa
dei primi sintomi. I segni clinici sono:
- Esordio improvviso
- Febbre elevata, talora con vomito e cefalea
- Maschera di Filatov (guance rosse e pallore periorale e nasale)
- Esantema (manifestazione cutanea alle radici di gambe e braccia, inguine ed ascella)
- Angina scarlatta (tonsillite) e tonsille arrossate con placche (essudato tonsillare)
- Lingua a lampone o fragola
- Linfonodi sottomandibolari tumefatti
L’antibiotico viene dato poiché lo streptococco può provocare diversi danni all’organismo, vengono
somministrati antibiotici di diverse famiglie: penicilline, macrolidi, cefalosporine. La diagnosi è clinica
ed in caso di dubbi si possono effettuare:
Leucocitosi neutrofila
VES e PCR elevate, indicano infezione o infiammazione
TAS (titolo anti-streptostilico)
Malattia reumatica autoimmune si presenta come conseguenza o complicanza dell’infezione da
streptococco. Si manifesta dopo 15-20 giorni dalla scarlattina o la faringite. Viene somministrato
antibiotico. Vengono interessate le zone delle articolazioni ed il dolore si sposta da un punto all’altro.
Essa è provocata da una reazione anticorpale dell’organismo che vorrebbe colpire il batterio. Diverse
sono le ipotesi patogeniche:
Danno da esposizione di immunocomplessi con attivazione di complemento
Lesione anticorpale diretta cross-reazione di anticorpi anti-streptococco contro antigeni
cardiaci
Reazione cellulo-mediata
- Febbre
- Artrite
- Cardite
- Noduli sottocutanei spostabili, eritema marginato o anulare ed eritema nodoso
- Corea di Sydenham
Sono stati creati dei criteri diagnostici: occorrono due manifestazioni maggiori della malattia oppure
una maggiore e due minori:
Manifestazioni maggiori:
cardite
poliartrite
corea
eritema marginato
noduli sottocutanei
Manifestazioni minori:
febbre
atralgie
indici di flogosi elevati (VES e PCR)
allungamento dell’intervallo P-R all’ECG
Non vi è cura ma la miglior arma è il vaccino, possono essere usati dei farmaci antipiretici mirati
all’attenuazione dei sintomi e degli antibiotici in caso di complicanze batteriche.
Rosolia può provocare gravi danni al feto se contratto in gravidanza. Il contagio avviene attraverso
saliva e secrezioni nasali. Il periodo di incubazione va dai 14 giorni ai 21 giorni, ed è molto utile ed
efficace la vaccinazione. Si distinguono due periodi:
Prelievo coagulato
Aggregazione piastrinica
Satellitismo (granulociti neutrofili circondati da piastrine)
Presenza di macro-piastrine
o Piastrine reticolate (ITP) piastrine giovani che contengono ancora RNA messaggero . Esse
permettono di differenziare le piastrinopenie da insufficiente produzione da quelle di iperdistruzione
periferica. Diagnosi differenziale:
Depongono per ITP (piastrinopenia, trombocitopenia immune):
- Esordio brusco dei sintomi
- Recente infezione virale o vaccinazione con virus vivo attenuto
- Trombocitopenia isolata con conte normali di GR e GB (globuli rossi e bianchi)
- Disponibilità di precedente conteggio piastrinico nella norma
Non depongono per ITP
- Febbre, infezioni ricorrenti, perdita di peso, astenia, dolore osseo o articolare, rash
cutaneo (aplasia midollare, patologia neoplastica)
- Assunzione di farmaci
- Familiarità per piastrinopenia, patologia renale, sordità, cataratta, dismorfismi, sindromi
mielodisplastiche
- Segni e sintomi di immunodeficienza
- Alterazioni della serie rosse e/o bianca
Ci sono piastrinopenie immuni che guariscono o diventano croniche, essa è una manifestazione iniziale
di un’altra condizione:
Trombocitopenia familiari
Lupus erimatoso sistemico
Ipersplenismo
Trombocitopenia neonatale alloimmune
Sindrome da immuno deficienza comune variabile
Normalmente la malattia si risolverebbe da sola (prognosi favorevole), è molto costante come malattia
e solo nel 15% persiste e può cronicizzare.
Il trattamento prevede:
Si va a trattare in base a:
- Lieve: 50.000-150.000
- Moderata: 15.000-50.000
- Grave: <15.000
Opzioni terapeutiche:
1
PLT: numero delle piastrine nelle analisi del sangue
o Porpora trombocitopenica immune aumentata distruzione piastrinica, processo autolimitante (la
malattia cessa da sola). Trattamento:
- Farmaci immunodepressivi (ciclosporina)
- Farmaci contro linfociti B (producono anticorpi)
LEUCEMIA ACUTA
Il midollo osseo, contiene, al suo interno, i precursori delle cellule del sangue destinate alla replicazione alcune
ed altre alla differenziazione. In questa malattia, la varietà di cellule si perde, rimanendo solo la cellula anomala
che continuerà a prodursi all’infinito. La leucemia acuta consiste in un’espansione clonale (cellula unica)
incontrollata della normale ematopoiesi linfoide o mieloide con arresto della differenziazione cellulare ad uno
specifico stadio. Vi sono diversi tipi di leucemia:
85% dei casi linfoide: linfoblastica acuta (LLA), origina da una cellula di linea linfoide
15% dei casi mieloide: non linfoblastica o mieloide acuta
2-3% dei casi leucemia mieloide acuta
Generalità:
Età: possono essere coinvolte tutte le età, ma la più colpita è tra i 4-6 anni
Sesso: lieve prevalenza nei maschi
Incidenza: 3-4 casi/100.000 bambini/anno
Costituisce il 30% dei tumori nei bambini
Terapia
Recidiva
Nei casi rari di recidiva, circa il 10%, occorre attuare un nuovo trattamento chemioterapico più aggressivo,
seguito dal trapianto di cellule staminali allogeniche. Se la recidiva non coinvolge il midollo osseo (solo
neurologica o testicolare) la prognosi è favorevole.