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LO SVILUPPO PRENATALE

Con l’unione dello spermatozoo del padre con l’ovulo della madre si ha il concepimento. Attraverso questa
unione l’individuo eredita i geni contenenti le informazioni che influenzeranno il suo sviluppo fisico e
psichico. Lo sviluppo prenatale viene suddiviso in tre periodi: germinale, embrionale e fetale. Le prime tre
settimane costituiscono il periodo germinale dove lo zigote monocellulare scende dalla tuba di Falloppio e
si moltiplica più volte fino a diventare un organismo che supera il centinaio di cellule che si possono
distinguere in due parti: le cellule esterne diventano la placenta, le altre membrane protettrici e mezzo di
nutrizione, mentre quelle interne danno luogo all' organismo che poi diventerà un embrione. Entro il
decimo giorno questo ammasso di cellule si impianta nella parete interna dell'utero che permette il
nutrimento. Con il termine embrione ci riferiamo all'organismo umano dalla seconda all'ottava settimana.
in questo periodo si formano tutti gli organi, il cuore si mette a pulsare, i sistemi metabolici e sensoriali
iniziano a funzionare anche se alla fine di questo periodo l'embrione misura solo 2,5 cm. I tratti del viso
sono formati. Tra l’ottava e la nona settimana di gravidanza l'embrione diventa feto. La formazione degli
organi ormai è completata e inizia il periodo fetale che dura fino alla nascita. L’organismo ormai
differenziato nelle sue parti deve solo crescere e perfezionarsi, nel terzo mese i muscoli si sviluppano le
ossa sostituiscono la cartilagine e gli organi sessuali completano la loro formazione. Alla fine di questo mese
il feto completamente formato muove gran parte del corpo. E’ all'inizio della fase fetale che compaiono i
primi movimenti del feto visibili attraverso un’ecografia. A partire da questo momento il repertorio motorio
del feto si arricchisce rapidamente di tutta una serie di pattern e schemi motori: movimenti isolati delle
braccia delle gambe delle dita movimenti del capo stiramenti e movimenti respiratori singhiozzi movimenti
di suzione e di deglutizione. A partire dal quarto mese di gestazione anche la madre è solitamente in grado
di percepire di movimenti del bambino. La maggior parte dei movimenti fetali non è risposta a stimoli
esterni ma spontaneo, ovvero generato dai processi interni al sistema nervoso del feto. La motricità del
feto contribuisce al benessere del feto, a regolare il suo sviluppo muscolo scheletrico, a contribuire alla
specializzazione di midollo spinale ed encefalo prepararsi ad affrontare il momento del parto e prepararsi
alla vita postnatale. Al momento della nascita alcuni comportamenti innati sono già perfezionati e pronti a
svolgere la loro funzione vitale. La nascita avviene solitamente tra la trentasettesima e la quarantunesima
settimana di gravidanza. Dal momento della nascita inizia per il bambino un processo di adattamento
all'ambiente esterno. Dopo la recisione del cordone ombelicale che consentiva al bambino di ricevere il
sangue ossigenato il bambino deve iniziare a respirare autonomamente attraverso la respirazione
polmonare. Inoltre, da questo momento il bambino smette di ricevere il nutrimento attraverso la placenta
e deve iniziare a nutrirsi autonomamente. Subito dopo la nascita e dopo un periodo di osservazione di 5
minuti vengono valutate le condizioni di salute del neonato attraverso il sistema di valutazione noto come
indice di apgar dove vieni hai dato un punteggio sul battito cardiaco in movimenti respiratori il tono
muscolare il colorito e i riflessi agli stimoli. Ogni punteggio indica se il bambino è in buone condizioni se un
neonato dovrà essere aiutato a respirare e oppure se richiede un intervento immediato con manovre
salvavita e di rianimazione.

ACCRESCIMENTO SOMATICO NEI PRIMI TRE ANNI DI VITA

Con l'espressione accrescimento somatico ci si riferisce a un insieme di modificazioni morfologiche e fisico


chimiche che caratterizzano lo sviluppo dell'individuo

Alla nascita il neonato pesa in media 3400 grammi ed è alto circa 50 cm altri dati sono:

È lunga circa 12-13 cm;

La circonferenza cranica e circa 35 cm;

La circonferenza toracica e circa 33 cm;


Le estremità sono più Corte del tronco circa il 60%.

L'accrescimento della statura è notevole nel primo anno e poi rallenta dato che a quattro anni sia una
media di 100 cm. Anche l'accrescimento ponderale è notevole nel primo anno dato che a 12 mesi i bambini
tendono a pesare 10 kg circa punto dal secondo anno di vita, comunque, il ritmo di crescita in minore: 2-3
kg all'anno. La circonferenza cranica ha una crescita superiore ai 10 cm nel primo anno di vita ma un
aumento molto lento successivamente. Abbastanza simile e l'accrescimento riguardando la circonferenza
toracica 14 cm nel primo anno di vita e 11 nei 9 anni successivi.

SVILUPPO MOTORIO NEI PRIMI TRE ANNI DI VITA

• Dalla suzione come atto riflesso alla suzione come atto per nutrirsi o per ricercare piacere

• Dalla prensione riflessa alla prensione come atto volontario

• Dalla direzione cefalo-caudale (testa tronco-arti superiori e inferiori) alla direzione prossimo-distale
(controllo dei movimenti dalla spalla alla mano)

• 0-1 mese: il bambino, in braccio all’adulto, inizia a sollevare la testa anche se essa tende a vacillare

• 1-2 mesi: il bambino in braccio riesce a tenere dritta la testa per breve tempo e tende a sollevare le spalle
• 2-3 mesi: il bambino solleva la testa in posizione dritta e comincia a muoversi sugli avambracci

• 3-4 mesi: il bambino comincia a toccare gli oggetti, gioca con le proprie mani che porta in prossimità della
bocca, riesce a stare seduto per pochi minuti e solo se aiutato dall’adulto

• 4-6 mesi: il bambino riesce a stare seduto se una persona lo sostiene in modo limitato, sta ben seduto nel
seggiolone, rotola (da pancia in giù a pancia in su e viceversa), riesce ad afferra un oggetto articolando la
spalla con la mano che rimane fissa rispetto all'avambraccio, afferra un oggetto con il palmo della mano e le
quattro dita, escluso il pollice

• 6-8 mesi: il bambino sta seduto da solo senza appoggio, afferra due oggetti uno per mano, si solleva fino
alla posizione seduta se lo si aiuta con una lieve trazione sugli avambracci, afferra un oggetto utilizzando
anche l'articolazione del gomito che gli permette lo spostamento dell'avambraccio e della mano avanti e
indietro, afferra un oggetto iniziando a utilizzare anche il pollice, impara a lasciare andare volontariamente
un oggetto (giocando, ad es., con l'adulto)

• 8-10 mesi: il bambino sta seduto con stabilità senza bisogno di appoggi, si regge in piedi con l’aiuto altrui
oppure appoggiandosi ad un mobile; se sostenuto sotto le braccia accenna qualche movimento di marcia, si
muove carponi; se sostenuto, solleva un piede e lo appoggia nuovamente a terra, afferra un oggetto
coordinando le articolazioni delle spalle, del gomito e del polso; inizia l’azione motoria del gattonare (il c.d.
“grawling” (anche se non tutti i bambini gattonano!) con movimenti di pre-gattonamento (dondolio avanti-
indietro sulle braccia ma senza alcun spostamento)

• 10-12 mesi: il bambino cammina se tenuto per mano o appoggiandosi a un mobile, si alza in piedi
tenendosi ai mobili posti nelle sue vicinanze, comincia a stare in piedi da solo

• 12-18 mesi: il bambino sta in piedi da solo, sale carponi le scale, cammina da solo (dapprima con il corpo
piegato in avanti, alzando il piede in modo eccessivo, con le braccia lontano dal torace, per migliorare
l'equilibrio ecc. e poi in modo sempre più appropriato), spinge una palla con il piede, sale le scale se aiutato
dall’adulto

• 18-24 mesi: il bambino comincia a correre e a scendere le scale sostenuto per mano

• 24-36 mesi: il bambino sale su una sedia tirandosi su con le braccia e lancia una pallina nella direzione
voluta, recupera oggetti sotto i mobili
SVILUPPO MOTORIO DAI 3 AI 6 ANNI

• 3-4 anni: il bambino cammina senza incertezze e in modo del tutto automatico, si sposta nell’ambiente
senza toccare inavvertitamente eventuali ostacoli, alterna i piedi nel salire le scale, salta un ostacolo sul
pavimento se è molto basso (pochi centimetri) e corto (ad es., 20 centimetri), nel lanciare una palla nella
direzione voluta inizia a tener conto anche della distanza (se non eccessiva), segue semplici percorsi (anche
con qualche lieve dislivello), inizia a camminare all’indietro “come i gamberi”; con cubi, aste di legno o
materiale come i Lego esegue semplici incastri, costruisce piccole torri, disegna la figura umana (omino
testone o primi accenni di corpo distinto dalla testa), inizia a seguire percorsi con la matita e a destreggiarsi
con i puzzle composti da pochi pezzi

• 4-5 anni: il bambino diventa sempre più abile con i puzzle, si solleva sulle punte dei piedi senza difficoltà,
inizia a camminare sulla punta dei piedi, saltella, segue percorsi sul pavimento tracciati solo con una linea,
salta un ostacolo sul pavimento se è basso (pochi centimetri) e corto (anche 30 centimetri), inizia a lanciare
la palla in modo adeguato affinché altri la prendano, svolge i primi passi a occhi bendati, con cubi, aste di
legno o Lego propone costruzioni più complesse e inizia ad adeguare il proprio segno grafico al mezzo
(matita, pennarello ecc.), colora con poche uscite dai contorni

• 5-6 anni: il bambino cammina sulle punte dei piedi con sicurezza, sta in equilibrio su una gamba sola,
esegue saltelli su un piede solo, salta un ostacolo sul pavimento alto pochi centimetri, anche se più lungo di
40 cm, svolge i primi tentativi di usare una bicicletta con due sole ruote, segue con la matita percorsi grafici
anche abbastanza complessi, è capace di colorare senza uscire dai contorni, inizia a riprodurre con le mani
o un bastone semplici ritmi.

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