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GUIDA UPPA

Montessori in casa
✓ Ambiente e autonomia
✓ Linguaggio e scrittura
✓ Sviluppo della manualità
✓ Allenare concentrazione ed equilibrio

Di Annalisa Perino, pedagogista montessoriana

Illustrazioni di Elisa Zambelli,


tratte da Qui abita un bambino,
di Annalisa Perino (Uppa edizioni, 2019)

La casa editrice dedicata ai genitori,


a cura degli specialisti dell’infanzia
Ambienti e attività
Montessori per favorire
l’autonomia in casa,
ogni giorno

Si può saltare sul divano? Com’è possibile favorire l’autonomia in casa, con un occhio anche alla
sicurezza? Bisogna privilegiare le regole o la libertà? Annalisa Perino, forte dell’esperienza come
formatrice montessoriana, risponde a queste e ad altre domande con soluzioni pratiche per organizzare spazi e materiali
che rispettino i bisogni di tutti, adulti e bambini, rivelando le enormi potenzialità educative di cui la casa può essere
protagonista. Acquista la tua copia! Vai su uppa.it/leggiQUB
GUIDA UPPA MONTESSORI IN CASA

Mi muovo da solo, a piccoli passi


L’autonomia del bambino nel movimento si costruisce a piccoli passi, come i suoi.
La pediatra ungherese Emmi Pikler, già a inizio secolo, suggeriva come sostenere
questa crescita, ispirandosi alle idee di Maria Montessori

P
er migliorare lo sviluppo motorio ALLESTIAMO GLI SPAZI Abbandonare il letto con le sbarre e
del bambino è importante inse- Per consentire al bambino di muover- scegliere un letto a terra significa:
rirlo in un ambiente che agevoli si in sicurezza è necessario allestire • riconoscere libertà di scelta e di auto-
i suoi movimenti, per garantirgli mag- gli spazi domestici in modo adeguato. nomia a un bambino piccolo che, stan-
giore libertà e futura autonomia. Vediamo come. co, può andare a coricarsi e se riposato
Non possiamo insegnare a un bambi- Durante i periodi di veglia il bambi- può lasciare la stanza;
no a parlare, così come non possiamo no starà su una superficie semirigida • gestire l’addormentamento con faci-
insegnargli a camminare. Ma possia- con uno spessore di qualche centime- lità, sedendosi accanto al bambino e
mo, in entrambi i casi, sostenerlo: par- tro, foderata in cotone, possibilmen- accarezzandolo; coricarsi al suo fianco,
lando tanto e bene lo aiuteremo nella te davanti a uno specchio in cui spec- sussurrare, leggere;
costruzione del linguaggio e lasciando- chiarsi e con qualche oggetto attraente • non sentire il bambino piangere al
lo libero di muoversi favoriremo la sua intorno. risveglio, ma trovarlo nella sua stan-
motricità, l’equilibrio e l’autonomia. Anche il cambio del pannolino o dei za a giocare o vederlo arrivare ai pie-
Come Maria Montessori, anche Emmi vestiti dovrebbe avvenire a terra o in di del lettone.
Pikler, pediatra ungherese di inizio un luogo comodo e sicuro. Come sempre offrire libertà, autono-
Novecento, teorizzò il naturale svilup- Perché fare questa scelta? Il momen- mia, rispetto e fiducia richiede mol-
po motorio, dalla nascita alla deam- to del cambio è un’occasione di eser- to impegno, ma è ampiamente ripagato
bulazione. Ha dato una precisa e chia- cizio fisico e di relazione. Come si può dalla serenità del bambino.
ra indicazione all’adulto: l’unica cosa garantire una buona ginnastica e pre- Il lettino dovrebbe essere in legno, in
che deve fare per aiutare il bambino è ziose coccole in una postazione stret- quanto materiale naturale, con un pro-
porlo in posizione supina dalla nascita ta, ad almeno 90 cm di altezza e quindi prio peso specifico, profumo e calore.
e lasciare che, autonomamente, lenta- pericolosa? I genitori, per la paura che Non dovrebbe essere trattato con colle
mente e con il proprio ritmo, conquisti il piccolo possa cadere, svolgeranno le e vernici tossiche, ma solo con sostan-
tutte le posizioni intermedie. azioni con molta rapidità. Cambiare a ze naturali. Anche le giunture tra le
Per conquistare ogni abilità è necessa- terra significa condividere con il bam- parti dovrebbero essere a incastro, in
rio esercitarsi. bino un momento di cura personale in modo da non dover utilizzare i chiodi.
È soltanto da terra che il bambino un clima di serenità e calma. Le misure del lettino dovrebbero esse-
potrà imparare ad alzarsi senza passare Il genitore può spogliare con lentezza, re sufficientemente abbondanti da per-
da un supporto all’altro. narrando ciò che avviene, può consen- mettere al bambino di muoversi late-
Per molti mesi dalla nascita, il bam- tire al bambino di muoversi liberamen- ralmente in libertà e sicurezza (60 cm
bino non si sposterà dalla posizio- te durante i passaggi e praticare dei × 90 cm). I piedini dovrebbero solleva-
ne supina, ma durante questo perio- massaggi. Il bambino scoprirà i suoi re il letto da terra di circa 4 cm.
do, che pare lunghissimo, egli esercita piedini, la sua pancia e potrà speri- Il fondo del letto, invece di essere com-
la sua muscolatura e si sviluppa psi- mentare sensazioni tattili diffuse e non posto di fragili doghe, potrebbe esse-
chicamente. Ogni posizione è una con- solo circoscritte alle mani. re un piano unico forato che consenta il
quista dettata da maturità psicofisica, ricambio dell’aria e sappia supportare
ottenuta naturalmente e senza sfor- IL LETTINO MONTESSORI eventuali, universali e inevitabili sal-
zo. Il bambino così si girerà, gattonerà, Quando il bambino è in grado di muo- ti infantili. ■
si metterà seduto, camminerà quando versi autonomamente nello spazio
sarà il suo momento e non prima. (striscia o gattona) possiamo sostenere
le sue abilità ponendo nella stanza (sua
o dei genitori) un letto basso, raggiun-
gibile dal bambino in autonomia.

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MI MUOVO DA SOLO, A PICCOLI PASSI

Il metodo Montessori
Maria Montessori sosteneva un principio semplice legato allo sviluppo dell’autonomia: «l’educazione è un
processo naturale effettuato dal bambino, e non è acquisita attraverso l’ascolto di parole, ma attraverso le
esperienze che lui stesso fa nell’ambiente».
Nello stesso tempo però non amava definire “metodo” la sua proposta didattica; preferiva piuttosto ricorrere a
espressioni come “aiuto alla vita” o “sostegno allo sviluppo del bambino”, in quanto le riteneva più aderenti alla
particolare funzione da lei attribuita all’insegnamento come processo di potenziamento e valorizzazione delle
risorse infantili. Lavorare con il metodo montessoriano significa quindi assumere una precisa posizione scientifica
che considera la competenza infantile come un dato, un presupposto, una certezza e non come un’eventualità fra
le tante. Il bambino è competente e portatore di intelligenza; sta all’adulto strutturare spazi e tempi, occasioni
ed esperienze volte a liberare questo potenziale.
Non possiamo creare osservatori dicendo ai bambini: «Osservate!», ma dando loro il potere e i mezzi per tale
osservazione, e questi mezzi vengono acquistati attraverso l’educazione dei sensi.

tutto il percorso di sviluppo del bambino: attraverso la possibilità di agire all’interno di un ambiente che
offre interessanti occasioni di attività, il piccolo sviluppa la propria intelligenza e specifiche capacità che per
Montessori sono alla base del concetto di autonomia.
Queste competenze, che in un documento del Center on the Developing Child dell’Università di Harvard
vengono definite “funzioni esecutive”, sono sostanzialmente tre: la memoria di lavoro, il controllo inibitorio e la
flessibilità cognitiva. È vero, non sono competenze completamente innate nell’individuo: hanno un fondamento
biologico, ma vengono gradualmente attualizzate attraverso l’esercizio e si manifestano già nel bambino piccolo,
diventando via via sempre più complesse e sofisticate. Permettono, in sostanza, di realizzare le nostre idee,
trasmettendo benefici sul piano della gratificazione personale e dell’autostima.
Per favorire nel bambino questo importante esercizio
possiamo proporre attività che rispondano al suo
interesse e al grado del suo sviluppo motorio.
In questo inserto troverete alcuni suggerimenti,
dai travasi ai lavoretti in cucina, passando per il
cucito e i giochi con le lettere.

Le fasi di sviluppo
Le fasi che il bambino attraversa
spontaneamente nel suo sviluppo sono:
voltarsi sulla pancia
rivoltarsi sulla schiena
strisciare
avanzare carponi
sedersi
mettersi in ginocchio
alzarsi in piedi
spostarsi lateralmente sostenendosi
camminare senza il sostegno delle mani
GUIDA UPPA MONTESSORI IN CASA

Lettere e numeri da toccare


Una volta conquistata la parola, il bambino può avvicinarsi gradualmente anche
alla scrittura. Impiegando strumenti specifici, lo si aiuterà a riconoscere prima
le vocali e poi le consonanti di tutto l’alfabeto

P
arlare. Parlare. Parlare. Con La mente del bambino è una spu- all’acquisizione della competenza lin-
chiarezza, calma e usando termi- gna che assorbe ciò che l’ambien- guistica. In questa fase tutto ciò che
ni autentici. Fin dall’inizio della te gli offre. Più saremo specifici, det- riguarda il linguaggio è per il bambino
vita parlare ai bambini il più spes- tagliati e attenti nel linguaggio, più lo estremamente attraente: siamo infatti
so possibile è ciò che di meglio pos- sarà il bambino quando inizierà a par- esseri sociali biologicamente predispo-
siamo fare per aiutarli nello sviluppo lare. Rendere “infantile” il linguaggio sti alla comunicazione.
linguistico. significa impoverirlo e costringere il Intorno ai 30 mesi il bambino vive
Ogni cosa ha un nome specifico, scien- bambino a fare un lavoro inutile di tra- quella fase che Maria Montessori defi-
tifico, che il bambino ricorderà facil- duzione, dal linguaggio a lui riservato nisce “esplosione del linguaggio”: ciò
mente, fin da subito. «Ti va di assag- al linguaggio dei grandi. che ha assorbito dall’inizio della vita,
giare questa crema di zucchine?» è Ciò che dovremmo tenere a mente è che la sua mente ha elaborato e ordi-
una frase più significativa di «Ti va di che per il bambino tutto quello che lo nato, si trasforma in comunica-zio-
assaggiare questa pappa?». circonda non ha ancora un nome, e ne. Le frasi si fanno complete, verbi,
L’adulto non deve temere di utilizzare pertanto poter sapere fin da subito che sostantivi, pronomi, aggettivi trovano
parole specifiche credendole “difficili”, il quadrupede peloso con coda e orec- via via la loro collocazione. Inizia per
perché nessuna parola lo è. chie è un “cane” e non un “bau” è una il bambino un importante momento di
Memorizzare “pappa” o “minestra” grande fortuna! arricchimento del suo vocabolario, con
necessita l’impiego della medesima Con i neonati non è semplice trova- un considerevole aumento della com-
energia. re di che parlare; una buona strategia petenza nella produzione linguistica.
è la narrazione di ciò che sta accaden- Ecco che a un certo punto, intorno ai 4
do, perché così si rassicura il piccolo e anni, il piccolo non fa che domandare:
nel frattempo gli si forniscono ottimi «Che lettera è questa?», «Qual è la
stimoli linguistici: «Ora tolgo la calza, mia lettera?». Questo è il segnale che
slaccio il pannolino. Sen- il bambino è entrato nel periodo sensi-
ti l’acqua come è tiepida? tivo della scrittura, periodo che precede
Ora ti asciugo». quello della lettura.

LE LETTERE SMERIGLIATE
I PERIODI SENSITIVI Le lettere smerigliate possono esse-
DEI BAMBINI re un valido sostegno allo sviluppo
I bambini, durante il loro per- linguistico.
corso di crescita, attraversano Si tratta di tavolette di legno leggero
importanti periodi sensitivi, (spessore: circa 4 mm), quadrate (cir-
ovvero momenti in cui pos- ca 13,5 cm) e rettangolari (per b, d, f, g,
siedono una particolare sen- l, p, q, t, z) con gli angoli smussati, che
sibilità per l’acquisizione di riportano al centro il segno corrispon-
certe competenze. dente a tutte le lettere dell’alfabeto: le
Nel periodo sensitivo del lin- vocali in rosso e le consonanti in blu.
guaggio, che si apre con la Le lettere sono in rilievo, formate da
nascita e termina intor- carta smerigliata di grana non troppo
no ai 5 anni, il bambino è grossa e incollate al centro della tavo-
predisposto naturalmente letta. Si dispongono in un contenitore,

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LETTERE E NUMERI DA TOCCARE

dove stanno in piedi, in modo che siano PERCHÉ LE LETTERE


facilmente visibili e raggiungibili. Per SONO IN CORSIVO?
presentare il lavoro si srotola un tap- Il corsivo si preferisce
petino e si dispongono 3 lettere, una a allo stampato minu-
fianco all’altra. Sempre vicino al tap- scolo perché ciascuna
peto si può mettere una piccola ciotola lettera ha un segno pro-
con un po’ di acqua e un asciugamano. prio e non è facilmente con-
fondibile, come invece sono le
lettere dello stampato minusco-
lo, dove, ad esempio, d-b-p-q differi-
scono solo per il posizionamento del- Si prende un vassoio in plastica (meglio
Rendere “infantile” il linguaggio la stanghetta. Inoltre, i primi segni che se di melamina, con i bordi un po’ alti)
significa impoverirlo e il bambino naturalmente traccia sono e si ripone della farina al suo interno.
costringere il bambino a fare curvi, tondeggianti (come il corsi- Con la mano si può riprodurre una let-
un lavoro inutile di traduzione, vo) e non rettilinei (come lo stampato tera già nota, tenendo quella smeri-
dal linguaggio a lui riservato minuscolo) quindi la mano del bambi- gliata a fianco del vassoio per consen-
no è facilitata nel compiere gesti curvi. tire il controllo dell’errore.
al linguaggio dei grandi.
Vediamo come svolgere l’attività:
1. È importante presentare il lavo- LA LEZIONE DEI 3 TEMPI
ro delle lettere con estrema semplici- Per controllare l’apprendimento è con-
tà: è un esercizio volto solo a toccare sigliabile svolgere quella che si chiama
Lavorare sul tappeto delimita l’area di le lettere con indice e pollice accosta- la lezione dei 3 tempi:
attività rendendo il materiale ordina- ti, lentamente, tre volte per lettera. Al 1. Pronuncio il suono corrispondente al
to. Inoltre, è un modo per proteggere termine di ciascun tocco si deve pro- segno, ad esempio “A”.
le lettere che, dato il loro scopo impor- nunciare il suono corrispondente, ad 2. Aiuto il bimbo nel riconoscimento,
tantissimo (imparare a scrivere), vanno esempio: “A”. ad esempio chiedo: «Mi indichi A?».
trattate con estrema cura. Proprio per 2. Le vocali sono le prime da presenta- 3. Ridesto il ricordo del nome: «Ti
questa forma di tutela, prima di ini- re, poi vengono le consonanti. ricordi il nome di questa lettera?».
ziare a toccare le lettere, è opportuno 3. Mai interrogare il bambino. Si procede con gradualità e propedeu-
bagnare leggermente i polpastrelli della 4. Si presentano poche lettere alla vol- ticamente, senza forzare mai il bambi-
mano e asciugarli con l’asciugamano. ta. Tre è un buon numero per inizia- no che, se frustrato, si allontanerebbe
Questa ritualità ha una doppia valenza: re, poi si va crescendo aggiungendone dal materiale.
rende il momento del tocco delle lette- una o due a seconda dell’interesse del Dopo che si è descritto il valore sen-
re importante e prezioso (i riti piaccio- bambino. soriale delle lettere smerigliate è più
no moltissimo ai bambini, soprattutto La memoria muscolare che entra in facile capire quanto fare lo stesso gioco
se svolti con tono e gesti calmi e lenti) gioco toccando le lettere facilita l’asso- su iPad impoverisca l’esperienza, ridu-
e inoltre il lavaggio delle mani preserva ciazione tra segno e suono. La mano ha cendone l’efficacia. ■
le lettere da vari residui che potrebbero bisogno di allenamento per diventa-
esserci sulle dita. re sicura. Dopo essersi esercitata sul-
le lettere smerigliate, e prima di pas-
sare al foglio, si può fare una tappa: la
scrittura nella farina.

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GUIDA UPPA MONTESSORI IN CASA

Travasare, un gioco da bambini


La “scoperta” delle mani è la prima grande conquista sensoriale.
È necessario un allenamento continuo per imparare a controllarne
il movimento in maniera precisa

O
gni cucciolo di mammifero di 20 mesi infilare e sfilare le scar- suo corpo. Ma perché le mani diventino
gioca per crescere e in questo pe ripetutamente? O aprire e chiu- abili nel rispondere ai comandi hanno
modo istintivamente lavora alla dere il rubinetto per diversi minuti bisogno di esercizio. Un bambino che
costruzione di sé: il bambino è sempre consecutivamente? sposta sassi da un contenitore all’al-
impegnato in azioni costruttive. Questa è l’indicazione che il bambi- tro sta eseguendo un travaso, che è un
La sua gratificazione non è esterna, no si sta allenando a fare propria una buon allenamento alla concentrazione,
come spesso è per l’adulto, ma inti- nuova competenza. Ripetere molte alla coordinazione oculo-manuale, al
ma, trattandosi di acquisizione di nuo- volte significa consolidare, è un vero e perfezionamento della manualità fine,
ve abilità e competenze. proprio rafforzamento sinaptico. e di conseguenza è un ottimo stimo-
lo per l’autonomia. Per offrire occa-
LA MANO È LO STRUMENTO sioni di esercizio in tal senso possiamo
DELL’INTELLIGENZA allestire delle attività di travaso tenen-
Attraverso l’uso della mano il bambi- do a mente che le varianti sono infini-
Attraverso l’uso della mano no sviluppa la propria intelligenza, e la te così come i livelli di difficoltà. I tra-
il bambino sviluppa la propria mano ha bisogno di essere allenata e vasi possono essere svolti con le mani
intelligenza, e la mano ha perfezionata per poter rispondere pun- o usando strumenti che possono farsi
bisogno di essere allenata tualmente alla sua volontà. sempre più sofisticati. Ecco di seguito
e perfezionata per poter All’inizio della vita vediamo il neonato alcuni suggerimenti. ■
rispondere puntualmente accorgersi delle sue mani e lenta-
mente diventare consapevole
alla sua volontà.
di poterle governare e diri-
gere, così come tutto il

Spesso questo ci rende difficile com-


prendere l’agire del bambino, così
come è difficile accettare il tem-
po e le energie che egli decide di
impiegare. Un bambino interes-
sato si “immerge” nel flusso del-
la concentrazione e, impiegando il
massimo delle energie, vuole assorbi-
re l’insegnamento di una certa atti-
vità. Eccolo perdersi allora nel suo
lavoro: non risponde agli stimo-
li esterni e dedica tempi lun-
ghissimi ad azioni spesso anche
banali agli occhi degli adulti.
La ripetizione, per noi noio-
sa, della medesima azione
è per lui sinonimo di con-
centrazione. Quante volte
abbiamo visto un bambino

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TRAVASARE, UN GIOCO DA BAMBINI

OCCORRENTE DESCRIZIONE ETÀ

Scatolone grande che possa contenere Libera attività del bambino all’interno dello scatolone,
12-15 mesi
il bambino, contenitori vari, farina a grana grossa dove può travasare la farina da un contenitore all’altro

Vassoio grande, cucchiai e ciotole di varie dimensioni Appoggiare il vassoio a terra su un tappetino (come
e materiali (come ceramica o metallo, così che limite dello spazio di lavoro) o su un piccolo tavolino
15-20 mesi
producano anche rumore), riso, mais, pastina, e lasciare il bambino libero di travasare un materiale
orzo, legumi (in dosi abbondanti) alla volta

Tappetino, 2 bacinelle trasparenti, una colma Sul tappetino accostare le due bacinelle, immergere
d’acqua, spugna morbida, asciugamano la spugna nella bacinella colma, trasportare la spugna 30-36 mesi
(per asciugare le mani al termine dell’attività) nella bacinella adiacente e strizzare

Tappetino, bacinella con acqua e pietre colorate


(sufficientemente grandi per evitare che vengano Stendere il tappetino, appoggiare la bacinella con
ingoiate), scatola (meglio in plastica), schiumarola, acqua e pietre, sistemare a fianco la schiumarola 30-36 mesi
asciugamano (per asciugare le mani al termine e la scatola vuota per depositare le pietre recuperate
dell’attività)

Vassoio in plastica, 2 ciotole identiche, pasta un po’


grossa (o palline colorate in feltro, o altri oggetti Con la pinza afferrare un oggetto dalla ciotola colma
3 anni circa
abbastanza piccoli e non scivolosi), pinze da cucina e trasportarlo nella ciotola vuota
adatte alla mano del bambino

Vassoio in plastica, piccolo tappetino antiscivolo Disporre l’antiscivolo capovolto, con le ventose
3 anni / 3 anni
con ventose, contagocce con acqua (meglio all’insù, e con il contagocce depositare una goccia
e mezzo
se colorata con colorante alimentare) di liquido su ogni ventosa

Immergere la punta della siringa nella ciotola


Vassoio in plastica, ciotola con acqua (meglio con acqua e tirare lo stantuffo riempiendo
se colorata con colorante alimentare o acquerello), la siringa. Trasportare la siringa nella ciotola vuota 24-36 mesi
una siringa senz’ago, ciotola vuota e spingere lo stantuffo per svuotare.
Procedere fino a completamento del travaso

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GUIDA UPPA MONTESSORI IN CASA

Allacciati da solo! Con i telai


montessoriani impari subito
Osservazione, tatto e reiterazione aiutano il bambino ad apprendere
in modo naturale tutte le piccole procedure della vestizione.
Con gradualità ed esercizio, utilizzando gli strumenti appropriati

P
er diventare autonomo nel- L’ordine consente una rapida com- Ciascun telaio presenta un’unica tipo-
la gestione di sé, il bambino ha prensione della lezione; la ripetizio- logia di chiusura, per favorire l’ordine,
bisogno di tempo, libertà, gra- ne, ovvero l’esercizio, la conquista del- ed è organizzato per potersi esercitare
dualità, ordine ed esercizio. la competenza. almeno cinque volte sulla stessa chiu-
Maria Montessori colse queste esigen- sura: quindi ci saranno, ad esempio,
ze e strutturò del materiale di lavoro TELAI DELLE ALLACCIATURE cinque bottoni da chiudere, uno sotto
per l’infanzia a seconda della compe- I telai delle allacciature sono strumen- l’altro, di uguale dimensione, materiale
tenza da sviluppare: linguistica, moto- ti pensati per favorire l’autonomia nel- e colore. Gli obiettivi di tale strumen-
ria, sensoriale, logico-matematica, la vestizione: chiudere maglie e giac- to sono diversi: allenare la precisio-
manualità fine, cura personale, cura che e allacciare le scarpe. Le tipologia ne dell’uso della mano, la coordinazio-
dell’ambiente, espressività. di allacciature proposte sul telaio pos- ne delle due mani in contemporanea, la
Se si osserva un’attività così pensa- sono essere le più svariate: zip, bottoni coordinazione oculo-manuale, favorire
ta, si può cogliere l’ordine delle infor- grandi, bottoni piccoli, velcro, alama- la concentrazione, saper portare a ter-
mazioni che il materiale intende for- ri, clip, spille da balia, fiocchi di nastro, mine una procedura complessa, favori-
nire; un ordine non solo concettuale, cinghiette di varie dimensioni e grado re l’autonomia.
ma anche estetico, spaziale, cromatico. di difficoltà, ganci, fibbie, automatici. Ciascun bambino può lavorare con il
Questo rende l’attività attraente e inte- telaio perseguendo uno o tutti gli sco-
ressante, mentre l’ordine concettuale pi descritti ed è quindi molto impor-
favorisce il bambino nell’assorbimento tante considerare il livello di sviluppo
dell’informazione. L’ordine consente una rapida del piccolo e il suo interesse per poter
comprendere al meglio quale sia l’in-
comprensione della lezione;
LA TORRE ROSA tento che lo muove verso tale attività.
Un materiale sensoriale come la torre
la ripetizione, ovvero
rosa è pensato per consentire al bam- l’esercizio, la conquista PERCHÉ DECIDERE
bino la sperimentazione e l’acquisizio- della competenza. DI USARE I TELAI?
ne dei concetti di “grande” e “picco- I telai andrebbero appesi, ad esem-
lo”. Di conseguenza il materiale non pio al muro, ed essere facilmen-
fornirà distrazioni da questo argomen- te recuperabili dal bambino. Così, nel
to, per permettere la massima concen- Il telaio è quadrato ed è composto da: momento in cui il piccolo sentisse il
trazione sul concetto di grandezza. La • due asticelle di legno a sezione qua- desiderio di esercitarsi su una chiu-
torre rosa è tutta rosa per non confon- drata (2x2 cm), lunghe circa 30 cm (per sura, potrebbe scegliere il telaio adat-
dere, e per far concentrare il bambino rendere stabile l’appoggio sulla super- to, posarlo a terra o sul tavolo e lavo-
sulla dimensione dei cubi. ficie di lavoro); rarci per tutto il tempo che vuole.
Se il materiale di lavoro fosse più arti- • due asticelle di legno a sezione ton- Perché i cubi morbidi delle allacciature,
colato e complesso, il bambino, spe- da (1 cm di diametro), lunghe circa facilmente reperibili nei negozi di gio-
cialmente se piccolo (24/30 mesi), 30 cm, su cui fissare i lembi di stof- cattoli, non sono preferibili?
potrebbe rimanere spiazzato dal fa e che uniranno le due aste a sezio- Perché sono molto confusi. Così pie-
sovraccarico di stimolazione e allonta- ne quadrata; ni di colori possono infatti confonde-
nare il materiale, considerandolo trop- • due lembi di stoffa unibili tra loro re, e inoltre non offrono la possibi-
po caotico. grazie a una allacciatura specifica. lità di ripetere più volte il medesimo

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ALLACCIATI DA SOLO! CON I TELAI MONTESSORIANI IMPARI SUBITO

movimento in quanto, solitamente,


presentano una singola chiusura su
ciascun lato del cubo. La superficie sul-
la quale si può lavorare, poi, è molto
limitata e la struttura è poco stabile.
È sempre preferibile scegliere la sem-
plicità, l’ordine e la bellezza perché
sono caratteristiche che attraggono il
bambino e lo rassicu-
rano. Un materia-
le attraente richiama
e favorisce la con-
centrazione ed è solo
in uno stato di con-
centrazione auten-
tica che può nasce-
re l’apprendimento,
unica via per lo svi-
luppo del bambino. ■

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GUIDA UPPA MONTESSORI IN CASA

Forbici e coltelli veri,


come vuole Montessori
La prudenza arriva con la concentrazione: l’uso di strumenti alternativi,
“per bambini”, non affina la manualità, poiché l’azione viene classificata
come non pericolosa

I
l coltello taglia, la grattugia graffia, strategie comunicative o rielaborando o un’arancia, una ciotola (contenen-
la forchetta punge, le forbici hanno ruoli sociali vissuti nella realtà. L’al- te le due metà dell’agrume), un bic-
lame taglienti, il vetro è frangibile. lestimento invece di un’attività che chiere in vetro. Appoggiate una metà
Questi non sono buoni motivi per non Maria Montessori chiama di “vita pra- dell’agrume sullo spremiagrumi. Pre-
far usare tali utensili a un bambino. tica”, come fare la spremuta, sbuccia- mete e ruotate il frutto (amplificando
Un coltello che non taglia o un piat- re le carote, rompere le noci, grattu- un po’ la gestualità affinché i passag-
to di plastica non insegnano al bambi- giare il pane, ha lo scopo di affinare la gi siano ben visibili al bambino). Ripo-
no la prudenza, anzi, gli mostrano che manualità e favorire così l’autonomia. nete la buccia nella ciotola. Versate il
anche se li usa impropriamente non Nel primo caso, che il coltello non tagli succo nel bicchiere. Procedete in ugual
succede nulla. Il piccolo deve invece non ha alcuna importanza, ma è fon- modo con l’altra metà. Risciacquate gli
imparare a essere attento e prudente, damentale funzioni durante l’attività utensili.
abile a maneggiare oggetti potenzial- di vita pratica, proprio per non genera-
mente pericolosi, usando oggetti veri e re incomprensioni e frustrazione. GRATTUGIARE IL PANE
funzionali. Ecco alcune proposte di attività con RAFFERMO O IL FORMAGGIO
“oggetti pericolosi”. Prima di lascia- Attività consigliata dai 24/30 mesi
OGGETTI VERI PER IMPARARE re che il bambino inizi la sua attivi- Prendete un vassoio, una grattugia
Come si fa a proteggere i bambini da tà è importante procurarsi i materia- con cassetto, una ciotola con un tozzo
incidenti domestici dovuti a un uso li necessari e mostrare con calma come di pane vecchio, una ciotola vuota per
errato di oggetti pericolosi? Permet- procedere. le briciole, un cucchiaino, un pennel-
tendo loro di utilizzarli solo quando lino da cucina. Ponete di fronte a voi
sono seriamente interessati a farlo. TAGLIARE FRUTTA O VERDURA LESSA la grattugia. Prendete il tozzo di pane
L’interesse autentico genera concen- Attività consigliata dai 20 mesi e, con un movimento lento, verticale
trazione, strettamente legata alla pru- Procuratevi un vassoio, un tagliere, un e unidirezionale, grattugiatelo. Aprite
denza. Un bimbo interessato a taglia- coltello in metallo con punta arroton- il cassetto, con il cucchiaino travasate
re una zucchina bollita sarà intento a data, una ciotola con verdura lessa- le briciole ottenute nella ciotola. Aiu-
tagliare solo la zucchina. Un bambino ta (carota, patata, zucchina) o frutta tatevi con il pennello per completare il
stanco, arrabbiato, bisognoso di correre morbida. travaso.
dovrebbe essere invece tutelato dall’in- Appoggiate sul tagliere la verdura o la
contrare oggetti potenzialmente peri- frutta da affettare. Impugnate il coltel- Il cibo impiegato in tutte queste attivi-
colosi. Un bambino che agisce guidato lo e fate dei tocchetti di verdura, met- tà non va gettato. Il bambino, al termi-
dai propri istinti e bisogni di svilup- tendoli poi nella ciotola. Procedete con ne del lavoro, potrà mangiarlo oppure
po si mostrerà calmo, diretto da un’e- il risciacquo degli utensili. offrirlo a qualcuno. Potrà essere con-
nergia costruttiva e non farà azioni servato e utilizzato da mamma e papà
imprudenti e distruttive. SPREMERE L’ARANCIA per la cena o la merenda.
La sostituzione degli utensili veri con (O IL MANDARINO) Le briciole del pane pos-
utensili giocattolo fornisce al bambino Attività consigliata dai 24 mesi sono essere lascia-
informazioni imprecise. Ciò che conta è Procuratevi un vassoio, uno spre- te agli uccellini nel
aver chiaro lo scopo di ciascuna attivi- miagrumi (possibilmente in prato o sul davan-
tà che viene proposta al bambino: l’al- metallo perché più effica- zale. ■
lestimento di una cucina giocattolo ha ce, vista la poca forza
lo scopo di favorire lo sviluppo di com- delle mani dei bam-
petenze sociali e relazionali simulando bini), un mandarino

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GUIDA UPPA MONTESSORI IN CASA

Impariamo a usare ago e filo


Il cucito serve a potenziare la precisione, l’ordine e la sequenzialità. Basta mostrare
al bambino come procedere e dargli modo di esercitarsi

D
ecidere di allestire un lavoro ATTIVITÀ DEL CUCITO Tagliate il filo avanzato e praticate un
per il proprio bambino significa Se decideremo di allestire un’attività di nodo sul retro del cartoncino perché il
rispondere a un bisogno di svi- cucito, sceglieremo un materiale pia- filo rimanga fermo.
luppo che il piccolo ha implicitamente cevole al tatto, avendo cura di rispetta-
o esplicitamente richiesto. re gli accostamenti cromatici e le tipo- INSEGNARE LE CUCITURE
logie di materie impiegate. L’attività, a questo grado di comples-
Procuriamo un vassoio in grado di sità, è consigliata per i bimbi di 3 anni
contenere tutto ciò che occorre per e mezzo/4.
svolgere l’attività: uno scampolo di Ogni attività può però essere semplifi-
Quando decidiamo di allestire feltro, un punteruolo, un paio di forbi- cata o complicata.
un lavoro, dobbiamo curare ci con punta arrotondata, un cartonci- Per semplificare potete infilare voi il
l’ordine estetico, dei materiali, no colorato spesso (di dimensione più filo nell’ago, disegnare l’immagine e
e la presentazione della piccola dello scampolo di feltro), una praticare i fori.
matita, un gomitolo di lana, un ago da Per complicare, invece, potete suggeri-
procedura di esecuzione.
lana (ago in plastica, con asola molto re immagini sempre più elaborate. Ad
grande). Tutto l’occorrente dovrà esse- esempio disegnate due immagini iden-
re disponibile sul vassoio per permet- tiche, ritagliatele, sovrapponetele, pra-
tere al bambino di lavorare in comple- ticate i fori e procedete con la cucitura
Ogni attività che proponiamo deve ta autonomia. delle due parti insieme. ■
essere motivata, pensata e curata. Il Meglio mostrare attraverso l’azione e
bambino, attraverso le proprie mani- non tramite una spiegazione teorica,
festazioni libere, mostra all’adulto di soprattutto con i bambini piccoli.
essere impegnato nell’acquisizione di
una certa competenza: sviluppo moto- COME PROCEDERE
rio, linguistico, relazionale, espressivi- Con gesti lenti, precisi e chiari pone-
tà o manualità fine. Farsi attenti osser- te lo scampolo di feltro con sopra il
vatori del bambino permette ai genitori cartoncino di fronte a voi, disegna-
di comprendere il livello di sviluppo del te una forma semplice,
figlio nei vari ambiti e, di conseguenza, ad esempio un quadrato,
di offrirgli le proposte educative ade- con il punteruolo pra-
guate. La precisione, la concentrazio- ticate dei fori agli ango-
ne, l’esecuzione di una procedura com- li del quadrato e al centro
plessa si possono favorire proponendo di ogni lato, fate passare
al bambino attività interessanti con le il filo di lana nella cruna
quali sperimentarsi ed esercitarsi. dell’ago e praticate un
Quando decidiamo di allestire un nodo al termine del filo.
“lavoro” (lo chiamiamo così per la Iniziate a cucire parten-
serietà dei suoi intenti), dobbiamo do da un foro, completate la
curare l’ordine estetico, dei materia- figura fino a tornare al pun-
li, e la presentazione della procedura di to di partenza, poi percor-
esecuzione. rete la figura al contrario
per riempire gli spazi vuoti.

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