Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
ROMEO
IL NEONATO
Solitamente viene fatto a 1min e 5min e questi due sono importantissimi, alcuni lo fanno
anche dopo 10min. Se il punteggio risulta inferiore a 5, il bambino ha avuto delle
problematiche cardio respiratorie, asfissia, e questo può comportare potenzialità di
problematiche neurologiche e cognitive in crescita.
CRANIO
Andiamo poi a vedere la STRUTTURA
DEL CRANIO, andando a valutarne forma
e dimensione.
es. in foto: plagiocefalia, la testa è un po’
schiacciata, a causa della posizione che ha
avuto il bambino nell’ultimo periodo della
gavidanza (purché magari è rimasto
incastrato) e questo può aver schiacciato la
regione occipitale. A volte è lieve e
comporta problematiche di tipo solamente estetico, a volte invece può essere proprio
deformato, asimmetrico il cranio, con una parte posta più avanti rispetto all’altra e questo
può causare delle problematiche posturali ed anche dello sviluppo delle prime fasi del
linguaggio (es, asimmetria facciale). Questi casi più gravi vanno trattati dal punto di vista
riabilitativo, ma anche osteopatico.
Le SUTURE e la tensione delle fontanelle anteriore e posteriore devono essere valutate con
la palpazione. Una fusione prematura delle suture determina una craniosinostosi e
conseguente anomalia del contorno cranico che frequentemente necessita di intervento
chirurgico.
2. RIFLESSI
Altro elemento che caratterizza i neonati appena nati sono proprio i riflessi NEONATALI o
riflessi ARCAICI.
La persistenza dei riflessi arcaici, soprattutto del riflesso di moro, è un indice di danno
neurologico.
● Riflesso di MORO: si evoca tenendo il bambino con due mani, con una si sostiene il
tronco, con l'altro la testa. Ad un certo punto rilasciamo in maniera improvvisa la
mano che sostiene il capo, il bambino andrà indietro con il busto, con una abduzione
(apertura) degli arti superiori e successiva adduzione (chiusura). Questo riflesso è
presente nei primi 4/5 mesi di vita, importante perché, se si presenta in età avanzata,
è un campanello di allarme per problemi/danni neurologici.
● Riflesso dello SCHERMIDORE, o riflesso tonico asimmetrico
del collo. Se ruotiamo il capo verso destra, il braccio e la
gamba omolaterali si stendono, mentre nella parte
controlaterale si avrà una flessione dei due arti. Se ruotiamo il
capo a sinistra, ovviamente, ci sarà estensione della parte
sinistra e flessione della parte destra. Anche questo
scompare dopo i 4/5 mesi
● Riflesso di PIAZZAMENTO: Viene valutato tenendo il bimbo
sospeso per il torace. Quando il dorso del piede del bimbo
viene portato a contatto del bordo di un tavolo o di una sedia,
egli solleverà il piede mettendolo sulla loro superficie. Avrà
una triplice flessione (caviglia, ginocchio, anca) come se
volesse salire uno scalino. Questa risposta è usualmente
presente in tutti i bambini e, di solito, scompare tra i 3 ed i 4
mesi di età.
● BABINSKI: Presente nei bambini fino agli
8-9 mesi, a volte anche fino a 12 mesi.
Con un dito, o con una punta smussa si
strofina al centro della pianta del piede (dal
tallone alle dita), nel neonato ci sarà
l’apertura a ventaglio delle dita ed
estensione dell’alluce. Questo riflesso
sparisce entro l’anno di vita, ed anzi,
avremo una flessione dell’alluce e di tutte
le dita. Se dovesse permanere oltre l’anni
di vita, anche questo sarebbe un campanello d’allarme per un danno neurologico.
● GRASPING: Mettendo un dito tra le mani del neonato, avremo la flessione di tutte le
dita (grasping PALMARE). Questo scompare dopo i 4/5 mesi. Stessa cosa succede a
livello della regione plantare (grasping PLANTARE), mettendo un dito poco sotto e le
dita del piede e queste vanno in flessione, Questo scompare dopo gli 8/9 mesi.
POSTURA
Riprendiamo l’immagine di prima
Il bambino in figura 3 presenta gli arti
flessi, ma che toccano il piano
d’appoggio. Il bambino in questione è
prematuro, e questi hanno la
caratteristica di perdere un po’ di tono
flessorio.
TONO
Andiamo quindi ad osservare il tono degli arti. Cosa succede, se sollevo il braccio del bimbo,
delle gambe
Quindi, quando vediamo un tono flessorio forte, sia alla trazione che alla molla, abbiamo di
fronte un bambino sano.
ANGOLO POPLITEO:
Si posiziona la coscia sull’addome, e con un dito si estende la gamba. L’angolo che si viene
a formare dietro al cavo popliteo, nel neonato sano è di circa 90°. Sotto i 90° indica la
presenza di un ipertono (rigidità a livello delle gambe), sopra i 90° indica invece un ipotono.
Sia l’ipertono che l’ipotono sono segnali di problematiche di tipo neurologico.
Si valutano poi le competenze del controllo assiale, della muscolatura del capo.
Si pone il bambino in posizione seduta, e si valuta COME e SE il bambino allinea il capo sul
tronco.
ALLINEAMENTO CAPO SUL TRONCO:
Si tira su il bambino dalle braccia, non deve mollare completamente la testa indietro, è
ammesso un capo posizionato lievemente indietro, o perfettamente allineato.
Un’altra cosa che dovrebbe fare, se messo a pancia in giù, con il volto posizionato dritto sul
piano d’appoggio, il bambino tenderà a sollevare il mento dal piano, ed a ruotare il capo.
ASPETTO VISIVO
PREMATURITÀ
PESO
Altro elemento per identificare bambini che possono avere delle fragilità nel neurosviluppo è
il peso alla nascita.
● Bambino sano: perso>2500 gr
● LBWI : <2500 gr (low birth weight)
● VLBWI: <1500 gr (very low birth weight)
● ELBWI: <1000 gr (extremely low birth weight)
CAUSE
PERCHÉ BAMBINO NASCE PREMATURO
● Fattori di rischio materni: uso di droghe o alcool, fumo, o per patologie come
anemia, cardiopatie, ipertensione, diabete mellito, nefropatie
● Fattori di rischio ostetrici: precedente parto pretermine, anomalie cervicali o
uterine (fibromi, malformazioni)
● Fattori di rischio gravidici: gemellarità, oligopoli-amnios, malformazioni fetali,
IUGR, PROM, infezioni
Anche nei bambini risparmiati da insulti maggiori (emorragia, ipossia, anossia, PVL), sono
presenti deficit neurologici, quelle che chiamiamo sequele minori:
● Disturbi percettivo-motori 20%
● Disturbi dell’apprendimento e del linguaggio 30-50%
● Disturbi del comportamento 20-30%
Bambino che nasce prematuro, con lesione cerebrale, capisco perché possa avere delle
problematiche. Ma un bambino nato prematuro, che però NON ha danni neurologici,
potrebbe comunque avere delle problematiche nello sviluppo.
Questo succede perché il feto, all’interno dell’utero materno, 4 arti ben flessi, parete uterina
che lo protegge come una seconda pelle, che lo mantiene contenuto, il liquido amniotico che
lo culla, battito cardiaco che scandisce il suo tempo. Quando questo bambino nasce
prematuramente, ricordate che, Cervello e polmoni sono gli ultimi organi che maturano
completamente, Il VLBWI passa improvvisamente da un ambiente uterino limitato, caldo,
semibuio, tranquillo e con un ritmico pulsare del cuore materno ed a bassa gravità, fattori
che favoriscono un controllo ottimale della postura e dei movimenti, ad un ambiente del tutto
nuovo ed ostile. Infatti il lettino piatto , rigido e senza limiti non favorisce il controllo
posturale; la forza di gravità rende difficile l’organizzazione del movimento mentre le
esperienze dolorose sono fonte di stress e di crisi di desaturazione.
In più, il cervello è un cervello prematuro, che deve ancora maturare, non ha ancora la
giusta formazione, non ha una barriera per filtrare gli stimoli dall’esterno, ed è quindi un
bambino che può diventare ipereccitabile. Non ha la capacità di attenuare il flusso in
entrata. Questo causa nel bambino un continuo stato di stress.
Questa è una delle tecniche utilizzate, per evitare lo stress ai neonati, perché si è capito che
se si stressa di meno il neonato, si possono potenziare le sue capacità nel neurosviluppo
nella fase successiva.
Alcuni studi ci dicono che i bambini fortemente prematuri hanno alta incidenza di avere:
● Difficoltà apprendimento scolastico: 30-50%
● Deficit attenzione ed iperattività : 20-30%
● Patologia psichiatrica : 25-30% Ansia : 8% vs 1%
● Aspetti depressivi : 34% vs 22%
Per questi motivi, i bambini nati prematuri, sono una popolazione da seguire per tutta la
prima fase del neurosviluppo. Perché potenzialmente a rischio per problematiche del
neurosviluppo.
Il controllo del capo nei bambini prematuri è minore rispetto che per i nati a termine. Inoltre
c’è poco allineamento tra capo e tronco.
Stessa cosa per la sospensione ventrale in cui braccia e gambe sono più estese.
SLIDE 57 E 66
La motilità nei bambini nati prematuri è più lenta con movimenti più bruschi, ampi e
scoordinati.
Per quanto riguarda grasping palmare e plantare sono praticamente uguali al bambino nato
a termine. Così come la suzione è valida. Riesce a fare anche il piazzamento.
Il moro a 33-34 settimane riesce a farlo in maniera completa e all’età del termine è
assolutamente in grado di farlo.
Anche in posizione prona alza il mento e ruota la testa o almeno ci prova.
Invece per quanto riguarda l’aspetto visivo: prendiamo il target lo poniamo alla distanza di
30-40 cm un bimbo di 32-33 settimane è già in grado di farlo sul piano orizzontale e verticale
con più difficoltà nel seguirlo circolarmente.
Il bambino prematuro valutato all’età del termine sul versante visivo è più bravo del bambino
nato a termine perché il prematuro ha già due mesi di vita quindi ha avuto questi mesi per
abituarsi allo stimolo visivo esterno.
Ci fa vedere un video di un bambino prematuro dove ci sono tutte queste caratteristiche.
Altro video di bambino prematuro di 33 settimane: pochi movimenti e bruschi come anche la
molla. Si estende di meno con angolo popliteo molto ampio. Grasping presente (non forte
come quello del nato a termine). Il capo rimane un po' indietro ma fa qualche tentativo. Da
prono anche se con un po' di ritardo comunque alza il mento e ruota la testa. Riesce a fare il
movimento del piazzamento. La mobilità articolare e inseguimento visivo sono buoni anche
se con più difficoltà.
Abbiamo visto prematuri ma sani, senza lesioni, infatti nonostante siano ipotonici danno
comunque risposte neurologiche positive.
Esiste poi una categoria detta dei preterm sono quei bambini nati fra le 33 e 37 settimane.
Se andiamo a vedere il percorso di neurogenesi e sinaptogenesi le ultime 4-5 settimane di
età gestazionale sono fondamentali perché si sviluppa quasi il 40% del cervello. Quindi se
nasciamo a 33-34 settimane ho un 40% del cervello che si deve sviluppare e accrescere.
La maggior parte di questi preterm ha uno sviluppo psicomotorio più o meno simile a quello
del nato a termine però se andiamo a vedere come si comportano questi prematuri dal punto
di vista del nostro esame neurologico vediamo che il bambino nato a 35 settimane valutato
all’età del termine è praticamente simile al nato a termine ma quello che nasce a 34
settimane è invece più simile al vero prematuro. Quindi anche una settimana di differenza
porta ad uno sviluppo diverso. I bambini preterm possono presentare nel primo anno di vita
delle immaturità nello sviluppo psicomotorio che poi colmeranno.