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UNITA’ DI DEGENZA DEL NEONATO

• ISOLA NEONATALE
• CULLA TERMICA
• LETTINO
CARATTERISTICHE ISOLA
NEONATALE

• COLLEGAMENTO CON UNA FONTE DI


O2
• COLLEGAMENTO CON UNA FONTE DI
ASPIRAZIONE
• FONTE DI LUCE
• FONTE RADIANTE
• MECCANISMI DI VENTILAZIONE
• OROLOGIO
CULLA TERMICA

La culla termica garantisce al neonato


un’ambiente termoneutrale.
L’ambiente dipende dalla temperatura e
dal grado di umidità.
La culla è costituita da pareti di plastica
trasparente, base di appoggio reclinabile
con materassino per il neonato.
All’interno circola aria umidificata e
filtrata.
CULLA TERMICA
LETTINO
Parametri vitali neonato

Temperatura:
36,5°-37°
Frequenza cardiaca:
120-140 batt/min
Frequenza respiratoria:
40-60 atti/min
Segni vitali del neonato

Colorito cutaneo:
Roseo – eritrosico (per 6-12 ore può
presentare acrocianosi)
Calo ponderale:
Fino al 10% del peso neonatale
(recupero in genere intorno al 7° giorno
di vita)
Cura moncone ombelicale

La cura del moncone ombelicale


inizia dalla sala parto e continua
nell’unità di degenza.
Il moncone deve essere pulito,
asciugato e avvolto in una garza
sterile.
Va esaminato ad ogni cambio di
pannolino.
OSSERVAZIONE TRANSIZIONALE

• COLORITO CUTANEO
• TEMPERATURA CORPOREA
• CONTROLLO FR – FC
• COMPORTAMENTO
• EMISSIONE MECONIO ED URINE
CURE IGIENICHE

• Per la pulizia della cute si utilizzano


acqua, lozioni, detergenti neutri.
• Nella femmina i genitali vanno puliti
dal davanti verso la regione anale
• Nel maschio i genitali vanno puliti
dall’orifizio urinario alla regione anale
CURE IGIENICHE

• Usare maggiore attenzione alle pieghe


del collo, cosce e ascelle.
• Iniziare dal viso(neonato supino) e
finire con la parte dietro(neonato
prono)
CURE IGIENICHE

• Gli occhi vanno detersi dall’angolo


interno a quello esterno.
• Il naso e le orecchie vanno puliti
esternamente usando garze o cotone
imbevuti di Sol.Fis. .
MECONIO

Rappresenta il primo materiale fecale


emesso dal neonato (normalmente nelle
prime 24 – 36 ore) ed è costituito da
liquido amniotico, secrezioni intestinali,
detriti di cellule della mucosa intestinale;
è inodore, ha colorito nero o verde e
consistenza viscosa
FECI DI TRANSIZIONE
Compaiono in genere dopo il 3° giorno di vita,
sono di colorito variabile (dal marrone
verdastro al marrone giallastro), meno viscose
del meconio e possono contenere traccie di
latte digerito
FECI DEFINITIVE

Vengono emesse dopo il 4° giorno


dall’inizio dell’alimentazione:
• Feci da latte umano (hanno
consistenza cremosa, odore acido e
colorito giallastro)
• Feci da latte artificiale (hanno
consistenza pastosa, odore
putrefattivo, colore giallo – grigiastro)
ACCESSI VENOSI PERIFERICI NEL
NEONATO

• Vene epicraniche
• Vene superficiali arti superiori
• Vene superficiali arti inferiori
VENA EPICRANICA

Materiale:
 Ago butterfly
 Cotone
 Soluzione disinfettante
 Materiale fissaggio
 Rasoio
 Siringa insulina
 Soluzione fisiologica.
VENA EPICRANICA

Procedura:
1. Radere la zona del cranio da pungere
2. Disinfettare la cute
3. Riempire l’ago butterfly con sol.fis. e
deconnetterlo dalla siringa
4. Pungere la vena
5. Nel momento in cui il sangue
refluisce connettere la siringa
VENA EPICRANICA

6.Infondere un po’ di
soluzione per
provare la tenuta
della vena
7.Fissare l’ago con
l’applicazione di
una benda
gessata.
VENE SUPERFICIALI DEGLI ARTI

• Vene superficiali arti superiori


• Vene superficiali arti inferiori
CATETERE OMBELICALE

Posizionamento di un catetere nella


vena ombelicale
Catetere con foro terminale di 3,5F o
5F
Procedura sterile
CATETERE OMBELICALE

E’ un accesso centrale


Le indicazioni del Catetere Ombelicale
dipendono dalle condizioni del pz.
(som.re liquidi farmaci in emergenza,
difficoltà accesso venoso periferico,
necessaria più di una linea d’infusione)
CATETERE OMBELICALE

Requisiti ideali di un catetere:

• Trasparente
• Radiopaco
• Chimicamente inerte ed apirogeno
• Adattabilità a vari raccordi
• Costo contenuto
CATETERE OMBELICALE
ITTERO NEONATALE

Definizione: colorazione gialla della


cute, delle sclere e delle mucose che
compare 2 – 3 giorno di vita e che
scompare entro il 7 giorno.
Eziopatogenesi: aumento
concentrazione Bilirubina libera nel
sangue
Ittero patologico: comparsa precoce
(<24 h di vita)
 aumento > 0,5mg/h
 persistente oltre le due settimane
TRATTAMENTO
DELL’IPERBILIRUBINEMIA
Fototerapia: favorisce
l’eliminazione della Bilirubina
formando “fotoisomeri” che
vengono escreti senza
glicuroconiugazione epatica.
FOTOTERAPIA

• Spogliare il neonato, lasciare solo il


pannolino e porlo in culla termica
• Posizionare la lampada per fototerapia
al di sopra del neonato, esterna
all’incubatrice
• Coprire gli occhi del neonato con una
mascherina ed attivare la lampada
• Girare il bambino ogni 2 ore
• La durata del trattamento dipende dal
livello di Bilirubina sierica non
coniugata
FOTOTERAPIA

• Il personale infermieristico effettua


prelievi capillari dal tallone(luce
spenta)
• Controllare la temperatura corporea
• Aumentare la somministrazione di
liquidi
• Possono insorgere fenomeni di
letargia, irritabilità ed inappetenza
• Si possono manifestare arrossamenti a
carico della cute
• Non usare creme o lozioni sulla cute
Screenig neonatale

La procedura di screening neonatale


permette di evidenziare precocemente
l’esistenza di patologie metaboliche
congenite che devono essere trattate
fin dai primi giorni di vita(ipotiroidismo,
fenilchetonuria, fibrosi cistica).
In Italia l’esecuzione di queste indagini
è obbligatoria.
Screenig neonatale
Screenig neonatale
Screenig neonatale
Screenig neonatale
Screenig neonatale
Screenig neonatale

Materiale:

 Lancette pungidito o sistema pungidito


 Cartoncini assorbenti per screening
 Batuffoli cotone
 Soluzione disinfettante
 Garze
Screenig neonatale

Procedura:

Eseguire non prima di 24 ore dalla


prima poppata e non oltre il 5° giorno.

a. Effettuare un massaggio delicato


dell’area da pungere
b. Disinfettare la cute
c. Lasciare asciugare completamente
d. Pungere la cute del tallone
Screenig neonatale

Procedura:

e. Raccogliere il sangue al centro del


cerchio
f. Riempire tutti i cerchi prestampati
g. Far asciugare a temperatura ambiente
h. Inviare il campione il più presto
possibile.
Prelievo capillare

Obiettivo: eseguire correttamente il


prelievo di sangue venoso periferico
dal tallone del neonato.

Materiale:
 Lancette pungidito o sistema pungidito
 Capillari
Prelievo capillare

Materiale:
 Garze sterili
 Soluzione disinfettante
 Batuffoli cotone
 Plastilina .
Prelievo capillare

Procedura :
a. Attuare la suzione consolatoria per
qualche minuto;
b. Individuare la zona da pungere;
c. Disinfettare il tallone;
d. Pungere la cute con la lancetta;
Prelievo capillare

Procedura:
e. Effettuare una leggera pressione;
f. Raccogliere il sangue necessario nel
capillare;
g. Verificare l’emostasi spontanea;
h. Applicare una garza sterile;
i. Attuare la suzione consolatoria per
qualche minuto.
Assistenza infermieristica al
neonato pretermine

Il neonato pretermine:
E’ il prodotto del concepimento, nato
vivo e vitale, prima della 37°settimana
gestazionale.
Pretermine moderati:
Nati tra la 32°-37°settimana, peso
1500-2500Gr.
Pretermine gravi:
Nati prima delle 32° settimana,
p.<1500.
Assistenza infermieristica al
neonato pretermine

Caratteristiche:
• La circonferenza cranica prevale sulla
circonferenza toracica;
• L’addome è ampio, gli arti sono corti e
sottili;
• La cute è sottile;
• La vernice caseosa è scarsa.
Assistenza infermieristica al
neonato pretermine

Atteggiamento:
Tende al decubito supino con gli arti
superiori ed inferiori in semiflessione o
in estensione completa.
Assistenza infermieristica al
neonato pretermine

A livello fisiologico:
• Il calo ponderale è superiore rispetto a
quello del neonato a termine;
• L’ittero è più intenso e più protratto;
• Apparato respiratorio: insufficienza
respiratoria, apnee del pretermine, Mip;
• Apparato cardiocircolatorio: bassa
pressione sistemica, scarsa
contrattilità del dotto;
Assistenza infermieristica al
neonato pretermine

A livello fisiologico:
• Apparato urinario: difficile
mantenimento dell’equilibrio idro
elettrolitico;
• Sistema immunitario: maggior rischio
di infezioni enteriche, respiratorie e
tegumentarie;
• Apparato emopoietico: anemia
fisiologica del pretermine;
Assistenza infermieristica al
neonato pretermine

A livello fisiologico:
• Sistema nervoso: rischi di deficit
neurologici, mentali, sensoriali;
• Termoregolazione: tendenza
all’ipotermia;
• Metabolismo: ipoglicemia,
ipocalcemia,iperbilirubinemia;
• Alimentazione: carenze
funzionali(assunzione, digestione….).
Assistenza infermieristica al
neonato pretermine

Preparazione posto in T.I.N. :


 Preparare culla termica;
 Preparare ventilatore meccanico;
 Preparare saturimetro;
 Predisporre pompa infusionale;
Assistenza infermieristica al
neonato pretermine

Preparazione posto in T.I.N. :


 Allestire materiale per accesso venoso
e per prelievo ematico;
 Cartella infermieristica e altra
documentazione pronta su culla
termica.
Assistenza infermieristica al
neonato pretermine

Accettazione in T.I.N. :
1. Rilevare il peso corporeo;
2. Mettere il neonato in culla termica;
3. Collegarlo a ventilatore meccanico;
4. Monitorare parametri vitali;
5. Eseguire profilassi neonatale;
Assistenza infermieristica al
neonato pretermine

Accettazione in T.I.N. :
6. Inserimento catetere ombelicale;
7. Esecuzione prelievi ematici;
8. Somministrazione di farmaci e liquidi
in base alla prescrizione medica;
9. Compilazione documentazione
infermieristica.
Care del neonato prematuro

• Riduzione dell’intensità degli stimoli


• Uso di materiali a basso impatto
cutaneo(materassino ad acqua o in
gel,………)
• Manovre analgesiche.
Diagnosi Infermieristiche:

Rischio di comportamento
Disorganizzato :
Correlato a prematurità

Rischio di aspirazione:
Correlato a ritardato svuotamento
gastrico

Termoregolazione inefficace:
Diagnosi Infermieristiche:

Termoregolazione inefficace:
Correlata ad età neonatale

Allattamento al seno inefficace:


Correlato a debole riflesso di suzione, a
prematurità

Ansia:
Correlata a prognosi imprevedibile
Diagnosi Infermieristiche:

Rischio di Infezione:
Correlato a vulnerabilità, mancanza di
una normale flora commensale,
aumento dell’esposizione ambientale
ad agenti patogeni, procedure invasive,
discontinuità della cute

Processi familiari interrotti:


Correlati agli effeffetti di un
ospedalizzazione prolungata sul nucleo
Diagnosi Infermieristiche:

Rischio di ruolo genitoriale


compromesso :
Correlato a separazione del bambino
dalla madre, a incapacità di questa di
accettare un bambino con
compromissioni

Protezione inefficace:
Correlata a prematurità
Diagnosi Infermieristiche:

Tensione nel ruolo di caregiver:


Correlata a imprevedibilità della
situazione del neonato, a mancanza di
esperienza, a impegni di ruolo
contrastanti

Inefficace modello di respirazione:


Correlato a immaturità neurologica
Diagnosi Infermieristiche:

Rischio di crescita sproporzionata:


Correlata a prematurità
Gestione/attuazione:

• Controllare le funzioni vitali,


monitorando la FR, FC e osservando i
segni di distress respiratorio:
alitamento delle pinne nasali, aumento
FR, apnea, cianosi, tachicardia,
retrazioni intercostali, stridore laringeo

• Se è prescritta la som.ne di O2,


segnalare il flusso, la concentrazione e
la saturazione
Gestione/attuazione:

• Porre il neonato in posizione prona o


con il capo un po’ elevato se in
posizione supina, per facilitare
l’espansione toracica e la ventilazione

• Per ridurre al minimo il consumo di O2


e la perdita di calore, mantenere il
neonato in ambiente termoneutro. La
temperatura della termoculla tra 32-
35°C, umidità 40-50%(80%......
Gestione/attuazione:

• Porre il neonato in posizione prona o


con il capo un po’ elevato se in
posizione supina, per facilitare
l’espansione toracica e la ventilazione

• Per ridurre al minimo il consumo di O2


e la perdita di calore, mantenere il
neonato in ambiente termoneutro. La
temperatura della termoculla tra 32-
35°C,umidità 40-50%(80%......
Gestione/attuazione:

• (80% neonato prematurità estrema)


Utilizzare O2 umidificato e riscaldato.

• Non porre mai l’incubatrice vicino


pareti fredde e o finestre

• Mantenere la cute asciutta. Controllare


il peso ed il bilancio idrico
Gestione/attuazione:

• Manipolare il neonato prematuro il


meno possibile per ridurre lo stress a
cui è sottoposto. Incoraggiare il
contatto con i genitori e la
stimolazione vocale.

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