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ASSISTENZA alla Persona: Collaborazione con l’Infermiere

Docente: Dott. Giuseppe De Pascale

Collaborazione con l’Infermiere


Come sappiamo l’OSS è caratterizzato da un Profilo che delinea il suo IDENTIK, spesso
declinato con termini come:
➢ Opera
➢ Coopera
➢ Collabora
Considerato il titolo delle 3 lezioni che sono state calendarizzate, di cui oggi è la prima,
è evidente che parliamo di attività in cui: L’OSS COLLABORA CON L’INFERMIERE
Rilevazione del peso e dell’altezza La rilevazione del peso corporea e dell’altezza sono
attività semplici, ma che devono essere gestite con precisione, perché forniscono dati
che fondamentali ai fini:
➢ Diagnostici
➢ Terapeutici
➢ Assistenziali

Rilevazione del peso corporeo

Il peso corporeo in Italia è espresso sempre in Chilogrammi (Kg), la sua rilevazione è


semplice, infatti è sufficiente utilizzare una bilancia.
Perché è importante rilevare correttamente il peso corporeo di alcuni pazienti?
Importanti variazioni del peso corporeo hanno importanza dal punto di vista
Diagnostico, che influenza poi l’assetto Terapeutico e Assistenziale.
L’Operatore del settore Sanitario che maggiormente si occupa di Diagnosi è il Medico,
perché ha le competenze per diagnosticare le patologie, successivamente per curarle
imposterà un Piano Terapeutico. Anche l’Infermiere esegue delle Diagnosi nel suo
ambito di competenza, ovvero rileva i Bisogno di Assistenza Infermieristica, che
equivalgono a Bisogni di Salute. Per il bene dei nostri Assistiti, Medici e Infermieri
hanno bisogno di una corretta e accurata collaborazione dell’OSS anche per la
rilevazione del peso corporeo.
Pazienti a cui è importante rilevare il peso corporeo:
Cardiopatici: se affetti da Insufficienza Cardio-Vascolare (SCC), potrebbero trattenere
liquidi nei distretti vascolari (vasi sanguigni) o extra-vascolari (edemi declivi) Rischio
di Edema Polmonare Acuto (Emergenza: pz a rischio di morte)
NB Problema che può essere individuato con repentino aumento del peso corporeo!

Nefropatici: se un pz ha Insufficienza Renale (acuta o cronica) potrebbe trattenere


liquidi come un Cardiopatico, quindi sono anche essi a rischio di… Edema Polmonare
Acuto (Emergenza: pz a rischio di morte).
Epatopatici: l’insufficienza epatica, può provocare accumulo di liquidi a livello della
cavità addominale (Ascite), evidente anche dall’aumento della circonferenza addominale
e dall’aumento del peso corporeo. Anche questi pazienti sono a rischio di: Edema
Polmonare Acuto (Emergenza: pz a rischio di morte).
Come, quando e perché è importante rilevare il peso corporeo per i pazienti
Cardiopatici, Nefropatici ed Epatopatici?
È corretto rilevare il peso corporeo dei pazienti sopra elencati quotidianamente. Per i
pazienti che si sottopongono a Dialisi (emodialisi o peritoneale), è importante rilevare il
peso corporeo prima e dopo la seduta dialitica, per misurare la reale quantità di liquidi
eliminata.
Importante: rilevare il peso corporeo sempre nelle stesse condizioni!
Importante: rilevare il peso corporeo sempre nelle stesse condizioni…cosa significa?
A parte per il paziente che si sottopone a Dialisi, di cui abbiamo già sottolineato le
modalità, per i pazienti Cardiopatici ed Epatopatici:
• Ogni mattina e dopo aver svuotato la vescica, ovvero dopo la prima minzione del
mattino e a digiuno
• Rimuovere il superfluo: calzature, oggetti nelle tasche e ad esempio: se la prima
rilevazione è stata fatta in biancheria intima è importante riproporre la condizione.
Rilevazione dell’altezza
Come si esegue?
In Italia l’altezza delle persone si esprime in centimetri (cm) o metri (m); per rilevare
l’altezza si utilizza un’asta graduata.
Perché è importante?
Per verificare che il peso corporeo è proporzionato** all’altezza e per monitorare la
corretta crescita (in altezza) dei bambini e adolescenti (individui in crescita).
** il peso corporeo è proporzionato all’altezza?
Grazie ad un semplice calcolo matematico, è possibile stabilire se il peso corporeo di
una persona è proporzionato all’altezza, quindi si definirà il soggetto: NORMOPESO…
…altrimenti è possibile parlare di: SOTTOPESO, SOVRAPPESO, OBESITA’
(FATTORI DI RISCHIO)

NB Fattore di rischio: condizione che può favorire l’insorgenza di una o più


patologie.

Come posso stabilire se il peso corporeo è proporzionato all’altezza?


Grazie al calcolo del BMI detto anche IMC, si ottone un valore numerico da confrontare
con apposita Tabella.
• BMI: acronimo Inglese che significa Body Mass Index
• IMC: acronimo Italiano che significa Indice di Massa Corporea.
Come si calcola l’IMC (o BMI)?
➢ Mi serve: altezza del Paziente espressa in metri (1,70 m)
➢ Mi serve: peso corporeo del Paziente espresso in Kg (60 kg)

Il sudore: le sue caratteristiche


Il sudore è secreto dalle ghiandole sudoripare che si trovano a livello della cute e può
essere prodotto da ghiandole merocrine o apocrine.
Il sudore prodotto dalle ghiandole merocrine non emana odore, mentre quello prodotto
dalle ghiandole apocrine, a contatto con i batteri assume un odore che si definisce acro
ed è salato (odore tipico del sudore).
Il sudore mesocrino è prodotto in base alla temperatura ambientale e in base all’intensità
dell’attività lavorativa o sportiva che svolgiamo:
• maggiore è la temperatura ambientale e maggiore sarà il sudore mesocrino
prodotto
• maggiore è l’intensità delle attività fisiche che svolgiamo (lavoro, sport) e anche
in questo caso sarà maggiore il sudore prodotto
Il sudore apocrino è prodotto indipendentemente da quanto sopra descritto.
Appare evidente che la produzione di sudore (mesocrino o apocrino) è uno dei motivi
che supporta l’importanza dell’igiene personale; ma è anche vero che più sudiamo e più
di disidratiamo, quindi bere serve a mantenere l’organismo idratato.

Espettorato: caratteristiche e raccolta


Si tratta di muco prodotto in quantità eccessiva a causa di un processo infiammatorio o
infettivo, è il secreto della mucosa di: laringe, trachea e bronchi.
Il Muco che è il secreto delle ghiandole mucine è piuttosto trasparente, mentre
l’espettorato…
L’ESPETTORATO in base alla condizione patologica che lo produce, ha aspetto
differente:
➢ Mucopurulento: bianco-giallo
➢ Emorragico: con presenza di sangue
➢ Schiumoso: è presente della schiuma ed è tipico dell’Edema Polmonare Acuto
(EPA)
➢ Purulento: color grigio o giallo-verde (esempio: polmonite).

Perché l’espettorato viene raccolto?


Raccogliere un campione di espettorato permette di fare diagnosi di patologie a carico
dell’Apparato Respiratorio, ovvero per capire se è prodotto da un processo
infiammatorio isolato o causato da un’infezione batterica o virale, che posso causare
polmonite. La raccolta di questo materiale biologico permette di comprendere la natura
della patologia e offrire al paziente la terapia farmacologica necessaria.
TERAPIA:
1. Infezione batterica: la terapia sarà ANTIBIOTICA
2. Infezione virale: la terapia sarà ANTI-VIRALE.

Espettorato: raccolta
Che tipologia di esame è dedicata all’espettorato e quali modalità di raccolta?
Esame colturale dell’espettorato: si esegue con modalità sterile per non contaminare il
campione con Microrganismi che non sono contenuti nell’espettorato.
In genere si raccoglie quello del mattino e non deve essere contaminato da saliva, per
non inficiare il risultato dell’analisi (come sopra: microrganismi non contenuto
nell’espettorato).
Esistono 2 modalità di raccolta:
1. Paziente autosufficiente: può raccogliere il campione in un contenitore sterile,
dopo aver ricevuto le istruzioni per non contaminare il campione
Paziente autosufficiente: come abbiamo già accennato è preferibile raccogliere il
campione al mattino.
La condizione più importante è che il paziente abbia preventivamente lavato i
denti, ed eseguito degli sciacqui con un collutorio a base di Clorexidina.
NB se il cavo orale è pulito si riducono le possibilità di contaminare il campione.
Valutare sempre se il paziente ha bisogno di aiuto!

Come si previene la contaminazione del contenitore di raccolta?


Non toccare la parte interna del tappo, né quella del bicchiere.
Quindi per ricapitolare……è possibile contaminare il campione in 3 modi:
1. Il cavo orale del paziente è sporco
2. L’espettorato è misto saliva
3. Toccando la parte interna del tappo e del contenitore

2. Paziente non autosufficiente o portatore di tracheostomia: si tratta di un


metodo invasivo, che si chiama: bronco-aspirato.
Con l’ausilio del bronco-aspiratore si raccolgono 1 o più campioni di espettorato,
passando attraverso la tracheostomia o in assenza di questa dalle vie respiratorie
naturali, preferibilmente la bocca per non contaminare la cannula che raccoglie e di
conseguenza il campione. È una tecnica che non può essere eseguita da un OSS, infatti
può solo assistere, ovvero collaborare con l’Infermiere durante la procedura.

NB: la bronco aspirazione, non è di competenza dell’OSS, viene fatta da personale


infermieristico o medico.
Il BRONCOASPIRATORE, non viene utilizzato solo per la raccolta di campione di
espettorato, ma anche per liberare le vie respiratorie dei pazienti NON
AUTOSUFFICIENTI. Non bisogna abusare del bronco aspiratore in quanto:
▪ È una manovra invasiva che può portare a creare delle lesioni
▪ Può portare il paziente ad avere delle infezioni.
NB: NON BRONCOASPIRARE PIU’ DI TRE VOLTE AL GIORNO.
Il vomito: caratteristiche e assistenza al paziente
Nelle Strutture Sanitarie può avvenire piuttosto spesso che un paziente presenti nausea e
vomito, per diversi motivi e i più frequenti sono:
✓ Effetto collaterale di alcuni farmaci (esempio: antidolorifici)
✓ Dopo un intervento chirurgico (effetto collaterale degli anestetici)
✓ Patologie che interessano l’Apparato Digerente o il Sistema Nervoso
✓ Stitichezza

Perché è importante conoscere le caratteristiche del vomito?


Il vomito non ha sempre lo stesso aspetto, perché le cause possono essere differenti e le
sue caratteristiche possono aiutare a comprenderle. Ad esempio se il paziente vomita
bile (colore giallo-verde), è ragionevole pensare che ci possa essere un problema a
livello dell’Apparato Digerente.

Il vomito: caratteristiche
➢ vomito nero (o caffeano): colorazione dovuta alla presenza di sangue digerito,
quindi per una possibile emorragia a livello dell’esofago*, stomaco o duodeno
➢ vomito rosso vivo (o ematemesi): può assumere quella colorazione a causa di
sangue non digerito, quindi a livello dell’esofago* (es: rottura di varici
gastroesofagee)
➢ vomito giallo o verde: detto vomito biliare (per la presenza di bile)
➢ cibo non digerito: tipico da farmaci, si presenta dopo i pasti
➢ vomito fecaloide**: costituito anche da feci (potrebbe essere associato a emesi
alimentare) o solo feci.

* Emorragia a livello del duodeno: parte del sangue può essere direttamente eliminata
con ematemesi, una parte può arrivare fino allo stomaco e al duodeno e presentarsi come
vomito caffeano (molto scuro, quasi nero).
** Vomito fecaloide: causato da sub occlusione intestinale o da occlusione intestinale.
Ci sono altre caratteristica del vomito che sono importanti per fare diagnosi:
• se preceduto da nausea (ad esempio a causa di farmaci, anestetici)
• se a getto (tipico dei disturbi neurologici)
• se vomito asciutto: si presentano solo conati ed emissioni di gas
• se vomito gravidico: si presenta sin dalle prime ore del mattino, come in altri
momenti della giornata anche a digiuno
Collaborare con l’Infermiere significa anche riferire tempestivamente non solo il numero
di episodi di emesi, ma anche le caratteristiche del vomito e del getto, nonché
l’eventuale presenza di nausea; perché come abbiamo detto nella slide precedente sono
aspetti che possono indicare condizioni patologiche molto serie.

Partiamo dal presupposto che il vomito potrebbe essere preceduto da nausea, quindi è
importante segnalare questo sintomo all’Infermiere, che su regolare prescrizione medica
può somministrare per via endovenosa o intramuscolare un farmaco ad azione
anti-nausea o anti-emetica.
Azione anti-nausea o anti-emetica: in genere un farmaco per la eliminare la nausea ha
anche capacità di interrompere il vomito.
Perché in caso di nausea o vomito è preferibile somministrare il farmaco sopra
descritto per via intramuscolare o endovenosa e non per bocca?

La risposta è semplice:
Quando una persona ha nausea o subito dopo aver vomitato, assumere farmaci per bocca
potrebbe provocare appunto emesi, quindi è bene somministrare i farmaci per via
intramuscolare o per via endovenosa. È bene conoscere questa risposta anche se l’OSS
non prende decisioni in merito e non può somministrare farmaci per le 2 vie sopra
elencate.

Ruolo dell’OSS:
Quando il paziente riferisce anche solo nausea o dopo 1 o più episodi di emesi , cosa
bisogna fare?
• Far assumere la posizione seduta o semi seduta finché necessario
• Fornire un catino (bacinella), un telino assorbente o appositi sacchetti
• Se il paziente si è sporcato: provvedere all’igiene personale e al cambio degli abiti
• Arieggiare la stanza o spruzzare deodoranti ambientali**
** potrebbero aumentare la nausea o essere causa di vomito.

Ripresa dell’alimentazione e dell’idratazione (su indicazione dell’Infermiere):


✓ Per prima cosa è necessario che il paziente non presenti nausea, né vomito, a quel
punto può riprendere ad alimentarsi e idratarsi.
✓ Fornire pasti asciutti e leggeri (privi di grassi o con pochi grassi)
✓ Invitare il paziente a far intiepidire gli alimenti prima di assumerli
✓ Idratarsi con acqua naturale a temperatura ambiente o leggermente fresca, ma a
piccoli sorsi
✓ Interrompere alimentazione e idratazione al ripresentarsi di nausea e vomito.

Quali altri sintomi possono accompagnare nausea e vomito?


▪ Debolezza
▪ Capogiri
▪ Presincope (sensazione di perdita della coscienza)
▪ Alterazione dei PV: in particolar modo aumento della FC e riduzione della PA,
aumento della TC, aumento della FR
▪ Possono comparire segni come: pallore e sudorazione

Cosa fare se il paziente presenta anche solo un sintomo-segno?


Far mantenere riposo a letto in posizione seduta o semi-seduta, avvisare l’Infermiere e
rilevare i PV.

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