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Espettorato: raccolta
Che tipologia di esame è dedicata all’espettorato e quali modalità di raccolta?
Esame colturale dell’espettorato: si esegue con modalità sterile per non contaminare il
campione con Microrganismi che non sono contenuti nell’espettorato.
In genere si raccoglie quello del mattino e non deve essere contaminato da saliva, per
non inficiare il risultato dell’analisi (come sopra: microrganismi non contenuto
nell’espettorato).
Esistono 2 modalità di raccolta:
1. Paziente autosufficiente: può raccogliere il campione in un contenitore sterile,
dopo aver ricevuto le istruzioni per non contaminare il campione
Paziente autosufficiente: come abbiamo già accennato è preferibile raccogliere il
campione al mattino.
La condizione più importante è che il paziente abbia preventivamente lavato i
denti, ed eseguito degli sciacqui con un collutorio a base di Clorexidina.
NB se il cavo orale è pulito si riducono le possibilità di contaminare il campione.
Valutare sempre se il paziente ha bisogno di aiuto!
Il vomito: caratteristiche
➢ vomito nero (o caffeano): colorazione dovuta alla presenza di sangue digerito,
quindi per una possibile emorragia a livello dell’esofago*, stomaco o duodeno
➢ vomito rosso vivo (o ematemesi): può assumere quella colorazione a causa di
sangue non digerito, quindi a livello dell’esofago* (es: rottura di varici
gastroesofagee)
➢ vomito giallo o verde: detto vomito biliare (per la presenza di bile)
➢ cibo non digerito: tipico da farmaci, si presenta dopo i pasti
➢ vomito fecaloide**: costituito anche da feci (potrebbe essere associato a emesi
alimentare) o solo feci.
* Emorragia a livello del duodeno: parte del sangue può essere direttamente eliminata
con ematemesi, una parte può arrivare fino allo stomaco e al duodeno e presentarsi come
vomito caffeano (molto scuro, quasi nero).
** Vomito fecaloide: causato da sub occlusione intestinale o da occlusione intestinale.
Ci sono altre caratteristica del vomito che sono importanti per fare diagnosi:
• se preceduto da nausea (ad esempio a causa di farmaci, anestetici)
• se a getto (tipico dei disturbi neurologici)
• se vomito asciutto: si presentano solo conati ed emissioni di gas
• se vomito gravidico: si presenta sin dalle prime ore del mattino, come in altri
momenti della giornata anche a digiuno
Collaborare con l’Infermiere significa anche riferire tempestivamente non solo il numero
di episodi di emesi, ma anche le caratteristiche del vomito e del getto, nonché
l’eventuale presenza di nausea; perché come abbiamo detto nella slide precedente sono
aspetti che possono indicare condizioni patologiche molto serie.
Partiamo dal presupposto che il vomito potrebbe essere preceduto da nausea, quindi è
importante segnalare questo sintomo all’Infermiere, che su regolare prescrizione medica
può somministrare per via endovenosa o intramuscolare un farmaco ad azione
anti-nausea o anti-emetica.
Azione anti-nausea o anti-emetica: in genere un farmaco per la eliminare la nausea ha
anche capacità di interrompere il vomito.
Perché in caso di nausea o vomito è preferibile somministrare il farmaco sopra
descritto per via intramuscolare o endovenosa e non per bocca?
La risposta è semplice:
Quando una persona ha nausea o subito dopo aver vomitato, assumere farmaci per bocca
potrebbe provocare appunto emesi, quindi è bene somministrare i farmaci per via
intramuscolare o per via endovenosa. È bene conoscere questa risposta anche se l’OSS
non prende decisioni in merito e non può somministrare farmaci per le 2 vie sopra
elencate.
Ruolo dell’OSS:
Quando il paziente riferisce anche solo nausea o dopo 1 o più episodi di emesi , cosa
bisogna fare?
• Far assumere la posizione seduta o semi seduta finché necessario
• Fornire un catino (bacinella), un telino assorbente o appositi sacchetti
• Se il paziente si è sporcato: provvedere all’igiene personale e al cambio degli abiti
• Arieggiare la stanza o spruzzare deodoranti ambientali**
** potrebbero aumentare la nausea o essere causa di vomito.