Thorndike(1870-1949)
Le associazioni si formano e stabilizzano se producono "soddisfazioni" Legge dellEffetto
Pavlov (1849-1936)
Condizionamento Rispondente Contiguit temporalecontingenze
Tolman (1886-1959)
Comportamento finalizzato (mappe cognitive) S-R troppo automatico S-O-R (mediazione) Precursore del Cognitivismo
COMPORTAMENTISMO
Visione estrema dell'associazionismo Watson (1878-1959) Il comportamento funzione degli stimoli ambientali ( R = (f) S ) Ricerca su animali-generalizzazione Controllo rigoroso delle variabili Solo comportamenti osservabili
Lashley (1890-1958)
Neuro-anatomia Cervello-apprendimento di comp. complessi Progenitore del Cognitivismo
Anni 50 - 70
Wolpe (1915-1997)
Eysenck
1916-1997
Inghilterra
America
Skinner (1904-1990) Comportamento operante e strumentale Associazioni pi complesse = A-B-C
Eysenck
1) Introduzione della ricerca valutativa allinterno delle psicoterapie Confronto articolato tra terapia del comportamento e psicoanalisi Elaborazione di una teoria della personalit sufficientemente articolata
Wolpe
Influenzato da Pavolv, Hull Desensibilizzazione sistematica e analizza i processi di generalizzazione (esperimenti con i gatti) 1)Ideazione e valutazione clinica su basi sperimentali 2)Interpretazione della genesi degli stati nevrotici 3)Divulgazione Stati uniti e Inghilterra
2)
3)
Skinner
1) Operare sul piano comportamentale significa ottenere dei dati espliciti e verificabili 2) I comportamenti non consistono solo in azioni visibili ma anche in comportamenti covert. 3) Lambiente fornisce stimoli che agiscono nel modellare risposte esterne ed interne alla persona 4) Ricerca sul soggetto singolo
Fattori causali
Comportamento Stesse regole dellapprendimento sia per i comportamenti funzionali che problematici Analisi hic et nunc.
Anni 60 Watson
Mowrer critica il modello medico: Teoria bifattoriale Paura e Ansia (condizionamento classico) Fobia (condizionamento operante)
La persona con disturbi mentali non sarebbe affetta da malattia che va considerata come processo di apprendimento
Desensibilizzazione sistematica
Gerarchia degli stimolo ansiogeni Individuazione dello stimolo in grado di inibire lo stato ansiogeno (gatti cibo vs. uomini tecniche di rilassamento progressivo neuromuscolare di Jacobson + risposte assertive + risposte sessuali)
Perch il cognitivismo ?
I processi cognitivi possono essere verificati empiricamente (anni 60) Ridimensionare la dicotomia mente vs. comportamento Si ammorbidiscono le posizioni rigide Ellis (50-60) propone lapplicazione in un percorso psicoterapeutico
Ellis
(1913-2007)
Filosofi (Epiteto) + Adler + Comportamentismo
RT = terapia razionale RET= terapia razionale emotiva REBT= terapia comportamentale razionale emotiva
Come sottolinea Di Pietro (1998), secondo la REBT, il disagio emotivo deriva da errori che possono essersi verificati in tre categorie di processi cognitivi: i pensieri cognitivi di tipo descrittivo (percezione e descrizione della realt), di tipo inferenziale (interpretazione della realt) e di tipo valutativo (valutazione della realt percepita). In ambito applicativo, la REBT pu essere considerata una procedura di auto-aiuto e di auto trasformazione.
Critiche ad Ellis:
Intervento brutalmente autoritario Presunti disvalori della REBT Semplicistica Non esiste una realt oggettiva Assenza di basi biologiche Si sviluppa in ambito clinico
Il contributo di Beck (19211) Rivisitazione della teoria della psicopatologia (partendo dalla depressione, analizza ansia e personalit borderline)= concezione gerarchica degli eventi cognitivi Verifica empirica delle ipotesi teoriche
Reazione comportamentale Reazione emotiva Pensieri volontari Pensieri automatici Assunti e valori Reazione fisiologica
2)
Beck articola il suo modello sulla base di una concezione gerarchica degli eventi cognitivi, distinguendo: i pensieri volontari, attivati consapevolmente, i pensieri automatici, al di fuori del diretto controllo della persona, gli assunti, i valori e gli schemi (valori e convinzioni della persona organizzati attraverso relazioni di similarit.
Il contributo di Beck la TC
formulazione dinamica del paziente e dei suoi problemi in termini cognitivi 2) Solida alleanza terapeutica 3) Enfatizza la collaborazione e lattiva partecipazione del cliente 4) orientata a raggiungere obiettivi verificabili ed focalizzata sul problema 5) Si fonda sullhic et nunc 6) fondamentalmente pedagogica insegnare ad essere terapeuta di se stessi 7) Durata limitata 8) Sedute strutturate 9) Insegna al cliente ad identificare, valutare e rispondere ai propri pensieri e belief disfunzionali 10) Tecniche diverse per modificare pensieri, emozioni e comportamenti 1)
Obiettivi del Strategie Verifica trattamento Terapeutiche Visione comportam entista Visione C-C
Comportamenti deficitari o in eccesso Comportamenti ed eventi cognitivi deficitari e in eccesso Eventi cognitivi deficitari e in eccesso Tecniche di modificazione del comportamento Strategie e tecniche che si fondano su basi comportamentiste e cognitiviste Interventi sulle strutture cognitive e semantiche Estremo rigore
Estremo rigore
Visione Cognitivista
La psicoeducazione
II parte
Self-determination Theory
Deci & Ryan
SDT is an organismic dialectical approach concept of basic psychological needs for autonomy, competence, and relatedness the degree to which any of these three psychological needs is unsupported or thwarted within a social context will have a robust detrimental impact on wellness in that setting.
PRESUPPOSTI
Come sottolineano Galeazzi e Franceschina (2004), le tecniche di problem solvmg nascono dalla constatazione che le difficolt emotive derivano anche dallincapacit di affrontare i problemi in modo costruttivo e razionale Secondo D'Zurilla e Goldfried (1971), il problem solving un processo comportamentale che consente di generare nuove strategie per affrontare una la situazione problematica e scegliere fra le possibili soluzioni quella che possa essere pi efficace
Il percorso terapeutico
Algoritmo del processo di problem solving proposto da Meazzini (1995): 1) percezione del problema; 2) accettazione del problema; 3) descrizione del problema; 4) generazioni alternative; 5) identificazione delle conseguenze connesse alle alternative generate nella fase precedente; 6) valutazione delle conseguenze; 7) assunzione di decisione; 8) implementazione delle decisioni