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MORALE SOCIALE ETICA SOCIALE FONDAMENTALE Il corso diviso in due parti: - etica sociale fondamentale pone il fondamento del

el discorso fornendo dei principi - etica sociale speciale la specificazione di ci che generale INTRODUZIONE ALLETICA SOCIALE Quando parliamo di Morale (o Etica)1 ociale (M ) si intende a!!reviare "eologia Morale ociale (" ) in linea di massima la riflessione teologica applicata agli am!iti dell#azione sociale pecificicit$ del cristiano %uella di annunciare il &angelo secondo il mandato di 'es( )risto manchere!!e del suo compito se non annunciasse anche %uella che si chiama *ottrina ociale della )hiesa (* )) Infatti+ nel )ompendio della *ottrina ociale della )hiesa ()* ))+ al n, -+ si afferma (da .aolo &I)+ che la diffusione della * ) /un#autentica priorit$ pastorale0+ poich1 fonte per attingere 2 cose: - principi di riflessione - criteri di giudizio /per promuovere un umanesimo integrale e solidale0 - direttive di azione 3ggi spesso si cercano massima efficienza e una %ualche giustizia (procedimenti corretti)+ ma mai il !ene 4nche se vi unit$ di fondo+ vi una sostanziale differenza - "eologia ociale offre il proprio contri!uto critico e scientifico alla riflessione della )hiesa (non ha il compito di emanare una dottrina) - *ottrina ociale espressione del Magistero della )hiesa 'ianni M45635E (Rassegna di Teologia+ 7889) propone delle linee metodologiche - le varie discipline teologiche sono accomunate dal comune riferimento alla :ivelazione (oggetto formale)+ e si differenziano per la diversa intenzionalit$ (oggetto materiale) la :ivelazione viene approcciata da diversi punti di vista e ci si pongono diverse domande - tutte hanno un carattere ecclesiale (non sono frutto della riflessione del singolo) oggetto proprio della " il rapporto tra la coscienza credente (la )hiesa) e la societ$ contemporanea+ avendo come punto di vista una prospettiva teologica pratica con il metodo del discerniemento ispirato dalla fede chematizzando: - objectum formale prospettiva teologica;pratica - objectum materiale rapporto tra )hiesa e societ$ (o mondo+ per usare l#espressione della ' ) - metodo discernimento della fede In particolare: - objectum formale della " una prospettiva teologica;pratica+ per 7 motivi: a, tutta la teologia una riflessione che si fonda sulla decisione pratica della fede: rendo intelligi!ile la scelta di fede previamente compiuta !, in particolare la "M ha una funzione pratica perch1 si occupa della prassi+ ha come oggetto delle azioni - il metodo il discenimento della fede nell#am!ito della " la ricerca del senso del valore di %uanto accade nella societ$ ispirandosi al criterio della fede (che determina l#approccio verso il fatto sociale)
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etimologicamente sono sinonimi (dal greco qoj e dal latino mos, che significano entrambe costume) e noi li utilizzeremo indifferentemente, anche se c chi distingue le due parole e i protestanti preferiscono parlare di etica

Quanto accade nella societ$ %ualcosa di originale+ non pu essere attinto da idee prefissate (c# la li!ert$ dell#uomo+ fatti che accadono per dei casi+ luogo dove agisce lo pirito< =E'E> invece avre!!e detto che la storia ?dispiegamento di idee@),,, %uindi ci che accade necessita sempre di interpretazione 5el discernimento della fede devo tener conto di due cose (o logiche): 1, la storia il luogo dove opera lo pirito 7, la storia il luogo della li!ert$ dell#agire dell#uomo che pu anche andare nella direzione del male )3 "E afferma che neccesario tenere conto della logica dell#Incarnazione (assumere la realt$ cosA com#essa )+ ma anche della logica della :edenzione+ o conversione (in %uanto l#umanit$ segnata dal peccato+ o dalle ?strutture di peccato@+ per usare un#espressione di 'iovanni .aolo II) Bac%ues M4:I"4I5+ Lumanesimo integrale+ afferma che necessario un e%uili!rio che coniughi due cose: 1, la natura con il suo ordine e le sue inclinazioni se si trascura si diventa integralisti (pericolo escatologico) 7, la trasfigurazione che richiede il &angelo se si trascura si appiattiscono le esigenze evangeliche alla realt$ (pericolo del compromesso) C %uindi opportuno un discernimento a vari livelli: - personale - ecclesiale - sociale oggi %uesto sem!ra essere pro!lematico per due motivi: a, rapida trasformazione del fatto sociale+ dei costumi (cosiddetta ?secolarizzazione@) !, complessit$ dell#ordine sociale esistente (economia+ informazione+ !iotecnologie,,,) Questo discerimento prevede 2 momenti: 1, analisi (conoscenza) per discernere criticamente gli eventi sociali occorre conoscerli ( necessario conoscere i fenomeni+ non i princApi astratti) 7, valutazione (interpretazione) non facile perch1 se i fenomeni possono essere univoci+ la loro interpretazione no (i ?segni dei tempi@ di 'iovanni DDIII vanno interpretati) 2, progettazione i primi due momenti devono portare a delle proposte pratiche credi!ili (la proposta di fede deve essere possi!ile+ poich1 se inapplica!ile si s%ualifica da s1) 5el rapportarsi con le scienze umane il discernimento della " necessit$ di attenzione su due fronti ('.II+ Centesimus Annus+ n, EF): a, le scienze umane forniscono un#interpretazione dei fenomeni alla luce di una particolare interpretazione dell#uomo (p,es, la psicologia di G:EH*+ non neutrale,,,) !, le scienze umane devono essere assunte e integrate in un contesto teologico (noi facciamo teologia persumendo che essa ci possa offrire un criterio per capire chi l#uomo e cosa chiamato a fare) 4 tale proposito vi sono alcuni teologi che sottolineano la valenza sociale della "eologia: - ME"6+ Sulla teologia del mondo (1F-1) la )hiesa al servizio della volont$ di *io sul mondo e %uindi ha una funzione di critica sociale (profetica) - Iarl J4:"= il ruolo della )hiesa non %uello di far politica o di governare+ ma pu e deve testimoniare che la politica un servizio di *io e la giustizia e la carit$ sono doni di *io< la comunit$ cristiana responsa!ile di ci che lo tato fa o di ci che lo tato non fa - =enrK *E >HJ4)+ Cattolicesimo, gli aspetti sociali del Dogma (1FL1) il cristianesimo essenzialmente sociale nel suo nucleo pi( profondo (citato da Jenedetto D&I+ Spe salvi)+ ossia non prima personale e di conseguenza sociale+ ma sociale da su!ito - M3>"M455 il dogma della "rinit$ ha incidenza sulla politica (l#arianesimo che era appoggiato dall#imperatore affermava il dominio di una persona della "rinit$ sulle altre,,,) 4nche il )oncilio &aticano II+ costituzione pastorale Gaudium et spes+ ri!adisce %uesta valenza sociale: - n, 1 la )hiesa vuole camminare insieme all#umanit$ 2

n, 77 per capire veramente chi l#uomo+ e %uindi anche il fatto sociale+ occore risalire a )risto (/solamente nel mistero del &er!o incarnato trova vera luce il mistero dell#uomo0) FONDAMENTI BIBLICI DELLETICA SOCIALE .arlare della crittura nella M non scontato,,, molti testi non lo fannoM .rima del )&II i trattati classici su %uesta materia si intitolavano De iustitia et iure+ che partendo dalla Summa di "ommaso hanno uno sviluppo giuridico< alcune indicazioni del )oncilio &aticano II che hanno segnato la svolta: - Optatam totius (decreto sulla formazione sacerdotale) si rinnovi la "M mediante un contatto con la crittura - Dei Verbum (costituzione dogmatica sulla divina :ivelazione)+ n, 71 la crittura l#anima di tutta la "eologia C necessario tenere presenti per alcuni pro!lemi di metodo+ tenuto conto che la Ji!!ia non un catechismo sociale: 1, la crittura ci offre un discorso non sistematico e non univoco sulla realt$ sociale ( scritta in precisi contesti storici con diverse valutazioni di giudizio+ p,es, sulla monarchia) 7, la :ivelazione giudaico;cristiana ha un carattere storico necessaria un#ermeneutica per contestualizzarla (p,es, non possono essere prese alla lettera alcune affermazioni dei profeti) 2, necessario un criterio interpretativo unico+ che %uello cristologico+ l#automanifestazione di *io in 'es( )risto (per %uesto p,es, il li!ro dei 5umeri non avr$ lo stesso peso ermeneutico del discorso della montagna di 'es() *etto %uesto necessario trovare nella Ji!!ia dei criteri di giudizio che possiamo applicare alla nostra situazione concreta di oggi la .arola per tutti i tempi+ viva Antico Testamento 5ell#4" a!!iamo tre linee guida che corrispondono a 2 grandi tradizioni etiche: 1, t!os dell#4lleanza (o della >egge) .entateuco (Tora!) 7, t!os profetico li!ri profetici 2, t!os sapienziale li!ri sapienziali T"OS *E>>#4>>E4564 Questa prima tradizione caratterizzata dalle prime e fondamentali istituzioni di Israele che hanno il compito: a, mediare la presenza di *io in mezzo al popolo !, rendere disponi!ile per ogni generazione (rinnovare) l#evento costitutivo del popolo che l#Esodo (li!erazione dalla schiavit( e progressivo cammino verso la salvezza N li!erazione integrale) I .adri hanno interpretato l#Esodo come la li!erazione dal peccato: un#interpretazione legittima ma pu essere riduttiva: si tratta di li!erazione integrale+ anche politica e religiosa (dall#idolatria) >#Esodo si rinnova nella cele!razione rituale che esprime il sA del popolo all#4lleanza si tratta di un#4lleanza asimmetrica perch1 vi una li!erazione previa da parte di *io+ come ci ricorda Dt 9+1-: /guardati dun%ue dal pensare: la mia forza e la potenza della mia mano mi hanno ac%uistato %ueste ricchezze< ricordati invece del ignore tuo *io,,,0 >o strumento che *io dona a Israele per mantenere %uesta 4lleanza la Legge rompendo l#4lleanza si diperde anche il popolo+ poich1 vi solidariet$ di fronte all#4lleanza (non viene concepito che %ualcuno osservi e %ualcuno non osservi la >egge) 5oi traduciamo Tora! con >egge+ intendendo il greco nmoj e il latino ius di fatto la parola e!raica significa istruzione+ guida perch1 Israele possa giungere alla terra promessa+ per non perdere la strada

Il dono della >egge raggiunge il suo apice col *ecalogo nel #rologo ai comandamenti (Dt E+O: /Io sono il ignore+ tuo *io+ che ti ho fatto uscire dal paese di Egitto+ dalla condizione servile,,,0) non a!!iamo un imperativo+ ma l#inidicatico della salvezza+ premessa indispensa!ile per l#imperativo etico :imandare all#esperienza dell#Esodo che viene rinnovata significa motivare la >egge per Israele+ %uesto costituisce la motivazione teologica fondamentale che non pu essere separata Questo implica anche una particolare attenzione per le categorie pi( disagiate come lo straniero+ l#orfano e la vedova (si pone l#accento sui rapporti interpersonali+ mentre il diritto romano era attento alle cose+ p,es, il diritto di propriet$,,,) >a Tora! presenta 2 caratteristiche: 1, non va mai disgiunta dalla fede in *io (motivazione teologica e osservanza della >egge) indica le modalit$ concrete per esprimere la fede+ e solo se ho fede posso assolvere ad essa 7, *io da una >egge che unitaria (proviene dall#unico *io) va osservata integralemente e violare un solo precetto significa violare tutta la >egge 2, la Tora! ha una dimensione sociale poich1 si propone di essere vincolo per Israele violare la >egge non affare privato+ significa rompere %uesto legame sociale 3ltre al *ecalogo (Dt 5+ Es !) nell#4" vi sono altre importanti raccolte legislative: - codice dell#4lleanza (Es !" #) - codice deuteronomico (Dt $ " %) - codice di santit$ (Lv $&" %) In %uesti codici vi sono anche norme superate+ ma anche norme riprese da 'es( perch1 molto avanzate (p,es, Lv 1F+19: /non ti vendicherai,,, ma amerai il tuo prossimo come te stesso0) T"OS .:3GE"I)3 >#esperienza del tradimento della >egge (peccato) fa comprendere che istituzioni (mediatrici) e >egge non garantiscono automaticamente la salvezza la funzione profetica non %uella di contrapporsi all#istituzione in %uanto tale+ ma di richiamare l#istanza che sottost$ alla >egge+ di andare al cuore di essa "ra i profeti possiamo distinguere due grandi !locchi di giudizio: 1, giudizio profetico sulla monarchia (Am, Os, $i, %& 's) si esprime in contemporanea con l#istutuzione monarchica (%uando le tri!( si sono riunite a formare il popolo di Israele)< la monarchia fortemente voluta dal popolo che la vede nei popoli vicini come un#istituzione divina< d#altro canto la fede in *io non permette di sacralizzare il re In %uesto contesto a!!iamo due linee di giudizio tra i profeti: 1, linea maggioritaria+ polemica si interpreta la richiesta dell#istituzione monarchica da parte del popolo come mancanza di fiducia nei confronti di *io (cfr, % Sam 9+18;77) Questo giudizio negativo evidenziato anche dal comportamento ini%uo dei re (p,es, *avide adultero che uccide Hria per prendersi Jetsa!ea+ il saggio alomone che alla fine della vita si rivolge agli idoli+ 4ca! che usurpa la vigna di 5a!od,,,) Isaia condanna l#istituzione regale che nega l#uguaglianza nel popolo+ discriminando i poveri (cfr, 's E+9 e segg,: /'uai a voi che aggiungete casa a casa e unite campo a campo,,,0) Michea si scaglia contro i governanti che non praticano la giustizia (cfr, $i 2+1;7)+ dove sono coinvolti poteri alleati politici;economici;religiosi Il falllimento storico della monarchia non impedisce per la nascita di una corrente messianica che annuncia l#avvento di un re davidico giusto 7, linea minoritaria favolervole all#istituzuione monarchica (p,es, Cr)+ dove il re incarna la giustizia e fonda la sua autorit$ su *io stesso 7, giudizio profetico sulla giustizia sociale di Israele un testo importante %uello di Is 5'$"& (cantico della vigna) dove attraverso il genere letterario del r(b si espone un processo che *io intenta contro il Israele: all#inizio un canto d#amore+ ma poi si chiamano gli stessi a!itanti a giudicare, Israele la

vigna *io si aspettava giustizia ( tsedac)) e invece a prodotto violenza ( tseac))+ si aspettava rettitudine (misp)t) e invece ha prodotto grida di oppressi ( mispa!): sono parole simili+ ma esprimono atteggiamenti profondamenti diversi 4ltri testi: Is $ si invita a non disgiungere culto e giustizia: i sacrifici sono inutili se accompagnati dall#ingiustizia+ il culto ha un fondamento etico Am %uasi tutto il li!ro si scaglia contro l#oppressione del popolo come %uando si denuncia la perversione della giustizia+ dei rapporti familiari e del culto (7+O;9)+ %uando si vede l#ini%uit$ come un contro;Esodo (7+18) o %uando si denuncia la falsit$ che vorre!!e coprire l#ingiustizia (9+L;9)

Quindi il p!atos dei .rofeti richiama il primato del diritto di *io di fronte ad ogni istituzione umana+ che non pu essere considerata come coincidente con la volont$ di *io (desacralizzazione del potere politico) >e istituzioni (4lleanza+ >egge,,,) devono essere ricondotte al loro senso originario per non cadere in un osse%uio formale: necessario dare un assenso del cuore #AT"OS 4.IE56I4>E e i profeti sono orientati alla fede in *io+ i li!ri sapienziali riflettono la sapienza umana universale .rincipalmente trattano due %uestioni: 1, originePsenso della socialit$ in Gen 1 si presenta l#ideale di societ$+ il piano originario della creazione+ dove l#uomo creato a immagine e somiglianza di *io Questo fonda sia la comunione con *io+ sia la comunione tra uomo e donna (la creazione non appaga l#uomo+ solo la donna che gli simile)< al contempo esprime un#alterit$ che rende possi!ile la relazione fin dall#inizio l#uomo pensato come essere sociale+ e anche in relazione col cosmo (Gen 1+79)+ ossia in un#armonia comunionale tra uomo e *io+ tra uomo e donna+ tra uomo e cosmo Il peccato non ha solo una valenza personale+ ma incide su tutti i rapporti+ sia su %uello originario con *io+ sia su %uello con gli altri e col cosmo (ci si nasconde da *io+ si scarica la colpa sull#altro+ inizia la spirale di violenza col fratricidio per invidia,,,) *io recupera il rapporto con l#uomo stringendo un# 4lleanza con 5o e poi con 4!ramo ( Gn 17)+ ma prima a!!iamo il racconto della "orre di Ja!ele l#uomo vorre!!e edificare una citt$ senza tenere conto di *io+ un#autorit$ politica indipendente (cfr, 4'3 "I53+ La citt) di Dio) 7, atteggiamento da tenere nei confronti dei !eni (tema della ricchezzaPpovert$) i !eni presentano un#am!iguit$+ sono al contempo !enedizione e tentazione: - #atriarc!i sono necessari alla piena realizzazione dell#esistenza umana (felicit$ dell#uomo) sono indice della !enedizione di *io (aspetto evidenziato da una certa lettura potestante+ ma anche la filosofia greca+ p,es, 4:I "3"E>E+ tica *icomac!ea: non sono i !eni che danno la felicit$+ ma vanno presupposti) - +oelet, #roverbi sono anche pericoli: affamano (portano al desiderio smodato di loro stessi) e conducono all#idolatria (sostituiscono *io) +oelet parla di vanit$ dei !eni mondani #r 28+9 e segg, con e%uili!rio si chiede n1 povert$+ n1 ricchezza (si consapevoli che i !eni possono incidere nel rapporto uomoP*io) .ossiamo cogliere come principio generale che *io creatore e signore di tutte le cose e i !eni sono dai in custodia all#uomo (non ne il padrone) %uesto principio si concretizza legamelmente: - proi!izione del prestito ad interesse (usura) - tutela del salariato (ogni giorno chi lavora deve ricevere la paga per mangiare) - tutela dei !eni del povero (non pu essere richiesto un pegno essenziale alla sua sussistenza) In %uesto contesto gli ana,in (poveri di *io) sono le persone devote che non hanno altra ricchezza+ se non *io la povert$ materiale diventa paradigma spirituale ( $t: /!eati i poveri in spirito,,,0)

N(o)o Testamento >a lettura in am!ito cristiano stata sviluppata diversamente: - am!ito cattolico si sottolinea la continuit$ tra &angelo e societ$+ si propone una giustizia evangelica applicata alla situazione concreta - am!ito protestante viene sottolineata una maggiore discontinuit$+ vi diversit$ tra le diverse esigenze del :egno di *io e citt$ degli uomini 5ella nostra analisi possiamo distinguere: 1, messaggio sociale di 'es( fonte: i Vangeli 7, messaggio sociale della prima comunit$ cristiana fonte: >ettere di #aolo+ Atti+ Apocalisse ME 4''I3 3)I4>E *I 'E Q

Il contesto storico %uello di una societ$ e!raica divisa in diversi gruppi nei confronti dell#occupazione romana+ piuttosto tollerante: - zeloti ricorrono anche alla violanza nella loro opposizione radicale - esseni opposizione spiritualista stanziata a Qmran - farisei tollerano il potere romano: sono la corrente maggioritaria che gode della stima del popolo+ la pi( vicina all#insegnamento di 'es( - sadducei convivono col potere romano+ appartengono alla classe elitaria In %uesto contesto 'es( rifiuta ogni atteggiamento di tipo rivoluzionerio (zeloti)+ ma anche il rifiuto spiritualistico di chi si vuole mantenere separato perch1 si crede puro (esseni) 5on dimostra un rifiuto netto del potere romano+ ma un#accettazione critica del %uadro sociale esistente :ifiuta anche di assumere un potere giuridicoPesecutivo+ come invece facevano i rabb- (p,es, %uando in Lc 17+12 gli si chiede di dirimere una %uestione di eredit$ tra fratelli) 'es( propone una >egge nuova Mt 5' !"*+ (discorso della montagna): parla di una nuova giustizia+ superiore a %uella degli scri!i e farisei+ portando alcune antitesi che reinterpretano la >egge antica senza contraddirla (spesso dice: /vi stato detto,,,+ io vi dico,,,0) una legge di compimento che permette all#uomo di aderire al :egno di *io *ue estremi caratterizzano %uesta >egge: - vuole superare la prospettiva legalista (osservanza esteriore della norma) - vuole superare un#ottica apocalittica (siccome aspettiamo cieli e terra nuova+ niente !uono in %uesto mondo) i tradda di una legge metagiuridica (meta N al di l$) non immediatamente traduci!ile in un codice penale o civile (come si fa a tradurre in norma ?se %ualcuno ti percuote la guancia tu porgigli anche l#altra@R) 5ella predicazione di 'es( si affrontano due %uestioni principali: 1, atteggiamento verso i !eni (povert$Pricchezza) pur non vivendo nella miseria+ persegue uno stile povero e nomade+ spoglio del superfluo: la sua povert$ esprime la fiducia totale nel .adre e l#apertura verso il povero, 3ltre alla !eatuitudine sulla povert$+ possiamo evidenziare alcuni insegnamenti espliciti: - apprezzamento dei !eni sulla linea sapienziale il suo non un rifiuto radicale+ sa apprezzarne la !ont$ (mangia e !eve coi ricchi)+ che rigetta ogni dualismo gnostico disprezzante la creazione ma al contempo indica la li!ert$ derivante dalla scelta necessaria tra *io e mammona (N personalizzazione dell#accumulo)

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invito ai discepoli a non affannarsi nel ricercare !eni+ che sono un mezzo e mai un fine tradire!!e la fiducia in *io (implica una spirale di ricerca ulteriore di !eni,,,)

essere poveri significa accumulare tesori per *io e non per s1 (cfr, Lc 17+12;71: para!ola dell#uomo che vuole costruire granai) non condividere significa possedere egoisticamente la ricchezza che porta all#illusione di essere eterni (cfr, para!ola del ricco epulone+ che non cattivo+ ma indifferente,,,) 7, giudizio sulle autorit$ civili non ne contesta la legittimit$+ ma mette in guardia da un cattivo uso che possono fare dell#esercizio del loro potere :ispondendo alla domanda su chi sia il pi( grande ( Lc 77+7L;7-) afferma che i potenti si fanno chiamare !enefattori (anche i dittatori lo fanno) ma nel :egno il pi( grande chi segue lui che si pone come modello di dia.on/s 5ella seconda tentazione che riceve da atana gli viene proposta la signoria sui regni della terra: un#interpretazione apocalittica sottolinea che i regni della terra sono di atana+ ma essenzialmente il &angelo vuole richiamare il pericolo del male che pu influenzare i poteri terreni, &i sono alcuni passi pro!lematici che vanno interpretati: - Gv $+'#%: /il mio regno non di %uesto mondo0 nel confronto con .ilato+ 'es( afferma che il :egno di *io non viene da %uesto mondo+ non si fonda sul consenso sociale ma viene proposto dall#alto< si tratta di un regno che viene per trasformare il mondo (siamo nella dialettica tra ?essere nel mondo@ e ?non essere del mondo@+ ossia di una presenza non identificativa) - Mt '$5" : /date a )esare %uel che di )esare e a *io %uel che di *io0 tradizionalmente stato identificato come fondamento del doppio ordine+ politico e religioso Il contesto in cui viene pronunciata la frase polemico+ a 'es( viene rivolta una domanda non per conoscere la verit$+ ma per coglierlo in fallo< i farisei non avevano chiesto niente riguardo a *io e lui mostra una moneta col volto di )esare, 'es( si rif$ a un princApio radicale: se !ene dare a )esare ci che gli spetta+ tanto pi( importante riconoscere il primato di *io a cui non !asta dare una monetaM (4'3 "I53: a )esare !asta dare la moneta S sua immagine S a *io l#uomo S sua immagine), 4 )esare non do!!iamo dare pi( della moneta: guai %uando pretende di pi(+ perch1 non pu essere svenduto l#uomo coi suoi dirittiM In altre parole 'es( pone dei limiti ai regni terreni+ che non sono sullo stesso piano del :egno di *io 'es( usa la parola rendere e non dare: non siamo noi a dare per primi se %uesto per %uello che riguarda *io chiaro+ lo deve essere anche per %uello che riguarda )ersare: nella societ$ prima riceviamo e poi restituiamo (in impegno civile) Quindi non contrapposizione tra due regni+ ma un#o!!edienza a )esare+ vista all#interno del piano di *io+ che non deve essere cieca+ ma critica ME 4''I3 3)I4>E *E>>4 .:IM4 )3MH5I"T ):I "I454

Gin dall#inizio la comunit$ apostolica+ che vive al suo interno con certe norme+ si trova a dover affrontare la %uestione del suo rapporto con la societ$ circostante< possiamo notare: - elemento di continuit$ la comunit$ cristiana composta da uomini del loro tempo+ con i loro costumi che sono %uelli della societ$ - elemento di discontinuit$ la comunit$ cristiana ha una prospettiva pi( ampia (escatologica) che la porta a relativizzare la societ$ In particolare alcuni elementi della proposta evangelica scompaginano la societ$ circostante: 1, ugualianza radicale di tutti gli uomini in )risto (cfr, Gal #' +: /non c# pi( giudeo n1 greco+ non c# pi( schiavo n1 li!ero+ non c# pi( uomo n1 donna+ poich1 tutti voi siete uno in )risto 'es(0) 7, idea della famiglia se nella societ$ del tempo il matrimonio era essenzialmente un contratto+ .aolo invita a leggere il rapporto uomo;donna alla luce del mistero di )risto con la sua )hiesa 2, criterio escatologico di critica nei confronti dell#istituzione sociale (Fil #' !: /la nostra patria nei cieli0) nessuna patria terrena potr$ mai essere %uella celeste+ siamo nell#am!ito del mondano #

Quindi di fronte all#istituzione sociale a!!iamo due atteggiamenti oscillanti: 1, lealismo 7, distanza critica >ealismo .ossiamo individuare alcuni passi che si muovono in %uesta linea: - Rm $#'$"& : /ciascuno sia sottomesso alle autorit$ civili+ poich1 non c# autorit$ se non da *io e %uelle che esistono sono sta!ilite da *io+ %uindi chi si oppone all#autorit$ si oppone a *io U,,,V, C necessario stare sottomessi non solo per timore della punizione+ ma anche per ragioni di coscienza U,,,V, :endete a ciascuno ci che gli dovuto: a chi il tri!uto+ il tri!uto< a chi le tasse+ le tasse< a chi il timore il rimore< a chi il rispetto+ il rispetto0: in particolare si afferma che l#autorit$ al servizio (dia.on/s) di *io per il suo !ene e per la giusta condanna di chi opera il male 4!!iamo avuto diverse interpretazioni nel corso dei secoli e soprattutto possiamo distinguere: a, am!ito cattolico tradizionalmente lettto com efondamento !i!lico al potere sta!ilito !, am!ito protestante >H"E:3 partendo da %uesto passo formula la sua dottrina sui 7 regni: vi la giustizia dei regni di %uesto mondo+ altra cosa la giustizia del &angelo Iarl J4:"=+ Commento alla lettera ai Romani : se il suddetto passo implica un#o!!edienza al potere politico ob torto collo+ la vera e necessaria o!!edienza dovuta dal cristiano %uella del versetto seguente (Rm 12+9): /non a!!iate alcun de!ito con nessuno+ se non %uello di un amore vicendevole0 C necessario contestualizzare il passo con le influenze ricevute da .aolo+ che esprime ottimismo nei confronti dell#Impero (vi erano tensioni con la comunit$ cristiana+ ma ancora non persecuzioni): 1, filosofia stoica l#autorit$ politica si inserisce in un disegno di armonia cosmica 7, cultura giudaica ogni cosa viene riportata al volere di *io 2, tensione tra Impero e comunit$ giudaiche sotto )laudio vengono espulsi tutti gli e!rei (compresi i cristiani+ naturalmente+ che si consideravano una loro setta) e .aolo preoccupato che i cristiani siano confusi coi rivoluzionari - 1 Pt '$#"$&: /state sottomessi ad ogni istituzione umana per amore del ignore U,,,V perch1 operando il !ene voi chiudiate la !occa all#ignoranza degli stolti0 un#o!!edienza apologetica+ di testimonianza di fede: si chiude la !occa ai pagani che vogliono denigrare i cristiani - 1 Tm '$"+: /"i raccomando dun%ue+ prima di tutto che si facciano domande+ suppliche+ preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini+ per i re e per tutti %uelli che stanno al potere+ perch1 possiamo trascorrere una vita calma e tran%uilla con tutta piet$ e dignit$,,,0 si richiede alla comunit$ di pregare per l#autorit$ affinch1 possa essere al servizio di una vita tran%uilla per l#esistenza di tutti (ci si distingue dai movimenti rivoluzionari) - Tt #'$" : /:icorda loro di essere sottomessi ai magistrati e alle autorit$+ di o!!edire+ di essere pronti per ogni opera !uona,,,0 %uindi necessario crescere: a, nella sottomissione all#autorit$ !, nell#o!!edienza c, nella prontezza per ogni opera !uona una novit$ che proviene dall#ellenismo che si esprime nella magnificenza per le opere !elle: il cristiano partecipa anche alla logica della gratuit$ *istanza critica esprime distanza dall#autorit$ %uando si trasforma in a!uso+ ar!itrio Questa critica non va confusa con la critica ad istituti di prevaricazione della persona+ p,es, come la schiavit(+ che non presente (p,es, .aolo nella Lettera a 0ilemone chiede di trattare 3nesimo come fratello: si chiede di superare l#istituto della schiavit(+ ma non se ne nega la legittimit$ in %uanto tale) 4lcuni testi: $

Atti soprattutto nella prima parte la comunit$ cristiana continuamente messa sotto accusa per la propria fede 5el contesto di un#autorit$ che si arroga diritti di tipo religioso+ .ietro e 'iovanni formulano un princApio di fondo: !isogna o!!edire a *io piuttosto che agli uomini Ap $#'$$"$+ si contrappone a Rm+ criticando l#autorit$ civile che autodivinizzandosi vuole assumere istanze di tipo religioso: la societ$ pagana corrotta che si riveste di caratteri divini: la !estia (il drago la personificazione delle forze ostili al :egno di *io+ in particolare di 5erone; )esare+ cfr, numero della !estia) lotta contro la donna ()hiesa) Ja!ilonia cade (societ$ pagana) per far posto a 'erusalemme il sigillo della !estia (in contrapposizione al sigillo !attesimale) indica che dal suo culto non viene sottratto nessun am!ito (religioso e economico+ infatti il sigillo garanzia nel commericio)+ tutto al suo servizio .er non vedere contrapposizione tra Rm e Ap+ necessario tenere presente il diverso contesto storico: a, Rm scritta poco dopo il E8+ adotta uno stile esortativo !, Ap scritta alla fine del I secolo (persecuzioni)+ adotta uno stile apocalittico+ generalizzante+ con tendenze dualiste che evidenziano una tensione tra !ene ('erusalemme celeste) e male (mondo pagano)

.ossiamo %uindi tracciare un !ilancio del dato scritturistico: 4ntico "estamento viene evidenziata una duplice tendenza: 1, distinzione progressiva (ma non contrapposizione) tra regni terreni e :egno di *io inizialmente vi una fiducia illimitata nel potere salvifico delle istituzioni date da *io (4lleanza+ >egge,,,) alle %uali necessario rispondere con una fiduciaPo!!edienza illimitata 5ei momenti di crisi (p,es, dovuti all#ini%uit$ della monarchia,,,) si comprende che le istituzioni da sole non !astano per la salvezza+ se non sono accompagnate dalla conversione del cuore 7, relativit$ e permanenza della politica non viene canonizzato nessun sistema politico (relativit$)+ ma al contempo si propongono dei valori irrinuncia!ili che devono guidare le scelte politiche concrete (.rofeti e letteratura sapienziale richiamano alla giustizia+ li!ert$+ solidariet$,,,) 5uovo "estamento anche %ui si ritrovano i due aspetti messi in evidenza nell#4"+ pur nella tensione tra lealt$Po!!edienza e criticaPdiso!!edienza< alcuni punti cardine: 1, unit$ di tutta la famiglia umana essa trova il proprio compimento nel :isorto e la )hiesa deve essere al servizio di %uesta unit$ ()&II+ Lumen Gentium+ 1: la )hiesa sacramento dell#unit$ di *io col genere umano) 7, o!!edienza a *io e relativizzazione del potere politico i cristiani affermano la signoria dell#unico *io+ pur senza svilire il potere politico (cfr, $t 77) 2, logica dell#incarnazione l#ideale cristiano non %uello delle sette che propongono una fuga dal mondo+ la )hiesa non chiusa in s1 stessa+ ma si pone nella societ$ in modo critico+ propositivo+ apportando il proprio contri!uto L, giustizia sovra!!ondante %uella che J3E5=EGGE: in Se1uela chiama ?idea dello straordinario@ (cfr, *iscorso della montagna+ Mt 5' !: /se la vostra giustizia non superer$ %uella degli scri!i e dei farisei+ non entrerete nel :egno dei )ieli0) E, giudizio sulle strutture sociali non si propone un ideale astratto di societ$ (come invece p,es, fa .>4"35E+ Repubblica) ma si parte dal concreto storico formulando dei giudizi O, visione dell#uomo come essere intrinsecamente razionale un atteggiamento in linea con l#4" (cfr, 2 E)

DOTTRINA SOCIALE DELLA C,IESA .rima di analizzare la trattazione organica della * ) che stata fatta dal 19F1 (>eone DIII+ Rerum *ovarum)+ opportuno fare una panoramica delle diversi fasi storiche della "eologia ociale fino al DID secolo+ distinguendo tre grandi periodi: 1, periodo patristico 7, periodo medievale 2, periodo moderno -eriodo .atristico 5on a!!iamo %ui una trattazione sistematica dell#etica (n1 generale+ n1 sociale)+ ma esortazioni+ omelie,,, con un genere retorico e poco argomentato che affrontano temi come la ricchezza+ la giustizia .ossiamo %ui evidenziare alcune idee di fondo: - dignit$ dell#uomoPdonna essa fondata sull#essere creato a immagine e somiglianza di *io - fraternit$ universale unica famiglia umana (influenza stoica) fondata sull#universale paternit$ di *io - vita sociale si pu riassumere nell#?essere nel mondo senza essere del mondo@ di Gv< il paradigma di %uesta visione la si ha nella Lettera a Diogneto: /i cristiani differiscono dagli altri n1 ,,,, al mondo0 -eriodo medioe)a/e i ha %ui un#ela!orazione sistematica del tema In particolare la Summa di "3MM4 3+ che affronta la %uestione+ cosA articolata: - Ia pars e3itus+ tratta dell#uscita delle creature da *io (*io;uomo) - IIa pars redditus+ come le creature ritornano a *io (attraverso l#agire e la loro destinazione alla !eatitudine+ parte morale) - IIIa pars parte cristologica sacramentaria 4 sua volta la II pars divisa in: - Ia;IIae tratta dei grandi temi della morale generale - IIaIIae tratta nello specifico delle virt( teologali (fede+ speranza+ carit$) e di %uelle cardinali (prudenza+ gi(sti0ia+ fortezza+ temperanza): nella giustizia (%%, E-;177) si parla della morale sociale "3MM4 3 definisce la giustizia come la virt( per la %uale si ha la costante volont$ di dare a ciascuno il suo (influsso classico): naturalmente anche il culto un atto di giustizia che rende a *io ci che gli dovuto i distinguono 2 tipi di giustizia: 1, commutativa (1): riguarda i doveri di giustizia tra persone private (p,es, nei contratti tra singoli) 7, distri!utiva (2): riguarda i doveri di giustizia della comunit$ nei confronti dei singoli (distri!uzione dei !eni) 2, legale (3): riguarda i doveri di giustizia dei singoli nei confronti della comunit$ (l#opposto del secondo) >a sua riflessione geniale perch1 riesce ad armonizzare diverse fontiPtradizioni (4ristotele+ diritto romano+ tradizione !i!lica+ tradizione patristica,,,)+ per ha dei limiti: - prevalenza di una considerazione formale sui pro!lemi reali (ha esigenza di sistematizzare che lo porta a preoccuparsi troppo della struttura+ p,es, sottomette la religione alla giustizia) - prevalenza della giustizia commutativa nei confronti di %uella distri!utiva -eriodo moderno 1&

i ha una riscoperta di "3MM4 3 commentando la Summa e apportando delle ela!orazioni originali ad opera della grandi scuole dei *omenicani dei 'esuiti De 'ustitia et 'ure ( ulla giustizia e il diritto) sono i grandi trattati sull#argomento dove si parla di concetti come interessi economici+ capitale+ utile+ scam!i monetari,,, rispetto a "3MM4 3 vi stato un#evoluzione sociale che stimola una migliore capacit$ analitica di diversi fenomeni 4nche %ui per possiamo riscontrare dei limiti: - si attri!uisce una maggiore importanza ai rapporti tra privati (coprattutto contratti di compravendita) - assenza di spirito critico sulla situazione economica e politica esistente non si mette in discussione lo status 1uo+ non si colgono i grandi principi che favoriscono lo spirito critico 'nstitutiones morales sono i manuali adottati a partire dal eicento nei seminari dove la morale esposta secondo lo scema del *ecalogo (mentre "3MM4 3 usava lo schema delle virt(): p,es, la morale sessuale era trattata nel De se3to (precepto)+ la morale sociale nel De septimo (non ru!are),,, e cosA via 5on c# lo spazio per una riflessione teorica sui grandi principi+ un#etica ristretta fondata sui casi (casistica)+ al negativo+ individualista e conservatrice+ dove si trattano argomenti specifici: - propriet$ privata - restituzione - contratti :ivoluzione industriale alle sue conseguenze sociali+ la )hiesa reagisce sia attraverso una linea operativa (assistenza ai poveri) sia attraverso una riflessione portata avanti in particolare da: - >uigi "4..4:E>>I *#46E'>I3 - >uigi "35I3>3 - &on IE""E>E>+ vescovo di Magonza+ La 1uestione operaia e il cristianesimo (19OL) analizza criticamente il movimento operaio 4lla fine dell#3ttocento nascono i primi sindacati cattolici C in %uesto contesto che nasce la riflessione sistematica del Magistero sulla %uestione sociale+ con >eone DIII ENCICLIC,E SOCIALI riflessione sistematica del Magistero sulla %uestione sociale 1, 7, 2, L, E, O, -, 9, F, 18, >eone DIII+ Rerum novarum (19F1) .io DI+ +uadragesimo anno (1F21) L8 anni dopo 1 'iovanni DDIII+ $ater et magistra (1FO1) -8 anni dopo 1 'iovanni DDIII+ #acem in terris (1FO2) .aolo &I+ #opulorum progressio (1FO-) .aolo &I+ Octuagesima adveniens (1F-1) 98 anni dopo 1 'iovanni .aolo II+ Laborem e3ercens (1F91) F8 anni dopo 1 'iovanni .aolo II+ Sollecitudo rei socialis (1F9-) 78 anni dopo E 'iovanni .aolo II+ Centesimus annus (1FF1) 188 anni dopo 1 Jenedetto D&I+ Caritas in veritate (788F) L8 anni dopo E (doveva uscire nel 788-) Rerum novarum (>eone DIII+ 19F1)

:appresenta una vera novit$ che pro!lemi sociali vengano affrontati sistematicamente dal Magistero per poi formulare dei principi risolutivi: la )hiesa si pone in dialogo col mondo *ietro c# tutto il lavoro di un gruppo di esperti - punto di partenza presa di coscienza che c# disparit$ fra l#immensa fortuna di pochi individui e la totale povert$ delle masse

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proposta li!erale necessario che il mercato si regoli da s1 (compreso il rapporto padroneP lavoratori) proposta socialista necessario a!olire la propriet$ privata (sistema collettivistico) soluzione proposta dall#enciclica non si propone la rivoluzione marWista+ ma la restaurazione di un modello corporativo medioevale dove si attri!uisce alla )hiesa il ruolo di costruire una societ$ armonica (oggi sare!!e improponi!ile)+ che deve promuovere anche lo sviluppo delle virt( che eccedono la semplice giustizia

.ropriet$ privata in particolare >eone DIII nel muoversi tra le due proposte (li!erale e socialiste) opera una critica alla teoria socialista di a!olizione della propriet$ privata muovendosi in linea con la neoscolastica+ afferma che c# un diritto naturale alla propriet$ privata (essa incritta nella natura stessa dell#uomo) poich1: 1, gli uomini raggiungono i loro scopi non solo utilizzando i !eni in modo imediato+ ma anche conservandoli (sono inclinati alla conservazione a differenza degli animali che consumano su!ito) 7, lavorando una determinata porzione di terra si ac%uisisce il diritto a fare proprio ci che si coltiva (chi lavora la terra ha diritto ad esserne proprietario) 2, essendo dovere dei genitori provvedere ai figli+ ne consegue che essi hanno il diritto di propriet$ sui !eni che trasmettono ai figli (essendoci un dovere deve esserci anche un diritto) >a propriet$ privata non solo un diritto+ ma ha anche una valenza sociale che permette la condivisione dei !eni con coloro che sono nel !isogno 4nche per "3MM4 3 la propriet$ privata un diritto+ ma proprio della natura decaduta dell#uomo: se non vi fosse stato il peccato vi sare!!e stata un#armonia che rendeva superflua la propriet$ privata Mutua armonia tra capitale e lavoro il marWismo proponeva di ricolvere la tensione tra capitalisti e lavoratori con la lotta di classe (per M4:D la storia sare!!e tutta una lotta di classi)+ che porti alla dittatura del proletariato (fase transitoria) per giungere infine a una societ$ senza classi >eone DIII invece sostiene che /ciascuna classe ha !isogno dell#altra+ il capitale non pu fare a meno del lavoro e il lavoro non pu fare a meno del capitale0 (n, 1F) la funzione della )hiesa %uella di guidare la societ$ ad un modello organico+ armonico (funzione ?mediatrice@ che si riflette anche nelle altre prime encicliche) Questa armonizzazione possi!ile solo se ciascuna classe ha chiari i propri doveri: lavoratori: a, eseguire il lavoro con giustizia e senza arrecare danno al capitale !, non usare violenza per raggiungere i propri scopi c, non associarsi a uomini di principi malvagi datori di lavoro: a, considerare il lavoratore come persona e non come schiavo (n, 78) !, assicurare ai lavoratori il tempo per curare la famiglia ed assolvere ai doveri religiosi c, assicurare il giusto salario+ fondato sul diritto naturale+ che precede il diritto positivo /un salario giusto %uando sufficiente per sostenere un lavoratore frugale e di !uona condotta0 >a dottrina del giusto salario stata recepita dal Catec!ismo di san .io D nel %uale frodare l#operaio del giusto salario uno dei peccati pi( gravi che /grida vendetta di fronte al cielo0 i tratta di una presa di posizione decisa contro le tendenze li!erali che sostenevano che il salario dipende dall#accordo tra capitale e lavoro+ che per non sono sullo stesso piano: per il .apa nessun accordo pu violare %uesto diritto :uolo dello tato per il li!eralismo lo tato non doveva intervenire in %uestioni economiche perch1 il mercato doveva regolarsi da solo (dalla visione antropologica di =3JJE + >3)IE,,, che vedono l#uomo originariamente egoista e in conflitto con gli altri)

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>#enciclica invece riafferma la visione antropologica di 4:I "3"E>E e "3MM4 3 per la %uale l#uomo un ?animale sociale@+ destinato per natura all#aggregazione sociale lo tato esprime l#organizzazione suprema di %uesta inclinazione e deve intervenire in %uestioni economiche se %ueste minacciano il !ene comune Inoltre si oppone all#utopia socialista di un regno dell#amore e della pace non possi!ile costruire una societ$ armonica facendo a meno di *io,

Qua ra!esimo anno (.io DI+ 1F21)

Il contesto storico;politico completamente differente la depressione economica in Europa sta favorendo l#ascesa delle dittature di destra (=itler prender$ il potere nel 1F22+ ma gi$ riscuote successo)< in :ussia e Messico la )hiesa perseguitata< viene sciolta l#4zione )attolica (espressione laicale della gerarchia ecclesiastica) >#enciclica strutturata in 2 parti: 1, richiamo alla Rerum *ovarum 7, sviluppo della dottrina della Rerum *ovarum alla luce dei nuovi avvenimenti 2, analisi dei mutamenti avvenuti nel capitalismo e nel socialismo 5ella seconda parte il papa sviluppa 2 concetti chiave gi$ espressi nella Rerum *ovarum: a, propriet$ privata pi( che richiamarsi al diritto naturale+ si pone l#accento sul suo carattere sociale: un contro la propriet$+ un conto l#uso che se ne fa, )ompito dello tato sta!ilire ci che lecito fare in vista del !ene comune+ evitando cosA due pericoli opposti: li!eralismo individualista della propriet$ si pu fare ci che si vuole tendenze collettiviste negazione del diritto di propriet$ per l#esasperazione del fine sociale !, giustizia sociale riprendendo l#affermazione della Rerrum novarum per la %uale /il pcapitalismo non pu fare a meno del lavoro e viceversa0+ superando la tripartizione di "3MM4 3+ con la formula ?giustizia sociale@+ che avr$ fortuna+ si sottolinea la giusta norma dei rapporti sociali+ economici e politici c, giusto salario viene ri!adito il diritto al giusto salario+ che deve soddisfare a 2 condizioni: I, assicurare il mantenimento del lavoratore e della sua famiglia II, tenere conto delle condizioni del proprietario e dell#impresa III, fare riferimento al !enessere generale (economia della societ$) .rincipio di sussidiariet$ viene formulato %uesto importante principio non a caso in un#epoca in cui lo tato tende ad assumersi la totalit$ delle funzioni sociali ( tato totalitario e totalizzante) Questione delle corporazioni (nn, F7;F-) il testo stato ela!orato direttamente dal papa e riguarda una delle %uestioni pi( spinose del tempo (%ualcuno sottolinea il giudizio positivo del papa+ %ualcuno %uello negativo)< sono un tipico prodotto dello tato fascista: possono avere un ruolo positivo nel favorire la pace sociale (sono formate da lavoratori e dirigenti delle stesse professioni) per sono soggette al monopolio (sono le uniche associazioni interlocutrici con lo tato+ sono asservite per fini politici) 5ella terza parte si fa un#analisi del sistema capitalista e socialista: capitalismo serve per produrre richhezza e diventa strumento di potere di pochi capitalisti+ per attuare una logica di mercato che prevalga su %uella dello tato &i una sorta di selezionePdarXinismo economico: /una tale concentrazione di forze e di potere+ che %uasi la nota specifica della economia contemporanea+ i frutto naturale di %uella sfrenata li!ert$ di

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concorrenza che lascia sopravvivere solo i pi( forti+ cio+ spesso i pi( violenti nella lotta e i meno curanti della coscienza0 socialismo diversamente da >eone DIII che lo considerava un !locco unico+ %ui si distingue tra: a, comunismo violento+ ateo !, comunismo moderato che condanna la violenza e che propone l#a!olizione della propriet$ privata anche se in linea di principio non si pu parlare di un incontro con un sistema politico che nega il legame dell#uomo con *io+ va incontro ad alcune idee condivisi!ili anche dai cristiani+ p,es, i limiti del diritto di propriet$ in vista del !ene comune, Mater et ma!istra ('iovanni DDIII+ 1FO1)

iamo in un contesto sociale;politico ancora una volta nuovo+ nel dopo econda 'uerra Mondiale+ alla fine del colonialismo+ vi sono grandi progressi tecnici+ siamo nel !oom economico che infonde ottimismo,,, ocializzazione (nn, LE+ EE) il concetto chiave proposto+ che anticipa il tema della glo!alizzazione: si prende atto che vi uno sviluppo dei rapporti sociali (maggiori scam!i culturali+ economici,,,) sul %uale si esprime un giudizio positivo pur ricordando l#esigenza che %uesti siano guidati da principi morali 'iusto salario si ri!adiscono le preoccupazioni per le condizioni in cui versano i lavoratori+ e vera novit$ si afferma che il lavoratore deve partecipare al successo e alla gestione dell#impresa produttiva: non uno strumento .ropriet$ privata si ri!adisce il diritto i esprimono due grandi preoccupazioni: 1, mutamenti nel mondo agricolo necessaria una riforma che faccia fronte alla modernizzazione+ al fenomeno dell#a!!andono della campagna 7, rapporti internazionali necessaria un#interdipendenza delle nazioni che aiuti %uelle emancipate dal colonialismo< in %uesto sviluppo la )hiesa implicata per il suo carattere di universalit$ (anticipa la #opulorum progressio di .aolo &I) C necessaria un#autorit$ mondiale (vedi 35H+ siamo in piena guerra fredda,,,) Pa"em in terris ('iovanni DDIII+ 1FO2)

C stata scritta da 'iovanni DDIII prima della morte+ ed accolta con grande entusiasmo 5ovit$ si rivolge a tutti gli uomini di !uona volont$ (la )hiesa si propone come autorit$ spirituale per tutti) 5ella prima parte si elencano i diritti fondamentali dell#uomo (vita+ nutrimento+ vestiario+ alloggio+ riposo+ cure mediche+ li!ert$ di coscienza+ partecipazione alla vita pu!!lica,,,) e doveri che ne scaturiscono (rispetto dell#altro+ ricerca della verit$+ colla!orazione,,,) una ricezione della Dic!iara4ione dei diritti delluomo (1FL9) / egni dei tempi0 formula %uesta fortunata espressione+ elencandone 2: 1, i lavoratori ac%uistano sempre pi( potere nelle strutture pu!!liche 7, la donna partecipa alla vita pu!!lica 2, le colonie diventano indipendenti :apporti internazionali necessaria l#interdipendenza tra le nazioni (autorit$ mondiale)+ nella consapevolezza che i singoli stati sono sempre pi( incapaci di affrontare molti pro!lemi da soli

Conci/io 4aticano II produce due importanti documenti per la * ): Gaudium et Spes+ costituzione pastorale sulla )hiesa nel mondo contemporaneo (1FOE) Dignitates !umanae+ dichiarazione sulla li!ert$ religiosa (1FOE) *opo %uesti a!!iamo O documenti di esplicita tematica sociale dei papi Populorum pro!ressio (.aolo &I+ 1FO-)

Questa enciclica ha fatto epoca: le successive fanno riferimento a %uesta o vi si ispirano+ rileggendola attualizzandola (in particolare Sollecitudo rei socialis del 1F9-+ e Caritas in veritate del 788F) "ratta il tema dello sviluppo in chiave cristiana (l#incipit significa Lo sviluppo dei popoli)+ tema chiave negli anni #O8 insieme ai conflitti lo sviluppo non cosA semplice come si pensava+ ha delle conseguenze 4fferma il papa che lo sviluppo deve essere integrale e solidale: /di tutto l#uomo UintegraleV e di tutti gli uomini UsolidaleV0 >#enciclica strutturata in due parti: 1, per uno sviluppo integrale dell#uomo 7, per uno viluppo della societ$ 5ella prima parte si parte dal grido dei popoli sottoviluppati: /i popoli della fame interpellano oggi in maniera drammatica i popoli dell#opulenza, >a )hiesa trasale davanti a %uesto grido d#angoscia e chiama ognuno a rispondere con amore all#appello del suo fratello0 (n, 2) >a )hiesa non fornisce soluzioni tecniche+ ma si prefigge di fornire una visione antropologica integrale (?integrale@ riecheggia il testo di M4:I"4I5+ Lumanesimo integrale+ !en conosciuto dal papa) >o sviluppo integrale o non sviluppo deve riguardare non solo l#economia+ ma anche le altre dimensioni: politica+ religiosa+ culturale,,, >#errore riduzionista di proporre uno sviluppo solo economico (errore sia li!erale che comunista) .assi controversi: critica al capitalismo (o meglio al suo a!uso) n, 7O: /si malauguratamente instaurato un sistema,,, tale li!eralismo senza freno conduceva alla dittatura,,, del denaro0 giudizio sulla rivoluzione (n, 21) la rivoluzione genera altri mali+ ma nel caso di una tirannia evidente e prolungata che attentasse gravemente ai diritti fondamntali della persona+ lecita metterla in atto (in linea con la liceit$ del tirannicidio) 5ella seconda parte si parla dello sviluppo solidale dell#umanit$ l#elemnto della solidariet$ sar$ ripreso in tutto il successivo magistero (siamo all#inizio della glo!alizzazione) >o sviluppo solidale non un#opzione+ ma un vero e proprio o!!ligo aiutare le popolazioni povere : o!!ligo di carit$ o!!ligo di giustizia sociale enza %uesto autentico sviluppo non pu esservi pace duratura tra i popoli: /lo sviluppo il nuovo nome della pace0 O"tua!esima a veniens (.aolo &I+ 1F-1)

5on si tratta di un#enciclica+ ma di una lettera apostolica inviata al .residente della )ommissione Giusti4ia e #ace+ nell#98Y anniversario della Rerum novarum .resenta E punti: 1, anelito dell#uomo a partecipare alle scelte politiche viene sviluppata l#idea di democrazia 7, rispetto preferenziale per il povero n, 72: /il &angelo ci inculca il rispetto privilegiato dei poveri e della loro particolare situazione nella societ$: i pi( favoriti devono rinunziare a certi loro diritti per mettere con pi( li!ert$ i propri !eni a servizio degli altri0 2, passare dall#economia alla politica spetta al potere politico raggiungere e orientare al !ene comune: necessario che lo stato intervenga i %uestioni economiche (critica agli eccessi li!eralisti) 1!

L, chiamata all#azione dei laici (nn, L9;LF) sono chiamati in prima persona all#azione politica senza aspettare passivamente delle direttive (cita #opulorum progressio) E, pluralismo delle opzioni la stessa fede cristiana pu condurre a impegni diversi+ concrete opzioni politiche differenti La#orem e$er"ens ('iovanni .aolo II+ 1F91)

>e tre encicliche di 'iovanni .aolo II sono dei veri e propri trattati 5ella prima si parla del lavoro (il papa viene da %uel mondo e da un paese dove il sindacato dei lavoratori Solidarnos! contri!uisce a tenere unita la )hiesa) C strutturata in E parti: 1, introduzione riferimento a Rerum novarum e annuncio della riflessione sul lavoro 7, il lavoro e l#uomo partendo dalla Genesi si attri!uiscono al lavoro due funzioni assolutamente non disgiungi!ili: a, funzione ad e3tra: creare un mondo sociale+ plasmare il mondo (aspetto poietico) !, funzione ad intra: realizzare pienamente il lavoratore Quindi il lavoro ha due dimensioni: oggettiva: si affronta il pro!lema della tecnica+ delle strutture (permettono di fare) soggettiva: realizzando s1 stessi si contri!uisce a realizzare l#intera societ$ C sempre necessario tenere presente che la dimensione soggettiva pi( importante+ nel lavoro la precedenza del lavoratore+ non della cosa si critica sia il capitalismo+ sia il comunismo (altra forma di negazione del soggetto) n, -: /l#uomo viene trattato come uno strumento di produzione+ mentre egli S egli solo indipendentemente dal lavoro che compie S dovre!!e essere trattato come suo soggetto efficiente e suo vero artefice e creatore0 Inoltre il lavoro non si identifica con lo stipendio: ci sono lavori no!ili che non lo producono (p,es, casalinghe+ preti,,,) 2, conflitto tra lavoro e capitale vi una inversa proporzionalit$ tra il piccolo numero di imprenditori con un grande potere e la grande folla di lavoratori con un piccolo potere In opposizione alla visione marWista si afferma che tra i due non vi contraddizione intrinseca: il lavoro causa efficiente della produzione+ il capitale causa strumentale .er %uello che riguarda il diritto alla propriet$ privata si ravvisa la necessit$ di una sua revisione: garantisce l#intangini!ilit$ al capitale+ ma non un diritto assoluto poich1 finalizzata alla destinazione universale dei !eni (cfr, n, 1L) L, diritti dei lavoratori e occupazionePdisoccupazione fi fa un#opportuna distinzione: a, datore di lavoro diretto persona o istituzione con la %uale il lavoratore stipula un contratto !, datore di lavoro indiretto complesso di fattori che influenzano e rendono possi!ile il contratto di lavoro (legislazione+ opportunit$ di lavoro+ istruzione del lavoratore,,,) C necessario porre attenzione ad entram!i per fare una politica che favorisca il lavoratore E, spiritualit$ del lavoro il lavoro viene considerato come: - partecipazione all#opera del )reatore (cfr, Gn) - in riferimento a )risto+ /uomo del lavoro0 Solle"itu o rei so"ialis ('iovanni .aolo II+ 1F9-)

In %uesta enciclica si fa un !ilancio+ con un particolare approccio teologico+ a 78 anni dalla #opolorum progressio facendo un %uadro piuttosto cupo: lo sviluppo auspicato non c# stato .ossiamo individuare E elementi di originalit$: 1, idea della democrazia la democrazia non solo una forma partecipazione+ ma rappresenta un passo nello sviluppo dei popoli: si auspica per le nazioni meno sviluppate un passaggio da forme di governo autoritario a forme di democrazia piena 1"

7, due !locchi (occidentale e orientale) la loro contrapposizione ritarda lo sviluppo con forme di neocolonialismo e imperialismo (paesi satelliti) che frenano la promozione delle nazioni 5on solo da com!attere il sottosviluppo+ ma anche il superviluppo (a scapito di altri) 2, sviluppo e vocazione dell#uomo (lettura teologica) lo sviluppo viene compreso pienamente solo se considerato una vocazione dell#uomo a realizzarsi in )risto (n, 21) L, fondamento teologico della solidariet$ non solo una forma di !enevolenza ma un comprendere il legame costitutivo (solidale) esistente tra gli uomini< il *io "rinitario (comunione) costituisce il fondamento teologico della solidariet$: l#altro il mio vicino (comunione) chiamato a diventare partecipe della condivisione dei !eni E, dottrina sociale della )hiesa vive di continuit$ (ri!adisce la visione antropologica dell#uomo creato a immagine di *io) e di rinnovamento (il suo corpus dottrinale cresce attraverso la lettura sempre pi( attenta della storia alla luce del &angelo+ fatta con l#assistenza dello pirito) >a * ) una interpretazione della realt$ sociale alla luce della fede (definizione: /l#accurata formulazione dei risultati di un#attenta riflessione sulle complesse realt$ dell#esistenza dell#uomo+ nella societ$ e nel contesto internazionale+ alla luce della fede e della tradizione ecclesiale0)+ appartiene alla "eologia+ campo della "M (n, L1)+ e non rappresenta una terza via tra marWismo e li!eralismo (non un#ideologia): una forma di evangelizzazione+ ossia fa parte della /missione evangelizzatrice della )hiesa0 Centesimus annus ('iovanni .aolo II+ 1FF1)

Il contesto %uella del dopo 1F9F+ al %uale l#enciclica dedica un intero capitolo i rilegge la Rerum novarum e si guarda alle res novae di oggi+ in particolare la caduta del socialismo reale< nonostante la fine della contrapposizione Est;3vest+ i pro!lemi non sono finiti ed evidente una contrapposizione 5ord; ud .arlando dell#economia di mercato si distinguono due tipi di capitalismo+ dei %uali il primo primo pu essere proposto nei paesi in via di sviluppo+ mentre il secondo va rifiutato (n, L7): a, capitalismo moderato sare!!e pi( opportuno chiamarlo ?economia di mercato@+ dove svolgono un ruolo positivo le imprese+ la creativit$+ il mercato,,, tutti tratti di un#economia li!era !, capitalismo sfrenato un sistema in cui la li!ert$ in economia non in%uadrata in un sistema legislativo che sia al servizio di uno sviluppo umano integrale e della li!ert$ dell#uomo 5ella %uinta parte si parla di ? tato e cultura@ e contro i totalitarismi si sostiene la !ont$ della democrazia: assicura la partecipazione popolare alle scelte politiche garantisce il controllo dei governanti 5ella sesta parte si afferma che /l#uomo la via della )hiesa0 Caritas in veritate (Jenedetto D&I+ 788F)

*oveva essere pu!!licata nel 788-+ nel L8Y anniversario della #opulorum progressio+ ma ragioni contingenti ne hanno rimandato l#uscita egue la pu!!licazione del Compendio della Dottrina Sociale della C!iesa (788L)+ ad opera della .ontifica )ommissione Giusti4ia e #ace+ e affronta il tema dei grandi cam!iamenti dell#ultimo ventennio: ideologia della tecnica prende il posto delle grandi ideologie politiche+ e porta a pensare che ci che tecnicamente possi!ile sia eticamente sosteni!ile (relativismo) glo!alizzazione esplosa in tutti i settori+ particolarmente in %uello delle comunicazioni geopolitica emergono nuove potenze mondiali >#enciclica analizza lo sviluppo in chiave antropologica+ riprendendo 2 idee di .aolo &I: 1, il mondo soffre per mancanza di pensiero ( caritas N esigenza etica+ ma nel contesto del l/gos+ ossia in veritate) 1#

7, non si pu parlare di umanesimo se %uesto non aperto all#4ssoluto (contro la ditattura del relativismo) 2, lo sviluppo deve andare di pari passo alla fraternit$ (le distanze accorciate esigono maggiore fraternit$)

-RINCI-I DI FONDO DELLA DOTTRINA SOCIALE DELLA C,IESA 'uardando alle encicliche potre!!e sem!rare che la * ) sia frammentaria+ non unitaria di fatto sotto l#evoluzione storica sottostanno dei principi fondamentali+ come ci ricorda Sollecitudo rei socialis (1F9-) 5el Compendio della Dottrina Sociale della C!iesa ()* ))+ si elencano %uesti principi cardine (n, 1O8): 1, dignit$ della persona umana+ principio sul %uale si fondano anche gli altri 7, !ene comune 2, sussidariet$ L, solidariet$ -ossiamo 5are (no sc6ema de/ genere7 8 (autorit$) 2c 9d: a (persona) a; .ersona sta alla !ase dell#ordinamento sociale e deve orientarsi al !ene comune 8; 8ene com(ne al vertice e deve essere garantito dall#autorit$ Questo rapporto tra persona e autorit$ si concretizza con: c; s(ssidiariet< in senso verticale discendente (dall#autorit$ alla persona): garantisce la singolarit$ delle persone e delle autorit$ intermedie d; so/idariet< si sviluppa in senso orizzontale ed elemento di coesione sociale tra persone e organismi pi( immediati delle societ$ (p,es, famiglie) .oi vi possono essere altri principi (come vedremo) che sono concretizzazioni dei precedenti (sottolineati dopo il )&II): e; partecipazione con valenza soprattutto politica 5; destinazione universale dei !eni con valenza soprattutto economica "utti devono confluire verso l#ideale supremo della carit$ (cfr, "3MM4 3) Dignit< de//a .ersona (mana

C teologicamente fondata: nell#uomo creato a immagine e somiglianza di *io ( imago Dei) trova pieno compimento nel mistero di )risto+ vero 4damo (cfr, GS 77) Il concetto di persona il pi( complesso dell#antropologia trova la sua origine nella "eologia "rinitaria dei primi secoli+ che incontra su!ito difficolt$ terminologiche ( prosopon,,,) Se)erino Boe0io (&I sec,) definisce la persona / naturae rationalis individua substantia 0 N sostanza individuale di natura razionale: a, sostanza individuale N diviso dagli altri e indiviso in s1 1$

!, di natura razionale N si distingue dagli esseri non razionali Questa definizione per non tiene conto della relazionalit$ che contraddistingue l#uomo+ dando l#idea di individualismo (nell#epoca moderna si endatizzato l#aspetto dell#individualit$) In epoca contemporanea il personalismo o il pensiero dialogico di Martin JHJE:+ o la filosofia dell#alterit$ di >E&I54 + hanno rimesso l#accento sulla relazionalit$+ vista come costitutiva dell#uomo e non un#aggiunta ad esso in am!ito sociale %uesto ha la conseguenza che non vi opposizione di principio tra soggetto e vita sociale+ ma anzi %uest#ultima implicita nell#uomo Questo possi!ile affermarlo da un#osservazione fenomenologica per cui l#uomo in relazione con l#altro fin dall#inizio della sua vita (genitori+ contesto culturale+ istituzioni,,,) .er la * ) affermare che l#uomo persona signica affermare che l#uomo /soggetto+ fondamento e fine della vita sociale0 (.I3 DII+ che parla in un contesto !ellico) In %uesto contesto possiamo parlare di *iritti dell#uomo+ riconosciuti anche giuridicamente dalle carte costituzionali< essi sono: universali riguardano tutti+ in %uanto uomini inviola!ili nessuna autori$ pu violarli inaliena!ili non possono essere negati da nessuno 5ella Centesimus annus (1FF1)+ se ne elencano O+ non esaustivi+ ma come principali (n, L-) 1, diritto alla vita 7, diritto a vivere in una famiglia 2, diritto alla li!ert$ nella ricerca e nella conoscenza della verit$ L, diritto al lavoro E, diritto a fondare una nuova famiglia O, diritto alla li!ert$ religiosa (sintesi dei precedenti) Questi diritti si fondano sulle inclinazioni naturali dell#uomo+ come gi$ evidenziava "3MM4 3: a, inclinazione naturale alla vita !, inclinazione naturale all#unione sessuale (famiglia) c, inclinazione naturale alla vita sociale d, inclinazione naturale alla ricerca della verita (conoscere *io) 5aturalmente %uesti diritti implicano dei doveri ogni diritto un compito etico S(ssidiariet<

4nche se spesso stato recepito dagli ordinamenti giuridici+ si tratta di un principio originale della )hiesa che non sempre condiviso Il temine deriva dal latino subsidium N aiuto+ sostegno (le truppe sussidiarie nell#impero romano erano di sostegno a %uelle in prima linea) 5ell#idea dello tato chiamato a sostenere la societ$+ si comprende %uesto dovere a sopperire le mancanze degli organismi pi( piccoli .er la prima volta riceve una formulazione in +uadragesimo anno (1F21)+ %uando si stanno imponendo regimi totalitari: il papa sostiene che /illecita0 l#assunzione di tutti i compiti da parte dello tato: gli organismi pi( grandi non possono fare %uello che possono fare organismi pi( piccoli necessario riconoscere e promuovere %uello che possono fare gli organismi pi( piccoli Questo fondamentale nel garantire la li!ert$ dell#uomo+ teologicamente fondata nel fatto che *io non si sostituisce all#uomo nella sua li!ert$ se *io promuove la li!ert$ dell#uomo+ tanto pi( deve farlo lo tato+ ed anche la )hiesa (il papa non decide chi deve fare catechismo in parrocchia,,,) Ne/ CDSC si 5orniscono de//e esem./i5ica0ioni s( come si .(= att(are i/ .rinci.io >n? $+&;7 rispetto della famiglia promozione di associazioni intermedie (p,es, di volontariato) incoraggiamento all#inziativa privata 1%

salvaguardia delle minoranze decentramento !urocratico,,,

Esso prevede due forme giuridiche: 1, sussidiariet$ verticale le competenze in determinate materie devono essere regolate da organismi pi( piccoli (p,es, comuni+ province+ regioni+ stato) 7, sussidiariet$ orizzontale alcune competenze tradizionalmente attri!uite all#ente pu!!lico vengono trasferite al privato in vista di una maggiore efficienza (p,es, scuole private+ cliniche ospedaliere,,,) So/idariet<

"eologicamente si parla di solidariet$ intendendo %uel legame di 4lleanza che lega *io col suo .opolo con 'es( di 5azaret raggiungiamo l#apice di %uesta solidariet$ di *io con l#umanit$ nell#Incarnazione e nel mistero pas%uale (solidale con il peccato dell#umanit$) In am!ito giuridico indica un o!!ligo che si contrae insieme ad altri+ e in particolare nel diritto romano la sia aveva nel caso di conde!itori che dovevano rispondere uno per l#altro con la :ivoluzione francese e con la teoria filosofico;politica del solidarismo+ si ha un nuovo impulso di %uesto concetto la via intermedia tra individualismo (li!erale) e collettivismo (marWista) anche nel cattolicesimo alcuni autori sostennero la teoria per la %uale la persona costitutivamente solidale con gli altri (.E )=+ &on 5E>>;J:EH5I5'+ 'H5*>4)=: %uesti ultimi due ispiratori di .io DII) nel )oncilio &aticano II la solidariet$ letta in termini cristologici )risto si fatto solidale con l#umanit$ (cfr, GS 77) .aolo &I recepisce %uesta lettura nella #opulorum progressio (1FO-)+ %uando nella II parte parla dello ?sviluppo integrale dell#uomo@ la solidariet$ un fatto+ evidenziato sempre pi( dalla storia: ne consegue che un dovere non solo a livello sincronico (nei confronti dei contemporanei)+ ma anche diacronico (nei confronti delle altre generazioni) 'iovanni .aolo II ricorre spesso al principio di solidariet$ e nella Sollecitudo rei socialis (1F9-) ne offre una definizione: /non un sentimento verso le persone+ ma piuttosto la determinazione ferma e perseverante di impegnarsi per il !ene comune+ ossia per il !ene di tutti e di ciascuno+ perch1 tutti siano veramente responsa!ili di tutto0 C la traduzione moderna della giustizia di "3MM4 3 si tratta di una virt( cristiana+ la traduzione in termini sociali della carit$

La so/idariet< @(indi .resenta d(e as.etti com./ementari7 un principio sociale una virt( morale In altre parole sia un impegno+ che un dato di fatto 5on un principio astratto ma ha una radice antropologica si riconosce che la persona de!itrice degli altri+ di ci che riceve a livello sociale =a un am!ito molto esteso e in termini concreti si attua: a livello economico soprattutto con la redistri!uzione dei !eni+ ma anche salvaguardando certi !eni a vantaggio della comunit$ (p,es, !eni am!ientali+ !eni culturali,,,) a livello politico attraverso istituti che permettono alle categorie de!oli di !eneficiare di alcuni vantaggi (p,es, assicurazioni sociali+ assicurazioni sulle malattie+ sostegno alle famiglie disagiate+ recupero di aziende in difficolt$,,,) So/idariet< e s(ssidiariet< sono principi complementari (staccati portano ad eccessi): 2&

sussidiariet$ salvaguarda la singolarit$ della persona e delle societ$ intermedie solidariet$ sottolinea il carattere di relazione+ di socialit$ Quindi se a!!iamo: solidariet$ senza sussidiariet$ c# assistenzialismo che favorisce l#inerzia dei soggetti intermedi sussidiariet$ senza solidariet$ vi eccessiva delega da parte dello tato che non garantisce le fasce pi( de!oli petta alla politica sta!ilire di volta in volta l#e%uili!rio tra le due, Bene com(ne

C un princio proprio della * ) con radici antiche esiste un !ene che supera %uello degli individui+ tenendo presente che l#organismo statale un ?organismo@ e non la somma degli individui (idea classica di .>4"35E+ Repubblica) "3MM4 3 afferma che il !ene comune (temporale) il fine dello tato %ualcosa di pi( del !ene delle parti+ ma non pu prescindere dal !ene degli individui 4lcune tendenze: collettivismo o tato etico il !ene comune assor!e %uello degli individui li!eralismo il !ene comune coincide con %uello degli individui (ma poi si vede che c# conflitto,,,) La DSC a55erma c6e i/ 8ene com(ne A i/ 5r(tto de//agire di (no Stato Rerum novarum (19F1)+ n, 7- si offre una prospettiva classica: /lo tato armoniosa unit$ che a!!raccia del pari le infime e le alte classi,,,0: lo tato ha una funzione regolativa affinche le attivit$ delle classi convergano nel !ene comune )&II+ Gaudium et Spes+ -L /il !ene comune si concreta nell#insieme di %uelle condizioni sociali che consentono e favoriscono negli esseri umani+ nelle famiglie e nelle associazioni il conseguimento pi( pieno e pi( rapido della loro perfezione0 .ossiamo notare delle novit$ nel Magistero conciliare: il !ene comune ha un fondamento pi( universale+ meno legato allo tato %uell#insieme di condizioni mediante le %uali le persone+ famiglie e associazioni possono realizzarsi (prospettiva pi( dal !asso) In5ine .ossiamo anc6e cog/iere a/tri .rinci.i de//a DSC' @(a/i7 -arteci.a0ione

C il principio che assicura alla persona il prendere parte alle decisioni politiche< ha avuto un#evoluzione storica che giunge al )&II che afferma essere non solo una giusta aspirazione+ ma un diritto e un dovere radicato nella persona umana e finalizzato al !ene comune %uindi da promuovere >a %ualit$ di uno stato democratico si misura nel riuscire ad essere fonte di partecipazione Esige dei doveri da parte di: cittadini che ne sono !eneficiari: a, corresponsa!ilit$ nei progetti decisionali !, ricerca della legalit$ (esercitare la partecipazione nel rispetto della legge) autorit$ che la deve promuovere favorirla anche con la trasparenza delle comunicazioni perch1 ciascuno possa formarsi opinioni fondate sulla realt$ Destina0ione (ni)ersa/e dei 8eni 21

Il diritto alla propriet$ privata+ ri!adito dal magistero della )hiesa in ogni tempo+ non un diritto assoluto (come invece vorre!!e il li!eralismo) >a * ) distingue tra: a, titolarit$ del possesso !, utilizzo del possesso 4fferma GS+ n, OF: /l#uomo usando dei !eni deve considerare le cose esteriuori che legittimamemente possiede non solo come proprie+ ma anche come comuni+ nel senso che possano giovare non unicamente a lui ma anche agli altri0 in !ase al principio della destinazione universale dei !eni+ i !eni che io detengo devono essere utilizzati per giovare anche ad altri 'iovanni .aolo II afferma che la propriet$ dei mezzi legittima se serve al lavoro+ illegittima se inutilizzati afferma %uesto perch1 col principio di solidariet$ sono legato ad altri Inoltre se l#o!!ligo principale l#utilizzo+ vi anche un o!!ligo secondario che la carit$: sono chiamato ad essere generoso coi !eni che possiedo 4nche livello giuridico la propriet$ privata non un diritto assoluto ma ha dei limiti+ come p,es, l#esproprio (dietro corrispondenza di una giusto valore in denaro)+ oppure le norme che regolano il possesso dei !eni culturali e am!ientali

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ETICA SOCIALE SPECIALE 5ell#etica sociale speciale+ che la specificazione di ci che generale+ si trattano alcuni determinati settori del fatto sociale+ i principali dei %uali sono: 1, politica 7, economia 4ccanto a %uesti si affiancano+ specificandoli: 2, ecologia (riguarda sia politica che economia+ ma non solo) L, cultura e informazione (infoetica+ legatissima alla politica) -OLITICA Il termine ?politica@ deriva da plij+ che letteralmente significa ?citt$@+ ma che nell#antichit$ ha un significato di un#organizzazione armonica che lega i cittadini di fatto esprime la consapevolezza di un legame da strutturare -ossiamo de5inire /a .o/itica: in senso generale l#organizzazione della vita associata in senso specifico la modalit$ dell#esercizio del potere riguardo %uesta associazione .olitica ha un#accezione altamente positiva+ nonostante la si associ talvolta a delle sue degenerazioni (come del resto l#esercizio del potere+ che pu essere negativo,,,) La .o/itica si artico/a a # /i)e//i' t(tti necessari7 1, /i)e//o .ersona/e la partecipazione alla gestione della cosa pu!!lica che si detiene in %uanto cittadini< esso implica precise responsa!ilit$ che contri!uiscono al corretto funzionamento della vita associataPpolitica: a, esercizio del proprio ruolo professionale !, esercizio della legalit$ c, esercizio della partecipazione alla decisione politica col voto e l#informazione 7, /i)e//o associato tra le espressioni pi( o meno spontanee di associazionismo che contri!uiscono ad edificare la vita sociale ritrovandosi intorno a determinate finalit$ (p,es, volontariato+ sport+ cultura,,,)+ sono indispensa!ili per la vita politica i partiti politici: prima di essere strumento di potere sono luoghi dove i cittadini si ritrovano intorno a un#idea politica 2, /i)e//o istit(0iona/e il livello in cui normalmente si identifica la politica: amministrazioni locali+ istituzioni nazionali+ organismi sovranazionali+ il cui e%uili!rio di poteri sta!ilito dalle carte costituzionali (la suddivisione dei poteri una !uona eredit$ dell#Illuminismo) E4OLUZIONE STORICA DELLA DOTTRINA SOCIALE DELLA C,IESA SULLA -OLITICA >a posizione della * ) frutto di un lungo percorso evolutivo nel %uale il cristianesimo si rapportato col fatto polico 'i$ nel 5" possiamo notare posizioni diverse in Rm 12 e Ap 12+ vi una difficolt$ interpretativa della parola di 'es( (/date a )esare %uel che di )esare,,,0) E.oca .atristica 5ei primi secoli non si ela!ora un discorso sistematico+ ma si formulano giudizi su situazioni particolari: si sostiene un limite del potere temporale nei confronti della )hiesa si afferma la legittimit$ del servizio militare e di altri mestieri (attore+ maestro,,,) che %ualcuno credeva vietati ai cristiani perch1 implicavano il culto pagano i cristiani cercano di legittimarsi nella societ$ romana come !uoni cittadini

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Origene (' 7EL) rispondendo all#accusa mossa ai cristiani di infedelt$ allo tato+ afferma che %uesti rendono un !eneficio alla patria: insegnando ad essere fedeli a *io che sopra lo tato+ tanto pi( lo saranno nei confronti dello tato 4pplica cosA Mt 5' $: /sei stato fedele nel poco+ ti dar autorit$ sul molto0 i cristiani sanno che se saranno fedeli nel piccolo stato (terreno)+ entreranno nel grande stato (cielo) Lettera a Diogneto i cristiani sono come l#anima nel corpo poich1 esteriormente conducono una vita del tutto ordinaria come gli altri cittadini+ ma sono cittadini di un#altra patria: ogni patria straniera la loro patria e nessuna patria la loro Agostino (' L28) influenza molti pensatori successivi (!asti pensare a >utero) Il De civitate Dei viene scritto in un contesto storico pro!lematico: siamo dopo il 298+ %uando gi$ la religione cristiana diventata religione di tato+ in piena decadenza dell#impero che viene invaso dai !ar!ari riflette sul rapporto tra ?citt$ di *io@ e ?citt$ degli uomini@ a, citt$ di *io fondata sull#amore di *io e sul disprezzo di s1 stessi !, citt$ dell#uomo non riuscita a realizzare gli ideali proposti dall#impero perch1 fondata sul peccato+ sul disprezzo di *io+ ossia sull# amor sui e non sull#amor Dei .er 4gostino lo tato deve garantire la tran%uillit$ dell#ordine (pace esteriore+ armonia) esercitando una funzione limitativa della violenza attraverso la forza (visione antropologica negativa dell#uomo peccatore) la citt$ dell#uomo deve essere strutturata il meglio possi!ile Qui non a!!iamo una funzione religiosa dello stato+ contrariamente alla concezione romana del culto imperiale+ ma si sottolinea la natura secolarizzata dello tato: tra fede e societ$ vi opposizione

*opo la caduta dell#Impero :omano d#3ccidente a!!iamo due grandi modelli di rapporto fedePpolitica: modello occidentale si !asa sulla distinzione dei poteri e sottolinea l#impatto della fede sull#agire politicoPsociale (col rischio di una commistione eccessiva) modello orientale l#autorit$ politica (imperatore) assume una funzione religiosa e la )hiesa tende ad essere su!alterna a %uesta autorit$: la sacralizzazione della politica (col rischio di un#assor!imento della religione da parte dello tato) Medioe)o i assiste ad un difficile e%uili!rio tra i due poteri (le due citt$)+ sottolineando la distinzione tra ?sacerdozio@ e ?impero@ vi consapevolezza di un#unico impero cristiano nel %uale convivono le due autorit$ politica e religiosa Boni5acio 4III+ !olla 5nam sanctam (1287) formula la ?dottrina delle due spade@ relativa all#articolazione dei due poteri Interpreta il &angelo nel %uale si racconta che a 'es( vengono portate due spade e lui dice /!astaM0 (in latino su22icit): 'es( non dice che i due poteri (spirituale e temporale) sono troppi+ ma che !astano >e parole di 'es( /rimetti la tua spada nel fodero0 confermano che sono entram!e di .ietro ()hiesa) una la impugna il clero+ l#altra la impugna l#autorit$ civile sottoposta e per conto del clero (un potere lo gestisce in proprio la )hiesa e l#altro lo delega+ ma sempre suo) Tommaso dA@(ino (' 17-L) sintetizza il pensiero occidentale partendo dal dato di fatto che vi sono due poteri: tra i due vi deve essere armonia poich1 vi una ratio che struttura la loro distinzione (non fa un discorso politico come Jonifacio &III+ ma una riflessione filosofica) :icorre a due grandi categorie: a, legge (/le3 est ordinatio rationis ab bono commune 0) esprime l#ordine razionale oggettivo e si articola in diversi piani: legge eterna+ naturale (che la legge eterna partecipata alla natura razionale)+ positiva antica e nuova+ umana o civile (che si deve fondare sulla legge naturale altrimenti non merita nemmeno il nome di legge) !, giustizia esprime il lato soggettivo: l#!abitus (virt()+ ossia la disposizione interiore permanente a dare a ciascuno il suo

C necessario che accanto alla legge vi siano cittadini e governanti giusti+ che a!!iano come principio del loro agire l#!abitus della giustizia In %uesto contesto "3MM4 3 pone l#enfasi sulla giustizia legale+ che dirige verso il !ene comune e 4gostino partendo da un pessimismo antropologico era radicale nel vedere un#opposizione tra le due citt$+ "ommaso riconosce una ratio comune agli uomini nonostante il peccato l#idea di una societ$ armonica (non conflittuale) di "ommaso stata ripresa dal Magistero (>eone DIII+ Aeterni #atris del 19-9 pone "ommaso come punto di riferimento unico per la "eologia cattolica) Il grande limite di "ommaso %uello di non percepire l#idea escatologica del &angelo: esprime un giudizio critico nei confronti delle realt$ di %uesto mondo e non pienamente afferra!ile da %uesto modno< afferma J3E5=EGGE:: /il penultimo non pu mai essere confuso con l#ultimo0 Modernit< iamo in un#epoca di forte cam!iamento che provoca un sovvertimento dell#ordine medioevale< alcuni fatti: 1LF7 scoperta del 5uovo Mondo rivoluzione scientifica iniziata da )opernico 1E1- dopo la pu!!licazione delle FE tesi di >utero viene meno l#unicit$ della res publica cristiana 5ella modernit$ il rapporto politicaPetica stato strutturato+ nei trattati che prendono il titolo De iustitia et iure+ a partire da 2 separazioni che si verificano in %uesta epoca: 1, divisione tra individuo e societ$ 7, divisione tra etica e politica 2, divisione tra fede e vita sociale Di)isione tra indi)id(o e societ< nella modernit$ in generale si enfatizza il soggeto (cfr, *E )4:"E ) che a livello sociale si traduce in una contrapposizione con gli altri soggetti Questa visione antropologica porta a concepire che la societ$ scaturisca da un contratto sociale (si rifiuta l#idea aristotelica secondo la %uale l#uomo un animale politico) vi stato un passaggio dallo stato di natura allo stato di societ$ attarverso un contratto stipulato dagli individui T6omas ,o88es (' 1O-F) il passaggio dallo stato di natura allo stato di societ$ avviene attraverso un patto di soggezione attraverso il %uale i cittadini delegano allo tato i loro diritti individuali per non uccidersi l#un l#altro (delegano la tutela della loro vita): per poter garantire il diritto alla vita lo tato ha potere assoluto (assolutismo) Bo6n LocCe (' 1-8L) toerico del li!eralismo+ afferma che il patto sociale garantisce la li!ert$ dei singoli (delega costituzionale+ si pone dei limiti allo tato) Bean"Bac@(es Ro(ssea( (' 1--9) lo tato la corruzione dello stato di natura : necessario tornare a %uesto stato D(indi a88iamo7 a, !, la vita politica ha solo una funzione convenzionale la societ$ ha solo una funzione utilitaristica

Di)isione tra etica e .o/itica dall#antichit$ fino al medioevo l#uomo politico l#uomo virtuoso che ha il compito di condurre i cittadini alla vita !uona (cfr, .>4"35E che sostiene che al potere de!!ano salire i filosofi+ virtuosi+ con funzione educativa) 5elle modernit$ la politica cessa di avere una valenza etica e si dissocia l#am!ito privato regolato dalla coscienza da %uello pu!!lico regolato da un diritto contrattualista il paradigma di %uesta teoria rappresentato da 5iccol M4)=I4&E>>I+ 'l #rincipe: la politica deve essere guidata in !ase ai suoi stessi principi+ non in !ase alla morale,

2!

Di)isione tra 5ede e )ita socia/e : se fino a tutto il Medioevo vi un#unit$ di fede che assicura anche una coesione sociale+ a partire dalla :iforma %uesto non pi( vero< nella pace di Zestfalia (1OLF) al termine della 'uerra dei "rent#anni+ si formula il principio: / cuius regio, eius et religio0 5e consegue che lo tato non si regge pi( sulla fede che diventa credenza privata< >3)IE+ Saggi sulla tolleran4a+ spiega che tollerare significa sopportare la fede degli altri cittadini+ ma non apprezzarne il valore Martin L(tero formula la ?teoria dei due regni@+ rileggendo la Citt) di Dio di 4'3 "I53< *io+ da cui proviene ogni autorit$+ regge il mondo con due modalit$: 1, visi!ile attraverso lo tato (spada) 7, invisi!ile attraverso la sua parola e la sua grazia (a %uesto regno appartiene chi ha fede) Quindi a!!iamo due modalit$ di governo (esteriore e interiore) dove il credente deve l#unica o!!edienza interiore a *io+ ma che implica anche un#o!!edienza esteriore all#autorit$ politica+ strumento di *io per punire i malvagi il rischio %uello di un dualismo D(indi a88iamo d(e )isioni in %uesto difficile e%uili!rio tra religione e politica: agostinianaPluterana della discontinuit$+ spesso del compromesso che sottolinea l#estraneit$ dell#am!ito politico da %uello della fede tomistaPcattolica della continuit$+ talvolta con eccessi di escatologismo che ritiene possi!ile tradurre direttamente la fede in agire politico 4!!andonato l#assolutismo dei regimi totalitari+ il pericolo attuale %uello di una politica alla %uale la %uestione della verit$ sia estranea+ che si tratti di una semplice regola del gioco prescindendo dalla domanda sull#uomo Tommaso Moro+ 5topia da topos 6 luogo+ con prefisso negativo+ ossia ?non in nessun luogo@: si tratta della descrizione di una societ$ che non esister$ mai+ ma che ha una grande funzione di ideale regolatrice per la vita politica attuale (richiamo ideale alla verit$ della politica che non solo semplice strumento per evitare conflitti) I TRE LI4ELLI DI ARTICOLAZIONE >REALIZZAZIONE; DELLA -OLITICA 4edremo come g/i tratta /a DSCE a88iamo detto c6e sono7 1, livello personale 7, livello associativo 2, livello istituzionale 4fferma il )&II+ GS+ n, -L: /gli uomini+ le famiglie e i diversi gruppi+ che formano la societ$ civile+ sono consapevoli di non essere in grado+ da soli+ di costruire una vita capace di rispondere pienamente alle esigenze della vita umana e avvertono la necessit$ di una comunit$ pi( ampia Ucomunit$ politicaV,,,0 %uindi prima delle istituzioni vi sono altri am!iti: lo tato per le persone e le famiglie+ non viceversa >a persona+ vista nella sua relazionalit$ ontologica+ si realizza anche attraverso la politica la politica ha l#o!!ligo di riconoscere la precedenza e la dignit$ della persona C %ui necessario operare un#importante distinzione: a, societ$ civile l#am!ito delle relazioni spontanee che prescinde dalla sua istituzionalizzazione politica !, istituzione politica la societ$ civile strutturata giuridicamente Li)e//o .ersona/e di artico/a0ione >rea/i00a0ione; de//a .o/itica Questo livello ha il primato sugli altri anche nella trattazione da parte della * )+ per il principio fondamentale della dignit$ dell#uomo In %uest#am!ito da ricordare che la famiglia rappresenta la prima societ$ umana una visione riduttiva della famiglia la considera una societ$ come le altre+ un semplice istituto giuridico con valenza economica 2"

ulla famiglia il Magistero mette in evidenza: a, originalit$ non pu essere assimilata ad altri tipi di societ$ !, originariet$ il primo am!ito di relazioni in cui la persona nasce e si sviluppa a partire da relazioni fondamentali di figliolanza e di fratellanza (essere figlio e non essere unico)< al contempo l#am!ito della vicinanza (privato) e della socialit$ (pu!!lico): la famiglia deve garantire un processo di socializzazione anche fuori della famiglia stessa+ dove l#uomo impari ad essere uomo ma anche a farsi prossimo+ cittadino econdo il principio di sussidiariet$ la * ) chiede il riconoscimento e la promozione della famiglia Li)e//o associati)o di artico/a0ione >rea/i00a0ione; de//a .o/itica i pone tra l#am!ito familiare e %uello politico;istituzionale (non sono famiglie ma ancora non sono tato): esprime la vitalit$ e la ricchezza della societ$+ oltre alla capacit$ dell#uomo ad associarsi ad altri 4nche %ueste associazioni devono essere promosse in !ase al principio di sussiduariet$ Hn rpo!lema che si posto in %uesti ultimi tempi %uello delle autonomie locali necessario un discernimento etico che rigetti ogni rivendicazione egoistica+ ma che promuova le autonomie solidali (principio di sussidiariet$ e di solidariet$ vanno sempre insieme) In %uesto contesto entra in gioco anche il principio di autodeterminazione dei popoli Li)e//o istit(0iona/e di artico/a0ione >rea/i00a0ione; de//a .o/itica iamo nel livello dello tato e della comunit$ internazionale >o tato un#unione strutturata in !ase a dei presupposti di unit$ linguistica+ etnica+ territoriale e culturale ulla sua funzione a!!iamo diverse concezioni: tato li!erale deve valorizzare la li!ert$ dei singoli intervenendo il meno possi!ile< la visione antropologica (otulitaristica e ottimistica) che sta dietro %uesta concezione dello tato %uella che l#uomo li!ero capace di organizzarsi per raggiungere i propri scopi+ facendo cosA anche il !ene degli altri (non c# spazio per un#etica sociale) 4gganciato al li!eralismo politico vi anche il li!eralismo economico che lascia tutto alla li!era iniziativa dei cittadini+ dove lo tato spettatore >eone DIII rivendica l#o!!ligo dello tato di intervenire+ seppur con dei limiti+ in am!ito politico ed economico tato assolutistico nella voce 0ascismo dell#Encicplopedia Italiana+ a firma di Mussolini ma di fatto scritta da 'iovanni 'entile+ si afferma che lo tato per il fascismo un assoluto davanti al %uale gli individui e i gruppi sono il relativo+ e pensa!ili solo in %uanto sono nello tato< per %uesto si chiama ? tato etico@ (=egelismo)+ poich1 un fatto spirituale morale+ una manifestazione dello spirito che non solo presente+ ma anche passato e futuro: nello stato si realizza l#eticit$+ tutto si risolve Il Magistero ha condannato a pi( riprese %uesta concezione dello tato+ in particolare con le encliche di .io DI: - *on abbiamo bisogno contro il fascismo - Divini redemptoris contro il comunismo - $it brennender sorge contro il nazismo - *on es mu7 conocida contro la dittatura spagnola 4fferma '.II+ Centesimus Annus (1FF1)+ n, LL: /la radice del moderno totalitarismo da individuare nella negazione della trascendente dignit$ della persona umana+ immagine visi!ile del *io invisi!ile,,,0 tato sociale nasce dalle ceneri dello stato li!erale che non riesce a far fronte alla crisi economica degli anni &entiP"renta del [F88 (1F7F+ crollo della !orsa di 5eX \or]): occorre un intervento statale per fare grossi investiumenti che il privato non riesce a fare Quando si parla di 8el2are state (N stato del !enessere)+ non si intende solo un intervento economico; imprenditoriale dello tato+ ma la garanzia di servizi minimi che garantiscano il !enessere dei cittadini (p,es, assistenza sanitaria+ istruzione+ previdenza sociale,,,): il pericolo che lo tato ha !isogno di grandi somme di denaro e pu contrarre grossi de!iti+ oppure pu diventare stato assistenzialista,,, 2#

Il Magistero vede positivamente lo tato sociale (principio di solidariet$) ma mette in guardia dal pericolo che diventi assistenziale (principio di sussidiariet$) *emocrazia ordinamento istituzionalePpolitico che cerca di garantire la sovranit$ popolare (da cratos N potere+ e demos N popolo: potere del popolo+ potere per il popolo+ al suo servizio) >a democrazia ha delle caratteristiche che possono essere ricondotte essenzialmente a 2: 1, legittimit$ si fonda su alcune leggi che costituiscono la sua ossatura fondamentale (legittimo N garanzia che le leggi reggano le istituzioni): lo stato democratico uno stato di diritto (ius)+ con una costituzione che ne regola lo sviluppo 7, rappresentativit$ tutte le democrazie moderne esercitano il processo decisionale in modo indiretto (non come nella polis greca) anche se vi possono essere istituti di democrazia diretta (p,es, referendum) ma che rappresentano delle eccezioni: fondamentali sono le elezioni 2, suddivisione dei poteri il potere non gestito da una persona+ n1 da una classe+ n1 da un istituto+ ma vi un !ilanciamento di diversi poteri+ attraverso un difficile e%uili!rio (per %uesto sempre !isognoso di sostegno e rinnovamento) Il Magistero ha avuto un#evoluzione nel suo pensiero riguardo alla strutturazione dello tato nel sistema democratico+ emergendo progressivamente un#opzione preferenziale: Leone FIII prima della Rerum novarum scrive: /non vietato prediligere governi moderati a carattere democratico0 -io FI corrisponde pi( pienamente alla dignit$ dell#uomo+ rispetto ad altre forme di governo -io FII di fronte ai regimi totalitari propone /una sana democrazia U,,,V fondata negli immuta!ili principi della legge naturale0 Gio)anni -ao/o II+ Centesimus annus (1FF1)+ n, LO: />a )hiesa apprezza il sistema della democrazia+ in %uanto assicura la partecipazione dei cittadini alle scelte politiche e garantisce ai governati la possi!ilit$ sia di eleggere e controllare i propri governanti+ sia di sostituirli in modo pacifico+ ove ci risulti opportuno0 .er parlare di democrazia sono necessarie due condizioni: a, stato di diritto correttezza nelle procedure !, retta antropologia corretta visione dell#uomo Organi00ia0ioni interna0iona/i e tema de//a .ace lo strutturamento della politica nel livello sovrastatale un#esigenza contemporanea: 1F1F (dopo la I 'uerra Mondiale) nasce la ociet$ delle 5azioni 1FLE (dopo la II 'uerra Mondiale) nasce l#3rganizzazione delle 5azioni Hnite (35H): assicura una convivenza pacifica tra gli stati+ ponendo la %uestione della limitazione dei poteri delle singole nazioni (anche la Costitu4ione italiana+ all#art, 11+ richiama %uesto tema)+ %uindi la concezione moderna dello tatoPnazione su!isce una variazione 4nche la gestione del potere dell#35H ha dei limiti+ come il diritto di veto: %uesto pone dei pro!lemi di concreto intervento nella soluzione dei conflitti+ unito all#adesione solo formale di alcuni paesi Il Magistero ha visto con favore il sorgere di %ueste organizzazioni: -io FII fortemente europeista+ le appoggia Gio)anni FFIII+ #acem in terris (1FO2) riflessione autorevole e sistematica in cui si sostiene l#idea di un ordine mondiale della pace+ proponendo alcune misure ?profetiche@+ tra cui il disarmo 4l n, O- si afferma che il ricorso alle armi atomiche irrazionale ( alienum est a ratione)+ che non rappresenta la via per rista!ilire la giustizia (%uesta svolta del Magistero stata recepita dalla Gaudium et Spes) 'uerra giusta (legittima) a partire da 4'3 "I53 %uesto un tema molto di!attuto: 2$

Agostino la guerra se sono soddisfatte alcune condizioni da ammettere Gio)anni FFIII oggi ogni atto di guerra irragionevole: la guerra d#aggessione intrinsecamente immorale CCC #!H ricorrere alla armi legittimo solo per difendersi (analogamente alla legittima difesa personale)+ per devono verificarsi contemporaneamente L condizioni: 1, il danno causato dall#aggressore deve essere durevole+ grave e certo 7, gli altri mezzi per mettere fine all#aggressione risultano impratica!ili ( e3trema ratio dopo che sono stati fatti sforzi diplomatici,,,) 2, de!!ono esservi fondate ragioni di successo (vittoria) L, il ricorso alle armi non deve provocare danni pi( gravi del male da eliminare (proporzionalit$) C necessario un giudizio prudenziale da darsi da parte delle autorit$ in coscienza non guerra giusta+ ma situazioni che legittimano o rendono un dovere la difesa

ECONOMIA Economia etimologicamente viene da oka (N casa) ^ nmoj (N legge)+ e %uindi significa ?legge (norme di governo) della casa@ (come ecologia N discorso sulla casa+ ossia la casa comune che la terra) Essa nasce dal fatto che l#uomo ha dei !isogni: !isogni primari nutrimento+ vestiti+ a!itazione,,, !isogni di carattere pi( elevato affetti+ cultura+ religione,,, Infatti nell#uomo non vi sono solo !isogni materiali+ ma vi sempre una sintesi tra !isogni fisici e li!ert$ spirituale+ di matrice culturale: anche per soddisfare un !isogno primario lo fa con matrice culturale (p,es, cucina i ci!i e lo fa in un determinato modo+ ordinariamente consuma i pasti insieme ad altri,,,) )orrispettivi ai !isogni vi sono i !eni economici che li soddisfano (p,es, il !isogno di nutrimento soddisfatto dal !ene che il ci!o+ il !isogno di cultura soddisfatto dal !ene che sono i li!ri o il computer,,,) i !eni devono essere prodotti+ ordinariamente non si trovano in natura< inoltre devono essere scam!iati: lo scam!io dei !eni fondamentale per la strutturazione dell#economia Quindi alla creazione dell#economia cononcorrono 2 aspetti: 1, !isogni di per s1 tendenzialmente illimitati perch1 si ripetono e perch1 nessuno si limita ad avere !isogni primari 7, !eni normalmente da produrre+ di per s1 tendenzialmente limitati (p,es, fonti energetiche non rinnova!ili,,,) 2, scam!io dove i !isogni definiscono %uella che in termini economici si chiama domanda+ mentre i !eni definiscono %uella che in termini economici si chiama offerta: la realazione che sussiste tra i !isogni (domanda) e i !eni (offerta) costituisce %uella che si chiama relazione di valore (il valore del !ene determinato da %uesto rapporto+ tenuto conto che in alcune societ$ alcuni !eni hanno un valore diverso poich1 vi un aspetto di scam!io sociale che caratterizza le varie culture: p,es, l#oro potre!!e non valere niente in alcune societ$,,,) I momenti fondamentali in cui si articola la struttura economica sono 2: 1, produzione tende alla creazione di !eni (momento generativo) 7, distri!uzione il !ene non solo deve essere prodotto+ ma deve anche essere reso disponi!ile 2, consumo il !ene prodotto e distri!uito viene consumato ono elementi tutti necessari o ?coessenziali@ toria dell#economia nel corso della storia possiamo individuare L momenti in cui %uesta si sviluppata:

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Fase .rimiti)a originaria 5el mondo antico i !eni di sostentamento sono tratti dalla natura (agricoltura e allevamento)< a!!iamo un rapporto economico di scam!io che pu essere esemplificato dallo schema: MIM (merce S merce ) i tratta di un#economia non solo di scam!io+ ma che pu essere anche di potere: p,es, se una malattia mi uccide tutte le pecore+ mi trovo in condizione sfavolevole nei confronti del contadino col %uale scam!io gli agnelli in cam!io del grano,,,)< si pongono %uindi i primi pro!lemi etici Economia mercanti/e (&II sec, a,), S D&II sec, d,),) In %uesta fase si inventa %ualcosa di rivoluzionario che la moneta e che mofica radicalmente il rapporto: si tratta di una forma di mediazione tra le diverse merci e la moneta diventa il modo per definire il valore (prezzo) di un determinato !ene< a!!iamo %uindi un rapporto economico pi( complesso del precedente+ che pu essere cosA schematizzato: MIDIM (merce S denaro 9 merce) Questa fase caratterizzata da un grande incremento di produzionePdistri!uzione determinato dalla moneta< si pongono altri pro!lemi etici (p,es, accumulo di denaro ai danni dei poveri+ usura,,,) 5on a!!iamo grandi trattati teorici+ almeno fino al eicento (ad 4ristotele era stato attri!uito un trattato sull#economia ma non sistematico)+ dove emerge la figura di Antoine de Montc6restien (' 1O71)+ Trattato delleconomia politica (1O1E) 5asce la teoria del mercantilismo dopo la scoperta dell#4merica il soggetto fondamentale a livello economico diventa lo stato (in particolare ci si riferisce a pagna+ .ortogallo e Inghilterra): si pone l#accento sull#arricchimento dello stato attraverso il possesso di metalli preziosi e l#incremento demografico (!raccia; lavoro)< l#economia %uindi passa da essere un semplice commercio di privati ad attivit$ propria dello stato Economia ind(stria/e (fine del D&II sec, S met$ del DD sec,) Quest#epoca segnata dalla rivoluzione industriale con l#invenzione della macchina (=egel la definir$ l#uomo che lavora fuori di s1+ prulungamento dell#uomo): permette produzioni in %uantit$ e tempi mai visti >a conseguenze a livello economico che il capitale diventa presupposto per produrre !eni: per produrre a livello industriale devo investire capitali non a!!iamo pi( la domanda che precede l#offerta+ ma viceversa: producendo che suscita la domanda+ %uindi necessario creare dei !isogni,,, 4!!iamo un nuono schema nel rapporto economico: DIMID (denaro 9 merce S denaro) 4ll#inizio e alla fine del processo economico c# il denaro+ e la merce diventa lo strumento per produrre capitali Inizia una vera e propria scienza economica+ il cui fondatore Adam Smit6 (' 1-F8)+ Ricerca sopra la natura e la causa della ricc!e44a delle na4ioni (1--O) Questa scienza economica si fonda su 2 presupposti: 1, il fatto economico da considerare in modo naturalistico+ non sociale non va studiato come prodotto della li!ert$ dell#uomo+ !ensA un dato scientifico che si comporta in modo deterministico+ con sue leggi fisse 7, individualismo l#uomo non un essere sociale ma individuale+ che tende a fare i propri interessi 2, utilitarismo l#uomo nell#agire economico non mosso dalla ricerca del !ene (finalit$ etica)+ !ensA dall#utile+ tornaconto: tra etica ed economia vi tensione che porta all#estromissione dell#etica C in %uesto contesto che nasce la * )+ %uando la prima industrializzazione ha costi umani ingentissimi Economia .ost"ind(stria/e (dalla met$ del DD sec,) *al seconod dopoguerra assisitiamo a 2 fenomeni: 1, informatizzazione oggi non pi( pensa!ile un#economia senza informatica+ il che significa un#economia pi( dinamica+ ma anche pi( volatile 3&

7,

glo!alizzazione la glo!alizzazione un fenomeno che riguarda la cultura+ la politica+ ma anche l#economia< decisioni prese dall#altra parte del mondo (chiusura di grandi industrie+ movimenti di capitali,,,) influiscono anche dove ci troviamo noi: ormai il mercato unico 4 livello produttivo legata alla glo!alizzazione vi la delocalizzazione si mantiene la direzione dell#azienda nel paese dove essa nata+ ma si decide di spostare la produzione all#estero per ottenere maggiori guadagni (minor costo lavoro): ne consegue un pro!lema etico (licenziamenti+ rapporti di lavoro e%ui,,,) 2, finanziarizzazione l#economia reale (che produce res N cose) viene sostituita dall#economia virtuale dei flussi finanziari+ scam!i di capitali: possiamo cosA schematizzare il nuovo ciclo economico: DID (denaro 9 denaro) Quindi si pone un pro!lema etico+ dove sem!ra insana!ile un conflitto tra capitale e lavoro+ tra utile e !ene+ tra economia ed etica sem!ra che per avere pi( utile+ massimi vantaggi con i minori costi+ non posso guardare al !eneM (glia affari sono affari,,,) >a riflessione etica invece parte dal presupposto che l#economia un#attivit$ umana+ cio: non va considerata in senso naturalistico (non meccanica predeterminazione) implica una responsa!ilit$+ non eticamente neutrale ma necessaria una scelta di fronte al !ene (%uindi scelta di tipo etico) 4 dire il vero oggi ci si rende conto che l#economia stessa (utile) avr$ maggior vantaggio dalla riflessione del !ene (etica) l#essere !uono ha una ricaduta utileM *o!!iamo %uindi guardare ad alcuni aspetti dell#economia: 1, lavoro 7, !eni economici 2, mercato >4&3:3 ul lavoro interessante vedere due grandi miti dell#antichit$: mito mesopotamico Atra!asis (N sommamente saggio) la prima parte narra che gli dei erano divisi in due classi+ di cui la prima composta da sette dei che non lavoravano+ l#altra composta da %uelli che lavoravano< la classe inferiore un giorno si ri!ell e alla fine trovarono un accordo decidendo di creare gli uomini affinch1 lavorassero per loro Il messaggio che se ne coglie che l#uomo condannato al lavoro (visione che emerge un po# anche nella Ji!!ia): nel mondo greco gli uomini li!eri non lavoravano+ cosA anche nel mondo romano per i %uali era riservato l#otium (il suo contrario la negazione: negotium) mito greco di #rometeo la storia di %uesto personaggio che voleva impossessarsi del fuoco degli dei: pecca di tracotanza andando oltre le possi!ilit$ dell#uomo Il messaggio che se ne coglie che attraverso il lavoro ci si pu elevare fino al divino (cfr, torre di Ja!ele) Quindi a!!iamo due concezioni diverse: lavoro come condanna lavoro come elevazione 5ella riflessione filosofico;teologica cristiana occidentale non a!!iamo molto< si riflette sul lavoro nel medioevo tra i religiosi+ dopo che Jenedetto nella sua regola invita i monaci all# ora et labora: non %ualcosa di scontatoM Tommaso dA@(ino afferma che i religiosi sono tenuti al lavoro per L motivi: 1, per procurarsi il necessario per il proprio sostentamento 7, per fuggire l#ozio (inteso negativamente come il padre di tutti i vizi) 31

2, per frenare la concupiscenza L, per essere in grado di praticare le elemosine (carit$) Questa sua riflessione ci dice che al suo tempo c#era chi sosteneva il contrario In epoca moderna il lavoro diventa fonte di potenza+ modo di dominare la natura Francis Bacon (' 1O7O) considera il sapere dell#uomo con finalit$ di potere+ possi!ilit$ di dominio sulla natura In am!ito cattolico non si sviluppa una riflessione sul lavoro+ che invece la troviamo in am!ito protestante Martin L(tero (' 1ELO) pur avendo un passato da agostiniano+ si contrappone all#idea del monachesimo e al valore delle opere di piet$ ( sola 2ide): nessuna opera+ compreso il lavoro spirituale+ serve per essere gradito a *io *etto %uesto egli vede una vocazione secolare dell#uomo che la vocazione al lavoro: non per salvarsi+ ma perch1 sono chiamato al lavoro da *io per %uesto utilizza la parola baru2+ che in tedesco significa professionePmestiere+ ma anche vocazionePchiamata Il lavoro che svolge l#uomo del tutto secolare (da seculum N mondo)+ ma lo si deve vivere come una vocazione+ da compiere soggettivamente in modo religioso Quindi a!!iamo: a livello oggettivo il lavoro mondano a livello soggettivo il lavoro da vivere religiosamente Gio)anni Ca/)ino (' 1EOL) radicalizza %uesta idea protestante del lavoro: il successo nel lavoro manifesta la !enedizione di *io (si riprende il concetto di !enedizione dell#4") MaJ Ke8er (' 1FO1)+ Letica protestante e lo spirito del capitalismo sostiene che il capitalismo sare!!e sorto in am!ito protestante non a caso: vi una dedizione+ un desiderio di succeso nato nell#am!ito rigorista protestante 5el D&III sec, assistiamo allo scontro capitalePlavoro: importante la riflessione di due pensatori: Georg K?F? ,ege/ (' 1921) il lavoro successo dello spirito dell#uomo sulla materia: una spiritualizzazione della materia+ o una materializzazione dello spirito Lar/ MarJ (' 1992) riprende l#idea del maestro e sostiene che il lavoro il pi( grande valore dell#umanit$+ attraverso il %uale plasma la propria storia< oggi per il lavoratore alienato+ perch1 considerato un oggetto In %uesta fase nasce la riflessione sul lavoro della *ottrina ociale della )hiesa+ nella %uale possiamo individuare due fasi: 1, fase classica preconciliare si sostiene che: a, il lavoro personale il lavoratore ha la dignit$ della persona che anteriore al fatto di essere lavoratore+ ossia portatore di diritti naturali che nessun contratto di lavoro pu negare !, il lavoro necessario ogni uomo condannato a lavorare come conseguenza del peccato originale .articolare attenzione si pone sui diritti dei lavoratori (giusto salario+ riposo festivo+ tutela delle categorie de!oli di donne e !am!ini,,,) e sulla !ont$ delle associazioni+ sia di mutuo soccorso+ che corporative tra datori di lavoro e lavoratori (si cerca una pacificazione sociale ma ancora si guarda con sospetto alle associazioni sindacali) 7, fase concilare e post;conciliare si vive un rinnovato interesse per il tema del lavoro Marie"Domini@(e C6en(+ domenicano (' 1FF8)+ #er una teologia del lavoro (1FEL) il suo contri!uto viene recepito dalla Gaudium et spes e dall#enciclica Laborem e3cersens 32

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