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LA LOGICA ARISTOTELICA 1) La logica, che Aristotele chiamava analitica, non rientra nello schema generale delle scienze.

Essa infatti costituisce la propedeutica a tutte le scienze ( e quindi si connette , ad un tempo, con la teoretica, con la pratica e con la poetica). La logica mostra come procede il pensiero, sulla base di quali elementi e secondo quale struttura. 2) Gli elementi primi del pensiero sono le categorie: ci significa che, se noi scomponiamo una proposizione semplice, ( per es. Socrate corre ) otteniamo elementi ( per es. Socrate e corre) comunque rapportabili ad una delle categorie ( Socrate alla categoria de3lla sostanza, corre a quella dellagire). Le categorie sono quindi i generi supremi ( oltre che dellessere, come abbiamo visto nella Metafisica) anche del ragionamento e proprio per questo sono dette anche predicamenti. 3) Delle categorie non possibile fornire una definizione. Infatti per definire un concetto occorre il genere prossimo n( nel caso delluomo, animale ) e la differenza specifica ( quella differenza che distingue la specie delloggetto in questione da tutte le altre ( nel caso delluomo: razionale, di qui la definizione di uomo come animale razionale ). Ora, nel caso delle categorie non esiste un genere pi esteso che le possa includere, in quanto sono i generi pi universali. Di conseguenza impossibile definirle. Indefinibili sono anche gli individui , per la loro particolarit: di essi possibile solo la percezione. Invece perfettamente definibili sono le nozioni che stanno a vari livelli tra luniversalit delle categorie e la particolarit degli individui. 4) Verit o falsit si hanno non nelle definizioni ma nel giudizio e nella sua enunciazione ossia nella proposizione. Nella proposizione si pongono precisi nessi ( affermativi o negativi) fra un predicato ed un soggetto: ora, se questi nessi corrispondono ai nessi che sono nella realt, si avr un giudizio vero ( e quindi una proposizione vera), se no falso. 5) Il ragionamento vero e proprio per non consiste nel solo giudizio, ma in una sequela di giudizi opportunamente connessi. La connessione rigorosa e perfetta dei giudizi costituisce il sillogismo. Il sillogismo ( per es. Tutti gli uomini sono mortali, se Socrate un uomo, allora Socrate mortale ) connette proposizioni di cui le prime due sono dette premesse e la terza conclusione. Dalla posizione del termine medio nelle premesse Aristotele deduce le varie forme di sillogismo. 6) A parte queste differenze tecniche, esistono anche vari modi di considerare il sillogismo. In effetti io posso considerarlo solo dal punto di vista formale ( ossia nella sua coerenza formale), senza occuparmi del contenuto; oppure posso prestare attenzione al contenuto di verit delle sue premesse, e allora avr il sillogismo scientifico o dimostrativo; oppure ancora posso accontentarmi di premesse non vere ma verosimili e probabili e allora avr il sillogismo dialettico. Infine, potrei volgere la mia attenzione a quei falsi sillogismi ( paralogismi) che allapparenza sembrano veri ma che si fondano su premesse ambigue e ingannevoli. 7) Soprattutto il secondo tipo di sillogismo ( quello scientifico) importante perch su di esso si fonda la scienza. Ma si potrebbe chiedere: chi garantisce la verit delle premesse nel sillogismo scientifico? Non pu essere un altro sillogismo, perch altrimenti si procederebbe allinfinito; dovr quindi essere una forma di conoscenza immediata quale lintuizione( per es. coglimento immediato dei principi primi) oppure linduzione( il procedimento che porta dal particolare alluniversale)

8) Il carattere necessario della deduzione del sillogismo poggia , per il suo valore di verit, sulla verit delle premesse: se le premesse sono valide, allora la conclusione necessariamente vera. Ma come possiamo stabilire se le premesse sono vere? Il problema si concentra sui principi primi di ogni dimostrazione. Questi principi non possono essere dedotti ( perci si dicono primi) e quindi devono essere oggetto non di dimostrazione ma di diretta intuizione, di evidenza immediata. Questi principi primi sono chiamati da Aristotele assiomi generali ( propri di tutte le scienza). Nel campo della Logica si specificano nei seguenti principi: - PRINCIPIO DI IDENTITA: A=A ( ogni essere uguale a se stesso) - PRINCIPIO DI NON CONTRADDIZIONE: A non pu essere, nel medesimo tempo e nello stesso senso, B e non-B. ( Per es. Socrate pu essere sano e malato in tempi diversi, non nello stesso tempo ) - PRINCIPIO DEL TERZO ESCLUSO: o A B o A non B , non si d una terza possibilit Questi principi non esigono una dimostrazione perch sono essi stessi la condizione e il principio di ogni dimostrazione. Le scienze particolari invece muovono da principi o assiomi particolari che concernono lessenza delle cose che esse studiano. Questi principi sono colti per intuizione o con la dialettica e linduzione ( = cogliere luniversale, attraverso il ragionamento, attraverso lesperienza di molti casi singoli)

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