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B) esame contrastografico
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FARINGE
A)il paziente e situato sul tavolo radiologico ( apparecchio orto.clino anche tradizionale ) in ortostatismo Vie eseguita una pr Ap ed una LL ( devono essere eseguiti radiogrammi piuttosto molli in modo da realizzare maggior contrasto e possibilmente in apnea con manovra di Valsalva
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FARINGE
A) esame contrastografico ( paz in ortostatismo ,viene fatto ingerire piccolo sorso di bario ,poi sottoscopia Vengono scattate il piu velocemente possibile due o piu radiogrammi in AP e in LL
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faringe
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FARINGE
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ESOFAGO
Lesofago si estende dalla bocca di Killian ( livello C6) al Cardias Nella parte posteriore del mediastino davanti ai corpi vertebrali dosali Assume rapporti con La trachea,larco aortico,il grosso bronco di sn,il cuore
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Larco aortico ed il grosso bronco di sn inducono sulla marginale sn esofagea impronte piuo meno marcate ma sempre visibili ,a concavita esterna .
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ESOFAGO
Il seg retrocardiaco dellesofago e in stretto rapporto con latrio di sn che vi determina impronta a concavita anteriore ben visibile in LL e OADS e OASN
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ESOFAGO
Funzionalmente si distinguono due seg 1) sup o tubulare dotato di attivitapuramente peristalticache va dalla bocca di Killian al diaframma 2) inferiore o vestibolare che rappresenta la vera entita funzionale Nel vestibolo si distingue:
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a) Porzione sovradiaframmatica Troviano lampolla epifrenica delimitata in alto dallanello A e in basso dallo sfintere esofageo inferiore
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b)porzione sottodiaframmatica Lunga circa cm 3termina con lo sbocco cardiale ( qui troviamo la linea Z ,la mucosa esofagea Diventa gastrica ) La porz intraiatale eunita allo Iatus dalla membrana Fibroelastica di LAIMERBERTELLI
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ESOFAGO
Lo studio radiologico dellesofago puoessere mirato solo qundo la anamnesi e la clinica lo richiedono ( disfagia ,bruciori,dolori retrosternali ) Oppure rientra nello studio dellapparato digerente in toto nel primo caso la metodica di studio elesofagografia a DMC Nel secondo caso viene eseguita alla fine dellesame dello stomaco e del duodeno
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ESOFAGO
Obbligatoriamente 1)il paziente deve essere digiuno 2) pos.in ortostatismo sul tavolo radiologico (orto-clino ) 3)viene invitato ad ingerire polvere effervescente con un po di acqua 4)tutto viene eseguito sottoscopia il gas sviluppato distende il lume (si puosfruttare semplicemente anche laria ingerita con la deglutizione a narici chiuse ) 5) si fanno ingerire 50/100 ml di solfato di bario
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ESOFAGO
PROIEZIONI AP; OADS;e OASN ( viene dissociato lesofago dalla colonna e dal cuore ) LL ( per valutare la lesione ,ant o post , intrinseca od estrinseca ) Tali pr devono essere eseguite anche con il paz in decupito prono in pos clinostatica addirittura con la testa piu bassa dei piedi ( posizione di Trendelemburg )per dimostrare eventuali ernie iatali
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ESOFAGO
Con questa metodica viene usato solfato di bario ad alta viscosita per ottenere la verniciatura delle pareti e studiare cosi erosioni ,lesioni aggettanti e piccole ulcere Con minima quantita di bario a piccolo Riempimento si studiano le pliche esofagee
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ESOFAGO
ESOFAGOGRAFIA OPACA Viene usato solfato di bario semplice e basta senza contrasto gassoso Vengono somministrati ripetuti boli di bario per ottenere una rappresentazione a calco dellesofago Si evidenzia calibro , decorso e peristalsi PROIEZIONI : LE STESSE( AP,OADS,OASN ,LL IN ORTO E CLINOSTTISMO)
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ESOGAFO
Patologia Diverticoli Esofagite Ernie iatali Tumori Patologia infiammatorie
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ANATOMIA
I reni sono organi situati ai lati della colonna vertebrale, nelle fosse lombari, in posizione retroperitoneale
Forma: a
fagiolo , con asse longitudinale obliquo dallalto in basso, dallinterno allesterno in adulto:12 cm; larghezza:6,5
cm rachide si estendono dalla 11 vertebra toracica alla 3 lombare; il rene destro pi basso del sinistro di 2 cm per il rapporto con il fegato netti e arrotondati (laspetto lobato caratteristico Contorni: del rene fetale e scompare nei primi anni di vita)
Posizione: rispetto al
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METODICHE DI STUDIO
PRIMA ISTANZA
PIELOGRAFIA CISTOGRAFIA
ESAME DIRETTO
Ombre renali:calcificazioni patologiche (es:calcoli) o
trasparenze patologiche (es: lipomatosi renale)
Margine esterno- muscoli grande psoas: mancato rilievo esterno(infiltrazione flogistica o neoplastica); prominenza: tumefazioni liquide o solide (emorragie,ascessi,tumori,aneurismi aortici)
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UROGRAFIA
Metodica radiologica contrastografica utilizzata:
In forma elettiva per studio analitico morfologico vie escretrici urinarie Informazioni valide parenchima corticale e midollare Situazione funzionale Dimostrazione panoramica vie urinarie in fase preprechirurgica iniezione e.v. a boloo per fleboclisi, MdC iodati idrosolubili urouro-angiografici
UROGRAFIA
Si distinguono 3 fasi principali: Fase nefrografica: aumento omogeneo e fugace (condizioni normali) tono dombra del parenchima renale; fase nefrografica totale: primi minuti dalliniezione; dura 101015. Aspetto disomogeneo: tumori, cisti, caverne, infarti; fase nefrografica persistente: diminuito apporto arterioso o uropatia ostruttiva Fase calicopielografica: visualizzazione calici (3,2,1 calicopielografica: ordine), ampolla, ureteri a 2-3 minuti circa da fine iniezione 2m.d.c. Fase cistografica:vescica ben opacizzata a circa 30 minuti cistografica: da fine iniezione m.d.c. Valutazione morfologia, difetti di riempimento e residuo urinario post-minzionale. post-
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Indicazioni elettive:
Ricerca causa ematuria Calcolosi reno-ureterale reno Studio lesioni calici indotte da affezioni parenchima renale (tubercolari; necrosi papillare e midollare) Ricerca anomalie congenite e acquisite (es: fase prepreoperatoria) Studio tumori uroteliali (individuazione lesione; definizione topografica pre-operatoria; esclusione prelocalizzazione multifocale) Studio interessamento secondario ureteri da parte di tumori (sigma-retto,ovaio etc..) (sigma Determinazione funzionalit rene controlaterale (es:trauma)
ECOGRAFIA
Indagine di prima istanza nello studio morfologico e flussimetrico del rene Studio ureteri ostacolato da decorso profondo e mancanza finestra acustica adeguata Vescica accuratamente esplorabile a lume disteso Esame eco- rene: piani di scansione longitudinale e eco- rene: trasversale; transduttori: 3,5-5 MHz; decubito supino o sul 3,5fianco; apnea inspiratoria. Scansione longitudinale:aspetto ovalare;zona centrale iperecogena (seno renale: vie escretrici);zona periferica anulare ipoecogena (porzione parenchimale). Analisi flussimetrica con eco-color-Doppler eco-color(arteria e vena renale;vasi segmentari, interlobari e arciformi)
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ECOGRAFIA
Indicazioni elettive eco- reni: eco-
Studio morfologico reni (displasie) Masse renali, calcoli, idronefrosi Studio rene escluso in corso di urografia Valutazione insufficienza renale acuta e cronica, ipertensione nefrovascolare Controllo trapianti renali
ECOGRAFIA
Esame eco vescica: via transaddominale; scansioni vescica: longitudinali e trasversali; vescica piena: parete ecogena, sottile,regolare; lume ad ecostruttura liquida;vescica vuota:pareti ipoecogene,spessore aumentato.
Indicazioni
Individuazione tumori vescicali(trasduttori endocavitari) endocavitari) Stadiazione (invasione parietale) Interessamento secondario da tumori pelvici Individuazione materiale endoluminale(calcoli) endoluminale(calcoli) Determinazione volume vescicale e residuo e residuo post-minzionale post-
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TC
Consente di documentare anatomia, rapporti topografici dei reni (spazi perirenali e pararenali), degli ureteri, della vescica e eventuali reperti patologici. Esame diretto (calcificazioni, aree emorragiche); esame contrastografico mediante iniezione di m.d.c. per e.v. Dopo m.d.c.: fase arteriosa (20 da inizio iniezione): buona impregnazione vascolare (arteria renale) e precoce impregnazione corticale; f.nefrografica (50-60) : aumento (50dei valori di attenuazione della midollare; fase calicopieloureterografica (60):opacizzazione vie escretrici e vescica (15-20 opacizzazione urina in vescica) (15-
TC
Indicazioni:
Studio traumi renali ( indagine di prima istanza!) Rene escluso (sede,causa, estensione dellostacolo al deflusso urinario) Masse renali ( invasione spazi peri- e paraperi- pararenali;linfoadenenomegalie paracavali;trombosi vena renale e v. cava inferiore,metastasi epatiche;follow-up epatiche;followpostpost-operatorio) Dislocazione vie urinarie (linfoadenopatie paraortiche,tumori retroperitoneali) Dislocazione vescica (tumori uterini o ovarici; linfoceli) Rene trapiantato (aree ischemiche;complicanze vascolari)
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ANATOMIA RADIOLOGICA
RM
Indagine alternativa alla TC nello studio di molti tipi di patologia renale e vescicale Sequenze T1 e T2 pesate nei piani trasversali, coronali e sagittali Reni: in T1 corticale con segnale pi intenso della midollare; ilo, ricco di tessuto adiposo, con segnale elevato (vasi renali privi di segnale); cavit calicopieliche non apprezzabili (solo se dilatate) (iperintense in T2); fascia di Gerota: basso segnale. Ureteri: visibili se distesi da urina (segnale basso T1, alto T2) Vescica: segnale basso in T1, alto in T2
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Diagnostica radioisotopica
Consente con diverse tecniche: valutazione morfo-funzionale morfodel rene, studio dinamica svuotamento vescicale, individuazione reflusso vescico-ureterale. vescico Indicatori a fissazione corticale (Tc99 glucoeptonato)
Indicazioni:valutazione funzione renale residua in corso di nefropatie; pielonefriti acute; alterazioni focali corticale (es.infarti); studio malformazioni renali
Indicatori a rapida eliminazione (Tc99 mercaptoacetilglicina o acido ortoiodoamminoippurico marcato con I 123): 123):
Valutazione: perfusione ematica renale, accumulo e trasporto radiofarmaco attraverso il parenchima, studio vie escretrici; funzione urodinamica della
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Angiografia
Lo studio inizia di norma con aortografia addominale e prosegue con cateterismo selettivo arterie renali. La flebografia selettiva utilizzata a fini di prelievo ematico (dosaggio renina, catecolamine es.tumori secernenti)
indicazioni
Analisi vascolarizzazione piccole lesioni di dubbia natura (neoplasie?) Diagnosi ipertensione nefrovascolare (ruolo terapeutico:angioplastica transluminale) Embolizzazione tumori e lesioni traumatiche renali
Pielografia
Introduzione diretta nelle vie escretrici,per via retrograda cistoscopica o per via anterograda,di m.d.c.opaco Pielografia retrograda:cateterismo di uno o entrambi ureteri; m.d.c.uroangiografici; radiogrammi a diverso grado di riempimento.
Indicazioni: Studio vie escretrici in caso di rene escluso Displasie ureterali Documentazione tragitti fistolosi
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Cistografia
Introduzione m.d.c. opaco o gassoso previo svuotamento e cateterismo transuretrale Documentazione radiografica (AP,oblique;LL) Reflussi vescico-ureterali, prolasso vescicale, patologia uretrale vescicoImportante per studio dinamica minzionale
Dismorfie
Fusione reni: mancata separazione primitiva massa
nefrogenica o coalescenza dei due blastemi durante la ascesa dalla pelvi alladdome
Anomalie di sede (ectopia e distopia): si realizzano per difetto di migrazione e rotazione - ectopia pelvica: totale mancanza di risalita del rene che rimane in sede pelvica - ectopia crociata: deviazione di rene e uretere verso il lato opposto durante la risalita
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Malformazioni parenchimali
Agenesia: assenza Aplasia
rene presente ma con aspetto anomalo (masserellaparenchimatosa); privo di sistema escretore rene controlaterale ipertrofico, ectopico, malformato Bilateralit incompatibile con la vita
Ipoplasia renale
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Grave malformazione congenita con morte per insufficienza renale, entro pochi giorni dalla nascita o nei primi mesi Trasmissione autosomica recessiva Bilaterale e simmetrico Malformazioni congenite (meningocele, sindattilia, anomalie oculari) Diagnosi:-ecografia (aumento dimensioni renali, Diagnosi: iperecogenicit, cisti multiple) -urografia
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trasmissione autosomica dominante degenerazione cistica di fegato e altri organi (pancreas, polmone, ovaio); aneurismi intracranici
Bilaterale; IV-V decade IV Evolve in insufficienza renale Diagnosi:-ecografia Diagnosi:-urografia (aspetto nefrografico a formaggio svizzero) -TC -RM (fenomeni emorragici intracistici) -arteriografia renale
Policistosi dominante: aumento delle dimensioni renali con presenza di grosse cisti multiple bilaterali.
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CISTI RENALE
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tratto distale uretere dovuta a stenosi meato uretero-vescicale (aspetto a testa di ureterocobra allurografia)
ureterocele: dilatazione
Calcolosi urinaria
tipi di calcoli: calcio-ossalato e calcio-fosfato (80 %), acido calciocalciourico (5-8 %), cistina, struvite (5 Calcoli radiopachi: ossalato di calcio, fosfato di calcio, cistina, struvite; radiotrasparenti: acido urico, urati, xantina Approccio diagnostico: individuazione calcolo, sede, dimensioni, ripercussioni su vie escretrici e parenchima Indagini: - esame diretto radiografico (radiopachi) - ecografia (radiopachi e radiotrasparenti):visualizzazione calcolo (formazione iperecogena con cono dombra posteriore) - urografia (nefrogramma ostruttivo, ritardo opacizzazione vie escretrici, rene muto) -TC (complicanze renali e perirenali)
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Nefropatie interstiziali
m. immunologiche): processo flogistico interstiziale generalmente a patogenesi batterica, per via ascendente, che pu essere segmentario (focale) o diffuso Indagini: - ecografia (indice di resistenza aumentato per ledema interstiziale allanalisi flussimetrica) - urografia
Croniche (batteriche, da
Nefropatie interstiziali
Necrosi della papilla
Eziologia: ischemica, infettiva, diabete, farmaci Complicazione di pielonefriti, diabete mellito, etc.. processo distruttivo che pu iniziare dalla base della papilla (necrosi papillare propriamente detta), erodendo i calici di 3 ordine o dal centro della papilla (necrosi midollare) Diagnosi: urografia
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Tubercolosi renale
Il sito pi frequente di tubercolosi extra-polmonare nelladulto il tratto urinario
disseminazione per via ematogena, generalmente in corso di infezione primaria mono o bilaterale; con o senza interessamento polmonare focolai granulomatosi con evoluzione fibrosa o caseosa (estensione verso la midollare con ulcerazione papillare) evoluzione:- diffusione alle strutture calico-pieliche, uretere e vescica (rottura focolaio nella pelvi renale) - evoluzione sclerotica (retrazioni, deformazioni calici, calcificazioni, rene mastice) Indicazioni: urografia, pielografia (in caso di rene escluso); ecografia
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Infarto renale
Consegue allocclusione dellarteria renale o di uno dei suoi rami
per fenomeni trombotici (ATS; arteriti; traumi) compressioni ab - esrinseco (neoplasie) emboli anemia falciforme
Totale o distrettuale; acuto o cronico TC: zona cuneiforme ipodensa dopo m.d.c.(fase acuta); in fase cronica: rene ridotto di volume e privo di c.e. dopo m.d.c.(rene grinzo post-infartuale)
Ipertensione nefro-vascolare nefro Ipertensione arteriosa da stenosi delle arterie renali Stenosi aterosclerotiche: sede prossimale (ostiale); aterosclerotiche: interessano il lume eccentricamente Stenosi fibrodisplastiche: tratto medio e distale delle fibrodisplastiche: arterie renali; aspetto a corona di rosario Eco-color Doppler: alterazioni spettro flussimetrico Eco Angio-RM arterie renali Angio Arteriografia renale Scintigrafia renale sequenziale con test al captopril Angioplastica transluminale: risultati pi favorevoli nelle stenosi fibrodisplastiche
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Traumi
Contusione:
edema interstiziale, piccoli stravasi di sangue. TC senza m.d.c.: focolai iperdensi (focolai emorragici) ecografia: area iperecogena la fase evolutiva (acuta: iperdenso allesame TC diretto, cronico: ipodensit di tipo idrico) Ematoma sottocapsulare: tipica configurazione a semiluna; possibile compressione del parenchima Ematomi peri e pararenali: secondari a rottura capsulare, i primi occupano lo spazio delimitato dalla fasia di Gerota, i secondi la superano Fratture renali: superficiali (corticale) e profonde (midollare, sistema collettore). Talvolta si ha sezione completa. TC diretto: immagine iperdensa (frattura); raccolte ipodense peri e pararenali (urinomi) Lesione peduncolo vascolare: da traumi gravi; rottura completa arteria renale (rara) TC diretto: ematoma peri-pararenale; aree di infarto Trombosi post-traumatica vena renale e fistola A-V: rari
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Reflusso vescicovescicoureterale
causa danno renale (pielonefrite cronica) primitivo: difetto congenito del giunto uretero-vescicale Indagini:- cistoureterografia retrograda - scintigrafia renale - ureterocistoscintigrafia - eco con MDC
Angiomiolipoma
Tumori renali
tumore benigno; forme sporadiche o sindromiche (sclerosi tuberosa) singoli o multipli; intraparenchimali o esofitici vasi sanguigni, cellule muscolari e tessuto adiposo possibile coinvolgimento vena renale e v. cava inferiore aree di necrosi, emorragia, raramente calcificazioni sintomatologia acuta in caso di emorragia da rottura terapia: inferiore a 5 cm : monitoraggio ecografico; > 5 cm: intervento chirurgico; sanguinante: embolizzazione mediante cateterismo angiografico Ecografia: lesione iperecogena TC: valori densitometrici negativi di tipo adiposo (da 40 a 120) RM: iperintensit in T1; caduta del segnale dopo Fat Saturation
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Oncocitoma
tumore benigno caratterizzato dalla presenza degli oncociti (voluminose cellule eosinofile) lesione rotondeggiante con caratteristica cicatrice centrale pi frequente nel sesso maschile asintomatico o reperto di massa palpabile TC: presenza di scar centrale o cicatrice di aspetto stellare (ipodensa o con enhancement tardivo) nel contesto di lesione omogenea con componente periferica che presenta significativo enhancement dopo m.d.c. DD: adenocarcinoma renale con ipodensit centrale (necrosi) che pu simulare la scar Terapia: tumorectomia
Adenoma
lesione singola o multipla a sede frequentemente sottocapsulare generalmente di dimensioni inferiori al cm terapia: intervento chirurgico TC: massa solida con aspetto densitometrico avascolare, ipovascolare o ipervascolare con rispettivamente assente, lieve o marcato aumento di densit dopo m.d.c. DD: adenocarcinoma renale (probabilmente ladenoma una forma pre-maligna o a bassa malignit)
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Adenocarcinom a
V-VII decade; pi frequente nel sesso maschile lesione espansiva con aree emorragiche, necrotiche e cistiche associate talvolta ad aree di tessuto fibrotico e calcificazioni variet a cellule chiare (70 %) Lesioni multiple: malattia di von Hippel Lindau (vHL) (40(4055% dei pazienti con vHL) Spesso associati a cisti Ematuria, dolore al fianco, massa palpabile
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VIE BILIARI
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Mezzi di Contrasto
Mezzi di Contrasto
Utilizzati per aumentare o modificare il contrasto naturale fra le diverse strutture e tessuti
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MEZZI DI CONTRASTO
CONTRASTOGRAFIA NATURALE SFRUTTA LE NATURALI
DIFFERENZE DI ASSORBIMENTO AI RAGGI X DEI TESSUTI ORGANICI IN RAPPORTO AL LORO DIVERSO SPESSORE E ALLA COMPOSIZIONE CHIMICA.
POSSIBILITA BUONE IN PRESENZA DI CALCIO E/O ARIA MA LIMITATE NELLA DIFFERENZAZIONE DEI PARENCHIMI
ARIA
MEZZI DI CONTRASTO
Nell immagine radiografica possono essere riconosciuti 5 tipi di densit principali:
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Mdc Artificiali
ESTRANEE ATTE A MODIFICARE LASSORBIMENTOAI RAGGI X DI ORGANI O TESSUTI CHE SONO SIMILI PER COMPOSIZIONE E/O SPESSORE RISPETTO AD ORGANI ED APPARATI CIRCOSTANTI.
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BARIO E ARIA
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URO-ANGIO-MIELOGRAFICI
COLECISTO-COLANGIOGRAFICI ENDOVENOSI
BUONA TOLLERABILITA
-IL M.D.C. IDEALE DOVREBBE AVERE TOSSICITA NULLA
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IL SUO IMPIEGO E PRATICAMENTE LIMITATO ALLA DIAGNOSTICA GASTROENTEROLOGICA (clisma opaco, pasto frazionato, clisma tenue).
+ SO4
CARATTERISTICHE:
Ba(SO4)
A DIFFERENZA DI ALTRI SALI DELLO STESSO Ba, E INSOLUBILE IN ACQUA E NEI LIQUIDI INORGANICI (NON E ASSORBITO DAL TUBO GASTROENTERICO) ED E FACILMENTE ELIMINATO HA ELEVATA RADIO-OPACITA (Z=56) HA ELEVATA TOLLERABILITA (SE SI ECCETTUA UN LIEVE EFFETTO COSTIPANTE NEI SOGGETTI ANZIANI) HA ASSENZA DI ATTIVITA FARMACODINAMICA (SI COMPORTA DA SOSTANZA INERTE) HA RAPIDA E TOTALE ELIMINAZIONE (NON E ASSORBITO)
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E UN ESAME CHE STUDIA LA SUPERFICIE INTERNA DELLORGANO CAVO, CHE VIENE PITTURATA DAL M.D.C.POSITIVO E DISTESA DAL M.D.C. NEGATIVO (in associazione ad ipotonizzanti: atropina e buscopan)
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SOSPETTA OCCLUSIONE INTESTINALE: ristagno a monte dellostruzione, riassorbimento acqua e formazione baritomi
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I COMPOSTI DELLO IODIO SONO NUMEROSI E DIVERSI PER CARATTERISTICHE CHIMICHE E PER SETTORI DI IMPIEGO. CIO CHE DIFFERENZIA I DIVERSI M.D.C. IODATI E LA COMPOSIZIONE CHIMICA DELLA MOLECOLA CHE LEGA LO IODIO.
LO IODIO COME IL BARIO HA UNA NOTEVOLE TOSSICITA, PER QUESTO DOVRA ESSERE SEMPRE SUPPORTATO DA MOLECOLE DI SICURA STABILITA. LO IODIO E SCARSAMENTE SOLUBILE PER CUI LA MOLECOLA CHE LO INTEGRA DOVRA GARANTIRNE LA SOLUBILITA. LA MOLECOLA DOVRA POSSEDERE AFFINITA PER GLI ORGANI E APPARATI CHE SONO OGGETTO DI INDAGINE RADIOLOGICA
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IDROSOLUBILI
STRAGRANDE MAGGIORANZA DI TUTTE LE PREPARAZIONI CONTRASTOGRAFICHE CONTENENTI IODIO. IL LORO IMPIEGO E VASTISSIMO: DALLO STUDIO MORFOLOGICO E FUNZIONALE DELLE VIE BILIARI ED URINARIE, ALLARTROGRAFIA, ALLOPACIZZAZIONE DEI VASI E DELLE CAVITA CARDIACHE, ALLA MIELOGRAFIA, ECC.
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COLECISTOGRAFICI ORALI:
COMPOSTI CHE SOMMINISTRATI PER VIA ORALE SI CONCENTRANO NELLE VIE VILIARI E NELLA COLECISTI
CARATTERISTICHE:
ASSORBIMENTO INTESTINALE FAVORITO DAI GRUPPI LIPOFILI PRESENTI IN QUESTI COMPOSTI EPATOTROPISMO ELETTIVO UNA VOLTA GIUNTI PER VIA PORTALE AL FEGATO VENGONO GLICURONO CONIUGATI E RESI IDROSOLUBILI (TRASFORMAZIONE DA LIPOFILI A IDROFILI) MESSI IN CIRCOLO E RICAPTATI DAGLI EPATOCITI, CHE LI CONCENTRANO NELLA BILE.
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COOH
I I
O
ACIDO DIIODOPIRIDONACETICO
COOH
ACIDO TRIIODOBENZOICO
ORGANOIODATI IONICI
ANELLO BENZENICO TRIIODATO GRUPPO CARBOSSILICO salificato con Na R1 e R2 CATENE LATERALI IDROFILE INFLUENZANO LA DINAMICA ESCRETORIA
I R2 R1 I I
COOH
ACIDO TRIIODOBENZOICO
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SINTESI DI COMPOSTI CHE NELLA LORO MOLECOLA AVESSERO PIU DI TRE ATOMI DI I: STESSO EFFETTO CONTRASTOGRAFICO A CONCENTRAZIONI PIU BASSE SINTESI DI SOSTANZE NON ELETTROLITI: COMPOSTI CHE PUR CONTENENDO LO STESSO NUMERO DI ATOMI DI I DEI TRIIODATI, NON SUBISCONO LA DISSOCIAZIONE ELETTROLITICA, CON CONSEGUENTE DRASTICA DIMINUZIONE DELLOSMOLALITA (pi vicina a quella plasmatica)
URO-ANGIOGRAFICI DI III
GENERAZIONE
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I M.D.C NON IONICI HANNO, RISPETTO AGLI IONICI: BASSA OSMOLARITA - NON SUBISCONO LA DISSOCIAZIONE ELETTROLITICA CHEMIOTOSSICITA RIDOTTA - FRUTTO, IN PARTE DELLELIMINAZIONE DALLA MOLECOLA DEL CATIONE, IN PARTE DELLINTIMA STRUTTURA MOLECOLARE DI OGNI SINGOLO COMPOSTO
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REAZIONI ALLERGICHE ANAFILATTOIDI LEGAME CON PROTEINE PLASMATICHE IPERBILIRUBINEMIA TRANSITORIA AGGRAVAMENTO DI UNINSUFFICIENZA RENALE
Sono determinate da attivazione dei mastociti Sono reazioni che avvengono immediatamente dopo liniezione del mdc
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Viene fatta 12-18 ore prima dellesame 121. CORTISONE E.V. (flebocortid 100-300 E.V. 100mg) 2. ANTISTAMINICO E.V. eventualmente prima dellesame 3. IDRATAZIONE
NEFROTOSSICITA
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Si riesce a valutare:
IMMAGINI DI PLUS IMMAGINI DI MINUS STENOSI FISTOLE MOTILITA
REQUISITI Pulizia intestinale MDC Aria per il doppio contrasto (Acido tartarico e bicarbonato)
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UROGRAFIA
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ARTROGRAFIA:
INIEZIONE DI M.D.C. INTRAARTICOLARE.
MIELOGRAFIA:
INIEZIONE DI M.D.C. NEL SACCO DURALE.
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fine
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