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Alessandro Manzoni (1785-

1873)
Cenni biografici:
 Nasce a Milano nel 1785 dal conte Pietro Manzoni e da Giulia
Beccaria, figlia del Famoso Cesare Beccaria, autore del trattato
Dei delitti e delle pene.
 Compie i suoi studi in un collegio religioso, dove rimarrà dai
nove ai sedici anni.
 La sua educazione culturale è situata fra Illuminismo e
Romanticismo : è il massimo rappresentante dell’ambiente culturale
milanese nel periodo tra il 1700 e il 1800 in cui matura il passaggio
dall’Illuminismo al Romanticismo.
 Manzoni aderisce alle tesi romantiche.
 Formazione giovanile: Illuminismo e classicismo (1791-1801).
 Il periodo parigino (1805-1810).
 Incontro con la religione.
 1810 - La conversione
 Dopo la conversione la sua visione della vita è ispirata al
cattolicesimo. IL RINNOVAMENTO COINVOLGE ANCHE
L’ATTIVITÁ INTELLETTUALE E LETTERARIA .
 1813 -1823: stagione di intenso impegno letterario.
 Posizione politica: nutre sentimenti patriottici e unitari, segue gli
avvenimenti del 1820-21, ma non vi partecipa attivamente e non
viene toccato dalla dura repressione austriaca che ne segue.
Nel 1848 segue gli eventi politici, pur senza parteciparvi.
 Ultimi anni: costituitosi il Regno d’Italia viene nominato
SENATORE
 Muore a Milano nel 1873.
MANZONI È IL MAGGIOR RAPPRESENSENTANTE
DEL MOVIMENTO ROMANTICO ITALIANO
* Nella lettera Sul Romanticismo inviata a Cesare D’Azeglio Manzoni
afferma i principi della propria concezione dell’arte:
LA POESIA E LA LETTERATURA IN GENERE DEVONO
PROPORSI L’UTILE PER SCOPO, IL VERO PER
SOGGETTO E L’INTERESSANTE PER MEZZO
1 UTILE L’ARTE HA IL COMPITO DI
EDUCARE e FORMARE L’UOMO
2 VERO REALTÁ UMANA
3 INTERESSANTE L’ARTE, ATTRAVERSO LA FORMA
NARRATIVA E IL LINGUAGGIO ACCESSIBILE, SUSCITA
L’INTERESSE DEL LETTORE COMUNE e RAGGIUNGE UN
PUBBLICO AMPIO
I PROMESSI SPOSI: perché il romanzo?
• Il romanzo, una scelta innovativa: Manzoni trova nel romanzo
lo strumento ideale per tradurre i principi romantici

 Il romanzo risponde alla poetica del VERO, dell’INTERESSANTE


e dell’UTILE, consente di rappresentare la realtà, si rivolge non
solo alla classe dei letterati, ma a un più vasto pubblico, perché
attraverso la forma narrativa e un linguaggio accessibile
suscita l’interesse del lettore comune.

 Il romanzo risponde alle esigenze dell’impegno civile dello


scrittore che può fornire al lettore informazioni storiche, ideali
politici, principi morali e religiosi.
ARTE

SCOPO:UTILE
FUNZIONE MEZZO:
EDUCATIVA INTERESSANTE

OGGETTO: IL VERO- Coinvolgere, suscitare


CONTENUTI VERI INERENTI l’interesse del pubblico più
LA REALTÁ ampio possibile
VERO STORICO: realtà dei fatti
storici ricostruita con gli strumenti
dell’indagine storiografica
VERO POETICO: interpretare i
sentimenti umani
Il modello del romanzo storico: per la sua opera narrativa
Manzoni sceglie la forma del ROMANZO STORICO, una
forma che godeva di fortuna grazie al successo del romanzo
storico dello scozzese Walter Scott (Ivanhoe).
MANZONI AVVIA LA COMPOSIZIONE DI UN
ROMANZO STORICO AMBIENTATO NELLA
LOMBARDIA DEL 1600 AI TEMPI DELLA
DOMINAZIONE SPAGNOLA
- L’autore compie questa scelta perché è convinto che
un’opera d’arte per essere utile e interessante debba essere
credibile, verosimile e quindi parlare di cose vere; a questo
contribuisce anche la presenza attiva di numerosi
personaggi storici cioè figure realmente esistite
 Con i Promessi Sposi, Manzoni si propone di offrire un quadro
di un’epoca del passato, ricostruendo fedelmente tutti gli
aspetti della società, il costume e la mentalità.
Manzoni e la storia
• MANZONI RISPETTA IL VERO
STORICO. PER TRACCIARE IL
SUO QUADRO LO SCRITTORE SI
DOCUMENTA CON LO SCRUPOLO
DI UNO STORICO, LEGGENDO
CRONACHE DEL TEMPO, • LA STORICITA’ È
BIOGRAFIE, DOCUMENTI, ALLA BASE DELLE
LEGGI… VICENDE E DEI
PERSONAGGI
• LA STORIA NON È’ UNO INVENTATI.
SCENARIO INERTE , MA È
PROTAGONISTA
Romanzo di formazione
Romanzo storico è la prima etichetta, ma non è l’unica. La vicenda
presenta i tratti del romanzo di formazione se considerata
nell’ottica del protagonista Renzo. Le esperienze vissute, le varie
prove a cui sarà sottoposto produrranno un percorso di conoscenza
e di formazione.
L’introduzione: la finzione del
manoscritto
Nell’INTRODUZIONE Manzoni definisce ai lettori la struttura
e i caratteri del romanzo.
MANZONI FINGE DI AVER RITROVATO UN
MANOSCRITTO SECENTESCO IN CUI UN ANONIMO
NARRATORE HA RACCONTATO UNA VICENDA
INTERESSANTE NELLA TRAMA, MA DI DIFFICILE
LETTURA ESSENDO SCRITTA NEL LINGUAGGIO
AMPOLLOSO E BAROCCO DELL’EPOCA.
RITENENDONE INUTILE LA TRASCRIZIONE , DI CUI DA’
UN SAGGIO RIPRODUCENDONE L’IPOTETICA PRIMA
PAGINA, MANZONI AFFERMA DI AVER DECISO DI
RACCONTARE QUELLA STORIA TRADUCENDOLA
FEDELMENTE IN LINGUA ATTUALE.
5. IL QUADRO DEL
SEICENTO
La società di cui Manzoni vuol fornire un quadro nel suo romanzo
è quella lombarda del 1600 sotto la dominazione spagnola.
Sceglie di ambientare il romanzo nel 1600 proprio per i caratteri
negativi di questo secolo.
Il Seicento lombardo segna il trionfo dell’ingiustizia, della
prepotenza sugli umili.
6. La genesi del romanzo

Nel 1821 Manzoni dà inizio alla stesura del romanzo storico


concepito durante il soggiorno parigino.

- (1821-1823) : FERMO E LUCIA : (dal nome dei protagonisti


Fermo Spolino e Lucia Zarella). Nel 1823 termina la stesura che non
vedrà la pubblicazione se non molti anni dopo la morte
dell’autore. Finita la stesura Manzoni insoddisfatto riscrive il
romanzo. L’opera, a parte l’aspetto linguistico molto influenzato
dal francese e dalla lingua lombarda, lascia insoddisfatto Manzoni
per la struttura a blocchi narrativi troppo separati fra loro, per
l’eccesso di parti romanzesche e di trattazioni storiche.
-1823 -1827: Dopo il 1824 Manzoni si orienta al toscano. Viene
pubblicata la prima edizione dei PROMESSI SPOSI
Pubblicato il romanzo, Manzoni si reca in Toscana: Toscana è il momento
della revisione linguistica del romanzo. Il suo proposito è quello di
confrontare la lingua usata nel romanzo con quella parlata dai
fiorentini colti. Il nuovo romanzo è rispetto a Fermo e Lucia privo di alcuni episodi,
alleggerito di alcune digressioni storiche, sebbene la fabula rimanga invariata (la vicenda di
Renzo Tramaglino e Lucia Mondella è ancora quella di Lucia Zarella e Fermo Spolino)

(1840-1842) - Dopo l’edizione del 1827 l’autore avvia una nuova


revisione del romanzo sul piano linguistico e stilistico. L’impianto
strutturale e narrativo rimane quasi invariato, mentre l’attenzione si
concentra sull’aspetto linguistico. Manzoni decide di adottare il
FIORENTINO PARLATO DALLA BORGHESIA COLTA .
Titolo definitivo: I promessi Sposi. Storia milanese del secolo XVII
scoperta e rifatta da Alessandro Manzoni.
L’OPERA COMPRENDE UNA INTRODUZIONE,
INTRODUZIONE IN CUI
COMPAIONO LA TRASCRIZIONE DI UN PRESUNTO
MANOSCRITTO DEL SEICENTO E LE SUCCESSIVE
RIFLESSIONI DELL’AUTORE SU DI ESSO, POI 38
CAPITOLI;
CAPITOLI IN APPENDICE LA STORIA DELLA
COLONNA INFAME.

LO STILE E IL LINGUAGGIO DEI PROMESSI SPOSI


CONTRIBUISCONO A RIGENERARE IL MODO DI
PARLARE E DI SCRIVERE DEGLI ITALIANI PROPRIO
NEGLI ANNI IN CUI LOTTANO PER L’UNITÁ POLITICA.
I PROMESSI SPOSI DIVENTERANNO UNO DEGLI
STRUMENTI PRINCIPALI DI UNIFICAZIONE E
RICONOSCIMENTO LINGUISTICO - NAZIONALE .
I Protagonisti
Gli Oppositori
Gli Aiutanti

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