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18 FEBBRAIO PRIMO APPELLO

11 marzo 2022 SECONDO APPELLO


MODALITÁ ORALE
2 DOMANDE PARTE GENERALE
2 DOMANDE PARTE SPECIALE

Atti normativi aventi forza di legge


FONTI ATTO CHE SI TROVANO ALLO STESSO PIANO DELLA LEGGE ORDINARIA
Tra la legge ordinaria e gli atti c’è un rapporto cronologico
Decreto legge – art. 77 della costituzione – atto immediato
Fonte atto- manifestazione volontaria di un organo, il governo adotta un decreto legge quando c’è una
situazione di urgenza e necessità e straordinarietà
3 presupposti giustificativi
Il decreto legge viene immediatamente pubblicato nella gazzetta ufficiale e entra in vigore il giorno
successivo, produce i suoi effetti subito
Decreto – provvedimento provvisorio perché produce i suoi effetti per soli 60 giorni, durante i quali
possono accadere 2 ipotesi, il parlamento può
1- convertire in legge ordinaria il decreto legge – NOVAZIONE DELLA FONTE cioè cambia la natura della
fonte
2- la DECADENZA del decreto, decadendo con effetto retroattivo, se le camere non lo convertono – EX
TUNC, come se il decreto non ci fosse mai stato.
3- camere convertano il decreto apportando delle modifiche (emendamenti) al testo originario

Cosa succede se il decreto decade?


Quando il decreto decade, in quei 60 giorni si sono prodotti degli effetti, le Camere possono in base all’art
77 della Costituzione, possono approvare una legge ordinaria (legge di sanatoria) con la quale disciplinare i
rapporti sorti in quei 2 mesi.
Emergenza sanitaria: il Governo nel nostro ordinamento non prevede lo stato d’emergenza – quindi
potrebbe essere protratto fino a 10 anni. Il governo Draghi ha adottato dei decreti legge – l’ultimo è il n.
172/2021 GREEN PASS RAFFORZATO estendendo l’obbligo vaccinale pubblicato il 27 novembre ma tuttora il
decreto non è ancora operativo, violando l’articolo 77.
Si sta arrivando alla Nuova Costituzione dell’Emergenza – la costituzione viene attuata in base alle necessità
dell’emergenza.

Fonte di d.lgs. – legislativo delegato


Fonte atto, statale, primaria, scritta prevista dall’art. 76 della Costituzione
Adottato dal Governo non direttamente ma sulla base di una legge delega che deve essere autorizzato dal
Parlamento. Deve avere dei contenuti:
- Requisiti minimi = oggetto, materia e termine
- Principi, criteri e linee guida
Es: emergenza sanitaria è contenuto nel d. lgs. N 1/ 2018
Altra fonte primaria – regolamenti parlamentari
Numero chiuso
Manifestazioni volontarie delle due Camere
Servono a disciplinare il funzionamento interno delle Camere
Vengono chiamati ACTA INTERNA CORPORIS
Art. 64 – ciascuna camera adotta il proprio regolamento a maggioranza assoluta dei propri componenti
La costituzione adotta una Riserva di Regolamento affida solo ai regolamenti parlamentari il compito di
raggruppare il funzionamento interno delle Camere – altrimenti si verifica una violazione della competenza.
No abrogativo

Fonti primarie regionali perché l’Italia è uno stato regionale


Le regioni nascono per ragioni di natura politica e sono imposte dall’alto, ovvero imposte da un atto di
imperio in base all’art. 131 Cost.
Sono 20 ma si dividono in 2 categorie:
15 regioni a ordinamento comune o statuto ordinario
5 regioni (Sardegna, Sicilia, Valle D’Aosta, il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia) a statuto speciale o
ordinamento differenziato, perché la Costituzione riconosce l’art. 116 un’ampia autonomia – legislativa,
amministrativa e finanziaria.

Province autonome – Trento e Bolzano.


Si possono cambiare i confini delle regioni? Si, attraverso l’art. 132 della Costituzione DISCIPLINA DELLE
VARIAZIONI TERRITORIALI DELLE REGIONI
Condizione: 1 milione di abitanti
Fusione regioni? Si ma è necessaria una legge costituzionale.
Art. 132 Costituzione prevede che i comuni e le province possano spostarsi da una regione all’altra
Regioni hanno degli organi
1- Consiglio regionale sede nel capoluogo di regione – titolare dell’assunzione legislativa
Eletto direttamente dai cittadini e rimane in carica per 5 anni
2- Giunta regionale composta dal presidente regionale e viene chiamato Governatore seppur in modo
sbagliato e dagli assessori regionali che sono nominati dal presidente della giunta e può anche
revocarli
3- Presidente della giunta regionale – eletto a suffragio universale diretto dai cittadini
Tra il consiglio regionale e la giunta regionale non c’è un rapporto di fiducia – forma di governo
semipresidenziale, tuttavia l’art. 126 della Costituzione possa sfiduciare la giunta o il Presidente
Cosa succede se il consiglio fa la sfiducia? Di nuovo le votazioni
Le fonti del diritto regionale sono 2:
- Statuto regionale distinzione tra regione ordinaria o speciale
Gli statuti speciali, recita il primo comma dell’art 116 Cost., sono adottati con la forma della legge
costituzionale / statuti della regione ordinaria previsti dall’art. 123 Cost. approvati dal Consiglio
Regionale e sono delle leggi regionali rinforzate – devono seguire un procedimento aggravata che
dà allo statuto una posizione di supremazia rispetto alla legge regionale
Lo statuto può occuparsi delle seguenti materie:
_forma di governo della Regione, competenza riservata
_competenza concorrente
- Legge regionale approvata dal consiglio regionale con iter veloce, è in rapporto gerarchico rispetto
allo statuto
Entrambi rispondono al criterio della competenza
Fine del 2001 riforma della “repubblica delle autonomie” poneva una criticità, quindi si è avuta una sorta di
equiparazione delle leggi dello stato con le leggi regionali
Comma 2 si disciplinano le competenze statali – nel rapporto stato/ regioni
Ultimo comma definite le competenze regionali
Per avere una maggior efficacia si è deciso di modificarle comportando una SUSSIDIARIET VERTICALE – aiuto
reciproco e distribuzione delle competenze in forma associata – possibilità che gli enti collaborino tra loro
per le diverse discipline.
Limiti specificati nell’art 117 rispetto alle competenze:
-criterio costituzionale
-bisogna sottostare agli obblighi comunitari e obblighi dei trattati internazionali
È previsto che le regioni possano intervenire nel diritto comunitario dell’UE:
-possono intervenire esternamente attraverso la presenza di funzionari regionali all’interno delle istituzioni
europee es: [conferenza stato/ regioni] [comitati regionali]
Nascono le antinomie – contrasti per la competenza di alcune materie

Fonti secondarie di produzione del diritto


Costituiscono una serie aperta
Trovano il loro fondamento legale nelle fonti primarie – principio di legalità
Le più importanti sono i regolamenti divisi in
1- Regolamenti governativi – adottati dal Governo, prevalgono sui ministerali
Previo parere obbligatorio del consiglio di stato, sottoposti a una forma di controllo da parte della
corte dei conti, poi pubblicati nella gazzetta ufficiale con la forma del DPR
Regolamenti di esecuzione – specificano e rendono operativa una legge
Regolamenti di integrazione – integrano qualcosa nel contenuto della legge
Regolamenti di organizzazione
2- Regolamenti ministeriali – adottati da un singolo ministero nell’ambito delle materie di competenza
di quel ministero
Gli usi o consuetudini
Fonte più bassa del diritto FONTE FATTO DELL’ORDINAMENTO non sono fonti scritte
Comportamenti umani che devono avere due requisiti:
1. Usus – comportamento deve ripetersi nel tempo in maniere uniforme e costante
2. Opinio iuris – comportamento che si ripete in maniera costante che crea una convinzione che quel
comportamento sia giuridicamente vincolante. Es: 1912, Titanic affonda, il capitano ordina di calare
le scialuppe.

Lo stato
Tutti gli stati del mondo formano la COMUNITÁ INTERNAZIONALE
Diritto internazionale – è il diritto della comunità degli stati che operano all’interno e all’esterno.
Forma un vero e proprio ordinamento giuridico internazionale – diverso e distinto dagli ordinamenti statali.
Fatto di rapporti, relazioni diplomatiche e di tensioni.
Perché uno stato possa agire nella comunità internazionale deve avere 2 requisiti che devono esistere
contestualmente (tutti e due):
- effettività – lo stato deve avere il potere nei confronti dei consociati – il potere di far valere
concretamente il potere politico
- la originarietà o indipendenza – lo stato non deve dipendere da altri stati cioè deve essere originario e non
deve essere condizionato da altri stati – l’iniziativa deve essere autonoma.
Caso dei governi in esilio: formati durante la 2 guerra mondiale – il governo De Gaulle aveva lasciato la
Francia poiché occupata dai nazisti.
Guerra del Nagorno Karabakh
Cipro – metà greca e metà turca Repubblica turco-cipriota è totalmente controllata dalla Turchia e non è un
soggetto di diritto internazionale- realtà statale fittizia/ apparente
Benedetto Conforti ha elaborato la teoria dei 2 requisiti.
RICONOSCERE UNO STATO = avere relazioni (commerciali, politiche, militari, etc.) con quello stato
Ma vuol dire anche aprire ambasciate e consolati
Il riconoscimento ha valore politico e non giuridico, quindi non è un requisito per la soggettività
internazionale dello stato.
Es: Stati Uniti d’America e Repubblica popolare cinese si sono riconosciuti solo negli anni 70 del secolo
scorso. Riconoscimento che non ha una valenza giuridica.
Il caso del Kosovo è una regione balcanica che ha chiesto indipendenza dalla Serbia. C’è stato un
riconoscimento da parte degli altri stati ma non ha comportato un’effettività piena né una originarietà
totale.
La differenza tra la realtà del Veneto e la realtà del Kosovo è che la popolazione veneta si sente italiana e ha
cultura italiana mentre il Kosovo ha un’identità diversa.
Ogni ordinamento ha il suo sistema normativo → fonti dell’ordinamento internazionale
Nell’ordinamento internazionale non esiste una Costituzione
1. Consuetudini internazionali – sono delle fonti fatto quindi non scritte pur avendo un posto di rilievo
Comportamenti umani uniformi e costanti tenuti dagli ordinamenti accompagnati dalla convinzione
della obbligatorietà e della necessità del comportamento medesimo (cit. Augusto Sinagra, Paolo
Bargiacchi)
 Principio di autodeterminazione dei popoli
 I patti si devono rispettare
 Progresso dei popoli
Requisiti
I. Diuturnitas – uniformità nel tempo del comportamento
II. Opinio iuris – convinzione che quel comportamento sia considerato vincolante

Altra caratteristica – hanno portata generale – si applicano a tutti gli stati che fanno parte della
comunità internazionale
Le consuetudini possono formarsi sia con atti esterni (note diplomatiche, comportamenti in seno
alle organizzazioni internazionali) dello stato sia allo stesso modo interni (sentenze, atti
amministrativi).
2. Trattati o accordi internazionali

Professor Mario Cerbone – dimensione del lavoro è fondamentale per tutti i cittadini – diritto del lavoro
Diritto che sta nei principi fondamentali della costituzione trova fondamento fin dall’art. 1 Cost.
Costituzione molto centrata sulla persona del lavoratore – ideali che devono attraversare la nostra società
Molto importante avere consapevolezza dell’approccio delle norme che sono basate sulla Costituzione.
Principi della costituzione -à il costituente è persuaso che il lavoro non è soltanto un fattore economico ma
è una scelta più profonda – art.3 uguaglianza formale e sostanziale secondo comma il costituente affida alla
Repubblica il compito di garantire i diritti del lavoratore – il lavoro è fattore di inclusione sociale, politica ed
economica. Anche le classi meno abbienti possono trovare il famoso ascensore sociale attraverso il lavoro.
Le disposizioni laburistiche della costituzione sono moltissime. Art. 4 si preoccupa dell’effettività del diritto
al lavoro. Il lavoro è anche un dovere per concorrere al progresso della società. Lavorare risponde a
un’esigenza individualista ma anche di solidarietà. Nella carta costituzionale vi sono molti tasselli che
tutelano il lavoratore e non solo – le organizzazioni sindacali dei lavoratori. Art. 36 della costituzione – la
retribuzione del lavoratore non è soltanto in base alle ore prestate ma anche per assicurare a sé e alla
famiglia un’esistenza libera e dignitosa – principio importantissimo.
Contraente forte e debole
Art.41 cost. responsabilità sociale d’impresa, l’imprenditore non può svolgersi contro il parametro
costituzionale di sicurezza del lavoratore
Art. 36 – componente sociale della costituzione – lega la costituzione contaminando la logica dello scambio
a quella sociale; non può mai andare al di sotto di un minimo (retribuzione a cottimo).

Consuetudini internazionali
Portata generale che si applicano a tutti gli stati
Gerarchia elastica
Art. 10 costituzione dice come gli ordinamenti entrano a far parte nelle norme di uno stato
“l’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme di diritto internazionale generalmente
riconosciute”.
Disposizione che è stata chiamata da Perassi “trasformatore permanente” = in base all’art 10 cost. le
consuetudini internazionali entrano permanentemente nell’ordinamento italiano.
Pagina 145 del manuale
Nel momento in cui le consuetudini entrano nell’ordinamento italiano, in quale rapporto si pongono nei
confronti delle fonti gerarchiche? E se fossero in contrasto?
Si darebbe priorità alla consuetudine perché la fonte primaria interna contrastando con la consuetudine, è
autorizzata dalla costituzione. Trova applicazione il criterio gerarchico.
Se il contrasto invece riguardasse la costituzione? Vincerebbe la consuetudine internazionale perché
l’ordinamento (e la sua costituzione) deve conformarsi alle norme di diritto internazionale → secondo art.
10
Caso concreto: Firenze capoluogo della Toscana, familiari di alcune vittime di una rappresaglia nazifascista
dopo molti anni dalla conclusione di queste vicende chiama in causa la Germania per la perdita delle vittime
familiari. Il giudice fiorentino in 1 grado rigetta in corte d’appello il dubbio: sa che esiste una consuetudine
internazionale che afferma che tutti gli stati del mondo sono immuni alla giurisdizione di un altro stato →
immunità dalla giurisdizione. Il giudice di secondo grado riflette: nella cost italiana esiste il diritto di difesa
Art 24 cost. il diritto di difesa è basilare. Verrebbe meno questo diritto se dovesse prevalere la
consuetudine. Il giudice fiorentino solleva la questione di costituzionalità davanti alla Corte, la quale con
una sentenza n. 238/2014 che riprende un orientamento precedente con la sent. 48/1979, afferma che è
vero che l’ordinamento italiano cede davanti alla costituzione ma non al punto di violare i principi supremi
dell’ordinamento costituzionale (LIMITE TACITO ALLA REVISIONE). Perché se prevalessero le consuetudini
verrebbe scardinato il sistema democratico.

Trattati internazionali o accordi o convenzioni


Trattato è una fonte del diritto internazionale che non ha portata generale ma ha portata particolare ossia
vincola solo quegli stati
La convenzione di Vienna – 1969 _ art. 1 e 2 “indica un accordo internazionale concluso tra gli stati e per
iscritto tra Stati e regolato dal diritto internazionale, che sia costituito da un solo strumento o da due o più
strumenti connessi”.
Per un accordo si deve avere la materia e le regole di applicazione che sia tra due parti o più
Accordi bilaterali tra due stati che decidono di stipulare un accordo – rappresentanti degli stati decidono
l’oggetto (la materia)
Accordi multilaterali tra più stati – attività che si svolge tra persone fisiche che rappresentano il governo,
possono avere funzione rappresentativa equivalente oppure delegati.
All’interno dei poteri di delega vi è la possibilità di discutere accordi internazionali.
Quando riguardano altri continenti la questione è più difficile.
Vi è poi una fase di negoziazione che può durare poco tempo oppure moltissimo.
Dal punto di vista formale il trattato è perfetto ma l’applicazione è problematica.
L’elemento determinante è la ratifica – in questo momento il trattato è vincolante e viene stabilito che il
trattato entra in vigore nel momento in cui si raggiunge il numero di ratifiche.
Statuto della Corte penale internazionale nasce perché non bastava più la Corte di giustizia internazionale,
gli USA partecipano a tutta la fase della ratifica e decidono di non inserire il reato di violenza sessuale per i
militari. Alla fine si sono tirati indietro.

Trattato internazionale
Procedimento ordinario -
Procedura accelerata – preferibile (ma non sempre possibile) mediante un rinvio

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