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Lo stato
Tutti gli stati del mondo formano la COMUNITÁ INTERNAZIONALE
Diritto internazionale – è il diritto della comunità degli stati che operano all’interno e all’esterno.
Forma un vero e proprio ordinamento giuridico internazionale – diverso e distinto dagli ordinamenti statali.
Fatto di rapporti, relazioni diplomatiche e di tensioni.
Perché uno stato possa agire nella comunità internazionale deve avere 2 requisiti che devono esistere
contestualmente (tutti e due):
- effettività – lo stato deve avere il potere nei confronti dei consociati – il potere di far valere
concretamente il potere politico
- la originarietà o indipendenza – lo stato non deve dipendere da altri stati cioè deve essere originario e non
deve essere condizionato da altri stati – l’iniziativa deve essere autonoma.
Caso dei governi in esilio: formati durante la 2 guerra mondiale – il governo De Gaulle aveva lasciato la
Francia poiché occupata dai nazisti.
Guerra del Nagorno Karabakh
Cipro – metà greca e metà turca Repubblica turco-cipriota è totalmente controllata dalla Turchia e non è un
soggetto di diritto internazionale- realtà statale fittizia/ apparente
Benedetto Conforti ha elaborato la teoria dei 2 requisiti.
RICONOSCERE UNO STATO = avere relazioni (commerciali, politiche, militari, etc.) con quello stato
Ma vuol dire anche aprire ambasciate e consolati
Il riconoscimento ha valore politico e non giuridico, quindi non è un requisito per la soggettività
internazionale dello stato.
Es: Stati Uniti d’America e Repubblica popolare cinese si sono riconosciuti solo negli anni 70 del secolo
scorso. Riconoscimento che non ha una valenza giuridica.
Il caso del Kosovo è una regione balcanica che ha chiesto indipendenza dalla Serbia. C’è stato un
riconoscimento da parte degli altri stati ma non ha comportato un’effettività piena né una originarietà
totale.
La differenza tra la realtà del Veneto e la realtà del Kosovo è che la popolazione veneta si sente italiana e ha
cultura italiana mentre il Kosovo ha un’identità diversa.
Ogni ordinamento ha il suo sistema normativo → fonti dell’ordinamento internazionale
Nell’ordinamento internazionale non esiste una Costituzione
1. Consuetudini internazionali – sono delle fonti fatto quindi non scritte pur avendo un posto di rilievo
Comportamenti umani uniformi e costanti tenuti dagli ordinamenti accompagnati dalla convinzione
della obbligatorietà e della necessità del comportamento medesimo (cit. Augusto Sinagra, Paolo
Bargiacchi)
Principio di autodeterminazione dei popoli
I patti si devono rispettare
Progresso dei popoli
Requisiti
I. Diuturnitas – uniformità nel tempo del comportamento
II. Opinio iuris – convinzione che quel comportamento sia considerato vincolante
Altra caratteristica – hanno portata generale – si applicano a tutti gli stati che fanno parte della
comunità internazionale
Le consuetudini possono formarsi sia con atti esterni (note diplomatiche, comportamenti in seno
alle organizzazioni internazionali) dello stato sia allo stesso modo interni (sentenze, atti
amministrativi).
2. Trattati o accordi internazionali
Professor Mario Cerbone – dimensione del lavoro è fondamentale per tutti i cittadini – diritto del lavoro
Diritto che sta nei principi fondamentali della costituzione trova fondamento fin dall’art. 1 Cost.
Costituzione molto centrata sulla persona del lavoratore – ideali che devono attraversare la nostra società
Molto importante avere consapevolezza dell’approccio delle norme che sono basate sulla Costituzione.
Principi della costituzione -à il costituente è persuaso che il lavoro non è soltanto un fattore economico ma
è una scelta più profonda – art.3 uguaglianza formale e sostanziale secondo comma il costituente affida alla
Repubblica il compito di garantire i diritti del lavoratore – il lavoro è fattore di inclusione sociale, politica ed
economica. Anche le classi meno abbienti possono trovare il famoso ascensore sociale attraverso il lavoro.
Le disposizioni laburistiche della costituzione sono moltissime. Art. 4 si preoccupa dell’effettività del diritto
al lavoro. Il lavoro è anche un dovere per concorrere al progresso della società. Lavorare risponde a
un’esigenza individualista ma anche di solidarietà. Nella carta costituzionale vi sono molti tasselli che
tutelano il lavoratore e non solo – le organizzazioni sindacali dei lavoratori. Art. 36 della costituzione – la
retribuzione del lavoratore non è soltanto in base alle ore prestate ma anche per assicurare a sé e alla
famiglia un’esistenza libera e dignitosa – principio importantissimo.
Contraente forte e debole
Art.41 cost. responsabilità sociale d’impresa, l’imprenditore non può svolgersi contro il parametro
costituzionale di sicurezza del lavoratore
Art. 36 – componente sociale della costituzione – lega la costituzione contaminando la logica dello scambio
a quella sociale; non può mai andare al di sotto di un minimo (retribuzione a cottimo).
Consuetudini internazionali
Portata generale che si applicano a tutti gli stati
Gerarchia elastica
Art. 10 costituzione dice come gli ordinamenti entrano a far parte nelle norme di uno stato
“l’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme di diritto internazionale generalmente
riconosciute”.
Disposizione che è stata chiamata da Perassi “trasformatore permanente” = in base all’art 10 cost. le
consuetudini internazionali entrano permanentemente nell’ordinamento italiano.
Pagina 145 del manuale
Nel momento in cui le consuetudini entrano nell’ordinamento italiano, in quale rapporto si pongono nei
confronti delle fonti gerarchiche? E se fossero in contrasto?
Si darebbe priorità alla consuetudine perché la fonte primaria interna contrastando con la consuetudine, è
autorizzata dalla costituzione. Trova applicazione il criterio gerarchico.
Se il contrasto invece riguardasse la costituzione? Vincerebbe la consuetudine internazionale perché
l’ordinamento (e la sua costituzione) deve conformarsi alle norme di diritto internazionale → secondo art.
10
Caso concreto: Firenze capoluogo della Toscana, familiari di alcune vittime di una rappresaglia nazifascista
dopo molti anni dalla conclusione di queste vicende chiama in causa la Germania per la perdita delle vittime
familiari. Il giudice fiorentino in 1 grado rigetta in corte d’appello il dubbio: sa che esiste una consuetudine
internazionale che afferma che tutti gli stati del mondo sono immuni alla giurisdizione di un altro stato →
immunità dalla giurisdizione. Il giudice di secondo grado riflette: nella cost italiana esiste il diritto di difesa
Art 24 cost. il diritto di difesa è basilare. Verrebbe meno questo diritto se dovesse prevalere la
consuetudine. Il giudice fiorentino solleva la questione di costituzionalità davanti alla Corte, la quale con
una sentenza n. 238/2014 che riprende un orientamento precedente con la sent. 48/1979, afferma che è
vero che l’ordinamento italiano cede davanti alla costituzione ma non al punto di violare i principi supremi
dell’ordinamento costituzionale (LIMITE TACITO ALLA REVISIONE). Perché se prevalessero le consuetudini
verrebbe scardinato il sistema democratico.
Trattato internazionale
Procedimento ordinario -
Procedura accelerata – preferibile (ma non sempre possibile) mediante un rinvio