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INNOVAZIONE DIDATTICA e TECNOLOGICA nella DDI

Metodi didattici
strumenti tecnologici (hardware e software)
per la scuola digitalizzata

Valorizzazione dell’errore
nella didattica digitale
Valorizzazione dell’errore nella didattica digitale

L’errore fa parte del processo di


apprendimento e nel mondo
dell’informatica gli errori, in alcuni
casi definiti bug, non sono solo
problemi da risolvere ma sono anche
stimoli per migliorare i linguaggi di
programmazione e i processi di
implementazione per l’innovazione.

Questa visione dell’errore è in


armonia con quella che dell’errore si
deve avere nella didattica scolastica.
Valorizzazione dell’errore nella didattica digitale

L’errore pertanto viene ad avere


valenza e valore positivo, come
positive sono le differenze portate
dagli studenti, sempre tutti accolti a
scuola nell’abbraccio
dell’integrazione.

L’errore può essere punto di


partenza per superare ostacoli e
limiti.
Valorizzazione dell’errore nella didattica digitale

Errori e
differenze nella
didattica digitale
sono risorse a cui
attingere per
determinare
processi di
apprendimento
vincenti e di
crescita.
Valorizzazione dell’errore nella didattica digitale

L'errore, nella didattica, è


un elemento
fondamentale per
formare, conoscere,
motivare l'alunno
all'apprendimento.
Attraverso l'errore, come
concetto e situazione, il
docente induce l'alunno a
cercare e dare significato e
senso ai discorsi e a tutte le
attività proposte nel
processo didattico.
Valorizzazione dell’errore nella didattica digitale

L'errore non deve essere


demonizzato ma ascoltato,
analizzato e considerato un
elemento fondante del
processo di apprendimento.
Un punto imprescindibile nel
cammino della conoscenza
che non deve essere mai
condizione che possa
alimentare il senso di
colpa, l'inadeguatezza ed
essere minaccia per
l'autostima.
Valorizzazione dell’errore nella didattica digitale

L'errore che a scuola viene


"sottolineato" evidenziato
come elemento che conduce a
un brutto voto e a risultati
negativi di cui vergognarsi,
deve avere un ruolo differente.

Non deve essere posto per gli


alunni in un'ottica che porta ad
una sensazione di fallimento
"eccessiva".
Valorizzazione dell’errore nella didattica digitale

Più le cose sono difficili, più


diventa facile e probabile la
presenza dell'errore.
Il detto "sbagliando si
impara" conduce alla verità
delle modalità della strada
della conoscenza
dell'umanità e di ogni singolo
essere umano.
Il nostro cervello impara
attraverso gli errori e la
correzione avviene proprio
grazie all'esperienza che ne
deriva.
Valorizzazione dell’errore nella didattica digitale

Quindi è bene che ogni docente ponga


l'errore come fase
dell'apprendimento che è costruttivo
nel momento in cui l'errore è
pienamente riconosciuto.
Gli alunni devono avere fiducia negli
insegnanti per riuscire a portare il loro
cammino d'apprendimento nella
tranquillità di poter sbagliare
senza essere giudicati negativamente
come persone, sentendosi sminuiti
perché non sono riusciti a svolgere un
compito o a comprendere un concetto
spiegato durante la lezione.
Valorizzazione dell’errore nella didattica digitale

La segnalazione dell'errore
deve essere accompagnata
dalla correzione come punto
di debolezza
costruttivamente, come
rivelazione di
correttezza scoperta e
quindi fatta propria e
compresa grazie alla
correzione.
Valorizzazione dell’errore nella didattica digitale

La correzione può anche essere


indotta, guidando
l'autocorrezione o facilitando un
confronto in classe in un
processo di pacifica correzione
reciproca tra compagni.

Nella didattica, l'errore non deve


essere elemento di mera e
asettica valutazione. L'errore
all'interno della natura
perturbante della didattica, si
situa nel processo dialettico -
didattico come modello.
Valorizzazione dell’errore nella didattica digitale
L’errore quindi deve essere un
modello su cui l'insegnante può
guidare gli alunni a costruire le
conoscenze nel proprio
personale e individuale modo di
apprendere.
L'errore, così visto, si pone
come situazione di lavoro -
studio individuale in classe
attraverso il riconoscimento
dei diversi modelli logico -
mentali. Infatti il modello
mentale di ogni alunno si svela
nella personale modalità di
compiere errori.
Valorizzazione dell’errore nella didattica digitale

Analizzando il modello di
apprendimento di ogni alunno
attraverso gli errori che compie, è
possibile determinare una "funzione
costruttiva" personale dell'alunno.
Ciò consente di "ristrutturare il
campo delle conoscenze" generate
dal proprio vissuto scolastico ed
extrascolastico così da poter aiutare
l'alunno a costruire i concetti che
acquisisce, seguendo il proprio
modello di apprendimento in
modo proficuo e soddisfacente.
Valorizzazione dell’errore nella didattica digitale

L'insegnante può utilizzare


errori ed emozionalità ad essi
legati, per aiutare i processi di
apprendimento analizzandoli.
Inoltre l'alunno stesso, auto -
analizzando l'errore,
comprende il proprio modo di
apprendere.
Sotto la guida dell'insegnante, ha
modo di guardare ai propri
processi di apprendimento -
(errore) riorganizzandoli.
Valorizzazione dell’errore nella didattica digitale

L'insegnante in tal modo diviene


un perturbatore
strategicamente orientante,
ago della bussola tra conoscenza
e individuale modello di
apprendimento.

L'utilizzo strategico
dell'errore deve essere punto
perturbante indiretto, attento
alle emozioni contestuali
all'errore.
Valorizzazione dell’errore nella didattica digitale

La sensibilità empatica del docente


deve creare una perturbazione atta ad
innescare una riorganizzazione dei
contenuti disciplinari in modo
significativo.
Tutto ciò attraverso una strategia
mirata che comprenda pure le
cause dell'errore determinate
anche dal punto di vista degli
apprendimenti pregressi.
Da lì partire e aiutare l'alunno a
risolvere l'errore attraverso una sorta
di auto - apprendimento guidato,
generato in un discorso più ampio.
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Tutto ciò viene sicuramente


agevolato nell'apprendimento
cooperativo e tra pari.
Questa situazione aiuta a rettificare
errori con lo sguardo all'esperienza
pregressa e attuale, individuale e
degli altri.
L'insegnante deve spingere l'alunno
a compiere un'analisi
introspettiva e di monitoraggio nei
confronti delle proprie
problematicità e ostacoli che trova
nell'apprendimento.
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L’atto introspettivo sull’errore deve


essere attento verso ciò che non
viene ben compreso, sia per cause
come la mancanza di interesse e
motivazione, sia per una poco idonea
organizzazione dei modi, tempi e
luoghi di apprendimento.
L'errore deve puntare ad essere
visto come "esperienza" da cui
scoprire e vedere spiegazioni tra
processi di auto osservazione, anche
comparata con quelle dei compagni
di classe.
Valorizzazione dell’errore nella didattica digitale

Tale comparazione deve essere


fatta in modo costruttivo, scevro
da elementi spinti da paragoni
chiusi in logoranti e ansiogeni
parametri dati da una scala di
giudizio: migliore / peggiore, più
bravo / meno bravo.
Il confronto deve essere
stimolato per la ricerca di
soluzioni e lo scambio di
strategie, stimolando il
superamento di limiti e
problemi in modo cooperativo.
Valorizzazione dell’errore nella didattica digitale

La gara che ne deriva deve essere


sempre principalmente con se stessi e
le proprie potenzialità.
La "gara" con gli altri compagni invece
deve essere fatta nel rispetto dello
spirito di squadra e solo ed
esclusivamente con spirito sanamente
agonistico e mai egoistico.
Si deve veicolare negli alunni l'empatia
scevra da situazioni che portano a
"godere" dell'errore altrui o che
portano a misurarsi solo per sentirsi
migliori cercando di darsi valore a
discapito degli altri.
Valorizzazione dell’errore nella didattica digitale

Importante è mettere il fattore


errore come punto di partenza per il
superamento di ostacoli e
trampolino per andare oltre i propri
limiti.
Qualsiasi sia il motivo dei limiti,
qualsiasi le cause e situazioni
diverse che li determinano, docenti
e alunni ne devono aver chiare le
motivazioni per poi procedere con la
giusta strategia al superamento
del tutto, anche attraverso la
stimolazione dell'auto - analisi.
Valorizzazione dell’errore nella didattica digitale

Certamente l'auto - analisi non deve


generare il criterio di un pensiero
auto - giudicante severo e auto -
fustigante.
Al contrario, ma non deve essere
neanche vestito di indulgenza.
Bisogna educare al pensiero
critico costruttivo.
L'alunno deve vedere l'errore come
esperienza e tappa della conoscenza
che segna un passo migliorativo nel
processo dell'apprendimento.
Valorizzazione dell’errore nella didattica digitale

In tale ottica l'alunno riesce a


trovare e dare senso al proprio
percorso di formazione che sta
anche nel criterio metodologico
che gradualmente impara
imparando.
Più l'alunno interpreta l'errore
come fase dell'apprendimento,
più cresce l'entusiasmo e la
motivazione nel processo degli
apprendimenti.
Bisogna lavorare sulle credenze
sociali legate al concetto di errore.
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L'errore / esperienza nella vita


come nell'apprendimento ha in
sé la radice della motivazione
che vediamo molto più evidente
nel gioco.
Nel gioco, quando si impara, si ha
una visione in cui l'errore / perdere
dà motivazione ed entusiasmo.
Infatti i giocatori hanno sempre
voglia di riprovare per "vincere",
proprio perché è il gioco stesso lo
scopo del "divertimento" e
dell'imparare a giocare.
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Nel gioco, la motivazione e la finalità


del conoscere e praticare il gioco sono
altamente significativi in sé, senza una
vera utilità e finalità. Pertanto nel
lavoro degli insegnanti deve esserci la
possibilità di trasformare i campi delle
conoscenze e discipline proposte come
qualcosa di affascinante, utile ed
entusiasmante per gli alunni. Accanto
all'utilità, deve anche esserci il fascino
del "giocoso" cammino dell'esperienza
per la conquista dei traguardi proposti.
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Gli alunni devono vedere ciò


che sono chiamati a
conoscere e imparare come
direttamente utile per loro.

In tale utilità deve essere


presente possibilmente
l'elemento ludico.

Per elemento ludico non si


intende per forza una valenza
esplicitamente di gioco.
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La valenza ricreativa può scaturire nella bellezza della disciplina /


campo di conoscenze, se la proposta avviene in una modalità in cui
l'entusiasmo e l'interesse suscitati vengono ad essere rilevanti.
Conoscendo i propri alunni, i loro interessi e propensioni, si può
riuscire a flettere gli argomenti della lezione verso un forte punto di
interesse e di realtà per ogni singolo alunno.
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Se si crea questa situazione, l'alunno


darà senso all'impegno che dovrà
metterci per imparare e conoscere.

In ogni disciplina e conoscenza


bisogna presentare prima di tutto il
perché è bene conoscerla e
promuoverne il senso e l'utilità
diretta e indiretta per la vita e la
mente di ogni alunno.
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Se ogni disciplina proposta a


scuola viene proposta e vista dagli
alunni come una realtà sensata
di conoscenze, il processo di
apprendimento avverrà per tutti
con successo.
In tale situazione l'errore sarà
sempre visto in modo costruttivo,
elemento di sfida ed esperienza
su cui con entusiasmo
elaborare i vari gradini della
conoscenza.
Valorizzazione dell’errore nella didattica digitale

L'errore quindi deve essere riconosciuto


nel metodo dell'apprendimento.
Il processo di insegnamento / apprendimento
deve dar posto all'errore tra le premesse
condivise che regnano nella classe, assieme a
tutti gli altri significati e regole poste e
proposte in condivisione all'interno della
condivisione di senso.
La valenza costruttiva dell'errore può
essere inficiata dalle emozioni negative
degli alunni e alle volte anche da inerenze
negative da parte della famiglia.
Valorizzazione dell’errore nella didattica digitale

Infatti spesso capita che il lavoro che si compie


in classe e con gli alunni possa essere
ostacolato da genitori o educatori esterni alla
scuola che influiscono negativamente
sull'alunno; soprattutto per ciò che riguarda gli
errori. Lo scoraggiamento, l'ansia (caratteriale
o indotta), la tristezza e la preoccupazione per
eventi e situazioni relazionali che possono
determinarsi con i compagni anche in classe, in
famiglia ecc., vanno letti e analizzati,
ovviamente nel rispetto della privacy e senza
domande esplicite o implicite, come aspetti
dell'esperienza contingente della quotidianità
dell'alunno.
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Tale situazione può influire fortemente sul


rendimento scolastico, sull'attenzione, la
motivazione e indurre più facilmente
all'errore.
Tali situazioni sono molto delicate e possono
determinare cambiamenti sostanziali sui
processi di apprendimento; pertanto il
fattore coinvolgimento è fondamentale per
riuscire a "distrarre" gli alunni, con
situazioni particolari, dal loro giro di
pensieri ed esperienze personali, estranianti
e negativi, proprio attraverso la forza e la
bellezza dei campi di studio proposti
durante le lezioni.
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Le lezioni insomma devono avere una
loro forza positiva tale da vincere le
negatività interne ed esterne, abituando
gli alunni ad essere non studenti ma
studiosi.
Bisogna determinare un processo che
veicoli, non un placido interesse, ma un
entusiastico desiderio di conoscere e
imparare, per portarli a essere persone
che hanno come principale modalità
di pensiero, quella di ragionare e
parlare di idee più che di cose e
ancor meno di persone.

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