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Lezione VI – Mahler: V sinfonia e altro

"mettere le virgolette", come già accennato, significa fare una citazione, ricordare, e tutto ciò viene espresso
chiaramente nella V sinfonia da quei campanellini che introducono all'ascolto il primo movimento. Adorno, filosofo
del ’60, fa una sua riflessione su Mahler, influenzata dal pensiero Marxista in cui credeva radicalmente. L’uomo,
attraverso il distacco, non è più padrone del proprio lavoro interamente, diventa un elemento di un grande
ingranaggio così come il suo prodotto. Così facendo, aliena una parte di sé per qualcosa che alla fine non ottiene
interamente. Mahler riguarda un inattuale, nella sua musica c’è un impero che sta per crollare, ma non si tira
indietro, non cerca di ritornare a quell’impero che oramai è decaduto, anche nella corruzione se coglie la bellezza
ultima (Elettra e Salome per Strauss, che poi comporrà il cavaliere della rosa) .
Mahler afferma della Quarta:” Volevo scrivere una sinfonia humoresque, e mi è uscita la IV (forma classica), volevo
scrivere due sinfonie, e scrissi la II e la III, umoristiche”.

V SINFONIA
Viene riportato, anche in questa sinfonia, il dilemma programma/non programma.
Non c’è mai stato un programma ma vocaboli e melodie evocative vengono inserite comunque.
Alcuni collegano alla V sinfonia una nuova componente liederistica, con lieder scritti su testi di un poeta romantico,
Ruckert. La raccolta di lieder si intitola "i lieder dei bambini morti", che ricorda un fatto della vita di Mahler: suo
fratello morì quando lui era ancora in età infantile. Non c'è una citazione diretta dei lieder, ma ci sono legami nuovi e
vari con questi lieder.
Le sinfonie V, VI e VII vengonon definite "Sinfonie del Mondo", trattano tematiche più laiche rispetto alle precedenti,
e son quelle più inserite nel periodo di inizio Novecento, con uno sperimentalismo più accentuato, con l'assenza
della componente vocale.

Il periodo di composizione va dal 1901 al 1903. La prima rappresentazione fu nel 1904 a Colonia diretta dallo stesso
Mahler. Anche la partitura venne pubblicata lo stesso annoo, anche se ci furono da parte sua due revisioni
successive alla pubblicazione. Nel 1964 ci fu una nuova rivisitazione da parte di ?????????????????, composta tramite
degli abbozzi scritti da Mahler.
È strutturata in 5 movimenti, suddivisi a loro volta da una tripartizione:
1^ parte: I-II
2^ parte: III
3^ parte: IV e V
La prima parte, delle tre, che vene composta fu la seconda, ovvero lo Scherzo. È uno schrzo felice, il quale nasce
molto prima della V sinfonia, da rpogetti precedenti (come il mondo senza problemi, senza peso ???). nel 1901-2 si
aggiungono il IV e V, e nel 1902 il I e il II,
Movimenti sono:
I: (marcia funebre, con passo ?) [Beethoven nel 1802-3 usa nella III sinfonia una marcia funebre, e fu un fatto
rivoluzionario: prende una marcia funebre, un pezzo per banda da strada proveniente dalla rivoluzione francese, e la
mise in una sinfonia classica. Beethoven, con questo tema, inserisce un andamento fugato, con una parte
contrappuntistica, c’è questa miscela tra musica colta e musica da strada. La novità è che nessuno fece questo mix
prima di lui]. In mahler abbiamo già visto marce funebri, e in quest sinfonia si ipotizza un percorso ascendente, dalla
morte alla vita, ma qua si rimane nella sfera terrena, senza discorsi aulici e celestiali, prestando attenzione alla vita
dell’uomo, la bellezza della vita terrena. Si ha quindi una riflessione della morte terrena, che va a sbocciare sulla
bellezza terrena sulla vita umana. La marcia funebre si basa su due temi: tema 1: il corteo, la morte; tema 2:
l’introduzione dell’idea di morte, della riflessione sull’idea di morte, che viene introdotta dai violini. Poi c’è una una
compresenza di idee, con una 3 componente: la velocità repentina, „selvaggio, con dolore“, con un grido.
Successivamente nasce il canto, la fanfara iniziale con la tromba e si conclude con i flauti.
II: tempestosamente mosso (sturm und grand): in forma sonata, risulta uno sviluppo del primo tempo (c’è da
segnalare la novità che sia un primo movimento un adagio)
III: scherzo
IV: adagietto
V: rondò (allegro, giocoso): apoteosi della vita, trionfo non militare, ma danzante

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