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La VALUTAZIONE è un elemento strategico in ambito didattico che consente di:

 esplicitare le precomprensioni degli studenti;


 individuare e lavorare sugli elementi di criticità.
È dunque l'esito di un costante confronto tra parametri.
È necessario stabilire:
1. oggetto;
2. strumenti e criteri di raccolta dati;
3. finalità e criteri che consentono di esplicitare e giustificare un giudizio.
Quindi distinguiamo tra valutazione dell'apprendimento e valutazione per l'apprendimento.
LA VALUTAZIONE DELL'APPRENDIMENTO consente di constatare e misurare
l'effettivo livello di raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e avviene al termine
della sequenza di apprendimento.
LA VALUTAZIONE PER L'APPRENDIMENTO è un processo attivo e intenzionale tra
docenti e studenti che si realizza in maniera continua e sistematica in classe per migliorare e
promuovere il livello di apprendimento degli studenti. Avviene durante l'intera sequenza di
apprendimento e le evidenze raccolte vengono utilizzate per aggiustamenti continui e
progressivi.
La valutazione sommativa serve a stabilire e misurare al termine di un segmento didattico il
livello di apprendimento raggiunto dagli studenti confrontandolo con gli obiettivi stabiliti
dall'insegnante durante la progettazione. Questa valutazione non prevede il coinvolgimento
attivo degli studenti ma è gestita dall'insegnante che attraverso il feedback prende decisioni
sul percorso formativo didattico.
I 5 elementi che compongono la valutazione per l'apprendimento sono:
1. ARTICOLAZIONE CHIARA di una progressione di apprendimento che fornisce
un'immagine generale di quanto appreso e compreso dallo studente. Da ciò
l'insegnante a ricava informazioni per programmare azioni atte a colmare il gap nello
studente;
2. COMUNICAZIONE agli studenti degli obiettivi di apprendimento e dei criteri di
successo che sono indicatori per definire gli obiettivi e devono essere esplicitati a
inizio lezione. Questi aiutano lo studente nel raggiungimento dei traguardi formativi e
a monitorare il proprio progresso;
3. FEEDBACK DESCRITTIVO: deve essere tempestivo e fornire informazioni sullo
stato di avanzamento dell'apprendimento;
4. AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE TRA PARI: promuovono
responsabilità e indipendenza e costituiscono una opportunità per ripensare al proprio
apprendimento. nella valutazione tra pari gli studenti analizzano reciprocamente il
proprio lavoro e forniscono l'uno all'altro un feedback utile e non distruttivo;
5. COLLABORAZIONE E CLIMA POSITIVO e di fiducia tra insegnanti e alunni in
un ambiente protetto in cui tutti siano attivamente coinvolti.
Si può descrivere la valutazione per l'apprendimento come un ciclo scandito da questi step in
cui l'insegnante comunica obiettivi e criteri, ricava evidenze, le esamina, identifica il gap,
fornisce feedback descrittivi e rimodula l'azione didattica fornendo supporto attraverso
la fase di scaffolding, fino a giungere alla chiusura del gap. A questo punto si può procedere
oltre e stabilire nuovi obiettivi e criteri.

STRATEGIE PER CONDIVIDERE CON GLI STUDENTI OBIETTIVI DI


APPRENDIMENTO E CRITERI DI SUCCESSO

1. PORRE DOMANDE: l’insegnante ponendo domande darà vita ad una discussione


attraverso le risposte degli studenti. In base alle qualità delle risposte l'insegnante
potrà modificare eventualmente l'azione didattica e chiarire in modo progressivo quale
sarà l'obiettivo della lezione.
2. SOLLECITARE LA COMPRENSIONE chiedendo agli studenti di stabilire cosa
verrà fatto e di cosa hanno bisogno oppure creando gruppi di lavoro che cerchino di
organizzarsi in autonomia confrontandosi;
3. RICORRERE AD ESEMPLIFICAZIONI;
4. USARE LE RUBRICHE VALUTATIVE che possono essere create da insegnanti e
studenti al fine di aiutare gli studenti a comprendere meglio gli obiettivi di
apprendimento, i criteri di successo e cosa va modificato migliorato.
Importanti la valutazione per l'apprendimento sono le fasi di produzione e raccolta, oltre che
di interpretazione delle informazioni che consentono di comprendere a che punto dei
processi di apprendimento si trova lo studente. Le informazioni che emergono devono essere:
 Informative: devono far capire cosa sta accadendo;
 Tracciabili: in base a cosa accade si deve definire l'azione didattica successiva.

Ci sono tre dimensioni fondamentali nella valutazione:


1. DIMENSIONE OGGETTIVA: tutto ciò che attesta quanto fatto e i risultati (compiti e
verifiche);
2. DIMENSIONE SOGGETTIVA: significati personali che il soggetto attribuisce alla
sua esperienza di apprendimento;
3. DIMENSIONE ULTRA-SOGGETTIVA: ciò che il contesto sociale esprime sulle
capacità del soggetto di rispondere al compito richiesto (Commenti docenti-genitori).

Le evidenze che emergono devono essere valide e affidabili: quanto emerge deve coincidere
con gli obiettivi da perseguire e la rilevazione deve permettere di cogliere un fenomeno ogni
volta che si presenta. Le interpretazioni vanno trasferite in azione pedagogica che porterà
l'apprendimento dello studente ad un livello successivo. In tal senso la valutazione costituisce
un supporto all'apprendimento.
Il FEEDBACK è molto importante nel processo di apprendimento perché:
 incoraggia gli studenti;
 evidenzia gli errori;
 dà suggerimenti.
Inoltre, è affiancato all'autoregolazione che è utilizzata dallo studente per rivedere il suo
apprendimento. Infatti, il feedback può essere il risultato del processo di autovalutazione, ma
anche la risposta dell'insegnante o dei compagni al lavoro dello studente. IL feedback va dato
solo dopo il processo di apprendimento e può avere effetti positivi se fornisce consigli utili per
migliorare il proprio compito consentendo allo studente di individuare il gap di
apprendimento e comprendere l'errore, migliorandosi. Ma può avere anche effetti negativi se
è troppo critico, vago e complesso.
Il feedback deve quindi essere:
 realistico (dati e situazioni concrete);
 specifico (incentrato sugli obiettivi coinvolti);
 tempestivo;
 incoraggiante;
 descrittivo (giudizi e informazioni chiare sull'apprendimento e le possibili strategie).
Bisogna considerare, dunque, il tempo, la quantità, il modo e i destinatari. Il feedback ci aiuta
a capire cosa non va e come migliorarlo ed è efficace solo se lo studente sente di potersi fidare
e non si sente giudicato.

L’AUTOVALUTAZIONE aiuta lo studente a riflettere e monitorare il suo apprendimento


rispetto ai criteri dati dall'insegnante; promuove, inoltre, responsabilità e indipendenza.
ci sono diverse strategie da proporre per l'autovalutazione:
 RUBRICA: fornisce informazioni sui progressi e su ciò che bisogna migliorare;
 AGENDA DI APPRENDIMENTO: sull’agenda è possibile riportare di volta in volta
gli argomenti trattati, cosa si è imparato e gli obiettivi futuri;
 GIORNALE DELL'APPRENDIMENTO (o diario di bordo): scambio più intimo tra
docente e studente in cui quest’ultimo riflette sulla padronanza degli obiettivi di
apprendimento e comprende di essere parte attiva del ruolo decisionale.

Per quanto riguarda la VALUTAZIONE TRA PARI, questa deve essere costruttiva e non
distruttiva. Tra le possibili strategie per promuoverla troviamo:
 DUE STELLE E UN DESIDERIO: gli studenti si sforzano di individuare nel compito
del proprio compagno due aspetti positivi e un desiderio su cosa migliorare o
modificare;
 RUBRICA: guida la valutazione, dà obiettivi di apprendimento e aspetti chiave da
acquisire;
 PUNTI CRITICI: tutta la classe o piccoli gruppi esplicitano comuni difficoltà di
comprensione e a cosa dare maggiore importanza.
Lo scaffolding, inteso come supporto che gli insegnanti o i pari danno al singolo per risolvere
un problema deve essere contingente e da sfumare progressivamente man mano che il grado
di padronanza e competenza aumenta.

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