PREVISIONE
Formazione
dellinsegnante
Esperienza
professionale
Caratteristiche
dellinsegnante
PROCESSO
Comportamenti
dellinsegnante
Comportamenti
dellallievo
Modifiche
osservabili nei
comportamenti
dellallievo
PROGRAMMA
Obiettivi
Contenuti
Modalit di valutazione
PRODOTTO
Acquisizione ed
effetti a breve
termine
Acquisizione ed
effetti a lungo
termine
CONTESTO
Caratteristiche degli allievi
Impianti ed attrezzature
Pianificazione
e progettazione
Valutazione
Riflessione
Tecnologia
Collaborazione
nel team docente
Riflessioni
pre-pratica
Capacit e
competenze in
entrata
Riflessioni sulla
pratica in corso
Processo di
insegnamento/
apprendimento
Riflessioni
post-pratica
Competenze
in uscita
La dimostrazione
La dimostrazione (presentazione di modelli) ha ricevuto negli ultimi anni
notevole attenzione da parte della ricerca, non solo nellambito
delleducazione fisica, ed stata inoltre riconosciuta come un aspetto critico
della presentazione dellinformazione a chi apprende. Nonostante le prove a
sostegno delluso della dimostrazione in educazione fisica, una vasta
percentuale di situazioni motorie vengono presentate agli allievi senza
lausilio di una dimostrazione visiva del movimento.
A meno che un allievo non abbia gi una chiara idea di come eseguire il
gesto richiesto, fatto comunque improbabile nella scuola primaria, difficile
che questi sia in grado di contrapporre i suoi tentativi allesecuzione
appropriata della risposta motoria che si pu cogliere attraverso una corretta
dimostrazione.
La dimostrazione pi efficace in alcune circostanze che in altre: si deve
valutare quando usarla o meno (se il compito semplice molto pi veloce
dare una spiegazione). La dimostrazione diretta fornisce informazioni sulle
caratteristiche invarianti del gesto, in particolare sulle relazioni temporali fra
le diverse parti del gesto, che con altre metodiche di informazione vengono
perse (ad esempio nel nuoto fino a qualche tempo fa era consuetudine
mostrare al rallentatore immagini videoregistrate per far capire la meccanica
della nuotata, ma in questo modo viene alterato il ritmo esecutivo del gesto,
cio i rapporti temporali tra le diverse sequenze di contrazione allinterno del
gesto e si crea, di fatto, un ostacolo allapprendimento).
La dimostrazione utile, anzi fondamentale, per apprendere un
movimento nuovo, mentre nellapprendimento di un gesto gi acquisito, non
pi utile delle istruzioni verbali (che in questo caso costituiscono un
rinforzo). importante eseguire dimostrazioni corrette, dimostrare
frequentemente senza commenti verbali per non distogliere lattenzione,
scegliere prospettive adeguate di osservazione, cio avere punti di vista
diversi nellosservazione delle azioni motorie (vedi il capitolo sulla
comunicazione efficace), dirigere lattenzione sugli aspetti critici prima della
dimostrazione, cercare di attivare meccanismi preattentivi.
In alcune situazioni pu servire che principianti osservino principianti,
perch: nella dimostrazione vedo quelle che possono essere difficolt che
anchio devo affrontare, rinforzando in un secondo momento losservazione
Lambiente di apprendimento
Linsegnante di attivit motoria opera in un contesto molto particolare
rispetto a tutti gli altri docenti. Lambiente di apprendimento non la classe
con gli studenti seduti sui banchi in modo ordinato, bens spazi ampi e
variati in cui il movimento e lo spostamento dello studente sono alla base
dellattivit stessa. Inoltre il luogo di attivit pu variare in relazione al tipo
di attivit proposto. Gli ambienti in cui il docente di Scienze Motorie e
Sportive pu trovarsi ad operare sono la palestra, lo stadio, la piscina, il
campo polivalente, ambienti naturale (parchi, boschi, campagna, mare,
lago), spazi adattati non specifici.
Una delle funzioni pi difficili dellinsegnamento, soprattutto per gli
insegnanti inesperti, proprio la gestione dellambiente e dei tempi di
lavoro.
Palestra, campo sportivo o piscina comportano esigenze organizzative e
gestionali diverse, che linsegnante deve conoscere in maniera chiara ed
approfondita perch il suo intervento con lalunno sia efficace e sicuro.
Per essere efficaci gli insegnanti devono ottenere la cooperazione degli
studenti e il loro impegno nellapprendimento e devono sviluppare e
mantenere un ambiente di lavoro che supporti lapprendimento stesso.
Linsegnante deve altres garantire un ambiente di apprendimento sicuro e
controllato cercando di responsabilizzare gli allievi verso i loro stessi
comportamenti.
Diventa fondamentale la stretta relazione tra il sistema di gestione e
linsegnamento dei contenuti della disciplina, per riuscirci importante
stabilire e mantenere regole precise e definire ruoli chiari per ciascun
studente, come utili strategie in grado di sviluppare lautocontrollo e la
risoluzione dei problemi di disciplina.
Per mantenere un buon sistema di management della classe linsegnante
dovrebbe:
..
f.
inoltre dovrebbe stare con quello studente abbastanza a lungo per assicurarsi
che abbia capito il FB e che sia in grado di apportare le modifiche
necessarie, ma questo compito risulta molo difficile quando si lavora con
gruppi numerosi. Queste situazioni rendono necessario che linsegnante
cerchi dei metodi alternativi per fornire alla classe linformazione
sullesecuzione. Lesercizio di perfezionamento (un FB collettivo alla totalit
della classe) solo una delle alternative, una seconda possibilit quella di
guardare ad altre strategie didattiche, ad esempio il FB fornito dai pari o
luso della videoripresa. Aiutare gli allievi a perfezionare il proprio FB
intrinseco dovrebbe rappresentare una finalit importante per linsegnante.
Un ultima annotazione riguarda la frequenza del FB, che un elemento
determinante per un suo corretto utilizzo. Un FB troppo frequente, pur
determinando miglioramenti rapidi, non vantaggioso a lungo termine, in
quanto il soggetto tende a sviluppare dipendenza dalla guida esterna
piuttosto che far riferimento ad elaborazioni autonome, un FB relativamente
frequente comunque utile nelle prime fasi dellapprendimento finch il
compito non globalmente compreso.
Prerequisiti
1.2 Prerequisiti di capacit fisiche (condizionali etc.)
1.3 Prerequisiti di capacit motorie o sensopercettive (coordinative etc.)
1.4 Possibilit di sviluppo (si pensi allo sviluppo auxologico e ai
problemi descritti nel capitolo sullo sviluppo motorio)
1.5 Adeguatezza dellallievo rispetto al compito (task analysis
dellinsegnante per definire i prerequisiti in termini di capacit
rispetto allabilit)
2 Chiara idea del compito
2.1 Questo aspetto legato alla comprensione di ci che si deve fare
(comunicazione)
3 Disposizioni attentive e motivazionali verso le abilit da sviluppare
3.1 In questa categoria viene compreso il lavoro sul feedback soprattutto
in termini di conoscenza del risultato e conoscenza della prestazione
e lorganizzazione della pratica, temi anche questi che abbiamo
analizzato precedentemente
Lo scopo di questo manuale non ovviamente quello di approfondire tutti
questi aspetti che possono essere rivisti in molti manuali specialistici bens
quello di fornire delle indicazioni didattiche rispetto ai processi ed ai risultati
che lallievo esperisce. A questo scopo abbiamo rielaborato una serie di
principi guida sui comportamenti appropriati dello studente riprendendoli da
Judith Rink.
Gli studenti che si impegnano maggiormente in buoni esercizi imparano di
pi.
Il fatto che lapprendimento di uno studente aumenti quando mette in
pratica gli insegnamenti sempre di pi non sorprende nessuno, specialmente
quando si parla di abilit motorie. Nei primi tempi, questa variabile era
analizzata in termini del tempo che un insegnante metteva a disposizione per
gli esercizi. Gradatamente, lo schema stato raffinato fino allidea che se si
desidera che gli studenti imparino delle abilit motorie, essi devono essere
impegnati ad alto livello e con successo in un compito appropriato e per un
sufficiente lasso di tempo per produrre apprendimento.
Il messaggio dalla maggior parte degli studi condotti utilizzando
complessi esercizi di abilit motoria, come quelli frequentemente insegnati
in educazione fisica, che lapprendimento richiede tempo. Non inusuale
vedere unit di educazione fisica programmate per un periodo di tre
Classe
Settimana di Lezione
lavoro
n.
1elementare 5
9
2014-2015
5elementare 22
43
Unit di
apprendimento
Formazione e
sviluppo degli
schemi motori di
base: rotolare e
strisciare
Saper lanciare e
ricevere la palla a
due mani
Tipo di
contenuti
Rotolare e
strisciare in
vari modi,
fornendo
maggior
esperienze
possibili
Giochi di
squadra con
la palla ove si
controlli la
postura e
lambiente.
Tipo di
comunicazione del
compito
Stile di
insegnamento
e strategie
Organizzazione delle
Organizzazione
condizioni della pratica metodologica
Orientamento
allobiettivo
30 minuti
Spiegazione verbale
e dimostrazione
dellinsegnante
Non direttivo
Scoperta
guidata
Globale con
pratica variata per
fornire il maggior
numero di
esperienze.
Imparare ad eseguire
in maniera disinvolta
il rotolare e lo
strisciare.
20 minuti
Spiegazione verbale
e dimostrazione
dellinsegnante
Direttivo
Assegnazione
di compiti
Organizzazione di un
percorso con vari
esercizi mirati
allacquisizione degli
schemi motori
considerati
Spiegazione delle regole
di gioco, organizzazione
spazio
Globale con
pratica variata in
base alla
situazione di
gioco
Imparare a prendere e
lanciare la palla
controllando
lambiente.
Tempo previsto