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COME COSTRUIRE UNA UDA

ossia un’unità di apprendimento

Corso infanzia-primaria 2019


Com’era organizzata un’Unità Didattica?
L’insegnante che progettava il proprio operato prima della “Riforma
Moratti”:
Definiva gli obiettivi
Selezionava dei contenuti
Sceglieva la metodologia di svolgimento
Valutava i risultati

Il docente che pianifica il proprio lavoro progettando con l’Unità


d’Apprendimento tiene sempre conto delle tre fasi (di progettazione,
di realizzazione e di verifica), ma estende il proprio operato ad altri livelli
perchè deve riuscire a trasmettere ai propri alunni l’importanza
dell‘imparare ad imparare.
Esso è un aspetto fondamentale in quanto permette di abbattere il muro
tra le diverse discipline e fa crescere la consapevolezza nell’alunno che il
sapere va fatto proprio in maniera efficiente ed efficace.

Differenza tra Unità didattica e Unità di apprendimento


Lo scopo dell’UDA

 Lo scopo dell’UdA non è solo  Il docente deve garantire a tutti gli


alunni l’apprendimento e per farlo
quello di trasmettere esso deve essere personalizzato
conoscenze ed abilità, ma tenendo conto delle capacità di ogni
alunno, dei suoi bisogni, delle sue
quello di sviluppare le capacità motivazioni, dei suoi interessi.
(intellettuali, espressive, In che modo? Attraverso un’analisi
motorie, operative, sociali…) di attenta di chi ha davanti, il docente
di varia e modifica il percorso
ogni singolo studente. originale: potenzia i contenuti per
Ovviamente all’interno di alcuni, insiste su determinati
un’UdA è presente la funzione argomenti per altri ed alleggerisce il
bagaglio delle conoscenze per altri
didattica (non c’è formazione ancora.
senza istruzione), ma essa Il docente non deve mai
considerare il discente come un
“cammina” assieme a quella vaso da riempire perchè gli uomini
formativa (a differenza di non hanno “capienze” diverse ma
quanto avveniva con le UD “bisogni” diversi.
dove l’azione formativa era
marginale).
Come pianificare un’UDA

 per avviare un’UdA occorre prima


1 idearla. Quali sono le intenzioni del
Fase
docente? A cosa vuole puntare?
Innanzitutto i contenuti vanno
proattiva ponderati attentamente e adattati alla
situazione.
Quindi l’idea originale va prima
sviluppata per poi essere ridotta
all’essenziale. Delineare quindi gli
elementi essenziali. Dove trovare i
contenuti? Nelle Indicazioni nazionali e
nelle competenze europee.
Come pianificare un’UDA

 si parla anche di fase di mediazione


2 didattica. Dopo aver ragionato su cosa
fare, occorre ragionare su come fare.
Fase Occorre concretizzare il lavoro scegliendo
di le conoscenze e le abilità
sviluppo necessarie, nonché le modalità di lavoro.
Questa fase non è statica, ma si sviluppa
per tutta la
durata dell’Unità d’Apprendimento
diventando un vero e proprio diario
di bordo dove annotare costantemente
tutto.
Come pianificare un’UDA

 Dopo aver sviluppato l’idea occorre


3 accertarsi dell’esito finale dell’intero processo. E’
importante per una perfetta UdA quantificare le
Fase conoscenze e le abilità trasmesse agli alunni (ad
ogni singolo alunno) e quanto esse siano maturate
di trasformandosi in competenze. E’ stato
monitoraggio semplice? E’ stato difficile? In cosa il docente ha
sbagliato? Quali sono le conoscenze che hanno
impiegato maggior tempo per essere
trasmesse? Quali sono state quelle più ostiche?
 Quali sono state le metodologie maggiormente
efficaci?
La struttura di un’UDA
 destinatari;
 – articolazione dell’unità
Tenendo conto che  l’apprendimento unitario: deve indicare cosa gli alunni devono realizzare e quali sono le
ogni Unità operazioni per sollecitare il processo didattico;
d’Apprendimento  il riferimento al PECUP (profilo Educativo, Culturale e Professionale in uscita) e agli OSA:
è diversa da occorre dichiarare quali sono le competenze che il docente intende perseguire. Si sceglie
tra le 8 competenze chiave di cittadinza e tra le competenze del profilo in uscita dello
un’altra e che va studente (se appartiene alla scuola dell’Infanzia o del Primo Ciclo di parla di Traguardi di
considerata la sua competenza disciplinari). Solitamente si elencano dai 2 ai 3 obiettivi irrinunciabili che
indicano le conoscenze e le abilità disciplinari da potenziare;
natura ovvero se si
gli obiettivi formativi integrati (con relativi standard di apprendimento): si tratta di
tratta di un’Unità 
riformulare gli obiettivi di apprendimento (ricavati dai Documenti nazionali vigenti) ;
d’Apprendimento gli obiettivi formativi personalizzati o OFP: conoscenze ed abilità richieste che vanno
a centratura

contestualizzate in relazione a diversi fattori;
disciplinare oppure  le attività laboratoriali:
a centratura ovvero occorre illustrare lo svolgimento delle attività, i passaggi operativi da compiere, le
multidisciplinare azioni e le attenzioni del docente. La descrizione deve essere articolata in fasi, indicando
la tempistica ed i materiali (e gli spazi) necessari;
possiamo delineare
– controllo degli apprendimenti = le modalità di accertamento e documentazione: occorre
la seguente 
indicare come effettuare il monitoraggio e la registrazione sistematica dei comportamenti
struttura e dei processi più rilevanti. Nella registrazione si tiene conto anche delle riflessioni
personali degli alunni e sul gradimento dell’attività (mediante autovalutazione);
 il compito unitario o prova di competenza in situazione;
 la valutazione finale: avviene attraverso rubriche valutative che permettono, attraverso
una serie di indicatori, di evidenziare il livello raggiunto

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