Com’era organizzata un’Unità Didattica? L’insegnante che progettava il proprio operato prima della “Riforma Moratti”: Definiva gli obiettivi Selezionava dei contenuti Sceglieva la metodologia di svolgimento Valutava i risultati
Il docente che pianifica il proprio lavoro progettando con l’Unità
d’Apprendimento tiene sempre conto delle tre fasi (di progettazione, di realizzazione e di verifica), ma estende il proprio operato ad altri livelli perchè deve riuscire a trasmettere ai propri alunni l’importanza dell‘imparare ad imparare. Esso è un aspetto fondamentale in quanto permette di abbattere il muro tra le diverse discipline e fa crescere la consapevolezza nell’alunno che il sapere va fatto proprio in maniera efficiente ed efficace.
Differenza tra Unità didattica e Unità di apprendimento
Lo scopo dell’UDA
Lo scopo dell’UdA non è solo Il docente deve garantire a tutti gli
alunni l’apprendimento e per farlo quello di trasmettere esso deve essere personalizzato conoscenze ed abilità, ma tenendo conto delle capacità di ogni alunno, dei suoi bisogni, delle sue quello di sviluppare le capacità motivazioni, dei suoi interessi. (intellettuali, espressive, In che modo? Attraverso un’analisi motorie, operative, sociali…) di attenta di chi ha davanti, il docente di varia e modifica il percorso ogni singolo studente. originale: potenzia i contenuti per Ovviamente all’interno di alcuni, insiste su determinati un’UdA è presente la funzione argomenti per altri ed alleggerisce il bagaglio delle conoscenze per altri didattica (non c’è formazione ancora. senza istruzione), ma essa Il docente non deve mai considerare il discente come un “cammina” assieme a quella vaso da riempire perchè gli uomini formativa (a differenza di non hanno “capienze” diverse ma quanto avveniva con le UD “bisogni” diversi. dove l’azione formativa era marginale). Come pianificare un’UDA
per avviare un’UdA occorre prima
1 idearla. Quali sono le intenzioni del Fase docente? A cosa vuole puntare? Innanzitutto i contenuti vanno proattiva ponderati attentamente e adattati alla situazione. Quindi l’idea originale va prima sviluppata per poi essere ridotta all’essenziale. Delineare quindi gli elementi essenziali. Dove trovare i contenuti? Nelle Indicazioni nazionali e nelle competenze europee. Come pianificare un’UDA
si parla anche di fase di mediazione
2 didattica. Dopo aver ragionato su cosa fare, occorre ragionare su come fare. Fase Occorre concretizzare il lavoro scegliendo di le conoscenze e le abilità sviluppo necessarie, nonché le modalità di lavoro. Questa fase non è statica, ma si sviluppa per tutta la durata dell’Unità d’Apprendimento diventando un vero e proprio diario di bordo dove annotare costantemente tutto. Come pianificare un’UDA
Dopo aver sviluppato l’idea occorre
3 accertarsi dell’esito finale dell’intero processo. E’ importante per una perfetta UdA quantificare le Fase conoscenze e le abilità trasmesse agli alunni (ad ogni singolo alunno) e quanto esse siano maturate di trasformandosi in competenze. E’ stato monitoraggio semplice? E’ stato difficile? In cosa il docente ha sbagliato? Quali sono le conoscenze che hanno impiegato maggior tempo per essere trasmesse? Quali sono state quelle più ostiche? Quali sono state le metodologie maggiormente efficaci? La struttura di un’UDA destinatari; – articolazione dell’unità Tenendo conto che l’apprendimento unitario: deve indicare cosa gli alunni devono realizzare e quali sono le ogni Unità operazioni per sollecitare il processo didattico; d’Apprendimento il riferimento al PECUP (profilo Educativo, Culturale e Professionale in uscita) e agli OSA: è diversa da occorre dichiarare quali sono le competenze che il docente intende perseguire. Si sceglie tra le 8 competenze chiave di cittadinza e tra le competenze del profilo in uscita dello un’altra e che va studente (se appartiene alla scuola dell’Infanzia o del Primo Ciclo di parla di Traguardi di considerata la sua competenza disciplinari). Solitamente si elencano dai 2 ai 3 obiettivi irrinunciabili che indicano le conoscenze e le abilità disciplinari da potenziare; natura ovvero se si gli obiettivi formativi integrati (con relativi standard di apprendimento): si tratta di tratta di un’Unità riformulare gli obiettivi di apprendimento (ricavati dai Documenti nazionali vigenti) ; d’Apprendimento gli obiettivi formativi personalizzati o OFP: conoscenze ed abilità richieste che vanno a centratura contestualizzate in relazione a diversi fattori; disciplinare oppure le attività laboratoriali: a centratura ovvero occorre illustrare lo svolgimento delle attività, i passaggi operativi da compiere, le multidisciplinare azioni e le attenzioni del docente. La descrizione deve essere articolata in fasi, indicando la tempistica ed i materiali (e gli spazi) necessari; possiamo delineare – controllo degli apprendimenti = le modalità di accertamento e documentazione: occorre la seguente indicare come effettuare il monitoraggio e la registrazione sistematica dei comportamenti struttura e dei processi più rilevanti. Nella registrazione si tiene conto anche delle riflessioni personali degli alunni e sul gradimento dell’attività (mediante autovalutazione); il compito unitario o prova di competenza in situazione; la valutazione finale: avviene attraverso rubriche valutative che permettono, attraverso una serie di indicatori, di evidenziare il livello raggiunto