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1 Contesto
Popolazione scolastica
Opportunità Vincoli
L'Istituto Comprensivo opera nella frazione (max 1500 caratteri spazi inclusi) ...
marinara di Scoglitti, in posizione periferica rispetto L’istituto, costituito da due plessi, raccoglie l’utenza
alla citta di Vittoria. L'IC è costituito da: della frazione di Scoglitti e delle contrade limitrofe.
-plesso centrale: Scuola secondaria di I grado e L’istituzione scolastica deve affrontare
scuola primaria; problematiche di vario genere confrontandosi con
-plesso adiacente Don Bosco: Scuola dell'infanzia e una popolazione scolastica eterogenea per
alcune classi della suola primaria(sez. distaccate). inclinazioni, interessi e provenienza
La scuola rappresenta l’unica agenzia educativa del culturale/linguistica/economica e, a volte, deve
territorio e ,quindi, punto di rifermento per l’intera sopperire alle carenze delle famiglie che
comunità rivierasca. demandano completamente alla scuola la
Un gruppo di genitori partecipa attivamente alla formazione dei loro figli. il grado di partecipazione
vita scolastica, collaborando fattivamente alle delle famiglie nella vita scolastica è legato al
attività formali e informali promosse dalla scuola in background socio/culturale.
continuità orizzontale per la promozione del La popolazione studentesca presenta un
territorio e della formazione degli allievi. background basso e si rileva una percentuale di circa
Come tutti i piccoli centri presenta una maggioranza il 26% di alunni non italofoni provenienti dall’area
di nuclei familiari uniti, legami parentali ancora in magrebina e dall’area balcanica impiegati
parte solidi, legami amicali facilitati anche nei soprattutto nella manovalanza agricola, unica vera
giovanissimi, centralità della scuola come elemento fonte di reddito del territorio.
di coesione socio culturale. La popolazione risulta
alquanto eterogenea, in quanto negli ultimi anni si
sono aggiunti nuclei familiari provenienti da altre
nazioni, all’inizio dai Paesi del Nord Africa,
ultimamente dall’Est europeo.
L'utenza della scuola è eterogenea per classe sociale
ed economica. Gli alunni socialmente svantaggiati
rappresentano circa il 20% della popolazione e sono
presenti in modo omoeneo in ogni classe. La scuola
secondaria è fortemente caratterizzata dal corso ad
indirizzo musicale, attivo e ambito.
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1.2 Territorio e capitale sociale
Definizione dell'area - Caratteristiche economiche del territorio e sua vocazione produttiva.
Risorse e competenze presenti nella comunità per la cooperazione, la partecipazione e
l’interazione sociale. Istituzioni rilevanti nel territorio (es. per l’inclusione, la lotta alla dispersione
scolastica, l’orientamento, la programmazione dell’offerta formativa).
Il territorio è qui definito come l’area geografica su cui insiste la scuola, sia per quel che
riguarda la provenienza degli studenti, sia con riferimento ai rapporti che essa intrattiene con le
istituzioni locali e con altri soggetti esterni. A seconda delle caratteristiche della scuola, il territorio
può riferirsi all’area comunale, al distretto socio-economico, alla Provincia, ecc.
L’Istituto comprensivo L. Sciascia offre il servizio I nuclei familiari sono essenzialmente monoreddito
scolastico a un’area geografica comprendente il (lavora solo il marito) con alte incidenze di non
nucleo abitativo di Scoglitti e le zone rurali limitrofe occupazione continuativa.
con abitazioni sparse. Scoglitti è un quartiere del Comune di Vittoria,
La vocazione produttiva del territorio è rappresentato amministrativamente dal Consiglio di
essenzialmente legata alla produzione serricola di Quartiere. Data la dislocazione periferica, si rilevano
primizie; l’80% circa delle famiglie è occupata nel dei disagi che limitano i rapporti con le istituzioni
settore primario, il restante 20% nel settore sociali e culturali del territorio.
terziario. Si rileva la scarsa presenza di centri e luoghi di
L’ente locale fornisce adeguate risorse a favore della aggregazione giovanili e di realtà produttive con cui
scuola e assicura la manutenzione e la messa in intrattenere rapporti di collaborazione per la
sicurezza dell’edificio scolastico. promozione dell’azione formativa.
Sul territorio operano il Museo di Kamarina, la
Capitaneria di Porto, la parrocchia S. Maria di
Portosalvo, Agesci, Anffas e associazioni sportive
con i quali la scuola intrattiene rapporti di
collaborazione.
Dalle evidenze analizzate risulta che la percentuale La connessione wi-fi interna al plesso Don
più alta, 98,2%, è rappresentata dalle spese per il Bosco è assente a causa di carenza di fondi
personale, che è di gestione ministeriale. Mentre la dell’Ente Locale.
restante percentuale è esclusivamente riferibile ai
La gestione quotidiana dei servizi ausiliari
finanziamenti per le spese di funzionamento da
presenta qualche criticità che si ripercuoe
parte degli EE.LL. (Comune e Regione), introitati e
gestiti direttamente dalla scuola e dai contributi nell’ambiente lavorativo della sede centrale e
volontari da parte delle famiglie perla succursale.
partecipazione alle attività didattiche legate al POF. Gli edifici scolastici presentano un
La scuola è dotata:-dotazione strutturale interna adeguamento della sicurezza e il superamento
all’istituto: teatro, biblioteca con alto numero di delle barriere architettoniche; i deficit
libri disponibili, ampia palestra con attrezzature manutentivi straordinari sono causati dagli
strumentali, lab.ceramica con forni per la cottura, interventi, non sempre tempestivi dell’Ente
lab.scientifico con attrezzatura specifica, Locale.
lab.musicale con cospicuo numero di strumenti per
il servizio del comodato d’uso gratuito,
lab.informatica (uno al plesso centrale ed uno al
plesso adiacente) con n°14 postazioni studenti
cadauno, lab.di cucina con
suppellettili,lab.linguistico con n°18
post.studenti;locali cucine al plesso Don Bosco per
la mensa scuola infanzia.
-dotazione strutturale esterna all’istituto: campetto,
pista di atletica,salto in lungo, ampio cortile.
L’istituto, diviso in due plessi adiacenti, è facilmente
raggiungibile per l’ottima dislocazione all’interno
della struttura urbanistica della frazione.
La connessione wi-fi interna è sufficiente a coprire i
fabbisogni di rete del plesso centrale.Più del 90%
delle aule è dotata di LIM e postazione PC dedicata.
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Risorse professionali
Opportunità Vincoli
(max 1500 caratteri spazi inclusi) ... (max 1500 caratteri spazi inclusi) ...
2 Esiti
Risultati scolastici
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
(max 1500 caratteri spazi inclusi) ... (max 1500 caratteri spazi inclusi) ...
Come si evince dall’indice ESCS il livello medio di Dall’analisi degli esiti degli scrutini finali dell’a.s
background familiare è basso. Nonostante ciò la 2013-2014 risulta che la percentuale degli alunni
percentuale di alunni licenziati con votazione finale non ammessi alla classe successiva è al di sopra
entro il 7 è superiore alla media nazionale con il della media nazionale a causa della frequenza non
74%; la scuola infatti ha da sempre attivato azioni assidua dovuta situazioni familiari deprivate dal
sistematiche di recupero e potenziamento delle punto di vista economico-culturale sia dei nativi sia
abilità di base (progetti extracurricolari e curricolo dei non italofoni.
verticale minimo garantito) riducendo il tasso di I trasferimenti in corso d’anno e in uscita degli
abbandono scolastico che si presenta al di sotto alunni sono dovuti soprattutto a spostamenti del
della media regionale e nazionale. nucleo familiare di studenti stranieri e non per
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La scuola non perde studenti da un grado all’altro e motivi lavorativi.
accoglie studenti provenienti da altre scuole se non
per casi singoli e giustificati.
LIVELLO
VOTO 3
Nella scuola ci sono alcuni trasferimenti e non ammissioni, dovuti a frequenza non assidua o a
spostamenti del nucleo familiare. La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una
concentrazione in alcune fasce, determinata dalla presenza nella popolazione studentesca di un
background basso.
Definizione dell'area - L’analisi dei risultati conseguiti nelle prove standardizzate nazionali
consente di riflettere sul livello di competenze raggiunto dalla scuola in relazione alle scuole del
territorio, a quelle con background socio-economico simile e al valore medio nazionale. Tale analisi
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permette anche di valutare la capacità della scuola di assicurare a tutti gli studenti il
raggiungimento dei livelli essenziali di competenza. L’azione della scuola dovrebbe quindi essere
volta a ridurre l’incidenza numerica e la dimensione del gap formativo degli studenti con livelli di
apprendimento sotto una determinata soglia, considerando la variabilità di risultati interna alla
scuola (tra le classi, tra le sedi, tra gli indirizzi), così come la distribuzione degli studenti nei diversi
livelli di rendimento.
Dall’analisi dei punteggi ottenuti nelle prove di Gli esiti delle prove standardizzate evidenzia
Italiano di esami di terza media del 2014 risulta che che la scuola mostra esiti difformi tra le classi: la
le classi testate si collocano entro i valori di motivazione è da addebitare al contesto in cui è
riferimento regionali e macroareali.
inserita la scuola e all’alta concentrazione di
Dall’analisi dei punteggi ottenuti nelle prove di
allievi stranieri che si iscrivono nel corso
Matematica di esami di terza media del 2014 risulta
che due delle classi testate si collocano entro oltre i dell’anno e alla frequenza non assidua dovuta a
valori di riferimento regionali, macroareali e deprivazione culturale ed economica.
nazionali. Dall’analisi dei dati emerge una forte variabilita’
dei risultati tra le classi e significative differenze
di livelli di apprendimento.Anche la varianza tra
classi e’ un aspetto critico; rispetto all’indice
ESCS i valori sono sotto la media nelle classi di
scuola Primaria dove i punteggi sono inferiori
sia alla media regionale sia a quella nazionale.
La varianza tra classi potrebbe essere imputata
a comportamenti opportunistici (cheating).
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LIVELLO
VOTO 2
Il punteggio in italiano e matematica alla primaria è inferiore alla media nazionale, mentre per l’italiano i
punteggi solo nelle classi seconde sono superiore alla media; il background familiare risulta essere basso, e
in generale, rispetto a scuole con background familiare simile è negativo; i punteggi risentono di fenomeni
di cheating. La varianza tra classi alla primaria presenta situazioni di criticità. La scuola perde alcuni
studenti solo per trasferimenti imputabili a movimenti del nucleo familiare per motivi di lavoro o di ritorno
al paese di origine.
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2.3 Competenze chiave e di cittadinanza
Definizione dell'area - Si parla di competenze chiave per indicare un insieme di competenze, anche
di natura trasversale, ritenute fondamentali per una piena cittadinanza. Tra queste rientrano
ad esempio le competenze sociali e civiche (rispetto delle regole, capacità di creare rapporti
positivi con gli altri, costruzione del senso di legalità, sviluppo dell’etica della responsabilità e di
valori in linea con i principi costituzionali) e le competenze personali legate alla capacità di
orientarsi e di agire efficacemente nelle diverse situazioni 1 . Appare inoltre importante
considerare la capacità degli studenti di autoregolarsi nella gestione dei compiti scolastici e dello
studio.
Nota: in questa area la riflessione della scuola dovrebbe focalizzarsi sulle competenze
acquisite dagli studenti. Le azioni promosse dalla scuola per promuovere le competenze
degli studenti dovrebbero invece essere inserite tra i Processi, nella sezione Ambienti di
apprendimento.
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LIVELLO
VOTO 3
Il giudizio 3 è motivato col fatto che non tutte le competenze chiave sono perseguite e valutate con
efficacia; restano scoperte “ consapevolezza e espressione culturale” e “capacità di orientarsi”.
Risultati a distanza
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
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Dall’analisi dei dati si rileva una correlazione al di La rispondenza tra i promossi al primo anno che
sopra della media regionale e nazionale tra scelta hanno seguito il consiglio orientativo si attesta al di
orientativa consigliata e scelta effettuata . sotto della media regionale e nazionale ciò potrebbe
Considerati i bisogni formativi e livelli di essere imputabile alla mancanza dell’apprendistato
competenza raggiunti in uscita dalla scuola come offerta formativa di secondo grado nel
secondaria di primo grado, la scuola orienta il 45, territorio.
7% all’area professionale e il 16, 1% all’area A causa delle scarsità di risorse umane e finanziarie,
umanistica; quest’ultima risulta essere la seconda la scuola non è in grado di monitorare i risultati degli
voce più cospicua dopo l’area professionale. studenti nei successivi percorsi di studio e di
avviamento del mondo del lavoro.
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LIVELLO
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VOTO 2
Il giudizio “2” è attribuito in quanto la scuola, a causa della mancanza di risorse umane e finanziarie
adeguate, non è in grado di monitorare ed elaborare i risultati a distanza all'uscita dalla scuola secondaria
di I grado.
Curricolo e offerta formativa – definizione e articolazione del curricolo di istituto e delle attività
di ampliamento dell’offerta formativa
Valutazione degli studenti – modalità di valutazione e utilizzo dei risultati della valutazione
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Curricolo e offerta formativa
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Progettazione didattica
Progettazione didattica
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Nella scuola primaria si attua la programmazione Nella scuola non vi sono strutture di riferimento
didattica settimanale per classi parallele per tutte le (es. dipartimenti) per la progettazione didattica.
discipline. L’istituto non dispone di risorse sufficienti per
La revisione della progettazione didattica avviene effettuare la programmazione didattica periodica
- nel consiglio di intersezione alla scuola nella scuola secondaria e alla scuola dell’infanzia.
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dell’Infanzia Non è diffuso l’uso di dispositivi e strumenti per
- per consigli di classe alla scuola Primaria e l’analisi delle scelte adottate e la revisione della
Secondaria. progettazione.
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LIVELLO
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VOTO 3
La scuola ha definito la maggior parte degli aspetti del proprio curricolo. La definizione dei profili di
competenza per le varie discipline e anni di corso è da sviluppare in modo più approfondito.
Le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono coerenti con il progetto formativo di scuola.
La progettazione didattica periodica viene effettuata in modo condiviso all’inizio dell’anno e coinvolge un
buon numero di docenti.
Non tutti i docenti fanno riferimento ai criteri di valutazione comuni definiti a livello di scuola, anche se in
alcuni casi utilizzano prove standardizzate comuni per la valutazione. La progettazione di interventi specifici
a seguito della valutazione degli studenti non viene sempre effettuata in maniera sistematica e condivisa.
Si segnala, inoltre, che non sono stati formalizzati alcuni elementi fondamentali di progettazione, quali:
progettazione per dipartimenti disciplinari, criteri di validazione della valutazione; non sono, inoltre, in uso
prove strutturate comuni, intermedie e finali, per valutare conoscenze e le competenze, né la
predisposizione di schede di passaggio per l’individuazione dei prerequisiti.
Il questionario somministrato ai docenti ha rilevato che una buona parte ritiene che, la collaborazione tra i
colleghi deve riguardare sia l’individuazione degli obiettivi che la condivisione degli stili educative e la
modalità di valutazione. Il 90 % consulta inoltre già i colleghi delle classi parallele sia per la
programmazione che per la verifica dell’azione didattica.
Dimensione organizzatva
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Dimensione organizzativa
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• La scuola cura gli spazi laboratoriali Dalle interviste condotte ai docenti, studenti e
individuando figure di coordinamento e di genitori emerge un sufficiente grado di
aggiornamento dei materiali. Gli studenti hanno soddisfazione della struttura edilizia e delle
pari opportunità di fruire degli spazi laboratoriali in dotazioni di base: l’alto numero degli alunni e le
quanto sono presenti due sale multimediali, LIM in scarse risorse non permettono di articolare gli spazi
ogni aula, biblioteca, laboratori scientifici e creativi, della scuola secondo il criterio della “ecologia
musicali, espressivo-teatrale che consentono di dell’intelligenza”.
supportare l’azione formativa
insegnamento/apprendimento, cui accedono
regolarmente tutti gli studenti.
• Nella scuola sono presenti figure di
supporto per la cura dei materiali didattici e della
dotazione tecnologica delle classi.
• Dalle interviste condotte ai docenti, studenti
e genitori, emerge un buon grado di soddisfazione
dalla gestione del tempo nella scuola come risorsa
qualitativa e quantitativa per l'apprendimento.
• L'articolazione dell'orario scolastico è
adeguata alle esigenze di tutti gli stakeolders
(portatori d’interesse).
Dimensione metodologica
Dimensione metodologica
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Nella scuola sono presenti gruppi di lavoro composti Dalle interviste condotte a studenti e genitori, è
da insegnanti che hanno prodotto materiale in emersa la necessità di potenzialre l’uso della
merito alla didattica, all’inclusione, all’intercultura, dotazione tecnologica della scuola in modo da
alla continuità che viene condiviso tra i colleghi, garantire continuità nello sviluppo della
grazie ai momenti di confronto comune:
competenza digitale.
intersezione, interclasse e consigli di classe.
Stante l’elevato numero di aule dotate di LIM,
Un gruppo di docenti segue e partecipa a corsi di
formazione metodologica in vari ambiti promossi da l’impiego sistematico delle tecnologie digitali
enti territoriali e università. nella didattica non riguarda tutti i docenti e
alunni; infatti, dalle interviste condotte ai
docenti è emerso il bisogno di ampliare le
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occasioni di formazione al fine di sviluppare un
linguaggio multimediale condiviso.
Dimensione relazionale
Dimensione relazionale
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Le carte fondamentali dell’istituto Nell’istituto sono presenti alcuni alunni che
(regolamento, POF, curricolo verticale, presentano problemi comportamentali che, talvolta,
progettazione didattica di classe, patto rendono difficoltosa la gestione della classe e lo
educativo di corresponsabilità, regolamento svolgimento delle attività didattiche, generando una
percezione non positiva del clima scolastico.
degli studenti e delle studentesse) prevedono
L’istituto riceve scarso supporto dall’ente locale e
modalità espressamente dedicate alla
dalle strutture socio-sanitarie. Nella scuola è
promozione di un clima relazionale favorevole presente in maniera saltuaria l’equipe
alla convivenza e all’apprendimento. sociopsicopedagogica.
La modalità con cui la scuola si attiva per la Nonostante le azioni messe in campo dalla scuola, il
promozione delle regole di comportamento è livello basso del background sociale, genera episodi
quella della scoperta del significato della regola, di sospensioni degli studenti superiori alla media
come valore per la vita e per la pacifica nazionale, solo in fase pre-adolescenziale (Scuola
convivenza sociale. secondario di I grado).
Gli insegnanti favoriscono relazioni positive tra Si evidenzia:
studenti e insegnanti attraverso un - la mancanza di continuità e attualizzazione
di quanto appreso a scuola nella vita quotidiana
atteggiamento orientato all’ascolto, al rispetto e
extra-scolastica.
al ‘buon esempio’ , la condivisione dei
- Una scissione tra la vita della scuola e la vita fuori
regolamenti, circolari di istituto e delle ‘regole dalla scuola, causata da: dall'indifferenza sociale e
di classe’ , l’assegnazione di ‘compiti’ verso la culturale, dalla mancanza di supporto della famiglie
classe e la realizzazione di una ricca proposta di che spesso non aiutano i figli nell'apprendimento
iniziative di sensibilizzazione al fine di educare scolastico e dei valori della vita umana e sociale.
alla lealtà, alla legalità e promuovere
opportunità concrete di cambiamento negli
alunni, a partire dalla coscienza personale,
facendo acquisire e scaturire atteggiamenti
sociali positivi.
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LIVELLO
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VOTO 4
L'organizzazione di spazi e tempi risponde alle esigenze di apprendimento degli studenti in modo adeguato.
Gli spazi laboratoriali sono usati, anche se in misura minore rispetto alle loro potenzialità. La scuola
incentiva l'utilizzo di modalità didattiche innovative, anche se limitatamente ad alcuni aspetti o ad alcune
discipline in cui gli studenti lavorano in gruppi, utilizzano le nuove tecnologie, realizzano ricerche o progetti.
La scuola si impegna a promuove le competenze trasversali, in chive di cittinanza attiva e responsabile,
attraverso la realizzazione di attivita' relazionali e sociali. Le regole di comportamento sono definite e
condivise nelle classi; in alcune classi sono condivise in modo disomogeneo. I conflitti con gli studenti sono
gestiti in modo adeguato nella maggior parte dei casi e solo in poche situazioni non sempre le modalità
adottate sono efficaci.
Definizione dell'area – Strategie adottate dalla scuola per la promozione dei processi di
inclusione e il rispetto delle diversità, adeguamento dei processi di insegnamento e di
apprendimento ai bisogni formativi di ciascun allievo nel lavoro d’aula e nelle altre situazioni
educative. L’area è suddivisa in due sottoaree:
Inclusione – modalità di inclusione degli studenti con disabilità, con bisogni educativi speciali e
degli studenti stranieri da poco in Italia. Azioni di valorizzazione e gestione delle differenze.
Inclusione
Inclusione
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
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Per la scarsità di risorse economiche e umane, non
La scuola dispone di un sistema di accoglienza e di sono presenti modalità per l’informazione e l’ascolto
protocolli organizzativi coordinati da una degli studenti stranieri (sportello, mediatore
commissione e una funzione strumentale per culturale, bacheca plurilingue).
accogliere e rilevare i bisogni degli alunni in La prospettiva inclusiva nella dimensione
ingresso; in classe sono attuate pratiche di organizzativa risulta debole a causa della precarietà
accompagnamento e tutoraggio dei nuovi arrivati. degli insegnanti di sostegno che non garantiscono la
Il POF evidenzia una prospettiva inclusiva nelle sue continuità delle azioni.
diverse dimensioni: educativa (quadro valoriale e La scuola non documenta efficacemente le buone
contenitori d’esperienza); curriculare (elaborazione pratiche educative e didattiche inclusive per la loro
condivisa di PEI e PDP, attivazione di percorsi diffusione all’interno e all’esterno della comunità
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strutturati con materiali specifici ed esperienze per professionale.
sostenere e facilitare gli apprendimenti e la Dato l’elevata concentrazione di alunni non
partecipazione degli alunni con BES); italofono all’interno dell’istituto e della
extracurriculare (percorsi di ampliamento e recrudescenza di casi di alunni con bisogni educativi
laboratori mirati, percorsi integrati e sinergie speciali di terza fascia (disagio socio economico-
territoriali con associazioni ed enti); organizzativa culturale) risultano non sempre adeguate le attività
(aula di sostegno, laboratirio di ceramica e di su temi interculturali e/o sulla valorizzazione delle
cucina). diversità.
Le pratiche didattiche d’aule fanno rferimento a
modelli d’apprendimento collaborativo per
sostenere la partecipazione attiva di tutti gli alunni
attraverso l’impiego di mediatori didattici digitali.
Le scelte organizzative dei consigli di classe
prevedono forme di flessibilità rispetto ai tempi
delle attività e degli spazi utlizzati; le pratiche
valutative sono orientate alla rilevazione dei
processi individuali e fanno ricorso a modalità e
prove diversificate ai bisogni specifici degli allievi.
Recupero e potenziamento
Recupero e potenziamento
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
(max 1500 caratteri spazi inclusi) ... (max 1500 caratteri spazi inclusi) ...
Nell’istituto si rileva un’elevata correlazione fra Dai questionari condotti ai docenti emerge che la
svantaggio sociale e insuccesso scolastico. Tuttavia scuola non attiva significative azioni di
la scuola contrasta efficacemente questo fenomeno potenziamento degli studenti più brillanti e di
attraverso una doppia articolazione delle attività di partecipazione a gare e competizioni per la
recupero: promozione delle eccellenze.
1) recupero ordinario, sviluppato da ciascun
docente mediante la valutazione formativa in itinere
e l’adattamento del curricolo disciplinare;
2) recupero intensivo in orario extracurriculare, per
gruppi di alunni, anche provenienti da classi diverse,
volto a compensare deficit nelle abilità di base
(letto-scrittura e impiego dei numeri).
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LIVELLO
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3.4 Continuità e orientamento
Definizione dell’area - Attività per garantire la continuità dei percorsi scolastici. Attività
finalizzate all’orientamento personale, scolastico e professionale degli allievi. L’area è articolata al
suo interno in due sottoaree:
Continuità – azioni intraprese dalla scuola per assicurare la continuità educativa nel passaggio da
un ordine di scuola all’altro
Orientamento – azioni intraprese dalla scuola per orientare gli studenti alla conoscenza del sé e
alla scelta degli indirizzi di studio successivi
Contnuità
Continuità
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
(max 1500 caratteri spazi inclusi) ... (max 1500 caratteri spazi inclusi) ...
Il consiglio d’istituto ha deliberato i criteri di La scuola non ha intrapreso azioni efficaci rispetto a
formazione delle classi, come stabilito - continuità verticale per il coinvolgimento
dall’Art.10, comma 4 del D.L.vo 297/1994, e gli delle classi ponte
insegnanti delle classi ponte effettuano incontri - attività ed esperienza che coinvolgono gli
alunni e gli insegnanti delle classi ponte
di continuità con lo scopo di formare le classi
- momenti e strumenti strutturati per
sulla base di criteri d’istituto.
facilitare la conoscenza dell’alunno (schede
Il collegio dei docenti ha concordato raccordi di passaggio informazioni, istruzioni per gli insegnanti
continuità rispetto a: delle classi ponte
– dimensione curricolare (competenze in - condivisione con le famiglie per definire le
uscita/entrata); linee e le strategie didattiche comuni (foglio notizie
– di contenuto disciplinare (curricolo minimo dell’allievo compilato dai genitori)
garantito per livelli minimi di prestazione)
Orientamento
Orientamento
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
(max 1500 caratteri spazi inclusi) ... (max 1500 caratteri spazi inclusi) ...
La scuola realizza un’ampia offerta di attivita’ di L’istituto, a causa della scarsità di risorse umane e
orientamento, rivolta agli studenti di III media, finanziarie, non può dotarsi di un piano per
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finalizzate alla scelta della scuola secondaria di II l’orientamento articolato e compiuto; si limita a
grado, che prevede incontri collettivi ed individuali fornire il consiglio orientativo sulla base delle
con i genitori e gli studenti, la messa a disposizione competenze degli alunni e informazioni sulle scuole
di informazioni sul sistema scolastico soprattutto nel di prosecuzione degli studi fornite da delegazioni
sito web, Open Day, Laboratori e altre iniziative delle predette scuole.
realizzate coinvolgendo i rappresentanti delle scuole La didattica orientativa rimane soprattutto legata
di II grado. all’ultimo della scuola secondaria di primo grado e
non efficacemente attivata all’interno di un curricolo
meta-cognitivo.
LIVELLO
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B) Processi – Pratiche gestionali e organizzative
Definizione dell'area - Identificazione e condivisione della missione, dei valori e della visione
di sviluppo dell’istituto. Capacità della scuola di indirizzare le risorse verso le priorità,
catalizzando le energie intellettuali interne, i contributi e le risorse del territorio, le risorse
finanziarie e strumentali disponibili verso il perseguimento degli obiettivi prioritari d’istituto.
La missione è qui definita come la declinazione del mandato istituzionale nel proprio
contesto di appartenenza, interpretato alla luce dall'autonomia scolastica. La missione è
articolata nel Piano dell'Offerta Formativa e si sostanzia nell'individuazione di priorità
d'azione e nella realizzazione delle attività conseguenti. L’area è articolata al suo interno in
quattro sottoaree:
Missione e obiettivi prioritari – individuazione della missione, scelta delle priorità e loro
Controllo dei processi - uso di forme di controllo strategico e monitoraggio dell'azione intrapresa
dalla scuola per il conseguimento degli obiettivi individuati (es. pianificazione strategica,
misurazione delle performance, strumenti di autovalutazione).
Gestione delle risorse economiche – assegnazione delle risorse per la realizzazione delle priorità
Il POF esplicita con chiarezza ed immediatezza le Il POF non viene illustrato alle famiglie con
priorità e gli obiettivi della scuola. sistematicità nei tre segmenti all’inizio dell’anno
La lettura del POF è facilitta dalla presenza di schemi scolastico. Dai questionari risulta che una
e mappature.
minima percentuale di genitori consulta il POF
La scuola ha definito chiaramente una propria
dal sito web del’Istituto.
mission, quale ragione essenziale della scuola
interpretata nel proprio contesto di appartenenza Per mancanza di risorse economiche, negli
ed ha esplicitato il ruolo della scuola e le ‘idee ultimi anni, non si è potuto reiterare la buona
guida’ che la ispirano. prassi del mini POF plurilingue da consegnare
Il POF è reso pubblico nel sito istituzionale della alle famiglie all’atto dell’iscrizione dell’offerta
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scuola in formato PDF. formativa in corso; inoltre a causa
Sono previste modalità di verifica periodiche della dell’asincronia tra POF (anno scolastico) e
realizzazione dell’offerta formativa con i genitori in Programma Annule (anno solare) risulta
sedi di incontri con OO.CC., soprattutto all’interno difficoltoso presentare l’offerta formativa per
del Consiglio d’Istituto.
l’anno scolastico successivo all’atto
dell’iscrizione.
L’adesione e la partecipazione alle attività
proposte dagli EE.LL. non è preceduta da
un’azione di concertazione periodica per la
definizione delle priorità.
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Organizzazione delle risorse umane
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
(max 1500 caratteri spazi inclusi) ... (max 1500 caratteri spazi inclusi) ...
Gli incarichi di responsabilità d’istituto sono A causa dell’insufficiente sviluppo della cultura
così definiti: organizzativa gli incarichi strategici d’istituto anche
A) personale docente se definiti in modo puntuale , in certi casi, vengono
1) titolari di funzione strumentale ex Art. 33 svolti in modo approssimativo e come mero
adempimento burocratico.
CCNL, individuati con delibera annuale del
Talvolta gli stessi docenti e ATA si trovano a dover
collegio dei docenti. La delibera definisce
assumere più incarichi per mancanza di candidature
puntualmente settori, compiti, tempi e e disponibilità con la conseguente centralizzazione
modalità di rendicontazione. di risorse.
2) altri incarichi; atto di nomina del DS che
definisce puntualmente settori, compiti, tempi
e modalità di rendicontazione.
B) personale ATA; gli incarichi e i settori di
lavoro del personale ATA sono definiti nel Piano
di Lavoro proposto dal DSGA e adottato dal DS.
L’allocazione delle risorse finanziare all’interno
del Programma Annuale e’ coerente con le
scelte definite nel POF.L’organizzazione delle
risorse umane segue il criterio della
valorizzazione di competenze specifiche.
In fase di contrattazione vengono definiti e
condivisi sia le modalità di ditribuzione delle
risorse per le funzioni strumentali sia i criteri di
ripartizione del FIS tra insegnanti e personale
ATA.
La riduzione delle disponibilita’ del FIS ha
portato la scuola a redistribuire le ore alle
diverse funzioni strumentali concentrandosi nei
ruoli ritenuti piu’ strategici.
Si rileva una buona flessibilità organizzativa
attraverso la disponibilità dei docenti a sostiuire
i colleghi senza oneri con cambi interni:
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Gestione delle risorse economiche
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
(max 1500 caratteri spazi inclusi) ... (max 1500 caratteri spazi inclusi) ...
Si rileva coerenza tra le priorità formative La progressiva scarsità delle risorse economiche
dell’istituto e l’allocazione delle risorse economiche. rendono la gestione di bilancio un fatto meramente
Le scelte di gestione delle risorse economiche burocratico determinando il rovesciamento di
conseguono alle scelte educative e della mission prospettiva: prima vengono le scelte di gestione
secondo il criterio della priorità. economica e, a queste, si adeguano le scelte
I responsabili dei diversi progetti rendono conto con educative e di mission.
periodicità degli interventi effettuati al collegio dei
docenti.
LIVELLO
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3.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Definizione dell'area - Capacità della scuola di prendersi cura delle competenze del personale,
investendo nella formazione e promuovendo un ambiente organizzativo per far crescere il
capitale professionale dell’istituto. L’area è articolata al suo interno in tre sottoaree:
Valorizzazione delle competenze - raccolta delle competenze del personale e loro utilizzo
didattici
Formazione
Formazione
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
(max 1500 caratteri spazi inclusi) ... (max 1500 caratteri spazi inclusi) ...
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Valorizzazione delle competenze
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
(max 1500 caratteri spazi inclusi) ... (max 1500 caratteri spazi inclusi) ...
Anche a causa della scarsità di risorse economiche
Il collegio dei docenti, il DS e il DSGA, ciascuno per i risulta sempre più difficile ottenere la disponibilità
propri ambiti di competenza, tengono in debito del personale allo svolgimento di incarichi strategici
conto, entro i vincoli del contratto integrativo aggiuntivi. Ne consegue che l’attribuzione è spesso
d’istituto, nell’attribuzione degli incarichi, delle determinata dalla disponibilità personale.
specifiche competenze. Inoltre, a causa del ricambio del personale in
servizio, si determina la dispersione delle
competenze acquisite nei settori strategici o la
centralizzazione di risorse.
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LIVELLO
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3.7 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Definizione dell'area - Capacità della scuola di proporsi come partner strategico di reti
territoriali e di coordinare i diversi soggetti che hanno responsabilità per le politiche
dell’istruzione nel territorio. Capacità di coinvolgere le famiglie nel progetto formativo. L’area è
articolata al suo interno in due sottoaree:
Collaborazione con il territorio – promozione di reti e accordi con il territorio a fini formativi.
LIVELLO
VOTO 4
Il giudizio “4” consegue al fatto che la collaborazione con il territorio, e il coinvolgimento delle famiglie,
complessivamente, realizzano le istanze essenziali della integrazione con il territorio.
4 Il processo di autovalutazione
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Composizione del nucleo di autovalutazione
4.1 Come è composto il Nucleo di autovalutazione che si occupa della compilazione del RAV?
Elencare i nomi e i ruoli dei componenti (es. Maria Rossi, docente di matematica della scuola
secondaria di primo grado e funzione strumentale; Mario Bianchi, docente di scuola primaria,
ecc.). (max 1000 caratteri spazi inclusi)
Processo di autovalutazione
4.2 Nella fase di lettura degli indicatori e di raccolta e analisi dei dat della scuola quali problemi
o difficoltà sono emersi?
4.3 Nella fase di interpretazione dei dat e espressione dei giudizi quali problemi o difficoltà sono
emersi?
4.5 Nello scorso anno scolastco la scuola ha effettuato attività di autovalutazione e/o
rendicontazione sociale? Sì No
sociale?
Sì (specificare di quale modello si tratta, es. ISO 9000, CAF, modelli elaborati da reti di scuole,
4.5.2 Se sì, come sono stati utilizzati i risultati dell’autovalutazione? (es. i risultati
dell’autovalutazione sono stati presentati al Consiglio di istituto, sono stati pubblicati sul sito, sono
stati utilizzati per pianificare azioni di miglioramento, ecc.)
5.1.1 Prioritàà
5.1.2 Motivàre là sceltà delle prioritàà sullà bàse dei risultàti dell'àutovàlutàzione (màx
1500 càràtteri spàzi inclusi).
Cioà renderàà piuà àgevole rilevàre i criteri di competenzà ràggiunti, dàl momento che
obbiettivi e contenuti minimi delle discipline verrànno condivisi sià à livello di
continuitàà orizzontàle (frà clàssi pàràllele), sià à livello verticàle (frà primàrià e
secondàrià).
c) Inclusione e 1) Istituzione del GLI per l'àttivàzione e là condivisione di buone pràssi inclusive per i bisogni
educàtivi speciàli.
differenziàzione 2) Potenziàre (ànche con risorse specifiche) àttivitàà di recupero/potenziàmento e
àlfàbetizzàzione itàliàno L2.
X
d) Continuitàà e 1) Attivàre percorsi di didàtticà ortientàtivà nellà scuolà Secondàrià di Primo Gràdo.
X orientàmento
e) Orientàmento stràtegico 1) Strutturàzione dei dipàrtimenti disciplinàri come àggregàzioni funzionàli e àssemblee
deputàte àllà ricercà.
X e orgànizzàzione dellà
scuolà
f) Sviluppo e vàlorizzàzione 1) Nei dipàrtimenti Work group di àutoformàzione guidàtà/àssistità su QDR Itàliàno e
Màtemàticà.
delle risorse umàne
X
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5.2.2 Indicàre in che modo gli obiettivi di processo possono contribuire àl
ràggiungimento delle prioritàà (màx 1500 càràtteri spàzi inclusi).
Le scelte degli obiettivi di processo fatte alla fine del processo di autovalutazione sono state
contestualizzate secondo i criteri di fattibilità ed impatto e sono state individuate rispetto ai
criteri di importanza e probabilità di successo.
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