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COOPERATIVE

LEARNING
e
VALUTAZIONE
AUTENTICA
LA VALUTAZIONE
“DELL’”
L’APPRENDIMENTO

Critica alla valutazione


tradizionale
Dalla fine degli anni ’60 e poi dal 1971, si
è cominciato a parlare di due modalità di
valutazione: “formativa” e “sommativa”.
Formativa: singole e parziali valutazioni
durante il processo di apprendimento
per promuovere il successo dello
studente.
Sommativa: valutazione globale e finale
di un apprendimento che ha raggiunto il
suo termine.
Di fatto nella prassi ordinaria le due
modalità si distinguono poco poiché
ambedue si caratterizzano come “verifica
di” apprendimenti, conseguiti con o senza
successo.
ALCUNI INTERROGATIVI:
Quanto i risultati di una valutazione
formativa avvenuta durante l’anno
cambia il modo di insegnare se alcuni
studenti non conseguono un risultato
soddisfacente?
Se riceve più di una valutazione
insoddisfacente, uno studente è stimolato a
migliorare o ad abbandonare? Se riceve
una valutazione sufficiente, quanto è spinto
a migliorare?
Quali sono gli effetti motivazionali di una
valutazione formativa?

Dopo una sequenza di valutazioni


formative, quanto è flessibile al
cambiamento il giudizio dell’insegnante?
Le prove tradizionali di valutazione misurano
ciò che oggi è necessario misurare??

Cioè, se gli studenti posseggono strutture di


conoscenza flessibili, sono in grado di
ristrutturare le loro conoscenze, sono
metacognitivamente competenti da sapere
quando, come e perchè è utile applicare
determinate strategie??
LA VALUTAZIONE
“PER” L’APPRENDIMENTO
(valutazione autentica)
La ricerca dimostra che
l’apprendimento migliora se:
1 il feedback è efficace

2 lo studente è attivamente coinvolto


nel proprio apprendimento

3 l’insegnamento tiene conto dei risultati


della valutazione
4 si riconosce la profonda influenza
della valutazione sulla motivazione e
sulla stima di sé dello studente

5
gli studenti sono capaci di valutare se
stessi e comprendere come migliorare
La valutazione autentica
Sostiene l’idea di verificare l’apprendimento
proponendo allo studente non di eseguire
prove “carta e penna” su domande brevi che
chiedono di rispondere giusto o sbagliato o
di indicare la risposta corretta tra varie
risposte, ma di dimostrare di possedere
specifiche abilità e competenze
impegnandosi nell’esecuzione di compiti o
attività che esigono l’applicazione di tali
abilità e competenze.
La valutazione autentica di una
prestazione autentica

Una prestazione deve essere un compito


sfidante e coinvolgente molto simile a un
compito o un problema che gli adulti
incontrano nella vita reale.
Differenze
tra valutazione tradizionale
e valutazione autentica
VALUTAZIONE TRADIZIONALE

È gestita solo dall’insegnante

VALUTAZIONE AUTENTICA

È gestita anche dallo studente


VALUTAZIONE TRADIZIONALE

I criteri di valutazione, non pubblici, sono


utilizzati a discrezione dell’insegnante con forte
possibilità di ingiustizia

VALUTAZIONE AUTENTICA

I criteri di valutazione sono pubblici, ordinati in


rubriche consegnate allo studente prima della
prestazione
VALUTAZIONE TRADIZIONALE

È vissuta e partecipata da tutti coloro che


sono coinvolti con fini di “selezione”

VALUTAZIONE AUTENTICA

Sottolinea il miglioramento e lo sviluppo


compiuti
VALUTAZIONE TRADIZIONALE
Si applica a compiti o prestazioni estranee a
contesti di vita reale e dimostra solo se lo
studente ha appreso quello che gli è stato
insegnato

VALUTAZIONE AUTENTICA
Si applica a situazioni simili o analoghe a quelle
reali e per questo diventa “predittiva” di ciò
che lo studente è in grado di fare fuori dal
contesto scolastico
VALUTAZIONE TRADIZIONALE

Si svolge su compiti semplici e precisi (per lo


più prove oggettive) per controllare con
esattezza la conoscenza appresa

VALUTAZIONE AUTENTICA

Si svolge su compiti complessi che


richiedono l’integrazione di numerose
abilità e conoscenze
VALUTAZIONE TRADIZIONALE

Informa lo studente del punteggio conseguito.


Se il risultato è positivo, pone termine al
processo di apprendimento

VALUTAZIONE AUTENTICA
La prova è programmata non solo per
verificare la prestazione, ma anche per
migliorare prestazioni successive. Lo studente
è informato del risultato conseguito e del
progresso compiuto
Le rubriche di valutazione
La forma più appropriata di esprimere il
passaggio da compiti mal definiti a compiti
ben definiti, dalla riproduzione alla
ricostruzione della conoscenza, da processi
cognitivi semplici a processi molto più
complessi, dalla valutazione “del”
l’apprendimento alla valutazione “per”
l’apprendimento, da prove fondate sul dare
risposte corrette/errate a risposte che si
collocano su un continuum di abilità e/o
conoscenze, è stata quella di utilizzare
“rubriche” di valutazione.
CONCLUSIONI
La riflessione sulla valutazione “autentica” si è dimostrata tanto
ampia da coinvolgere numerosi aspetti connessi non solo alla
valutazione stessa, ma anche all’istruzione più in generale,
trovando una sintesi tra obiettivi elevati di educazione, metodologia
di insegnamento, teorie dell’apprendimento, valutazione

Valutazione “autentica” e, insieme, valutazione “per”


l’apprendimento delineano una visione decisamente
innovativa della valutazione e dell’insegnamento, che
richiederà tempo per essere assimilata dalla scuola ed
entrare in una prassi ordinaria

Valutazione “autentica”, pedagogia “autentica”, costruttivismo,


rispetto delle esigenze individuali, comunità di apprendimento,
Cooperative Learning…..non sono argomenti isolati e sconnessi
tra loro

Ognuno di essi potrebbe essere visto come una angolatura diversa


da cui considerare quella attività molto complessa che è EDUCARE
A SCUOLA
Verso una rivisitazione del
Cooperative Learning…………
Sebbene le riflessioni sulla valutazione “autentica” si siano sviluppate
fuori dalla cornice del Cooperative Learning, oggi non possono essere
trascurate nella applicazione di questa metodologia

Le nuove istanze poste dalla ricerca negli ultimi due o tre decenni non
hanno intaccato la validità del Cooperative Learning. La metodologia
rimane presente ed è tuttora considerata un punto di riferimento
significativo

E’ necessario quindi pensare al CL non come fine a se stesso, ma come


strumento per unità di apprendimento significativo e profondo

La preoccupazione dell’insegnante non deve essere quella di avere un


controllo più facile della disciplina, ma di progettare un percorso di
apprendimento in cui le attività di Cooperative Learning devono
costituire uno strumento straordinario ed efficace per raggiungere
obiettivi di una comprensione profonda di contenuti e di processi
La comprensione “vera” si costruisce attraverso prestazioni
progressive che portano ad una penetrazione sempre più
profonda e significativa dei contenuti di apprendimento

Anche in questa prospettiva, il Cooperative Learning si rivela


una strada privilegiata in quanto coinvolge simultaneamente e
in modo esteso tutta la classe attraverso piccoli gruppi che
lavorano, discutono o collaborano praticando strutture di
interdipendenza, di responsabilità personali, di rispetto
reciproco, in una situazione di cognizione distribuita dove le
potenzialità del singolo emergono e vengono potenziate
dall’incontro/confronto con gli altri
L’intervento educativo è un’impresa corale,
non solitaria. È necessario che gli insegnanti
sappiano dialogare e parlare non solo
“della”, ma anche “sulla” loro professione,
discutendo insieme progettazioni didattiche,
concordando standard di apprendimento,
condividendo una visione educativa,
avviando sperimentazioni controllate e
revisionandole su una base di piena
collaborazione.

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