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POSSIBILI DOMANDE DIDATTICA

• Quattro pilastri:
Delors sosteneva che la scuola deve instillare desiderio e piacere per l'apprendimento
insieme alla curiosità intellettuale attraverso:
✓ imparare a conoscere
✓ imparare a fare
✓ imparare a vivere insieme
✓ imparare a essere

• Difficoltà di studio degli studenti di DSA


Gli studi mostrano come gli allievi con difficoltà non possiedano e/o non sappiano come
utilizzare le abilità connesse al metodo di studio, presentando difficoltà nel prestare
attenzione, sviluppare memoria di lavoro, a elaborare informazioni, ad automatizzare
procedure esecutive. Ancor più compromettenti le difficoltà legate al disturbo di
comprensione della lettura.
Gli allievi con difficoltà non riescono ad utilizzare le abilità connesse al metodo di studio
presentando difficoltà:
✓ attentive
✓ memoria di lavoro
✓ elaborare informazioni
✓ automatismi su procedure esecutive
✓ comprensione e lettura

DISLESSIA: difficoltà nell'imparare a leggere attraverso una minore correttezza e rapidità


nella lettura a voce alta rispetto a quanto atteso per età anagrafica, classe frequentata,
istruzione ricevuta.
DISGRAFIA: difficoltà nella realizzazione grafica della scrittura manuale, è collegato alla fase
motoria esecutiva della prestazione.
DISORTOGRAFIA: difficoltà nei processi linguistici di transcodifica scrittura) e che riguarda
l'utilizzo del codice linguistico in quanto tale (tanti errori ortografici)
DISCALCULIA: difficoltà negli automatismi nel calcolo e nell'elaborazione dei numeri e che
interviene quindi sugli elementi basali dell'abilità numerica.

• Componenti del metodo di studio


Strategie cognitive di apprendimento,
gestione delle emozioni,
organizzazione e pianificazione del lavoro,
Indicano l'acquisizione di diversi tipi di flessibilità da parte dell'allievo nella
lettura: imparare a riflettere come lettore, leggere per svolgere un compito specifico,
imparare a passare da una strategia all'altra in relazione al compito;
memoria: riflettere sulle proprie capacità mnemoniche, applicare strategie di
memorizzazione
studio: imparare a riflettere in quanto studente e imparare a svolgere un compito con o
senza limiti di tempo
Strategie cognitive di apprendimento: il funzionamento cognitivo e le strategie cognitive veicolano
i processi di attenzione, elaborazione e organizzazione delle informazioni che generano
l'apprendimento. Questi processi riguardano la capacità di:
1. focalizzare l'attenzione sugli elementi più importanti del compito da svolgere o del materiale da
studiare (funzione selettiva) (essenziale perché la costruzione di un buon metodo di studio
dipende di capacità di concentrarsi);
2. lavorare le informazioni e conoscenze costruendo relazioni e collegamenti a partire dagli
schemi concettuali già posseduti;
3. organizzare i diversi elementi informativi io in unità più comprensive o in totalità più integrate.
Promuovere un metodo di studio personalizzato per ciascuno dei suoi allievi.
• POSSIBILI DIFFICOLTA’:
1. abilità MNEMONICA,
2. ordinamento della sequenzialità degli eventi
3. recupero delle info
4. individuazione dei nuclei formativi
5. Basso livello di metacognizione
6. connessione fra conoscenze pregresse e nuove
Organizzazione e pianificazione del lavoro:
Tecniche che sono impiegate per autoregolare le attività di studio a scuola e a casa. Quelle più
importanti sono legate alla pianificazione del lavoro e all'organizzazione del tempo a seconda delle
risorse e del tempo che si ha a disposizioni. Disporre di un buon ambiente risulta una tecnica di
autoregolazione molto efficace di processo di organizzazione del tempo e di pianificazione delle
attività di studio muove innanzitutto alla consapevolezza di dover affrontare il problema dello
studio. L'allievo di individuare il piano di azione più efficace tra quelli che fanno già parte del suo
patrimonio di conoscenze oppure svilupparne di nuovi attivando un processo di problem solving.
Strat. Metacognitivi utili al metodo di studio sono: pianificazione spaziale e temporale dell'attività,
monitoraggio del proprio apprendimento valutazione delle proprie conoscenze e modalità
d'azione.
• POSSIBILI DIFFICOLTA’:
1. Abitudini inadeguate
2. attenzione ad aspetti superflui
3. l'abilità di attenzione
4. scarsa autonomia
5. inadeguata memoria lavoro
6. scarsa capacità di prendere appunti
7. poco senso di responsabilità verso il proprio apprendimento
Gestione delle emozioni
Secondo il good strategy user, anche grazie ai rinforzi derivanti dall'esterno, ai successi e agli
insuccessi, l'allievo apprende l'uso di strategie e sviluppa un certo stile che influenza la sfera
emotiva motivazionale implicata nelle attività di studio: Borkowski Propone un'analisi di 10 punti
che l'allievo strategico dovrebbe utilizzare per imparare a studiare:
1. Conoscere un gran numero di strategie utili all’apprendimento.
2. Capire quando, dove e perché queste strategie sono importanti.
3. Sceglierle con saggezza, operando un monitoraggio.
4. Essere intrinsecamente motivati
5. Aderire ad una visione incrementale della crescita della mente
6. Non avere paura dell’insuccesso
7. Non essere ansiosi di fronte a una prova
8. Credere nello sforzo attentamente organizzato
9. Rispettare e apprezzare la diversità del talento umano
10. Essere sostenuti in tutti i punti sopraelencati da genitori, scuola e società in genere.

È dunque necessario conoscere le fonti dei processi di natura emotivo-relazionale implicati nel
metodo di
studio. Esistono 4 fonti significative:
1. Percezione di autoefficacia nell’affrontare gli impegni scolastici
2. Capacità di controllare il proprio rendimento scolastico in progress e l’eventuale stato di ansia
3. Interesse dell’allievo verso specifiche attività e idee
4. Integrazione di motivazioni intrinseche ed estrinseche.

• POSSIBILI DIFFICOLTA’:
1. Demotivazione
2. Disinteresse
3. basso livello di autosufficienza
4. depressione
5. mancanza di autocontrollo
6. debole concetto di sé
7. Bassa autostima
8. tendenza a individuare case incontrollabili per l'insuccesso
9. attività scolastiche percepite come inutili rispetto ai propri obiettivi di vita

• Cos’è IL METOD DI STUDIO


Molteplicità di approcci e modalità diverse che vengono adottati per studiare. Ogni
allievo in base alle sue caratteristiche ha bisogno di particolari adattamenti. In modo che
possa imparare ad imparare.
Acquisire un metodo di studio rappresenta lo strumento strategico per poter apprendere
lungo il corso della vita e per sviluppare una progettualità formativa orientata a sostenere i
processi cognitivi, sociali, emotivo motivazionali. L'allievo strategico è capace di attribuire
un significato al suo modus operandi e all'oggetto di studio, sviluppando, contestualmente
la dimensione riflessiva e proattiva del suo apprendere e del suo studiare.
Il metodo di studio è la prima misura compensativa entro cui armonizzare, accettare e
condividere gli altri strumenti compensativi.

• APPRENDIMENTO AUTODIRETTO?
E un lavoro pedagogico su se stessi che rosso descrisse come un processo di
autoformazione aperta. Lo studente deve autoregolare il proprio comportamento nei
confronti dello studio e sviluppare una certa autonomia tanto da appunto auto formarsi,
auto educarsi, questo non vuol dire abbandonare lo studente a sé stesso ma è
fondamentale comunque guidare lo studente affinché possa camminare da solo. L’
Apprendimento autodiretto è l’obiettivo ultimo della scuola.
I riferimenti principali che vi interagiscono all'interno: l'allievo, gli insegnanti, i compagni di
classe e le influenze reciproche e l'ambiente. Avvicini tramite un confronto con gli altri
adulti e coetanei da cui si attinge.

• EZIOLOGIA
I DSA sono disturbi dello sviluppo e si manifestano in presenza di capacità cognitive
adeguate e in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali. Possono costituire
però limitazioni importanti per alcune attività di vita quotidiana, in riferimento a specifiche
abilità e competenze.
Dal punto di vista strutturale la dislessia sembra essere imputabile a uno sviluppo atipico
dell'organizzazione architettonica dell'emisfero cerebrale sinistro, dovuto a un'alterata
migrazione neurale in fase fetale di probabile detenzione genetica. Questo è stato
riscontrato sia a livello corticale sia a livello sottocorticale. Nelle persone con la dislessia
evolutiva la struttura cerebrale e le connessioni neuronali necessarie alla lettura si
sviluppano in modo diverso dalla norma. Non è facile però individuare queste alterazioni
microstrutturali perché queste peculiarità si possono trovare anche in ragazzi senza
dislessia. È stata dimostrata infatti la presenza di una storia familiare di dislessia evolutiva
conferisce un aumentato rischio di sviluppare un disturbo della lettura.

• METACOGNIZIONE (organizzazione del lavoro 2 componente)


Capacità metacognitiva che coinvolge la percezione, la critica, il giudizio e il processo
decisionale consente alle persone di autoregolare le proprie strategie di apprendimento e
le capacità comprese nel termine pensiero critico. Quindi al centro della metacognizione
c'è il controllo attivo del proprio pensiero poiché si è in grado di gestire i propri processi
cognitivi e di pensiero, dirigendoli con proprie valutazioni e indicazioni operative.
Può rappresentare la capacità di definire il proprio essere nel modo e il proprio agire,
anche rispetto al contesto sociale. Contribuisce a rendere consapevole l'allievo dei suoi
processi di apprendimento migliorandone gli esiti. Le strategie metacognitive che sono utili
al metodo di studio sono la pianificazione spaziale e temporale dell'attività, il monitoraggio
del proprio apprendimento, valutazione delle proprie conoscenze e modalità d'azione.

legge 170/2010: nuove norme in materia di ddisturbi specifici di apprendimento in ambito


scolastico
È la prima legge a dare regolamentazione normativa a DSA quali la dislessia, la disgrafia, la
disortografia e la discalculia. Viene poi precisata con le linee guida per il diritto allo studio degli
alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento del Miur 2011. Vengono definiti
precisamente i disturbi dell'apprendimento. Aggiornate poi nella Consuens Conference del 2007
del 2011.
È stato specificato che le cause del disturbo specifico non derivano da una conseguenza la
mancanza di opportunità di apprendimento o istruzione inadeguata ma che si può presentare
trasversalmente in diverse culture, razze, condizioni socioeconomiche diverse, e che la sua
manifestazione può variare a seconda della natura dei sistemi simbolici parlati e scritti e secondo
le pratiche culturali educative. Ma che tuttavia potrebbero osservarsi per esempio abilità sopra la
media nel disegno, ma una lettura lenta, faticosa e imprecisa. La legge 170/2010 e le linee guida
del Miur 2011 hanno assegnata al sistema nazionale di istruzione il compito di individuare le forme
didattiche e le modalità di valutazione più adeguate fornendo un tipo di insegnamento adeguato e
che tenga conto delle diverse individualità e dei bisogni educativi e didattici personali.

STRUMENTI COMPENSATIVI
Rimuovono gli ostacoli e implementano facilitatori, permettono all'allievo di essere sicuro nei
procedimenti operativi richiesti perché
Tra gli strumenti compensativi più ricorrenti per i DSA ci sono:
rappresentazioni schematiche, come diagrammi iconici, diagrammi schematici, grafici, mappe.
Quest'ultime offrono all'allievo la possibilità di esaminare le sue idee e ordinarle secondo una
categorizzazione semantica, poiché riducono il carico di memoria ed evidenziano le lacune
permettendo di apprendere e rendere più fruibili le rappresentazioni mentali dell'oggetto di
studio. Devono essere costruite in maniera da rendere visibili le relazioni tra i concetti che nel
testo lineare potrebbero non essere molto evidenti.
GLI strumenti compensativi diffusi che possono essere utilizzati alla fine dell'acquisizione del
metodo di studio possono essere tecnologici, visual learning, cartacei/ materiali.
Gli strumenti tecnologici possono essere dizionari visivi, digitali, vocabolari multimediali,
traduttori online, voglio elettronici di calcolo, audio note, registratore con controllo del
linguaggio parlato, agende e sincronizzate al cellulare, audiolibri, mezzi audiovisivi, registro
elettronico, computer stampante con scanner, tablet penna che scansiona, e-mail di classe,
macchina fotografica e software didattici specifici.
Visual learning: Organizzatori anticipati, riduzione significativa, semplificazione segmentazione
del testo, mappe concettuali, mentali e multimediali, diagrammi iconici o schematici grafici,
matrici.

Strumenti compensativi cartacei / materiali: dizionario in lingua italiana, glossari, tabelle dei
verbi, formulari, tavole pitagoriche, atlanti, libri di testo con illustrazioni e rappresentazioni
schematiche, schede operative, segna riga, appunti con abbreviazioni, agende, sveglie, orologi,
materiale di facile consumo come cartelline colorate, raccoglitori con buchi, divisori per
materie, evidenziatore e penne colorate, linea del tempo.
MISURE DISPENSATIVE:
La didattica inclusiva prevede anche l'applicazione di misure dispensative, cioè delle azioni di
esonerano dall'uso di un determinato materiale dallo svolgimento, di un compito dallo studio di
una materiale, dall'obbligo di cimentarsi in un'attività. La misura dispensativi più diffusa è quello di
consentire all'allievo di poter portare a termine un compito oltre il tempo stabilito consentendogli
il 30% in più rispetto alla classe poiché un allievo con DSA impiega più tempo per la codifica
rispetto agli altri compagni. Le misure dispensative possono essere utilizzate sulla base della
gravità del disturbo. È auspicabile che vengono adottate nella didattica quotidiana per periodi
limitati invariabili possibilmente non continuativi ma sempre in sede di verifica orale o scritta:
Per dislessia: uso del dizionario cartaceo, lettura ad alta voce, studio di un capitolo più capitoli in
un'unica sessione, trascrizioni di lunghi testi sotto dettatura, studio mnemonico, quantità
eccessiva di compiti a casa, troppe prove valutative in tempi ravvicinati, interrogazioni non
programmate, svolgimento delle prove nei tempi indicati per la classe.
Per disgrafia e disortografia: trascrizione di appunti in forma discorsiva e cartacea in lunghi testi
sotto dettatura, rappresentazione iconografiche geometriche a mano libera, rispetto della
tempistica per la consegna dei compiti scritti da svolgere a casa, quantità eccessiva di compiti da
svolgere a casa, prove e verifiche in tempi troppo ravvicinati, riduzione degli esercizi grammaticali
da eseguire durante le prove di verifica, scrittura di riassunti.
Per discalculia: conoscenza mnemonica delle tabelline, disegno geometrico, calcolo mentale,
quantità eccessiva di compiti da svolgere a casa, effettuazione di prove valutative in tempi
ravvicinati, riduzione degli esercizi da eseguire, interrogazioni non programmate, svolgimento di
prove in tempi indicati per la classe.

PDP: piano didattico personalizzato è un documento dettagliato preparato dagli insegnanti che
ricevono una diagnosi DSA o altro disturbo dell'apprendimento fatto da uno specialista. È un
documento ufficiale e definisce il rapporto tra la scuola, i genitori e le figure che seguono lo
studente nelle attività di recupero e riabilitazione indicando quali sono gli interventi necessari: in
particolare gli strumenti compensativi e le misure dispensative che occorrono per arrivare al
successo scolastico e agli stessi obiettivi di apprendimento del resto della classe. nel corso degli
anni deve essere aggiornato e rivisto alla luce dei progressi e del cambiamento dei bisogni dello
studente

Le tecniche di analisi
Nello studio del testo l’allievo utilizza diverse tecniche:
L’anticipazione: guardare il testo per trarne degli indizi dal titolo, lettura di un sommario o
dell’introduzione, indici testuali ed extra testuali (illustrazioni, grafici, ecc.);
La produzione di glosse a margine del testo: permette di entrare in relazione con il testo,
evidenziando i termini e le espressioni importanti, mantenendole all’interno della memoria di
lavoro e costruisce il senso del testo;
La sinossi: trascrizione di una breve sintesi, “succo della storia”;
Il porsi domande: tecnica che può essere usata sia prima che dopo la lettura, anticipando
quesiti
cui il testo darà risposte, consolidano quello che già si sa o servono a poter cercare le cose su cui
non si è trovata una risposta;
Il sistema MURDER: variante della precedente “porsi delle domande”, che richiede al lettore di
porsi delle domande e di utilizzare questa ad altre tecniche di studio, in quanto le domande
pongono l’accento su informazioni particolari e non sul significato del testo. Le tecniche del
sistema
MURDER possono essere così riassunte:
a. Atteggiamento mentale positivo e diretto al tipo di testo (mood);
b. Leggere cogliendo le idee principali (understand);
c. Riassumere senza guardare il testo (recall);
d. Controllare il testo per non omettere nulla (detect);
e. mettere in atto strategie per memorizzare (elaborate);
f. Il pensare ad alta voce (thinking aloud): consente di esprimere il proprio pensiero, di cogliere il
significato di nuovi vocaboli, capire cosa si sta facendo;
La sottolineatura: sistema di codifica che sottintende la ricerca delle informazioni e che si
conclude con la selezione dei segmenti da sottolineare. Per gli allievi con DSA è utile sottolineare
con colori diversi, ma preferibilmente al massimo 4 (es. rosso per le parole importanti, ecc.).
Questa differenziazione costituisce un ordine gerarchico visuo-percettivo che l’allievo può seguire
per la ripetizione orale. Il prodotto della sottolineatura è efficace se produce un secondo testo
coerente che raccolga tutte le informazioni importanti di quello di partenza;

COME GESTIRE LA COMPONENTE EMOTIVA per studenti DSA nelle prove scritte e Valutazione
nelle prove orali
Ricavabile che si tenga conto dell'impegno dell'alunno, dei progressi del percorso e delle
conoscenze acquisite, delle strategie personali utilizzate e dell'autonomia operativa conseguita.
• valutare maggiormente il contenuto degli elaborati rispetto alla forma degli stessi
• attribuire meno rilevanza agli errori ortografici nelle prove scritte
• attribuire più rilevanza alla capacità di comprendere la situazione problematica rispetto
alla capacità di eseguire correttamente gli algoritmi di calcolo
• attribuire meno attenzione alla conoscenza mnemonica

• organizzazione del setting di studio e progettazione di studio


Lo studio a casa presuppone l'organizzazione mirata a funzionare del setting cioè la
creazione di un contenuto strutturato che si costituisce per realizzare le esperienze di
apprendimento e di studio nel miglior modo possibile.
• Condizioni fisiche: 30 minuti dopo la fine del pasto con inizio sempre a stomaco pieno
bisogni individuali e abitudini di studio ottimali, un'attività per volta
• tempo sessione: più sessioni da 20 minuti ciascuna con una pausa di 5 minuti
• posizione: comoda schiena nella posizione corretta
• arredi scrivania sgombra con buona illuminazione E con leggio
recupero di energie durante le pause
• predisposizione del materiale di una singola materia per volta
qualità del materiale cartaceo carta colorata crema pallido o blu
• Disporre dispositivi elettronici o elementi di distrazione dentro una scatola lontana

• inclusione con la didattica musicale


Nell’ Index for inclusion la musica viene indicata come attività da considerare per il nuovo
orientamento della scuola. Proposta in modo adeguato è un ‘importante strategia per l’inclusione
scolastica di tutti gli alunni, qualunque sia il bisogno educativo. Coinvolge corpo, mente, anima,
stimolando lo sviluppo di pensiero, del linguaggio, della consapevolezza corporea, emotiva e
presta attenzione alla dimensione relazionale in cui si svolge l’apprendimento. Aiuta a superare
l’isolamento perché fa socializzare poiché può essere considerata come un gioco.

• RAPPORTO MUSICA E DISLESSIA


Sia la musica sia il linguaggio usano l'altezza, il timing e il timbro per veicolare le
informazioni attraverso il suono.
I bambini con dislessia hanno difficoltà nell'elaborazione temporale della musica perché
non riescono a seguire correttamente il ritmo e non riescono a discriminare l'altezza dei
suoni o confondono note come il si e il sol.
• SCOPO DELLA MUSICA IN SENSO RIABILITATIVO 3.4
L’attività musicale può potenziare la memoria di lavoro, la concentrazione e la capacità di
astrazione verbale e influenzare l’organizzazione anatomo- funzionale di regioni cerebrali
che non sono specifiche per la musica. L’ attività musicale utilizzano le stesse funzioni e le
stesse aree cerebrali necessarie per la lettura o il linguaggio

• OPERA MUSICA E DSA


L’ipotesi OPERA: la musica porta plasticità adattiva della rete neurale coinvolta
dell’elaborazione del linguaggio purché sia in grado di soddisfare 5 criteri:
Overlop: sovrapposizione fra network del linguaggio e della musica
Precision: la musica richiede maggio precisione
Emotion: la musica porta forti emozioni positive
Repetition: la musica e le attività che coinvolgono questo network sono ripetitive
Attention: le attività che coinvolgono questo network sono associate all’attivazione di
diverse dimensioni dell’attenzione, focale, sostenuta, selettiva.

• DISTURBO ELABORAZIONE TEMPORALE MUSICA E DSA:


il deficit fonologico della dislessia può essere basato su una disfunzione uditiva legata
all'elaborazione temporale. Una teoria importante è quella di Goswami nel periodo del
2001 che documenta nei bambini con dislessia un disturbo del linguaggio e una difficoltà
specifica nei tempi di attacco del suono che corrisponde all'inizio e alla fine dove il suono
raggiunge la sua massima energia. Mostrano come i bambini hanno difficoltà nel tempo di
attacco lungo e una modulazione di ampiezza molto lenta, implicando un deficit fonologico
secondo questo modello si svilupperebbe anche un deficit della sincronizzazione ritmica
cerebrale che definisce il comportamento di bambini dislessici anche con una carenza di
livello attentivo uditivo e l'integrazione visiva uditiva. Poiché quindi le abilità fonologiche
sono collegata con quelle della musica fare musica permetterebbe ai bambini con dislessia
di affinare i processi della dell'elaborazione e del tempo e quelli della lettura
• APPRENDIMENTO AUTENTICO
Apprendimento che va al di là del sapere nozionistico e mnemonico.
È incentrato sul conoscere, comprendere, riflettere, sentire, fare, partecipare.
Apprendere è l’azione→ creare legami sociali e legami di pensiero.

ICF→ classificazioni dell’ OMS 2007, del funzionamento umana della salute e della
disabilità.
È rilevante ai fini dell'individuazione del BES e rappresenta lo strumento più valido a
supporto dell'osservazione sistematica, della progettazione didattica, e della valutazione e
certificazione delle competenze degli allievi con disabilità.
Attenzione rivolta agli stili di apprendimento: ICF-CY→ TRE LIVELLI DI OSSERVAZIONE:
o CORPO
o PERSONA
o CONTESTO

• DMS: manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali


Impostazione diagnostica differente rispetto alle classificazioni precedenti anche in
riferimento al DSA:
Disturbi con un'origine biologica che è alla base delle anomalie a livello cognitivo che
sono associate ai sintomi comportamentali del disturbo.
L'origine biologica comprende un'interazione di fattori genetici epigenetici ed
ambientali che colpiscano le capacità cerebrali di prendere o processare informazioni
verbali o non verbali in modo efficiente e preciso.
Il disturbo è presente per tutta la vita ma si manifesta e dipende dai contesti e
condizioni, dai compiti richiesti, gravità del disturbo ecc.
• Quattro criteri di classificazione:
• A: differenze di apprendimento nell'uso di abilità scolastiche (presente almeno un
punto)
• B: le abilità colpite sono molto inferiori a quelle attese per quell'età
• C: le difficoltà potrebbero non palesarsi finché la richiesta rispetto le abilità scolastiche
non superi il limite capacità dell'individuo
• D: IDSA non sono giustificati da disabilità, intellettive visive, ecc.
Ogni ambito poi deve essere codificato singolarmente da specificatori per gravità

• comprensione lettura • Lieve


• comprensione espressione scritta • Moderata
• comprensione calcolo • grave

• Strategie comportamentali:
✓ Analisi funzionale del comportamento e approcci comportamentali
✓ ripassare e fare esercizio
✓ Direct instruction
✓ valutazione e feedback formativi

• Strategie sociali:
✓ Insegnare le abilità sociali

• Strategie cognitive:
✓ Insegnare strategie cognitive
✓ insegnare la comprensione del testo
✓ insegnare la consapevolezza fonologica
• MISTE
✓ intervento precoce
✓ response tu intervention

• LE EVIDENZE
Le strategie di insegnamento basati sulle evidenze sono metodi di insegnamento
individuati e descritti con precisione che in studi controllati hanno dimostrato di essere
efficaci nel produrre risultati desiderati in una specifica popolazione di studenti.
L'efficacia dell'insegnamento deve essere giudicata sulla base di:
1. cosa aggiunge al bagaglio di informazioni, concetti, abilità ecc.;
2. grado di autonomia che i vostri studenti raggiungono
3. quanto riuscite a sviluppare un senso di benessere negli studenti.
La strategia composita più nota è la Success For All →ogni bambino può e deve avere successo
quando inizia il suo percorso scolastico, prevenendo a qualunque costo l'emergere di difficoltà
scolastiche.
gli elementi principali:

• tutoring
• valutazione trimestrale
• gruppo per la risoluzione dei problemi
• facilitatore

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