CLASSE: 1 A - B
DOCENTE: LUCAS EMILIANO DE SIMONE TIVANI
Alunni: 3 Femmine: 3 Maschi: 0
Metodo di studio:
Ritmo di lavoro:
x Prove d’ingresso
x osservazioni sistematiche
Il piano di lavoro di tutta la classe, in considerazione di quanto esposto, sarà orientato al perseguimento
Obiettivi formativi
Dalla situazione della classe e dalle problematiche individuate si evince la necessità di puntare al
raggiungimento di precisi obiettivi formativi ritenuti prioritari per soddisfare il bisogno emerso con una
efficace azione formativa indirizzata al gruppo classe e/o a gruppi di alunni fino, se necessario, alla singola
persona. Tali obiettivi verranno perseguiti attraverso una mediazione didattica orientata alla realizzazione di
specifici compiti di apprendimento connessi, appunto, alle peculiarità della classe, agli obiettivi generali del
processo formativo così come individuati e acquisiti nel POF di Istituto.
L'assolvimento dei compiti sarà inoltre indicativo del livello di competenza raggiunto, determinato dalle
conoscenze e dalle abilità che ciascun alunno sarà in grado di "spendere" nella situazione formativa; tale
livello rappresenterà, conseguentemente, gli standard di apprendimento che, nella diversità della risposta
prestativa, personalizzano per singolo alunno o gruppi di alunni il raggiungimento dell'obiettivo formativo,
pur nella sua unitarietà di fondo.
L'Unità di Apprendimento sarà lo strumento attraverso il quale monitorare il percorso formativo. Questo
verrà indicato, nelle sue linee di concetto e di azione, in una prima parte di natura esclusivamente
progettuale. La realizzazione è la seconda parte in cui verrà attivata la mediazione didattica e che dovrà
necessariamente tenere conto delle variabili che imprevedibilmente entrano in gioco e determinano i
cosiddetti "cambiamenti in corsa". Il terzo e ultimo momento è rappresentato dalla fase di accertamento
degli esiti dell'azione e dalla documentazione degli stessi. In sede di relazione finale verranno allegate le unità
di apprendimento realizzate.
Lettura autonoma (valori delle note, punto di valore, segni di agogica, articolazione);
Controllo dell’intonazione;
Scale fino a tre alterazioni maggiori e minori;
Sviluppo tecnica di respirazione ed emissione del suono.
La legge n. 92/2019 ha introdotto l’insegnamento scolastico dell’Educazione Civica, non come disciplina a sé
stante ma come insegnamento di natura trasversale, anche in ragione della pluralità degli obiettivi di
apprendimento e delle competenze attese non circoscrivibili ad un’unica disciplina. Trattandosi di un
insegnamento trasversale, deve essere portato avanti da tutto il consiglio di classe sotto la coordinazione di
un docente.
All’uopo sono state progettate delle Uda di educazione civica che verranno svolte durante l’intero anno
scolastico al fine di valutare gli obiettivi specifici di apprendimento, i risultati e i traguardi di competenza
raggiunti in coerenza con le Indicazioni nazionali e il curricolo d’Istituto.
CONTENUTI: (Finalizzati al raggiungimento degli obiettivi e delle competenze)
• lettura delle note in chiave di violino, valore delle note, dinamiche, alterazioni, riproduzione di brevi
sequenze ritmiche e melodiche, analisi e comprensione di semplici forme musicali.
• relativamente ai brani assegnati e in funzione della resa esecutiva: Diteggiature, metodo di studio
appropriato, esercizi tecnici mirati, analisi formale dei brani per facilitarne la comprensione e la
memorizzazione
• impostazione e tecnica della mano destra (tocco libero e appoggiato, arpeggi semplici )
• esplorazione delle possibilità timbriche e dinamiche dello strumento (non oltre la prima posizione).
• Esecuzione di brani scritti in differenti forme, comprese semplici tipologie di contrappunto a due voci,
melodie accompagnate)
Le attività didattiche saranno centrate su repertori strumentali diversificati, così da offrire un ampio
ventaglio di proposte atte a soddisfare i gusti e le aspettative dei singoli alunni e, nel contempo, ad offrire
loro un panorama quanto più ampio possibile della cultura musicale storica e contemporanea.
4. Metodi
L'insegnamento della chitarra, mediante la conoscenza e la pratica della musica intesa come forma di
linguaggio, contribuisce al pari delle altre discipline alla maturazione espressiva e comunicativa dell'allievo. Il
programma di questo insegnamento non è suddiviso in modo da distribuire i vari argomenti per anni di corso
ma piuttosto in livelli di apprendimento. Dal punto di vista didattico appare tuttavia inopportuna la previsione
in rigida progressione delle molteplici attività che offre la disciplina musicale. Sarà quindi necessario
soffermarsi via via, a seconda delle situazioni concrete, piu' a lungo su determinati argomenti o su particolari
esperienze espressive ed esecutive, tenuto conto del reale livello di maturazione della classe, dei gruppi, dei
singoli alunni.
Si attuerà un processo di insegnamento/apprendimento attraverso lo studio dello strumento musicale
articolato in tre fasi principali:
• Esecuzione individuale.
La pratica della Musica d'insieme si pone come strumento metodologico privilegiato. L'evento
Metodologia:
● a vare le preconoscenze e valorizzare le esperienze personali per dare senso e significato ai nuovi
apprendimenti.
● promuovere l’autovalutazione.
Strategie:
● problem solving;
● coopera ve learning;
● a vità laboratoriali;
Strumenti
● i laboratori mul mediali (aula computer, computer porta le con videoproie ore);
● visite e uscite dida che per completare e approfondire gli argomen svol .
Nella scelta dei brani si cercherà di stimolare l'interesse e la voglia di comprendere e di provare, pertanto
l'aspetto esercitativo deve essere motivato e ricondotto ad un effettivo riscontro pratico, senza per questo
disconoscere la indispensabile componente di ripetitività che caratterizza in parte l'addestramento musicale.
L'esigenza di mediare tra le necessità dell'insegnante e le richieste degli alunni impone che nella scelta del
repertorio si lasci spazio all’uso di diversi materiali didattici: dai testi tradizionali alla necessità di arrangiare
e trascrivere brani di diverso repertorio o genere.
Pertanto, oltre ai brani della tradizione classica, si proporranno, nello studio individuale come nella pratica
della musica d'insieme, composizioni e arrangiamenti di diversi generi. La liberalizzazione del repertorio
permetterà al ragazzo di considerare la musica davvero come linguaggio di cui approfondire la conoscenza
anche attraverso i sottolinguaggi dei vari generi musicali.
Per lo strumento si utilizzeranno raccolte di studi, antologie di repertorio solistico e di insieme, tratto da
diversi metodi di didattica chitarristica, brani per diverse formazioni di stili ed epoche vari, esercizi scritti
dall’insegnante, per risolvere le diverse problematiche che l’allievo presenta durante il percorso formativo di
apprendimento, melodie popolari, classiche, contemporanee, a carattere improvvisativo di vario genere,
trascritte dall’insegnante, per diverse formazioni strumentali.
Interventi programmati
L’analisi e la verifica degli apprendimenti degli alunni condurrà alla scelta dei vari interventi di recupero, di
consolidamento e di potenziamento specifici per ciascun alunno o per il gruppo classe.
Gli interventi di recupero verranno effettuati sia nell’ambito della programmazione e delle ore curricolari di
ogni disciplina - con l’organizzazione di attività individualizzate, o per gruppi di livello - sia nell’ambito delle
attività di laboratorio per il recupero di abilità trasversali, come l’ascolto e l’osservazione.
Inoltre, verranno seguite le impostazioni metodologiche degli interventi personalizzati, individuate dal POF
in base alle esigenze della classe.
Verifiche
Le verifiche verranno attuate in modo sistematico, attraverso prove oggettive sia orali che scritte,
questionari, schede etc. I tempi di esecuzione nel caso delle verifiche scritte saranno da un minimo di 1 ora
ad un massimo di 2 ore e il numero per quadrimestre potrà variare in base alle necessità emerse durante
l’attività didattica.
Le varie prove saranno finalizzate alla valutazione delle competenze acquisite dall’alunno – sia attraverso
l’osservazione dei suoi comportamenti “in itinere”, sia nel momento della sintesi – al fine, inoltre, di
individuare gli eventuali allievi in difficoltà e permettere l’adozione di interventi necessari nell’intento di
ridurre le lacune messe in evidenza.
Valutazione
La valutazione è parte integrante del percorso formativo e tiene conto degli obiettivi prefissati nella
programmazione, del livello di partenza dell’allievo, degli strumenti a sua disposizione, dei suoi progressi, del
suo grado di inserimento nella classe.
Ogni lezione di strumento costituisce di fatto una verifica del processo di apprendimento; cio' permette di
avere costantemente sotto controllo la situazione personale di ogni alunno. La valutazione pertanto terrà
conto, oltre che dell’impegno, di fattori individuali quali:
Dieci/Nove: Padronanza e autonomia esecutiva nell’uso delle tecniche strumentali specifiche d’insieme.
Otto: Adeguata padronanza esecutiva nell’uso delle tecniche strumentali specifiche d’insieme.
Il docente