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BIOLOGIA

Studio degli esseri viventi

Le Macromolecole
-sono polimeri (tranne i lipidi) costituiti da monomeri (molecole più piccole) uniti tra loro
grazie a legami covalenti
-ognuna ha proprie proprietà biologiche e funzioni
Sono:
I Carboidrati
-sono riserve di energie es. zuccheri e amidi
-sono composti da C, H e O in rapporto CHշO
- si dividono in:
Monosaccaridi (composto da una singola molecola di zucchero)
● contiene da 3-7 atomi di C
● ogni C è legato a un gruppo ossidrilico OH, tranne uno che si lega a O per formare
il gruppo carbonilico (C=O)
● la posizione del gruppo carbonilico permette di distinguerli da aldeidi (gruppo in testa
della catena) chetoni (gruppo all’interno della catena)
● la presenza dei gruppi OH e C=O conferisce la proprietà idrofila
● vengoni distinti grazie alla differente conformazione della catena, si chiamano quindi
isomeri strutturali
● il più abbondante è il glucosio e viene utilizzato come fonte d’energia dalla maggior
parte degli organismi
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● dopo le sono presenti dai 5/6 atomi di C la catena prende una struttura tridimensionale,
in quanto è più stabile

● Quando il glucosio forma un anello esistono due possibili isomeri (α e β glucosio)


che differiscono per l’orientamento del gruppo OH del C1.
● Se il gruppo OH del C1 è dalla stessa parte del piano dell’anello rispetto al
gruppo laterale –CH2OH il glucosio viene chiamato β-glucosio. Quando invece i
due gruppi si trovano su lati opposti del piano dell’anello il composto è detto α-

glucosio.

Disaccaridi ( composto da 2 molecole di zucchero)


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● f
o
r
m
a
t
o

da 2 anelli monosaccaridici legati tra loro mediante legame glicosidico


● Il legame glicosidico è costituito da un atomo di O che lega covalentemente il C1
di una molecola con il C4 dell’altra molecola
● Tramite l’idrolisi è possibile rompere il legame glicosidico (con l’aggiunta di HշO),
scinde quindi il disaccaride in 2 molecole di monosaccaridi

Polisaccaridi (composto da più molecole di zucchero)


● è costituito da molteplici monosaccaridi che possono posizionarsi in catena
lineare o ramificata
● sono delle riserve di energia
● L’amido è un polisaccaride ramificato composto da 𝞪-glucosio
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● La cellulosa è un polisaccaride a catena lineare composto da 𝛃-glucosio

I carboidrati possono combinarsi con le proteine dando luce alle GLICOPROTEINE, con i lipidi
creando i GLICOLIPIDI, quest’ultimi sono presenti nella superficie cellulare e sono importanti
nelle interazioni cellulari

I LIPIDI

● Caratterizzati dalla loro insolubilità in acqua


● Sono composti essenzialmente da C e H, motivo della loro idrofobicità (e poche
molecole di O)
● i più importanti sono i grassi, fosfolipidi (membrana plasmatica) e steroidi (ormoni)
● i lipidi che ha la principale riserva d’energia è il triacilgliceroli (glicerolo unito a 3
acidi grassi =catena idrocarburica non ramificata con gruppo carbossilico -COOH
all’estremità)
● Il Triacilglicerolo si forma mediante 3 reazioni di condensazione in cui un gruppo
OH del glicerolo reagisce con il gruppo carbossilico di un acido grasso
formando un legame estere covalente
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Acidi grassi saturi e insaturi

● Acidi grassi saturi (acido palmitico) contengono il maggior numero possibile di H


● i grassi ricchi di acidi grassi saturi a temperatura ambiente sono solidi (per via
delle forze di van der Waals, una forza attrattive che attraggono le molecole tra loro
rendendo la sostanza più solida)
● Gli acidi grassi insaturi non sono completamente saturati dal H quindi una o più
coppie di C creano dei doppi legami
● I grassi con acidi grassi mono/polinsaturi sono liquidi a temperatura ambiente (a
causa del doppio legame che “curva” la catena e limita le interazioni di van der
Waals)

Fosfolipidi
● Il fosfolipide consiste in una molecola di glicerolo collegata a 2 acidi grassi e
dall’altro lato da un composto organico con azoto chiamato colina
● I fosfolipidi fanno parte dei lipidi anfipatici caratterizzati da un’estremità idrofilica
e l’altra idrofobica, l’estremità idrofobica è composta dagli acidi grassi mentre
l’estremità idrofila è composta dal glicerolo+gruppo fosfofato+colina( il composto
organico)
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● la loro caratteristica anfipatica permette ai fosfolipidi,in presenza di acqua, la


formazione dei doppi strati lipidici, nonché componenti fondamentali delle
membrane

Steroidi
Sono lipidi caratterizzati da uno scheletro carbonioso costituito da quattro anelli
carboniosi (3 a 6 atomi di C e 1 a 5 atomi di C) uniti tra loro e da una catena laterale (che
differenzia i diversi steroidi).

Fra i più importanti:


● Colesterolo, costituente delle membrane cellulari
● Ormoni sessuali, come il testosterone e il
progesterone)
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● Sali biliari, emulsionano i grassi nell’intestino per permettere l’idrolisi enzimatica

Le
macromolecole informazionali

DNA (Acido Desossi-ribo-nucleico)


RNA (Acido Ribo-nucleico)
Proteine

Acidi Nucleici
DNA: costituisce i geni, trasmette il materiale ereditario della cellula
RNA: contiene informazioni per la sintesi delle proteine
● sono composti da nucleotidi a loro volta i nucleotidi sono composti da:
● una base azotata, composto da uno zucchero a 5 atomi di carbonio e un gruppo
fosfato, nel DNA e RNA sono presenti a anello singolo e doppio anello, quelli a anello
singolo (pirimidine) sono la citosina, timina e uracile, mentre a doppio anello
(purine) sono adenina e guanina, è
importante ricordare la timina è presente
solo nel DNA e l’uracile è presente solo nel
RNA.

● un componente carboidrato, cioè uno


zucchero a 5 atomi di carbonio
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● acido fosforico (PO₄)

Il nucleotide è disposto:

Il Legame fosfodiesterico è il legame


covalente tra il gruppo fosfato di un nucleotide
e il gruppo OH -C3 del nucleotide adiacente.
La Catena nucleotidica è un polimero di nucleotidi uniti da legami fosfodiesterici.

Le molecole di acidi nucleici sono costituite da catene lineari di nucleotidi.

RNA è caratterizzato da una catena singola mentre il DNA è composto da 2 catene unite da
legami H avvolte tra di loro formando una doppia elica(𝞪 elica)
● le due catene del dna hanno un andamento antiparallelo, mentre una è disposta 5’
(è presente al termine un gruppo fosfato) 3’ (è presente al termine il carboidrato),
l’altra è disposta 3’ verso 5’.
● i gruppi fosfati e i carboidrati sono disposti verso l’esterno a formare lo scheletro
● le basi azotate sono disposte all’interno, i quali si legano con l’altra catena.
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● l’adenina si lega con la timina (tramite un doppio legame H)


● la guanina si lega con citosina (tramite un triplo legame H)
● Sulla superficie della doppia elica si formano un solco minore e un solco
maggiore
● La struttura del DNA ha larghezza precisa e costante di 2nm determinato dal
legame delle basi azotate una purina(adenina, guanina) con una pirimidina
(citosina, timina,unica del dna, uracile,unica del rna)
● l’avvolgimento a spirale permette di diminuire la distanza tra basi azotate, il quale
favorisce le interazioni di Van Der Waals, quest’ultima favorisce la stabilità della
struttura

La conformazione del DNA varia in base alle condizioni ambientali,


● B-DNA, quando la fibra è idrata, quindi è lunga e sottile, inoltre è la
conformazione predominante nelle cellule
● A-DNA, quando è in un ambiente disidratato, a
bassa umidità
Se il DNA viene portato ad alte temperature (100°) i legami H
diventano instabili e le due catene si separano, le catene ricche
di Adenina e Timina si separano più facilmente di quelle ricche di
Guanina e Citosina, questa temperatura viene detta Tm (Melting
Temperature) e dipende dalla sequenza (solvente e ioni). Dopo il
raffreddamento le basi ricreano i legami H e comincia il processo di
rinaturazione/ibridazione/annealing.

La molecola può presentarsi in varie forme:


● lineare a doppio filamento(eucarioti)
● circolare a doppio filamento(virus, mitocondri)
● circolare a singolo filamento(virus)
La molecola del DNA è circa 1000 volte più grande della
cellula procariota (1-10μm), per questo motivo, per questo
motivo il DNA si impacchetta tramite un processo di
curvature indotte da Fattori sterici (metile della timina o
gruppo amminico della guanina) oppure da dalle interazioni
elettrostatiche (dovuto dalle cariche presenti nella coppie A-T
e G-C).
Il superavvolgimento è il ripiegamento della doppia elica
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Nella cellula Eucariotica invece, essendo rinchiuso nel nucleo della cellula deve
impacchettarsi in modo più inteso, come per esempio, il DNA della cellula umana è lungo
circa 2 metri mentre il nucleo è lungo 5 micron, per rendere questo possibile il DNA viene
impacchettato da delle proteine istoni (gli istoni sono carichi + per l’alto contenuto di
AA basici,lisina e arginina, i quali interagiscono con il gruppo fosfato del DNA, esso
essendo carico - si ha una interazione ionica), quest’interazione forma i nucleosomi,
successivamente gli istoni associano i nucleosomi adiacenti formando i solenoidi e fibre
di 30nm, a questo punto si creano le anse che vengono tenute insieme da proteine di
impalcature, le anse interagendo tra loro formano cromatina condensata, costituendo i
cromosomi.

Le proteine
● Le proteine sono
macromole costituite da
AmminoAcidi (AA)
● Una proteina contiene una
serie di AA legati in una
catena
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● L’amminoacido è composto da un gruppo aminico(NH3+), un gruppo carbossile


(CO2-), un atomo centrale di C, un atomo di H in basso e in alto un gruppo
R/catena laterale R che varia in base all’AA.

seconda della catena laterale R/gruppo R gli amminoacidi hanno proprietà chimiche
differenti e si distinguono in: Polari, Non Polari e Elettricamente carichi
Polari: Asparagina, Glutammina, Serina, Tirosina,
Treonina, Serina (hanno proprietà idrofiliche)

Elettricamente carichi: Acido Aspartico, Acido


glutammico, Arginina, Lisina, Istidina

Non polari:Glicina, Alanina, Valina, Leucina, Isoleucina,


Prolina, Fenilalanina, Metionina, Triptofano, Cisteina
(Proprietà idrofobiche)

Alcuni di loro però non possono essere sintetizzati dalle cellule animali, e per questo
vengono chiamati AmminoAcidi Essenziali, in quanto sono costretti a introdurli tramite la
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dieta, questi AAE sono: Isoleucina, leucina, lisina, metionina, fenilalanina, treonina,
triptofano, valina e istidina.
Per i bambini anche L’arginina è un AAE importante per la crescita

Il legame che lega i vari amminoacidi si chiama Legame Peptidico, avviene tra il gruppo
carbossile di AA e il gruppo amminico dell’altro, l’unione crea un peptide/proteina.
Gli amminoacidi possono creare un numero illimitato di combinazioni quindi dare vita a
illimitate proteine con differenti sequenze, funzioni e distribuzione cellulare

Le funzioni delle proteine:


● CATALISI ENZIMATICA
● TRASPORTO E DEPOSITO (Emoglobina)
● MOVIMENTO COORDINATO (Actina-Miosina)
● SOSTEGNO MECCANICO (Collagene)
● PROTEZIONE IMMUNITARIA (Anticorpi)
● PRODUZIONE E TRASMISSIONE IMPULSI NERVOSI (Recettori)
● CONTROLLO CRESCITA CELLULARE E DIFFERENZIAMENTO (Ormoni, Fattori di
crescita)

Le strutture delle proteine:


Primaria: la proteina si presenta in una catena lineare

Secondaria: la proteina può prendere la forma a α-elica (avvolgimento elicoidale) ed è


determinata da legami H [tra O (del gruppo carbossilico; carica parziale -) di un aa e H
(gruppo amminico; carica parziale +) dell’aa che si trova a 4 aa di distanza],oppure a forma di
foglietto β-ripiegato che è determinato da legami H tra regioni diverse di una stessa catena
ripiegate su se stessa

Terziaria:la struttura dipende dalle


interazioni tra le catene R (interazioni
deboli o covalenti) lungo la stessa
catena polipeptidica

● Legami a idrogeno
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● Legami ionici tra i gruppi R carichi + e quelli carichi –


● Legami idrofobici dovuto ai gruppi R di aa apolari che si dispongono internamente alla
struttura e lontano dall’acqua
● Legami covalenti – ponti di solfuro (legame covalente) che legano due atomi si azoto di
due cisteine

Quaternaria: la struttura dipende dalle interazioni


(interazioni deboli o covalenti) tra diverse catena
polipepetidiche che interagiscono per dare una molecola
biologicamente attiva.
I cambiamenti nella struttura primaria di una proteina
possono alterare la sua funzione, come per esempio
nell’anemia falciforme in cui avviene la sostituzione di
un AA acido glutammico con la valina in posizione 6
dell’emoglobina, la sostituzione di un AA rende l’amminoacido meno stabile e più
propenso a formare strutture cristalline, l’anemia falciforme è un’alterazione che colpisce
l’emoglobina sui globuli rossi.
La cellula
Esistono le cellule Eucariote (animali, con il nucleo) e Procariote (batteri, senza nucleo)
Teoria cellulare:
● Robert Hooke (1635-1703) fu il primo a descrivere la strutture della cellula
utilizzando un microscopio creato da lui (1665)
● Anton van Leeuwenhoek, descrisse nel dettaglio la cellula (1670)
● La Cellula rappresenta l’unità vivente fondamentale di funzione e organizzazione
per tutti gli esseri viventi
● La cellula è l’unità morfologica della maggior parte degli esseri viventi in quanto
sono composti da una moltitudine di cellule (pluricellulare) o da una singola cellula
(unicellulare)
● La cellula è l’unità funzionale in quanto tutte le funzioni vitali avvengono
all’interno della cellula, inoltre un essere pluricellulare non è un agglomerato di
cellula bensì il risultato di un’attività coordinata di una moltitudine di cellule.

L’organizzazione delle cellule e delle loro dimensioni sono proprietà critiche che
permettono di mantenere in equilibrio l’ambiente intracellulare per consentire il
funzionamento corretto dei processi biochimici.Una cellula deve assumere nutrimento e altri
materiali e deve liberarsi dei prodotti di rifiuto generati dalle reazioni metaboliche, di
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conseguenza la dimensione della cellula riduce il tragitto relativamente breve e questo


permette alle cellula di avere le molecole rapidamente disponibili per l’attività cellulare.
Cellule Procariote ed Eucariote
Cellule Procariote (batteri)
Non contengono organuli delimitati da membrane
● Più piccole di quelle eucariotiche (1-10 μm)
● Non hanno un nucleo, DNA nel citoplasma
(area nucleare)
● Il materiale denso all’interno della cellula
contiene ribosomi, o granuli di deposito con
glicogeno o lipidi
● Possono avere una parete cellulare oltre alla
membrana plasmatica
● Molti possiedono flagelli per la locomozione e
fimbrie per aderire o ancorarsi alla superficie di
altri organismi

Cellule Eucariote (Animale)


● Dimensione (10-100 μm)
● Nucleo che contiene il DNA
● Nucleoplasma e citoplasma
● Altamente organizzata con diversi compartimenti/organuli
delimitati da membrana
● Ogni organulo svolge un ruolo specifico definito da
reazioni chimiche che avvengono al suo interno
● Possiedono un impalcatura o citoscheletro importante per la
forma e il trasporto di materiale

Cellula Eucariote (Vegetale)


● Hanno una parete cellulare esterna alla membrana
plasmatica
● Cloroplasto importante per catturare la luce solare e

convertirla in energia (cellule che fanno


fotosintesi)
● Vacuolo con funzione principale di riserva di
acqua o altri metaboliti
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La membrana plasmatica
● Le cellule sono circondate da membrana plasmatica – entità distinte
● Sono costituite da lipidi e proteine in costante movimento - strutture complesse e
dinamiche
● Funzioni delle membrane:
● Regolano il passaggio di materiali
● Suddividono la cellula in compartimenti/organuli con specifiche e diverse funzioni
● Fungono da superficie per reazioni chimiche
● Adesione e comunicazione tra le cellule
● Trasmettono segnali tra l’ambiente esterno e l’ambiente interno della cellula

I Fosfolipidi sono i principali componenti della membrana plasmatica


● Fosfolipide è un lipide anfipatico caratterizzati da
un’estremità idrofilica e un’ estremità idrofobica
● Fosfolipide consiste in una molecola di glicerolo attaccata a
due acidi grassi e dall’altra parte a un gruppo fosfato e
una un composto organico con azoto (colina)
● La parte con gli acidi grassi =coda idrofobica invece
glicerolo+gruppo fosfato+composto organico =testa
idrofilica
● I lipidi anfipatici in acqua formano doppi strati lipidici,
componenti fondamentali delle membrane
● Il core idrofobico del doppio strato è la barriera che
impedisce a molti tipi di molecole idrofiliche (ioni,
aminoacidi, metaboli) di passare da un lato all’altro della
membrana e permette alle cellule di mantenere un
ambiente differente in ogni compartimento.
● Le catene degli acidi grassi del core sono in costante
movimento, ruotano intorno ai legami C-C – proprietà di
un fluido bidimensionale
● I Fosfolipidi sono liberi di muoversi lateralmente nel singolo strato o “flippare” (raramente) nel doppio
strato grazie a proteine flippasi

La membrana è costituita da doppio strato di


fosfolipidi (con anche colesterolo e glicolipidi) nel
quale sono immerse o associate le proteine come
tessere di un mosaico.
Le proteine periferiche sono associate invece le
proteine integrali sono integrate nel doppio strato
lipidico (regione idrofobica della proteina interagisce
con le code dei fosfolipidi).
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I Glicolipidi (carboidrati attaccati ai lipidi) e glicoproteine (carboidrati attaccati alle proteine) sono importanti
nell’ adesione cellulare.

La struttura a mosaico fluido della membrana è selettivamente permeabile alle


piccole molecole apolari(idrofobiche, CO2 e O2), mentre è relativamente
impermeabile alle grandi molecole polari e agli ioni (qualsiasi dimensione)

Il trasporto di molecole
Il trasporto di molecole avviene o in maniera passiva o attiva, nel passivo le sostanze si
diffondono spontaneamente seguendo i loro gradienti di concentrazione,attraversano la
membrana senza l’ausilio di energia, mentre nell’attivo alcune proteine di trasporto
agiscono come pompe,trasportando le sostanze attraverso la membrana contro il
gradiente di concentrazione, per questo processo viene richiesta energia.

Nello specifico, il trasporto passivo si suddivide in diffusione, nella quale le molecole


idrofobe e, a velocità minore quelle polari di dimensioni molto piccole, attraversano il doppio
strato lipidico, e in diffusione facilitata, nella quale le sostanze idrofile, si diffondono
attraverso le membrane con l’ausilio di proteine di trasporto.Nel trasporto attivo viene
usata una pompa da una zona con bassa ad una zona con alta concentrazione, come la
pompa Na+-K+,

Durante la diffusione facilità viene usata la proteina carrier, La proteina carrier lega il
soluto, subisce un cambiamento conformazionale che determina lo spostamento del
soluto da una parte all’altra della membrana, avviene secondo il gradiente di
concentrazione.

Esocitosi ed endocitosi
Mediante endocitosi-esocitosi avviene il trasporto di grande materiale
dall’esterno all’interno della cellula o viceversa; meccanismi di trasporto
attivo con dispendio di energia
Esocitosi
Nella esocitosi le cellule rilasciano prodotti di scarto o di
secrezione (ormoni, neurotrasmettitori) mediante fusione di vescicole
con la membrana
Endocitosi
Nella esocitosi il materiale viene introdotto all’interno della cellula
Esistono 3 tipi di endocitosi:
● Fagocitosi: le cellule ingeriscono grande materiali (batteri) che
coinvolge un ripiegamento della membrana, formazione vacuolo
e fusione con lisosoma per la digestione
● Pinocitosi: internalizzazione di materiale liquido mediante
vescicole
● Endocitosi mediata da recettore: il legame della molecola che
deve essere ingerita (ligando) con i recettori presenti sulla membrana
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Il Nucleo
Il nucleo è l’organulo più importante
della cellula e contiene il DNA,ha una
forma sferica o ovoidale di 5 μm.Nei
procarioti la molecola di DNA prende la
forma circolare, mentre negli Eucarioti
le molecole di DNA sono lineari e
molto lunghe (impacchettate in modo
regolare con proteine formando la
cromatina).
L’Involucro nucleare è composto da
due membrane (20-40 nm) che si
fondono formando pori nucleari.
Il nucleo ha un costante e intenso traffico
di molecole che si muovono in entrambe
le direzioni, di conseguenza vengono
consumate grandi quantità di energia.

Pori Nucleari
● è il più grande e complesso assemblaggio proteico,
contiene dalle 500 alle 1000 molecole di 30 diversi tipi di
proteine.
● Migliaia di pori sono distribuiti sulla membrana nucleare
● I pori nucleari collegano il nucleoplasma con il
citoplasma e regolano il passaggio di materiale di
grande dimensione (grandi proteine o ribosomi)
● Ioni o piccole proteine (10 kDa) diffondono liberamente
attraverso i pori nucleari
● Proteine di grandi dimensioni che passano dal
citoplasma al nucleo contengono la SLN (segnale di
localizzazione nucleare)
● Importine legano la SLN formando un complesso che poi
viene riconosciuto dal poro nucleare e trasportato nel nucleo

Lamina Nucleare
● La lamina nucleare è una rete fibrosa di filamenti proteici
● Forma il rivestimento interno dell’involucro nucleare.
● Sostiene la membrana nucleare interna e
● Favorisce l’organizzazione del contenuto nucleare e infine
● Svolge un ruolo importante nella duplicazione DNA e nella regolazione del ciclo
cellulare
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Il Nucleolo
● Il Nucleolo è contenuto nel Nucleo
● Non è delimitato da membrana
● Sintetizza l’ RNA ribosomiale
● è il luogo in cui comincia l’assemblaggio dei ribosomi da RNA e Proteine

Il Citoplasma
Il citoplasma è la regione della cellula situata tra la membrana plasmatica (che delimita la
cellula) e il nucleo cellulare. Esso contiene vari organelli cellulari e sostanze necessarie per
sostenere le funzioni vitali della cellula. Gli organelli che contiene sono:
● Ribosomi
● Reticolo endoplasmatico liscio e rugoso
● Apparato di Golgi
● Mitocondri
● Vescicole: Lisosomi, Perossisomi
I Ribosomi
● Il ribosoma è un organello libero nel
citoplasma o legato a membrane
citoplasmatiche, è composto da una
subunità maggiore e da una
subunità minore
● ha la funzione di sintesi proteica
● il numero di ribosomi può variare in
base alle richieste metaboliche della
cellula
● Le subunità ribosomiali sono costituite
da proteine e molecole di RNA
ribosomiale
● Le subunità ribosomiali vengono assemblate nel nucleolo, vengono esportate nel
nucleo e infine nel citoplasma
● Le 2 subunità si uniscono solo durante la traduzione
● I ribosomi liberi sintetizzano le proteine citoplasmatiche
● I ribosomi associati al RER (Reticolo Endoplasmatico Rugoso) sintetizzano proteine
extracellulari, di membrana e degli organelli

Il Reticolo endoplasmatico (RE)


Il RE rappresenta una parte significativa del volume della cellula;
un labirinto di membrane che circondano il nucleo estendendosi
nel citoplasma
● Le membrane del RE sono costituite da una serie di
domini con strutture a forma di sacchi appiattiti e
impilati o strutture a forme tubulari
● Le membrane del RE sono collegate e racchiudono un
compartimento interno continuo, il lume del RE
● Ciascun dominio delle membrane e del lume del RE
contiene specifici enzimi che catalizzano specifiche
reazioni biochimiche
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● Il RE si distingue in liscio e rugoso

RE Liscio
❖ Ha una forma tubulare e le membrane appaiono lisce
❖ Non contiene ribosomi
❖ Funzioni:
❖ Rappresenta la sede primaria della
sintesi di fosfolipidi e colesterolo
richiesti per la formazione delle
membrane plasmatiche
❖ E’ coinvolto nella degradazione
enzimatica del glicogeno di riserva
❖ E’ coinvolto nella detossificazione di
farmaci e sostanze chimiche tossiche
(droghe e alcol)
❖ E’ il sito di deposito di calcio utilizzato
per diverse funzioni coinvolte nella
segnalazione intracellulare
RE Rugoso
❖ Contiene Ribosomi sulla superficie della
membrana citosolica
❖ Coinvolto nella sintesi e assemblaggio
delle proteine (secrete o per altri
organuli)
❖ I polipeptidi sintetizzati passano
all’interno del lume del RE mediante dei
pori e possono essere modificate con l’
aggiunta di lipidi o carboidrati e/o foldate (ex: struttura terziarie con ponti
disolfuro) da chaperoni molecolari
❖ Proteine non processate correttamente sono degradate nel citosol dal
proteasoma
❖ Proteine sono trasferite ad altri organuli o secrete mediante vescicole di
trasporto che gemmano dalla membrana del RE e si fondono con la membrana
dell’organulo bersaglio

Il Complesso del Golgi


● é il sistema di membrane più importante nella
modifica e smistamento delle proteine
● Formato da pile di sacche membranose impilate
chiamate cisterne
● Il golgi si suddivide in Cis e Trans
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● Superficie cis (più vicino al nucleo) riceve il materiale contenuto nelle vescicole di
trasporto derivanti dal RE
● Superficie trans (più vicino alla membrana plasmatica) impacchetta molecole in
vescicole che sono trasportate fuori dal Golgi
● Complesso del Golgi (animali) è responsabile della sintesi di lisosomi e glicoproteine
che formano la matrice extracellulare

Il Sistema delle Endomembrane


● Il Sistema delle endomembrane è una
rete di organuli (reticolo
endoplasmatico, il complesso del Golgi,
lisosomi) che scambiano materiale
attraverso vescicole di trasporto
● Dalla membrane dell’organulo
donatore si originano delle gemme
● Le vescicole sono trasportate tramite
il citoscheletro
● La vescicola di trasporto contiene sulla
membrane segnali specifici per
l’organulo bersaglio
● Fusione tra le due membrane avviene
grazie a proteine specifiche presenti
sulla vescicola e recettori presenti sulla
membrane dell’accettore

Lisosomi
● I lisosomi primari hanno origine tramite gemmazione del Golgi
● sono delle piccole vescicole
● contengono enzimi digestivi (40) prodotti dal RER
● Hanno un Ph 5, acido
● Hanno la funzione di degradazione di detriti cellulari o sostanze esterne assunte dalla
cellula e di componenti cellulari usurati (autofagia)
● Il lisosoma primario si fonde con un fagosoma dando origine ai lisosomi secondari
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Perossisomi
● Sono organuli delimitati da membrana plasmatica singola
● Hanno origine dal Re Liscio
● Contengono enzimi ossidativi coinvolti in reazioni metaboliche
● Hanno funzione di catalizzazione delle reazioni metaboliche in cui l’idrogeno è
trasferito da vari substrati all’ossigeno molecolare producendo H2O2.
● Successivamente il perossido perché tossico viene convertito in molecole di H2O e
O2 dall’enzima catalasi.
RH2 +O2 🡪 R + H2O2

2H2O2 🡪 2H2O + O2

● Una delle sue funzioni principali è quella di degradazione degli acidi grassi
● Nel fegato, i perossisomi hanno funzione detossificante di alcol e altre sostanze nocive
Mitocondri
● è un organulo semiautonomo, si
riproduce autonomamente
● Contiene DNA circolare, 5-10
molecole, compongono 1% del DNA
totale che codificano per le proteine
mitocondriali
● Contiene dei ribosomi mitocondriali
● Sono organuli complessi coinvolti
nella produzione di ATP
● Sono la sede delle respirazione
aerobica, reazioni che necessitano di
O2 che trasformano l’energia chimica presente nel cibo (glucosio) in ATP
● Sono circondati da una doppio membrana
● Lo spazio intermembrana si trova tra la membrana esterna e membrana interna
● La membrana esterna permette il passaggio di molecole di piccole dimensioni
● La membrana interna è selettivamente permeabile, si ripiega a formare estroflessioni o
creste mitocondriali dove avvengono le reazioni per la produzione di ATP
● La Matrice è il compartimento circondato dalla membrana interna, contiene enzimi per
la produzione di ATP, ribosomi e DNA per produrre proteine necessarie per la
respirazione aerobica
I mitocondri: teoria endosimbiontica
L’esistenza di un insieme separato con molecole di DNA, ribosomi e dimensioni batteriche
supporta la teoria che si siano evoluti da procarioti fagocitati da una cellula eucariotica
acquisendo poi la capacità di funzionare autonomamente.
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Il Citoscheletro
É costituito da 3 filamenti proteici:
● Microtubuli
● Microfilamenti
● Filamenti intermedi
É altamente dinamico e continuamente in movimento, di fatto è grazie al citoscheletro che le
cellule sono in grado cambiare forma e muoversi.
È coinvolto nel supporto strutturale, movimento cellulare, trasporto di materiale, divisione
cellulare.
Microtubuli
● sono i filamenti più spessi del
citoscheletro, con un diametro di 25nm
● hanno una polarità più e meno
● i microtubuli sono formati da dimeri di
subunità globulari: α e β-tubulina
● I dimeri di α e β-tubulina si
assemblano all’estremità più durante
l’allungamento del microtubulo
● I microtubuli possono essere
disassemblati per rimozione dei dimeri
● Il microtubulo è coinvolto nella
formazione citoscheletro, nel trasporto
di materiale, nel movimento dei
cromosomi durante la divisione
cellulare
● Sono i principali costituenti delle ciglia e
flagelli
Proteine associate ai Microtubuli (MAP): strutturali e
motrici
● MAP strutturali sono coinvolte
nell’assemblaggio dei microtubuli e legano i
microtubuli con altri polimeri del
citoscheletro
● MAP motrici sono coinvolti nel trasporto di
materiale
● Chinesina: MAP motrice che muove gli
organelli verso l’estremità positiva del
microtubulo
23

● Dineina: MAP motrice che muove gli organelli verso l’estremità negativa del microtubulo,
trasporto retrogrado
Centro di organizzazione dei microtubuli (MTOC)
● I microtubuli per svolgere la funzione di supporto strutturale o movimento devono
ancorarsi ad altre parti della cellula
● Nelle cellula non in divisione i microtubuli sono ancorati al centro di organizzazione dei
microtubuli (MTOC)
● MTCO principale: centrosoma costituito da 2 centrioli che formano un angolo retto
● Centrioli: 9 triplette di microtubuli che formano un cilindro cavo
● La capacità dei microtubuli di assemblarsi e disassemblarsi rapidamente è evidente
durante la divisione cellulare quando la maggior parte del citoscheletro deve dissolversi
e molte subunità di tubulina vengono riassemblate per formare il fuso mitotico che
serve per la distribuzione dei cromosomi durante la divisione cellulare

Ciglia e Flagelli
● I flagelli sono lunghi 200 μm
● Le Ciglia sono più appendici lunghe 2-10 μm
● Sono importanti per il movimento (spermatozoi-flagello)
● Le ciglia sono presenti sulla superficie della cellula (via
aeree)
● Sono ancorati alla cellula mediante il corpo basale
● Sia le ciglia che i flagelli sono costituiti da steli sottili e
lunghi di forma cilindrica coperti da membrana
plasmatica
● Lo stelo è formato da 9 paia di microtubuli disposti a
circonferenza e 2 microtubuli non appaiati al centro
● I microtubuli si muovono grazie alla dineina e utilizzo di
ATP
● Ogni coppia di microtubuli “cammina” lungo la coppia
adiacente
Microfilamenti
● I microfilamenti sono 2 filamenti intrecciati costituiti da molecole di
actina
● Hanno un diametro di 7nm
● Hanno la funzione di supporto strutturale (cortex cellulare, rete di
filamenti sotto la membrana plasmatica – forma cell) e di movimento
cellulare (rapido assemblaggio e disassemblaggio)
● I microfilamenti compongono i pseudopodi importanti nello
spostamento cellulare (globuli bianchi, cellule cancerose)
● Le cellule muscolari sono filamenti di actina e sono uniti alla
proteina motrice miosina che mediante utilizzo di energia ATP
permette la contrazione muscolare
I Filamenti Intermedi
● Sono costituiti da protofilamenti che a loro volta sono costituiti da
subunità proteiche avvolte a elica
● I filamenti sono bastoncini di 10nm
● Hanno una funzione di stabilizzare la forma cellulare
24

● Sono connessi ad altri tipi di filamenti mediante proteine mediando interazioni fra i
diversi componenti del citoscheletro
● Hanno la funzione di ancoraggio del nucleo e altri organuli

MATRICE EXTRACELLULARE (ECM)


● ECM circonda la membrana plasmatica della cellula
● é costituita principalmente dal collagene (che forma fibre molto fitte) e fibronectine
(glicoproteine che organizzano la ECM e fanno sì che la cellula si attacchi ad essa)
● Le Integrine sono localizzate nella membrana plasmatica permettono l’adesione tra la
ECM e il citoscheletro

Cromosomi, Mitosi e Meiosi


Cromosomi
I cromosomi sono costituiti
da cromatina(DNA
complessato con proteine,
istoni), quando la cellula non è
in divisione la cromatina è in
lunghi e sottili filamenti
srotolati, mentre nella cellula
in divisione le fibre di
cromatina si condensano e si
rendono visibili i cromosomi
come strutture distinte.
25

Ogni specie è caratterizzata da un numero specifico di


cromosomi, nell’uomo ci sono 23 coppie di cromosomi
omologhi, mentre nel cavallo 32.
Ogni coppia di cromosomi omologhi contiene lo stesso
insieme di geni, ma uno arriva dalla madre mentre l’altro
dal padre.
Quando i cromosomi si condensano e diventano visibili
durante la mitosi assumono forme e dimensioni diverse;
identificazione dei cromosomi (Cariotipo)
I cromosomi si distinguono in base alla posizione del centromero:
● METACENTRICI: Quando il centromero divide il cromosoma in
due bracci di lunghezza grosso modo uguale.
● SUBMETACENTRICO E TELOCENTRICO:Bracci di lunghezza
nettamente diverse
● ACROCENTRICO: Quando il centromero si trova ad un’estremità
Si distinguono inoltre in base alla loro funzione, se sono
Sessuali, sono dei cromosomi responsabili del sesso(X e Y),
Autosomici, tutti gli altri cromosomi.
Corredo Cromosomico Diploide (2n)
Cromosomi omologhi (membri di una coppia) portano l’informazione per il controllo dei caratteri
genetici sebbene non necessariamente identica informazione.
Ex: gene per emoglobina; un cromosoma omologo porta il gene normale l’altro potrebbe portare la
forma anomale del gene per l’emoglobina associata all’anemia falciforme.
Cromatidi (fratelli del cromosoma) sono geneticamente identici.
Il ciclo cellulare Cellule Eucariotiche
Tipi di divisione cellulare:
Mitosi
● Provvede al normale turnover cellulare, crescita cellulare
● Produce due cellule geneticamente identiche alla cellula madre (riproduzione asessuata)
● Mantiene costante il numero dei cromosomi
Meiosi
● Produce gameti
● Porta al dimezzamento del
numero dei cromosomi
Il ciclo cellulare è il periodo che va
dall’inizio di una divisione cellulare
all’inizio della successiva

Tipi di cellule:
Labili: le cellule hanno una rapida e
continua divisione, come le cellule
ematiche del midollo osseo
Stabili: cellule di tessuti a crescita
lenta, sono cellule che non si dividono,
ma possono essere indotte a farlo
tramite stimoli(epatociti, linfociti)
26

Perenni:sono cellule che non si dividono massivamente nell’adulto (muscolo striato, tessuto nervoso)

La Mitosi
Si suddivide in: Profase→Prometafase→Metafase→Anafase→Telofase
Profase
● Durante la profase avviene la compattazione dei
cromosomi costituiti dai due cromatidi fratelli(replicati
nella fase S).
● Si forma il fuso il mitotico, in cui i centrioli sono
migrati ai poli della cellula e i microtubuli si irradiano
dal MTOC-centrioli verso i cromosomi
● L’involucro nucleare si frammenta
● I cromatidi sono uniti fisicamente da un complesso
proteico di coesina importante per la segregazione
accurata dei cromatidi durante la mitosi
● Ad ogni centromero è associato una struttura
proteica cinetocore alla quale si legano i
microtubuli, è fondamentale per il processo di
separazione dei cromatidi fratelli nelle due cellule
figlie
Nel dettaglio il Fuso mitotico è formato da 3 tipi di
di microtubuli:
● Microtubuli polari: si estendono dai poli alla
regione equatoriale e si sovrappongono con i
microtubuli polari dell’altro polo.
● Microtubuli del cinetocore: si estendono dai
poli e legano il cinetocore dei cromosomi
● MIcrotubuli dell’aster: corti microtubuli a livello
dei poli.

Prometafase
● L’involucro nucleare si disgrega e i microtubuli vengo a contatto con i cromosomi
● Il cinetocore dei due cromatidi fratelli si lega ai microtubuli del fuso che si estendono dai
due poli opposto della cellula
● I cromosomi si spostano verso il piano equatoriale della cellula. Lo spostamento avviene
grazie ad accorciamenti o allungamenti di subunità di tubulina ai microtubuli
● Durante la transizione da prometafase a metafase le coesine si dissociano dai bracci dei
cromatidi fratelli liberandoli l’uno
dall’altro
Metafase
● Tutti i cromosomi si allineano lungo il
piano equatoriale della cellula
● Un cromatidio fratello di ciascun
cromosoma si lega mediante cinetocore
ai microtubuli di un polo
In questa fase sono visibili, in maniera distinta,
tutti i cromosomi e si effettua il cariotipo
27

Anafase
● Avviene la separazione dei cromatidi fratelli che migrano verso i due poli opposti grazie ai
microtubuli del fuso
● L’anafase termina quando tutti i cromosomi hanno raggiunto i poli
● Il fuso mitotico si allunga diminuendo la sovrapposizione dei microtubuli e allontanando i poli e
i cromatidi
Telofase
● i cromosomi si decondensano
● Si forma un involucro nucleare ( costituito in parte dal materiale precedente)
● i microtubuli del fuso scompaiono
La Citocinesi
● La citocinesi è la divisione del citoplasma per produrre 2 cellule figlie.
● Viene determinata dalla formazione di un anello contrattile di acto-miosina associato alla
membrana plasmatica.
● La contrazione dell’anello( filamenti di actina e miosina) producono un solco di divisione
che separa il citoplasma in due cellule figlie ciascuna con un nucleo completo.
Le fasi devono avvenire nella sequenza
corretta.
Tutti i processi molecolari associati alle
diverse fasi devono compiersi prima di
passare alla fase successiva e dipendono
da condizioni esterne alla
cellula (quantità di nutrienti, presenza di fattori
di crescita, ormoni) e dalle condizioni stesse
della cellula (presenza di danni al DNA)
La progressione del ciclo cellulare è
regolata da punti di controllo: Check points

Il ciclo cellulare è controllato dalla chinasi


ciclina-dipendenti (Cdk) Cicline

La Fosforilazione-defosforilazione è il
meccanismo di regolazione dell’attività delle
proteine
La ciclina mitotica aumenta progressivamente
durante l’interfase raggiungendo valori massimi
all’inizio della mitosi: controllo della transizione
G2/M
28

La Ciclina mitotica(ciclina M) viene sintetizzata e aumenta ai livelli da G1 a G2, ha una specifica


Cdk(chinasi ciclina-dipendenti) costante nel ciclo che alla fine della G2 lega la ciclina mitotica
formando un complesso che permette il passaggio dal check point G2 e promuove la mitosi.
Le Proteine Bersaglio (target) sono quelle proteine che vengono fosforilate dal complesso:
● Lamine nucleari, portano alla disgregazione della matrice nucleare
● Istone H1, induce la condensazione cromosomica

Il complesso Cdk-ciclina G1 controlla il checkpoint G1 fosforilando e inattivando la proteina


Rb(target).
La proteina Rb controlla l’espressione dei geni necessari per passare dalla fase G1 alla fase S,
legando e sequestrando il fattore di trascrizione E2F. La fosforilazione di Rb da Cdk-ciclina G1 libera.
E2F è il processo di trascrizione dei geni che codificano per gli enzimi replicativi.
29

P53
● è un oncosoppressore
● è coinvolto nell’arresto del ciclo cellulare
● nel riparo del DNA
● Nel Apoptosi di cellule danneggiate
Se c’è un danno al DNA
1- p53 si attiva e aumenta di concentrazione
2- induce la trascrizione e la traduzione di p21
3- p21 blocca il ciclo cellulare bloccando la
progressione G1🡪S
4- la cellula bloccata può:essere eliminata per
Apoptosi o riparare il DNA e replicarsi e
dividersi

Il Ciclo Cellulare è quindi composto da:


Fase M: Mitosi e Citodieresi
Fase G1: in cui la cellula si accresce e aumenta la
dimensione
Interfase
Fase S: avviene la duplicazione del DNA, quindi dei
cromosomi
Fase G2: vengono sintetizzate tutte le proteine
coinvolte in mitosi. Si controlla inoltre che il DNA sia
stato duplicato correttamente

Prima della Fase mitotica i cromosomi si sono replicati e le due coppie identiche, i cromatidi
fratelli rimangono uniti. Anche i Centrioli si sono replicati.
30

Meiosi
é il processo di divisione cellulare che porta
alla formazione di gameti Aploidi.
Questo processo viene preceduto da una
replicazione del DNA e prevede 2 divisioni
cellulari.
Peculiare l’appaiamento dei cromosomi
omologhi ed il reciproco scambio di materiale
genetico (crossing over).

Mitosi e Meiosi: differenze


● La Mitosi è una singola divisione nucleare durante la
quale i cromatidi fratelli si separano e vengono
distribuiti alle due cellule figlie dando origine a due
cellule diploidi identiche tra di loro e alla cellula
madre.
● La Meiosi consiste in due divisioni nucleari :Meiosi I e
II.Durante la Meiosi I si disgiungono i cromosomi
omologhi mentre nella Meiosi II si disgiungono i
cromatidi fratelli, Quindi la Meiosi porta alla
formazione di quattro cellule aploidi geneticamente
differenti.

La Meiosi è caratterizzata da due divisioni cellulari, Meiosi I e Meiosi II, dalla quale si ottengono 4
cellule figlie
● si ha una sola replicazione del DNA
● Le meiosi includono una profase, metafase, anafase e telofase
● Le 4 cellule figlie contengono un numero aploide di cromosomi
● Durante la Meiosi l’informazione genetica (che proviene da entrambi i genitori) viene
mescolata (Crossing-over), da questo si ha che ogni cellula possiede un’informazione
genetica unica.

Meiosi I
Interfase: replicazione DNA, duplicazione dei cromosomi (cromosomi fratelli)
Profase I:
● I cromosomi omologhi (con 4 cromatidi) si appaiano longitudinalmente mediante
sinapsi (unione) e si scambiano materiale genetico CROSSING-OVER (attraverso
l’azione di enzimi che tagliano e riuniscono pezzi di DNA)
● Il CROSSING-OVER produce nuove combinazioni di geni e la ricombinazione
genetica determina la variabilità genetica tra i discendenti.
31

Metafase I
I cromosomi (tetradi) sono allineati sul piano equatoriale.
Un cromosoma omologo è connesso alle fibre di un polo e l’altro alle fibre del polo opposto del
fuso mitotico
Anafase I
● I cromosomi omologhi si separano e migrano verso i poli opposti
● I cromatidi fratelli sono ancora uniti nella regione centromerica
Telofase I
● I cromatidi si decondensano, l’involucro si riorganizza e avviene la citocinesi
● Il nucleo contiene il numero aploide di cromosomi ma ogni cromosoma è duplicato
(coppia di cromatidi)
La meiosi II
Stadio simile all’interfase chiamato intercinesi, fase molto breve e in alcuni organismi assente
Profase II
● I cromosomi si condensano
● Non avviene la replicazione DNA
● Non avviene il CROSSING-OVER
Metafase II
● I cromosomi si allineano sul piano equatoriale di ogni cellula
Anafase II
● I cromatidi si separano e migrano verso i poli opposti
● Come nella mitosi ogni cromatidio da questo momento viene chiamato cromosoma
Telofase II
● C’è il componente di ciascuna coppia di omologhi ad ogni polo
● L’involucro si riorganizza e avviene la citocinesi
● Il nucleo contiene il numero aploide di cromosomi (cromosoma monocromatidico)

Ogni cellula aploide possiede una diversa combinazione genetica determinata dal crossing-over
(tra omologhi materni e paterni) e la separazione casuale dei cromosomi paterni e materni nell’
Anafase I
Variabilità Genetica
32

MITOSI E MEIOSI A CONFRONTO


MITOSI
- Si verifica 1 sola divisione cellulare
- Si formano 2 cellule identiche
- Non si formano i chiasmi, non avviene il crossing over
- Il numero dei cromosomi è costante uguale a quello della cellula di partenza
MEIOSI
- Si verificano 2 divisioni cellulari
- Si formano 4 cellule
- Alla profase I si formano i chiasmi ed avviene la ricombinazione degli omologhi (crossing over)
-Il numero dei cromosomi si dimezza
- Produce gameti

Cariotipo
Si definisce cariotipo l’assetto cromosomico di un individuo, ovvero il numero e l’accurata
descrizione morfologica dei cromosomi.

Il Cariotipo Umano
L’essere umano ha 46 cromosomi, quindi 23 coppie di omologhi (2n), 22 coppie, sono
autosome, e sono uguali sia nelle femmine che nei maschi.
I due cromosomi delle coppie omologhe sono morfologicamente identici, contengono gli stessi
geni disposti nella stessa successione anche se gli alleli di un omologo può essere diverso
dall’altro (uno di origine materno e uno paterno).
Se la coppia di cromosomi sessuali sono entrambi X sarà di sesso femminile, se un
cromosoma è X e l’altro Y sarà maschio
33

I Cromosomi

● Prima della mitosi ogni cromosoma è stato duplicato (replicazione del DNA): cromatidi fratelli
(identici geneticamente) legati tra loro mediante il
centromero.
● La morfologia dei cromosomi è determinata dalla
posizione del centromero e la lunghezza
METACENTRICI: Quando il centromero divide il
cromosoma in due bracci di lunghezza grosso modo
uguale.
SUBMETACENTRICO:Bracci di lunghezza nettamente
diverse
ACROCENTRICO: Quando il centromero si trova ad
un’estremità, braccio corto p e braccio lungo q

Cariotipo Patologico, Anomalie Cromosomiche

Possono essere classificate:


Per origine:
Anomalie costitutive: tutte le cellule dell’organismo
Anomalie acquisite: un piccolo gruppo di cellule o tessuti
Per tipo:
Di numero: interessa il numero dei cromosomi
Di struttura: interessa la struttura dei cromosomi

Nello specifico,
Classificazione per origine
Costituzionale: anomalia presente in tutte o quasi tutte le cellule dell’organismo
● Omogenea: presente in tutte le cellule (si è prodotto durante la gametogenesi di un genitore)
● In mosaico: presente solo in un a parte di cellule ( si è prodotto durante le mitosi post-zigotiche)
Anomalie Acquisite: anomalie presente solo in un piccolo gruppo di cellule o tessuti, vengono
osservate nel tessuto neoplastico.
Anomalie cromosomiche numeriche (cambiamento nel numero dei cromosomi)
● Poliploidie: è il multiplo di un corredo aploide(1n), come triploide(3n) e tetraploide(4n)
● Aneuploidie: Guadagno o perdita di alcuni cromosomi (45 o 47 cromosomi)
34

Situazione Fisiologica

Aneuploidie

La non-disgiunzione
é la mancata separazione dei due cromosomi omologhi, che vengono così trasportati insieme ad un solo
polo della cellula in anafase.
35

Il risultato di questo avvenimento porta a delle cellule figlie che contengono un numero errato (eccesso-
difetto) di cromosomi , che viene chiamata Aneuploidia;
Se avviene durante la mitosi il problema resterà circoscritto alle linee cellulari che derivano dalle
prime cellule con contenuto cromosomico sbilanciato, mosaico cellulare.
Se avviene durante la meiosi I o II la fecondazione con un gamete che possiede un sovrannumero di
cromosomi comportando la formazione di un zigote trisomico o monosomico.

Aneuploidia a carico degli autosomi:


TRISOMIA 21: SINDROME DI DOWN (47,XX,+21)
TRISOMIA 18: SINDROME DI EDWARD (47,XX,+18)
TRISOMIA 13: SINDROME DI PATAU (47,XX,+13)
L’età materna è il principale fattore di rischio per trisomia. Es. trisomia 21: a 20 anni il rischio è
0.05%; a 35 anni il rischio è 0.9%; a 45 anni il rischio è del 3%. 3/0.05=60 volte.
Aneuploidia a carico dei cromosomi sessuali:
SINDROME DI TURNER: 45, X0
SINDROME DI KLINEFELTER: 47,XXY
36

Anomalie strutturali dei cromosomi


Sono il risultato di rotture ed eventuali ricongiungimenti di frammenti cromosomici.
Intracromosomico: anomalia a carico di un singolo cromosoma
● Delezioni: Perdita di un segmento cromosomico interstiziale o terminale

● Duplicazioni: Duplicazione di un segmento cromosomico interstiziale o terminale

● Inversioni:Modifica l’ordine dei geni nei cromosomi


- Se la rottura cromosomica non coinvolge geni: nessun fenotipo clinico
- Se la rottura cromosomica coinvolge geni: effetto fenotipico
37

● Cromosoma ad anello: possono essere perduti nelle successive mitosi


-il cromosoma 20 ad anello provoca crisi epilettiche
-il cromosoma 18 ad anello comporta ritardo mentale
Intercromosomici: anomalie a carico di 2 o più cromosomi
● traslocazioni

Replicazione
del DNA
La
replicazione
del DNA è
fondamentale
per il
mantenimento
e

conservazione della specie.Ogni volta che una cellula si divide, il suo genoma viene
fedelmente duplicato e ciascuna cellula figlia riceverà copia dell’intero genoma.Il DNA
trasmesso alle cellule figlie è identico al DNA della cellula madre.
38

Replicazione semi-conservativa

Replicazione semiconservativa del dna


Ciascuna delle molecole neoformate contiene:
● Un filamento vecchio che ha costituito lo stampo
● Un filamento nuovo, neosintetizzato, in maniera complementare allo stampo
La sintesi del nuovo filamento avviene per:
● Inserimento, polimerizzazione, di un nucleotide alla volta, in direzione 5’→ 3’, sullo
stampo fornito dal filamento “vecchio”
● Enzima chiave di questo processo è la DNA polimerasi

La replicazione del DNA


Polimerizzazione in direzione 5’-3’
● DNA polimerasi catalizza il legame tra i vari nucleotidi
● DNA polimerasi aggiunge nucleotidi al 3’ di una catena polinucleotidica
● Il filamento di DNA cresce sempre in direzione 5’-3’
39

● I nucleotidi che vengono aggiunti hanno 3 gruppi fosfati, 2 sono eliminati mediante il
legame
DNA Polimerasi procariotiche ed eucariotiche
Il ruolo principale della DNA Polimerasi è attuare un efficiente e accurata replicazione del
genoma, quindi diverse DNA Polimerasi specializzate in ruoli diversi.
Procarioti
Polimerasi I: Sostituzione dell’innesco. Riparazione del DNA
Polimerasi II: Sostituzione dell’innesco. Riparazione del DNA
Polimerasi III: Enzima principale della replicazione
Eucarioti
Polimerasi α:Enzima della replicazione nucleare/Primasi (inizio della replicazione e formazione
dell’innesco)
Polimerasi β:Riparazione del DNA
Polimerasi γ:Enzima della replicazione mitocondriale
Polimerasi δ:Enzima della replicazione nucleare (sostituisce la DNA pol α per la repl del
filamento ritardato)
Polimerasi ε:Enzima della replicazione nucleare (sostituisce la DNA pol α per la repl del
filamento precoce)
Fasi della replicazione
● Fase preinizio: eventi che permettono l’apertura della doppia elica all’origine della
replicazione (elicasi)
● Fase di inizio: sintesi dell’innesco necessario alla DNA pol per iniziare la sintesi di
DNA
● Fase di allungamento: la sintesi di DNA e attività di aggiustamento (eliminazione di
innesco e saldatura frammenti di Okazaki)
● Fase di terminazione: eventi che permettono di ottenere due molecole di DNA
complementari ed indipendenti
La forca/bolla di Replicazione

Fase di preinizio: Forca di Replicazione


● L’origine di replicazione consiste in una
sequenza ricca di A e T distribuite in 3
ripetizioni di 13 pb (tredicimero) e da 4
ripetizioni di 9 pb (nonamero)
● L’abbondanza di A e T è essenziale per una
facile apertura della doppia elica (minor
numero di legami H)
● La regione dei 9-meri è riconosciuta dalla
proteina iniziatrice DnaA
● La combinazione di diverse copie di DnaA
40

con i 9-meri induce il DNA a formare un complesso nucleoproteico a spirale con


conseguenza denaturazione del DNA in corrispondenza dei 13-meri: bolla di
replicazione 20-25 pb
L’Elicasi/DnaB (Proteine esameriche) separa i due filamenti di DNA in direzione 5’ verso 3’
in corrispondenza della forcella di replicazione.
Le proteine SSB legano il DNA a singolo filamento stabilizzandolo in modo da poter essere
usato come stampo.

Topoisomerasi I e II
Le topoisomerasi rimuovono i superavvolgimenti
creati dal procedere delle forcelle di replicazione
introducendo dei tagli al DNA e permettendo il
rilassamento della molecola

Fase di inizio
DNA Polimerasi

La DNA polimerasi lavora in direzione 5’ → 3’ e ha bisogno di un innesco costituito da una corta


sequenza di RNA.

Fase di allungamento
41

Replicazione eucariotica: repliconi

Negli eucarioti il DNA viene replicato durante il ciclo cellulare fase S

Negli eucarioti si forma prima un complesso


multiproteico pre-replicativo (pre-RC), che si occupa del
riconoscimento dei replicatori (fase G1)
Processo:

● Associazione del complesso di riconoscimento del


replicatore (ORC)
● Reclutamento di almeno 2 proteine addizionali (Cdc6 e
Cdt1)
● Reclutamento della elicasi (complesso Mcm2-7)
42

A. Il complesso pre-RC viene attivato nella fase S da due


chinasi (Cdk e Ddk).
B. La fosforilazione delle proteine Cdk e Ddk del complesso
pre-RC avvia il processo di replicazione.
il complesso Mcm (elicasi like) è fosforilato e recluta le
polimerasi ε e δ.
C. La polimerasi α / primasi viene reclutata e sintetizza un
RNA innesco e lo allunga per un poco

D. Il complesso innesco–stampo
viene riconosciuto dalla proteina
che posiziona la sliding clamp
che quindi viene assemblata su
questo sito e stabilizza /aumenta
la processività della DNA Pol

E. le polimerasi ε e δ riconoscono
l’innesco e cominciano la
sintesi del filamento lento per
la pol ε e del filamento guida
per δ
Fase di terminazione
43

Telomeri e Telomerasi
● Nel filamento ritardato quando il primer terminale viene
rimosso rimane sullo stampo una regione a singolo
filamento 3’ protrudente
● Questa regione in mancanza di determinati
accorgimenti potrebbe essere eliminata mediante
attività esonucleasica
● Il ripetersi, di generazioni in generazioni, di questo
fenomeno porterebbe alla distruzione dell’intero
cromosoma
● I telomeri o cappucci terminali sono breve sequenze di
DNA (ricche di G) non codificanti con funzione
importante di incappucciare le estremità dei
cromosomi per non far perdere regioni del DNA
codificante ad ogni ciclo cellulare
● Il DNA telomerico può essere allungato dalla
telomerasi che aggiunge sequenze nucleotidiche ripetute all’estremità dei cromosomi
La telomerasi
● RNA contenuto nella telomerasi si ibrida
all’estremità 3’ della regione a singolo filamento
del telomero.
● La telomerasi usa la sua attività di trascrittasi
inversa per sintetizzare DNA fino a copiare
completamente lo stampo di RNA

I Telomeri vengono protetti formando una struttura ansa T

Riparazione del DNA


DNA polimerasi: attività esonucleasica o di correttore di bozze
La DNA polimerasi rimuove dei nucleotidi appaiati erroneamente sullo stampo e legati in
direzione 5° verso 3° mediante erosione in direzione 3° verso 5°.
Essa garantisce la fedeltà di lettura dello stampo e l’accuratezza della replicazione.
44

La mutazione è un evento casuale che può avvenire ad ogni replicazione del DNA.

Mutazioni Puntiformi:
● Mutazione Spontanee: dovute ad errori nel processo di duplicazione del DNA o a
danni fisiologici
● Mutazioni Indotte: dovute all’esposizione ad agenti chimici o fisici che modificano
la struttura di un nucleotide
Cambiamenti di singole basi nella sequenza possono essere:
● Transizioni: sostituzione di una pirimidina con un’altra pirimidina (T con una C)
oppure purina con un’altra purina (A con una G)
● Trasversioni: sostituzione di una purina con una pirimidina oppure una pirimidina
con una purina.
Se gli errori di mismatch(mutazioni
spontanee) non vengono rimossi
rimangono nei successivi eventi di
replicazione come mutazioni stabili del
genoma.

Mismatch repair system:


Il sistema MutHLS funziona dopo la replicazione prima che il secondo filamento venga metilato
45

● Omodimero della proteina MutS lega il mismatch


● Il complesso DNA-proteina richiama MutL che è in grado di attivare MutH( è in grado di
riconoscere la sequenza da correggere perché il filamento neosintetizzato non è metilato)
● MutH forma un gap in prossimità del mismatch
● e interviene un Elicasi che srotola il DNA e una Esonucleasi che elimina la sequenza
con il nt non complementare
● DNA pol I sintetizza la nuova sequenza
Lesioni Spontanee
Depurazione: rottura del legame
glicosidico che lega il deossiribosio alla
base azotata e conseguente creazione di
un sito apurinico non in grado di
specificare la base complementare

Deamminazione: è il processo tramite la quale la


Citosina viene trasformata in Uracile che se non
viene corretto si appaia con adenina.

5-metil-citosina si trasforma in timina se non viene


corretta (punto caldo di mutazione)
Riparazione per escissione di basi
● Il danno viene riconosciuto da una
glicosilasi
● La Glicosilasi taglia il legame glicosidico e
crea un sito abasico chiamato sito AP
● Endonucleasi APE1 riconosce il sito AP
idrolizza il legame fosfodiesterico e crea un
gap
● DNA pol rimpiazza il nucleotide mancante che viene
poi saldato dalla Ligasi

Mutazioni Indotte
Mutageni (fisici e chimici)
● Inducono trasformazioni che modificano la
struttura chimica del nucleotide
● si forma un appaiamento irregolare
● cambiamento della base
● se non avviene la riparazione, la mutazione sarà
trasmessa

Agenti chimici che danneggiano il DNA

Agenti non alchilanti:sostituiscono gruppi -NH2 di A,C,G con un altro gruppo (acido nitroso,
idrazina, idrossilammina, ecc.)

Agenti alchilanti: Sostituiscono un atomo di H


legato ad N o ad O nell’anello, con un gruppo
alchilico (formaldeide, nitrosamina, nitrosourea,
ecc.)

Agenti depurinanti: rimuovono le basi

Agenti fisici che danneggiano il DNA


46

Radiazioni ionizzanti: raggi X e Y


Radiazioni eccitanti: raggi UV

Mutageni: le radiazioni

Raggi UV:
● diventano mutageni se raggiungono il DNA
● formano un legame covalente tra due timine adiacenti: dimero di timina

(interferenza con la replicazione, può causare Xeroderma Pigmentoso, le lentiggini)


Riparazione per escissione di nucleotidi (causate da
raggi UV)
Meccanismo UvrABC
● UvrAB passa in rassegna e individua i danni del dna
● UvrA viene rilasciato e si lega a UvrC
● Avvengono dei tagli al 5’ ed al 3’ del danno ad opera
del complesso UvrB/C
● UvrB e C vengono rilasciati. UvrD si lega e svolge la
regione tra i due tagli, quindi il frammento
danneggiato, la DNA polimerasi riempie il tratto
mancante
● La DNA Ligasi unisce i segmenti di DNA, la
riparazione è completata
Il riparo per escissione di DNA con dimeri di timina avviene
negli eucarioti in associazione con la trascrizione.
Riparazione abbinata alla trascrizione, Riparosoma è
composto 20 proteine, viene eliminato il tratto di 20 nt

Le cellule eucariotiche in massima parte sono differenziate


nell’adulto in senso terminale: non si dividono più
Viene fatto check-up della sequenza di DNA prima di
trascriverla
E. coli: riparo per escissione post-replicativo, le cellule si
dividono sempre

Riparo di rotture del DNA ds


Indotta da agenti chimici
(bleomicina, farmaco antitumorale)
e fisici ( radiazioni ionizzanti).

Ricongiunzione delle estremità:


-Le estremità del DNA ds
sono riconosciute dal
complesso KU80/KU70 e
diverse proteine chinasi
-Le estremità del DNA ds vengono modificate con
l’intervento del complesso MRN
-Infine vengono reclutate le proteine XRCC4 e la DNA
ligasi 4 che permettono la saldatura del DNA ds
47

Ricombinazione Omologa:
-La ricombinazione omologa necessita della
presenza di una copia corretta di DNA da utilizzare
come stampo(cromosoma omologo)
-La nucleasi idrolizza i terminali 5’ formando code a
singolo filamento
-Il singolo filamento 3’ -OH ricerca sequenze
complementari presenti sulla copia di DNA corretto
-La DNA polimerasi sintetizza il DNA
-La ligasi salda il DNA

Disordini del riparo del DNA a trasmissione autosomica


recessiva predispongono all’insorgenza di neoplasie
Riparo rotture DNA ds difettivo
Atassia telangiectasia: gli omozigoti sviluppano
leucemie e linfomi, degenerazioni cerebellari (atassia),
vasi sanguigni cutanei e cornea alterati (telangiectasia)
Riparo per escissione difettivo
Xeroderma pigmentosum: ipersensibilità raggi UV, 7 geni coinvolti, aumento di 1000
volte il rischio di tumori cutanei dagli 8 anni in poi.
Sindrome di Cockayne: ipersensibilità ai raggi UV e X, mutazione in uno dei 5 geni che
controllano l’eliminazione dimeri di di timina e il danno ossidativo del DNA (radiolisi
dell’H2O). Non c’è aumento di sviluppo di tumori per aumento di apoptosi
Trascrizione
Flusso dell’informazione genetica monodirezionale
A.Il processo di trascrizione del DNA porta alla sintesi di
una molecola di RNA a singola elica che risulterà
complementare al filamento di DNA che fa da stampo.

B.Diversi geni presenti sulla medesima doppia elica di


DNA possono essere trascritti in direzioni opposte
l’uno rispetto all’altro.
48

Negli eucarioti il processo di


trascrizione avviene all’interno
dell’involucro nucleare, mentre per i
procarioti il processo di trascrizione
avviene nel citoplasma.

Il processo di trascrizione non è altro che


il trasferimento dell’informazione genetica
contenuta nel DNA all’RNA.
Dal processo di trascrizione si derivano:
● RNA messaggeri (mRNA) singolo filamento che porta l’informazione per la sintesi proteica
● RNA transfer (tRNA) singolo filamento (struttura ripiegata) che lega specifico aa e lo
trasporta al ribosoma per la sintesi proteica
● RNA ribosomiali (rRNA) componente importante del ribosoma con funzioni per la sintesi
proteica
● Piccoli RNA non codificanti (miRNA, ncRNA)

Il processo di trascrizione è suddiviso in tre fasi: inizio, allungamento e terminazione:


● Inizio: avviene l’attacco della RNA Polimerasi a specifiche regioni del DNA, chiamate
Promotori
● Allungamento: avviene la sintesi di una catena di RNA su un filamento stampo di DNA,
mediante aggiunta di un nucleotide alla volta
● Termine: avviene il distacco della molecola di RNA neosintetizzata, trascritta, quando la
RNA pol incontra sul DNA altre sequenze specifiche chiamate terminatori

La trascrizione è operata da specifici enzimi, RNA Polimerasi, che:


● Riconoscono specifici siti (sequenze di basi) sul DNA (promotori)
● Operano in direzione 5’⇒ 3’ sulla molecola di DNA stampo
● Aggiungono un nucleotide alla volta seguendo il principio di complementarietà delle
basi dettato dal DNA stampo

La trascrizione nelle cellule procariotiche


● L’RNA Polimerasi si muove lungo il DNA
denaturando la doppia elica e polimerizza la
molecola di RNA usando come stampo il filamento
3’-5’
● I ribonucleotidi liberi entrano nel complesso
attraverso il canale dei ribonucleotidi
● La doppia elica di DNA si rinatura ed esce dal
complesso enzimatico attraverso il canale del DNA a
monte
● La catena di RNA viene rilasciata dal complesso
attraverso il canale di uscita del RNA
● L’RNA polimerasi si lega ad una
sequenza specifica, il promotore(fattore
σ)
● Mediante l’azione di fattori di trascrizione
la doppia elica di DNA si svolge per un
breve tratto portando all’esposizione
della bolla di trascrizione
● RNA pol riesce a polimerizzare una
decina di ribonucleotidi
● Nella fase di allungamento RNA pol
svolge il DNA, sintetizza RNA, stacca
l’RNA dal DNA e riavvolge il DNA
49

● RNA pol giunge a specifiche sequenze di nts, terminatori, che mediano il rilascio
dell’enzima e del RNA

-I geni codificanti proteine di


una stessa via metabolica sono
localizzati in successione l’uno
dopo l’altro sul cromosoma e
sono sotto il controllo di uno
stesso promotore: operone
-La trascrizione dell’operone
porta alla sintesi di un RNA
policistronico che contiene
l’informazione per la sintesi di
diverse proteine.

Promotori dei Procarioti


Sono il punto d’inizio trascrizione CAT
● -10pb, sequenza TATAAT,chiamata TATA Box, ricca di A e T, consente una più facile
apertura della doppia elica
● -35pb sequenza TTGACA, stabilizza l’RNA Polimerasi sul promotore

Sia la sequenza -35 che la sequenza -10 sono regioni conservate, formate da 6 nts e separate da
una sequenza compresa fra 15 e 20 nts
RNA pol batterica
50

L’RNA Pol batterica copre l’intero promotore (coinvolge circa 50 nts)

L’RNA Polimerasi per sintetizzare l’RNA denatura il DNA mediante l’aiuto del fattore σ, il quale
lega il filamento di dna stabilizzando la bolla di trascrizione.

Termine della Trascrizione


Il termine della trascrizione si ha con la trascrizione di sequenze Terminatori.
I Terminatori sono sequenze ripetute e invertite che assumendo la conformazione a
forcina(grazie alla complementarietà) determinano un rallentamento del RNA Pol
destabilizzando l’ibrido DNA-RNA e inducendo il distacco del RNA.

Le sequenze trascritte al 3’ dell’mRNA contengono segmenti di basi complementari poste a breve distanza ⇒
forcina

Il fattore ρ mediante l’attività elicasica rompe l’appaiamento tra RNA e il filamento di DNA
stampo

Nei Procarioti la Trascrizione è accoppiata alla Traduzione

La Trascrizione nelle cellule eucariotiche: differenze

● RNA Polimerasi
● RNA Pol I: 18S, 5,8S, 28S rRNA (nucleolus)
● RNA Pol II: mRNA, snRNA e miRNA (nucleoplasm)
● RNA Pol III: tRNA e rRNA 5S (nucleoplasm)
● Struttura RNA Polimerasi
51

● Compattamento del DNA in nucleosomi e strutture di ordine superiore che formano la cromatina
● Mediatore e proteine regolatrice, si occupano di modificare la cromatina

Negli eucarioti l’inizio e la regolazione della trascrizione sono strettamente interconnesse:


segnali in cis con sequenze riconosciute da fattori di trascrizione, proteine regolatrice che agiscono in
trans e modificazioni dello stato di compattamento della cromatina

Trascrizione catalizzata dalla polimerasi II

Elementi in cis coinvolti nel reclutamento del RNA pol II:


● Promotore: che può essere a monte o a valle del punto di inizio di trascrizione
● Intensificatori: che possono trovarsi anche a grande distanza del promotore
● Silenziatori: che possono trovarsi anche a grande distanza del promotore

Il Promotore:
52

Il promotore può contenere 4 sequenze (7nts) chimate elementi di controllo del promotore:
● TATA box (-31 e -26 nts): presenza o assenza regola i livelli di trascrizione (TATA-less:
geni housekeeping quindi non regolati da stimoli esterni)
● BRE (B recognition element,-35 nts): elemento riconosciuto dal fattore di trascrizione B
● Inr: la sequenza iniziatore sovrapposta al sito di inizio
● DPE (downstream promotor element, +30 nts): elemento a valle del promotore

La RNA polimerasi NON riconosce direttamente il promotore, ma l’interazione è mediata da:


Fattori generali di trascrizione (GTF) (nei procarioti fattore σ)

TFIID: riconosce TATA box


TFIIB:riconosce l’elemento BRE e posiziona RNA pol II sul sito di inizio
TFIIF:stabilizza l’interazione tra RNA pol II, aiuta nel reclutare TFIIE e TFIIH
TFIIE: recluta e regola TFIIH
TFIIH: denatura DNA al sito di inizio e permette il rilascio della RNA pol dal promotore

GTF permettono alla RNA pol II di riconoscere e legare il promotore, denaturare il DNA e
iniziare la fase di allungamento del RNA

Fattori di trascrizione
● Proteine deputate all’interazione con il DNA ds
● Attivano la trascrizione
● Si legano agli elementi regolativi in cis
● Contengono domini funzionali che formano motivi di struttura IV
● Elica-giro-elica: si inserisce nel solco del DNA ed si connette attraverso una sequenza di aa
a una seconda elica che contribuisce a mantenere la corretta posizione di legame al DNA
● Dita di zinco: formano protrusioni, le quali si inseriscono nei solchi del DNA legandosi a
specifiche sequenze di basi
● Cerniera di leucina: è un dimero i cui monomeri sono legati tra loro da interazioni idrofobiche
tra catene laterali di leucina e altri aminoacidi
53

Complesso di pre-inizio
TBP (TFIID subunità): riconosce la sequenza TATA box e permette
il legame di TFIID al DNA
TFIIB e TFIIA: orientano la trascrizione nella direzione corretta

TFIIF: Porta RNA pol II nel complesso e lo stabilizza

TFIIH (attività elicasica) : dissocia i due filamenti di DNA del


promotore e genera frammenti di circa 5 nts

Fosforilazione del dominio CTD del RNA pol II permettendo


l’evasione dal promotore e l’inizio della fase di allungamento del
RNA.

Negli eucarioti il DNA è impacchettato in nucleosomi ed è


organizzato in strutture superiori, il DNA è impacchettato in
nucleosomi ed è organizzato in strutture superiori

Proteine attivatrici
Le proteine attivatrici hanno il compito di richiamare complessi proteici che rimodellano e
modificano la cromatina, legano inoltre gli intensificatori e reclutano RNA Pol II e il complesso
di pre-inizio
54

L’inizio della trascrizione ha anche bisogno del complesso mediatore che lega da un lato le
proteine attivatrici e dall’altro RNA pol II mediandone l’associazione.
Il complesso mediatore favorisce l’inizio della trascrizione attivando TFIIH (elicasi) e P-TEFb
fosforila RNA Pol II

Il livello trascrizionale di ogni gene è il risultato della combinazione di elementi di controllo a monte
posizionati nella sua regione promotrice e della presenza dei fattori trascrizionali

Oltre alle sequenze potenziatrici della trascrizione (intensificatori) cui si legano proteine
attivatrici i promotori distali contengono sequenze inibenti la trascrizione (silenziatori) cui si
legano proteine inibenti.
Dal bilancio tra fattori attivanti e inibenti legati dipende il potenziamento o l’inibizione della
trascrizione su ogni specifico promotore che contiene questi elementi.

La trascrizione di un gene avverrà oppure sarà inibita in base ai diversi fattori che sono
presenti nella cellula e che possono legare i diversi elementi del promotore distale e del
promotore prossimale.

Allungamento
La fosforilazione della CTD del RNA Pol provoca lo scambio tra i fattori di inizio e quelli
necessari per l’allungamento e la maturazione dell’RNA.

P-TEFb -fosforila la CTD sulla serina in posizione 2 -> stimola allungamento


-fosforila SPT5 -> fattore di allungamento (recluta enzimi per il capping)
-recluta TAT-SF1 -> fattore di allungamento (recluta fattori di splicing)

Maturazione dell’mRNA
L’RNA trascritto, pre-mRNA, deve essere modificato prima di abbandonare il nucleo della
cellula eucariotica.
Le modificazioni consistono in;
55

● Aggiunta in 5’ di una G met: Capping


● Aggiunta in 3’ di una coda di poly A: poliadenilazione
● Rimozione delle sequenze non codificanti (introni) e unione delle sequenze codificanti
(esoni): splicing

Modificazione post-trascrizionali del mRNA


pre-mRNA= mRNA maturo (regioni che non
codificano per la proteina)

● Le modificazioni post-trascrizionali
avvengono nel nucleo e sono
importanti per il trasporto dell'mRNA
nel citoplasma
● Cappuccio, 5’ cap all’estremità 5’. 7-
metilguanosina (nucleotide) è legata al
mRNA attraverso i 3 gruppi P. ( è
importante per il riconoscimento del
ribosoma
● Poliadenilazione al 3’: 100-250
adenine al 3’, Importante per l’uscita del
mRNA dal nucleo, protegge mRNA dalla
degradazione
● Splicing: rimozione di introni, sequenze
non codificanti, Complessi
ribonucleoproteici rimuovono introni e
saldano gli esoni

Il gene eucariotico è discontinuo, formato da ESONI ed INTRONI. Gli Introni sono sequenze che
non vengono tradotte, ma eliminate mediante tagli specifici : “SPLICING”

Splicing:
56

● snRNP (complessi di ribonucleoproteine nucleari) complessate con altre proteine formano


una struttura chiamata spliceosoma.
● snRNP riconoscono le terminazioni degli introni
● Lo spliceosoma rimuove gli introni ed unisce fra loro gli esoni
Splicing Alternativo:
Grazie al quale si possono ottenere più proteine da un singolo gene, togliendo degli specifici istoni
invece di altri.

Tipi di RNA nelle cellule


eucariotiche:
● RNA ribosomiali (rRNA):
fanno parte dei ribosomi e
sono responsabili della sintesi
proteica; 28S, 18S, 5.0S e
5.8S (80%)
● RNA transfer (tRNA):
fungono da trasportatori di aa
destinati alla sintesi proteica;
~ 40 molecole (15%)
● Piccoli RNA nucleari:
coinvolti nel processo di
splicing e maturazione dei mRNA; (≤5%)
● RNA messaggero (mRNA): contiene l’informazione sulla sequenza di aa delle proteine; ~
20.000 molecole (≤1%)
Geni per rRNA: RNA Polimerasi I
● rRNA (28S, 18S, 5S e 5.8S) (5S è sintetizzato dalla RNA pol III)
● rRNA 28S, 18S e 5.8S sono sintetizzati da un unico gene (pre-rRNA45S), quale poi viene
tagliato nei 3 prodotti finali
Tale gene è ripetuto in un numero elevato di copie (200): cluster localizzati in 5 cromosomi
acrocentrici (ch 13,14,15, 21 e 22)

Promotore del gene rRNA


● rRNA sono trascritti da un unico gene e
promotore
● L’efficienza di trascrizione è aumentata
dall’elemento UCE
● Il fattore di trascrizione generale UBF1 si
lega a UCE e recluta SL1 (secondo fattore di
trascrizione)
● SL1 recluta la RNA pol I e inizia la
trascrizione
57

RNA polimerasi III: tRNA e rRNA 5S


● Promotore contiene due sequenze adiacenti,
boxA e boxB
● Fattore di trascrizione TFIIIC lega la boxA e boxB
del promotore, quale legame recluta il fattore
TFIIIB e successivamente la RNApolIII
58

Traduzione
L’ RNA messaggero maturo, mRNA, giunto nel citoplasma va incontro al processo di
TRADUZIONE o sintesi proteica
Traduzione: cambiamento di linguaggio per passare da una sequenza nt (RNA) ad una
sequenza aa (proteina)
RNA ⇒ PROTEINE

Codice genetico
Il codice genetico è l’insieme di regole attraverso cui la sequenza nucleotidica specifica
la sequenza aa, definisce la corrispondenza formale fra i vari nucleotidi e ciascun aa.

Abbiamo 4 nucleotidi che compongono il DNA/RNA e 20 aminoacidi diversi che possono


comporre le proteine.
Da 1 nt (nucleotide) possiamo ottenere 4 proteine, da 2 nts possiamo ottenere 4² = 16
proteine, da 3 nts possiamo ottenere 4³= 64 proteine
Utilizzando quindi 3 nts consecutivi, chiamati nucleotidi o triplette, è possibile
codificare i 20 aa. Il codice genetico viene letto linearmente senza sovrapposizioni e
ogni aminoacido viene codificato da 3 nts triplette o codoni.
59

Più codoni codificano per lo stesso aa


Questo fatto viene indicato come
“DEGENERAZIONE”
DEL CODICE GENETICO

61 codoni specificano l’aggiunta di un aa


alla catena in fase di allungamento

AUG: anche il codone di inizio

UAA, UAG e UGA: codoni di stop

Caratteristiche del codice genetico:


● UNIVERSALE: Uguale in tutti gli esseri
viventi, eccezione DNA mitocondriale
● DEGENERATO:64 combinazioni di
triplette: 1 aa sarà pertanto codificato
da più di una tripletta
● NON AMBIGUO:1 tripletta codifica per
1 solo aa
● COLINEARE: fra sequenza di
nucleotidi sull’mRNA e la sequenza aa
di una proteina

Traduzione o sintesi proteica


● Avviene nel citoplasma sui ribosomi
liberi o collegati al RER (reticolo
endoplasmatico rugoso) negli eucarioti.
● mRNA viene letto contemporaneamente da più ribosomi – ciascuno porta alla
produzione di una catena polipeptidica; un solo mRNA, più copie di proteine
● L’mRNA viene letto in direzione 5’ → 3’
● Sono richiesti 3 tipi di RNA:
-Messaggero (mRNA)
-Di trasporto/transfer (tRNA)
-Ribosomiale (rRNA)
La traduzione si articola in 3 fasi: inizio, allungamento, termine

tRNA
● Il tRNA è l’adattatore o ponte tra aa e mRNA,
trasporta l’aminoacido fino al ribosoma.
● La sua struttura è composta da una catena di 70-80 nts.
● è composto da un sito di legame per l’aminoacido e
da un anticodone, il quale è una sequenza di 3 basi
che si appaia al codone complementare sull’mRNA.
● Esso lega uno specifico aa, l’enzima aminoacil-tRNA
sintetasi lega il corretto aa al tRNA mediante un
legame covalente.
● Ciascun tRNA lega uno specifico aa
● Il complesso aminoacil-tRNA può legare sequenze
codificanti del mRNA e allinea gli aa nel giusto
ordine per formare la catena polipepetidica
60

● 20 aminoacil-tRNA sintetasi specifico per ogni


aa
● 20 aa
● 40-50 tRNA
● 1 singolo enzima per più tRNA ISOACCETTORI
(che legano lo stesso aa ma riconoscono codoni
diversi)
Il fenomeno del vacillamento consente al tRNA di poter
essere “riconosciuto/completarsi” con più codoni che
codificano lo stesso aa

La sintesi delle proteine avviene a livello dei ribosomi


● i ribosomi possono trovarsi liberi nel citoplasma o collegati al RER
● Sono costituiti da proteine (compongono il ribosoma) e rRNA (funzioni
catalitiche)
● Gli rRNA trascritti nel nucleolo si associano a proteine ribosomiali e si auto-
assemblano nelle due subunità, le quali si associano tra loro solo dopo il
legame con l’mRNA.
61

Ruolo del ribosoma nella traduzione:


● Garantisce la lettura dello stampo di mRNA dall’inizio
● Garantisce la lettura colineare dell’mRNA in aa, dal primo all’ultimo
● Mantiene la corretta cornice di lettura perchè copre 2 (3) codoni alla volta
● Catalizza la formazione del legame peptidico--RIBOZIMA

Processo di Traduzione
La traduzione del mRNA avviene in direzione 5’-3’ e porta alla formazione di una catena
di aa dall'estremità N-terminale
all’estremità C-terminale.
Avviene in 3 fasi:
-Fase di inizio: mRNA si lega al
ribosoma
-Fase di allungamento:gli aa sono
sequenzialmente uniti fra loro tramite
legami peptidici nell’ordine stabilito
dalla sequenza dei codoni dell’mRNA
-Fase di terminazione: l’mrna e la
catena vengono rilasciati dal
ribosoma

Fase di inizio nei procarioti


-L’rRNA 16S della subunità
minore lega la sequenza Shine-
Dalgarno (5’-UAAGGAGG-3’) al
5’ del mRNA
-La subunità minore del
ribosoma scorre sull’mRNA
finchè riconosce una tripletta
AUG
-Il tRNA che trasporta la fMet
(tRNA iniziatore) lega l’AUG:
segnale di inizio
62

Allungamento della catena polipeptidica


Ciclo ripetuto di 3 passaggi:
1. Il legame al ribosoma di un amminoacil-
tRNA che porta il nuovo aa (sito A)
2. il legame peptidico unisce questo aa alla
catena polipeptidica in corso di sintesi
3. l’mRNA avanza di 3 nts grazie al
processo di traslocazione del ribosoma
EF-Tu: posiziona aa-tRNA al sito A
EF-Ts: rigenerare EF-Tu-GTP da EF-Tu-GDP
per il ciclo successivo
EF-G: fattore combinato con GTP richiesto per la
traslocazione

←Reazione catalizzata dalla componente


ad RNA del Ribosoma

La terminazione della traduzione


● In presenza di un codone di stop il fattore di rilascio (RF1
e RF2) lega il sito A del ribosoma
● RF terminano la traduzione inducendo il distacco del
polipeptide dal tRNA mediante idrolisi del legame esterico
● L’idrolisi di GTP legato al RF3 induce il rilascio di tutti i
componenti della macchina della traduzione
63

Procarioti:
una molecola di mRNA policistronico presenta diversi siti di inizio della traduzione;
ognuno di questi dirige la sintesi di una catena polipeptidica

● Gli mRNAs vengono letti contemporaneamente da molti ribosomi che si susseguono


uno dietro l’altro: poliribosoma
● Poliribosoma permette di sintetizzare molti polipeptidi da una singola molecola di
mRNA
● Ciascun ribosoma si assembla con le sue due subunità a livello del codone di inizio e
poi si sposta in direzione 3’ fino a raggiungere il codone di stop

Fase di inizio negli eucarioti


Il primo segnale ad essere riconosciuto dalla subunità minore del ribosoma è il 5'
Cap.Dopo il riconoscimento del Cap,la subunità ribosomiale scorre lungo l’mRNA fino ad
un AUG. Di solito si usa il primo AUG, ma spesso è richiesta la presenza di nucleotidi
intorno all’AUG che aumentano l’efficienza della traduzione: sequenza Kozak : 5’-
ACCAUGG-3’)
● La fase di inizio negli eucarioti richiede diversi fattori di inizio (12 con un tot di 25
proteine)
● eIF2-GTP si lega alla tRNA-Met (tRNA-iniziatore) e lo scorta nel sito P della sub
S40
● eIF3, eIF1A si legano alla subunità minore 40S : complesso 43S

-Il complesso 43S può interagire con il complesso dell’mRNA legato da diversi IF:
● eIF4E si lega al cappuccio del mRNA in 5’
● eIF4A (elicasi) si muove lungo mRNA eliminando qualsiasi struttura a doppio
filamento che potrebbe interferire con il complesso 43S
● eIF4G collega l’estremità 5’ con il 3’ del mRNA mediante interazione con le
proteine PABP che legano la coda poli-A (mRNA circolare)
-Il complesso 43S si lega al 5’ e scorre fino al raggiungimento della sequenza Kozak che
contiene il codone di inizio
-Dopo che il tRNA-Met accoppia le basi dell’anticodone al codone del mRNA la sub
maggiore si unisce al complesso completando la fase di inizio
64

Allungamento della catena polipeptidica


Ciclo ripetuto di 3 passaggi:
1. Il legame al ribosoma di un
amminoacil-tRNA che porta il nuovo
aa (sito A)
2. il legame peptidico unisce questo aa
alla catena polipeptidica in corso di
sintesi
3. l’mRNA avanza di 3 nts grazie al
processo di traslocazione del ribosoma
EF-Tu: posiziona aa-tRNA al sito A
EF-Ts: rigenerare EF-Tu-GTP da EF-Tu-GDP
per il ciclo successivo
EF-G: fattore combinato con GTP richiesto per
la traslocazione

La terminazione della traduzione


Gli eucarioti hanno un unico fattore di rilascio
eRF1 che riconosce i 3 codoni di stop
65

CLASSIFICAZIONE DELLE MUTAZIONI PUNTIFORMI


Sostituzioni di base:
● Transizioni: purina-purina, pirimidina-pirimidina
● Transversioni: purina-pirimidina

Le Mutazioni Puntiformi sono il cambiamento di una singola base nel DNA, possono essere:
● Silenti: Una base di un codone muta, ma codifica per lo stesso a.a. del codone
originale
● Neutre: Una base di un codone muta, codifica per un aa che ha però proprietà
simili a quello originale. la proteine può funzionare lo stesso.
● Missenso: una base di un codone muta e codifica per un aa diverso e con diverse
proprietà di conseguenza la proteina non funziona più
● Non-senso: il codone diventa codone di stop e si genera una proteina troncata
● Frameshift: viene inserita o tolta una base, provocando lo slittamento di tutta la
lettura dei codoni, che diventa molto diversa dall’originale, di solto vengono
prodotte proteine alterate o troncate
Mutazioni delle cellule Somatiche:
Sono mutazioni non trasmissibili alla progenie, l’individuo diviene un mosaico, ha
popolazioni cellulari miste, le quali sono alla base dei tumori
Mutazioni delle cellule germinali
Vengono trasmesse alla progenie

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