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Semiotica

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Saussure - Il segno

SIGNIFICANTE la componente percepibile con i sensi

Segno: ——————-

SIGNIFICATO concetto associato (immanente)

•Nel linguaggio comune la parola segno indica quello che noi chiamiamo signi cante.
Es: il fumo è segno che indica la presenza di fuoco

•Il segno una relazione esistente tra due entità, una (presente) signi ca l’altra (assente).
Il segno quindi non è il fumo, ma è la relazione (esistente nella nostra cultura) tra la
presenza del fumo e l’idea che ci sia fuoco.

•Il lavoro semiologico svolto dalle marche è quello di cancellare il più possibile
l’arbitrarietà esistente tra signi cante e signi cato (come la Coca-Cola ha cercato di
rappresentare l’America, la gioventù e i buoni sentimenti; o la Marlboro rappresentare
l’avventura, il cowboy solitario. Il fumo-espressione diventa avventura-contenuto).

•La semiotica attuale ha abbandonato lo studio dei semplici segni per dedicarsi
all’analisi di tutto ciò che potenzialmente ha un signi cato per un qualche soggetto.

•La semiotica analizza la comunicazione nei suoi elementi costitutivi, e ne comprende la


struttura intrinseca. Cerca di individuare il codice, ossia le regole che governano la
signi cazione, ad esempio nell’ambito di un determinato settore/universo (quale lettering
esprime meglio l’eleganza? come costruire una pubblicità di automobili che parli di lusso
accessibile?).
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Modello di Jakobson

Modello informazione della comunicazione di Shannon e Weaver (1949), due matematici


statunitensi. Poi arriva Roma Jakobson (1896-1982), linguista russo.

“Essais de linguistique general” vs Modello di Shannon e Weaver

Il modello di Jakobson è così strutturato:

1) Contesto/Riferimento: Funzione referenziale

2) Messaggio: Funzione poetica/estetica

3) Mittente (Funzione espressiva/emotiva) ———— Destinatario (Funzione conativa)

4) Canale/Contatto (Funzione fàtica)

5) Codice/Regole (Funzione metalinguistica)

In ogni messaggio prevale una funziona.

1) Funzione referenziale

La funzione referenziale, de nita anche denotativa o cognitiva, è orientata verso il


contesto, verso la realtà esterna, rimanda all’universo delle cose.

I messaggi in cui prevale la funzione referenziale ci trasmettono una informazione sui


dati dell’esperienza. Anche un immagine può essere meramente referenziale, se fa sì
che l’osservatore concentri tutta la sua attenzione sull’evento in sé (ad esempio
l’immagine di una tabella di dati Istat).

Es: “Oggi c’è il sole”, “Sono le quattro e mezza”

2) Funzione emotiva/espressiva

La funzione emotiva (o espressiva) riguarda la capacità dell’emittente di comunicare


emozioni e sentimenti, di esprimere il suo stato.

Prevale questa funzione nelle frasi esclamative, nelle interiezioni ecc.

Esempi: “Che ansia!”, “Mi sorprendi!”, “Non ne posso più”


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