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GREIMAS

1. LA SEMANTICA STRUTTURALE

Greimas intende sviluppare una metodologia per descrivere il piano del contenuto dei sistemi
signi canti. La semantica si propone di descrivere le signi cazione di una lingua naturale qualsiasi
considerata come un insieme signi cante. Però ci sono dei limiti, perché le descrizioni della lingua
si possono e ettuare solo attraverso gli strumenti della lingua stessa (le parole). Allora vengono
elaborati dei diversi livelli di linguaggi:

- Lingua-oggetto: costituisce l’oggetto di studio;

- Metalinguaggio: costituito dagli strumenti linguistici della ricerca semantica; Deve essere
scienti co, altrimenti sarebbe “naturale” come la lingua-oggetto. Il metalinguaggio scienti co è
costruito, nel senso che tutti i termini che lo compongono costituiscono un corpus coerente di
de nizioni. Deve essere allora stato esaminato da un livello superiore:

- Linguaggio metodologico / meta-metalinguaggio: de nisce i concetti descrittivi e la


coerenza.

- Linguaggio epistemologico: veri ca la solidità del linguaggio metodologico.

Il sema

Per quanto riguarda il piano dell'espressione, si erano de niti i fonemi come classi di suoni che
possono scambiarsi l'un l'altro senza che ciò produca cambiamenti di signi cato. Però le
di erenze non dipendono dai fonemi, ma da entità subfonemiche più piccole, che prendono il
nome di tratti distintivi o femi, sono inferiori al fonema e si devono combinare per formarlo. Se i
femi appartengono al piano dell’espressione, i semi appartengono a quello del contenuto.

I semi, o gure semiche, sono dunque gli elementi minimali della signi cazione. Non hanno nulla
di sostanziale e si de niscono solo in relazione ad altri temi: essi servono ad analizzare il senso
che si realizza nella manifestazione e la loro natura è teorica e meta linguistica. Il loro valore si
determina sempre all'interno di una categoria semantica, una categoria di natura teorica con la
quale il meta linguaggio tenta di descrivere un'articolazione di senso ponendo in relazione due
temi tra loro contrari.

Esempio per comprendere la di erenza di senso tra i due termini donna e uomo:

Uomo: umano - adulto - maschile

Donna: umano - adulto - femminile

La di erenza di signi cato è determinata dalla categoria semantica della sessualità, che
articola i due semi tra loro contrari maschile e femminile.

A) Semi gurativi o ESTEROCETTIVI: grandezze del piano del contenuto delle lingue naturali che
corrispondono agli elementi del piano dell'espressione del mondo naturale, cioè alle qualità
sensibili del mondo.

B) Semi astratti o INTEROCETTIVI: grandezze del contenuto che non si riferiscono ad alcuna
esteriorità, ma che servono a categorizzare il mondo e renderlo signi cante.

C) Semi timici o PROPIOCETTIVI: connotano i sistemi semplici secondo la categoria euforia/


disforia, facendone così dei sistemi assiologico, cioè sistemi di valori morali, logici, estetici.

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Il lessema

Il lessema, che possiamo intendere come voce di dizionario, a può essere pensato come un
insieme di semi: per esempio, il lessema “alto” può essere descritto tramite i semi “spazialità”,
“dimensionalità”, “verticalità”. Non è immutabile, essendo oggetto all'evoluzione storica può
arricchirsi di nuovi semi o perderne alcuni. Sono dunque il risultato dello sviluppo storico di una
lingua naturale. Solo il suo inserimento in un contesto consente il riconoscimento di un percorso
di senso speci co (lessema realizzato).

Il semema

Capiamo l’organizzazione semica del lessema, analizzando il lessema testa in diverse occorrenze.

- estremità + superiorità + verticalità (la testa di un palo, essere la testa della ditta);

- estremità + anteriorità + orizzontalità + continuità (testa di una trave, stazione di testa);

- estremità + anteriorità + orizzontalità + discontinuità (testa di corteo, vettura di testa).

Ci sono due semi comuni: quello estremità e quello di superatività (superiorità e anteriorità).
Questi semi comuni, detti semi nucleari, costituiscono il nucleo semico del lessema (Ns). Gli altri
sono i semi contestuali, che cambiano con il contesto. Il nucleo semico del lessema testa si
manifesta come una gura nucleare, i cui semi hanno una relazione gerarchica.

Ns = S1 (estremità) → S2 (superatività)

Il nucleo semico è un minimo semico permanente, un’invariante. A questi si aggiungeranno i


semi contestuali, che produrranno particolari e etti di senso. I semi contestuali sono chiamati
classemi (Cs) perché de niscono classi di contesti associati a uno stesso e etto di senso.
Determinano pertanto le accezioni particolari di un termine e dipendono dall'inserimento del
lessema nella catena sintagmatica dell’enunciato. L’e etto di senso complessivo si de nisce
semema e risulta dalla combinazione di Ns + Cs.

Sm = Ns + Cs

In realtà invece di analizzare separatamente ogni lessema, dovremmo considerare una sequenza
del discorso (Sd) intesa come incontro di due sememi. Ad esempio nella sequenza “il cane
abbaia”, il semema abbaia è dato dalla combinazione di un Ns (una specie di grido) e un Cs
(animale) contenuto nel semema cane, che a sua volta, manifestandosi, seleziona il sema
contestuale animale contenuto nel contesto abbaia. Quindi cane contestualizza abbaia e abbaia
contestualizza cane.

Sq = Ns2 cane + Cs1 (animale) + Ns1 abbaia + Cs1 (animale)

Il sema contestuale è allora sempre lo stesso.

Sq = (Ns2 + Ns1) Cs1

IL SEMEMA È IL PRODOTTO DELLA COMBINAZIONE DI ALMENO UN SEMA NUCLEARE E DI


ALMENO UN SEMA CONTESTUALE, E TRAE DAGLI ELEMENTI DEL SINTAGMA LE
SPECIFICAZIONI NECESSARIE ALLA SUA SIGNIFICAZIONE. Per de nirlo, infatti, è necessaria la
presenza di un contesto formato da almeno due sememi legati fra loro da almeno un classema.

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Per Greimas i semi nucleari sono gurativi e provengono dal livello esterocettivo del linguaggio,
che si costituisce attraverso la percezione che l’uomo ha dell’universo che lo circonda. I classemi
sono invece astratti e provengono dal livello interocettivo, che riguarda l’organizzazione
categoriale e concettuale del mondo.

Il lessema realizzato

Nel suo stato virtuale il lessema può essere considerato come una voce di dizionario, che
racchiude in sé una serie di possibili percorsi discorsivi. Ma il lessema si realizza necessariamente
all’interno di un contesto discorsivo, dove il suo nucleo semico, inserendosi in un enunciato,
raccoglie quei classemi che gli consentono di costituirsi in semema, attivando in tal modo dei
percorsi di senso (accezioni particolari). Il lessema va dunque pensato come un modello virtuale
della signi cazione che si realizza sotto forma di sememi. Il lessema sta al semema come una
entrata dizionariale sta alla parola inserita nel contesto di una frase.

L’Isotopia

L’isotopia serve a produrre l’e etto di unità di un discorso. Inizialmente Greimas concepisce
l’isotopia come la ricorrenza in un testo dei classemi che assicurano al discorso la sua coerenza.
Poi la de nisce come la ricorrenza di categorie semiche o semi contestuali. L’isotopia garantisce
la coesione e omogeneità del discorso. A nchè si stabilisca un’isotopia è su ciente che un
sintagma riunisca almeno due gure semiche, come avviene nell’esempio “il cane abbaia”, dove il
classerà “animale”, che speci ca il lessema abbaia, stabilisce un’isotopia per l’enunciato e ne
consente la lettura omogenea.

Livello immanente e livello della manifestazione

I semi nucleari, i classemi e i sememi appartengono al livello immanente. Essi si pongono


anteriormente alla realizzazione dell'atto linguistico. La realizzazione è il piano della
manifestazione. Il livello immanente è suddiviso in due sottolivelli, uno profondo e uno di
super cie.

- Nel piano della manifestazione si ha l’unione tra fonemi realizzati e lessemi realizzati (semiosi).

- Il piano immanente dell’espressione è suddiviso in un livello profondo (tratti distintivi o femi) e


uno di super cie (fonemi e sillabe).

- Il piano immanente del contenuto è suddiviso in un livello profondo (semi) e uno di super cie
(sememi).

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