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RUSSIA

1855 Alessandro II zar: riforme (modernizzazione della burocrazia, della scuola,


dell’esercito e del sistema giudiziario + creazione degli zemstvo, consigli
elettivi + abolizione della servitù della gleba, ma delusione dei contadini).
1863-1864 Insurrezione polacca per reclamare una più ampia economia  repressione
militare zarista  ritorno all’autocrazia (censura e controlli polizieschi).
1881 Omicidio di Alessandro II per mano di un anarchico.
1873 Patto dei tre imperatori (difensivo) tra Germania, Russia ed Austria.
Problema: rivalità tra Russia ed Austria.
1877 Guerra russo-turca: intervento dell’esercito turco in Bosnia, Erzegovina e
Bulgaria  intervento della Russia, protettrice delle popolazioni slave 
sconfitta turca (indipendenza di Serbia e Montenegro e autonomia di Bosnia
ed Erzegovina) ed egemonia russa sui Balcani  reazione di Austria ed
Inghilterra.
1878 Congresso di Berlino: mediazione di Bismark  nuovo accordo
(indipendenza di Serbia e Montenegro; Bosnia ed Erzegovina autonome, ma
affidate all’Austria; Cipro all’Inghilterra; possibilità per la Francia di
conquistare la Tunisia).
1881 Rinnovo del patto dei tre imperatori, messo in crisi da contrasti tra Russia
ed Austria per la Bulgaria.
1904 Guerra contro il Giappone  vittorie giapponesi a Mukden e Tsushima 
trattato di Portsmouth (occupazione giapponese della Manciuria) 
indebolimento  malcontento della popolazione.
Gennaio 1905 Rivoluzione russa: domenica di sangue a Pietroburgo  risposta dell’esercito
con fucilate  agitazioni e sommosse  nascita dei soviet e convocazione
della Duma (assemblea rappresentativa), che ha breve durata.
1907 Fine dell’esperienza parlamentare con la repressione di Stolypin (riforma
agraria e dissoluzione dei mir).
1 Agosto 1914 Dichiarazione di guerra della Germania dopo la mobilitazione russa.
1914 Vittorie tedesche sul fronte orientale.
Estate 1915 Russi costretti ad abbandonare la Polonia.
Marzo 1917 Rivoluzione d’ottobre: abbattimento del regime zarista  formazione di un
governo provvisorio guidato da L’vov (continuazione della guerra +
occidentalizzazione) + affiancamento dei soviet al governo.
Aprile 1917 Ritorno di Lenin: tesi di aprile (questione della pace, della terra ai contadini
poveri e del controllo sociale della produzione da parte dei consigli operai).
Tentativo di colpo di stato bolscevico per rovesciare il governo  fuga di
Lenin e governo Kerenski, a cui si contrappone Kornilov (capo dell’esercito).
Settembre 1917 Ultimatum di Kornilov  mobilitazione popolare guidata dai bolscevichi
contro il colpo di stato e aumento dei consensi.
7 Novembre 1917 Presa del potere da parte dei bolscevichi (assalto al Palazzo d’Inverno) 
riunione a Pietrogrado del congresso panrusso dei soviet e governo
rivoluzionario guidato da Lenin (tornato in Russia).
Opposizione dei menscevichi e convocazione dell’Assemblea costituente 
elezioni: sconfitta dei bolscevichi, ma scioglimento della Costituente voluta da
Lenin.
Obiettivo: autogoverno delle masse in base ai principi sperimentati nei soviet.
Regime rivoluzionario: creazione di una polizia politica (Ceka) + istituzione
del Tribunale rivoluzionario centrale + reintroduzione della pena di morte +
riorganizzazione dell’esercito (Armata Rossa) + partiti di opposizione fuori
legge.
Marzo 1918 - Terza internazionale comunista (Comintern): 21 punti di Lenin come guida
agli altri partiti comunisti.
Problema: mancato coinvolgimento della classe operaia.
- Trattato di Brest Litovsk con la Germania  reazione dell’Intesa, che
appoggia i conservatori (armate bianche).
- Comunismo di guerra: collettivizzazione dell’industria e dell’agricoltura
 fallimento.
Estate 1919 Fine della guerra civile tra Armata Rossa e armate bianche  sconfitta
delle armate bianche.
1920-1921 Sommosse popolari + rivolta dei marinai della base di Kronstadt + carestia.
Marzo 1921 X congresso del partito comunista: Nep  liberalizzazione  ripresa
produttiva, ma ritorno della classe dei Kulaki e danni per la classe operaia.
1922 - Nascita dell’Urss (Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche) 
potere affidato ai soviet e al partito comunista + centralismo + educazione
dei giovani + scristianizzazione (lotta vs Chiesa ortodossa) + legislazione
sociale (divorzio, aborto, parità fra i sessi).
- Stalin segretario di partito (rivoluzione permanente e socialismo in un solo
Paese)  rivalità con Trotzkij (estensione del comunismo), emarginato ed
espulso dall’Urss.
1924 Morte di Lenin.
1927-1928 Fine della Nep  collettivizzazione del settore agricolo ed eliminazione dei
Kulaki + approvazione di un piano quinquennale per l’industria (incentivi
materiali e morali per gli operai più produttivi  stachanovismo)  mito
dell’Urss in Occidente (che però non conosce lo sterminio dei Kulaki e dei
rivali di Stalin attraverso le “purghe” e le difficoltà della popolazione dovute
alla carestia).
Stalin visto dalle potenze europee come unico capace di combattere Hitler.
1935 Congresso del Comintern a Mosca: Fronti popolari coalizzati contro
nazifascismo.
30 Settembre 1939 Attacco russo alla Finlandia  capitolazione finlandese, ma mantenimento
dell’autonomia.
1941 Fine dell’anomala intesa tra Germania e Urss  alleanza russi-democrazie
occidentali.
22 Giugno 1941 Operazione Barbarossa della Germania contro la Russia  resistenza
dell’Urss (passaggio da guerra-lampo a guerra d’usura).
1942 Assedio tedesco di Stalingrado  resistenza sovietica e ritirata tedesca.
Novembre-Dicembre 1943 Conferenza di Teheran  decisione dello sbarco in Normandia (operazione
Overlord) delle armate rosse (6 Giugno 1944)  ingresso a Parigi, già liberata
dai partigiani  liberazione della Francia.
1946 Conferenza di Parigi: ultimo atto di cooperazione tra Urss e potenze
occidentali
1947 Comintern (Ufficio di informazione dei partiti comunisti): risposta di Stalin al
piano Marshall e alla dottrina Truman.
1948 Inizio della guerra fredda (irriducibile ostilità tra due blocchi contrapposti di
potenze, non guerra guerreggiata).
1949 Esplosione della prima bomba atomica sovietica  fine del monopolio
nucleare americano.
1953 Morte di Stalin  direzione collegiale ala guida della Russia  nessun
mutamento nei rapporti con l’Occidente  repressione della rivolta scoppiata
a Berlino Est contro le dure condizioni di vita imposte dal regime comunista.
1953-1954 Periodo di acuta tensione internazionale, seguito da una fase di accettazione
reciproca  coesistenza pacifica tra i due blocchi (< ascesa di Kruscev,
segretario del partito comunista e primo ministro russo).
1955 Patto di Varsavia con i Paesi satelliti (in risposta all’adesione della Germania
federale al Patto atlantico (1949).
1955-1956 Politica di Kruscev:
- Trattato di Vienna: ritiro delle truppe russe dall’Austria in cambio della
garanzia occidentale della neutralità del Paese.
- Conferenza di Ginevra: status quo europeo non messo in discussione da
Eisenhower.
- Riconciliazione con i comunisti jugoslavi.
- Scioglimento del Cominform.
- Fine delle grandi purghe.
- Demolizione della figura di Stalin < denuncia degli errori e dei crimini
commessi dall’Unione Sovietica (rapporto durante il XX congresso del
Pcus)  destalinizzazione soprattutto nell’Europa dell’Est e illusione che
l’egemonia dell’Urss potesse assumere forme più blande o essere cancellata
del tutto).
Giugno 1956 Intervento russo contro le agitazioni polacche e lo sciopero di Poznan 
ascesa al potere di Gomulka favorita dai russi.
Intervento russo repressivo in Ungheria  sdegno e proteste in Occidente.
1960 Elezione di John Fitzgerald Kennedy (democratico): slancio riformatore
(integrazione razziale + incremento della spesa pubblica) + linea ambivalente
con l’Urss.
1961 Crisi dei missili a Cuba: intervento Usa per soffocare il regime di Fidel
Castro  sostegno dell’Urss a Cuba e installazione di basi di lancio per missili
nucleari  mondo vicino ad un conflitto generale, raggiungimento di un
compromesso (smantellamento dei missili Urss in cambio della promessa
statunitense di non intervenire nelle questioni cubane)  fase di distensione
con gli Usa.
1968 Breznev al potere: riforme economiche + repressione (primavera di Praga:
programma di rinnovamento  ideale di un socialismo dal volto umano, senza
repressione)  occupazione di Praga da parte di truppe Urss e dei Paesi del
patto di Varsavia (Germania Est, Polonia, Ungheria e Bulgaria)  resistenza
di Praga, che però deve rimanere sotto il controllo degli occupanti.
Anni ‘70 Politica estera: intervento in Afghanistan  resistenza dei guerriglieri
islamici.
Politica interna: repressione del dissenso.
1975 Conferenza di Helsinki sulla sicurezza e cooperazione in Europa (ma poi
intervento in Afghanistan!).
1985 Morte Breznev  breve esperienza governativa di Andropov e Cernenko.
1885-1990 Gorbacev segretario e poi presidente dell’Urss: perestroika (riforma:
interventi nel segno della liberalizzazione) all’insegna della glasnost
(trasparenza)  rinnovamento politico e culturale, apertura al dialogo con
l’Occidente (incontri con Reagan) + ritiro delle truppe dall’Afghanistan.
Movimenti autonomisti nel Paesi dell’Urss.
1989 Crollo del muro di Berlino  fine della divisione del mondo in blocchi.
1991 Tentativo di golpe  fallimento < protesta popolare
21 Dicembre 1991 Crollo dell’Urss < (proteste indipendentiste nei Paesi dell’Urss), nonostante il
tentativo di Gorbacev di creare un nuovo trattato di unione meno rigido del
precedente  nascita della Csi (Comunità degli Stati indipendenti).
25 Dicembre 1991 Dimissioni di Gorbacev.
1993 Elezione di Elstin (autonomia della repubblica russa dall’Unione Sovietica):
cronica instabilità politica scontro col Parlamento (intervento militare in
Cecenia) + crisi economica  dimissioni di Elstin.
1995 Sostituzione del Gatt con il WTO (World Trade Organization).
1999-2008 Governo Putin: iniziale intesa con la Nato, ma poi nuovo contrasto con
l’Occidente.
2008-2012 Governo Medveded.
2012 Governo Putin.

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