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LE RISORSE E IL POTERE

LA NATURA DEL POTERE: il potere, secondo Foucault, è ovunque. Esso può essere
identificato con delle istituzioni, ma la sua efficacia si realizza per lo più in maniera
invisibile. Il potere, infatti, si annida nei modelli introiettati, nei pensieri e nei
comportamenti a nostra totale insaputa. Il potere tende ovunque a produrre
rappresentazioni di se stesso.
ARENA POLITICA, ATTORI POLITICI E PROSPETTIVA PROCESSUALE: l’arena politica
è uno spazio astratto occupato da tutti gli elementi che determinano il confronto politico
(organizzazioni, individui, valori, significati e risorse), che sono manovrati dagli attori
politici nel loro confrontarsi per il potere. L’antropologia, inoltre, ha adottato quella che è
stata chiamata prospettiva processuale, che ritiene che le motivazioni e gli interessi
trovino espressione nell’attuazione di determinate strategie. E’ chiamata «processuale»,
perché coglie la politica nel suo divenire.
FORME DI VITA ECONOMICA
LA PRODUZIONE E LA CIRCOLAZIONE DELLE RISORSE: controllare le risorse
significa poter decidere della loro destinazione e anche esercitare un controllo sulla
produzione di esse.
LE FORME DI CIRCOLAZIONE DEI BENI: secondo Polanyi le forme di distribuzione e di
scambio presenti nelle diverse società sono fondamentalmente tre:
• Reciprocità/simmetria: società organizzate su gruppi di parentela, dove prevalgono
scambi di tipo paritario e simmetrico tra gruppi e parenti.
• Ridistribuzione/centralità: economie che presentano un’autorità che concentra su di
sé i prodotti prevenienti dalla periferia, che vengono successivamente ridistribuiti
secondo criteri ogni volta differenti.
• Scambio/mercato: economie nelle quali le merci circolano in base alla legge della
domanda e dell’offerta.
La circolazione dei beni è un fenomeno sociale, perché lo scambio, la distribuzione,
l’acquisto e la vendita di tali beni pongono in relazione tra loro gli individui e i gruppi.
COMUNITA’ DOMESTICA: secondo Meillassoux la comunità domestica si fonda su un
accesso paritario di tutti gli individui al mezzo di produzione per eccellenza. All’interno di
tale comunità l’anzianità sociale è fondamento dell’autorità. La comunità domestica è
stata funzionalmente incorporata dalle altre forme economiche e sociali nel corso della
storia: tutte queste forme hanno sfruttato la sua capacità di svolere la sua funzione di
luogo di riproduzione della manodopera.
ECONOMIE DELL’AFFERMAZIONE E POLITICHE DELLO SVILUPPO: l’articolazione dei
modi di produzione comporta il progressivo coinvolgimento dei sistemi locali in sistemi più
ampi. Quando i sistemi locali entrano in un rapporto di articolazione coi sistemi dominanti
del mercato, le trasformazioni possono essere rapide e rilevanti. Tale rapidità e rilevanza
dipendono da quanto il sistema locale è in grado di difendersi dalla pressione esterna.
LE STRUTTURE DELLA DIPENDENZA: espressione della situazione della
subordinazione funzionale tra economie del centro ed economie della periferia.
RAZIONALITA’ ED IRRAZIONALITA’ NELL’ECONOMIA: per pianificatori e consulenti la
razionalità è ciò che orienta il comportamento verso l’ottenimento di un utile materiale:
guadagno, profitto, ecc. Questa posizione è smentita da chi pensa che si possa essere
razionali anche perseguendo scopi diversi.
TIPI DI ORGANIZZAZIONE POLITICA
ATTIVITA’ POLITICA ED ORGANIZZAZIONE POLITICA: l’attività politica è l’aspetto
intenzionale del comportamento individuale e collettivo mediante il quale i singoli o i
gruppi manipolano le regole e le istituzioni vigenti nella loro società. Un’organizzazione
politica può essere considerata come l’insieme delle regole, delle istituzioni e delle
pratiche che contribuiscono a definire il quadro entro il quale si svolge l’attività politica.
LA CLASSIFICAZIONE TIPOLOGICA: le forme di organizzazione politica si distinguono in
sistemi politici non centralizzati (bande e tribù) e sistemi politici centralizzati (i potentati e
gli stati, quest’ultimi raggruppati in stati dinastici e nazionali).
SISTEMI NON CENTRALIZZATI:
• La banda: è caratterizzata da gruppi di cacciatori-raccoglitori nomadi, sottoposti al
flusso, ossia, al continuo allontanamento di una banda e dal loro riaggregarsi ad
un’altra. I membri di questi gruppi sono sostanzialmente uguali, ed il flusso
impedisce di avere un’autorità permanente. I comportamenti inadeguati sono
sanzionati dalla semplice derisione conseguente all’allontanamento dal gruppo.
• Le società tribali: il tribalismo è quasi sempre una risposta alla dissoluzione di
istituzioni e di ideologie unificanti, e non un ritorno alla tradizione.
LE CARATTERISTICHE FONDAMENTALI DELLE SOCIETA’ TRIBALI: sono definite tribali
le società in cui sono presenti più gruppi di discendenza che si considerano discendenti
da uno stesso antenato. L’organizzazione politica è definita acefalo, ovvero priva di un
potere centrale con capacità di decisione, di controllo e di coercizione.
LIGNAGGI SEGMENTARI: sono gruppi di discendenza unilineari costitutivi di una tribù. I
componenti del lignaggio si riconoscono idealmente come discendenti da una stesso
antenato, che può essere uomo o donna, reale o immaginario.
STRATIFICAZIONE RITUALE: in molte società tribali dell’America e del Medio Oriente
esiste una distinzione importante tra lignaggi, la quale riflette una funzione politico-
religiosa svolta da alcuni di esse. E’ possibile trovare, presso alcune di queste società,
degli individui che possono incarnare un’autorità largamente rispettata ed ascoltata per
motivi extra-politici.
CONSIGLI DI VILLAGGIO: dove le popolazioni sono insediate in villaggi permanenti. Ogni
gruppo di discendenza ha i propri rappresentanti che si riuniscono periodicamente dando
vita ai consigli di villaggio, cioè assemblee ristrette di potere decisionale e consultivo,
nonché amministrativo.
SODALIZI, CLASSI DI ETA’, SOCIETA’ SEGRETE: nelle società tribali esistono anche
forme associative basate sui criteri del sesso e dell’età. Membri di questi gruppi possono
entrare a far parte dei sodalizi, forme associative che tagliano trasversalmente i gruppi di
discendenza. In alcune società, la popolazione è raggruppata in base a fasce di età,
gruppi nei quali si entra mediante riti di iniziazione officiati dai membri più anziani della
società. Le società segrete, sono costituite da individui affiliati tramite riti di iniziazione e
costituiscono centri di aggregazione e di potere.
IL BIG MAN: i capi tribali si caratterizzano per la loro costante opera di ridistribuzione dei
beni e dei benefici, per il supporto e l’assistenza nei confronti del proprio seguito. Nelle
società prive di lignaggi segretari, quindi non classificabili tribali, i grandi uomini sono
figure un po’ anomale. Questo titolo e la sua fama sono il risultato dell’abilità e
dell’iniziativa personale. Questi uomini sono costretti a ridistribuire periodicamente le
ricchezze accumulate grazie all’aiuto di altri individui, convinti dal big man a collaborare
con lui.

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