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«tutti i bravi poeti epici non per capacità artistica ma in quanto ispirati
e posseduti compongono tutti questi bei poemi, e la cosa vale anche per
i bravi poeti melici; come i coribanti danzano solo quando sono fuori di
senno, così anche i poeti melici compongono queste belle poesie solo
quando sono fuori di senno. Ma una volta che siano entrati nella sfera
dell'armonia e del ritmo, cadono in preda a furore bacchico e a
invasamento, così come le baccanti che attingono miele e latte dai fiumi
quando sono possedute, ma quando sono in sé non lo fanno; e l’anima
dei poeti melici si comporta allo stesso modo,come appunto essi
dicono. Infatti i poeti certo ci raccontano che, attingendo i loro versi da
fontane di miele, da giardini e dalle valli boscose delle Muse, li portano
a noi come le api, volando anche loro come esse, e dicono la verità,
poiché il poeta è un essere etereo, alato e sacro e non è capace di
comporre prima di essere ispirato e fuori di sé e prima che non vi sia più
in lui il senno».[20]