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Hitler si rese conto che per consolidare il proprio potere era necessario porre un freno alle SA, fuori

dal
controllo del governo perché seguivano fedelmente gli ordini del loro capo, Ernst Röhm.
Gli esecutori materiali della strage furono le SS , che già da qualche anno costituivano la milizia personale
di Hitler.
Tuttavia, l'eccidio fu reso possibile soprattutto grazie all'appoggio dei capi dell'esercito tedesco, i quali
temevano che Röhm potesse conquistare anche il controllo delle forze armate.
Così, nell'agosto 1934, alla morte di quest'ultimo, Hitler aggiunse alla carica di cancelliere anche quella di
capo dello Stato. In questo modo, il potere di Hitler crebbe notevolmente, perché egli, in qualità di capo
dello Stato, era anche capo delle forze armate, le quali erano obbligate a giurargli fedeltà.

L'economia è al servizio del Terzo Reich

Come abbiamo visto, Hitler aveva sfruttato la grave crisi esconomica del '29 per alimentare il malcontento
dei tedeschi verso i governi della Repubblica.
Per questo motivo, il Führer dedicò grande attenzione alla ripresa economica del Paese, allo scopo di
ridurre la disoccupazione e di restituire alla Germania il ruolo di grande potenza.
Infatti, nonostante i trattati di pace avessero obbligato la Germania a disporre di ridottissime forze militari,
Hitler avviò un massiccio riarmo, che era indispensabile per attuare il suo programma di espansionismo
territoriale.
In questo modo, la produzione industriale decollò e il numero dei disoccupati passò dai 6 milioni del 1933
ai 500 000 del 1936, per poi azzerarsi nel 1939. Tuttavia, i lavoratori erano obbligati a giornate lavorative
superiori alle otto ore e non potevano più costituirsi in organizzazioni sindacali per tutelare i loro diritti.

Il Terzo Reich fonda la sua forza sul consenso

Il nazismo, come il fascismo, fu un regime totalitario. Tutto il potere era esercitato da Hitler e ogni aspetto
della vita del popolo tedesco era posto sotto stretto controllo dello Stato. In questo modo, il Führer
costruiva il consenso delle masse, che era necessario per la stabilità del Reich.
I cittadini tedeschi erano istruiti all'ideologia nazista fin dalla più tenera età. Infatti, fu istituita la
Hitlerjugend, cioè la «gioventù hitleriana», un'organizzazione di cui facevano parte tutti i bambini e gli
adolescenti tedeschi, che venivano addestrati alla vita militare e ai principi nazisti fondati sulla superiorità
della razza ariana e sull'odio verso le minoranze considerate inferiori.
Anche la scuola fu sottoposta al controllo della dittatura nazi-sta.

Il consenso fu rafforzato soprattutto dalle feste e dalle cerimonie

Pubbliche, come le solenni parate militari e le grandiose manifestazioni sportive, che avevano lo scopo di
trasmettere la potenza del Reich, di cui tutto il popolo tedesco doveva sentirsi parte integrante.

Il regime nazista si serve della propaganda

Per aumentare il consenso tra i cittadini tedeschi, il regime nazista investì grandi risorse nella propaganda,
che utilizzò in maniera efficace i mezzi di comunicazione di massa.
Tutti i mezzi di comunicazione erano sottoposti a una rigida censura, dovevano trasmettere la grandezza
del Führer e fomentare l'ostilità verso ebrei e comunisti.
Di conseguenza, furono eliminati i libri e le opere d'arte che non rispecchiavano l'ideologia nazista, mentre
gli artisti e gli intellettuali che non prestarono fedeltà al regime, come lo scrittore Thomas Mann e il fisico
Albert Einstein, dovettero abbandonare il Paese.

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