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Economia 5

La gestione
• “Condotta delle aziende di ogni fatta, indirizzo delle stesse al raggiungimento del fine” (Amodeo,
1964).
Concetti implicati: orientamento,comportamento od operatività guidata ⇔ complesso di decisioni
collegate da comunanza di fini, che si declinano in scopi o missioni e poi obiettivi di diverso grado e
funzione, temporalmente ordinati.
• Scopo o missione riassume le ragioni istitutive dell’azienda (perché è sorta), l’oggetto della sua
attività (cosa fa), il suo orientamento strategico di fondo (ciò vuole essere, l’ambiente ed il mercato
con cui si confronta, il modello di interazione con essi).
Su una cosa tutti gli autori sono d’accordo: gli elementi caratterizzanti dell’azienda sono le sue attività
operative. La gestione è connotata da queste attività operative. La gestione è l’insieme delle
attività(punto di vista oggettivo) e/o dal sistema delle decisioni che quelle operazioni determiano. Ci
sono autori che sostengono che la gestione sia l’insieme delle decisioni che porta al conseguimento
dei suoi obiettivi. Una definizione vale l’altra.

• L’orientamento strategico di fondo si declina in obiettivi funzionalmente differenziati (performance di


funzione, ad es. n.ro di pezzi prodotti, n.ro di reclami gestiti nel tempo, n.ro di unità vendute, volume
di fatturato, risultato operativo, utile, ecc.) nello sviluppo temporale. Il che determina la coesione delle
decisioni assunte e delle operazioni che ne costituiscono attuazione.
• La gestione può essere anche riguardata come l’insieme delle operazioni che l’azienda compie ed
attraverso cui si manifesta: il “sistema operativo” dell’azienda. L’insieme delle attività aziendali, o
gestione possono essere denominoti sistemi operativi.

• La responsabilità della gestione, prima del suo svolgimento la definizione di scopi e/o missione, è
propria degli organi di governance.
• Dell’imprenditore individuale, nella ditta individuale, dei soci amministratori o dell’organo
amministrativo nelle società di capitale. In queste ultime, quando l’organo amministrativo è collegiale,
rientrano nella responsabilità del consiglio le scelte di livello più elevato, come quelle attinenti a scopi,
missioni e strategie; dell’amministratore delegato le scelte esecutive. Rientra nella responsabilità del
direttore generale, quando esiste, la trasmissione della volontà amministrativa alla struttura
organizzativa.
Le attività operative sono frutto di decisioni presi da chi ha il potere amministrativo dell’azienda. Le
decisioni del socio sono quelle pertinenti al contratto di società, e quindi le linee generali dell’impresa
tramite l’atto costitutivo, ad esempio, denotano l’oggetto dell’attività. Queste sono le decisioni tipiche
dell’assetto proprietario. L’organo amministrativo è quello che dà vita all’investimento, ed è quello che
prende le decisioni importanti. Le decisioni di tipo strategico. Inoltre, se ha un amministratore
delegato, si delega una parte di poteri per prendere le decisioni di carattrere quotidiano. Si crea così
una catena di processi decisionali. Si prevede un direttore generale per avere una guida concreta,
immediatamente dopo il consiglio di amministrazione. L’organo amministrativo e quello di controllo
formano assieme la struttura di governance, ai quali si può aggiungere la figura della direzione
generale. I proprietari hanno responsabilità di tipo organizzativo.

• La gestione si articola in processi ordinati in cicli: insiemi (sistemi e sotto-sistemi) di operazioni


coordinate, poste in essere dalle funzioni aziendali (ad es. processi di approvvigionamento, processi
di finanziamento, processi di produzione, processi di controllo, processi di marketing, ecc.), che si
dispiegano e si ripetono nel tempo (routine) con modifiche che dipendono dalle variazioni (attese e/o
indotte) delle condizioni interne ed ambientali e dagli obiettivi.
• L’attuazione dei processi ed il conseguimento degli obiettivi si collegano alle responsabilità
organizzative, funzionalmente e/o gerarchicamente ordinate.
Le operazioni sono coordinate in quanto lo sono le definizioni che le generano. Anche in un’attività di
piccole dimensioni le decisione vengono prese da attività pregressa e da previsioni future. Queste
decisioni sono coordinate nello spazio-tempo. Le operazioni sono collegate nello spazio, avendo
diverse attività operative con funzioni differenti contemporaneamente, e nel tempo, tali attività sono
cicliche. Il credito può essere di funzionamento se riguarda gli accordi del settore, come ad esempio
una dilatazione del pagamento della forniture di materie prime. Il fornitore finanzia l’impresa poichè lo
si paga con i ricavi ottenuti dalla vendita delle materie prime lavorate. Il credito di finanziamento si
traduce in un prestito di nuove risorse, che hanno un costo, il costo del denaro, l’interesse.

In una prospettiva stricto sensu economica assumono particolare rilievo due categorie di (macro) cicli:
• approvvigionamenti, produzione, vendite
• finanziamenti, investimenti/uscite, rientri/entrate, disinvestimenti/restituzioni
Gli approvvigionamenti determinano l’acquisizione dei fattori produttivi, input dei processi produttivi;
dal compimento dei processi produttivi emergono le utilità che, in varie forme (beni, servizi), si
collocano sul mercato (output). Input e output determinano gli scambi dell’azienda col mercato.Gli
scambi col mercato (input e output) generano le quantità economiche d’azienda e la necessità delle
relative misurazioni.

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