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L’AMMINISTRAZIONE AZIENDALE
CAPITOLO I
IL GOVERNO AZIENDALE
E I PROCESSI DECISIONALI
di Stefano Adamo
1. Il governo aziendale
1
Trattasi della tripartizione zappiana che identifica nell’amministrazione d’azienda un sistema
unitario costituito da sub-sistemi interattivi. G. ZAPPA, Le produzioni nell’economia delle imprese,
vol. I, Giuffrè, Milano, 1956, p. 93 e ss. Osserva il Cassandro come tale distinzione si riferisca “più
che all’azienda obiettivamente considerata come sistema di forze, all’attività degli organi azienda-
li”. P.E. CASSANDRO, Le aziende. Principi di ragioneria, IV ed., Cacucci, Bari, 1968, p. 50.
152 Parte Seconda – L’amministrazione aziendale
2
U. BERTINI, ‘Il sistema aziendale delle idee’, in Scritti in onore di Carlo Masini, Tomo primo,
Egea, Milano,1993, p. 465.
3
U. BERTINI, ‘Il sistema aziendale delle idee’, cit., p. 467.
4
E. ARDEMANI, L’economia delle imprese, III ed., Giuffrè, Milano, 1989, p. 37.
154 Parte Seconda – L’amministrazione aziendale
5
R. FERRARIS FRANCESCHI, ‘La problematica dello scopo nel processo decisionale: prime consi-
derazioni’, in Scritti in onore di Domenico Amodeo, Cedam, Padova, 1987, p. 401.
6
P. MIOLO VITALI, Il sistema delle decisioni aziendali, Giappichelli, Torino,1993, p. 16.
7
R. CORTICELLI, I giudizi di convenienza economica in economia aziendale, Cursi, Pisa, 1973,
p. 78.
Cap. I – Il governo aziendale e i processi decisionali 155
8
P. MIOLO VITALI, Il sistema delle decisioni cit., p. 32.
9
S. FACCIPIERI, ‘I processi di decisione nell’impresa’, in P. Saraceno (a cura di), Economia e
direzione dell’impresa industriale, Isedi, Milano, 1981, p. 130 e ss.
156 Parte Seconda – L’amministrazione aziendale
10
J.G. MARCH-H.A. SIMON, Organizations, John Wiley & Sons Inc., New York, 1958.. In argo-
mento, inoltre: R. FERRARIS FRANCESCHI, ‘La problematica’, cit., p. 403 e ss.; P. MIOLO VITALI, Il
sistema delle decisioni cit., p. 51 e ss.
11
P. MIOLO VITALI, Il sistema delle decisioni cit., p. 52 e ss.
Cap. I – Il governo aziendale e i processi decisionali 157
I SISTEMI INFORMATIVI
Giova precisare che nessuno dei modelli indicati può assumere va-
lidità assoluta, in quanto l’utilizzo della logica più adeguata alla spe-
cifica realtà soggiace alla valutazione delle interrelazioni instaurabili
con gli ambienti in cui l’unità economica opera14. Si rileva, inoltre, in
funzione della differente incidenza prodotta dalla variabile temporale,
la necessità di avvalersi di schemi logici e modelli differenti per l’a-
nalisi delle decisioni di breve periodo rispetto a quelle di lungo perio-
do. Appare, tuttavia, innegabile che, quantunque anche altri elementi
debbano pur sempre essere tenuti presenti risultando, talvolta, decisivi
nella scelta, nelle decisioni di convenienza economica gli aspetti valu-
tativi di efficacia ed efficienza assumono un rilievo indiscutibile.
Ai fini della formulazione del giudizio di convenienza, risulta,
perciò, determinante l’esistenza di un adeguato sistema informativo
(sistema di rilevazioni), la cui articolazione sia tale da fornire agli
organi decisionali le “informazioni rilevanti” per una corretta valuta-
zione delle alternative15.
La gestione organizzata delle informazioni si pone, dunque, come
fattore fondamentale nell’amministrazione aziendale e quale impre-
scindibile presupposto dell’attività decisoria di impresa. Ne discende
12
C.E. LINDBLOM, ‘La scienza del sapersela cavare’, in H.I. Ansoff, La strategia di impresa,
Etas, Milano, 1974
13
Per approfondimenti: P. MIOLO VITALI, Il sistema delle decisioni cit., p. 58 e ss.
14
P. MIOLO VITALI, Il sistema delle decisioni cit., p. 51.
15
Sul punto, si rinvia per tutti a: L. MARCHI, I sistemi informativi aziendali, Giuffrè, Milano,
1993.
158 Parte Seconda – L’amministrazione aziendale
16
S. ADAMO-M. TURCO, ‘L’amministrazione economica d’impresa e il sistema delle rilevazioni
aziendali’, in S. Adamo, Le rilevazioni di esercizio delle imprese. Scritture complesse e sintesi
periodiche, Cacucci, Bari, 2013, p. 31.
17
L. MARCHI, I sistemi informativi aziendali, III ed., Giuffrè, Milano, 2003.
Cap. I – Il governo aziendale e i processi decisionali 159
18
S. ADAMO-M. TURCO, ‘L’amministrazione economica’, cit., p. 33.
CAPITOLO II
L’ATTIVITÀ ORGANIZZATIVA
di Francesco Giaccari
1. Premessa
– ricerca e sviluppo;
– finanza;
– organizzazione e personale;
– controllo gestionale.
Come già accennato, dette funzioni possono essere a loro volta va-
riamente raggruppate tra1:
a) funzioni caratteristiche od operative;
b) funzioni integrative o ausiliarie.
Le prime sono direttamente rivolte al raggiungimento degli obiet-
tivi aziendali, assumendo caratterizzazione specifica in funzione del
settore di attività; sono tali il marketing, la produzione e logistica, la
ricerca e sviluppo.
Le seconde, invece, svolgono prevalentemente un’attività di sup-
porto al governo aziendale, anche se ciò non deve far pensare a fun-
zioni meno importanti delle precedenti. Queste, invero, si riferiscono
ad attività alquanto disomogenee rivolte, per esempio, all’acquisizio-
ne dei fattori produttivi ed alla loro razionale utilizzazione (come nel
caso della finanza e in quello della organizzazione e della gestione del
personale), in altri casi, esse sono finalizzate alla produzione di infor-
mazioni sull’andamento futuro della gestione e sulla sua compatibi-
lità con gli obiettivi aziendali, nonché sull’andamento della gestione
passata e dei risultati ottenuti (pianificazione strategica e controllo di
gestione).
Ne deriva che un’azienda rivolta ad attuare il proprio processo pro-
duttivo deve porre in essere una serie di operazioni che vanno dalla
ricerca e dallo studio di nuovi prodotti, alla loro realizzazione ed alla
vendita. Tutto ciò non può prescindere, chiaramente, da una ulteriore
serie di operazioni gestionali quali: il reperimento di mezzi finanziari;
l’acquisizione, l’addestramento e l’organizzazione del personale; la
disponibilità di una serie di informazioni di tipo economico-finanzia-
rio e di altra natura2.
Lo studio aziendale per processi fonda la propria impostazione
sugli obiettivi delle operazioni, che, quindi, seppure tecnicamente di-
verse risultano accomunate dall’identità del fine per il quale vengono
effettuate. In effetti, per ‘processo’ si intende un insieme di attività
1
G. FERRERO, Impresa e management, II ed., Giuffrè, Milano, 1987, p. 177.
2
Da ciò la presenza di inevitabili relazioni di interdipendenza tra le stesse funzioni: G. FERRERO,
Impresa, cit., p. 192.
Cap. II – L’attività organizzativa 163
I due approcci, oltre a risultare utili ai fini della conoscenza del si-
stema aziendale, hanno comportato dei riflessi sulle modalità organiz-
zative aziendali, al punto da favorire nella concreta realtà la diffusione
di veri e propri modelli organizzativi.
2. Le funzioni aziendali
3 L. MARCHI-S. MARASCA, ‘Il sistema delle operazioni e la dinamica dei processi’, in L. Marchi
(a cura di), Introduzione all’economia aziendale. Il sistema delle operazioni e le condizioni di equi-
librio aziendale, V ed., Giappichelli, Torino, 2003, p.84.
164 Parte Seconda – L’amministrazione aziendale
4
G. PELLICELLI, Il marketing, Utet, Torino, 1988, p. 68 e ss.
5
G. PELLICELLI, Il marketing, cit., pp. 226-288.
Cap. II – L’attività organizzativa 165
Vendite Vendite
e profitti
Profitti
0
tempo
6
G. PELLICELLI, Il marketing, cit., pp. 489-490.
7 Trattasi in buona parte dell’insieme di conoscenze e di competenze che danno vita al patrimo-
nio tecnologico e scientifico dell’azienda. A. GILARDONI, ‘Ricerca e sviluppo’, in L. Guatri (a cura
di), Trattato di economia delle aziende industriali, Tomo terzo, Egea, Milano, 1988, p. 175.
168 Parte Seconda – L’amministrazione aziendale
8
L. PUDDU, La ricerca e sviluppo nel sistema d’impresa, Giuffrè, Milano, 1980, p. 21.
9
L. PUDDU, La ricerca, cit., pp. 22 e ss.
10 In argomento: S. PIVATO, ‘Impianti, produzione logistica’, in L. Guatri (a cura di), Trattato di
economia delle aziende industriali, cit., p.113 e ss. Inoltre: M. SCICUTELLA, Produzione e logistica
nella gestione d’impresa, Cacucci, Bari, 1993.
Cap. II – L’attività organizzativa 169
11
M. SCICUTELLA, Produzione e logistica, cit., p. 29 e ss.
12
S. PIVATO, ‘Impianti, produzione logistica’, cit., p. 144 e ss.
170 Parte Seconda – L’amministrazione aziendale
13 Per approfondimenti sul sistema logistico: M. SCICUTELLA, Produzione e logistica, cit., p. 143
e ss. Inoltre: A. MAIZZA, Le relazioni sistemiche tra Industria e Distribuzione. Ruolo e valore della
logistica, Cacucci, Bari, 2002.
Cap. II – L’attività organizzativa 171
LA FUNZIONE FINANZA
Tradizionalmente il ruolo assegnato alla finanza aziendale è quel-
lo del reperimento delle risorse finanziarie sul mercato dei capitali
attraverso l’osservazione del costo, la composizione delle forme di
finanziamento, l’adozione di tecniche connesse alla gestione della li-
quidità e della distribuzione dei dividendi.
In una visione più avanzata, la finanza non si occupa solo della
ricerca delle fonti di finanziamento più adeguate ma anche della ge-
stione dei flussi finanziari.
Gli obiettivi, dunque, della funzione finanza riguardano14:
1. la scelta di una struttura finanziaria che sia la più conveniente
sotto vari profili (sincronia dei flussi, onerosità delle fonti di fi-
nanziamento, ecc.).
2. la politica dei dividendi, nel senso di legame tra politica dei di-
videndi e struttura finanziaria;
14
R.A. BREALEY-S.C. MYERS-S. SANDRI, Principi di finanza aziendale, Mc Graw-Hill-Italia,
Milano, 1999.
172 Parte Seconda – L’amministrazione aziendale
15
Ciò si riconduce alla “fondamentale, complessa, responsabile decisione dell’alta direzione,
volta a materializzare la strategia aziendale, avviandone razionalmente il processo di implemen-
tazione nel sistema operativo aziendale”. G. BRUNI, Contabilità per l’Alta Direzione, Il processo
informativo funzionale alle decisioni di governo dell’impresa, 2^ ed., Etas, Milano, 1999, p. 236.
Cap. II – L’attività organizzativa 173
16
P.E. CASSANDRO, La pianificazione aziendale, V ed., Cacucci, Bari, 1978, p. 35 e ss.
17
«L’azione amministrativa, come l’azione umana in genere, procede per scelte, e una scelta
non può consapevolmente farsi senza cercare preventivamente fra le possibili vie che si offrono
all’operatore quella che è più conveniente sotto l’aspetto economico. Il che non può attuarsi senza
le previsioni». P.E. CASSANDRO, La pianificazione aziendale, cit., p. 5, nota 1.
18
G. BRUNI, Contabilità, cit., pp. 237-251. Utili approfondimenti in: M. GALEOTTI-S. GARZELLA
(a cura di), Governo strategico dell’azienda, Giappichelli, Torino, 2013.
174 Parte Seconda – L’amministrazione aziendale
19
Su tali aspetti, si veda per tutti: V. CODA, L’orientamento strategico dell’impresa, Utet, To-
rino, 1988.
20
P.E. CASSANDRO, La pianificazione aziendale, p. 35 e ss.
21
In argomento: P. BASTIA, ‘Il sistema di controllo interno nella governante delle imprese ita-
liane’, in D.M. Salvioni, Corporate governance e sistemi di controllo della gestione aziendale, F.
Angeli, Milano, 2004, p. 69 e ss. S. BERETTA, Valutazione dei rischi e controllo interno, Università
Bocconi Editore, Milano, 2004, p- 35 e ss.
Cap. II – L’attività organizzativa 175
3. I processi aziendali
22
U. BERTINI, Il sistema d’azienda. Schema di analisi, Giappichelli, Torino, 1990, p. 127. In
argomento si rinvia, tra gli altri a: M. BERGAMIN BARBATO, Programmazione e controllo in un’ot-
tica strategica, Utet, Torino, 1987; G. BRUNI, Contabilità, cit.; L. BRUSA, Sistemi manageriali di
programmazione e controllo, Giuffrè, Milano, 2000.
23
Sui sistemi informativi aziendali, si rinvia, tra gli altri a: L. MARCHI, I sistemi informativi
aziendali, cit.
176 Parte Seconda – L’amministrazione aziendale
24
L. MARCHI-S. MARASCA, ‘Il sistema delle operazioni’, cit., p.84.
25
P. MIOLO VITALI (a cura di), Corso di economia aziendale, vol. I, Giappichelli, Torino, 2000,
p. 206.
26
L. Marchi (a cura di), Introduzione all’economia aziendale. Il sistema delle operazioni e le
condizioni di equilibrio aziendale, V ed., Giappichelli, Torino, 2003, p. 147 e ss.
27
Per una schematica esposizione dei processi aziendali si veda: P. MIOLO VITALI (a cura di),
Corso, cit., pp. 201 e ss.
Cap. II – L’attività organizzativa 177
28
A. MAIZZA, Management d’impresa. I processi gestionali tra digitalizzazione e iper-competi-
tività. vol. I, I Liberrimi, Lecce, 2016, p. 179 e ss.
29 Nel nostro Paese nel 2016 è stato avviato il piano Industria 4.0, divenuto nel 2017 Impresa
4.0, avente l’obiettivo di favorire investimenti nelle tecnologie e nei servizi atti a favorire la digita-
lizzazione dei processi gestionali.