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La filosofia del 600 può essere interpretata con una MACROGENERALIZZAZIONE suddividendo i
filosofi in 2 gruppi:
- RAZIONALISTI (deduzione): presuppongono che le nostre conoscenze siano certe ––>
sono fondate non grazie all’esperienza, ma grazie a qualcosa di più attendibile. Essi non
pongono l’esperienza nel metodo conoscitivo, la escludono poiché non è certa.
Es. Cartesio (idee innate ––> vengono da Dio e sono perfette, indiscutibili, sono la certezza
della ragione)
DEDUZIONE: la verità dei contenuti è secondaria, è indispensabile la correttezza logica dei
ragionamenti (come sosteneva Aristotele)
- EMPIRISTI (induzione): non raggiungano la certezza perché si possono basare sempre e
solo sull’esperienza, la ragione si usa, ma ciò non è preciso ––> i sensi potrebbero sbagliare
e l’intelletto anche. Ma anche se sensi ed intelletto fossero corretti ––> limitandoci
all’esperienza potremmo fare errori di generalizzazione (es. vedo 5 cigni bianchi e affermo
che tutti i cigni sono bianchi ––> falso, magari esiste un cigno di colore nero). Gli empiristi
non raggiungono mai la certezza perché secondo loro l’esperienza è l’unico metodo
conoscitivo possibile.
1632 – 1677
Vive in Olanda, figlio di una FAMIGLIA DI EBREI relapsi portoghesi (obbligati a convertirsi da Filippo
II al cristianesimo e poi considerati dei falsi convertiti perché sono stati scoperti o accusati di aver
continuato a seguire la loro religione originaria).
È un RAZIONALISTA DEDUTTIVISTA.
La natura è organizzata da un DIO IMMANENTE (fa parte della natura stessa, la regola da un punto
di vista interno), che coincide con la ragione universale.
METODO
Spinoza è il più RIGOROSO dei razionalisti deduttivisti del 1600. L’esperienza, quindi, secondo
Spinoza, non è portatrice di verità.
Dal punto di vista conoscitivo il suo metodo è fondato da PRINCIPI che si basano sulla FORZA
RAZIONALE, sulla forza di un ragionamento. La sua opera più famosa l’”Etica” sia intitolata “Etica
more geometrico demonstrata” “Etica dimostrata secondo i costumi della geometria”.
Quest’opera è inconfondibile perché è strutturata come una dimostrazione di un teorema:
- Assiomi
- Corollari
- Dimostrazioni
Diversamente dalla scrittura della maggior parte dei filosofi che argomentano in modo trattatistico
(come se fosse una spiegazione), la struttura LOGICA è resa EVIDENTE. Non si limita a raccontare
con un discorso strutturato, ma fa una dettagliata SCALETTA DELLE ARGOMENTAZIONI. L’opera è
costruita come una vera e propria dimostrazione geometrica. Di quest’opera, quindi, vi sono solo
le OSSATURE del discorso, senza alcuna digressione e senza alcun abbellimento.
È come se l’intera opera fosse un ENORME SILLOGISMO.
3 GRADO: RAZIONALIZZAZIONE
Si riconoscono le leggi della natura ––> si inizia ad intendere che ciò che avviene non avviene per
caso ma ha uno scopo, quasi sub species aeternitatis (quasi su una visione divina).
Si iniziano a capire alcune cose e le loro relazioni.
Gli ellenisti riconducono la filosofia alla fisica, etica, alla conoscenza ––>
sistema compatto e unitario, poiché ciascuna branca è collegata all’altra
TEORIE DELLA CONOSCENZA
Si possono spiegare a PARTIRE DAL CONCETTO DI SOSTANZA, cioè ciò che esiste di per sé e che
non ha bisogno di altri elementi per esistere, ma basta a se stessa come il Deus.
Cartesio di materie ne aveva individuate due: res cogitans e res estensa.
Ciò che l’uomo comprende della sostanza è che essa all’uomo di attributi ne presenta due: il
PENSIERO e la CORPOREITÀ per cui la RES COGITANS e la RES EXTENSA sono 2 attributi della
stessa sostanza.
Spinoza spiega che in realtà la sostanza è UNA SOLA, ma ha più attributi diversi, ma l’uomo ne
percepisce solamente due.
Il dualismo di Cartesio è superato da Spinoza perché secondo lui sono 2 aspetti dello stesso
mondo.
La SERENITÀ è basata sulla razionalità dell’universo e alla nostra capacità di elevarci alla nostra
individualità.
PASSIONI ED EMOZIONI
Non possiamo negare l’esistenza delle passioni e delle emozioni ––> Spinoza dice questo
nonostante sia un razionalista.
Spiega che esistono e quindi di sicuro noi cadremo in esse, ma se diamo alle passioni il loro spazio,
senza reprimerle, ma CIRCOSCRIVENDOLE nel loro spazio, allora potremo CONVIVERE con le
nostre passioni in maniera più TRANQUILLA, senza far prendere ad esse il sopravvento.
Per questo è fondamentale la CONOSCENZA ––> ad ogni elemento della nostra vita noi dobbiamo
saper attribuire la giusta funzione e il giusto spazio.