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Mostra di arte degenerata

Il 19 luglio del 1937 si inaugurò a Monaco di Baviera, nell’Istituto di Archeologia


dell’Hofgarten e per la cura di Adolf Ziegler, una mostra fortemente voluta da Adolf Hitler
sull’arte degenerata.

L’esposizione metteva al bando l’arte moderna e d’avanguardia considerata come degenerata


(Entartete Kunst). Un’arte che andava contro lo spirito del bello e della classicità greca consona
alla nazione tedesca.

Ultranazionalista nei contenuti e nella forma, la nuova arte tedesca doveva rigettare l’arte dei
primitivi, dei bambini, dei folli, dei bolscevichi, degli ebrei a cui la cultura moderna e
d’avanguardia erano associate.

Diversi artisti e autori delle opere presenti alla mostra furono condannati ed esiliati, mentre gli
artisti di origine israeliana furono condannati a morte nella Shoah. Tra i movimenti artistici
considerati arte degenerata furono condannati anche il Dadaismo, il Cubismo, l’Espressionismo,
il Fauvismo, l’Impressionismo, la Nuova oggettività, il Surrealismo. Oltre all’arte furono
condannate anche diverse opere letterarie e musicali considerate degenerate e a sfavore della
tradizione culturale nazista del periodo, sviluppando un’ideologia razziale di superiorità estesa a
tutti i settori e al dominio mondiale.

Tra gli artisti messi al bando ricordiamo Vincent van Gogh, Marc Chagall, Otto Dix, Paul Klee,
Piet Mondrian, Wassily Kandinsky, Max Ernst, Oskar Kokoschka e molti altri.

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