Sei sulla pagina 1di 1

Economia e lavoro tra le due guerre

Sviluppo economico e fabbrica fordista


L’impatto della guerra portò anche elementi positivi e si rivelò un potente fattore propulsivo del
fattore economico e la modernizzazione dei macchinari industriali.

Iniziò anche a svilupparsi il cosiddetto ‘capitalismo organizzato’, dove erano coinvolti sia i piccoli
e medi imprenditori che le grandi imprese. Questa forma di capitalismo venne stimolata da:
concentrazione industriale, innovazione tecnologica, produzione di massa ed intervento dello
stato nell’economia.

Gli Stati Uniti divennero a capo della nuova gerarchia economica, diventando anche il polo di
irradiazione di importanti fenomeni economici.

Caratteristiche fondamentali furono, dal lato della domanda, un ampliamento di consumi, mentre
dall’o erta lo sviluppo della produzione di massa. I primi esempi furono l’automobile e la radio,
che negli anni ‘30 aveva non solo un’importanza economica, ma anche politica e culturale.

Taylorismo
Si vide l’a ermarsi l’idea che l’aumento della produttività venga raggiunto migliorando il rapporto
tra tecnologia e lavoro umano. A sperimentare fu l’ingegnere Taylor, il quale diceva che per
rendere il lavoro produttivo, bisognava eliminare tutti i fatti di disturbo come pause o rallentamenti
provocati da operai. Questo fu possibile sottoponendo il lavoro umano a un’indagine scienti ca
che misurava i tempi di ciascun movimento in modo da disporre i parametri ssi per organizzare il
lavoro in reparto.

Ford
Ford e la catena di montaggio → innovazione introdotta nel 1913 a Detroit; funzionava se il
prodotto era standardizzato. Ford rilasciò anche il nuovo modello T della sua auto che portò
grandi guadagni in quanto ogni anno ne veniva aumentata la produzione.

Egli fece anche la riforma ‘ ve dollars a day’, la quale elevava la paga minima da 2.34 a 5 dollari al
giorno. Ford non era socialista, pensava che bisognasse pagare gli operai il più possibile.

La crisi del 1929


Il ciclo di crescita economica si interruppe alla ne degli anni ‘20 con la crisi nota come ‘grande
depressione’. Il 24 ott 1929, si veri cò un repentino crollo del valore delle azioni nella Borsa di
Wall Street a New York. Fu una crisi di sovrapproduzione, ampli cata dalla speculazione sui titoli
azionari. Negli ultimi anni la produzione americana era cresciuta per soddisfare la domanda dei
consumi di massa; tuttavia l’incremento della produzione e dei pro tti era stato superiore a quello
dei salari e questo ha portato ad un indebolimento della domanda.

Le di coltà non mancarono nemmeno nel settore agricolo, dove per i paesi esportatori di cereali,
la grande guerra era stata un buon a are. Ciò aveva introdotto i coltivatori americani a compiere
grandi investimenti e con la ripresa dell’agricoltura europea, portò ad un ulteriore indebitazione
con le banche, siccome si trovarono di fronte a prezzi calanti

ffi
ff
ff
fi
fi
ff
fi

fi
fi
fi
fi

Potrebbero piacerti anche