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Rivoluzioni economiche e

rivoluzioni politiche
L’intento che lo storico David Landes si propone di perseguire nel testo “La liberazione
di Prometeo”, tratto dal suo libro “Prometeo liberato”, è senza dubbio quello di dimostrare
come la rivoluzione industriale possa essere de nita tale, evidenziandone i punti di rottura col
passato che si erano veri cati, come scrive egli stesso, dall’invenzione della ruota in poi.
Innanzitutto, prima ancora di iniziare ad elencare gli argomenti a favore della sua tesi,
Landes si cura di de nire quali furono i cambiamenti nel campo produttivo che indichiamo
col nome di “Rivoluzione industriale”: facendo ciò non sta solamente elencandoci una lista di
fatti avvenuti nel XVIII secolo, bensì vuole digià farci comprendere -anche se ancora
implicitamente- che ci furono dei cambiamenti tali nel sistema di produzione da poterlo
de nire da quel periodo in poi “sistema di fabbrica”. Ponendosi il problema che la rivoluzione
industriale possa essere vista come l’ennesimo periodo nito di miglioramento del vasto ciclo
malthusiano, Landes afferma che “questo rapido sviluppo cresceva su se stesso ed economia e
conoscenze crebbero entrambe abbastanza rapidamente da generare un usso continuo”;
facendo questo marca ulteriormente la distanza da un periodo precedente. Ciò, secondo lo
storico, è visibile anche sul piano politico e su quello sociale, anche se non approfondisce
questa affermazione. Per dimostrarci la portata della variazione sul campo produttivo post
industrializzazione, Landes ci presenta le quantità di cotone che venivano importate ed
esportate dall’Inghilterra prima e dopo la rivoluzione industriale: ci dimostra così che la
cesura tra i due periodi è netta in quanto nel giro di una sola generazione la quantità di
cotone importato sembra essere aumentata di ben 20 milioni di libbre. Al termine della
presentazione di questi dati, ci introduce la nascita del maggiore problema sociale della
rivoluzione industriale: la presenza di un proletariato industriale. L’autore procede quindi con
lo spiegare come mai questo sviluppo si registrò principalmente in Inghilterra, portando però
il discorso sul piano generale e applicandoli poi al caso inglese. Conclude quindi elencando i
cambiamenti dal punto di vista dell’imprenditore e del lavoro, confrontandoli e sottolineando
la ferrea disciplina imposta ai lavoratori dal regime di fabbrica.

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