Sei sulla pagina 1di 5

Paesi forti tensioni sociali.

In assenza poi di aiuti internazionali, molti paesi sia vinti che


vincitori conobbero una pesante ondata in azionistica.

PROBLEMI DELLA PACE

Le commissioni delle riparazioni impone alla Germania un risarcimento di 226 miliardi di


marchi oro (81’000 tonnellate d’oro), poi ridotta a 132 miliardi. C’è una profonda crisi del
sistema produttivo interno (iperin azione 1922-23). Problema di aver indebolito un paese
importante come la Germania dove la sua economia è basata sull’integrazione di tutti gli
stati, se la distruggiamo avremo problemi economici e in più ce la faranno pagare. Con il
piano Dawes si ride nisce le partite debitorie e creditorie ma la Germania deve ricorrere a
nanziamenti esterni per far fronte al debito. Anche i vincitori so rono le conseguenze
della guerra, la gran bretagna per far rientrare la sterlina nel gold standard adottò una
politica de azionistica che penalizzò le sue esportazioni. Francia e Belgio scelsero la
strada della stabilizzazione monetaria solo in un secondo tempo, dopo aver fatto ripartire
il sistema produttivo.

Tra tutte le economie che partecipavano alla guerra quella russa era la più debole,
nell’inverno del febbraio 1917 dopo il crollo dell’impero zarista abbiamo una rivoluzione
borghese, si voleva creare un parlamento con più potere potenziando l’economia di
mercato. Alle elezioni vinceva il partito con più forza organizzativa, vince Lenin, c’è la
svolta dei bolscevichi. Si applica una prima idea di comunismo, il comunismo di guerra. I
lavoratori erano militarizzati, le industrie nazionalizzate poste sotto il controllo dei soviet,
moneta abolita, si praticava il baratto perché non si era più sicuri del valore della moneta,
risultati produttivi catastro ci. Vinta la guerra civile nel 1921 Lenin vara la NEP (nuova
politica economica): reintroduzione della moneta, liberalizzo il commercio e industria per
piccole imprese, liberalizza l’attività agricola, nazionalizza solo le grandi industrie
strategiche. Con la morte di Lenin abbiamo una componente di sinistra che vuole
sostenere il grande balzo industriale della Russia (si deve concentrare tutte le risorse
sull’industrializzazione), la destra moderata dice di continuare la NEP che sembra
garantire un buon modello di consumo da parte dei contadini, la destra vera movimento
che dice che la Russia è di erente, bisogna concentrarsi sulla agricoltura e non
sull’industria, vuole essere un paese agrario. La posizione che prevarrà sarà il segretario
del partito comunista Stalin. Stalin nel 1928 decide di far fare il salto alla Russia
abbracciando la visione industrializza, abolì le privatizzazioni nell’agricoltura e
nell’industria, introdusse la piani cazione economica, cancellò ogni traccia di libertà
iniziativa imprenditoriale. Nel 1929 Stalin proclamò la collettivizzazione integrale abolendo
la propria privata delle terre. Dichiarò guerra ai kulacchi per espropriarli dar vita alle
fattorie collettive, inizialmente si hanno e etti disastrosi (calo di produttività e carestie).

La piani cazione doveva attuare quanto deciso dal comitato centrale di coordinamento: il
gosplan (guardare powerpoint). piani operativi di ciascun settore erano stati elaborati. La
piani cazione quinquennale si rivelò estremamente rigida e potè essere perseguita solo
grazie a una dura repressione, a trasferimenti in massa di popolazione e a uno stretto
controllo poliziesco. La Russia con i piani quinquennali riesce ad industrializzarsi, i piano
dovevano essere spesso modi cati e la logica del mercato riappariva.

fi
fi
fi
fl
fi
fi
ff
fi
fi
fl
ff
fl
ff
giovedì 5 maggio 2022

IL CROLLO DI WALL STREET E LE CONSEGUENZE ECONOMICHE DELLA GRANDE DEPRESSIONE

SPIAZZAMENTO: Evento inaspettato che incide sui titoli che crescono di valore
(innovazione tecnologica che apre prospettive di crescita straordinarie rispetto ad altri
facendo si che i titoli di quel valore crescano), oppure un allentamento del tasso di
interesse. Se denaro è abbondante e basso costo posso usare la leva nanziaria per
e ettuare investimenti, se il denaro è costoso tendo ad essere restio. Si concentrano il
valore degli investimenti e i valori di borsa cominciano a crescere. Qualcuno comincia a
dire: se è così facile arricchirsi mi unisco anche io. Se vedo che qualcuno investe in borsa
e diventa ricco tutti saltano dentro e acquistano azioni, anche quelli che non dovrebbero
investire in borsa. Questa è la fase dell’EUFORIA, il valore dei titoli si sgancia dell’e ettivo
valore economico che sta alla base, la speculazione costruisce onde di sovrapprezzo, la
bolla si gon a sempre di più no a quando la pellicola diventa sempre più sottile no a
scoppiare perché qualcuno si accorge che sarebbe saltato tutto e vende i titoli. DISAGIO
Nel momento che qualcuno che se ne intende si s la cominciano a vendere tutti portando
ad una valanga che porta un rapido crollo dei prezzi, PANICO. In ne si ha la
FRUSTRAZIONE che terrà lontano per un po di tempo le persone dagli investimenti, crisi
che lascerà e etti di lungo periodo.

1929, LA CRISI

Una grande crisi moderna, lunga, profonda e internazionale. Fattori monetari e fattori
reali, i fattori di natura nanziaria e monetaria, errori fatti nelle politiche monetarie
ampli cheranno la crisi. Abbiamo a livello globale un aumento dell’o erta aggregata, nel
mercato c’è un’o erta consistente a cui non risponde una domanda altrettanto forte. Non
ci sarà quella ripresa prevista dagli imprenditori ed economisti, questo sbilanciamento
porta a sovrapproduzione, le imprese producono troppo e hanno investito troppo, rimane
invenduta una parte della produzione, non hanno soldi per permettersi queste perdite e
porta alla crisi, chiusura, disoccupazione, la domanda decresce e si entra in una spirale
de azionistica. Calano i prezzi perché cala la domanda. Crisi che ha anche ri essi politici
signi cativi, massa di popolazione che era subito la prima guerra mondiale e si trova ad
a rontare una crisi economica pesantissima.

L’incertezza, instabilità e iperin azione a causa della ristrutturazione postbellica e degli


e etti del trattato di Versailles. A metà degli anni 20 c’è una ripesa con il piano Dawes per
le riparazioni. Quando cala il prezzo del grano si crede si sia un eccesso di o erta, le
famiglie cominciano a sentire il peso dei mezzi agricoli, fanno fatica a pagare questi
prestiti (investimenti nel grano), hanno aumentato la loro produzione ma c’è poca
domanda. Con il goldstandard non posso fare una politica monetaria di tipo espansivo,
devo abbandonarlo se voglio ampliare l’o erta di moneta sul mercato. Crisi causata
anche dai politici che non sapevano come muoversi. Imprese di grandi dimensioni ed
economie di grandi scala impongono che ci sia un adeguata domanda da parte dei
consumatori. Ci si illude di evitare la chiusura delle imprese alzando barriere
protezionistiche di concorrenza e importazioni. Tra il 1923 e il 1929 the roaring twenties,
forte espansione dell’economia americana, crescono redditi e pro tti. L’acquisto di beni di
ff
ff
ff
fl
fi
fi
fi
ff
ff
fi
fi
fl
ff
fi
fi
fi
ff
fi
ff
fl
fi
ff
consumo durevole avviene attraverso forme di indebitamento. Il fattore del debito ha
contribuito alla crisi.

Accanto alla speculazione nanziaria anche la domanda di beni di consumo durevoli


risultava sostenuta arti ciosamente. Il sistema produttivo stava producendo in
eccedenza, si apre una crisi la cui origine non era dovuta alla penuria ma all’abbondanza.
Nell’ottobre del 1929 si ebbe il crollo della borsa di New York che seguì un trend
discendente no al 1932. Dalla crisi passò all’intero sistema, veloce discesa dei PIL, della
produzione, dei prezzi di tutte le merci, esplode la disoccupazione.

Stati Uniti e Canada arrivano a perdere il 30% del PIL. La Germania ha una grande perdita
ma nel 1933 ha una ripesa rapida grazia all’investimento pubblico. La Gran Bretagna ha
una crisi iniziale ma ne esce presto grazie all’abbandono del Gold standard.

In italia le banche comprano i pacchetti azionari delle banche per cercare di rialzarle.
Nasce l’IRI, le banche nazionalizzate diventano di proprietà pubblica.

Nel 1932 c’erano 12 milioni di disoccupati negli USA e 6 milioni in Germania (30 min nel
mondo). Precipita il commercio internazionale, incapacità dei debitori di restituire i loro
debiti, situazioni di pesante immobilizzo per numerose banche, sospensione dei
pagamenti e conseguente liquidazione, dal 29 al 33 11’000 delle 26’000 chiusero i
battenti. Il modello liberale dominante viene messa in discussione, come quella capacità
del mercato di autoregolarsi.

Hoover: ridusse le imposte, furono concessi prestiti per 300mln alle aziende in di coltà e
si assunsero misure rigidamente protezionistiche, ma non bastò. Hoover nel 1932, viene
scon tto e Roosvelt quando venne eletto avviò il New Deal nel 1933.

New Deal: vennero introdotte norme per il controllo della produzione e dei prezzi
industriali, si decise una nuova normativa a tutela del lavoro, furono istituite agenzie per la
gestione dell’assistenza pubblica, i disoccupati trovarono lavoro nelle opere pubbliche, la
crisi delle banche fu a rontata con l’introduzione delle assicurazioni sui depositi bancari.
Svalutazione del dollaro ed emissione di cartamoneta in eccesso rispetto alle riserve
auree: incremento di liquidità, si ferma il crollo dei prezzi, avvantaggiando i produttori.

LA CRISI ARRIVA ANCHE IN EUROPA

Il ritiro dell’Europa dei capitali americani, chiusura dei mercanti americani ai beni di
importazioni, non sa più dove esportare i propri beni perché l’America è in crisi. C’è un
timore da parte delle imprese di sovrapproduzione, quindi riducono gli investimenti e la
produzione. L’inizio del crollo in europa si ha avuto nel maggio del 1931 con il fallimento
della creditstall.

Errori di questa crisi: politica monetaria inadeguata, FED in un primo momento taglia
l’o erta di denaro, quando avrebbe dovuto fare il contrario; chiusura protezionistica, si
innesca una guerra doganale e si respingono gli spazi di mercato; manca la gura del
prestatore di ultima istanza, assenza di un coordinamento internazionale, freno del gold
standard che di onde e ra orza la crisi.

ff
fi
fi
ff
ff
fi
ff
fi
fi
ffi
(Guardare power point)

Reazione del New Deal in Europa: si vede la crescita del ruolo dello stato dappertutto,
cambia il rapporto tra stato ed economia.

Nel luglio del 1944 la conferenza internazionale a Bretton Woods pone le basi per un
nuovo ordine mondiale con al centro il dollaro americano, si decide di costruire il fondo
monetario internazionale, è creata la Banca internazionale per la ricostruzione e lo
sviluppo BIRS, è creato uno strumento di consultazione per facilitare l’espansione dei
commerci, il GATT.

lunedì 9 maggio 2022

Le banche sapevano che questi mutui erano potenzialmente rischiosi. Fanno dei titoli che
vendono sul mercato nanziario. Titoli che vengono venduti sul mercato internazionale.
Quando cominciano a salire i tassi di interesse e le case cominciano ad essere messe
all’asta, il prezzo delle case crolla e quindi il prezzo che garantiva questi titoli. Nel
momento in cui sospetto che un altra banca è in di coltà per questi titoli non presto più
soldi. Le banche fanno quindi politiche monetarie di tipo espansivo. Bisogna intervenire
tempestivamente e con grandi quantità di denaro. Per reagire bene ad una crisi devo
avere le risorse per poterlo fare. Chi acquista un titolo deve essere perfettamente
consapevole del rischio, questo è un mercato perfettamente nanziario.

LA FINE DELLA CRISI E GLI EFFETTI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE

Molto più ampia della prima, con l’utilizzo delle armi aree. La seconda metà degli anni
trenta c’è una ripresa lenta e diversi cata, maggiore in Giappone e Germania grazie al
riarmo, minore in Francia e Stati Uniti. Stava nascendo il complesso militare industriale,
l’importanza economica dell’industria continuò a crescere e trovò sbocco nel secondo
con itto mondiale. Un terzo del PIL era dedicato agli armamenti. C’è un calo della
produzione agricola, ed e etto stimolatore sull’inventiva con innovazione utilizzate poi
intendo di pace come i motori a reazione, radar, penicillina. Come nella prima guerra
mondiale ma su scala molto maggiore la spesa bellica si nanzia con imposte, debito
pubblico ed espansione monetaria. Ciò determinò l’in azione, cui si cercò di porre
rimedio con l’introduzione di cartamoneta.

Il costo economico è il settore agricolo indebolito, strutture industriali accresciute in


alcuni paesi, ridotte in altri, infrastrutture di comunicazione gravemente colpite, economia
di diversi paesi al collasso, impossibilità di prevedere i tempi della ripresa economica. Il
futuro dell’economia mondiale era gravato dall’incertezza, in merito alla riparazione dei
danni e alla riconversione dell’industria bellica.

In vari paesi europei non avevano riserve di valuta pregiata. Avevano limitata disponibilità
di materie prime e beni capitali. Dollar gap: non avevano soldi per comprare i beni
fondamentali per costruire il proprio apparato produttivo (macchinari). Solo esportando
avrebbero potuto importare questi beni, senza questi beni non avrebbero potuto rilanciare
ò’industria e quindi esportare. Da qui interviene il Piano Marshall (European recovery
fl
fi
ff
fi
ffi
fl
fi
fi
program), che prende il nome dal suo ideatore, il segretario di stato USA George Marshall.
L’idea di fondo era quella di superare il Dollar gap concedendo a titolo gratuito quei beni
capitali, coprire mediante aiuti americani i disavanzi delle bilance dei pagamenti dei paesi
europei concedendo a titolo gratuito soprattutto mani capitali e limitamenti risorse
nanziarie; permettere alla economia europee di riavviando il processo produttivo,
smorzare le tensioni in azionistiche, stimolare un incremento della produttività attraverso
l’organizzazione scienti ca del lavoro. I ni ultimi del piano per gli USA sono rilanciare
l’economia europea per avere partner commerciali a dabili e mercati di sbocco per le
proprie merci; assicura la fedeltà politica. Il meccanismo dell’ERP: si trasferiscono risorse,
soprattutto beni capitali, i beni vengono venduti sul mercato del paese bene ciario, i
ricavi ottenuti con uiscono in un fondo a valuta locale, il fondo viene utilizzato in accordo
con gli usa per sostenere lo sviluppo. Tra il 1948 e il 1952 l’ER fece con uire in Europa
beni per un valore di 12,5 miliardi di dollari.

Le tappe fondamentali sono:

1950, viene fondata l’UEP, unione europea dei pagamenti, primo esperimento di
cooperazione monetaria. 1951, sei paesi fondano la Ceca, comunità europea del carbone
e dell’acciaio. Primo nucleo di creazione di un mercato comune per beni
fi
fl
fl
fi
fi
ffi
fl
fi

Potrebbero piacerti anche