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LA CRISI DEL 1929 Daniele Gobber

1) Gli Stati Uniti, prima del 1929, negli “anni ruggenti” erano nel pieno del boom economico: tutti i
cittadini di ogni classe sociale vivevano nel benessere e potevano acquistare tutto quello che
volevano. Così molti di loro decisero di investire una parte del loro denaro in borsa e in pochi anni i
loro capitali aumentarono del 400%.
2) In quel periodo venivano prodotti in quantità consistente beni di consumo come automobili e
elettrodomestici. Si sviluppò l’innovativo sistema di produzione industriale a catena
3) Per speculazione si intende che molti avevano iniziato ad acquistare quando il prezzo era basso e
rivendere a prezzo maggiorato. Al prezzo delle azioni non corrispondeva un prezzo reale fondato
sui profitti delle aziende. Si dedicavano alla speculazione molti privati cittadini, aziende proprietarie
dei titoli azionari e le banche.
4) Le cause furono molteplici. Quella immediata fu il crollo della borsa: gli ordini delle azioni
divennero troppi e venne venduto tutto. Le quote iniziarono a scendere sempre di più e il mercato
crollò. Le cause più profonda erano la sovrapproduzione agricola e la difficoltà a vendere le
giacenze per prezzi troppo alti, abitudine ad acquistare a rate, una economia troppo liberista dove
lo stato non interveniva ed errori di previsioni da parte degli esperti.
5) La crisi del 1929 innescò una spirale recessiva a livello mondiale. Gli speculatori andarono in
bancarotta e molti si suicidarono. La “grande depressione” portò disoccupazione di massa e
povertà diffusa e molte persone dovevano fare la fila per mangiare. Il commercio crollò e molte
fabbriche chiusero perché si dimezzò la produzione industriale. Il valore degli immobili precipitò e
diminuì il prezzo dei prodotti agricoli.
6) Il presidente Roosvelt per rimediare alla “grande depressione” introdusse il piano di risanamento
chiamato New Deal che prevedeva:
 severi controlli sulle borse per evitare investimenti incontrollati.
 Iniziative a far crescere la domanda.
 Promosse opere pubbliche (scuole, ospedali,…) per dar lavoro a milioni di disoccupati.
 Favorì le classi sociali meno abbienti con pensioni, stipenti più alti, maggiore assistenza…
 Tassazione progressiva per i più benestanti.

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